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Category Archives: Cronaca

ipssar de cecco

Sarà l’Istituto Alberghiero Ipssar De Cecco di Pescara a rappresentare l’Abruzzo all’interno di Ittica – la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri dell’Ittico, una iniziativa apprezzata e sostenuta dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, che ha partecipato al meeting on line di avvio della Rete.

Il nostro obiettivo, attraverso il coinvolgimento degli studenti e degli operatori della filiera ittica, è la creazione di un network di Istituti Alberghieri, che operi, in modo specifico, per la valorizzazione dei prodotti ittici, ottimi alleati per una sana alimentazione.

Lo ha annunciato la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara Alessandra Di Pietro:

Insieme all’Abruzzo ci saranno regioni come Veneto, Piemonte, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, ciascuna rappresentata dall’Istituto Alberghiero più rilevante del territorio e l’essere stati scelti, come De Cecco, certifica il nostro impegno costante e quotidiano per dare ai nostri studenti una preparazione a tutto campo, impegno che oggi vede moltiplicare i nostri campi d’azione seppur ancora in emergenza Covid-19.

L’ingresso nella nuova Rete d’azione ci permetterà di offrire ai nostri studenti un’ampia formazione sui prodotti del pescato, con particolare attenzione alla sostenibilità e sicurezza alimentare, alla ricerca, agli aspetti nutrizionali, alle modalità di consumo, all’individuazione di nuovi strumenti di comunicazione collegati all’ambito turistico-ricettivo, e volti ad incentivare un consumo consapevole e sano”.

L’inaugurazione del nuovo Network di cooperazione nazionale è avvenuta in diretta streaming, sulla pagina Facebook di Assoittica Italia, in occasione dell’evento Dal mare alla tavola attraverso le ragazze ed i ragazzi degli istituti alberghieri italiani, con il via libera del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. E gli studenti coinvolti opereranno in stretta collaborazione con gli operatori della filiera ittica con l’obiettivo di creare un network nazionale per la valorizzazione e la sostenibilità dei prodotti del mare.

“Di fatto – ha ricordato la dirigente Di Pietro – l’Ipssar ‘De Cecco’ è il più grande istituto alberghiero d’Abruzzo e il più grande sulla costa, senza dimenticare che Pescara ha un’antica tradizione marinara ed è un importante mercato Ittico d’Italia. Con l’intesa firmata dal ministro all’Agricoltura e gli altri istituti alberghieri d’Italia, diamo una spinta maggiore nella direzione della valorizzazione della risorsa mare e della nostra scuola. L’intesa rafforza la nostra convinzione che siamo sulla buona strada e che per i nostri alunni può esserci una prospettiva lavorativa concreta. La Rete appena nata rappresenta un network in cui alunni e i docenti avranno contatti diretti con gli attori del settore e impareranno facendo. L’obiettivo è coinvolgere gli operatori, approfondire le tematiche legate alla professione: dalla produzione primaria fino ad arrivare al consumatore”.

“Durante questa fase di lockdown – ha spiegato nel suo intervento il ministro Teresa Bellanova – abbiamo potuto portare avanti alcune attività, come quella dei supermercati, perché c’è stata una filiera che ha fatto sacrifici. Abbiamo misurato la ricaduta negativa sul comparto, perché con i ristoranti chiusi, un’eccellenza come quella del settore ittico ha subito dei contraccolpi. Adesso dobbiamo ripartire. I cuochi, gli chef, sono gli ambasciatori della dieta mediterranea. Per fare questo abbiamo bisogno di tutta la competenza e passione dei dirigenti scolastici e dei docenti – ha aggiunto rivolgendosi ai presidi e ai professori collegati da tutta Italia – dobbiamo formare quelle energie che devono costruire il futuro e diventare gli ambasciatori della buona alimentazione che l’Italia rappresenta nel mondo”.

Per Giuseppe Palma, segretario generale di Assoittica Italia:

Bisogna creare un circuito virtuoso per i prodotti e le eccellenze del Paese, sfruttando le competenze dei nostri giovani e la rete di internazionalizzazione.

Nel corso della diretta streaming, la professoressa Rossella Cioppi dell’Ipssar ha illustrato “le migliori strategie di comunicazione per diffondere gli aspetti salutistici del pesce sottolineando l’importanza della formazione e della collaborazione con aziende e associazioni di settore, ad esempio i frantoi, per la diffusione di una sana educazione alimentare, operazione già avviata dall’Istituto ‘De Cecco’ con il progetto ‘Ti racconto Borgomarino’ come esempio positivo”.

by Redazione
bocce

La Federazione Italiana Bocce durante questa pandemia, è stata senza dubbio tra quelle più colpite in termini di vittime tra i tesserati; lutti e perdite che la FIB ha affrontato con l’unità di una grande famiglia.

In questa nuova fase, pur essendo ancora ferma l’attività federale, si sta provvedendo progressivamente alla riapertura delle bocciofile, luogo non solo di sport ma che svolgono anche un importante ruolo sociale.

In virtù di queste considerazione e in risposta all’appello accorato del commissario straordinario FIB Abruzzo nonché consigliere Federale Gregorio Gregori, per consentire le riaperture in totale sicurezza, la Regione Abruzzo ha donato numerosi Dpi per l’emergenza epidemiologica Covid-19.

Sono state infatti consegnati al commissario Gregori kit contenenti 2 litri di gel disinfettante, 1 dispenser, 250 mascherine chirurgiche, 120 mascherine a fazzoletto e 100 guanti per ciascuna delle 65 Società affiliate alla Federazione Italiana Bocce. Il suddetto materiale è in distribuzione in questi giorni su tutto il territorio regionale.

“Sono estremamente colpito e commosso dalla sensibilità dimostrata in questa circostanza e ringrazio, a nome di tutto il mondo boccistico abruzzese, il presidente della Regione Marsilio, l’assessore allo Sport Liris e la dirigenza Protezione Civile – ha dichiarato il Commissario Straordinario FIB Abruzzo Gregorio Gregori- Siamo pronti a ripartire gradualmente e in totale sicurezza e i dispositivi ricevuti contribuiranno in maniera significativa a consentire questa ripartenza. Le nostre Società in questi mesi sono state fortemente colpite e questo sostegno concreto e tangibile è e sarà di grande aiuto”.

by Redazione
confartigianato

“Garantire la salute pubblica e, al contempo, favorire la ripresa di un settore economico strategico per Pescara, cioè quello della zona di piazza Muzii, distretto food and beverage più importante d’Abruzzo. Nelle scelte c’è bisogno di moderazione e di buonsenso. Deve essere chiaro a tutti che, dopo il lockdown, chi oggi non può ripartire rischia di morire. Ben vengano i controlli e il rispetto delle regole, ma non possono essere gli esercenti a pagare gli errori commessi altri”.

Lo afferma Confartigianato Imprese Pescara, che oggi ha promosso un incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti dei locali della zona di piazza Muzii.

Al confronto in Comune, hanno partecipato il sindaco, Carlo Masci, l’assessore al Commercio, Alfredo Cremonese, il direttore provinciale di Confartigianato, Fabrizio Vianale, il referente dell’associazione nella zona di piazza Muzii, Mario Palladinetti, titolare di “Salsedine”, e il portavoce pescarese dell’Italian Hospitality Network (Ihn), Daniele Giannascoli, titolare del “White Cliff”.

Tra i temi al centro dell’incontro, l’ordinanza firmata venerdì che vieta la vendita di alcolici per asporto dalle 20 alle 7 e gli orari di apertura dei locali, fissati a mezzanotte nei giorni infrasettimanali e all’una nei weekend, oltre al rispetto delle misure preventive per il contrasto alla diffusione del coronavirus.

“Quella zona – afferma Vianale – è un fiore all’occhiello della città. E’ turismo, è economia ed attrae ogni anno decine di migliaia di persone. Invidiata e conosciuta anche al di fuori dei confini regionali, è uno dei valori aggiunti della nostra città. Non dimentichiamo com’era quell’area in passato e quanto valore ha acquisito dopo la riqualificazione, portata avanti non solo a livello pubblico, ma anche grazie a scelte strategiche degli imprenditori. Non bisogna contrastare quelle attività, ma, al contrario, è necessario fare tutto il possibile perché tornino a vivere”.

“Gli esercenti – aggiunge il direttore di Confartigianato – non possono pagare gli errori fatti da altri. Gli operatori stanno facendo il possibile per garantire la salute pubblica e sono disposti a fare ancora di più. Ciò che serve in questo momento, però, non è mera repressione, bensì una campagna di rilancio di quell’area per far capire che tutto può essere fatto in sicurezza”.

“La fase attuale – sottolineano Giannascoli e Palladinetti – deve essere solo l’inizio di un graduale ritorno alla normalità, ma si deve lavorare perché tutto torni com’era prima, garantendo la salute pubblica. Non dimentichiamo che anche l’economia, la dignità e il diritto al lavoro sono, di fatto, salute pubblica ed è dovere delle istituzioni tutelare questi elementi”.

“E’ fondamentale trovare un giusto compromesso tra sicurezza ed economia. L’asporto, in questo momento, con la drastica riduzione dei posti a sedere – evidenziano – è uno dei pochi fattori che ci consentono di sopravvivere. L’ordinanza che vieta l’asporto andrebbe rivista, se non revocata: un’ipotesi su cui ci siamo confrontati con il sindaco è quella di consentire l’asporto solo in plastica, così da individuare facilmente chiunque abbia acquistato alcolici altrove”.

“Per quanto riguarda gli orari, al momento, in una logica di graduale ritorno alla normalità, siamo disposti ad accettare ancora quelli attuali, ma c’è bisogno di un minimo di tolleranza da parte di chi è preposto a svolgere i controlli, per consentire ai clienti di finire di consumare quello che hanno acquistato entro l’orario di chiusura e non vederci più costretti a restituire i soldi, come è già capitato. Ci stiamo anche organizzando per introdurre un servizio di vigilanza privata, che sarà presto operativo, affinché sia garantito il rispetto delle regole. Dalle istituzioni ci aspettiamo di essere trattati al pari di tutte le altre attività economiche e commerciali. Qui – concludono Palladinetti e Giannascoli – è in gioco la sopravvivenza di una delle economie della nostra città”.

by Redazione

Porta la data del 28 aprile 2018 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la “Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria”, un provvedimento che dà attuazione ad una decisione lungamente attesa di riacquisizione da parte di Anas della titolarità su oltre 500 chilometri di strade ex statali abruzzesi.

“Dopo un lavoro durato due anni condotto dalla Regione Abruzzo – dichiara l’assessore regionale emerito Mario Mazzocca – curato nel dettaglio direttamente dal presidente D’Alfonso al quale diedi costantemente il mio modesto contributo, grazie a tale decisione 513 km di strade dislocate in tutte le provincie tornarono sotto gestione dall’Anas, processo che, come da programma, viene progressivamente accompagnato da una iniziale e graduale operazione manutentiva sui tratti stradali maggiormente deteriorati. Fra tali strade è inclusa anche la S.S. 487 Scafa-Caramanico-Sulmona, lunga circa 35 chilometri e una delle arterie all’epoca maggiormente deteriorate”.

“Su questo importante tratto stradale – continua Mazzocca – Anas Abruzzo, come da impegni assunti, già nell’estate scorsa ha effettuato un primo parziale intervento manutentivo con un investimento di circa 500mila euro, al fine di rimuove le principali situazioni di criticità della sede stradale. Oggi sulla S.S.487 sono in corso due importanti investimenti da parte di Anas Abruzzo nell’ambito del piano #bastabuche, che nella nostra regione vede un primo momento di attuazione grazie a due gare d’appalto, concluse nell’ottobre scorso, del valore complessivo di 10 milioni di euro per lavori di manutenzione (prevalentemente risanamento della pavimentazione e rifacimento della segnaletica) su tutte le strade statali abruzzesi. Il primo intervento interessa il tratto stradale da Scafa a Caramanico Terme con 1 milione di euro di investimento ed è già in corso. Il secondo intervento, riguardante la restante tratta pescarese da Caramanico Terme al confine con la provincia aquilana, per un ulteriore milione di euro, la cui consegna dei lavori è avvenuta oggi”.

“Ringrazio Anas Abruzzo – conclude Mazzocca – e il responsabile del compartimento ingegner Antonio Marasco, per avere mantenuto fede agli impegni allora assunti che hanno portato in poco tempo, dopo anni di totale abbandono, ad intervenire e investire sulla strada statale n.487 Scafa-Caramanico-Sulmona risorse per complessivi due milioni e mezzo di euro”

by Redazione
Imu

L’amministrazione comunale di Teramo ha stabilito la proroga al 30 settembre della scadenza del pagamento del primo acconto dell’Imu, inizialmente fissata per il prossimo 16 giugno, senza che ciò comporti il pagamento di morosità o di interessi e sanzioni.

La decisione è giunta al termine di una serie di valutazioni empiriche compiute dal sindaco Gianguido D’Alberto e dall’assessore Stefania Di Padova, di concerto con gli uffici finanziari, sul bilancio e sui flussi di cassa.

La scelta dell’amministrazione verrà formalizzata con gli atti normativi e procedurali previsti.

Si è giunti a questa scelta in considerazione della situazione che si sta vivendo dopo le difficoltà causate dal Codiv-19, ed in particolare per agevolare le famiglie che più registrano affanno e quindi agevolare le situazioni più problematiche.

In sostanza si tratta di una misura che si traduce in significativo sostegno ai cittadini, messa in atto proprio sulla base dall’emergenza economica e sociale in cui ci troviamo, e che il Comune di Teramo adotta tra i  primi in Italia.

Si precisa che comunque, nell’ottica della facoltatività, chi è nella possibilità di pagare l’acconto può farlo alla scadenza del 16 giugno.

Tale scelta porterebbe con sé un implicito segnale di responsabilità e il principio della solidarietà, perché grazie ad essa le casse comunali potrebbero ulteriormente giovarsi di entrate comunque utili per la fornitura dei servizi, in ogni caso garantita.

Il sindaco e l’assessore ringraziano i dipendenti dell’ufficio Tributi e più in generale dell’ufficio Finanziario: “… che svolgono un ruolo fondamentale di sostegno e supporto e che hanno sostenuto l’amministrazione nel non facile obiettivo di riordinare e riequilibrare il Bilancio, consentendoci di adottare in modo più sereno misure come questa, anche sul piano della cassa, le cui partite sono state sistemate dopo anni di confusione e incertezze”.

by Redazione
anci abruzzo

L’Anci Abruzzo, il suo presidente Gianguido D’Alberto e i sindaci della costa apprezzano ” l’interlocuzione che la Regione Abruzzo ha avuto nei confronti delle istanze dei Comuni costieri su questo atto ordinamentale che è fondamentale per garantire un ordinato svolgimento della stagione estiva, anche in aree che non sono gestite da concessioni balneari e che rappresentano 100 dei 145 km di costa abruzzese per più di 2.500 kmq di spiaggia da gestire”.

In una nota dunque l’Associazione nazionale comuni italiani dell’Abruzzo plaude all’intervento della Regione in merito alla gestione e alla sicurezza dei tratti di arenili abruzzesi

“In questi luoghi – prosegue Anci Abruzzo – ci sono le più importanti eccellenze ambientali con riserve marine e tratti come la Costa dei Trabocchi che sono tra i principali attrattori turistici della nostra Regione”.

Come riconosciuto dalle stesse Linee Guida:

La gestione delle spiagge libere di grandi dimensioni (vari km di costa) site fuori dal tessuto urbanizzato necessitano della concentrazione di ingenti sforzi da parte dei comuni sotto il profilo economico per la prestazione dei servizi essenziali (pulizia/salvataggio) che a causa dell’emergenza in corso subiranno un notevole incremento.

I Comuni sono oggi l’anello più esposto del sistema istituzionale, la fase è molto difficile perché l’intero tessuto economico è colpito, le imposte su Tosap, Tari e Imu avranno una contrazione importante e i nostri bilanci sono  già in sofferenza.

I Comuni non possono andare in deficit, il dissesto sarebbe pagato dai nostri concittadini.

“Per alzare al massimo i livelli di sicurezza nella gestione delle spiagge libere, per assicurare livelli di controllo  adeguati delle prescrizioni, abbiamo bisogno di risorse umane e finanziarie”.

Il Demanio marittimo è una delega esercitata per volontà della Regione Abruzzo dai Comuni.

“La richiesta di uno sforzo finanziario della Regione Abruzzo per dare una mano nella attuazione di queste misure – conclude la nota – è quindi motivata dalla comune volontà di avere un’offerta turistica completa, nei luoghi più suggestivi delle nostre coste che sono il fiore all’occhiello della nostra Regione”.

by Redazione
teramo

Con un’ordinanza la città Teramo interviene, tra le prime in Italia, sul fenomeno dell’abbandono dei Dispositivi di protezione individuale, impartendo precise disposizioni per evitarlo e prevedendo eventuali sanzioni per il mancato rispetto delle indicazioni.

Il sindaco ricorda che le indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità finalizzate al massimo contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, prescrivono oltre al distanziamento sociale, anche l’utilizzo di dispositivi monouso quali guanti e mascherine.

Lo stesso Istituto fornisce anche indicazioni specifiche, disponendo che fazzoletti o carta in rotoli, mascherine e guanti utilizzati devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati.

“Si deve rilevare che nella nostra città – si legge nella nota dell’amministrazione comunale – si registra un abbandono indiscriminato e  incontrollato di tali dispositivi; un fenomeno che potrebbe causare problemi di carattere igienico-sanitario ma che rappresenta soprattutto una modalità di comportamento aggravata dal mancato rispetto del valore degli stessi dispositivi in generale e soprattutto nella fase attuale, in cui si registra anche una difficoltà di reperimento. Pertanto – conclude la nota – considerato che è indispensabile evitare che una volta utilizzati tali dispositivi di protezione individuale, vengano abbandonati e dispersi incautamente, causando contestualmente un rilevante danno ambientale ed un potenziale rischio ulteriore per la salute pubblica, il Sindaco ha assunto il provvedimento, al fine di contrastare tali incivili modalità di abbandono dei dispositivi di protezione, e adottando contestualmente misure sanzionatorie”.

Per questo, con l’atto il sindaco ordina:

  • il divieto di abbandono dei dispositivi di protezione individuale (DPI) usati (guanti, mascherine ecc) su suolo pubblico, aree pubbliche o aperte al pubblico;
  • l’abbandono di DPI è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di € 25,00 ad un massimo di € 500,00.

Oltre ciò, dispone che tutte le attività economiche e produttive, in aggiunta alle indicazioni riportate nelle linee guida, sono tenute a mettere a disposizione, possibilmente all’ingresso dell’esercizio, un contenitore per lo smaltimento di guanti monouso e mascherine usati.

by Redazione

Dopo quasi tre mesi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Coronavirus, Gramburger è pronto a ripartire e lo fa in tutta sicurezza con la rimodulazione degli spazi all’interno del locale, la riorganizzazione della gestione del lavoro e dispositivi di ultima generazione per regolare gli ingressi.

«Ci adeguiamo a questo nuovo modo di lavorare ma lo facciamo per una giusta causa – commenta Rocco Finardi, titolare dell’apprezzato fast food che propone i prodotti dell’eccellenza gastronomica made in Italy – è un investimento volto a garantire la sicurezza dello staff e dei clienti ma anche finalizzato al ripristino della normalità. I sacrifici di oggi sono certo che saranno ripagati presto».

Tra gli interventi di adeguamento alle disposizioni della nuova normativa in materia realizzati nei locali di Gramburger in via Ferro di Cavallo che riaprirà i battenti domani pomeriggio, c’è il dispositivo con sensore termico posizionato all’ingresso del locale che rileva automaticamente il volto dell’utente, verificando che indossi la mascherina, e ne misura la temperatura corporea. Dopo questo primo controllo, il cliente verrà accolto dal personale che lo accompagnerà al tavolo prenotato, in quanto l’ingresso sarà solo su prenotazione. I tavoli saranno tutti adeguatamente distanziati e completati da divisori in plexiglass.  Gli amici potranno sedere massimo in due allo stesso tavolo mentre i nuclei familiari, per condividerlo, dovranno mostrare un’autocertificazione dichiarante il grado di parentela. I dosatori di sapone e i sanificanti saranno tutti con sensore al fine di evitare il contatto tra clienti mentre l’ordine potrà essere effettuato solo tramite tablet, consegnato dal personale e sanificato tra un utilizzo e l’altro.

«Abbiamo studiato e attivato – aggiunge Rocco Finardi – un ‘piano Covid’, un piano per la sicurezza, che riguarda anche la preparazione scrupolosa del personale. Ho ritenuto opportuno nominare un responsabile che segua il più possibile tutto lo staff e verifichi che non ci siano situazioni che possano minare alla nostra incolumità e a quella dei clienti. Inoltre, prima della riapertura, abbiamo attivato diverse consulenze tra le quali quella di un medico esperto in alimentazione che ha effettuato uno studio approfondito sulle accortezze da seguire per evitare la contaminazione degli alimenti. È una tendenza già praticata da Gramburger, ma l’eccesso di zelo non è mai troppo, soprattutto in questa fase».

Insomma ripartire sì, ma farlo in piena sicurezza, senza lasciare nulla al caso, in perfetto stile Gramburger.

by Redazione
manutenzione caldaie

Sospensione, fino alla cessazione dello stato di emergenza, delle attività di controllo e manutenzione degli impianti termici. Questo prevedeva un articolo della Legge 106 approvata dalla Regione Abruzzo che aveva scatenato non pochi dubbi e polemiche.

La giunta dell’Emiciclo è tornata sui suoi passi ripristinando i controlli sugli impianti termici. E soddisfazione per la decisione viene dalla Cna e dalla Confartigianato imprese Abruzzo:

Bene la decisione dell’odierno Consiglio regionale di ripristinare senza limitazioni l’attività di controllo e manutenzione delle caldaie.

La politica ha fatto bene a tornare sui suoi passi dando ascolto al mondo dell’impresa.

L’assemblea regionale ha recepito proprio il testo di un emendamento proposto dalle due sigle, consentendo l’attività di manutenzione al mantenimento di un adeguato livello di efficienza e sicurezza per persone, animali e cose, sulla base della valutazione effettuata dalle ditte abilitate.

by Redazione
pianella

Nell’ultima seduta la giunta comunale di Pianella ha approvato il quadro economico di spesa ed ha accettato il finanziamento regionale che di fatto dà il via a i lavori di riqualificazione dell’ex frantoio “Curato”.

A due passi dalla sede municipale, in pieno centro storico, nel cuore del quartiere S.Salvatore, sin dall’epoca farnesiana “l’oro giallo” di Pianella è stato estratto all’interno delle antiche mura del frantoio di proprietà della famiglia de Felici-Curato; poi l’avanzare della tecnologia e la necessità di maggiori spazi ha comportato la progressiva delocalizzazione dei frantoi urbani verso le zone periferiche della cittadina e l’edificio ha subito un inevitabile deterioramento che, nel 2009, anche a seguito degli effetti del sisma, ne ha comportato la precauzionale demolizione.

All’epoca una società di costruzioni raggiunse un accordo con l’amministrazione comunale assumendo l’onere delle demolizioni ed impegnandosi a cedere l’area libera all’ente, ma la mancanza di fondi da destinare al recupero ha fatto sì che fino ad oggi rimanesse aperta una autentica ferita costituita dal vuoto urbano che altera la continuità del profilo dei fabbricati del suggestivo borgo.

Nel 2017 la regione Abruzzo ha emesso un bando finalizzato proprio al recupero di aree urbane a valere sui fondi derivanti dalla legge n. 40 del 2017, bando al quale il Comune vestino ha partecipato con un articolato progetto di recupero realizzato dallo staff tecnico interno al Comune, guidato dall’Arch. Domenico Fineo, che si è aggiudicato il primo posto assoluto nella graduatoria di merito.

“ Siamo particolarmente soddisfatti dell’esito del bando – spiega il sindaco Sandro Marinelli – che ha visto la commissione esprimere una valutazione eccellente sulla nostra proposta, poiché alla fedele operazione di ricostruzione della continuità lineare dei fabbricati mediante la realizzazione di un quinta in mattoni, si affianca un articolato progetto di realizzazione di orti urbani in collaborazione con le associazioni del territorio e l’università d’Annunzio”.

“ Il Comune di Pianella è presente con la vice presidenza nel board dell’associazione Cittaslow International – aggiunge il primo cittadino – ed è proprio con la filosofia delle città del buon vivere che abbiamo costruito questa progettualità, capace di coniugare il decoro architettonico del centro storico con una concezione dinamica della vita nel borgo, legata alla promozione della coesione sociale ed alla valorizzazione e riscoperta di antiche abitudini”.

by francesca