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Category Archives: Cronaca

agenzie di viaggio

Emergenza Coronavirus, emergenza turismo italiano e abruzzese. Per tale motivo i delegati del movimento spontaneo agenzie viaggi abruzzesi indipendenti hanno chiamato a raccolta tutti i titolari e i dipendenti delle agenzie di viaggio presenti in Abruzzo.

Compatti giovedì 21 maggio, dalle ore 10 alle ore 12.30, manifesteranno rispettando tutti i criteri di sicurezza, in piazza Unione, a Pescara, per far sentire il loro grido di dolore, in mancanza di provvedimenti promessi e mai arrivati dal Governo né dalla Regione a sostegno della categoria, che in Abruzzo conta migliaia di addetti, senza considerare quelli della filiera.

“Solo promesse non mantenute abbiamo ottenuto in più di due mesi di chiusura delle nostre attività, ma – sbotta Erminio Di Cioccio, referente del movimento – a noi purtroppo non basterà rialzare la serranda per riattivare le nostre aziende, a differenza di altri imprenditori. Con le crociere sospese, il caos voli, vacanze fuori dai confini nazionali per ora bloccate, stiamo davvero vivendo un dramma senza precedenti, soprattutto se si considera che per i prossimi sei mesi non ci sono prospettive di nessun tipo. Per questo chiediamo a voce alta sia alla Regione che al Governo misure specifiche per impedire il tracollo del nostro settore. E’ necessario tradurre in fatti concreti i nuovi provvedimenti perché quelli messi in campo nel decreto di aprile: il Decreto Liquidità, l’ndennità di 600 euro e il pagamento della cassa integrazione, ad oggi non hanno ancora prodotto alcun effetto reale sull’economia e sulla ripresa delle nostre aziende”.

by Redazione
fondazione Paolo VI

Nei vari centri della Fondazione Paolo VI da lunedì 18 maggio ripartiranno i servizi riabilitativi.

Le attività riprenderanno con gradualità, iniziando dalle esigenze più acute per poi proseguire, nel tempo, con tutti i trattamenti.

La scelta della gradualità è dettata dalla necessità di offrire prestazioni in totale sicurezza, in un contesto emergenziale non ancora terminato.

Ma in questi mesi, la Fondazione non è stata a guardare, offrendo consulenze da remoto e curando un seguitissimo blog con approfondimenti, suggerimenti e tante altre informazioni.

E, da qualche settimana, ha attivato anche il prezioso servizio di teleriabilitazione, in risposta a quanto richiesto dall’ordinanza 33 del presidente della Regione Abruzzo: si tratta di interventi forniti tramite un’apposita piattaforma online, che permette ad utenti e personale della Fondazione di entrare in contatto e riprendere in maniera più stabile il percorso di cura.

Forte della sua esperienza sul campo, la Fondazione è partita da pazienti con il disturbo dello spettro autistico, per implementare in seguito il servizio ad altre problematiche.

Spiega Paola De Palma, psicologa e coordinatrice Progetto Autismo della Fondazione Paolo VI:

L’attività consiste in sedute da remoto che vedono alternarsi le varie figure.

Siamo partiti dalla nostra esperienza, portando avanti un forte e proficuo lavoro di équipe, e abbiamo determinato i vari criteri di intervento per un servizio realmente efficace: dal primo colloquio a quelli successivi fino ad una sorta di cartella clinica online, che aggiorniamo in un’apposita area della piattaforma.

Devo dire che il servizio sta andando molto bene, oserei dire oltre ogni più rosea aspettativa in quanto stiamo ottenendo una buona risposta dagli utenti.

Sicuramente nei bambini più piccoli, il ruolo dei genitori si sta rivelando indispensabile, mentre i ragazzi più grandi stanno rispondendo in autonomia.

Si tratta di un’esperienza interessante, che ci sta fornendo conoscenze e metodologie che sicuramente torneranno utili in futuro per l’implementazione di altre attività.

Nel dettaglio, sono già 100 le persone con autismo che stanno utilizzando il servizio, circa la metà di quelle che normalmente afferiscono alla Fondazione Paolo VI.

Gli operatori coinvolti nel servizio di telemedicina sono quattro psicologi, una neuropsichiatra infantile, tre coordinatori, due amministrativi, e una trentina di terapisti.

Aggiunge Flaviana Bianco, neuropsichiatra infantile:

L’attività di teleriabilitazione sta presentando un indubbio vantaggio: ci permette di entrare virtualmente nelle case dei pazienti, facendoci parlare di più con le famiglie, e dandoci la possibilità di supportarle da vicino.

Così, abbiamo scoperto che proprio le famiglie hanno delle risorse interne superiori a quelle che immaginavamo, e questo va a tutto vantaggio del benessere della persona autistica.

È del tutto evidente che la tecnologia è un’alleata delle nostre attività, ragion per cui questo periodo si è dimostrato utile a nuove conoscenze.

Scoprirci ancora di più squadra con i tanti operatori coinvolti è poi stato un elemento di sicuro valore aggiunto in questa fase.

Commenta monsignor Tommaso Valentinetti, presidente della Fondazione Paolo VI:

La grande famiglia della nostra Fondazione non ha mai smesso di far sentire la sua vicinanza ai pazienti e alle loro famiglie. Siamo contenti dunque di poter ripartire, seppur con gradualità.

E siamo ancora più soddisfatti per un servizio come la teleriabilitazione, che tanto successo sta riscuotendo: è testimonianza di una passione per le persone che a noi si affidano, che sboccia in innovazione e capacità di rispondere ai bisogni.

Ancora una volta il mio grazie va a quanti, in questa difficile situazione, si sono prodigati per non lasciare nessuno indietro.

 

by Redazione
telelavoro

La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Pineto a seguito della difficile situazione in corso a causa della pandemia di Covid-19  ha messo in evidenza, anche in considerazione dei dati derivati dal questionario Conosciamo chi lavora somministrato nelle aziende della Zona Industriale di Pineto all’inizio del 2019, alcune riflessioni, possibilità e proposte nell’ambito del lavoro.

Tra le voci emerse dal sondaggio dello scorso anno (dunque molto prima dell’emergenza in corso) quelle maggiormente auspicate dai dipendenti furono quelle legate alla flessibilità del lavoro e al telelavoro.

Con la riapertura delle aziende del 4 maggio, a seguito del DPCM del 26 04 2020, considerata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ancora in essere e la momentanea indisponibilità dei nonni e spesso purtroppo la loro scomparsa a causa del Covid-19, la situazione dei dipendenti è diventata particolarmente complessa.

Sulla base di queste considerazioni La CPO di Pineto ha deciso di chiedere alle aziende di considerare attentamente la grande opportunità del telelavoro e la flessibilità di orari nei limiti del possibile e delle mansioni come una grande risorsa anche per il futuro, per i dipendenti sia essi uomini che donne, per consentire di gestire meglio la casa e i figli, di ridurre le spese di assistenza da parte di terze persone, di ridurre il consumo quotidiano di carburante e il rischio da strada.

“Siamo convinte che la produttività di un dipendente non dipenda esclusivamente dal suo orario, siamo convinte che si possa, in ragione della situazione attuale estendere questo modello anche per il futuro, riconsiderare degli schemi ormai prefissati e forse obsoleti e provare con determinazione a poter conciliare famiglia, risparmio, produttività e ambiente- ha dichiarato la presidente della CPO Anna D’Amario- Noi crediamo fermamente che in futuro, e non solo in emergenza, lo sviluppo della tecnologia possa migliorare di molto la qualità della vita delle famiglie consentendo loro più risparmio e meno stress”.

Un altro interessante dato messo in evidenza nella ricerca Conosciamo chi Lavora fu quello dell’utilizzo indiscriminato dell’automobile.  Dalla ricerca risultò infatti che l’83 % dei dipendenti viaggiava in macchina da solo, un dato che si traduce sulla strada in centinaia di autoveicoli che nelle ore di punta ingorga il traffico (ben lo sanno gli abitanti della frazione Scerne), di spesa giornaliera eccessiva, di stress e in una quantità di inquinamento atmosferico eccessivo.

Se osserviamo la distribuzione delle aree rosse del mondo notiamo che esse corrispondono a zone molto inquinate e non c’è bisogno di evidenza scientifica per dedurre che l’inquinamento è uno dei fattori, di certo non il solo, che ha permesso direttamente o indirettamente una maggiore diffusione del virus. Anche per questo motivo la CPO chiede di valutare attentamente soluzioni diverse per il futuro che ci si augura, sia un futuro florido in cui però la salute, la famiglia, le donne e l’ambiente siano non solo salvaguardate ma, se possibile, al primo posto.

“Ho ricevuto la lettera della nostra Commissione per le Pari Opportunità con la proposta per le aziende che ho accolto con grande entusiasmo. Un ottimo lavoro che sottoporrò all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e che penso possa essere una preziosa occasione di ripartenza sia per le aziende che per i dipendenti” ha dichiarato l’assessora alle Pari Opportunità Marta Illuminati.

by Redazione

Al via da pochi giorni l’iniziativa promossa dai comuni dell’Unione Montana dei Comuni del Sangro finalizzata ad effettuare test immunocromatografici nei confronti di tutte le categorie a rischio e dei cittadini che ne faranno liberamente richiesta, con priorità per quelli che sono rientrati e che rientreranno da fuori regione.

“Il piano è stato ideato e  avviato – spiega il presidente dell’Unione Montana Arturo Scopino –  per salvaguardare al meglio la salute dei cittadini residenti in paesi che hanno avuto un solo caso accertato da Coronavirus”. I test, che saranno effettuati nei comuni di Montebello sul Sangro, Colledimezzo, Montelapiano, Monteferrante, Montenerodomo, Roio del Sangro, Rosello e Pietraferrazzana, sono rivolti sia alle categorie a rischio, quali dipendenti comunali, personale sanitario ecc., sia a tutti quei cittadini che manifesteranno la volontà di sottoporsi all’esame, con un’attenzione particolare rivolta a chi rientra da fuori regione.

“In estate c’è un forte incremento della popolazione dovuta al rientro di cittadini residenti all’estero o in varie città italiane e all’arrivo di turisti – spiega Scopino che è anche sindaco di Montelapiano – questo ci ha spinto, in qualità di amministratori locali,  a mettere a disposizione un servizio atto ad effettuare test con risposta rapida in modo da monitorare le persone che intendono volontariamente sottoporsi all’esame. Un modo, questo, anche per mettere a loro agio tutti coloro che tornano in paese garantendo loro un immediato e  adeguato inserimento nelle collettività locali che sono fortemente scosse dall’emergenza Covid-19”.

Gli screening, che rappresentano un’iniziativa singolare per l’intero Abruzzo, sono finalizzati alla rilevazione qualitativa di anticorpi specifici contro il COVID-19 presenti nel siero, nel plasma o nel sangue intero umani, sono di grande affidabilità scientifica a marchio CE,  e definiti STANDARD Q COVID-19 IgM/IgG Duo, tipo STANDARD M nCoV Real-Time Detection Kit, prodotti dalla ditta SD BIOSENSOR Inc., inserita nell’allegato 1 alla Circolare del Ministero della Salute del 3 Aprile 2020 per la produzione di dispositivi diagnostici per il rilevamento di SARS CoV- 2 RNA.

I cittadini che intendono volontariamente sottoporsi al test devono prenotarsi contattando gli uffici comunali, ritirare la modulistica appositamente predisposta dall’ente e consegnarla agli ambulatori autorizzati ad effettuare lo screening.

Al fine di contenere le spese sostenute per l’erogazione del  servizio, l’Unione Montana informa i fruitori che è gradita una libera donazione.

I comuni membri dell’Unione avevano già adottato, dall’inizio della fase due, linee guida condivise per la gestione del territorio e dei suoi residenti con indicazioni comuni rivolte alla collettività:  l’invito a utilizzare dispositivi di protezione anche nei luoghi all’aperto, il divieto di creare assembramenti rispettando il distanziamento interpersonale di almeno un metro e altre disposizioni per tutti coloro che sono rientrati o rientreranno nei singoli paesi per residenza o visita a congiunti.

by Redazione

L’emergenza Covid non ha fermato gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali avviati nei mesi scorsi dalla Provincia di Chieti riguardanti le arterie del Distretto n. 6 per un importo complessivo di 4.450.000,00 di euro. Oggi sono stati inaugurati i cantieri che insistono sui comuni del Sangro a ridosso dell’Alto Vastese per un totale interventi di 1.760.000,00 €.

“Sono partiti questa mattina i lavori nei comuni di Atessa, Tornareccio, Archi, Perano, Castiglione Messer Marino, Montazzoli, Colledimezzo, Roio del Sangro, Monteferrante e Carpineto Sinello”, spiega il vice presidente della Provincia di Chieti Arturo Scopino. “Sono stati consegnati i lotti di intervento alle ditte appaltatrici – aggiunge Scopino – ed entro l’estate completeremo tutte le realizzazioni conseguenti al Masterplan per l’Abruzzo”. Questi gli importi dei singoli interventi ricadenti nei comuni del Sangro: 315mila euro per la S.P. 115 Perano Tornareccio, 550mila euro per la S.P. 152 Castiglione Messer Marino – Crocetta di Colledimezzo, 315mila euro per la S.P. 153 Colledimezzo – Borrello, 210mila euro per la S.P. Carpineto Sinello – Atessa e 370mila euro per la S.P. 216 ex S.S. 364 di Atessa.

I lavori del lotto A del Distretto 6 sono stati affidati alla ditta Conti e Mastroiacovo s.r.l. di Trivento (Is) e saranno completati entro la fine della bella stagione. La Provincia annuncia la realizzazione di nuovi interventi che saranno attuati con altri fondi e ricorda l’importanza del lavoro di sinergia svolto con il territorio. “I sindaci sono molto soddisfatti di quanto è stato e sarà realizzato – spiega Arturo Scopino –  Sono interventi, questi, che le amministrazioni comunali e i cittadini attendevano da tempo. Ma non bisogna dimenticare che le segnalazioni sono state fatte direttamente dalle amministrazioni locali, sono istanze che provengono dal territorio. Per questo sostengo che soltanto la collaborazione costante tra l’ente provinciale e le singole realtà territoriali possa portare a risultati davvero soddisfacenti”.

All’inaugurazione dei lavori di stamane c’era anche il sindaco di Atessa Giulio Borrelli che ha sottolineato:“Si tratta di un intervento molto importante che la Provincia realizza sul nostro territorio. La strada provinciale 216 è un’arteria di collegamento strategica tra Atessa e i paesi dell’entroterra e le sue condizioni disastrate rendono, non solo nella stagione invernale, molto difficili gli spostamenti che avvengono maggiormente per la fruizione dei servizi e per tutte le attività di lavoro. Non dimentichiamo che sono numerose le persone che dai paesi di montagna si spostano per ragioni di lavoro nella nostra zona industriale”.

“ Questo – aggiunge il sindaco Borrelli – è un territorio unico dal punto di vista naturalistico e monumentale. Rendere fruibile la viabilità permette  l’accesso a tutti coloro che vogliono godere delle bellezze che la zona custodisce, a partire dal convento quattrocentesco di San Pasquale alle rovine megalitiche sul Monte Pallano,  fino ai panorami incantevoli delle zone montane”.

by Redazione
caffè

Caffè e macchine da caffè donate ai reparti Covid-19 dell’ospedale di Pescara e al laboratorio che si occupa dei tamponi.

E’ l’iniziativa promossa da Universal Caffè, che ha consegnato il materiale alla Asl del capoluogo adriatico, azienda sanitaria del territorio in cui la storica torrefazione, con sede a Moscufo, opera dal 1963.

Si è scelto di destinare il caffè proprio ai reparti Covid e al laboratorio, quale simbolo dell’impegno degli operatori sanitari nella lotta al Coronavirus.

Presenti alla consegna il direttore generale facente funzioni della Asl di Pescara, Antonio Caponetti, e il direttore commerciale di Universal, Paolo Del Rosario.

Ogni reparto dedicato ai pazienti affetti dal Covid-19 e il laboratorio della Asl, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus, da oggi avranno a disposizione una macchina da caffè, con relativa fornitura di capsule.

“A nome degli operatori sanitari e di tutta la Asl di Pescara – dice il dottor Caponetti – ringrazio Universal Caffè per l’attenzione e la sensibilità dimostrata in un momento estremamente particolare”.

“In modo simbolico, abbiamo scelto di destinare macchine da caffè e caffè – sottolineano l’amministratore unico e il direttore commerciale di Universal, Natascia Camiscia e Paolo Del Rosario – ai reparti Covid-19 e al laboratorio dell’ospedale di Pescara in cui lavorano instancabili tanti operatori sanitari, emblema della lotta al coronavirus. La nostra azienda, che negli anni è divenuta simbolo del ‘made in Italy’ nel mondo pur rimanendo sempre legata al territorio abruzzese, vuole così esprimere gratitudine e riconoscimento per tutto ciò che il personale ospedaliero sta facendo per l’Abruzzo e per il Paese in queste settimane di emergenza”.

by Redazione
wedding planner

La pandemia da Codiv-19 ha generato solo un’emergenza sanitaria, sociale ed economica; ha altresì stravolto tutto il mondo degli eventi, qualsiasi tipo di evento: da quello culturale come l’inaugurazione delle mostre a quelli strettamente personali come Battesimi, Cresime, Comunioni e Matrimoni.

Proprio le nozze sono le cerimonie che hanno sentito il peso maggiore di questa pandemia in quanto, la maggior parte dei riti sono stati interamente spostati al 2021.

Abbiamo voluto approfondire questo argomento con chi vive e lavora di e con i matrimoni, abbiamo quindi intervistato la Wedding Planner Monica Recchia titolare dall’azienda Polvere di Eventi di Civitaquana (Pescara)

Cosa fa una wedding planner (e non solo) in tempi di quarantena?

“In tempi di quarantena penso che la cosa più importante per tutti sia mantenere la calma e costruirsi un equilibrio interiore che ci permetta di andare avanti quotidianamente con delle nuove regole di vita che servono a tutelare noi e gli altri. Io durante questa quarantena, ho maturato progetti interessanti sia nel campo del wedding che in quello degli eventi che presenterò a breve… Ho approfittato di quel tempo in più per ‘adeguare alcune idee a questo periodo di cambiamenti’, che in alcuni casi spero abbiano aperto nuovi orizzonti di consapevolezza, come quella del rispetto del nostro pianeta. Una wedding planner in realtà  non si ferma mai, anzi ora ancora di più siamo presenti nella vita dei nostri sposi, la prima cosa da fare è tranquillizzarli rassicurandoli che comunque avranno il matrimonio che hanno sempre sognato; anche le coppie che dovranno posticipare le nozze, non permettiamo che una sposa debba ‘forzare la situazione’ per avere un matrimonio senza emozioni. La gioia della condivisione con gli invitati è un momento importante da vivere senza limiti, per cui sarebbe opportuno rinviare  le nozze, con serenità, se mancano i presupposti per andare avanti come stabilito. Quindi in tempi di quarantena restiamo fermi ma attivi nello stesso tempo, e manteniamo vivo il contatto con le nostre coppie riorganizzando al meglio tutto ciò che ruota intorno alla complessa macchina organizzativa dei matrimoni già in corso di preparazione e non è  cosa da poco, in quanto è piena di professionisti che giocano ognuno il proprio ruolo importante e prestabilito dal progetto, i  catering, i fioristi, la figura della make-up artist, le location, gli artisti, i musicisti, le atelier di abiti sposa /sposo ecc… Mi rendo conto che per le coppie senza la presenza di una figura professionista come la wedding planner, sarà  tutto più  difficile (mai come ora, è  stato così  fondamentale avere  una consulente professionista che ci aiuti a gestire tutta la situazione) . E’ fondamentale non abbandonarsi a pensieri negativi, ma garantire una base di serenità. Infatti il mio ruolo è anche quello di rassicurare gli sposi e, per le coppie che dovranno rinviare, consigliare loro di sfruttare al meglio  questo periodo di attesa per perfezionare insieme qualche dettaglio rimasto un po’ indietro (del loro matrimonio) o valutare alcuni cambiamenti dovuti allo spostamento della data, per evitare l’ eccessivo affollamento degli eventi, che sarebbe faticoso da gestire ,soprattutto per le location”.

Secondo te, si può parlare di un prima e di un dopo Coronavirus anche per i matrimoni?

“Il matrimonio è l’evento per eccellenza e non voglio pensare che potrebbe essere penalizzato da un dopo Covid-19, probabilmente ci sarà un periodo intermedio che condizionerà alcune scelte, come già sta avvenendo. Sicuramente ogni sposa hai il diritto di avere delle nozze perfette e tenendo conto dell’importanza del distanziamento sociale, Certamente consiglio soprattutto per i primi periodi, di considerare location che hanno grandi spazi esterni e interni. Ora Ancora di più mi sento di dire che è essenziale la figura di una wedding planner che progetti un matrimonio perfetto soprattutto in un periodo delicato come questo, anche per il supporto morale. Io personalmente con i miei sposi riesco subito a instaurare un rapporto di empatia e complicità reciproca e sicuramente è un grande supporto nel quale le coppie trovano sicurezza, anche grazie alla costante presenza nel seguirli a 360 gradi. Quindi si può parlare di un periodo intermedio che può essere serenamente gestito al meglio sempre tenendo conto delle regole vigenti. Unico adattamento fondamentale da tenere presente se si vuole evitare di rimandare le nozze al prossimo anno, è scegliere la location con spazi molto ampi magari che permetta di fare anche la cerimonia all’esterno e in più ridurre il numero degli invitati, (quando sarà permesso ovviamente dal decreto ministeriale).  Per il resto lascerei ogni cosa com’è stata sognata dagli sposi”.

E come sarà il matrimonio post Codiv-19?

“Come dicevo, non mi piace pensare che il dopo Covid-19 sia un periodo che penalizzi le cerimonie nuziali, ma probabilmente la scelta della location sarà condizionata dalla ricerca degli spazi ampi, insieme alla scelta degli spazi esterni come giardini di dimore storiche, spazi campestri, o comunque luoghi  che garantiranno  spazi  esterni gradevoli  e pronti  per assicurare agli sposi una confortevole e  elegante raffinatezza, attrezzati per far fronte ad ogni tipo di richiesta e di allestimento”.

Secondo lei, una sposa, accetterà di vivere il giorno più bello indossando una mascherina?

“Sono sicura che la maggior parte delle spose non voglia indossare la mascherina,nel giorno più importante della loro vita soprattutto per chi sogna un matrimonio da favola dove mostrare anche la propria radiosa bellezza. Pensiamo ai preparativi di una sposa che vuole vivere il periodo che precede il giorno delle nozze come un incanto che la trasporta in un’atmosfera di serena emozione…non può culminare con la mascherina. Un pensiero va anche al servizio fotografico che sarà il ricordo di tutta una vita e che andrà a sottolineare un momento brutto della nostra storia che andrebbe messo da parte in un giorno di felicità come quello delle nozze. Lancio uno slogan ‘Una sposa non si imbavaglia’. Comunque, stando alle statistiche, dicono che il 97% degli sposi ha rinviato le nozze; questa realtà ha già risposto alla domanda: sembrerebbe proprio di no!  La sposa non accetta di vivere il giorno più bello indossando una mascherina”.

Quale ruolo ritieni possa avere il web nell’organizzazione di un matrimonio?

“Oggi più che mai il web ha un ruolo importante e di completezza nell’organizzazione di un matrimonio e non solo. È il veicolo più diretto e più immediato che le coppie hanno per comunicare con il mondo del wedding, attingendo da esso notizie concrete, specifiche e dettagliate di ogni argomento, accompagnate da immagini fotografiche e video. Il web diventa così un valido sostegno di informazioni utili per gli sposi perché riesce raccontare la realtà di un’azienda e il suo stile. Gli sposi sono facilitati anche attraverso i contatti che potranno usare per avere il primo approccio concreto con la wedding planner o con l’azienda che la rappresenta. Il web è diventato così un mezzo di comunicazione importante anche per le aziende stesse e dà dei vantaggi in più mantenendo informati tutti gli utenti con continui aggiornamenti. Penso che la presenza di un’azienda all’interno del web sia, non solo  una forma di opportunità, ma anche di rispetto nei confronti di un cliente che così ha modo di conoscere svariate realtà e di scegliere quella più idonea alle proprie esigenze, da qui l’importanza che tutte le aziende debbano essere chiare e più trasparenti possibili nell’esprimere le proprie  peculiarità”.

by francesca

Lo scorso settembre con la fotografa e videomaker francavillese Martina Faccia nell’ambito del progetto Humman Connection by JooMa, insieme all’associazione culturale Moti Armonici ha organizzato la mostra fotografica “Vietnam – Colori e emozioni”, curata dal professor Massimo Pasqualone, alcune delle opere esposte hanno ottenuto degli importanti riconoscimenti. 

Martina Faccia oggi vuole mettere a disposizione tre dei suoi scatti, per raccogliere fondi da donare all’associazione Fabbrica dell’Esperienza ONLUS di Francavilla al Mare, che si occupa della distribuzione di alimenti alle famiglie bisognose. La campagna è partita lo scorso 21 aprile.

Gli scatti selezionati sono “Lei”, “La Libertà” e “La consapevolezza”, sono stampe 30x40cm, su carta fotografica satinata 190gr/mq, montate su cornice di legno nera con passepartout. La donazione minima è di €50 per singola foto più eventuali spese di spedizione, ma noi tutti speriamo possiate essere più generosi!

Per proporre un offerta per una o più foto o per avere maggiori info potete scrivere a: info@motiarmonici.it oppure telefonarci al numero 085817596 o visitare il sito motiarmonici.it

by Redazione

Ha preso il via lo scorso 22 aprile, la campagna di beneficenza “Non vi lasciamo soli” promossa da Anna Ricca e Matteo Pantalone, fondatori di Studio 214 di Francavilla al Mare.

“Nella vita come nell’arte, la sensibilità è un grande dono. Facendo nostra questa filosofia, abbiamo avviato questa raccolta fondi con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto per sostenere l’intera comunità nella lotta contro l’emergenza Covid-19″ – afferma Matteo.

Prosegue Anna: “per questa iniziativa solidale abbiamo messo a disposizione 5 scatti fotografici del mio progetto fotografico Urban Pastel e si potrà scegliere il proprio scatto  preferito che stamperemo a tiratura limitata e autenticata dal nostro studio fotografico”.

La gran parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza all’Azienda sanitaria locale di Lanciano, Vasto e Chieti per l’acquisto di attrezzature destinate ai reparti di terapia intensiva dei rispettivi presidi ospedalieri sicuri che ogni singolo gesto ha un immenso valore.

“Tante fotografie danno vita ad un grande album, allo stesso modo ogni contribuito alimenterà il supporto di cui abbiamo bisogno per vincere questa battaglia, insieme”– affermano.

Maggiori info su www.studio214.it e sui propri canali social.

by Redazione

In concomitanza con l’avvio della fase 2 legata alla contenimento dell’epidemia COVID-19, l’amministrazione comunale di Teramo, l’assessore Maurizio Verna e il gestore delle linee di trasporto pubblico locale, hanno concordato la riattivazione di alcune prime corse urbane.

Così da lunedì 4 maggio, riprenderanno ad essere attive due corse della linea 1 –  7:30 e 8:30 e una della linea 3, a metà mattinata.

I mezzi di trasporto saranno attrezzati nel rispetto di tutte le prescrizioni indicate dai decreti governativi e dalle ordinanze sindacali.

Nello specifico si ricorda che:

  • gli utenti non potranno usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute quali febbre, tosse e congiuntivite;
  • dovranno acquistare, se possibile, i biglietti tramite SMS al numero 4850304 scrivendo Baltour ed esibendo poi il messaggio ricevuto al controllore;
  • seguire la segnaletica e i percorsi indicati all’interno delle stazioni o alle fermate, mantenendo sempre la distanza di 1 m dalle altre persone;
  • utilizzare le porte di accesso ai mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza di sicurezza;
  • sedersi solo nei posti consentiti, mantenendo il distanziamento degli altri occupanti;
  • evitare di avvicinarsi e chiedere informazioni al conducente;
  • usare mascherine.

Un’apposita segnaletica sarà posizionata all’interno dei mezzi stessi per facilitare il rispetto delle norme.

by Redazione