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Category Archives: spettacolo

Spettacolo con Carlo De Ruggieri, il Don Cozzi in “Per Elisa” fiction sul caso Claps

Un seggio elettorale è a modo suo un luogo simbolo di una democrazia: quel semplice gesto, ossia votare, per anni è stato considerato quasi sacro da molti italiani, ma con il passare degli anni c’è stato uno scollamento sempre maggiore tra Paese reale e classe dirigente.

Questo fenomeno ha provocato un disinteresse dilagante da parte dei cittadini nei confronti di quel gesto sacro: a ogni tornata elettorale, la prima vera notizia è la crescente astensione degli aventi diritto. È, secondo gli analisti, una malattia irreversibile: tutto ciò non è solo un’analisi di grande attualità, ma si tratta anche della trama del secondo spettacolo della stagione teatrale proposta da Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino presso il comunale Cinema Auditorium Zambra di Ortona (CH).

L’appuntamento con “Un giorno come un altro”, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico è per l’11 novembre alle ore 20.45; la commedia, attraverso un paradosso mette in evidenza la riduzione della consapevolezza del valore del voto nella democrazia. Ciarrapico, noto anche per “Buttafuori” con Marco Giallini e Valerio Mastandrea o “Boris” con Francesco Pannofino Caterina Guzzanti e “Boris il film”, con una scrittura semplice e ironica, induce a riflettere su temi rilevanti.

In questo spettacolo ci sono Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri di cui si ricordano le loro collaborazioni in “Piovono mucche”, “Eccomi qua” di Ciarrapico e “Boris – Il film”, inoltre De Ruggieri proprio in questo periodo è un volto notissimo del piccolo schermo in quanto interpreta Don Marcello Cozzi, fondatore dell’Associazione Penelope, nella serie “Per Elisa” sul caso Claps in onda su Rai1, un’inchiesta originale in quattro puntate che racconta il caso Claps, con nuove testimonianze e immagini inedite.

In “Un giorno come un altro” si racconta di quel giorno in cui l’astensione raggiungerà livelli quasi assoluti e solo il quattro per cento della popolazione andrà a votare. Ma un seggio elettorale è anche un luogo dove alcuni cittadini, gli scrutatori, sono costretti a passare un’intera giornata uno accanto all’altro: da questa convivenza forzata scaturiscono una serie di momenti assurdi e anche molto divertenti nel confronto tra di loro e tra due mondi diametralmente opposti. Ed è così che Ranuccio e Marco si ritroveranno fianco a fianco nella sezione 4607 (un seggio alle porte di Roma) ad aspettare gli elettori che non arriveranno mai. Uno spettacolo sospeso dove Godot sono gli italiani.

Anche in occasione dello spettacolo dell’ 11 novembre sarà realizzata un’intervista video con i protagonisti dello spettacolo da parte dei ragazzi che hanno aderito al progetto “video podcast” promosso dal Comune di Ortona: questa intervista verrà montata dal videomaker professionista Mario Mansueto che collabora con la compagnia Unaltroteatro.


Fino all’11 novembre è ancora possibile fare l’abbonamento.
Info e prenotazioni al 3454367809.

segreteria@cinemauditoriumzambra.com

Per seguire le attività:

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by Redazione

A pochi giorni dall’avvio del cinema grazie alla collaborazione con Ciakcity, la compagnia Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino annuncia la “Festa di riapertura” del Cinema Auditorium Zambra di Ortona (CH) prevista per il 23 settembre alle 18.30 presso la struttura comunale gestita dalla stessa produzione: “una festa in cui brinderemo insieme e non una classica presentazione al pubblico, proprio per ripartire all’insegna della partecipazione e del coinvolgimento con questa nuova stagione teatrale, di formazione e di eventi 2023/24” – dichiarano i direttori artistici Lorenza e Arturo.

Contestualmente ci sarà anche, nel foyer della struttura, una mostra fotografica di alcune opere dell’artista ortonese Christian Bruni: una delle foto esposte è stata utilizzata per la promozione della Ut Factory, che prevede i corsi di formazione per i giovani amanti del teatro e del cinema e che ripartirà con le iscrizioni dal 25 settembre.

“Il luogo delle tue emozioni dalla A alla Z”, quest’ultima lettera dell’alfabeto sta anche per “Zambra”: è lo slogan di quest’anno accompagnato da un’immagine realizzata dall’artista Elisa Riemer, ossia un caotico cuore carico di momenti e dunque di sensazioni, un vero mare in tempesta in cui speranze, sogni, aspirazioni rischiano di perdersi a causa di una vita frenetica che passa quasi solo attraverso supporti informatici ed invece Unaltroteatro si pone come obiettivo l’esatto contrario, ossia farli riemergere all’interno del polo culturale attraverso le diverse attività portando famiglie intere attraverso uno “switch off” ad accendere le emozioni come da programma.

La stagione teatrale, che si estenderà fino ad aprile 2024, taglierà il nastro il 15 ottobre 2023 con lo spettacolo “Every Brilliant Thing”: per la regia di Fabrizio Arcuri direttore artistico del CSS di Udine con protagonista Filippo Nigro, attore noto per numerosi film tra i quali “Le fati ingnoranti”, “La finestra di fronte” o serie come “Suburra”, “Tutto chiede salvezza” solo per citarne alcuni, che porta in scena un racconto ironico di autofiction scandito da “liste di cose per cui vale la pena vivere”.

Ma ci saranno tanti altri nomi a dar prestigio alla stagione teatrale che sarà affiancata da “eventi speciali” come lo spettacolo “Marina”, da un racconto di Dacia Maraini, riscritto per la scena dalla stessa, prodotto da Effimera Produzioni che è inserito all’interno di un progetto più ampio AMORI RUBATI che si sviluppa a livello nazionale durante il mese di Novembre.

Poi c’è “Fantasmi” progetto di Unaltroteatro, a cura di Michele Santeramo, realizzato grazie anche al contributo del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo del MiC per i progetti speciali e “Blakbird” con testo di Arturo Scognamiglio e regia di Lorenza Sorino realizzato in collaborazione con la compagnia Novezerosei.

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Nel 2013 Arianna ha raggiunto la quinta posizione nella classifica dance statunitense e ha avuto oltre 30 milioni di visualizzazioni su Youtube con la canzone Sexy People, con il rapper di fama mondiale Pitbull.

È l’unica artista italiana ad aver collaborato con una schiera così eclettica di artisti internazionali come Pitbull, Will I am , Michael Bolton, Andrea Bocelli , Il Volo, Shaggy e FloRida.

Qui il link del videoclip di Arianna “Vita Mia”: https://www.youtube.com/watch?v=v758DGHZQtQ&feature=youtu.be

by Francesco

Chieti. Sta spopolando sul web il videoclip della canzone di LaviniaTurco “Nuova ossessione”, prodotto da Venus entertainment, con direttore di produzione Ivan Antonio Giampietro, la regia di Andrea Tirimacco, special guest la celebrità televisiva Simone Coccia Colaiuta e la partecipazione delle miss Venus talent show Georgiana Gaman e Chiara Di Cintio.

Quello che è già diventato un tormentone estivo, è la storia di una relazione inusuale, ma che nasce dalla sofferenza di base del rapporto routinario, perché molte donne hanno una relazione con un uomo che non
ricambia le attenzioni ed i sentimenti- e- come dice la cantautrice Lavinio Turco- tra donne il rapporto è differente. La cantautrice teatina, vera rivelazione della lirica ed ora del Pop, straordinaria interprete con il suo talento da soprano, non teme le critiche e le polemiche: “Il messaggio viene trasmesso in modo elegante e mai volgare ed il tema è di stretta attualità, come dimostrano le innumerevoli visualizzazioni sul web di Nuova ossessione”.

“Ed infatti- prosegue- l’esigenza di scrivere un brano nasce quando sono preda di un sentimento tanto forte da non poterlo spiegare a parole, una nuova ossessione appunto. Lavinia Turco è un vero fenomeno, riesce ad osare dove gli altri non hanno mai avuto il coraggio di fare: nasce come soprano e unisce una voce potente alla musica pop. Bellezza e talento la contraddistinguono: artista poliedrica, canta, recita, danza fin da quando era piccolina. Quello che la rende unica è, però, la sua voce: un soprano che canta musica pop dance”.

Ecco il link da cliccare per ascoltare e vedere la meditazione musicale: https://www.youtube.com/watch?v=0FVeinFNFYM

by Francesco

Prodotta da Ivan Antonio Giampietro della Venus entertainment e registrata presso gli AT studios…il 15 Luglio in uscita su Spotify, iTunes, Google play, You Tube e tutti gli store più gettonati

Sulmona. Lavinia Turco è un vero fenomeno, riesce ad osare osa dove gli altri non hanno mai avuto il coraggio di fare: nasce come soprano e unisce una voce potente alla musica pop. Bellezza e talento la contraddistinguono: artista poliedrica, canta, recita, danza fin da quando era piccolina. Quello che la rende unica è, però, la sua voce: un soprano che canta musica pop dance. Nel suo passato ha già avuto delle esperienze importanti, ma è il futuro il vero obiettivo. A breve uscirà su tutte le più importati piattaforme musicali con Nuova Ossessione, che darà il via ai tormentoni estivi.
Sull’importanza della musica nella sua vita dice: “In realtà credo di averlo sempre saputo, perché in ogni fase della mia vita la musica si è rivelata essenziale. È stata e continua ad essere una cura per l’anima. Ho scoperto questa passione grazie ai miei genitori: il primo spartito che mi hanno messo davanti è stato l’Ave Maria di Schubert che, anni dopo, ho portato anche all’esame di ammissione per il Conservatorio.”
Per quanto riguarda l’ispirazione delle sue canzoni confessa che “L’esigenza di scrivere un brano nasce quando sono preda di un sentimento talmente forte da non saperlo spiegare a parole. Volendo pensare a delle immagini, direi che un sentimento triste mi trafigge come una spina ardente di fuoco. La felicità è, invece, una scossa elettrica che fa muovere e ballare la mia anima e tutto il mondo circostante. Di base parto sempre dalle parole, le penso come ad una poesia e poi man mano prendono forma anche le note.” Ma come è avveuto il passaggio dalla lirica al PoP?: “Subito dopo l’Università pensavo davvero che mi sarei dedicata esclusivamente alla lirica, da piccola il mio idolo era Renata Scotto. Col tempo ho invece capito che quel genere non mi permetteva di esprimermi appieno. Avevo bisogno di qualcosa che mi coinvolgesse dalla testa ai piedi: e così ho svoltato in direzione della musica pop. Con un filo di maliconia ricostruisce i momenti più significativi del suo percorso artistico: “Quando superai l’esame per poter entrare al conservatorio cantando l’Ave Maria di Shubert in tedesco accompagnata da un maestro di piano. Credevo di non farcela e invece quando mi diedero un responso positivo per me è fu una grande soddisfazione e gioia. Il mio problema principale è stata l’eccessiva autocritica. Sono sempre stata troppo severa con me stessa e questo mi ha portato poi ad avere tante insicurezze, Però sono una combattiva e alla fine ho sempre superato brillantemente ogni cosa.”
Lavinia Turco è una persona che vuole conoscere la vera essenza del mondo, eclettica ed alienante poiché tutto quello che prova e sente ha una famelica voglia di andare incontro a una conoscenza sempre più grande. E questa estate Nuova Ossessione sarà per lei foriera di successi di critica e di pubblico: la storia di questa canzone è quella di una ragazza che è stufa di litigare con il proprio fidanzato che ha la testa dedita solo al divertimento. Un giorno vede l’armonia e la bellezza in un amore di una coppia di ragazze, ha un pensiero…quasi un ossessione, quella di avere una storia con una di queste. Ha paura di essere rifiutata ma ci prova ugualmente e alla fine diventa parte integrante della coppia formando un trio!
Per conoscere meglio Lavinia Turco si può andare sul suo sito: www.laviniaturco.it e sulla sua pagina Instagram: https://instagram.com/laviniaturcoofficial?igshid=OGQ5ZDc2ODk2ZA==

by Francesco
lanciano

Dopo il successo di pubblico e critica riscosso nei mesi scorsi a Macerata, anche in Abruzzo andrà in scena venerdì 5 maggio, alle 21.15, presso il Teatro “Fedele Fenaroli” di Lanciano, lo spettacolo Storie che fanno bene alla salute, a cura della compagnia “Teatro Oreste Calabresi” di Macerata, con la regia di Diego Dezi.

Interpreti sono gli attori Laura Cannara, Elena Cherubini, Mario Pallotta, Ilaria Silvestri, Mattia Storani. La scenografia è dello stesso Dezi e di Stefano Zagaglia.

Lo spettacolo è tratto dall’omonima raccolta di racconti della farmacista Maria Antonietta Labrozzi, che vive a San Salvo ma lavora a Petacciato.

L’evento è inserito negli appuntamenti de “Il Maggio della Cultura”, coordinati e patrocinati dal Comune di Lanciano.

Delle circa sessanta storie che compongono il libro, il regista ne ha scelte dodici: storie vere che attraversano il Novecento e che ci restituiscono, con uno stile sobrio ed elegante, ricco di verve, di ritmo e di pathos, delle vicende e delle figure di uomini e donne esemplari nella loro semplicità, ponendo l’accento su valori forse ormai desueti, ma intramontabili, quali il coraggio, l’amore, l’altruismo, la solidarietà, la gratitudine, la generosità e la sacralità del lavoro.

Dezi si è imbattuto casualmente nel testo della Labrozzi: si trovava in vacanza a San Salvo quando gli è capitato tra le mani, in un caffè letterario, il libro della farmacista. “L’ho letto d’un fiato. Mi ha colpito subito per lo stile poetico e per le emozioni che sa donare: quando sono tornato a Macerata avevo già in mente come doveva essere lo spettacolo” rivela il regista.

“È stato dimostrato che le belle storie sono terapeutiche, migliorano la salute” scrive Maria Antonietta Labrozzi nella prefazione del suo libro, svelando i motivi che l’hanno indotta a scriverlo. “Ogni giorno vengo a contatto con persone che mi raccontano le loro sofferenze e le loro vite ed è sempre una bella emozione accoglierle e utilizzarle come fonte di ispirazione per i miei racconti. D’altra parte basta guardarsi intorno per scoprire che il mondo è pieno di gente bella che si impegna a superare i problemi, che cade e si rialza, che stringe i denti e va avanti e alla fine supera le avversità. Ho la fortuna di fare quello che per me è il lavoro più bello del mondo: aiutare le persone a stare meglio. Sapere di poterlo fare anche con storie che fanno bene alla salute mi rende davvero felice”.

by Redazione

È in arrivo una nuova sfida nei teatri d’Italia: un racconto tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva. Sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili. Una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.

In anteprima nazionale lo spettacolo di Gianni Quinto che affronta tematiche sociali e vede le donne combattere per difendere i propri diritti in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda: giovedì 6 aprile alle ore 21.00 presso il Teatro Marrucino di Chieti, andrà in scena “Bastarde senza gloria” di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, adattamento e regia dello spettacolo sono di Siddhartha Prestinari. Contribuiscono all’organizzazione di questa data teatina Monica Desiderio e Angela Frezza.

Bastarde senza gloria” è un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere.

E’ una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te. La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.

Scene e costumi sono di Graziella Pera, disegno luci Marco Laudando, fonica Marco De Angelis. L’appuntamento vede il patrocinio del Comune di Chieti.

Per info e prenotazioni è possibile contattare i seguenti numeri: 0871.321491 e 333.5001699. Prevendite su www.ciaotickets.com. E’ possibile seguire aggiornamenti sulle pagine social @uaospettacoli.

by Redazione

L’impresa di produzione Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino e Davide Borgobello, presenta la nuovissima produzione teatrale “Garage”, testo e regia dello stesso Scognamiglio: la prima è prevista per il prossimo 27 marzo alle ore 21.00 all’Auditorium Zambra di Ortona (Ch).

Dopo aver individuato gli attori principali per lo spettacolo teatrale in due differenti audizioni, nei nomi di Irma Ticozzelli, Riccardo Ciccarelli, Raffaele Parisi, Davide Mazzella si prosegue con le prove a ritmi incalzanti verso il debutto, grazie anche all’organizzazione e aiuto regia di Alice Grombone.

“Garage” rappresenta la storia di quattro amici, quattro ragazzi che vivono nella periferia di Napoli. Il loro tempo è immaginario o forse appartenente ad un futuro molto prossimo.

Le vite di questi ragazzi anche se proseguono su binari diversi, trovano un comune denominatore in un luogo di ritrovo, un garage appunto, che hanno affittato e arredato per trascorrerci il tempo fuori dalle rispettive abitazioni di famiglia – spiega il regista, – si tratta di una storia intensa, un mix di emozioni che noi vogliamo condividere in modo empatico con il nostro pubblico”.

Nello spettacolo, le giornate sono cadenzate da esplosioni dinamitardi: sono dei veri e propri attentati compiuti per mano di iniziative indipendenti e isolate, nate dopo le crisi economiche che si sono susseguite freneticamente una dopo l’altra, che hanno totalmente spazzato via ogni forma di tutela personale e inasprito le disuguaglianze sociali esasperando sempre di più il divario tra le persone.

“Questo spettacolo mette in comunicazione i diversi linguaggi artistici performativi, due dei tre più conosciuti come teatro e cinema ed un terzo più innovativo come quello del podcast.
Le tre narrazioni nonostante mantengano un binario personale riescono ad interagire all’interno della drammaturgia. Il mondo al quale si assiste è una proiezione e trova aderenza in quella che era la visione metodologica di Bauman della società liquida, in contatto con ciò che ci è intorno e che si modifica così velocemente da non permettere punti di riferimento nè esteriori nè interiori”
– sottolinea Scognamiglio.

Per quanto riguarda la scena prosegue, “nonostante sia un garage sotterraneo, grazie ai materiali utilizzati, darà la percezione di potersi modificare costantemente. Cio che ne scaturisce visivamente è la costante contrapposizione generazionale tra alcune condizioni umane come l’ impossibilità, l’incertezza e la paura”.

Tutto avviene intorno a 4 amici in un contesto in cui gli avvenimenti non sembrano davvero toccarli e tutto sembra essere vissuto con distanza, quella distanza che delimita la periferia dal centro città. La loro vita di ragazzi sembra passare protetta nel guscio chiuso del garage, fino a quando gli eventi, entreranno prepotentemente nelle loro vite e senza chiedere permesso, li metteranno di fronte a ciò che li aspetta.

In merito alle riprese video, che sono state inserite all’interno dello spettacolo, le scene sono state girate lungo la passeggiata Orientale di Ortona con due attori grazie all’apporto tecnico di Daniele Forcucci, Diego Mercadante e Marco Palma, mentre per tutti coloro che hanno risposto alla call per le comparse di ragazzi con i genitori, le riprese sono state girate al parco giochi di Fonte Grande del comune, con grande disponibilità del vicinato.

Le scene sono di Armando Alovisi, e le musiche di Sergio Altamura. I costumi sono di Aida Ghafouri.

Per info su prenotazioni per lo spettacolo il numero è 345.4367809, mail segreteria@cinemauditoriumzambra.com. È possibile acquistare i biglietti su www.liveticket.it.

by Redazione

Dopo l’appuntamento ‘sold out’ con tutti i “Tipi” di Roberto Ciufoli è la volta di Marco Falaguasta a Lama dei Peligni, attore di teatro e fiction con “Non ci facciamo riconoscere”: cosa significasse esattamente questa frase che i genitori degli anni ’70, ’80 e ’90 ritenevano buona per tutte le circostanze e nelle quali bisognasse richiamare i figli ad un comportamento comunque diverso, è rimasto un mistero, eppure in Abruzzo, sarà proprio Falaguasta a darne spiegazione poichè quella frase è anche il nome dello stesso spettacolo che sta facendo ridere e riflettere le platee di tanti teatri in Italia, e che sarà il 12 febbraio alle ore 18.00 nella Sala Polivalente “A. Del Pizzo” a Lama dei Peligni (Ch): si tratta del terzo spettacolo della rassegna teatrale a cura dell’artista abruzzese Federico Perrotta, “Ama il teatro a Lama”.

“Una rassegna d’autore, ricca di nomi, dispensatrice di emozioni – commenta il sindaco del Comune di Lama dei Peligni, Tiziana di Renzo. Per noi è sicuramente una boccata d’ossigeno questa rassegna: finalmente si ride, si riflette insieme, ci si guarda negli occhi per captare impressioni altrui. Dopo ogni spettacolo ci si ferma a commentare insieme. Con “Ama il teatro a Lama” torniamo a vivere con brio il nostro territorio, e l’affluenza dimostra tanto”.

Di e con Marco Falaguasta, amatissimo volto tv visto anche nella recentissima produzione “Storia di una famiglia perbene”, in onda su Canale 5, il one man show “Non ci facciamo riconoscere” è anche una frase che risuona ancora nelle orecchie di tutti quelli che, come lui, sono nati o cresciuti negli anni di piombo, gli anni della legge sul divorzio, sull’aborto, gli anni del sequestro Moro, ma anche del boom economico, dell’Italia campione del Mondo in Spagna.

“Sono anni ai quali la mia generazione guarda sempre con nostalgia. Certo eravamo giovani e spensierati, ma siamo proprio sicuri che non farsi riconoscere sia stato un vantaggio o forse, in qualche circostanza, avremmo potuto alzare la voce e … farci riconoscere? Proviamo a rispondere insieme a questa domanda passando attraverso quello che siamo stati, per vedere come siamo diventati noi che le domande le facevamo ai cugini più grandi, allo zio più moderno e non avevamo né Alexa, né Google” – spiega l’attore che conclude: “Abbiamo fatto tanto per non farci riconoscere ed essere d’accordo con tutti! Ci siamo fatti piacere Sandy Marton, le Big Babol, le biglie con la faccia dei ciclisti e..Sabrina Salerno. Avremo fatto bene?”

Rassegna possibile grazie al sostegno del Comune di Lama dei Peligni e alla collaborazione della compagnia teatrale TeatrArtMaja.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.6270355 o 333.5001699; per info e comunicazioni la pagina Facebook è @uaospettacoli.

Si ricorda che il prossimo appuntamento è previsto per domenica 19 marzo alle 18.00: Federico Moccia con uno spettacolo dedicato alle famiglie “Orgoglio bullismo amore”.

by Redazione

Primo appuntamento con il regista e drammaturgo Davide Iodice

L’Associazione culturale Duel organizza, in collaborazione con la società Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino, Davide Borgobello e con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli, il primo di una serie di workshop con professionisti in ambito teatrale e cinematografico; il progetto si estenderà da febbraio a giugno 2023, ogni appuntamento è a numero chiuso e si terrà presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona, gestito da Unaltroteatro.

“Questo è il primo di una serie di workshop che vogliamo portare all’interno del progetto UT FACTORY – spiega Lorenza Sorino. – La scelta di ogni artista è legata alla volontà di far arrivare, in un territorio come quello di Ortona e dell’Abruzzo in generale, professionisti di rilevanza nazionale che abbiamo incontrato durante il nostro percorso di formazione e di lavoro e per i quali nutriamo grandissima stima e affetto”.

Si parte con la due giorni dell’11 e12 febbraio con il workshop di Davide Iodice ossia, l’Enciclopedia delle Emozioni: “Questo presente ci consegna una società convalescente, fragile e bisognosa di aiuto, disorientata in un vero e proprio ‘dopoguerra delle emozioni’, in cui il distanziamento fisico si è fatto psicologico prima ancora che sociale. È più che mai urgente allora, ritrovare l’originaria forza catartica del teatro, risignificando la funzione terapeutica e sociale per cui quest’arte è nata: rimettere al centro del processo l’artista teatrale come specialista delle emozioni e della relazione” – spiega Iodice.

Come spiega la Sorino: “Davide Iodice l’ho incontrato la prima volta diversi anni fa in un progetto di formazione al Teatro Stabile di Napoli e il lavoro fatto con lui mi è rimasto “addosso” e resta per me un riferimento. La speranza è che lo diventi, grazie a questo incontro, anche per i giovani che vorranno partecipare al workshop”.

Davide Iodice è diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma con il Maestro Andrea Camilleri, è tra i fondatori della compagnia Libera Mente di cui è stato direttore artistico. È stato co-direttore artistico del Centro di Ricerca Teatro Nuovo di Napoli. È ideatore e direttore artistico della Scuola Elementare del Teatro, conservatorio popolare per le arti della scena, progetto di arte e inclusione sociale. È responsabile dei progetti di arte e inclusione sociale per il Teatro Trianon Viviani.

Ha collaborato a vario titolo con Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Roberto De Simone, con il maestro guarattellaro Bruno Leone e con danzatori e performers del Tanz Theater di Pina Bausch, della Compagnie Maguy Marin e del Mark Morris Dance group. Ha lavorato e lavora con il teatro in diversi luoghi del disagio, dall’Ospedale Psichiatrico S.Maria della Pietà di Roma al Carcere di Volterra, a quelli della Giudecca e di Nola, fino al dormitorio pubblico di Napoli e all’OPG di Secondigliano.

Vista la disponibilità limitata di posti si consiglia di mandare la propria candidatura a info@unaltroteatro.com, o chiamare il numero 345.4367809.

by Redazione
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