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Tag Archives: cronaca regionale

Salle

Si è tenuto un importante un primo incontro operativo, promosso dal Comune di Salle, per valutare nel dettaglio le opportunità offerte dall’elaborazione di una specifica “Proposta di Recupero e Valorizzazione Integrata e Sostenibile” del borgo antico di Salle Vecchia, l’originario insediamento che a causa dei noti eventi sismici e franosi verificatisi nel primo terzo del secolo scorso fu progressivamente abbandonato subendo con il contestuale trasferimento della popolazione nell’attuale centro abitato.

L’iniziativa segue le precedenti condivisioni di intenti formalizzati nell’ottobre 2021 e nel dicembre 2022 rispettivamente con il Parco Nazionale della Majella e l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) mediante la sottoscrizione di specifici protocolli d’intesa.

Il borgo medievale di Salle Vecchia, risalente IX secolo, in piena occupazione longobarda, rimase irrimediabilmente danneggiato in occasione del terremoto del 1933, un importante giacimento culturale le cui innegabili potenzialità attendono da tempo di essere espresse appieno.

Da qui la necessità di svolgere un accurato studio sulla situazione geomorfologica e idrogeologica, per poi giungere alla redazione di una proposta organica e resiliente da attuare nel breve e medio termine. Al sopralluogo, oltre al Sindaco Davide Morante, hanno partecipato la già Soprintendente Rosaria Mencarelli e un pool di esperti composto dall’ingegnere Alfredo Langmann, dagli architetti Cristian Bomba e Mario Mazzocca, e dalla Geologa Ariana Cappellucci.

“L’esigenza prioritaria da tempo diffusamente sentita – dichiara il Sindaco Davide Morante – è quella di realizzare, per la prima volta dopo circa un secolo, una operazione verità sul reale stato di salute del territorio di interesse di Salle Vecchia, implementando lo studio analitico effettuato dai nostri ufficio nel corso degli ultimi tre anni e su cui, per altro, si fonda buona parte della programmazione strategica comunale in tema di opere pubbliche, alcune in corso di realizzazione ed altre già finanziate e da attuare. E in tal direzione, l’autorevole presenza sia dell’INGV che della Dott.ssa Rosaria Mencarelli, storica dell’arte ex Soprintendente MIBAT Abruzzo non fa che confermare la bontà del percorso sinora intrapreso”.

Grazie ad un’importante risorsa economica concessaci l’anno scorso nell’ambito del PNRR – continua il Sindaco – nel breve tempo si potrà pervenire alla preliminare redazione di un complessivo progetto di fattibilità tecnico-economica esteso all’intera area di interesse, nell’ottica del perseguimento di una strategia di sviluppo sostenibile, condivisa e fatta propria dai diversi soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti; uno strumento che partirà dall’analisi e valutazione dell’area e del contesto di riferimento (polarità, fattori di attrazione, prospettive di sviluppo dell’area, rapporto domanda-offerta) per giungere alla puntuale definizione dei costi di investimento e di gestione. Al contempo, si procederà con la progettazione esecutiva di dettaglio estesa all’intera area di influenza del castello di Salle, oggetto di restauro stilistico negli anni ’80 e uno dei rari complessi ossidionali oggi presenti sul territorio“.

“L’intento – conclude Morante – è quello di farci trovare pronti a captare ulteriori risorse rese disponibili grazie al PNRR, nella consapevolezza che l’iniziativa proposta contenga insita in se una valenza altamente strategica, di ampio respiro, in grado di rappresentare per la nostra comunità un vero e proprio punto di svolta”.

by francesca
l'aquila

Il convegno sul tema L’Abruzzo e i suoi giovani, che si terrà sabato 15 aprile alla Sala Convegni denominata Sala Ipogea della Regione Abruzzo a L’Aquila, con il Patrocinio della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale dell’Abruzzo e delle Province L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara, presenterà gli importanti risultati della ricerca sociale sui giovani abruzzesi (fascia di età 15-30 anni) effettuati dalla Società Italiana di Sociologia insieme al CAFRE (Centro Interdipartimentale per l’Aggiornamento, la Formazione e la Ricerca Educativa), Università di Pisa e in collaborazione con l’Associazione Anteas L’Aquila-Sulmona.

L’indagine conoscitiva è stata finalizzata all’identificazione di eventuali bisogni emergenti, esigenze e criticità dei giovani abruzzesi, utili ad una successiva progettazione di azioni rivolte al mondo giovanile sul territorio.

I risultati della ricerca sono frutto di rilevazioni effettuate nel periodo gennaio-marzo 2023 su giovani nella fascia di età tra i 15 e i 30 anni.

La rilevazione è stata effettuata mediante somministrazione di questionari semi-strutturati e in forma anonima raccolti attraverso il coinvolgimento di scuole, università e di varie tipologie di associazioni presenti sul territorio.

by francesca
Francavilla

Lancia il suo appello alle istituzioni il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, affinché non cada nel dimenticatoio il centenario della morte del filosofo francavillese Filippo Masci, avvenuta a Napoli il 7 dicembre 1922.

Mi rivolgo soprattutto alle istituzioni francavillesi dal momento che non è stato organizzato nulla per ricordare questo evento e mi rendo disponibile insieme ad altri esperti per organizzare degnamente il centenario di questo importante personaggio nato a Francavilla il 23 settembre 1844 e sepolto con la moglie Giuseppina Tattoni nella cappella che andrebbe valorizzata e che si trova nel cimitero di Francavilla, tenendo presente la portata non solo culturale, ma anche politica di Filippo Masci, docente universitario, filosofo, rettore dell’università di Napoli, senatore a vita, intellettuale di fama europea.

by Redazione
Banco Alimentare

Oggi prende il via a livello regionale l’accordo nazionale firmato nei mesi scorsi da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica e Fondazione Banco Alimentare.

La collaborazione prevede la raccolta e la donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte di Banco Alimentare ad enti convenzionati che offrono aiuto a famiglie e persone in difficoltà.

Dopo aver attraversato altre regioni nella penisola, il progetto si sposta in Abruzzo, con lo scopo di eliminare totalmente le eccedenze nel settore del vending.

Promotori dell’iniziativa, il Presidente delle Imprese di Gestione di Confida Pio Lunel ed Emiliano Sapora, Delegato Confida dell’Abruzzo, le Marche e l’Umbria, insieme ad Antonio Dionisio Presidente di Banco Alimentare Abruzzo ODV.

Il settore della distribuzione automatica è comparto in cui l’Italia è leader a livello internazionale. Con oltre 820 mila distributori automatici installati in tutta Italia, il nostro Paese precede la Francia che ne ha 626 mila e la Germania con 611 mila. Il primato dell’Italia riguarda inoltre anche la produzione delle vending machine che sono un prodotto della tecnologia italiana venduto in tutto il mondo.

L’Abruzzo conta 87 imprese del settore così dislocate nelle diverse province: 24 a Pescara, 23 a Teramo, 21 a Chieti e 19 a L’Aquila.

“Il patto siglato tra CONFIDA e Banco Alimentare raggiunge oggi il centro della penisola: Marche, Umbria, Abruzzo e Molise si impegnano a prestare maggiore attenzione nel settore della distribuzione alimentare – commenta Pio Lunel, Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Grazie all’accordo sottoscritto dall’Associazione e dalla Fondazione durante Venditalia questo percorso prosegue regione dopo regione con la volontà di eliminare qualsiasi tipo di spreco nel settore”.

 Per la gestione del progetto i Banchi Alimentari regionali saranno infatti collegati con le 11 Delegazioni Territoriali di CONFIDA a cui partecipano tutte le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione.

Tutti gli sforzi di Banco Alimentare sono da sempre focalizzati sul recupero delle eccedenze alimentari ancora commestibili, da destinare alle 39164 persone in difficoltà aiutate dal Banco Alimentare Abruzzo – dichiara Antonio Dionisio, Presidente di Banco Alimentare Abruzzo ODV – purtroppo in crescente aumento anche nella nostra regione. Siamo grati a Confida che ci dà la possibilità di recuperare prodotti alimentari anche dalla filiera della distribuzione automatica.”

 

by Redazione
Caramanico

Finalmente una luce nella vicenda della ricostruzione della Cattedrale di Santa Maria Maggiore di Caramanico Terme: a breve vedranno la luce i lavori di consolidamento e restauro conservativo della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Caramanico Terme.

È quanto ha dichiarato l’assessore regionale emerito Mario Mazzocca, che sottolinea come siano già “trascorsi quasi cinque anni dal 17 novembre 2017 allorquando, in seduta di ‘Cabina di Regia per la Ricostruzione’ a Palazzo Chigi e in rappresentanza della Regione Abruzzo, diedi il via libera all’approvazione del Piano Triennale Mibact per la ricostruzione post-sisma delle chiese extra-cratere, poi approvato dal Governo il successivo 22 dicembre, con cui furono stanziati oltre 40 milioni di euro per il restauro di 52 edifici di culto, fra cui il finanziamento di 1,5 milioni di euro per i lavori di consolidamento e restauro della Chiesa Abbadiale di Caramanico”.

Mazzocca sottolinea come “dal giugno scorso, facendo propri i ripetuti appelli della comunità e considerata l’endemica noncuranza della locale istituzione pubblica, abbiamo intrapreso un serrato e costruttivo confronto con il Ministero e la proprietà affinché si giungesse ad una rapida soluzione del problema ed all’avvio del procedimento per l’affidamento dei lavori. Oggi, grazie alle interlocuzioni intraprese dalla nostra Associazione, possiamo affermare come le opere di restauro del prezioso gioiello di edilizia religiosa abruzzese possono essere concretamente avviate entro l’anno, con l’obiettivo di recuperare buona parte del tempo incomprensibilmente perso sinora che ha determinato riflessi non proprio benefici sulla preservazione del bene e che, purtroppo, incidono negativamente sulla attuale disponibilità di risorse; infatti si rende ormai necessario reperire ulteriori fondi in aggiunta al milione e mezzo di euro stanziato nel 2017, importo necessario all’epoca ma oggi chiaramente insufficiente anche a causa della lievitazione dei prezzi. Si apprende, a tal riguardo, come sia attualmente in corso la procedura per l’inserimento di un 2° lotto di intervento nell’ambito della nuova programmazione ministeriale”.

Foto Tetto
Foto Tetto Cattedrale

“Una buona notizia, anche se come avevamo preannunciato nei mesi scorsi – conclude Mazzocca -, alla luce della tempistica del procedimento avviato e della documentazione progettuale, il monumento difficilmente potrà riaprire i battenti entro l’anno 2023. Gli effetti dei danni al monumento, generati dalla tremenda azione congiunta neve-sisma del gennaio 2017, sono stati sinora mitigati grazie ad un finanziamento straordinario di 450mila euro dell’allora Protezione Civile Regionale (Giunta D’Alfonso) per l’esecuzione di un intervento tampone; la sua attuazione si deve al Comune di Caramanico Terme, che nella primavera del 2018 si sobbarcò l’onere di realizzare autonomamente la copertura provvisionale del monumento, copertura che ancora oggi, nonostante qualche criticità, assolve seppur transitoriamente alla funzione di preservazione del monumento”.

by Redazione
Lettomanoppello

La Giornata Nazionale delle Miniere, promossa da REMI e ISPRA per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico, è giunta quest’anno alla sua XIV edizione.

Sul nostro territorio l’iniziativa è  stata organizzata dal comune di Lettomanoppello in collaborazione con il GRAIM gruppo ricerca archeologica industriale della Mariella, dal Parco Nazionale della Maiella, dall’Associazione Pensionati Lettesi e con il contributo della Regione Abruzzo.

Le giornate si terranno dall’8 al 10 luglio 2022 durante le quali  si svolgerà un  seminario con riconoscimento di crediti AIGAE a cura del GRAIM e una tavola rotonda, che raggrupperà tutti i comuni abruzzesi e gli enti interessati alla valorizzazione delle miniere, partendo dalla legge regionale n 7 del 13 aprile 2022 proposta dal consigliere regionale Antonio Blasioli che afferma: “Il patrimonio minerario abruzzese costituisce un tesoro sommerso che deve essere portato alla luce e valorizzato per renderlo un tesoro per il futuro. La legge approvata da tutti i componenti del consiglio è solo il primo passo verso la valorizzazione del patrimonio minerario, adesso c’è la necessità che tutti i comuni insieme alla regione Abruzzo e agli enti interessati avviano un confronto costruttivo per portare avanti questa missione.”

I visitatori potranno conoscere gratuitamente, con le guide di Majellando, la lunga storia di estrazione e lavorazione del bitume nel geoparco maiella percorrendo una notturna nel sentiero dei minatori, 3 kilometri di trekking con la possibilità di visitare per 30 metri la miniera Santa liberata, oltre a una visita guidata alla Miniera Iconicella, geosito del Geoparco Maiella.

Tra le attività a pagamento organizzate in collaborazione con Majellando, Per La Majella, Majambiente e Majella Bike Adventures ci saranno: l’escursione  guidata alla grotta delle praje, e- bike ai laghetti magici del Parco Lavino, trekking e attività di consapevolezza corporea immersi nella natura in località piana delle cappelle è uno spettacolo dei burattini per bambini.

E per i visitatori che vogliono immergersi nella quotidianità dei minatori ci sarà la possibilità su prenotazione di assaporare il menù dei minatori per le vie del centro storico.

Inoltre saranno ricordati i pionieri della storia delle miniere della Maiella Silvestro Petrini e Donato Paparella a cui verrà intitolata la mostra “miniere di asfalto e bitume della Maiella”.

Ci sarà anche un momento di commemorazione per Vincenzo Di Paolo, minatore, tecnico e poeta lettese che con i suoi racconti ha tramandato la storia del nostro territorio a cui verrà intitolato il giardino comunale.

Il sindaco Simone Romano D’Alfonso: “C’è una storia da raccontare quella della città mineraria della Maiella e dei minatori che è stata avviata lo scorso anno con l’apertura del sentiero dei minatori e che stiamo portando avanti con delle progettualità per trasformare altri spazi del bacino minerario come ricorse per la comunità.”

by Redazione
Pennapiedimonte

Il progetto Pietra dell’IntegrAzione finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali approda concretamente sul territorio di Pennapiedimonte (Ch) e dunque il messaggio inclusivo, educativo, territoriale si sposta nei prossimi giorni sul comune teatino, dove è accolto dal neo sindaco Rosalina Di Giorgio.

Dai laboratori in cui gli scultori hanno insegnato tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e che verranno collocati a Piennapiedimonte si passa proprio, in loco, ai laboratori di botanica previsti per il 4 ed il 6 luglio dalle 16 alle 19, il tutto basato su una linea metodologica che collega l’integrazione con la manualità; come spiega il sindaco, “abbiamo partecipato di buon grado a questo progetto in cui ci ha coinvolto Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e si fa promotore di una cultura che noi condividiamo, dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella e dei suoi comuni”.

“Pennapiedimonte accoglie la parte botanica del progetto, nei vasi creati verrà messa della terra e le piante autoctone del Parco – spiega il sindaco – il nostro comune ha avuto una lunga tradizione di scalpellini, anche molto famosi come per esempio Felice Giuliante, però questa tradizione nel corso del tempo si è persa perchè il paese ha subito un forte spopolamento e questi artigiani non hanno avuto eredi. C’è però chi ama ancora questa tradizione e negli ultimi anni si diletta a lavorare la pietra per passione, dopo aver reperito il materiale locale da lavorare”.

“Siamo lieti di trasformare in realtà questo progetto anche su Pennapiedimonte, i vasi saranno la prova del lavoro svolto, da quel momento tutto il territorio si potrà rendere conto della validità di questo progetto” conclude il sindaco.

Proprio a Lettomanoppello (Pescara), “Città della Pietra” dove la Proloco Tholos si è aggiudicata la realizzazione dell’intero progetto ci sarà l’ultimo appuntamento il 13 luglio dalle 16 alle 19; prezioso si rivela il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario e diverse figure professionali.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook “Pietra dell’IntegrAzione”.

by Redazione
Orto Urbano Sociale

Sarà dedicato a Antonio Ortolano, storico sindacalista della Uil a Pescara e in Abruzzo, l’Orto Urbano Sociale, ricavato su un’area di proprietà del Comune di Pescara: si tratta di uno spazio della città ubicato nel quartiere Porta Nuova, nei pressi della Pineta Dannunziana, precisamente lungo strada della Bonifica, che sarà gestito da una cooperativa sociale con l’obiettivo di produrre ortaggi ad uso domestico.

L’inaugurazione è prevista giovedì 30 giugno 2022, alle ore 11, quando sarà consegnato alla città di Pescara da Uniat Aps nazionale (Associazione di promozione sociale impegnata nella tutela del diritto alla casa e nella promozione di attività culturali sui temi ambientali), insieme a Uil Abruzzo, Associazione Generale Cooperative Italiane, la cooperativa sociale “L’Edera” e il Consorzio “Impresa & Sociale”.

Con l’orto urbano sociale, realizzato nell’ambito del progetto O.R.T.I.- Orientamenti Territoriali, finanziato dal Ministero del Lavoro, Uniat aps nazionale intende fornire un contributo concreto da parte di un organismo del terzo settore per costruire un argine al degrado urbano e ambientale e contrastare la diffusione delle teorie di odio, discriminazione e intolleranza.

Il sostanziale obiettivo del progetto, oltre a recuperare spazi sul territorio e porre le basi per una rinnovata socialità tra le persone, è quello di contrastare i processi di isolamento sociale, di insicurezza e disorientamento rispetto alla complessità dei servizi, spesso frammentata tra attori diversi, pubblici e privati, specie nei quartieri periferici ad alta densità abitativa.

Uniat Aps nazionale, Agci e Uil Abruzzo, che collaborano al progetto, con quest’iniziativa, pongono le basi per esaltare il senso di comunità, di cooperazione sociale e il senso di appartenenza su base territoriale, considerando lo spazio così realizzato come un luogo di aggregazione, di incontro e di trasferimento di saperi intergenerazionali anche per la diffusione dell’educazione ambientale.

Saranno presenti all’evento il presidente nazionale di Uniat, Augusto Pascucci, il sindaco del Comune di Pescara, Carlo Masci, il vicesindaco del Comune e Assessore ai parchi del Comune di Pescara, Gianni Santilli, il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, il presidente di Uniat Abruzzo, Antonio Mazza, il presidente Agci Abruzzo, Francesco Labbrozzi, il responsabile nazionale di Agci Ambiente e Sviluppo Urbano, Antonio Lucidi, la presidente della cooperativa L’Edera, Adriana Di Fazio, il presidente del consorzio Impresa & Sociale, Marco Cascella, il presidente di Uilp Abruzzo, Giuseppe Di Stefano, i familiari di Antonio Ortolano.

 

by Redazione
teramo

In occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, presso il Monumento ai Caduti di Viale Mazzini, sono state consegnate 22 medaglie d’onore dal Prefetto Massimo Zanni conferire con Decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini.

Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari: Giuseppe Alleva, fante, nativo di Campli. Cacchiò Antonio, aviere, nativo di Colonnella; alla sua memoria è stato dato alle stampe un libro a cura di Danilo Massi dal titolo “Stalag II-B 30323”.

Ciarrocchi Rinaldo, operaio militarizzato, nativo di Tortoreto ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; muore a Bastia in Corsica il 12 settembre 1943, dopo essere stato catturato dai tedeschi ed il suo corpo risulta disperso sull’isola.

Cioschi Quintino, autiere, nativo di Teramo; il figlio e il nipote sono arrivati a Teramo da San Salvo per ricordare il loro congiunto (era prevista la consegna a Chieti).

D’Andrea Bruno, fante, nativo di Forcella di Teramo; dopo la liberazione, ricoverato a Merano, morì per una grave patologia contratta sotto le miniere tedesche.

De Berardinis Ermenegildo, aviere, nativo di Bellante; era già orfano di padre morto a seguito della Prima Guerra Mondiale.

Del Nunzio Giuseppe, artigliere, nativo di Giulianova; muore sull’isola di Rodi il 13 novembre 1943 a causa di un incidente aereo durante il trasferimento da parte dei teschi sulla terra ferma in Grecia, il suo corpo riposa a Giulianova dopo la riesumazione.

Di Emanuele Francesco, aviere, nativo di Canzano; muore in uno stalag di Berlino il 17 marzo 1944.

Di Felice Mario, marinaio, nativo di Giulianova; viene catturato in Liguria e internato in Germania.

Di Giovanni Pasquale, fante, nativo di Teramo; verrà catturato in Grecia.

Di Ilio Ernesto, marinaio, nativo di Giulianova.

Di Pietro Altobrando, autiere, nativo di Canzano; catturato in Albania finirà nello stalag IV-F in Sassonia fino al marzo 1945 quando arrivano le truppe americane.

Falone Venanzio, artigliere, nativo di Mosciano Sant’Angelo; la nipote Sara Marranconi sta ricostruendo la sua vita militare.

Feliziani Edmondo, sergente di fanteria, nativo di Giulianova; disperso il 31 ottobre 1944 nel campo di Bor in Serbia, alla sua memoria il nipote Flaviano ha realizzato un targa marmorea all’interno del cimitero di Giulianova che verrà scoperta il prossimo 24 giugno.

Garzarelli Francesco detto Ciccillo, maresciallo di marina, nativo di Giulianova; dopo 72 anni è stata trovata una sua lettera originale della prigionia da un collezionista filatelico siciliano.

Gramantieri Enio, fante, nativo di Alfonsine (Ravenna); la figlia da Roseto degli Abruzzi si sta occupando della ricostruzione storica.

Ianni Umberto, fante, nativo di Mosciano Sant’Angelo. Lelii Antonio, aviere scelto, nativo di Nereto.

Piozzi Antonio, Sottotenente di fanteria, nativo di Nereto; ufficiale del 17° fanteria della Acqui, verrà fucilato dai tedeschi ad Argostoli sull’isola di Cefalonia il 24 settembre 1943. Il suo nome compare in tantissimi libri di storia sui fatti dell’8 settembre a Cefalonia; a Nereto esiste una via dedicata, ma manca il riconoscimento di una medaglia al Valor Militare.

Riccioni Vincenzo, fante, nativo di Fano Adriano; muore ad Hannover il 9 aprile 1944.

Risoluti Giuseppe, artigliere, nativo di Fano Adriano. Sbei Luigi, artigliere, nativo di Colonnella ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; disperso sull’isola di Corfù dopo l’8 settembre, il suo caso rientra nell’ambito della rappresaglia dei tedeschi su Cefalonia. Il nipote, Delfino Sbei, ha condotto delle importanti ricerche sulla sua storia.

L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis, il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia. Oltre agli archivi privati familiari, per il ricercatore storico De Berardinis, è stato fondamentale incrociare i dati con: il portale dell’ANRP; Arolsen Archives – centro internazionale tedesco sulla persecuzione nazista e l’Archivio di Stato di Teramo diretto da Ottavio Di Stanislao, quest’ultimo detiene i fogli matricolari dell’ex distretto militare di Teramo.

“Queste sono giornate memorabili per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria, con il 2 giugno siamo saliti a 36 medaglie d’onore solo nel 2022”.

by Redazione
pescara

Contro le speculazioni e gli aumenti ingiustificati dei prezzi, anche l’Abruzzo scende in piazza. E lo farà venerdì 10 giugno 2022 alle 11: davanti alla prefettura di Pescara, ci saranno i consumatori di Adoc, Federconsumatori e Adiconsum, le tre sigle che a livello regionale hanno scelto di aderire alla “Protesta delle pentole vuote”, indetta a livello nazionale da un vasto cartello di sigle, e che si svolgerà in contemporanea in numerose piazze italiane.

In particolare, i promotori rimarcano la gravità della situazione attuale: “Non si tratta di un generico né temporaneo aumento dei prezzi, ma di una vera e propria corsa al rialzo, alimentata da ingiustificabili fenomeni speculativi, che sta costringendo le famiglie a rinunce e privazioni che avranno importanti conseguenze sull’intero sistema economico. In questo modo nel paese crescono diseguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare”.

La pentola vuota, così, è il simbolo della difficoltà delle persone e delle famiglie che faticano ormai a soddisfare bisogni essenziali, come mettere insieme quotidianamente il pranzo con la cena.

Nell’occasione, sarà presentata una piattaforma con proposte articolate, da sottoporre al Governo.

by Redazione