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borghi d'Abruzzo

“Servono pratiche di gestione sostenibile del territorio per garantire alla regione un futuro più sicuro e più resiliente”

L’Aquila. L’Abruzzo, con le sue bellezze e le sue tante positive peculiarità che la rendono una regione unica nel suo genere, è purtroppo costretta a convivere con un pericolo costante: il rischio idrogeologico. Si tratta, come noto, di quella tipologia di rischio che riguarda tutti gli effetti causati da maltempo e condizioni climatiche avverse, agevolati da carenze di prevenzione e opere dell’uomo che ne ampliano gli effetti potenzialemnte devastanti. Si pensi, parlando del territorio italiano, ad esempio a frane e alluvioni, come quella non tanto remota nel tempo di Ischia e dell’alluvione di Sarno del 5 maggio 1998. La prevenzione e la cura di tutti gli aspetti del rischio idrogeologico in Abruzzo, regione bellissima grazie ai suoi paesaggi pittoreschi, al ricco patrimonio culturale e alle vivaci comunità, è uno dei cavalli di battaglia dell’attività di Antonio Scaparrotta, Dirigente Provinciale di Azione che da tempo studia il fenomeno.

“Le caratteristiche geologiche uniche della regione, combinate con le attività antropiche, rappresentano una minaccia significativa per l’ambiente, le infrastrutture e la sicurezza dei suoi abitanti”, le parole di Scaparrotta, che ha analizzato in primis la geologia dell’Abruzzo, assai variegata grazie alla presenza di montagne, colline e pianure costiere. La geologia sottostante è costituita da un mix di rocce sedimentarie e metamorfiche, che creano un complesso sistema idrogeologico, con un aumento del rischio grazie a forti precipitazioni, soprattutto durante i mesi autunnali e invernali. I terreni ripidi e le cattive pratiche di gestione del territorio portano al deflusso superficiale, causando erosione e aumentando la probabilità di inondazioni. Inoltre, la combinazione di attività tettonica ed erosione del suolo, come detto indotta dalle precipitazioni, spesso innesca frane, portando minacce significative alle infrastrutture, alle comunità e all’agricoltura. Come se non bastasse, l’eccessiva estrazione delle acque sotterranee per scopi agricoli, industriali e domestici può portare ad un abbassamento delle falde acquifere, causando cedimenti del terreno e danneggiando l’ecosistema. Tutto questo, unito all’urbanizzazione non pianificata, alla deforestazione e ai cambiamenti nell’uso del suolo, interrompono i sistemi di drenaggio naturale, esacerbando inondazioni ed erosione. In Abruzzo è pieno di esempi in tal senso. Ed i potenziali rischi colpiscono tutti. Recente è il caso delle scuole del Comprensivo 2 di Chieti, interessate dal provvedimento di chiusura emesso dal Comune a fine maggio preso a fronte di una disposizione della Protezione Civile nazionale per via dell’andamento del dissesto idrogeologico nella zona in cui i plessi sono ubicati.

Nel “Paese del giorno dopo”, come è spesso definito l’Italia che non è mai ila Nazione della prevenzione ma dell’emergenza, i rischi idrogeologici hanno conseguenze di vasta portata: minaccia alla vita in primis, che resta sempre l’aspetto prioritario, ma anche e alla proprietà, danni alle infrastrutture, perdite agricole e degrado ambientale. E il nostro Abruzzo non fa eccezione nel panorama italiano.

“Per affrontare efficacemente i rischi idrogeologici, l’Abruzzo deve implementare diverse strategie di mitigazione e preparazione”, analizza Scaparrotta, “puntando su sistemi di allerta precoce, grazie a previsioni meteorologiche avanzate e al monitoraggio in tempo reale delle precipitazioni e dei livelli dei fiumi per consentire un’evacuazione tempestiva e misure di risposta alle emergenze. Serve inoltre puntare su una gestione sostenibile del territorio, incoraggiando pratiche di uso responsabile dello stesso, di rimboschimento e di conservazione del suolo che aiutano a prevenire l’erosione e a mitigare i rischi di frane. Sono dunque fondamentali le misure di controllo delle inondazioni. C’è poi l’aspetto della gestione delle acque sotterranee, da sempre trascurato ma di grande importanza: l’implementazione di pratiche sostenibili di estrazione delle acque sotterranee garantisce infatti la disponibilità delle risorse idriche senza esaurire le falde acquifere”.

Come fondamentale corollario di queste attività da porre in essere, c’è anche la sensibilizzazione e l’educazione del pubblico sui rischi idrogeologici, da attuare promuovendo la partecipazione della comunità a queste tematiche.

“Il rischio idrogeologico rappresenta una sfida considerevole per l’Abruzzo”, chiude Antonio Scaparrotta, “perchè da sempre rappresenta una concreta e pericolosa minaccia sia l’ambiente sia per il benessere dei suoi abitanti. L’ambiente geologico unico della nostra regione richiede un approccio proattivo e multidimensionale per mitigare efficacemente questi rischi. Bisogna il prima possibile adottare pratiche di gestione sostenibile del territorio, investendo in sistemi di allerta precoce e promuovendo la consapevolezza pubblica. L’Abruzzo può e deve proteggere le sue bellezze naturali, le infrastrutture e le comunità dalle potenziali conseguenze dei rischi idrogeologici. L’auspicio è che, attraverso gli sforzi di collaborazione tra autorità governative, scienziati e cittadini, l’Abruzzo possa aprire la strada a un futuro più sicuro e più resiliente”.

by Francesco
Cna Abruzzo

Dati preoccupanti per il credito alle famiglie in Abruzzo e Molise. Stando all’elaborazione della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), su dati della Banca d’Italia, ammontano complessivamente a 372 milioni di euro le sofferenze, le rate scadute e le inadempienze probabili di cui 84 milioni nella provincia di Pescara e 87 in  quella di Teramo. Scendendo nel dettaglio, solo per le sofferenze l’importo complessivo, in Abruzzo e Molise che comprende credito al consumo, mutui e altri prestiti, ammonta a 137 milioni di euro di cui 31 nella provincia di Pescara e 32 in quella di Teramo. Le inadempienze probabili invece per le tre categorie fa salire il conto di 177 milioni di cui 40 per la provincia di Pescara e 41 per quella di Teramo mentre per le rate scadute l’importo complessivo è di 58 milioni di cui 13 nella provincia di Pescara e  14 in quella di Teramo.

«Dati allarmanti – spiega Carlo Cericola coordinatore Fabi Pescara e Teramo – le difficoltà delle famiglie riguardano soprattutto i mutui a tasso variabile particolarmente colpiti dall’aumento del costo del denaro passato da 0 a 4% in 11 mesi, inoltre la Bce ha preannunciato un ulteriore aumento del tasso base al 4,25%  il 27 di luglio».

Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023, le rate dei mutui in essere a tasso variabile sono cresciute fino al 75% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 875 euro ovvero 375 euro in più; è molto probabile che, alla luce della decisione della Bce, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano salire ancora.

La situazione in Abruzzo e Molise da questo punto di vista è particolarmente delicata perché presenta dei dati di forte impatto a fronte di un reddito pro capite inferiore alla media nazionale. In Abruzzo e in Molise le cifre mostrano dati su prestiti per 5 miliardi 785 milioni di euro nella provincia di Teramo con una crescita del 4.3 % nei dodici mesi e di 5 miliardi 599 milioni invece su Pescara con una crescita dello stock pari all’1.5% nei dodici mesi.

 

Abruzzo e Molise Credito al Consumo Mutui Altri Prestiti Totali
Sofferenze 33 67 37 137
Inadempienze Probabili 43 76 58 177
Rate Scadute 30 16 12 58
Totali 106 159 107 372

Dati in milioni di euro, riferiti a marzo 2023 (Elaborazione Fabi su statistiche Banca d’Italia)

 

Province 2020 2021 2022 Dic 2021 Dic 2022
 L’Aquila            3.603            3.745            3.787 4,3% 2,5%
 Teramo            5.561            5.617            5.785 2,3% 4,3%
 Pescara            5.597            5.599            5.599 2,0% 1,5%
 Chieti            6.367            6.084            6.143 -2,4% 2,4%
 Totali        21.128        21.045        21.314 1,1% 2,7%

PRESTITI – Dati in milioni di euro Fonte dati Banca d’Italia

 

Dati in milioni di euro, riferiti a marzo 2023

by Francesco

Si infrangono i sogni di gloria del Pescara di Zeman. Nella splendida cornice dell’Adriatico, gremito in ogni ordine di posto, gli uomini bianco azzurri perdono 5-6 ai calci di rigore contro il Foggia dell’ex allenatore Delio Rossi.

La gara era iniziata piuttosto in discesa per la truppa pescarese, in vantaggio dopo solo un minuto e mezzo dall’inizio della contesa con il gol di Cuppone.

Tutto lasciava presagire che il passaggio del turno per la truppa bianco azzurra era ormai scontato visto il vantaggio di 0-1 acquisito fino al 96′. Ma al 97′, da una rimessa laterale mal gestita nasce il pareggio pugliese. Mora sbaglia un controllo e perde la palla che arriva sui piedi di Ogunseye che, libero di crossare, lascia partire un traversone che arriva sui piedi di Rizzo che lasciato colpevolmente libero dalla difesa pescarese batte D’Aniello tra l’incredulita’ del pubblico bianco azzurro. Tutto in parità dunque a 30 secondi dalla fine della gara.

I pugliesi riescono a riequilibrare le sorti del mach e portano la gara ai supplementari in virtù del 2-2 maturato nella gara d’andata allo Zaccheria di Foggia.

Dopo lo shock iniziale il Pescara si riorganizza e al 6′ minuto del primo tempo supplementare torna in vantaggio con il gol di Desogus che era subentrato a Lescano assieme a Vergani e Delle Monache in luogo di Cuppone e Merola.  Esplode la bolgia bianco azzurra, i padroni di casa si riportano sul 2-1 e tornano in vantaggio, tra la gioia dei supporters pescaresi e la disperazione dei rossoneri foggiani.

Sembra tutto di nuovo sul giusto binario per la squadra di Zeman, ma la difesa pescarese, rea di subire spesso gol su palla inattiva, si lascia sfuggire la marcatura di Markic che a 5 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare pareggia i conti e firma il 2-2 per i satanelli. La gara si conclude quindi sul 2-2 e per decretare una delle finaliste per la promozione in serie B occorrono i calci di rigore.

Dal dischetto sbagliano Aloi, Desogus e Cancellotti per il Pescara, mentre per il Foggia realizzano Markic, Peralta, Vacca e Rutenjes che decretano il 3-4 finale e regalano il passaggio del turno ai rossoneri.

Si infrangono i sogni di gloria del Pescara che per 97 minuti ha accarezzato il sogno di promozione in B. In finale accedono Foggia e Lecco che lotteranno per l’ultimo posto disponibile in serie B.

Da segnalare nel corso del match il gol annullato a Merola per fuorigioco millimetrico che avrebbe portato i padroni di casa sul 2-0 e un rigore concesso  al Foggia ma poi annullato sempre per posizione di offside.

 

by sara.gerardi

Francavilla al Mare. Nasce in Abruzzo lo straordinario progetto di valorizzazione della scrittura, con l’antologia Du côté de la beauté, Anthologie bilingue d’écrivains italiens à Paris, curata dai critici letterari Massimo Pasqualone ed Eugenia Tabellione, con traduzioni di Elisabetta Grilli e copertina realizzata dal noto giornalista Mediaset Remo Croci.
Il volume, edito da Teaternum di Sambuceto (CH), per l’Associazione Culturale Irdidestinazionearte di Francavilla al Mare (CH), verrà presentato da Stefano Simone, del comitato scientifico di Irdidestinazionearte, in anteprima nazionale, l’8 giugno 2023, nell’ambito della XVII Edizione del prestigioso Festival Letterario Incostieraamalfitana, in concorso per la sezione antologia. Seguiranno poi altre presentazioni in Abruzzo,il 20 luglio a Francavilla al Mare e poi a Roma e in Francia.
“Siamo davvero felici – scrivono i curatori – di aver curato questa antologia che, dopo il successo straordinario della precedente “The Alchemy of Poetry”- Scrittori italiani a Londra, si colloca all’interno di un grande progetto che ha come principale obiettivo la creazione di una rete nazionale ed internazionale di poeti e scrittori. L’eterogeneità delle opere rende questo lavoro corale e allo stesso tempo personale per ognuno di loro, con un’unica finalità: donare delle emozioni.
Gli scrittori italiani e stranieri presenti nel volume sono: Marino Appignani, Massimo Vito Avantaggiato, Anna Capitani, Lilliana Capone, Rosella Carloni, Antonio Caruso, Antonella Colonna Vilasi, Maria Rosaria D’Alfonso, Nicola D’Angelo, Sandra De Felice, Concezio Del Principio, Alberto Della Pelle, Massimo Del Zio, Grazia Depedri, Mario Di Berardino, Antonio Di Biase, Romeo Di Francesco, Annamaria Di Lorenzo, Marcello Di Muzio, Irene Di Palma, Annarita Di Paolo, Mario Di Paolo, Massimo Di Prospero, Paolo Di Sabatino, Maria Teresa Di Scipio, Simona Elia, Lucia Ferrigno, Caterina Franchetta, Maria Rosaria Franco, Stefano Gentili, Lilla Giancaterino, Maria Rosaria Giannobile, Giulio Irneari, Danuta Anna Kida, Roberto Lasco, Elisabetta Liberatore, Daniela Litta, Giulia Madonna, Daniela Manelli Trionfi, Mario Monachesi, Mario Moretti, Maria Naccarella, Lara Oliva, Maria Luisa Orlandi, Mariapia Palesse, Sofonia Palestini, Carmine Paradiso, Annita Pierfelice, Giusy Polidori, Annalisa Potenza, Maria Tommasa Primavera, Giuliano Priori, Annella Prisco, Maria Pia Putignano, Valentina Quarona, Paola Ranalli, Bruno Ricci, Francesca Rivolta, Manuela Roberti, Bianca Maria Romano, Monica Ronzan, Anna Rossetti, Angela Rossi, Roberta Alejandra Russo, Concetta Sciarretta, Gaetano Scicchitano, Fabrizia Scopinaro, Stefano Maria Simone, Aurora Sisi, Alberico Solimes, Giulietta Straccia, Eugenia Tabellione, Nadia Taddeo, Donato Tambone, Raffaele Trotta, Angelo Vaccari, Sandra Vannicola, Eupremio Vestita, Tiziano Viani, Antonio Zenadocchio.

by Francesco

E’ in uscita per Ianieri Edizioni la nuova collana dal titolo eloquente “Comete – Scie d’Abruzzo”, un ampio e articolato progetto il cui curatore editoriale è lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

La collana è dedicata alla letteratura di viaggio e propone una serie di racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo, il nome stesso indica la sua ‘mission’: lasciare dietro di sé una scia, e invitare così i lettori a mettersi a loro volta in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari, oggi, con gli occhi meravigliati del passato.

Per questo motivo ogni volume è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale del progetto.

Al centro di questo nuovo percorso c’è l’eco di chilometri di storia assorbiti in territorio abruzzese dallo stesso Millanta che come spiega: “l’idea per questa collana sicuramente deve molto alla mia esperienza con il TgR, e in particolare con la

rubrica QuotaMille. Mi si aprivano infatti davanti di volta in volta scenari inaspettati, storie incredibili, e spesso le fonti erano proprio queste cronache di viaggio, che restituivano un sapore da romanzo d’avventura. La peculiarità della collana è che è a metà tra letteratura di viaggio e guida, perché oltre al resoconto, presentato di volta in volta da personaggi di spicco, c’è una parte dedicata agli itinerari, per rivivere oggi l’esperienza di ieri”.

La prima serie della collana, che fa capo all’esperienza editoriale pluridecennale di Mario Ianieri, prevede dodici uscite concepite come dispensatrici di uno spaccato sull’Abruzzo per molti, davvero, poco conosciuto.

Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Ma qual è lo scopo di questa nuova collana? A rispondere è lo stesso direttore della collana: “l’intento è quello di far rivivere al lettore le emozioni di allora, mettendolo a contatto con un Abruzzo remoto eppure ancora molto presente. Le dodici uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, che come personaggi: penso ad Alexandre Dumas, Alberto Savinio, Anne MacDonell, Estella Canziani. Una collana che cerca di racchiudere la letteratura di viaggio che riguarda l’Abruzzo, con opere ritradotte per l’occasione grazie al comitato scientifico”.

“Si tratta di una collana dedicata alla letteratura di viaggio che interessa l’Abruzzo, che vuole mettere in luce il lato pionieristico, avventuroso e pieno di mistero che ha avuto la nostra regione, agli occhi di chi l’ha attraversata confrontandosi con l’ignoto. L’Abruzzo infatti è sempre stato una terra di confine. Montagne inaccessibili ne hanno preservato i segreti e i misteri, rendendolo nell’immaginario del passato una terra a suo modo esotica e magica. Un vero e proprio west selvaggio, dove tutto poteva accadere”– conclude Millanta.

Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio. Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

Ogni uscita vedrà una personalità di spicco introdurre l’argomento: si parte dunque con il primo numero la cui prefazione è della scrittrice Dacia Maraini, e raccoglie gli scritti di Alexandre Dumas nel suo viaggio nel Fucino: “è risaputo che Dumas – spiega con la sua penna sapiente la scrittrice – non sostava per lungo tempo né in un luogo, nè in una professione, inventandosi prima copista, poi soldato, poi politico e poi”, premessa che dà già di per sé manforte alla finalità stessa della collana che spinge verso un gran desiderio di saperne di più. Michela D’Isidoro, invece ha curato l’introduzione di questa prima uscita.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

by Alessandra Renzetti
Unitalsi

Nei giorni 25 e 26 marzo 2023, si svolgerà la ventunesima edizione della Giornata Nazionale Unitalsi. Sostienici con un gesto di bontà è il messaggio che quest’anno accompagnerà la nuova campagna di solidarietà.

L’Associazione sarà presente nelle principali piazze italiane con i suoi gazebi, presso i quali, i volontari e le volontarie proporranno, in cambio di un’offerta minima, un nuovo cofanetto, contenente quattro confezioni di pasta di semola di grano duro da 400 gr di tipologie diverse: orecchiette, capunti, strozzapreti e trofie.

“Un alimento primario  -sottolinea Federica Bucci, Consigliera Unitalsi della Sezione Abruzzese- che racchiude il valore simbolico del chicco di grano che sa farsi nutrimento. Un cofanetto che può diventare dono e offrire nutrimento a chi è in difficoltà; un gesto di umanità – per riprendere le parole di Papa Francesco – per essere lievito nuovo e costruire una Chiesa sempre in fermento”.

La manifestazione, giunta alla sua 21^edizione – aggiunge Angelo Lilli,  Presidente della Sezione Abruzzese – offrirà l’opportunità di conoscere le attività di volontariato dell’Unitalsi in Italia e all’Estero, i progetti di solidarietà come il Progetto dei Piccoli, dedicato all’accoglienza delle famiglie dei bambini degenti nei principali centri ospedalieri pediatrici oncologici; aderendo, con un gesto di bontà, sarà possibile sostenere l’associazione e tutti coloro che si affidano all’Unitalsi per vivere l’esperienza del pellegrinaggio Lourdes, Terra Santa, Fatima, Santiago de Compostela e Loreto e per avere aiuto nella vita di tutti i giorni: le famiglie, i bambini, gli anziani, i più bisognosi e chi è solo.

Per conoscere le date dei pellegrinaggi e soprattutto le piazze per la Giornata Nazionale dove saranno presenti i volontari Unitalsi consultare il sito www.unitalsi.it.

by Redazione


Il Relais Marchese del Grillo di Fabriano vince la prima edizione del concorso internazionale “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow”, che celebra le migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail in tutto il mondo. Due le categorie per le quali è assegnato un premio: Miglior selezione Barolo e Miglior selezione Trebbiano d’Abruzzo.

Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow è il primo spin-off degli MWW Awards (Milano Wine Week Awards).

Prima il voto on line e poi la selezione finale a cura di esperti e professionisti hanno decretato questo ambito risultato, che riempie di soddisfazione tutto il team del Marchese del Grillo.

La giuria di esperti e professionisti del mondo del vino, della ristorazione e della comunicazione ha decretato i vincitori di questo prestigioso concorso durante la manifestazione “Slow Wine Fair”, evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto, che si svolge a Bologna a fine febbraio.

Della giuria hanno fatto parte: Irene Forni, comunicatrice, scrittrice enogastronomica, sommelier e coordinatrice degli Mww Awards della Milano Wine Week; Raffaele Cumani, curatore del blog Avvinando di Tgcom24; Federico Gordini, presidente Milano Wine Week; Eugenio Signoroni, curatore guida Osterie d’Italia; Giancarlo Gariglio, curatore guida Slow Wine e coordinatore Slow Wine Coalition; Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia.“Sono davvero felice per questo successo, frutto di ricerca e aggiornamento incessante nel corso del tempo, ma qui ha un valore speciale per me: da sempre sostengo con convinzione e condivido in pieno i principi di Slow Food e di Slow Wine, e quindi sono doppiamente soddisfatto”– afferma Mario D’Alesio, titolare del Relais Marchese del Grillo di Fabriano.

Ma il ristorante della famiglia D’Alesio non è nuovo a questo tipo di riconoscimento nazionale: nel 1999 fu vincitore del Premio Nazionale  “La Carta delle Carte” del BAR Giornale e nel 2006 vinse il Primo premio per la selezione dei vini proposta al MiWine, quindi una tradizione che si rinnova.

“La carta dei vini deve essere dinamica come il menu, rispettare lo stile della cucina, essere attenta ai nuovi produttori, non perdere di vista quelli già conosciuti e saper offrire una propria personalità e punto di lettura dell’offerta vinicola” – sottolinea  D’Alesio.

Il ristorante di Fabriano è già all’opera per il prossimo menù, dove le chef Marco Cappelletti promette nuove evoluzioni ,e la cantina non sarà da meno.

by Redazione
Rai1

Rai Fiction  presenta “Black Out – Vite sospese” regia di Riccardo Donna, una coproduzione Rai Fiction – Èliseo entertainment prodotta da Luca Barbareschi con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission e ben tre abruzzesi che hanno lavorato alla realizzazione di questa serie tv in 4 serate, in prima visione su Rai 1, dal 23 gennaio 2023 in prima serata.

Si tratta di Valerio D’Annunzio di Villamagna (Ch) che è ideatore ed head writer della serie, il quale scrive per il teatro, il cinema e la televisione; nel 2005 vince il premio Flaiano con il copione Iter.

Ha curato la sceneggiatura di molte fiction di successo come Don Matteo, Che Dio ci aiuti, La ragazza americana, Il Restauratore, L’Allieva ed è anche sceneggiatore di Black Out insieme allo scrittore abruzzese di Pescara, Peppe Millanta, autore di due fortunati libri Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni) tradotto in più paesi e La rotta delle nuvole (Ediciclo Editore), Direttore della nuovissima Collana “Comete. Scie d’Abruzzo”, Ianieri Edizioni nonchè fondatore della Scuola Macondo  – L’Officina delle Idee di Pescara e Direttore artistico di numerosi progetti fra cui il Macondo Festival di Francavilla al Mare (Ch) ed il Festival delle Narrazioni di SquiLibri, e Fiabosco a Sant’Eufemia a Maiella (Pe).

Tra i produttori delegati invece c’è Gladis Di Pietro, di Giulianova (Te),  Story Editor e Produttore Creativo per la casa di produzione Eliseo Multimedia di cui è produttore Luca Barbareschi: la sua firma è su Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Mia Martini, Rocco Chinnici, Adriano Olivetti, La Strada di casa, Maria Goretti e altre serie e film Tv che hanno fatto, e continuano a fare, la storia della fiction all’italiana negli ultimi 20 anni sulla Rai e sulle reti Mediaset.

Black Out è un mistery-drama ambientato in alta quota. È un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti e umanità.

I protagonisti sono i clienti di un lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico nella Valle del Vanoi, in Trentino. Qui trascorrono le feste di Natale in compagnia dei propri cari.

Ma la terra trema e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle e impedisce i soccorsi possibili dall’unico passo che la collega con il resto del mondo. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto. Tra di loro c’è anche un assassino.

La valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con sé stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno ad essere una comunità.

Quando si crede di aver perso tutto, spesso, si ritrova sé stessi e il coraggio di combattere per ciò che conta davvero.

Un mistery intenso ed emozionante diretto da Riccardo Donna (girato in grande formato 6 K utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali) che vede protagonista Alessandro Preziosi affiancato dall’attrice tedesca Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, Maria Roveran l’attore francese Mickaël Lumière e, tra gli altri, i giovani Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico.

Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi) è venuto per una vacanza sulla neve con i suoi due figli adolescenti, Riccardo ed Elena.

Non ha badato a spese e ha preso la suite più costosa del lussuoso albergo. Per tutti Giovanni è un broker di mezza età, elegante e di successo. Per i suoi figli è un padre che, dopo la recente perdita della moglie, deve riscoprirsi genitore.

Ma Giovanni è molto più di tutto questo. La verità è sepolta in un passato inconfessabile che è sul punto di ritornare quando riconosce Marco (Marco Rossetti) ospite di quello stesso albergo, insieme a Irene (Caterina Shulha), sua nuova bellissima compagna.

Per Marco, meccanico che si è appena risollevato dal fallimento della sua officina, alloggiare in quell’albergo è un colpo di testa.

In realtà un motivo c’è: in una baita poco distante si nascondono la figlia Anita, costretta a vivere suo malgrado sotto copertura con la madre, nonché sua ex moglie, Claudia (Rike Schmid), primario di chirurgia d’urgenza, sottoposta ad un programma di protezione testimoni in attesa del processo che la vede testimone oculare di un omicidio di Camorra per mano di uno spietato boss.

Nessuno sa che Giovanni è legato al clan malavitoso da un vincolo ‘di sangue’: è suo fratello il boss imputato nel processo e lui, pur avendo cambiato cognome e apparentemente vita, è ancora invischiato negli affari di famiglia.

La testimonianza di Claudia rischia quindi di distruggere la vita di Giovanni e quella dei suoi figli e a lui non resta che provare ad eliminarla.

Claudia però è anche l’unica persona nella valle in grado di salvare sua figlia, la giovanissima Elena, in coma dopo la valanga.

 

by Redazione

Anche l’Abruzzo ha la sua “Atlantide” che è anche protagonista dell’ultima puntata di “Macchemito”, in onda su “Buongiorno Regione” a lunedì alterni, rubrica a cura di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani


Come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta“Archippe è una città leggendaria, piena di mistero tanto da aver alimentato nei secoli l’immaginario di scrittori e viaggiatori”, ma questa meravigliosa città scomparve inghiottita dalle acque del Fucino, misteriosamente, rimanendo leggenda. Archippe sarebbe addirittura più antica di Marruvium, nell’attuale San Benedetto dei Marsi (Aq).
 
“Alla base del mito di Archippe c’è sicuramente un grande cambiamento climatico – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – che ha portato in realtà delle innovazioni soprattutto nelle popolazioni italiche ovvero quello dei grandi centri d’altura posti sulle aree collinari e pedemontane d’Abruzzo”. 
 
Scomparso il Fucino, prosciugato dalla grande impresa di ingegneria di Alessandro Torlonia, in molti si spostarono alla ricerca di Archippe, ma ad oggi il suo mistero continua; un’altra piccola ‘Atlantide d’Abruzzo’ è osservabile a Capodacqua (Aq), dove è possibile inabissarsi per vedere sotto la superficie del lago artificiale un mondo antico da scoprire ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/868520790946514/.
Modavi Abruzzo

“Futuro è Insieme” questo è il titolo degli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile tenutosi dal 16 al 19 giugno 2022 a Roma, presso l’Università degli Studi di Roma 3, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di Fabrizio Curcio, ingegnere e funzionario italiano, nonché capo del Dipartimento e di Dario Pasini, Presidente del Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.

A queste quattro giornate ha partecipato anche una delegazione del Modavi Abruzzo capeggiata da Mirco Planamente, Presidente del Coordinamento Modavi Abruzzo, impegnato al tavolo tematico “Comunicazione”; Livio D’Orazio, Vice Presidente del Modavi Protezione Civile, impegnato al tavolo tematico “Operare in sicurezza” e Piero Tatilli, Componente del direttivo del Modavi Protezione Civile, impegnato al tavolo “Pianificare per il territorio”.

Oltre alla delegazione abruzzese, era presente anche il Presidente Nazionale del Modavi Protezione Civile, Emanuele Buffolano, impegnato al tavolo tematico “Guardare al futuro”.

A dieci anni dalla precedente edizione, gli Stati Generali 2022 hanno voluto creare un momento di dialogo, di confronto e di riflessione tra le Organizzazioni di volontariato e Istituzioni sulle sfide future di questa fondamentale componente e struttura operativa del Servizio Nazionale e richiamare i principi importanti della convivenza civile e del rapporto tra poteri pubblici e cittadini, primi fra tutti quelli di solidarietà e di sussidiarietà.

Le quattro giornate di lavori sono state un’occasione importante per parlare di alcuni temi chiave per il futuro del Volontariato, in particolare di sicurezza, risorse, strategie di comunicazione, valori, rappresentanza, prospettive, attività in ambito internazionale, pianificazione di protezione civile.

by Redazione