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Category Archives: Italia.life

città sant'angelo

La galleria d’arte “Il Cenacolo delle Emozioni” inaugura domani, domenica 20 settembre alle ore 18 nella sua sede espositiva in via Vittorio Emanuele a Città Sant’Angelo, la personale d’artista Frammenti D’Istanti del pittore Bruno Schiavone.

Curatori della mostra, che si potrà visitare fino al 27 settembre, Mirian Zincani e Franco Secone.

Si tratta della seconda esposizione di questo artista, la prima nel 2013 sempre a Città sant’ Angelo.

Il filo rosso che tiene unite tutte le tipologie figurative eseguite da Schiavone, che sia un ritratto o un paesaggio, è dato dalla luce.

Una luce venuta fuori proprio nelle ultime produzioni, quindi frutto di uno studio attento e puntuale da parte dell’artista, autodidatta, che riesce a regalare un punto di vista diverso, inconsueto.

Lo spettatore osservando le sue tele si sente subito tirato in causa nella scena rappresentata grazie alla luce, che sembra provenire da fuori e illuminare una realtà ferma ma vera: un frammento di un Istante catturato e impresso sulla tela.

Bruno Schiavone è un artista di lunga data che ha avuto circa 25 anni di inoperatività.

Nel 2009 comincia a riprendere in mano il pennello e la mostra al Cenacolo delle Emozioni propone questo secondo periodo produttivo che arriva fino ai giorni nostri, molti sono gli inediti da scoprire.

“In pochi conoscono di questa mia passione iniziata fin da bambino e coltivata nel corso degli anni – spiega Schiavone – Le opere esposte nella personale vanno dal 2009 al 2020. Per 25 anni sono stato inattivo e grazie alla mia famiglia ho ripreso la mia attività e pian piano ho perfezionato la tecnica. In questi 11 anni mi sono dedicato alla bellezza della donna, i miei soggetti sono spesso donne impegnate in cui ho celebrato non solo la bellezza ma anche i talenti. In altre ho evidenziato il lavoro nei campi delle donne abruzzesi”.

Giorgio Poeta e le sue api in onda su Rai1, domenica 2 agosto dalle 12.20.

La troupe di Linea Verde Estate ha fatto tappa, nei giorni scorsi, tra le api di Poeta, apicoltore fabrianese.

A raccontare agli italiani il lavoro di Poeta nella salvaguardia della biodiversità in montagna, del suo impegno nella cura delle api attraverso la creazione di prodotti che sono rinomati in tutto il mondo per le loro caratteristiche e originalità, saranno i conduttori Marco Bianchi e Angela Rafanelli direttamente da Vigne, frazione di Fabriano.

Definito negli ultimi tempi “l’uomo che sussurra alle api”, i riflettori si accendono spesso sull’apicoltore fabrianese (35enne) perché innovatore e pioniere di sperimentazioni, primo produttore al mondo di miele in barrique e della riscoperta dell’IdroMiele. Tra i progetti spicca anche quello dedicato alla raccolta del polline in alta montagna. «Il polline è uno dei prodotti con il più alto tasso proteico di tutto l’ecosistema vegetale, ed è per questo usato dalle api come apporto proteico per la loro dieta – spiega Poeta – È sempre interessante scoprire nuove sfaccettature di un mondo che ad oggi ancora non è compreso appieno. Perché anche l’uomo può trarne giovamento. Noi apicoltori stiamo cercando di divulgare con estremo impegno tutto ciò che riguarda il mondo delle api. La nostra vita consiste nell’entrare in sintonia con questo mondo, capirne le movenze e carpirne i segreti per impiantarli nella coscienza delle persone. E lo facciamo esplorando le api, e i loro prodotti».

Se agosto inizia con un appuntamento nazionale, luglio è terminato con un riconoscimento del quale «vado orgoglioso per tutto il comparto delle api e per il territorio – afferma Giorgio Poeta – Alla prima edizione di Identità Gelato, tenutasi a Senigallia e organizzata da Identità Golose, lo chef 3 Stelle Michelin Mauro Uliassi ha messo in luce l’importanza dell’esistenza delle api, perché senza di loro il pianeta Terra non sopravviverebbe. E che a parlare di questo sia lo chef di uno dei “50 Best” (50 miglior ristoranti al mondo) è qualcosa di unico. Un regalo per tutto il comparto apistico, e per le api». Uliassi, durante il suo intervento ad Identità Gelato (tenutosi alla Rotonda a Mare di Senigallia lunedì 27 luglio) ha voluto al suo fianco Giorgio Poeta. «Uliassi per l’occasione ha scelto, per il suo gelato da raccontare ad una illustre platea di gelatieri professionisti, l’IdroMiele, il fermentato che da settembre sarà possibile acquistare in molti punti vendita specializzati in Italia».

Foto di Giorgio Poeta e Mauro Uliassi a Identità Gelato

by Redazione
RicominciARTE

Il primo appuntamento con RicominciARTE è il 26 e il 27 giugno alle ore 21.30 alla Megi’s Area di Passo di Treia (MC) con l’intenzione di proseguire con un calendario itinerante per tutta la regione.

Due date, una dedicata alla musica e una al teatro con 40 artisti marchigiani, tra gruppi e singoli.

“La voglia di ricominciare con gli spettacoli dal vivo è tanta e un sentito grazie va ai tanti professionisti del settore che mettono in campo le proprie competenze, gratuitamente, per far esibire i talenti delle Marche e dare un forte segnale per la ripartenza del comparto – sottolinea l’ideatore Roberto Rossi, titolare dell’agenzia Eclissi Eventi – È fondamentale, ai fini della ripartenza degli spettacoli dal vivo che ci sia un interesse e un aiuto concreti verso gli artisti marchigiani, che siano loro la prima scelta come protagonisti di grandi eventi nel territorio. Diamo precedenza e valore ai tanti artisti marchigiani”.

RicominciARTE ha i riflettori accesi su uno strutturato piano di sicurezza, replicabile per qualsiasi evento all’aperto, che include anche un servizio catering.

Questi gli artisti di venerdì 26, serata dedicata alla musica:

  • Lucio Matricardi,
  • Diego Mercuri,
  • Capabrò,
  • Chicca Sciarresi,
  • XGiove,
  • Doralia Tomassetti,
  • David Uncini & Antonio Cuccaro,
  • Incontri d’Opera,
  • Matteo Greco.

Gli artisti di sabato 27, serata dedicata al teatro:

  • Stefano Tosoni,
  • Mirco Abbruzzetti,
  • Antonio Lucarini,
  • Cesare Catà,
  • Gian Paolo Valentini & Elena Fioretti,
  • Duo-Deno, Lando e Dino,
  • Gli Indimenticabili.

Conducono le serate Daniela Gurini e David Romano. Apertura cancelli ore 20.

Biglietti acquistabili sul circuito Ciaotickets. Info e prenotazioni chiamando ai numeri: 0733.865994 – 392.4450125.

by francesca

“Per gli italiani che l’hanno ispirata… per gli Irlandesi… per chiunque  è in difficoltà e continua a cantare. Per medici, infermieri, operatori in prima linea”.

Bono Vox, sul profilo Instagram degli U2, pubblica una canzone inedita, in questo momento di emergenza sanitaria per l’Europa, dove il Coronavirus annienta il corpo e l’anima ma non ferma il cuore e le emozioni.

Voce e piano, Bono intona il brano dal titolo “Let your love be known”: “sì, c’era silenzio, sì non c’era nessuno qui, sì camminavo per le strade di Dublino e non c’era nessuno vicino. (…) Vivi così lontano, giusto dall’altra parte della piazza e non posso raggiungerti, ma posso suonare, non puoi toccare, ma puoi cantare sui tetti”. Questi sono solo alcuni dei versi del brano.

Coronavirus, Bono canta per l’Italia: “Una canzone per chi lotta”

Let Your Love Be Known

Yes, there was silence
Yes, there was no people here
Yes, I walk through the streets of Dublin
And no one was near

Yes, I don’t know you
No, I didn’t think I didn’t care
You live so very far away from
Just across the square

And I can’t reach
But I can ring
You can’t touch
But you can, you can sing
Across rooftops
Sing down the phone
Sing and promise me you won’t stop
Sing your love be known
Oh, let your love be known

Yes, there is isolation
You and me we’re still here
Yes, when we open our eyes
We will stand down the fear

And maybe I said the wrong thing
Yes, I made you smile
I guess the longest distance
Is always the last mile

And I can’t reach
But I can ring
You can’t touch
But you can, you can sing
Across rooftops
Sing to me down the phone
Sing and promise me you won’t stop
Sing and you’re never alone
And again

Sing
As an act of resistence
Sing though your heart is overthrown
Sing, when you sing there is no distance
So let your love be known
Oh, let your love be known
Though your heart is overthrown
Let your love be known

 Traduzione: “Fai conoscere il tuo amore”

Sì, c’era silenzio
Sì, non c’erano persone qui
Sì, passeggio per le strade di Dublino
E nessuno era vicino

Sì, non ti conosco
No, non credevo che non mi importasse
Vivi così lontano
Dall’altra parte della piazza

E non riesco a contattarti
Ma posso suonare
Non puoi toccare
Ma puoi, puoi cantare
Sui tetti
Cantare al telefono
Canta e promettimi che non smetterai
Canta in modo che il tuo amore sia noto
Oh, fai conoscere il tuo amore

Sì, c’è isolamento
Io e te siamo ancora qui
Sì, quando apriremo gli occhi
Annulleremo la paura

E forse ho detto la cosa sbagliata
Sì, ti ho fatto sorridere
Credo che la maggior distanza
Sia sempre l’ultimo chilometro

E non riesco a contattarti
Ma posso suonare
Non puoi toccare
Ma puoi, puoi cantare
Sui tetti
Cantare per me al telefono
Canta e promettimi che non ti fermerai
Canta e non sarai mai solo
E ancora

Canta
Come atto di resistenza
Canta anche se il tuo cuore è travolto
Canta, quando canti la distanza non esiste
Quindi fai conoscere il tuo amore
Oh, fai conoscere il tuo amore
Anche se il tuo cuore è travolto
Fai conoscere il tuo amore

(Notizia da Ansa, video Rtl)

 

by Alessandra Renzetti

Ed è così che mentre la tensione sale, mentre l’angoscia avanza ed il numero dei contagiati spaventa, un piccolo segno di speranza all’interno di un’Italia divisa dalle aspettative ma unita nel dolore si fa strada: un arcobaleno e la scritta “andrà tutto bene” danno voce ai bambini di Modugno (Bari) su lenzuola appese ai balconi delle case.

Si tratta di un’iniziativa di alcune mamme e che si sta diffondendo in diverse città, dalla Puglia alla Campania, ma anche a Roma per reagire con ottimismo all’emergenza coronavirus, ed impegnare quei piccolini in casa che forse non possono ancora capire la gravità della situazione in cui versa “mamma Italia”. Questa forma di comunicazione che si diffonde piace tanto e cerca, almeno idealmente, di contrastare la diffusione del virus.

In questi giorni bui in cui anche il sole con la sua luce sembra mentire, questi colori innocenti si affacciano verso il mondo lanciando dei messaggi positivi proprio da quelle abitazioni che tengono in gabbia le emozioni altalenanti e complesse, fatte di quel mix di rassegnazione e rabbia, paura e tristezza. Tanti i messaggi lasciati in giro dai pedoni nelle città italiane quando ancora una passeggiata non era proibita categoricamente ed in fin dei conti volevano solo poter rassicurare uno Stato ferito con la frase diventata anche hashtag in questa circostanza: “andrà tutto bene”.

Possibile che accade tutto ciò nel mondo? Può essere che accade questo in quell’Italia che ha solo ‘assaporato’ il freddo dell’inverno, e che gioiosamente si preparava ad accogliere la bella stagione? Un incubo al momento congela le speranze, mentre gli occhi piangono quando le mani sfogliano, anzi no “clickano” sulle immagini di quell’Italia solare e preziosa, e non solo poichè è anche bella da morire.

“Vogliamo lanciare un’onda di positività – dicono gli ideatori di questa bella iniziativa tutta italiana – e inoltre i bambini si divertiranno molto a dipingere”.

Sulle lenzuola decorate che sembrano interagire con un mondo privato della sua anima non mancano mani, cuori, speranze e i nomi dei bambini che lo hanno realizzato e che sono fieri di poter dare un messaggio positivo esortati anche dalle loro mamme che li proteggono da un virus cattivo e prepotente. E’ un modo originale per esorcizzare la paura e l’attesa, per ingannare lo scorrere delle ore ai tempi dell’#iorestoacasa e dell’#andràtuttobene.

Pensieri positivi da parte dei bambini, che alla base di quell’arcobaleno vedono la vera ricchezza: l’amore di chi li protegge anche in un momento in cui la preoccupazione è forte.

(Foto da Ansa)

by Alessandra Renzetti

Si è svolta nella giornata di ieri 23 agosto 2019, presso la Sala Consiliare Tinozzi della Provincia di Pescara, la conferenza stampa indetta da Antonio Di Marco, coordinatore regionale Abruzzo-Molise del Club de “I borghi più belli d’Italia”, in occasione della visita di una delegazione cinese di rappresentanti politici del municipio di Zhengzhou, una delle più importanti città della Cina centrale, centro politico, economico, tecnologico ed educativo e capitale della provincia di Henan, con oltre 8 milioni di abitanti.

La missione cinese, grazie anche alle ottime relazioni socio-istituzionali intrattenute tra il coordinatore Antonio Di Marco e stakeholders locali esteri, sarà in visita due giorni per valutare investimenti sul territorio e “questo breve soggiorno costituisce già una grande opportunità da cogliere per mostrare loro l’Abruzzo più vero e autentico attraverso i nostri Borghi più belli e il loro prezioso patrimonio storico, culturale e immobiliare”.

 

Ad accogliere la delegazione, assieme al coordinatore regionale del Club Antonio Di Marco, ai consiglieri provinciali Gianni Chiacchia e Domenico Vespa e agli amministratori dei Comuni del club de “I borghi più belli d’Italia” Abruzzo-Molise, c’era la dott.ssa Hong Ji, rappresentante in Italia della provincia cinese di Henan, che già negli scorsi anni ha avuto incontri ai massimi livelli istituzionali, tra cui il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

 

La Missione Cinese è composta dai seguenti delegati:

  • Wang Guixin – Vicedirettore del comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou
  • Zhang Hui – Vice Segretario Generale / Direttore dell’ufficio generale del comitato permanente del Congresso popolare municipale di Zhengzhou
  • Ma Guoli – Vicedirettore dell’ufficio della Commissione per gli Affari esteri del Comitato municipale di Zhengzhou
  • Li Xingfu – Direttore del Comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou, filiale del distretto di Gaoxin
  • Li Changyi – Direttore del Comitato permanente del Congresso popolare di Zhengzhou, filiale del distretto di Zhongyuan
  • Yuan Weidong – Direttore dell’Ufficio dei servizi per l’industria emergente dell’Ufficio per i servizi per l’industria emergente della zona di sviluppo economico e tecnologico di Zhengzhou

 

 

ANTONIO DI MARCO: “La visita e le relazioni che intratterremo con i massimi rappresentanti di questa importante realtà metropolitana della Cina è motivo di orgoglio e una preziosa occasione per i nostri borghi, per attivare una sinergia con le forze istituzionali, politiche, economiche ed imprenditoriali.

I nostri piccoli e caratteristici borghi sono parte integrante del patrimonio storico e artistico italiano e grazie alla valenza storica del territorio, le risorse attrattive e la disponibilità della comunità locale potremo elaborare concretamente strategie di sviluppo, proposte progettuali e avviare investimenti che possano far tornare i borghi ad essere il centro dell’organizzazione delle attività e dell’economia, in una visione di sviluppo sostenibile dell’intero territorio regionale.

 

ZHENGZHOU è una delle più importanti città della Cina centrale, centro politico, economico, tecnologico ed educativo e capitale della provincia di Henan, soggetto a un forte fenomeno di espansione urbana, veicolato da nuove politiche d’infrastrutturazione territoriale. La sua prefettura si estende su una superficie di 7.446,2 km² con oltre 8 milioni di abitanti. La città si trova a circa 700 km da Pechino e a 1000 da Shanghai, raggiungibili attraverso il sistema di ferrovie (treno ad altissima velocità) di cui ZhengZhou è un nodo importante nella regione.

La storia del luogo, la radicalità delle trasformazioni in atto, le prospettive che lo investono fanno di questo territorio un laboratorio ove è possibile osservare come stia progressivamente evolvendo il modo di “fare città” in Cina.

Fondata 3.600 anni fa, a fine XIX secolo Zhengzhou presenta un’estensione che supera di poco i due chilometri quadrati. Un centro provinciale il cui destino cambia radicalmente a partire dal 1906, anno in cui il governo centrale decide di realizzare due fra le maggiori arterie ferroviarie del Paese: la linea Pechino-Hankou e la linea Lianyungang-Lanzhou.

La città viene scelta quale luogo d’interscambio fra queste due rotte. Una scelta che caratterizzerà fortemente la storia del luogo. Grazie a tale infrastruttura, negli anni successivi Zhengzhou cresce e acquisisce sempre maggiore importanza a livello nazionale. Nel 1922 il Governo riconosce la città come polo commerciale della regione. Vengono così redatti i primi piani di espansione urbana (1922-1946) e si smantella l’antica cinta muraria (1928). Nel 1947 Zhengzhou ha raddoppiato la sua estensione attraverso un’espansione che vede la città storica diventare sempre più marginale e il polo ferroviario acquisire sempre maggiore importanza.

Nel periodo successivo alla Rivoluzione, il primo piano quinquennale designa Zhengzhou quale uno dei sei principali poli di lavorazione del cotone della Cina. Al commercio si sostituisce l’industria, ma il perno della città rimane l’infrastruttura ferroviaria.

Nel 1957 Zhengzhou viene nominata capitale politica dell’Henan e, a seguito delle riforme economiche degli anni ’80, conosce una forte fase di espansione che subisce un’accelerazione a partire dai primi anni Duemila. In questo periodo la Municipalità promuove l’ambizioso progetto per la new town di Zhengdong. Il fulcro rimane sempre la ferrovia: una nuova linea ad alta velocità che taglia la Cina promuovendo indirettamente la realizzazione di grandi manufatti nei pochi punti in cui collide con il suolo. Zhengdong è questo: un polo ferroviario che diventa occasione per la progettazione di un’area urbana di 150 kmq a est del nucleo cittadino esistente, con l’ambizione, a partire da qui, di ricoprire un ruolo di primaria importanza nello scacchiere cinese.

by Redazione

Inizia sempre così un viaggio con Liga: un rullo di tamburi e un tuffo nel cuore, le mani in alto indicano il gran palco, le gambe non possono fare a meno di ballare, i pensieri non riescono a star fermi e le anime sono pronte a fondersi accompagnate dalle note.

Inizia sempre così un concerto del rocker di Correggio, con un inno altisonante che è impossibile frenare,  con quelle parole che sono quasi un Colpo all’anima, ma è talmente famigliare un simile ambiente che non si può fare a meno di cantare a gran voce Niente paura. Sembra esistere una canzone per ogni momento, sembra concretizzarsi una frase per ogni istante e chi ama Ligabue lo sa bene, la sua musica accompagna per tutta la vita nel bene o nel male e trova sempre un modo per consolare.

Ligabue a San Siro

Ed ecco che con il suo Start Tour, Luciano Ligabue è tornato a suonare per il suo pubblico ed è stato sufficiente un colossale concerto a San Siro lo scorso 28 giugno, per mettere da parte dubbi e perplessità su una tournée iniziata con qualche difficoltà: lo sanno bene i quasi 60mila che hanno festeggiato con l’artista i ventidue anni dal suo esordio nello stadio milanese.

Ancora una volta ha dominato la scena, con il suo look impeccabile e la sua disinvoltura da amico di sempre, coinvolgendo il pubblico e regalando emozioni: una scaletta degna di nota quella proposta ai suoi fan, un cocktail di successi tra cui le canzoni “immortali” che lasceranno sempre senza respiro e che piacciono anche ai più giovani.

Ligabue a San Siro

Un inizio spettacolare per abbracciare i fan con una delle ultime creazioni Polvere di stelle, ed ecco che il pubblico, giunto da tutta Italia, illuminato da un fantastico gioco di luci e colori, è diventato subito protagonista. In molti non vedevano l’ora di andare al Meazza lo scorso venerdì dove c’era davvero una festa: lo sa bene chi ha cantato e ha fatto “tremare” gli spalti con Ballando sul mondo, chi ha sognato con A modo tuo ma anche chi ha perso la voce nel cantare a squarciagola  A che ora è la fine del mondo.  Anche lo stadio ha avuto una sua dedica speciale con Una vita da mediano, mentre lo slancio è stato offerto da Happy hour, ed a seguire La cattiva compagnia. Sulla passerella, brani da urlo come Vivo morto o X, Il giorno dei giorni, L’odore del sesso e I ragazzi sono in giro, inno a quei tanti che a tutti i costi hanno raggiunto San Siro per godere dello spettacolo.

Ligabue a San Siro

E poi ancora Quello che mi fa la guerra, e la canzone che emoziona soprattutto la “femmina” con quella “f” marcata e forte che solo lui sa pronunciare così bene, Certe donne brillano, e quei classici che sono ormai colonna sonora di una vita come Ho perso le parole, Tra palco e realtà, e quel capolavoro tatuato nelle menti di più generazioni Certe notti: impossibile da dimenticare. Tanti, davvero tanti i successi proposti.

Non sono mancati i bis, e siccome Ligabue non lascia nulla al caso ha scelto bene: per i più romantici, per i sognatori ed i nostalgici Piccola stella senza cielo e per i più scatenati,  per quelli che non hanno smesso di cantare fino alla fine: Urlando contro il cielo.

A Milano il 28 giugno faceva molto caldo, ma la musica ha portato una fresca novità: Start, il grande ritorno di Luciano Ligabue che prosegue con il suo tour ed il suo pubblico, questa una è garanzia, non si stanca mai!

Alessandra Renzetti 

 

by Alessandra Renzetti

Si intitola “Io e Giorgio” il nuovo libro della giornalista e scrittrice Veronica Iannotti, edito da Real Press. La biografia di Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti, che racconta della sua vita insieme al marito.

Libro “Io e Giorgio”

La Iannotti racconta la storia intensa di una donna lontana dalle luci dei riflettori e di un artista amatissimo, poliedrico e geniale, rimasto immortale nel cuore di chi lo ha conosciuto e seguito. La vita di Roberta e Giorgio narrata attraverso gli occhi di una moglie che del marito raccoglie e prosegue i progetti, diventandone l’eredità artistica e personale.

Roberta parte dagli albori della sua giovinezza per arrivare all’incontro con Giorgio, alla loro vita insieme, ai retroscena, raccontando ciò che si cela dietro al personaggio. Gioie e difficoltà di una vita vissuta pienamente e appassionatamente, per un uomo mancato troppo presto e una donna che dovrà riscoprire se stessa molteplici volte, per rinascere a nuova vita. Un percorso costellato da grandi successi, momenti bui e profonda ironia.

Io e Giorgio” è il primo volume di una collana intitolata “Il canto delle cicale”, un insieme di biografie dedicate a raccontare storie di donne, attraverso le quali affacciarsi su tanti, diversi mondi – spiega l’autrice Iannotti – Questo, è un progetto a cui tengo moltissimo e a cui penso da diversi anni. Sono felice di avergli dato vita e continuerà attraverso molte altre storie, sto già lavorando alla prossima dedicata ad un personaggio noto al grande pubblico”.

Questo libro persegue anche una finalità sociale, parte del suo ricavato sarà donato a sostegno di Aziende Ospedaliere del Piemonte, per i reparti di terapia intensiva neonatale e oncologia e a finanziamento di borse di studio per la ricerca oncologica.

Chi è Veronica Iannotti?

Veronica Iannotti è giornalista e biografa monferrina. Dirige lo Studio di Servizi Editoriali Real Press sito a Murisengo (AL), dove si occupa di pubblicazioni. Già giornalista televisiva, è dipendente della Camera dei Deputati, per il Gruppo Misto, Ufficio Stampa, fino al 2013. É stata Consigliere Comunale e di Unione Collinare. Dal 2016 è membro della Giuria della Stampa del Festival di Sanremo.

by Redazione