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Tag Archives: federico perrotta

guardiagrele

Musica, divertimento, risate: un mix di emozioni calcherà il palco del Cineteatro Garden di  Guardiagrele (Ch), grazie alla collaborazione tra Uao Spettacoli ed il Comune, il 16 maggio alle ore 21.00 con il “varietà d’amore di ieri, oggi e domani” che reca la firma di Federico Perrotta e Valentina Olla, I Perrollas, impegnati in uno spettacolo dal titolo attuale “Ti lascio tra un post” ma dai toni quasi televisivi e nostalgici, per la nuova regia di Piero Di Blasio. Le scene e i costumi sono di Graziella Pera.

Le dinamiche di coppia declinate attraverso i secoli, sono la dimostrazione che la musica è sempre la stessa..forse..anzi no cambia! Perché cambiano le dinamiche, cambiano le metriche, arriva il revisionismo politically correct..eppure da Adamo ed Eva al Corsivo, l’uno non tace e l’altra, ovviamente, non acconsente!

E proprio loro Perrotta e Olla innamorati nella vita e del loro lavoro attraverseranno con grande brio la musica di tutti i tempi: dallo stornello al rap, al cabaret il tutto nel nome dell’amore e della passione che da sempre li contraddistingue.

 Non mancheranno ricordi, riferimenti a storie di professionisti, personaggi storici della televisione e del cinema che fanno parte dell’immaginario comune in cui verranno raccontate anche le grandi coppie del musical, della commedia musicale italiana.

E’ una passeggiata informale in un passato non così lontano sempre ricco di emozioni e sensazioni, dove si va a scavare nella memoria delle persone, con uno sguardo attento verso i giovani che talvolta non sanno di cosa si parla ma attraverso una canzone o un riferimento possono capire di cosa si tratta magari andando a cercare subito dopo su internet, visto che la quotidianità ormai viaggia sui social.

Per aggiornamenti è possibile seguire anche le pagine social @uaospettacoli.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com, per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.5001699 – 0871.446284.

 

by Redazione
estatica

Mercoledì 2 agosto alle ore 22 presso l’arena Porto Turistico Marina di Pescara (PE), andrà in scena il primo dei tre spettacoli tutti al femminile di “Teatriamoci” la rassegna del Direttore artistico Federico Perrotta all’interno di Estatica 2023: si tratta di Senza santi in paradiso di e con Nadia Rinaldi prodotto da Goria S.r.l. e diretto da Claudio Insegno.

L’appuntamento estivo con Estatica presso il capoluogo adriatico è possibile grazie alla Camera di Commercio Chieti Pescara, il Marina di Pescara, il Comune di Pescara, la Provincia di Pescara e quella di Chieti; è la Spray Records, invece, a coordinare magistralmente il corso delle serate.

La carriera cinematografica di Nadia Rinaldi va sempre di pari passo con quella teatrale: è una donna eclettica formata nel laboratorio di Gigi Proietti; è un’attrice di cinema e teatro che sono la sua passione ma il suo vero grande amore sono i suoi figli.

Icona Pop degli anni ’90 ha conosciuto i due lati della stessa medaglia come lei stessa ha ammesso, cavalcando l’onda del successo e vivendo anche periodi bui ma con la sua caparbietà è risorta e tutt’oggi gode di tanta stima da parte del suo pubblico e notorietà che alterna tra cinema e teatro riscuotendo successi desiderati.

Proprio questa sua voglia di risorgere l’ha portata ad interpretare in teatro vari successi come Amara e numerose partecipazioni a film per la regia di grandi nomi da Pier Francesco Pingitore a Christian De Sica, da Enrico Oldoini a Carlo Vanzina e non solo, ma ha anche voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa interpretando l’esilarante monologo che porterà a Pescara appunto, con la regia di Claudio Insegno  e aiuto regia di Step Minotti,  “Senza santi in paradiso” che con dignità ed ironia tra voci di amici come Pino Insegno e canzoni di Franco Califano e Gabriella Ferri da lei interpretate nello spettacolo sta riscuotendo un successo annunciato e ora in tour in svariati teatri italiani.

La serata è a sostegno dell’Associazione di Volontariato di Pescara Diversiuguali di Gianna Camplone, al servizio di tutti verso l’integrazione europea dei diversamente abili nella società moderna.

Diversuguali, attraverso le sue attività si prefigge il compito di: promuovere una reale integrazione socio-culturale ed ambientale per ogni soggetto diversamente abile; contribuire a formare una vera e propria cultura delle diversità, partendo da un costante ed armonico processo educativo-formativo nella famiglia e nei diversi ambiti istituzionali (società e territorio); rendere autonomi i ragazzi diversamente abili per assicurare a tutti una degna qualità di vita.

Perchè tutti possano condividere diritti e doveri nel rispetto reciproco, occorre conoscere per imparare, quindi fare per essere “persona” e collettività.

Si ricorda che i prossimi due appuntamenti con Teatriamoci sono previsti sempre alle ore 21.00, stessa location, per il 16 agosto con lo spettacolo di Anna Mazzamauro con “Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi” a sostegno dell’Associazione Ada Manes Foundation e per il 30 agosto con “Bastarde senza gloria”, sul palco Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu, Giulia Perini, in questo caso la serata è a sostegno dell’Associazione Orizzonte di Francavilla al Mare.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com. Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero 333.5001699.

E’ possibile inoltre seguire le pagine social alla voce @uaospettacoli. Info e programma dell’intera rassegna di Estatica sono sul sito www.estaticapescara.com e sui social dedicati.

 

 

 

 

by francesca

Gli anni d’oro della risata ed un grande omaggio al duo comico per eccellenza Stan Laurel e Oliver Hardy rappresentano l’anima di una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con la Uao Spettacoli dal titolo “Stanlio e Ollio, amici fino all’ultima risata”.

La regia reca la firma di Claudio Insegno che fa coppia in scena con Federico Perrotta nell’interpretazione del duo. Sul palco sono numerosi gli antagonisti e i protagonisti che animano la scena: da Thelma Todd, famoso Cold Case hollywoodiano, a Mae Bush, frequente protagonista dei film di Stanlio e Ollio insieme a Jim Finlayson e lo storico e dispotico produttore Al Roach e perfino tutte le mogli che hanno animato la vita e sono state a volte il presupposto artistico dei due protagonisti.

Lo spettacolo debutta al prestigioso Festival teatrale di Borgio Verezzi (Savona), l’11 e 12 luglio alle 21.30 ed ora prosegue con l’appuntamento a Roma previsto per il 18 e 19 luglio al teatro Tor Bella Monaca alle ore 21.00; caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di “slapstick”, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante.

Quest’operazione teatrale è un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, e a “sbellicarsi dalle risate”.

In questa commedia musicale, gli autori del testo sono gli attori e produttori Sabrina Pellegrino, Claudio Insegno, Federico Perrotta, Valentina Olla che si ritrovano sulla scena e Fabrizio Angelini, che ha curato anche le coreografie. E inoltre nel cast Franco Mannella, attore, regista, doppiatore, e due giovani talenti Giacomo Rasetti e Federica De Riggi.

“Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale?” – incalzano Claudio Insegno e Sabrina Pellegrino.

Eppure come proseguono “abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni”.

“Sì, è vero – spiega Insegno – potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. Ma l’amore e il profondo rispetto che proviamo per loro ci portano a rappresentarli come non li abbiamo mai visti”.

In questo spettacolo è possibile essere travolti dalla loro rocambolesca vita privata, soprattutto, nell’articolato rapporto con le loro numerose mogli: è dal 1921 che abituano il pubblico a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia, è un invito a continuare a farlo anche nella contemporaneità.

Le scene sono di Alessandro Chiti ed i costumi di Graziella Pera, le musiche originali del Maestro Claudio Junior Bielli. Disegno luci Marco Laudando, progetto audio Marco De Angelis, aiuto regia Step Minotti.

Per info è possibile seguire le pagine social alla voce @uaospettacoli.

 

by Redazione

Teatriamoci si tinge di rosa, sul palco di Estatica 2023 Rinaldi, Mazzamauro, Gegia, Villa, Olla

Spettacoli diversi tra di loro ma con un filo conduttore: “la donna”, che sarà la protagonista dei tre appuntamenti di Estatica 2023 calendarizzati nella mini rassegna di “Teatriamoci” a cura dell’attore abruzzese Federico Perrotta per Uao Spettacoli e che, nel mese di agosto, animerà il palco dell’arena del Porto Turistico Marina di Pescara.

L’appuntamento estivo presso il capoluogo adriatico è possibile grazie alla Camera di Commercio Chieti Pescara, il Marina di Pescara, ed il Comune di Pescara, Provincia di Pescara e Provincia di Chieti; è la Spray Records, invece, a coordinare il corso delle serate. Info e programma della rassegna sono sul sito www.estaticapescara.com e sui social della rassegna.

Tanto divertimento, dunque è previsto in occasione dei tre appuntamenti “in rosa”, ma non mancheranno anche sani spunti di riflessione che si celano dietro una risata dove “concediamo al pubblico che crede nel teatro ciò che merita: divertimento e passione. Quest’anno concedo alle donne la bellezza dell’intrattenimento dal vivo per Estatica e spero che il tris di spettacoli proposto piaccia agli spettatori e possa permettere loro di tornare a casa con un sorriso tatuato sul volto perchè quello che ci aspettiamo sono i loro volti distesi, le risate e le strette di mano di chi ci da fiducia; noi artisti viviamo per questo” – commenta il Direttore artistico di Teatriamoci, Federico Perrotta.

Teatriamoci” dà spazio anche alla solidarietà e alla cultura, infatti ogni serata sosterrà un’associazione che avrà la possibilità di lanciare un messaggio oltre che di illustrare i propri progetti al pubblico.

L’appuntamento con le tre serate è alle ore 21.00.

Si parte il 2 agosto con “Senza santi in paradiso” con Nadia Rinaldi per la regia di Claudio Insegno: questa stand up è dedicata al mondo dello spettacolo raccontato in prima persona dalla protagonista, tra disavventure esilaranti e gustosi retroscena. Perché se la vita dell’attore è già piena di difficoltà, lo è ancora di più se non si hanno santi in paradiso!

Nadia Rinaldi si è fatta conoscere al grande pubblico con diversi ruoli in diversi film di Christian De Sica, ma anche di Dario Argento e dei fratelli Vanzina. A teatro spiccano i lavori insieme a Gigi Proietti, Enrico Lamanna e Giorgio Strehler. Questa serata sarà affiancata dall’Associazione DiversiUguali.

Il 16 agosto è la volta di Anna Mazzamauro con “Com’è ancora umano lei caro Fantozzi”, un tributo all’intramontabile Paolo Villaggio da lei scritto, diretto e interpretato, accompagnata alla chitarra e al pianoforte da Sasà Calabrese.

Nella serie di film che raccontano le avventure del ragionier Ugo Fantozzi, Anna Mazzamauro ha interpretato la parte della signorina Silvani, la collega di cui Fantozzi è perennemente innamorato e della quale non viene mai rivelato il nome di battesimo.Un viaggio in cui Anna Mazzamauro/Silvani, raccontando Ugo Fantozzi, racconta Paolo Villaggio. Ripercorrendo il loro incontro, il primo film, il divertente impatto dell’attrice con il cinema e “via via vent’anni della nostra vita professionale a puntate, vent’anni di solitudine della Silvani che non aveva capito che Fantozzi fosse stato l’unico uomo ad averla veramente amata”. La serata è a sostegno dell’Associazione Ada Manes.

Il 30 agosto è la volta di un racconto tragicomico di Gianni Quinto ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva ossia “Bastarde senza gloria”, con sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili in cui una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito. Co-prodotto dall’Ass. Gold e UAO Spettacoli con il contributo del Nuovo IMAIE, adattamento e regia dello spettacolo sono di Siddhartha Prestinari, le sette donne sono Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Elisabetta Mandalari, Eugenia Bardanzellu. La serata sarà affiancata dall’Associazione Orizzonte di Francavilla al Mare (Ch).

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com. Per info, abbonamenti per i tre spettacoli e prenotazioni è possibile contattare il numero 333.5001699. E’ inoltre possibile seguire le pagine social @uaospettacoli.

by Redazione
lama dei peligni

A volte bisogna perdersi, per ritrovarsi”, dicono i saggi. Ma quando a perdersi è un’intera società, come si fa a ritrovare un sentiero sicuro? E dove porterà le persone quest’epoca senza più una bussola? Prova a rispondere a questa e a tante altre domande, con leggerezza e ironia, Mario Zamma, attore caratterista, musicista, imitatore e ‘rumorista’, una delle anime del Bagaglino, ed eclettico e versatile artista: l’appuntamento con lo spettacolo “Sbussolati”, regia ed autore Roberto D’Alessandro, chiude la fortunatissima rassegna invernale curata dall’artista abruzzese Federico Perrotta, “Ama il teatro a Lama” che ha portato nuova linfa vitale al comune di Lama di Peligni (Ch) guidato dal sindaco Tiziana Di Renzo, che ha immediatamente accolto l’idea di portare calore e risate su un territorio desideroso di novità, anche in campo artistico e culturale.

L’appuntamento con il volto storico del Bagaglino è per il 19 marzo alle ore 18 sul palco della Sala Polivalente “A.Del Pizzo” di Lama dei Peligni: “Giunti alla fine di questa esperienza, non si può non ringraziare di nuovo il Comune di Lama dei Peligni per il sostegno ed il sindaco che ha creduto molto in questa collaborazione, ma anche la compagnia teatrale TeatrArtMaja per la dedizione che impiega costantemente per la realizzazione di attività importanti per la comunità; chiudiamo la rassegna con la nota ironia di Mario Zamma che offrirà ottimi spunti di riflessione sui macro temi di attualità. Con i ‘Matti di Dio’ abbiamo garantito tradizione abruzzese e storia in chiave sarcastica, con i ‘Tipi’ di Roberto Ciufoli abbiamo mostrato i tanti volti di una società e con Marco Falaguasta in ‘Non ci facciamo riconoscere’ non è mancato un parallelismo tra generazioni. E’ il momento di portare a casa le emozioni e riflettere su ciò che insegna il teatro nelle sue innumerevoli forme, e che il pubblico presente a Lama dei Peligni, che ringraziamo, ha sicuramente compreso”.

 Attraverso la formula del varietà, con una serie di monologhi dalla sferzante e irriverente ironia arricchiti da suggestivi momenti musicali, Zamma affronta lo ‘sbussolamento dei nostri tempi’: l’amore, la famiglia, la cultura, la società e la politica, visti attraverso la lente dell’irresistibile comicità dell’artista irpino, per ridere insieme e riflettere di una modernità così spesso indecifrabile.

Il primo a scoprire Zamma è Lello Bersani, nella trasmissione televisiva “Prisma, settimanale dello spettacolo”. Le imitazioni diventano il suo trampolino di lancio, infatti nel 1986 partecipa a Fantastico, con Pippo Baudo, che lo vuole anche a Serata d’onore dove, una sera duetta con Eros Ramazzotti e l’anno dopo, avviene l’incontro con uno dei mostri sacri della recitazione e della comicità italiana, Gino Bramieri, che lo inserisce nel cast del GB Show, in onda su Canale 5.

E’ il 1987 e il segretario della Democrazia Cristiana, il principale partito politico italiano dell’epoca, è Ciriaco De Mita. La sua imitazione diventa un cult, al punto che Pier Francesco Pingitore  introduce Zamma nella famiglia del Bagaglino; per lui anni arrivano anni di successi al fianco di mostri sacri come Oreste Lionello, Pippo Franco e non solo.

Con Sbussolati si impegna a lavorare in uno spettacolo che non fosse solo uno spettacolo comico. La comicità è figlia del dramma. Si ride tanto perché ci sono situazioni tragiche. E qui Zamma ha voluto fare uno spettacolo di discussione, veicolando un pensiero nel quale chi ascolta si riconosce e prova a riflettere: una storia d’amore raccontata al contrario.

“E’ uno spettacolo che parte proprio dalla voglia di coinvolgere – spiega il protagonista Mario Zamma. – Vuole leggere quello che circonda ognuno di noi, ha il dovere anche di interpretare lo spazio. Oggi gli italiani sono ‘sbussolati’ visto il momento difficile che stiamo vivendo, basti pensare a quello post Covid per capire, e dunque tutti quanti possono diventare protagonisti di questo spettacolo, e mettersi nei panni di quell’uomo dignitoso e per bene che si ritrova con poco o quasi nulla e deve vivere un nuovo adattamento”.

“C’è un vero spaccato sociale in questo spettacolo, tante sono le realtà osservate, anzi vuole toccare proprio il sociale però fa ridere: è un matrimonio tra drammaticità e comicità. La leggerezza di ‘Sbussolati’ è un ‘Bagaglino’ di tante situazioni che vado ad analizzare, portando sul palco soprattutto un’attualità che con gli anni è in continuo aggiornamento” – conclude l’attore.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.6270355 – 333.5001699; per info e comunicazioni la pagina facebook è @uaospettacoli.

by Redazione

Dopo l’appuntamento ‘sold out’ con tutti i “Tipi” di Roberto Ciufoli è la volta di Marco Falaguasta a Lama dei Peligni, attore di teatro e fiction con “Non ci facciamo riconoscere”: cosa significasse esattamente questa frase che i genitori degli anni ’70, ’80 e ’90 ritenevano buona per tutte le circostanze e nelle quali bisognasse richiamare i figli ad un comportamento comunque diverso, è rimasto un mistero, eppure in Abruzzo, sarà proprio Falaguasta a darne spiegazione poichè quella frase è anche il nome dello stesso spettacolo che sta facendo ridere e riflettere le platee di tanti teatri in Italia, e che sarà il 12 febbraio alle ore 18.00 nella Sala Polivalente “A. Del Pizzo” a Lama dei Peligni (Ch): si tratta del terzo spettacolo della rassegna teatrale a cura dell’artista abruzzese Federico Perrotta, “Ama il teatro a Lama”.

“Una rassegna d’autore, ricca di nomi, dispensatrice di emozioni – commenta il sindaco del Comune di Lama dei Peligni, Tiziana di Renzo. Per noi è sicuramente una boccata d’ossigeno questa rassegna: finalmente si ride, si riflette insieme, ci si guarda negli occhi per captare impressioni altrui. Dopo ogni spettacolo ci si ferma a commentare insieme. Con “Ama il teatro a Lama” torniamo a vivere con brio il nostro territorio, e l’affluenza dimostra tanto”.

Di e con Marco Falaguasta, amatissimo volto tv visto anche nella recentissima produzione “Storia di una famiglia perbene”, in onda su Canale 5, il one man show “Non ci facciamo riconoscere” è anche una frase che risuona ancora nelle orecchie di tutti quelli che, come lui, sono nati o cresciuti negli anni di piombo, gli anni della legge sul divorzio, sull’aborto, gli anni del sequestro Moro, ma anche del boom economico, dell’Italia campione del Mondo in Spagna.

“Sono anni ai quali la mia generazione guarda sempre con nostalgia. Certo eravamo giovani e spensierati, ma siamo proprio sicuri che non farsi riconoscere sia stato un vantaggio o forse, in qualche circostanza, avremmo potuto alzare la voce e … farci riconoscere? Proviamo a rispondere insieme a questa domanda passando attraverso quello che siamo stati, per vedere come siamo diventati noi che le domande le facevamo ai cugini più grandi, allo zio più moderno e non avevamo né Alexa, né Google” – spiega l’attore che conclude: “Abbiamo fatto tanto per non farci riconoscere ed essere d’accordo con tutti! Ci siamo fatti piacere Sandy Marton, le Big Babol, le biglie con la faccia dei ciclisti e..Sabrina Salerno. Avremo fatto bene?”

Rassegna possibile grazie al sostegno del Comune di Lama dei Peligni e alla collaborazione della compagnia teatrale TeatrArtMaja.

I biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.6270355 o 333.5001699; per info e comunicazioni la pagina Facebook è @uaospettacoli.

Si ricorda che il prossimo appuntamento è previsto per domenica 19 marzo alle 18.00: Federico Moccia con uno spettacolo dedicato alle famiglie “Orgoglio bullismo amore”.

by Redazione
chieti

Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986: a 10 anni dalla scomparsa di questa grande donna anche il teatro vuole celebrarne il genio e l’eredità con lo spettacolo Rita, un genio con lo zucchero filato in testa di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, che ne cura anche la regia, prodotto da Uao Spettacoli.

Proprio nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio 2023, sarà il Teatro Marrucino di Chieti ad ospitare ben tre appuntamenti con l’omaggio alla Montalcini; grazie anche al lavoro della responsabile per le scuole Monica Desiderio ci saranno due matinée, ed un appuntamento serale invece alle ore 21.

La giornata gode del Patrocinio del Comune di Chieti. Ai matinèe parteciperanno l’Istituto Tecnico Industriale Luigi Di Savoia di Chieti con l’impegno della Dirigente Grazia Angeloni, il Convitto Nazionale G.B.Vico con la Prof. Paola Di Renzo ed i due indirizzi ossia il Liceo Classico ed il Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele, e l’Istituto Comprensivo di Spoltore (Scuola Media) con la Professoressa Maria Teresa Forti.

Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, si ritrova a scrivere uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente. Nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata.

La scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.

La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un pò per volta ad intrecciarsi a quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte, le cui note sono accarezzate da eleganti movimenti coreografici.

“Sono emozionata – spiega Valentina Olla – perché è un progetto che mi ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; successivamente mi sono accorta che la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano che volevo e voglio raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini ed io mi sento di riassumere quanto ho imparato dalla vita di una ragazza di 103 anni. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Mi sento di dire che Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti”.

L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata, attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche.

Ed è proprio da questo incontro di fantasia che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, agli sponsor e non solo; sicuramente i ragazzi porteranno a casa una significativa esperienza, un vero e proprio confronto con la storia vissuto in modo empatico con un grande personaggio qual è Rita Levi Montalcini, che anche i più giovani conoscono. Spero che i ragazzi escano con la curiosità che ha sempre distinto questo grande personaggio”.

Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.

E’ possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo delle ore 21.00 su www.ciaotickets.com o chiamando i numeri 333.5001699.

 

by Redazione
Lama dei Peligni

Saranno i Tipi di Roberto Ciufoli ad inaugurare per il 2023, la rassegna teatrale Ama il teatro a Lama a cura dell’attore abruzzese Federico Perrotta: avviata a dicembre 2022 con lo spettacolo I Matti di Dio (Uao Spettacoli) si prosegue, come da programma, con altre tre date d’autore accolte con entusiasmo dal sindaco  di Lama dei Peligni (Ch) Tiziana di Renzo.

L’appuntamento con l’attore e fondatore del quartetto comico la Premiata Ditta, è previsto per domenica 15 gennaio 2023 alle ore 18 presso la Sala Polivalente “A. Del Pizzo” di Lama dei Peligni (Ch): sul palco, una carrellata di tipologie umane, un esilarante percorso che spazia dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe e al danzatore, mostrando come una particolare caratteristica psicologica condizioni un atteggiamento fisico, un modo di parlare e di scegliere le parole.

In Tipi di e con Roberto Ciufoli “si ride di noi, di questa nostra umanità così fortemente spaesata e confusa” con monologhi, poesie, sketch e balli che rendono lo spettacolo un vero “multi-one-man-show”.

“Ringraziamo davvero per il sostegno il Comune di Lama dei Peligni ed il sindaco che crede molto in questa ripartenza, ma anche la compagnia teatrale TeatrArtMaja per la dedizione che impiega per la realizzazione di attività importanti per la comunità; con I Matti di Dio abbiamo avuto un assaggio di ciò che veramente caratterizza una realtà come Lama dei Peligni, e per questo 2023 siamo pronti per proseguire lungo un sentiero caratterizzato da grandi nomi del mondo dello spettacolo che in realtà porteranno anche importanti temi e spunti interessanti in questo angolo di pace d’Abruzzo” commenta l’artista e produttore abruzzese Federico Perrotta.

E’ possibile acquistare l’abbonamento per i tre spettacoli fino al 15 gennaio 2023, data del primo spettacolo; i biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 333.6270355 o 333.5001699; per info e comunicazioni la pagina Facebook è @uaospettacoli.

Si ricorda che i prossimi due spettacoli saranno: domenica 12 febbraio ore 18 con Marco Falaguasta ed il suo one man show “Non ci facciamo riconoscere” e domenica 19 marzo alle 18 Federico Moccia con uno spettacolo dedicato alle famiglie “Orgoglio bullismo amore”.

 

 

by Redazione
lama dei peligni

Dopo più di due anni di insofferenza e restrizioni, anche nel comune di Lama dei Peligni (Ch), si torna a parlar di teatro e con grandi nomi, in occasione della nuovissima rassegna teatrale fatta di tre spettacoli che andranno in scena la domenica alle 18, la cui direzione artistica è dell’abruzzese Federico Perrotta.

Ama il teatro a Lama, questo il nome della rassegna che evidenzia una vocazione, quella per la cultura e l’intrattenimento possibile grazie al Comune di Lama dei Peligni guidato dal sindaco Tiziana Di Renzo, che così interviene: “Sono molto felice di questa ripartenza della stagione teatrale di Lama che negli anni precedenti al covid vedeva un’ampia partecipazione di cittadinanza e noi storicamente abbiamo una compagnia teatrale presente ogni anno. Dopo quasi tre anni di sofferenza e di solitudine, nonostante la nostra comunità sia molto piccola e le persone, in minima parte, anche attraverso le finestre riuscivano a comunicare anche nei momenti più difficili, finalmente viene recuperato il senso della comunità anche attraverso il teatro perché in realtà noi a Lama siamo una grande famiglia”.

La presentazione c’è stata in occasione dello spettacolo I Matti di Dio. Il Messia d’Abruzzo con Federico Perrotta, Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia e Giacomo Rasetti, andato in scena lo scorso fine settimana sul palco della Sala Polivalente “A. Del Pizzo” e che ha ottenuto, un ottimo riscontro di pubblico e di risate.

Prosegue il sindaco: “Ringraziamo l’associazione teatrale TeatrArtMaja molto presente sul territorio e lo stesso Federico Perrotta per averci voluto supportare in questa avventura. Noi quest’anno abbiamo voluto inserire nomi noti nella stagione per testare il riscontro a livello territoriale e non solo comunale”.

Il prossimo spettacolo è previsto per il 15 gennaio 2023 alle ore 18 con Tipi di e con Roberto Ciufoli, componente della celebre Premiata Ditta, e attore di successo in TV e in teatro: una carrellata di tipologie umane, un esilarante percorso che spazia dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe e al danzatore, mostrando come una particolare caratteristica psicologica condizioni un atteggiamento fisico, un modo di parlare e di scegliere le parole. In Tipi: “Si ride di questa umanità così fortemente spaesata e confusa con monologhi, poesie, sketch e balli che rendono lo spettacolo un vero “multi-one-man-show”.

Il 12 febbraio 2023 alle ore 18 è la volta di Marco Falaguasta, protagonista di fiction di successo, che propone il suo one man show Non ci facciamo riconoscere.

Il titolo prende spunto da una frase che ognuno avrà sentito dire dai propri genitori.  Adesso si vive in una società dove ci si fa riconoscere in continuazione tra foto di piatti da mangiare, luoghi in cui si va vacanza, intimi momenti di un bacio, motivo per cui l’autore si chiede: “Allora, come ci troviamo in questa società noi che siamo cresciuti con il consiglio ‘non ci facciamo riconoscere’?”.

Il 19 marzo 2023, alle ore 18 si conclude con uno spettacolo che è dedicato alle famiglie, ossia Orgoglio bullismo amore con Federico Moccia.

Un percorso originale nei sentimenti, nelle loro sfumature e implicazioni, attraverso una mappa emotiva fatta di riflessioni, esempi, storie, citazioni, video e letture che disegnano il senso profondo di tre parole in particolare: orgoglio, bullismo e amore, viste come strumenti preziosi da usare nel quotidiano e nei rapporti con gli altri. Crescere, infatti, non è una scommessa che si affida alla buona sorte. È una scoperta continua, fatta di curiosità, tentativi, errori e volontà.

Eventi esterni, passati e presenti non direttamente dipendenti da noi influenzano questo complesso percorso. Lo disegnano. Un percorso che può diventare difficile, a maggior ragione oggi, visto che ci si trova in un’epoca in cui i rapporti interpersonali e la conoscenza di se stessi sembrano incontrare sempre più ostacoli, a causa della disabitudine delle persone a confrontarsi con la parte più profonda di loro stesse.

Questo vale a maggior ragione quando si tratta del mondo variegato e complesso dell’adolescenza, fase in cui non è semplice decodificare tutta la gamma di sentimenti che si prova, anche perché non sempre si hanno gli strumenti adatti per poterlo fare.

Spesso si vedono le conseguenze negative di questa inconsapevolezza assai diffusa, che porta i ragazzi prima, e gli adulti che saranno poi, a non riuscire a gestire al meglio il loro universo di emozioni e sensazioni.

Essere autori significa anche dare strumenti innovativi per conoscersi e conoscere gli altri, in modo da creare un circolo virtuoso di relazioni sane e costruttive.

E’ possibile acquistare l’abbonamento per i tre spettacoli fino al 15 gennaio 2023, data del primo spettacolo; i biglietti sono acquistabili su www.ciaotickets.com o nel punto vendita adibito all’acquisto sul comune di Lama dei Peligni, ossia Ferramenta Rosato, referente Anna Rita Ferrara.

San Salvo

Nuovo appuntamento con il gruppo di amici che, come da tradizione, gira l’Italia per raccontare la storia di un uomo di origine vestina, Oreste De Amicis: si ritroveranno a San Salvo (Ch) I Matti di Dio (Uao Spettacoli), stasera, 21 dicembre alle ore 21, presso la Sala Teatro del Centro Culturale “Aldo Moro”. Grazie alla Città di San Salvo, la comunità potrà conoscere la vera storia de “Il Messia d’Abruzzo”.

A vestire i panni del capocomico Domenico, sarà l’attore abruzzese Federico Perrotta affiancato da tre compagni di scena che invece interpretano vari personaggi che hanno avuto a che fare con lui: Andrea D’Andreagiovanni, Massimiliano Elia, Giacomo Rasetti che irrompono sul palco, come un’Armata Brancaleone, accompagnati da musiche dal vivo e da canzoni del repertorio abruzzese arrangiate in chiave moderna, coreografate ed interpretate dai quattro.

“I Matti di Dio, ovvero la vera storia del ‘Messia d’Abruzzo’ – così ne spiega l’origine Perrotta – nasce da un’intuizione di Ariele Vincenti, storico collaboratore di Simone Cristicchi, che guardandomi in uno spettacolo che ho fatto tempo fa, mi associò lasciandomi senza parole, alla figura del ‘Messia d’Abruzzo’, e mi raccontò di una storia che a molti, compreso al sottoscritto, è sconosciuta”.

 “Si tratta di un frate poi diventato prete del comune di Cappelle sul Tavo, che si è autoproclamato ‘Messia d’Abruzzo’- prosegue l’artista; – dietro queste nuove Crociate abruzzesi dal tono assolutamente ironico e divertente, come è nello stile di ciò che realizzo sempre, c’è la voglia di lanciare un messaggio forte ossia non perdere mai di vista il lume della ragione: quando si diventa a furor di popolo un capo spirituale il rischio di peccare di presunzione è veramente molto forte”.

“E’ un monito? – conclude Perrotta. – Non credo! Ma un voler porre l’attenzione su qual è il limite tra il genio e la follia”.

Scritto e diretto da Ariele Vincenti, si tratta di uno spettacolo che mostra un pezzo d’Abruzzo mai perso che torna a vivere; questa è storia vera che viene spolverata e tramandata grazie anche ad una comicità senza tempo: “durante delle ricerche che stavo facendo tra le montagne e i paesini dell’Abruzzo ho trovato la storia di Oreste De Amicis. La prima cosa che mi ha colpito è il suo stare sempre dalla parte degli ultimi, dargli voce e dignità pagando lui in prima persona” – spiega Ariele Vincenti.

Nel suo caso – prosegue – sono i contadini di allora alle prese con le ingerenze dei potenti e di una parte del clero, non sempre disposti a difenderli e tutelarli. Dall’altro lato c’è il discorso spirituale intrapreso dal Messia d’Abruzzo che ritengo sia attuale oggi più che mai. In una società priva di valori e di punti di riferimento il concetto di spirito e di recupero delle piccole cose può aiutarci a costruire la nostra casa comune distaccandoci dall’egoismo individuale che ci allontana gli uni con gli altri. Era un sognatore Oreste De Amicis. Sognava una società migliore basata sull’uguaglianza sociale e sul rispetto delle persone come fondamento del suo credo. Anche se a volte si rendeva protagonista di situazioni grottesche e al limite del paradossale, la sua vita merita di essere divulgata, perché questa è una delle tante storie che se non te le raccontano, non le sai. E Federico Perrotta grazie alla sua sensibilità e al suo carisma è l’interprete ideale che racchiude i canoni di una recitazione moderna con la tradizione popolare musicale ed ironica”.

Le musiche sono di Francesco Mammola, le scene ed i costumi di Graziella Pera.

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