Venerdì 23 febbraio 2024 (ore 20:40) in #pasquinellicasacultura, secondo appuntamento con il PHF.1/Poetry House Festival che andrà avanti fino a maggio e ospiterà nomi eccellenti della nuova scrittura abruzzese contemporanea. Grande successo sin dalla prima serata con Beniamino Cardines e Margherita Bonfilio. Ospiti della seconda serata Caterina Franchetta (poetessa, performer) e Domenico Cornacchia (poeta, scrittore). Il PHF.1 è patrocinato dal Comune di Pescara.
Il festival vuole innescare una potente riflessione sulla scrittura poetica e la poesia, sugli spazi autentici dell’ascolto sempre più rari e poco programmati. Direzione artistica Beniamino Cardines, promozione culturale Annarita Pasquinelli. In casa, in un salotto, vicinissimi perché abbiamo bisogno di toccare con mano le parole del poeta o della poetessa. La poesia è fatta di cuore e passioni, di libertà e rivendicazioni, di partecipazione e democrazia, di esistenza e vitalità.
Caterina Franchetta, poetessa: “Le parole sperperate lungo il viale del pensiero indaffarato, per testare spettatori sonnolenti, perdono forza nell’inutile abbondanza e finiscono ammassate. Cosa fare per non morire? Ecco la poesia”.
Domenico Cornacchia, scrittore: “Oggi, forse più che mai, l’impegno delle nuove generazioni non sta solo nel guardare al futuro, ma anche nel custodire il passato. Mi impegno a custodire le mie radici prima che vengano a mancare le fonti d’informazione”.
Beniamino Cardines, direttore artistico: “Rimettiamo al centro il gesto della scrittura come luogo di socialità, socializzazione, e restituiamo alla parola scritta il potere di innescare confronti, dialoghi e relazioni. Cercare insieme è ritrovarsi e mettere in moto un dialogo attivo. Non c’è solo chi scrive, ma anche chi ascolta, entrambi parlano. Le parole hanno un peso, un significato, sono la continua esplorazione della nostra capacità di esprimerci, comunicare, entrare in relazione con gli altri. La cultura è qualcosa da desiderare, da volere, non solo qualcosa da fruire come spettatori in luoghi preposti e per il resto del tempo vuoti e silenziosi. La cultura nasce e cresce in ogni casa, è dalle nostre case che immaginiamo una società, che la rinnoviamo o la regrediamo”.