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Domenica 3 marzo, alle ore 17, si inaugura a Teramo, presso la Sala espositiva comunale di via Nicola Palma, la mostra collettiva d’arte contemporanea dal titolo “Amo – Ter”.

Il curatore ed organizzatore dell’evento, Leonardo Paglialonga, in qualità di Presidente dell’Associazione “Nemesis” di Francavilla al Mare, ha invitato ad esporre oltre trenta artisti, in prevalenza della provincia di Teramo, per ancorare maggiormente il progetto al territorio, ma provenienti anche dalle altre province abruzzesi nell’ottica ormai consueta per l’associazione, di valorizzare l’Abruzzo attraverso l’Arte e la Cultura in tutte le loro sfaccettature in una visione mutuata da Francesco Paolo Michetti e il suo Cenacolo francavillese. Un omaggio particolare verrà attribuito al Maestro Sandro Melarangelo.

Nato a Teramo nel 1941, è avviato alla pratica della pittura da suo padre Giovanni. Ha insegnato dal 1970 al 2005 Discipline Pittoriche come titolare di cattedra nel Liceo Artistico di Teramo.

Della sua vasta produzione sono stati scelti alcuni suoi lavori tratti dalla serie “I Dannati”, dove il Maestro teramano affronta temi di denuncia civile: egli si occupa, in effetti, degli “ultimi della terra”, gridando tutta la sua indignazione contro le sopraffazioni dell’uomo sull’uomo, le ingiustizie, le oppressioni. Ma anche di temi sociali quali lo sfruttamento sul lavoro, la violenza politica, la condizione della donna, il nazismo, l’emigrazione.

Una narrazione degli ultimi, dunque, che dà voce a chi oggi come ieri è escluso dalla parola pubblica: i braccianti, i barboni, gli internati dei campi di concentramento, le prostitute, le madri sole, gli emigranti in cammino verso una speranza.

La tensione di Sandro Melarangelo si placa nelle nature morte, nei nudi (specie quelli giovanili) e negli affetti familiari, attraverso i ritratti: particolarmente significativi sono sia quello che realizza ad olio nel 1960 dal titolo “Madre che cuce”, raffigurante l’amata mamma Lidia Colonna, sia un altro intitolato “Annetta” dipinto nel 1971, dedicato alla moglie Anna Pepe, figlia del tenente Alberto Pepe, uno dei 44 eroi del campo di Unterluss, che durante la Seconda Guerra Mondiale, il 24 febbraio 1945, si ribellarono alle imposizioni tedesche sostituendosi a 21 loro compagni scelti per la fucilazione.

“Credo fermamente – sostiene Leonardo Paglialonga, curatore della rassegna d’arte – che la comunità civile debba fare sempre ‘memoria’ di chi ci ha preceduto. E soprattutto che mai dimentichi chi con coraggio e abnegazione quotidiana, superando tante difficoltà, ha contribuito a dare un plus-valore alla crescita culturale e sociale del consorzio umano. L’arte deve ‘unire’ piuttosto che ‘dividere’, perché l’originalità distingue ma non separa. Dunque, a mio avviso, l’arte dev’essere intesa come “amicizia” pur nell’inevitabile confronto, ‘amore’ come passione viscerale per la ricerca, e poi “l’arte per l’arte” nel senso della lontananza mentale dalle logiche commerciali che non devono prevalere sull’attività creativa basata, invece, sulla libertà espressiva e sull’onestà intellettuale. Ma cos’è l’arte? Secondo Tarkovsky “l’’arte è una forma d’amore. È l’amore che il pittore mette nel pennello mentre dipinge, l’amore che il poeta trasmette con le parole che scrive, e l’amore che il cineasta riversa sullo schermo con ogni inquadratura. Senza amore, l’arte non può esistere; è il cuore pulsante che dà vita alla creazione e la connette con l’anima di chi la riceve. Quando un’opera d’arte è permeata dall’amore, diventa una testimonianza vibrante delle emozioni umane più profonde, un riflesso autentico dell’esperienza umana e una fonte di ispirazione e connessione per chiunque la contempli. L’amore nell’arte è ciò che la rende eterna, trascendendo il tempo e lo spazio per toccare il cuore di coloro che la incontrano lungo il cammino della vita”. 

La mostra gode del patrocinio del Comune di Teramo, delle Associazioni “Bellantarte”, Art Abruzzo, Arabona APS, ASCOM Abruzzo sez. di Teramo.

Durante la conferenza inaugurale si avranno i saluti istituzionali di Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo, Antonio Filipponi, Assessore alla Cultura del Comune di Teramo, Claudio Boffa, Presidente Ascom Abruzzo prov. Di Teramo, Frank Wiliam Marinelli, Presidente Art Abruzzo e Arabona APS. A seguire gli interventi di Leonardo Paglialonga, Presidente Ass. “Nemesis”, organizzatore e curatore della mostra, di Luciano Paesani, già docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, di Bruno Dante, scrittore e autore del libro “La pantera rossa – Storia del partigiano Guido” e, infine, di Patrizia Navarra, artista e studiosa di antropologia culturale, già curatrice del Museo Storico della Comunicazione di Roma.

La poetessa Mara Motta, autrice pescarese di diverse sillogi poetiche, rivestirà il ruolo di moderatrice dell’evento e declamerà alla fine del vernissage una sua poesia scritta in occasione dell’80° anniversario della morte di Munch (1944 – 2024) e ispirata al famoso quadro dal titolo “L’urlo”.

Di seguito l’elenco degli artisti partecipanti: Ovidio Arena – Leondina Astolfi – Caterina Caldora – Maurizio Capece – Vincenzo Celli – Nicola Costanzo – Teresa D’Ambrosio – Michele De Flaviis – Antonella Di Giandomenico – Giulio Di Marco – Sergio Di Mattia – Franco Di Nicola – Guido Di Renzo – Antonio Di Valerio – Luigi Maria Feriozzi – Pasquale Lucchitti – Tonino Macrì – Ibrahim W Mahjoub – Giustino Massucci – Cristiane Marà – Alessio Mazzarulli – Sandro Melarangelo – Moiradea – Lucio Monaco – Marcela Nanni – Tullio Nardi – Patrizia Navarra – Bruno Paglialonga – Patrizia Papini – Lauro Potenza – Ravel – L’arte del riciclo – Mimmo Sarchiapone – Miriam Scarpone – Adele Schiazza – Chiara Tardino – Guerino Tentarelli – Marialuisa Torlontano.

La mostra, visitabile tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 17:00 alle 20:00, proseguirà fino a sabato 16 marzo. Per quest’ultima data è previsto un evento di finissage, un Simposio culturale che consisterà in un Reading poetico dal titolo “Il coraggio delle idee” con degli intermezzi musicali in ricordo di Ivan Graziani. Ingresso libero.

 

penne

Sarà appuntamento del vasto programma previsto per la IX Giornata Internazionale de I Parchi Letterari, quello con “Comete – Scie d’Abruzzo“, collana blu di Ianieri Edizioni che sta per lanciare il suo terzo volume dedicato a Ferdinand Gregorovius: il progetto del Direttore di collana, lo scrittore Peppe Millanta, prosegue con il suo fortunato tour delle tante realtà abruzzesi desiderose di riscoprire le proprie origini e di rivedersi negli itinerari della collana curati da Serena D’Orazio. Partner della collana sono: I Borghi più belli d’Abruzzo, Borghi Autentici e I Parchi Letterari, appunto, motivo per cui il presidente Stanislao De Marsanich, ritenendo il progetto di grande spessore, ha ritenuto opportuno festeggiare l’appuntamento con la presentazione di “Una settimana in Abruzzo” di Ugo Ojetti, che ci sarà il 19 ottobre alle ore 17.30, presso la Biblioteca “Melchiorre Dèlfico” di Teramo grazie alla collaborazione del responsabile Dimitri Bosi, che porterà i suoi saluti .

La prefazione di questo secondo volume è del caporedattore ed editorialista de Il Giornale, Vittorio Macioce, l’introduzione appartiene al giornalista abruzzese e vice presidente Odg Abruzzo, Simone Gambacorta, che dialogherà per l’occasione con lo storico Luigi Ponziani e la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

L’appuntamento con Ojetti per questa settimana è doppio, infatti ci sarà una seconda presentazione prevista per il 20 ottobre alle ore 18.30 presso il Tibo di Penne (Pe), dove a presentare sarà la giornalista Cristina Squartecchia.

 Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato Millanta, per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Dalla raffinata produzione della maiolica alla faticosa lavorazione della pietra, la manifattura abruzzese si è sempre distinta per il suo straordinario patrimonio di abilità e per la sua originalità espressiva dai tratti sobri ed essenziali. Un patrimonio identitario unico che nella settimana trascorsa in Abruzzo, Ojetti sembra aver colto nella sua più piena integrità: il noto giornalista romano visitò monumenti, raccolse storie e osservò scene di vita quotidiana sotto un attento sguardo antropico, teso a indagare il prezioso patrimonio immateriale abruzzese fatto di racconti, saperi e tradizioni.

L’itinerario “Sulle tracce di Ojetti” vuole rivivere questa esperienza di viaggio seguendo i passi di Ugo Ojetti alla scoperta del patrimonio storico-artistico abruzzese, ma è dall’interesse così puntuale dimostrato per l’abilità artigiana che nasce “Antichi mestieri”, un itinerario alla scoperta di tutti quei luoghi dove l’arte popolare continua testarda a resistere al tempo, per vivere l’Abruzzo nella sua veste più autentica.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

La Giornata de I Parchi Letterari è in programma per il 22 ottobre e per scoprire tutti gli appuntamenti è possibile visitare il sito www.parchiletterari.com.

 

 

 

by Redazione

Pescara. Il programma del 31° Premio Nazionale Paolo Borsellino continua con tre nuovi appuntamenti.

Lunedì 3 aprile alle ore 10,30 nell’Istituto comprensivo 4 di Pescara (via Milano).

Martedì 4 aprile alle ore 10,30 nella sala polifunzionale di Pineto.

Mercoledì 5 aprile alle ore 10,00 nell’Istituto “Alessandrini” di Teramo.

Il testimone di giustizia Pinuccio Fazio, padre di Michele – ucciso per errore dalla mafia pugliese – incontrerà gli studenti che hanno aderito al progetto “Facciamo memoria” raccontando la testimonianza drammatica della tragedia che lo ha colpito in prima persona.

Alle 12, nei tre istituti interessati sarà messa a dimora una talea del “ficus macrophylla columnaris” noto come “Albero Falcone” che cresce davanti alla casa che era del giudice Falcone per “fare memoria”. Le talee dell’albero di Falcone sono state duplicate nel Centro nazionale carabinieri per la Biodiversità forestale.

by Francesco
Un personaggio controverso, Ponzio Pilato, a cui sono legate però molte leggende della tradizione abruzzese esplorate nella puntata odierna dedicatagli con il format “Macchemito” di Paolo Pacitti su Buongiorno Regione, con le riprese Rai di Sem Cipriani, e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta
 
Sempre secondo la leggenda, Pilato, sarebbe originario di Bisenti (Te), appartenente alla famiglia sannita dei Ponzi: un suo avo avrebbe partecipato alla congiura che uccise Giulio Cesare e per questa ragione venne mandato in esilio a Bisenti. C’è un edificio che, secondo la credenza popolare, è la casa di Ponzio Pilato, proprio nel comune teramano, dove sono visibili le caratteristiche di una domus romana preesistente.
 
“Nel Medioevo nascono leggende con personaggi realmente vissuti – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini  si tratta prevalentemente di persone legate alla vita di Gesù e proprio per motivi politico religiosi, anche in Abruzzo avvengono determinati fenomeni un po’ come in tutta la Penisola”.
 
Alcune cronache raccontano che nel marzo del 1580 dentro uno scrigno trovato ad Amiternum er custodito un documento eccezionale ossia, la sentenza di morte scritta da Pilato contro Gesù, infame sentenza portata con sé dopo il rientro dalla Giudea ma per saperne di più è possibile guardare la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1706324866510111.
Rotary Club

Cambio del martelletto nel Rotary Club Teramo Est tra il presidente uscente Domenico Giordano e Domenico Onori che guiderà il sodalizio rotariano nell’anno 2022-2023.

La cerimonia del passaggio di consegne si è svolta nella serata di venerdì 1° luglio alla presenza di autorità rotariane e istituzionali, tra cui l’assessore regionale Pietro Quaresimale, il sindaco di Campli  Federico Agostinelli, il primo cittadino di Colledara Manuele Tiberi,  il vice sindaco di Giulianova Lidia Albani, l’assessore del comune di Teramo Maurizio Verna.

Molti i soci presenti e i presidenti degli altri club del territorio teramano ai quali il neo presidente ha illustrato le linee programmatiche della sua azione nell’anno appena iniziato.

A luglio e agosto a Roseto e Pineto si svolgeranno deue eventi  di Musica , Poesia e Letteratura d’Autore alla ricerca della Bellezza Emozionale e due concerti live della H band nel ricordo dei grandi pianisti jazz venuti a mancare negli ultimi anni ( Michel Petrucciani, Chick Corea, Lyle Mays).

I primi di settembre ci sarà un incontro “pomeriggio in villa” nella villa del Senatore Devincenzi Giuseppe per ripercorrere i luoghi del Senatore.

“Sempre a settembre- ha spiegato Domenico Onori- tratteremo il tema della transizione ecologica con l’Onorevole Graziella Leyla Ciaga per proseguire con una visita guidata ad ottobre nella città dell’Aquila ed un’altra a primavera ai musei Vaticani. Per Natale,  il  22 dicembre un pranzo  per e con i poveri del territorio che vorremmo ripetere negli anni- ha sottolineato il presidente del Club. E poi a Marzo 2023 il Rotary Teramo Est parlerà di legalità nelle scuole con un ospite d’eccezione: il comandante Alfa,  il comandante dei GIS (gruppo intervento speciale ) dell’Arma dei Carabinieri, pluridecorato per le numerose operazioni svolte nella Benemerita”.

“Immaginate un mondo dove ogni giorno possiamo fare la differenza . Non si immagina il passato, si immagina il domani: tutti noi facciamo dei sogni e realizzarli è una scelta” con questo motto Domenico Onori ha voluto sintetizzare il suo anno rotariano, anche alla luce della guida internazionale del Rotary affidatoper la prima volta  ad una donna,  Jennifer Jonnes.

Il fitto e articolato programma esposto ai presenti sarà arricchito anche dal ritorno dello storico Concorso Musicale che si svolge da tantissimi anni e altri service sul territorio.

Nel corso della serata è stato presentato un nuovo socio, Luigi Di Lodovico e consegnati dal presidente uscente Domenico Giordano due Paul Harris, massima onorificenza rotariana, ai soci Rosaria Parnenzini e Camillo Arcieri.

by Redazione
teramo

In occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, presso il Monumento ai Caduti di Viale Mazzini, sono state consegnate 22 medaglie d’onore dal Prefetto Massimo Zanni conferire con Decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini.

Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari: Giuseppe Alleva, fante, nativo di Campli. Cacchiò Antonio, aviere, nativo di Colonnella; alla sua memoria è stato dato alle stampe un libro a cura di Danilo Massi dal titolo “Stalag II-B 30323”.

Ciarrocchi Rinaldo, operaio militarizzato, nativo di Tortoreto ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; muore a Bastia in Corsica il 12 settembre 1943, dopo essere stato catturato dai tedeschi ed il suo corpo risulta disperso sull’isola.

Cioschi Quintino, autiere, nativo di Teramo; il figlio e il nipote sono arrivati a Teramo da San Salvo per ricordare il loro congiunto (era prevista la consegna a Chieti).

D’Andrea Bruno, fante, nativo di Forcella di Teramo; dopo la liberazione, ricoverato a Merano, morì per una grave patologia contratta sotto le miniere tedesche.

De Berardinis Ermenegildo, aviere, nativo di Bellante; era già orfano di padre morto a seguito della Prima Guerra Mondiale.

Del Nunzio Giuseppe, artigliere, nativo di Giulianova; muore sull’isola di Rodi il 13 novembre 1943 a causa di un incidente aereo durante il trasferimento da parte dei teschi sulla terra ferma in Grecia, il suo corpo riposa a Giulianova dopo la riesumazione.

Di Emanuele Francesco, aviere, nativo di Canzano; muore in uno stalag di Berlino il 17 marzo 1944.

Di Felice Mario, marinaio, nativo di Giulianova; viene catturato in Liguria e internato in Germania.

Di Giovanni Pasquale, fante, nativo di Teramo; verrà catturato in Grecia.

Di Ilio Ernesto, marinaio, nativo di Giulianova.

Di Pietro Altobrando, autiere, nativo di Canzano; catturato in Albania finirà nello stalag IV-F in Sassonia fino al marzo 1945 quando arrivano le truppe americane.

Falone Venanzio, artigliere, nativo di Mosciano Sant’Angelo; la nipote Sara Marranconi sta ricostruendo la sua vita militare.

Feliziani Edmondo, sergente di fanteria, nativo di Giulianova; disperso il 31 ottobre 1944 nel campo di Bor in Serbia, alla sua memoria il nipote Flaviano ha realizzato un targa marmorea all’interno del cimitero di Giulianova che verrà scoperta il prossimo 24 giugno.

Garzarelli Francesco detto Ciccillo, maresciallo di marina, nativo di Giulianova; dopo 72 anni è stata trovata una sua lettera originale della prigionia da un collezionista filatelico siciliano.

Gramantieri Enio, fante, nativo di Alfonsine (Ravenna); la figlia da Roseto degli Abruzzi si sta occupando della ricostruzione storica.

Ianni Umberto, fante, nativo di Mosciano Sant’Angelo. Lelii Antonio, aviere scelto, nativo di Nereto.

Piozzi Antonio, Sottotenente di fanteria, nativo di Nereto; ufficiale del 17° fanteria della Acqui, verrà fucilato dai tedeschi ad Argostoli sull’isola di Cefalonia il 24 settembre 1943. Il suo nome compare in tantissimi libri di storia sui fatti dell’8 settembre a Cefalonia; a Nereto esiste una via dedicata, ma manca il riconoscimento di una medaglia al Valor Militare.

Riccioni Vincenzo, fante, nativo di Fano Adriano; muore ad Hannover il 9 aprile 1944.

Risoluti Giuseppe, artigliere, nativo di Fano Adriano. Sbei Luigi, artigliere, nativo di Colonnella ma residente all’epoca dei fatti a Giulianova; disperso sull’isola di Corfù dopo l’8 settembre, il suo caso rientra nell’ambito della rappresaglia dei tedeschi su Cefalonia. Il nipote, Delfino Sbei, ha condotto delle importanti ricerche sulla sua storia.

L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis, il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia. Oltre agli archivi privati familiari, per il ricercatore storico De Berardinis, è stato fondamentale incrociare i dati con: il portale dell’ANRP; Arolsen Archives – centro internazionale tedesco sulla persecuzione nazista e l’Archivio di Stato di Teramo diretto da Ottavio Di Stanislao, quest’ultimo detiene i fogli matricolari dell’ex distretto militare di Teramo.

“Queste sono giornate memorabili per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria, con il 2 giugno siamo saliti a 36 medaglie d’onore solo nel 2022”.

by Redazione
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Sarà presentato sabato 11 giugno, alle ore 18, presso il Park Hotel Sporting di Teramo, la seconda opera letteraria della scrittrice Eleonora Palantrani dal titolo Due Anime edito dalla Artemia Nova Editrice di Teramo. Interverranno: Elso Simone Serpentini, filosofo e scrittore; Manola Di Pasquale, avvocato e l’autrice.

La serata sarà moderata da Marcello Farina, psicoanalista.

Un uomo sparisce da un giorno all’altro. Senza spiegazioni. Dal Paradiso all’Inferno in un batter d’occhio. Un altro ha un senso del possesso così ingombrante da togliere il respiro. Quello che lasciano entrambi sono ferite. E cicatrici, cicatrici dell’anima. Ma chi porta dentro di sé un dolore, i superstiti, si riconoscono e magari si tendono una mano. Due storie, due donne, due anime.

Eleonora Palantrani è nata a Varese, ma da piccolissima si è trasferita a Teramo. Dopo il liceo classico, si è laureata in Scienze della Comunicazione ed è appassionata di letteratura, musica, cinema e teatro. Nel 2019 con Artemia Nova Editrice (Teramo) ha pubblicato la sua opera prima Il vento che porta via.

by Redazione
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Preservare le fontane storiche della città, salvaguardare l’essenziale bene dell’acqua e trasmettere alle nuove generazioni il valore dell’igiene pubblica e il decoro urbano che da essa deriva.

In queste parole, declinate nel corso del convegno svoltosi venerdì  18 marzo alle ore 17 nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, si riassumono l’impegno del Rotary Club Teramo Est che ha organizzato, in collaborazione con la delegazione FAI di Teramo, Italia Nostra, WWF e il Club Alpino Italiano, l’incontro aperto al pubblico volto alla sensibilizzazione verso un tema di grande attualità.

Dopo il saluto da parte  del Presidente del Rotary Club Teramo Est, l’avvocato Domenico Giordano, che ha illustrato le numerose attività sul territorio del sodalizio rotariano, spiegando la necessità di una maggiore consapevolezza da parte di tutti sul valore insostituibile dell’acqua e sulla necessità di una sempre maggiore attenzione alle fontane che costituiscono anche una straordinaria bellezza architettonica per la città, hanno preso la parola il Prof. Luigi Ponziani, il Prof. Roberto Rotella, l’avvocato Gianfranco Cocciolito, il Dottoressa Ida Quintiliani e il rappresentante dell’Ersi, Mario Tulini che ha speso pubblicamente parole di ringraziamento verso il Rotary che nel periodo apicale della pandemia ha donato strumenti sanitari agli ospiti della Casa di Cura di Civitella del Tronto.

Durante gli interventi degli autorevoli relatori, sono state mostrate sullo schermo le immagini scattate da Franco Giuliani, le quali hanno contribuito a ripercorrere la valenza storica delle fonti che nel tempo hanno consentito agli abitanti della città di poter fruire dell’acqua, oltre ad altri scatti in bianco e nero molto suggestivi che hanno fatto da cornice al convegno.

In rappresentanza dell’amministrazione comunale è intervenuta l’assessora Martina Maranella la quale nel complimentarsi per l’iniziativa ha ricordato il ruolo fondamentale- a proposito di salute pubblica- dell’acqua nel periodo pandemico, grazie alla quale “abbiano avuto la possibilità di igienizzarci anche con maggior frequenza al fine di evitare la diffusione virale”.

by Redazione
Abruzzo Pride 2022
Si terrà a Teramo il 25 giugno prossimo la terza edizione dell’Abruzzo Pride, la manifestazione regionale indetta dal Coordinamento Abruzzo Pride, approdata a Pescara nel 2020 e a L’Aquila nel 2021.
Lo scorso anno il Pride ha colorato il capoluogo regionale registrando oltre 1000 persone solo durante l’evento finale, a cui hanno aderito e collaborato complessivamente ben 74 associazioni e realtà abruzzesi.
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, l’azione sociale e politica del Coordinamento Abruzzo Pride sul territorio abruzzese non si è mai arrestata e continuerà affinché sia possibile, in questa occasione, attraversare Teramo in tutta sicurezza con un corteo, come da tradizione.
“Quando arrivi dal Nord in Abruzzo puoi sentirti ‘Martinsicuro’ subito, ma per la comunità LGBTI+ abruzzese sentirsi davvero al sicuro è un traguardo ancora lontano”, afferma Manuela Di Nardo, portavoce del Coordinamento Abruzzo Pride.
“Le tristi pagine scritte recentemente dalla Politica evidenziano quanto ancora sia necessario il Pride. Il nostro Abruzzo può e deve offrire un senso comunitario tale da non lasciare indietro nessuno, in cui tutte e tutti possano sentirsi finalmente a casa e al sicuro”.
“Come le nostre bellissime colline teramane, trasformate dai girasoli in ampie distese colorate in primavera, vogliamo essere ancora un fiume, un fiume che riempirà le nostre città e Teramo con le nostre istanze e con i nostri colori, a testa alta”, conclude.
Sarà infatti un “fiume di eventi” ad anticipare l’evento finale a giugno. È prevista anche quest’anno una Pride Week, settimana dedicata ad eventi culturali, letterari, musicali e aggregativi in tutta la Regione.
Le istanze politiche del Pride non devono essere concentrate in un’unica città secondo la visione del Coordinamento: ogni provincia abruzzese, con i suoi grandi e piccoli centri urbani, dev’essere coinvolta.
“L’anno appena passato ha evidenziato quanto l’Italia sia ancora indietro sul tema dei Diritti Civili rispetto al panorama europeo”, commenta Fabio Milillo, portavoce dell’Abruzzo Pride.
“La bocciatura in Senato del DDL Zan rappresenta un avvilente parentesi del nostro Paese: le rappresentanti e i rappresentanti della Politica hanno dimostrato quanto non siano ancora pienamente consapevoli della situazione nella quale sono costrette a vivere persone LGBTI+, persone con disabilità e donne nonché della transfobia ancora così insita nella nostra società. Ecco perché desideriamo un Pride dalle soggettività libere, plurali e alleate per una rivoluzione socio-culturale forte, gentile e orgogliosa”, aggiunge.
Il Coordinamento si augura che questo terzo Pride abruzzese possa sollecitare e ispirare le persone elette nelle Istituzioni ad approvare mozioni, ordinanze e Leggi regionali a tutela delle persone LGBTI+, delle quali v’è una grande urgenza considerando tutte le difficoltà e gli ostracismi incontrati a livello nazionale.
by Redazione
Giornata della Memoria

In occasione della Giornata della Memoria, nel Palazzo del Governo, a Teramo, il Prefetto Massimo Zanni ha consegnato le medaglie d’onore conferire con Decreto Presidenziale, ai cittadini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, quale risarcimento soprattutto morale che la Repubblica Italiana riconosce per il sacrificio patito dai propri cittadini.

Questi i destinatari delle medaglie, consegnate ai familiari:

Cesare Cervellini, nato a Giulianova nel 1916, artigliere, catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e liberato il 9 settembre 1945.

Walter Costantini, nato a Giulianova nel 1920, Sottotenente dell’Aeronautica, catturato dopo l’8 settembre 1943 e liberato dagli alleati nell’aprile 1945; era in un lager con il futuro Sindaco di Teramo Carino Gambacorta.

Aldo De Berardinis, nato a Roseto degli Abruzzi nel 1922, artigliere, catturato in Grecia dopo l’8 settembre 1943 e liberato nel luglio 1945.

Carino Gambacorta, Sottotenente di Fanteria, nato a Teramo nel 1912. Catturato dopo l’8 settembre e liberato nell’estate 1945 dopo due anni di prigionia in Polonia e in Germania. Futuro Sindaco di Teramo, futuro presidente della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo e futuro presidente del Mediocredito Regionale Abruzzese. Dal 1973 alla morte, avvenuta nel 1993, fu Vicepresidente nazionale dell’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra). Due volte Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1966 e 1972), Medaglia d’Argento per l’Opera svolta a favore della Scuola (1955) e Medaglia di Bronzo dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte (1958).

Pasquale Manocchia (detto Lino), aviere, nativo di Giulianova nel 1921, catturato dopo l’8 settembre a Mostar nell’ex Jugoslavia e liberato il 30 agosto 1945. Noto giornalista italoamericano a New York, intervistò molti Presidenti americani e star di Hollywood; recentemente è uscito il libro postumo che racconta il suo internamento dal titolo Frammenti di un Prigioniero della Artemia Nova Editrice a cura del prof. Elso Simone Serpentini e Walter De Berardinis.

Flaviano Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1916, catturato dopo l’8 settembre e liberato il 18 marzo 1946. (in totale furono quattro i fratelli Stacchiotti catturati nei Balcani e deportati in Germania – caso raro nel panorama italiano – solo Cesare Stacchiotti ritirò la medaglia molti anni fa).

Luigi Stacchiotti, artigliere, nativo di Giulianova nel 1914, catturato dopo l’8 settembre – disperso (forse fronte russo) il 15 maggio 1944; il corpo non è mai stato ritrovato.

Pasquale Stacchiotti, fante, nato a Giulianova nel 1922, catturato dai tedeschi in Egeo, verrà liberato nel novembre 1944.

Ernesto Zenobi, Carabiniere, nato a Canosa di Puglia nel 1908 da genitori di Giulianova, catturato in Albania dopo l’8 settembre, muore a Gorlitz il 15 novembre 1943; oggi è sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Varsavia.

Mariano Antonetti, nato a Monterotondo (Roma) nel 1922 da genitori di Fano Adriano, catturato sul fronte greco dopo l’ 8 settembre 1943, verrà liberato nel luglio 1945.

Angelo Pelizzi, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1924, catturato a Reggio Emilia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 17 aprile 1945.

Matteo Pelizzi, Fante, nato a Fano Adriano nel 1920, catturato in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e liberato il 5 luglio 1945.

Nello Riccioni, fante, nato a Fano Adriano nel 1921, catturato in Grecia e liberato il 20 luglio 1945.

Valentino Antonetti, artigliere, nato a Fano Adriano nel 1917, catturato in Grecia e liberato il 31 agosto 1945.

L’iniziativa è stata il frutto di un attento percorso di ricerca portato avanti negli anni dal giornalista e ricercatore storico sugli IMI – Internati Militari Italiani, Walter De Berardinis (tra l’altro delegato dalle famiglie Manocchia e Zenobi a rappresentarle in Prefettura a Teramo), il quale, documenti alla mano, ha saputo ricostruire con attenzione certosina le vicende dei cittadini cui è stata conferita l’alta onorificenza, dando ai familiari delle ulteriori notizie e informazioni relative ai propri cari, con ciò aprendo un dialogo di memoria tra i discendenti di chi, con il proprio sacrificio, ha dato un enorme contribuito umano e ideale all’Italia.

Dopo la cerimonia in Prefettura, i familiari dei quattordici cittadini cui sono state conferite le medaglie si sono trasferiti presso la sede dell’Archivio di Stato di Teramo.

Qui, il ricercatore storico De Berardinis e il direttore dell’Archivio di Stato, Ottavio di Stanislao, hanno tenuto una relazione sulle vicende dei quattordici commemorati, facendo inoltre omaggio ai famigliari degli stessi delle copie di documenti (fogli matricolari ecc) relativi al loro arruolamento e alle loro vicende. “Giornata memorabile per la storia degli IMI teramani – spiega De Berardinis – erano anni che non venivano insigniti così tanti ex internati alla memoria”.

by Redazione
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