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Category Archives: Cronaca

cover per mascherine

Cover per mascherine, come quelle per i cellulari, per far sì che i bambini indossino più facilmente, e con il sorriso, i dispositivi di protezione.

Parte dall’Abruzzo l’idea, la prima nel suo genere, destinata a rivoluzionare il settore delle mascherine. Disegni, slogan, supereroi, bandiere e, soprattutto, tanti colori e tanta fantasia: elementi che rispecchiano le personalità, il gusto e le diverse passioni dei più piccoli, consentendo di coprire i più anonimi modelli tradizionali che cancellano le espressioni del volto.

Proteggersi con il sorriso è lo slogan del progetto lanciato da un giovane imprenditore che ha registrato il marchio #andratuttobene e creato il sito covermascherine.com.

Vero e proprio boom subito dopo il lancio: nel giro di una settimana sono quasi diecimila gli ordini e decine di migliaia gli accessi al sito e sui social network.

cover per mascherine

Trentasette anni, creativo, imprenditore immobiliare con trascorsi nel mondo della moda e della comunicazione, è il pescarese Alessio Sarra ad aver ideato, durante l’isolamento sociale, all’inizio dell’emergenza, il progetto che coinvolge anche Stefano Esposto, operatore del settore moda, e Luca Gialluca, il quale, con le sue sarte, realizza materialmente le cover per Sarra. La produzione avviene tra Silvi e San Giovanni Teatino.

 

Lavorazione sartoriale artigianale, materiali di alta qualità e certificati, doppio strato di cotone con certificazione di antitossicità, stampa fronte retro, ferretti per il fit del naso e mollette resistenti. Le cover #andratuttobene sono assolutamente Made in Italy.

Sono studiate per coprire ed adattarsi ad ogni genere di mascherina, nonché lavabili e riutilizzabili, come un qualsiasi capo di abbigliamento.

Dai disegni ai colori di ogni tipo, dagli slogan che ironizzano sul virus, alle bandiere degli stati, dai supereroi ai colori della squadra del cuore, le cover rispecchiano i gusti, le sensibilità e gli interessi di ogni bambino.

Tanti gli ordini arrivati da parafarmacie, negozi di moda, tabaccherie e attività di vario genere, dove le cover possono essere posizionate e messe in vendita in espositori a tema. Si sta inoltre lavorando su prodotti personalizzati aziendali e tanti imprenditori ne hanno ordinati in quantità per i propri dipendenti. E per i più grandi c’è il progetto “Proteggersi con stile!”, la cui filosofia di base è sostanzialmente la stessa, che prevede anche la linea business destinata alle occasioni di lavoro. Si stanno inoltre studiando modelli con filtro, cioè mascherine pronte all’uso, e altre in tessuto non tessuto.

“L’idea – racconta Sarra – è nata nelle prime 24ore di isolamento, mentre ero a casa con mia moglie e i nostri due figli. Ho subito immaginato quanto sarebbe stato difficile far indossare loro le mascherine. E ho pensato immediatamente a quando si uscirà da questa situazione e, soprattutto, a come lo faranno i più piccoli. L’obiettivo, infatti, è anche quello di porre i bambini al centro del dibattito, perché, in prospettiva, saranno le vere vittime di questa emergenza. I bimbi non vanno più a scuola, non vedono più gli amici e, a breve, quando si potrà uscire di casa, dovranno rispettare una distanza che fanno fatica a comprendere e dovranno indossare la mascherina. Probabilmente con una cover personalizzata e colorata useranno i dispositivi di protezione più volentieri e, magari, anche con un pizzico di entusiasmo. In questo modo si consente ai più piccoli di affrontare con più serenità le fasi successive dell’emergenza e ai genitori di riuscire a proteggere più facilmente i propri figli. La produzione procede spedita e i primi riscontri superano ogni aspettativa. Segno che forse abbiamo colto un’esigenza molto sentita – conclude l’imprenditore – cioè l’attenzione per i più piccoli”.

by Redazione
Confartigianato Chieti L'Aquila

Incomprensibile e inaccettabile. Così Confartigianato Chieti L’Aquila definisce la decisione del Governo di rinviare al 1° giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici.

Concreto, secondo l’associazione, il rischio di ripercussioni sull’occupazione, in un settore che in Abruzzo dà lavoro a migliaia di operatori.

La perdita economica, secondo le stime dell’associazione, è di svariate decine di milioni di euro, pari al 20% circa del fatturato annuo.

Oltre ad una crescita esponenziale del fenomeno dell’abusivismo, il rischio, ora, è che molti addetti non ce la facciano a ripartire.

“Il 4 maggio saranno nove settimane di chiusura. E’ impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane – afferma il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L’Aquila, Denis Iezzi (nella foto) – Tutto questo non farà altro che alimentare il sommerso, sia perché i clienti non vogliono più attendere sia perché gli operatori non riescono più a reggere dato che lo Stato non li aiuta. Di conseguenza c’è chi è disposto a correre rischi”.

“La decisione di attendere il primo giugno è inaccettabile ed incomprensibile. Ci dicono che dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma allora perché aspettare un altro mese? Ci insegnassero a convivere con il Covid-19. Con senso di responsabilità abbiamo elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Il primo giugno – aggiunge – cosa potremo fare di più rispetto ad oggi? E’ inammissibile”.

“E’ fondamentale, a questo punto, inasprire i controlli contro l’abusivismo e cercare di arginare quanto più possibile il lavoro sommerso. La nostra associazione, su tutti i livelli, dal nazionale a quelli locali – conclude Iezzi – non resterà in silenzio e farà la sua parte”.

by Redazione
le mascherine

La macchina della solidarietà abruzzese non si ferma, la voglia di aiutare gli altri e mettersi a disposizione della comunità è sempre elevata come nel caso del fashion designer Simone Racioppo.

Lo stilista abruzzese di fama internazionale infatti, dopo aver donato un suo abito all’interno della campagna “Doniamo un respiro” insieme a Kiwanis di Varese, si sta dedicando alla produzione di mascherine.

Una nuova produzione dunque volta anche ad aiutare che in questo momento è in difficoltà: “Ho pensato di aiutare chi non può permettersi l’acquisto di mascherine donandone dalla mia produzione”.

Una produzione fatta interamente a mano realizzate “a forma”: “Hanno cioè un taglio particolare con il disegno di mento e naso che permettono un’adesione perfetta agevolando così anche la respirazione. Il tutto ovviamente dopo prove di modellistica”.

“Sono mascherine – prosegue Racioppo – in puro cotone con all’interno un filtro in tessuto non tessuto che può essere lavato in acqua corrente insieme alla mascherina stessa”.

Anche una linea fashion di alta moda: “Sì, realizzo anche mascherine in pizzo francese ricamate a mano con cristalli di Swarovski”.

 

Per acquistare e ricevere la mascherina, si può contattare lo stilista sulle sue pagine social di Instagram e Facebook.

by Redazione
teramo

Teramo, scade il prossimo 8 maggio il termine per presentare le candidature per il bando  Agorà Abruzzo-Spazio Incluso, che si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno della povertà e dell’esclusione sociale, con particolare riguardo a nuclei familiari che presentano problematicità complesse per i quali viene promossa l’inclusione attiva.

Il programma si integra con altri Programmi e Fondi (in primis PON Inclusione) e con la programmazione sociale e socio-sanitaria regionale.

Le domande potranno essere consegnate o presso l’Ufficio protocollo o tramite pec all’indirizzo di posta elettronica certificata affari.generali@comune.teramo.pecpa.it o tramite raccomandata postale a.r.

Nello specifico, l’obiettivo di Agorà Abruzzo-Spazio Incluso, è di progettare e avviare in forma sperimentale, almeno quattro centri di aggregazione sociale e di servizi sociali, educativi e per il lavoro, in grado di autosostenersi nel medio periodo, senza bisogno di risorse pubbliche aggiuntive.

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Teramo Ilaria De Sanctis afferma:

Con il progetto Agorà si raccoglie la sfida, molto ambiziosa, di cercare, attraverso l’azione di sistema sviluppata, condivisa e realizzata da una pluralità di soggetti in possesso di consolidate competenze e adeguata struttura organizzativa,di far superare la condizione di fragilità sociale con l’attivazione di percorsi individualizzati di accompagnamento al lavoro di tutte quelle persone in carico ai servizi sociali territoriali a rischio di povertà ed esclusione sociale.

Il centro sarà uno spazio fisico, un luogo di comunità, dove si vive la relazione, l’incontro, la socialità, in cui si fruisce e si promuove cultura; un ambito in cui una comunità possa identificarsi, esprimersi, riunirsi, all’interno del quale si possano trovare opportunità per ricercare lavoro e promuovere impresa.

I destinatari dell’intervento sono gli utenti (compresi i nuovi richiedenti) dei Servizi sociali professionali degli Ambiti territoriali sociali residenti nella regione Abruzzo (requisito non richiesto per le persone senza fissa dimora) che risultano in possesso, alla data della presa in carico, di uno o più dei  requisiti indicati nel Bando.

Il progetto è rivolto agli utenti dei servizi sociali professionali, anche nuovi richiedenti, della città di Teramo, per i beneficiari residenti a Teramo disoccupati o inoccupati, e che abbiano almeno uno dei requisiti previsti dall’avviso pubblicato sul sito del Comune di Teramo.

 

by Redazione
montesilvano

L’amministrazione comunale di Montesilvano riparte senza tralasciare nessuno e dopo gli operatori turistici, il sindaco De Martinis ha ascoltato anche le associazioni dei mercatari per organizzare la fase 2 dell’emergenza.

Nel corso di una riunione in video conferenza con gli ambulanti dell’agroalimentare è stata decisa l’apertura, seppure parziale, dei mercati rionali settimanali dal prossimo 5 maggio nei giorni martedì, mercoledì, venerdì e sabato.

“Si tratta di un piccolo passo verso la normalità – afferma il sindaco De Martinis – Per andare incontro alla categoria degli ambulanti del settore agroalimentare ho pensato e proposto ai responsabili delle associazioni, che si occupano dei mercati. La programmazione e la predisposizione di una vasta area mercatale è importante per prevenire il rischio di diffusione del Covid-19, occorrono anche alcune misure. L’area è stata individuata nel parcheggio del Pala Dean Martin che, per propria natura, è già delimitata perimetralmente e consente debite e opportune distanze tra operatori e clienti oltre che una regolamentazione dei flussi di accesso come avviene nei supermercati. Disporremo quindi l’ampliamento delle distanze dei banchi di vendita dei prodotti nel luogo deputato allo svolgimento del mercato e infine imporremo agli ambulanti e agli espositori l’utilizzo di guanti monouso per la vendita delle merci, inibendo ai clienti di toccare le merci esposte in vendita, nonché l’uso delle mascherine. La categoria ha accolto favorevolmente la proposta e già a partire da martedì 5 maggio ha dato la propria disponibilità a iniziare un percorso sperimentale. Le giornate previste sono quelle del martedì, mercoledì, venerdì e sabato e nell’area ci saranno banchi di frutta e verdura, ma anche i truck alimentari presenti all’interno dei mercati rionali. Lo scopo è quello di fornire prodotti a chilometri zero alla cittadinanza e di contribuire alla ripartenza, anche se graduale, dei produttori e degli operatori del settore agroalimentare. Sarebbero state individuate altre due aree della città all’interno delle quali portare avanti il progetto ma, al momento, si è ritenuto di dover partire solo in quella del piazzale Pala Dean Martin che, non necessitando di transenne o altro tipo barriere, è pronta allo scopo”.

 

by Redazione
Mercato pianella

In questa fase dell’emergenza, ai controlli di sicurezza ed all’assistenza alla popolazione, si affianca l’ipotesi di un graduale ritorno alla riapertura di attività produttive e commerciali e le amministrazioni comunali iniziano a pianificare regole e presidi di sicurezza per non farsi trovare impreparate.

In questo senso, tra i primi, il comune di Pianella, riavvia dal prossimo venerdì il mercato settimanale, ovviamente con una serie di limitazioni e cautele finalizzate a garantire il massimo livello di sicurezza per operatori e cittadini.

“ Già il DPCM del 10 aprile – spiega il sindaco Sandro Marinelli – aveva previsto la possibilità di consentire la vendita nei mercati ai soli generi alimentari e qualche giorno fa è stato reso noto il parere del ministero delle Politiche Agricole e Forestali che inserisce tra le attività ammesse anche quelle della filiera agricola. A questo punto, dopo aver dotato nel corso l’ultimo fine settimana tutti i residenti di mascherine, abbiamo deciso di lavorare ad un progetto logistico ed organizzativo che consenta agli operatori mercatali del settore alimentare di tornare a fare il loro lavoro, ormai fermo da settimane, ed alla cittadinanza di avere ulteriori possibilità di acquisto, evitando in tal modo lunghe attese e code davanti ai negozi”.

“Pertanto, aggiunge il primo cittadino, da venerdì 24 aprile gli operatori alimentari titolari di posto fisso ed i coltivatori diretti iscritti nell’elenco comunale, potranno accedere all’area mercatale lungo Viale Regina Margherita, nella quale saranno garantiti, grazie all’apporto della polizia municipale e dei volontari di protezione civile, percorsi specifici atti ad evitare assembramenti ed a mantenere la distanza interpersonale; gli operatori dovranno indossare tutti i dispositivi di protezione individuale e consegnare la merce direttamente imbustata, evitando in tal modo che gli acquirenti tocchino merce esposta, mentre tutti gli avventori dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina già ritirata nei giorni scorsi”.

“Si tratta di un primo passo verso il progressivo ritorno alle attività quotidiane che, tuttavia, non deve tralasciare la massima attenzione per le norme di sicurezza, ma il grande senso civico mostrato dalla cittadinanza in queste settimane di restrizioni, ci consente di guardare con ottimismo a questo primo segnale di riapertura”.

by Redazione

“Se la politica degli annunci, ancora una volta strombazzata dall’opposizione, la si ritiene un esempio da emulare, la possiamo tranquillamente respingere al mittente con un sorriso caritatevole di compassione. Diceva San Paolo: ‘La fede senza le opere è morta’.”

Così il sindaco del comune vestino di Cappelle sul Tavo, Lorenzo Ferri risponde ironizzando a Pierino Di Giandomenico, Massimo Di Clemente, Matteo Mattioli e Alessio Gaudiello del gruppo Insieme per Cappelle che hanno comunicato l’intenzione di devolvere per intero i compensi derivanti dalle loro presenze ai Consigli Comunali dall’inizio del loro mandato (maggio 2019) a favore della raccolta fondi finalizzata all’emergenza del Covid 19.

“E, infatti, i consiglieri di minoranza, con la loro desolante strumentalizzazione – spiega il sindaco –  vogliono rivendicare una pretesa superiorità civica e farsi portavoce dell’odio democratico. Ma se fossero stati loro, piuttosto, a prendere esempio da chi scrive, si sarebbero comportati in modo più signorile e, soprattutto, sarebbero stati più concreti e più coerenti con il vuoto chiacchiericcio con il quale ruminano l’inconsistenza di idee. Personalmente, già al momento dell’apertura del conto corrente bancario dedicato al Fondo di Solidarietà, ho versato 1.000,00 euro, a differenza dei consiglieri di minoranza che chiedono che i loro gettoni di presenza siano devoluti allo stesso scopo ma solo al momento del loro pagamento! A scanso di suggestioni mediatiche, stiamo parlando, nel caso dell’opposizione, della devoluzione complessiva di € 189,80 (che si accettano, immaginando però che si possa fare uno sforzo in più…), con una media di € 47,45 a testa, per l’anno 2019 (vedi l’allegata determina) che percepiranno il 27 aprile e circa € 400,00, con un media di € 100,00, per l’anno 2020, che devolveranno ad Aprile 2021, la precisa negazione dello spirito di intervento urgente con il quale ho voluto il Fondo”.

Determina 23.12.2019 – gettoni presenza

 

“Questo è tutto il grande esempio che la minoranza porta a modello! – continua il sindaco. – Pensiamo, sinceramente di aver offerto un esempio migliore e anche più tempestivo, fattore essenziale perché il maggior bisogno è avvertito ora, visto che persino chi un lavoro ce l’ha, ha dovuto sospenderlo, perdendo così la fonte di reddito. Accantonare in un mese  6 o 7 euro vuol dire offrire un pò di cipolle o poco più, per ciascun periodo”.

 

Per Ferri infatti “la ‘rateizzazione’ era allora meglio farla all’incontrario, donare subito 100 euro ed esserne rimborsati al pagamento dei gettoni. Ad attendere, così, non sarebbero i bisognosi ma chi dice di volergli andare incontro (tanto per dire, ricordando che erano così desiderosi di amministrare il paese). Invece di dar suggerimenti fuori tempo raccolgano quello di darsi da fare per donare e ricercare donazioni più utili alla causa”.

 

“L’ulteriore differenza da evidenziare è che il sottoscritto, del suo gesto di solidarietà, non obbligatorio e già compiuto (e di quelli che vorrà compiere), non se n’è fatto e non si farà alcun vanto. Non ha seguito, cioè, l’esempio della minoranza che ha ritenuto di dover pubblicizzare ai quattro venti, con un inopportuno vanto, non una donazione avvenuta ma una dichiarazione d’intenti! Appare patetico il tentativo di utilizzare questa emergenza sanitaria per ricercare consenso nell’opinione pubblica. – così prosegue il Primo Cittadino. – E’ scritto: “Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini ed anzi quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quello che fa la destra” (Matteo, 6,1-4)”.

 

A due settimane dall’avvio della gara di solidarietà prosegue il sinadco”l’opposizione si è svegliata per annunciare di parteciparvi nel futuro! E, incredibilmente, vorrebbe che se ne seguisse l’esempio. Si capisce che è irrefrenabile la loro attitudine a dare ordini, a dettare principi di vita e a farsi maestri della morale altrui. E, abituati, per nostalgia delle riverenze con cui si omaggiavano i vecchi politici d’un tempo, a essere serviti, invece di prendersi lo scomodo di andare alla posta o in banca a fare un’operazione di donazione, come possono e anche prima di percepire i gettoni di presenza, chiedono, quasi con atteggiamento schizzinoso e di superiorità, che qualcuno (un ufficio comunale) se ne occupi per loro conto”.

 

Il sindaco Lorenzo Ferri, interviene poi anche in merito al tradizionale appuntamento estivo, “quanto al Palio delle Pupe, la decisione di annullarlo, per intuitive ragioni sanitarie ma anche, ormai, organizzative e di incertezza sulla situazione che si determinerà nei giorni in cui dovrebbe tenersi, l’Amministrazione, anche alla luce del grande successo di  pubblico dell’edizione 2019, con oltre cinquemila presenze, ora non ammissibili, l’ha già presa. Per formalizzarla, attende solo le indicazioni del governo per la fase 2, quella del progressivo riavvio, per dare supporto di motivazioni ufficiali alla delibera di rinvio. Proprio per questo, l’Amministrazione è già orientata a destinare maggiori risorse economiche al sostegno di famiglie e attività economiche e professionali del territorio. Anche con riguardo a queste decisioni, per la loro più adeguata calibrazione, è rimasta nell’attesa, prima di esternarne la notizia, delle ulteriori misure di sostegno annunciate dal Governo (decreto Aprile) per famiglie, imprese, loro dipendenti e lavoratori autonomi”.

 

“Lasciamo all’opposizione la possibilità di meditare sul monito di un nostro famoso concittadino, ‘Se lei si spiega con un esempio non capisco più niente’ (Ennio Flaiano). E’ quello che è successo a me tentando di capire la logica spiegata col un pessimo esempio” – conclude il Primo Cittadino.

by Redazione
abruzzo

L’Unità di Crisi – Protezione civile regionale, in riferimento all’ “Avviso per l’accesso da parte dei nuclei familiari in condizione di particolare disagio derivante dall’emergenza Covid-19 al contributo per l’acquisto di beni di prima necessità di cui all’art. 2, co. 1, lett. d) della L.r. 9 del 6 aprile 2020”, al fine di agevolare l’invio delle domande, che è possibile esclusivamente attraverso la piattaforma telematica della Regione Abruzzo all’indirizzo internet: app.regione.abruzzo.it/avvisipubblici, comunica la disponibilità dell’utilizzo degli strumenti informatici (computer, stampanti, ecc) appartenenti alle sotto elencate Organizzazioni di volontariato di Protezione civile.

Previo accordo telefonico, i cittadini possono recarsi presso la sede delle Organizzazioni per la compilazione della domanda sulla piattaforma on line.

Il presidente Marsilio ringrazia ancora una volta i volontari della Protezione civile Abruzzo.

by Redazione
modavi

La raccolta fondi promossa dal Modavi Protezione Civile per l’acquisto di una tenda pneumatica, da destinare al supporto di personale e strutture sanitarie in Abruzzo per l’emergenza Coronavirus, ha riscontrato grande partecipazione da tutta la collettività, tanto da raccogliere 13.658 euro in poche settimane, attraverso la piattaforma online Gofundme.

Questi fondi sono stati immediatamente utilizzati per l’acquisto di una tenda pneumatica, che è stata montata oggi presso il Comune di Montefino, nel Teramano, martoriato da questa emergenza, tanto da rientrare tra le zone rosse dichiarate dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“Dal momento in cui si è iniziata a manifestare la volontà di dichiarare lo stato d’emergenza – spiega il presidente dell’ente nazionale Modavi Protezione Civile, Emanuele Buffolano –  il nostro Consiglio Nazionale si è riunito per fare una verifica delle risorse presenti sul territorio, così da organizzare al meglio il proprio impegno e in questa occasione, su proposta del Coordinamento Modavi Abruzzo, è stata avviata la raccolta fondi per l’acquisto del materiale da impiegare in questa emergenza”.

“Centinaia sono i volontari del Modavi Protezione civile che da settimane, in tutta Italia, sono impegnati in diversi servizi di assistenza alla popolazione durante questa emergenza: dalla spesa alimentare e di farmaci per le persone impossibilitate a lasciare le proprie abitazioni; alla consegna di pacchi solidali per i nuclei familiari in difficoltà economiche; dal presidio di stazioni e aeroporti alla consegna delle mascherine alla popolazione. Nonostante i molteplici impegni – prosegue Buffolano – il radicamento delle nostre associazioni sul territorio ci ha permesso di mettere velocemente in campo questa struttura per supportare il Sistema della Protezione Civile, un doveroso ringraziamento va al Kuwait Italian Business Council per l’importante donazione e ai nostri gruppi di Cupello e Pianella per l’impegno profuso in questa campagna. Un ultimo e doveroso GRAZIE – conclude il presidente– a tutti i volontari in campo da settimane senza sosta, che, seppur consapevoli del rischio di contagio molto elevato, stanno dimostrando solidarietà, serietà e professionalità, con turni a volte lunghi e continuativi, ma che non hanno mai esitato a partecipare alle molteplici attività predisposte. Grazie a tutti, perché anche questa volta abbiamo mantenuto la nostra promessa: #Noicisiamo!”.

L’Ente Modavi Protezione Civile, presente sul territorio nazionale da più di 20 anni e iscritto all’Elenco Centrale del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile dal 2013, anche questa volta ha impiegato le migliori forze e tutte le risorse possibili per far fronte ad una situazione di emergenza, assolutamente diversa rispetto ai precedenti impegni a L’Aquila, Modena, Benevento e nel Centro Italia nel 2016, pandemia che rimodula lo scorrere del tempo quotidiano, rendendolo sempre più fragile ed incerto.

by Redazione
Pianella d'oro

Il Ministero delle infrastrutture ha destinato a 32 comuni abruzzesi oltre 1 milione di euro per co-finanziare la progettazione inerente la messa in sicurezza degli edifici pubblici.

“Il Comune di Pianella – spiega il sindaco Sandro Marinelli – si è candidato al contributo ministeriale per portare a livello definitivo la progettazione di due importanti edifici pubblici presenti sul territorio comunale e di proprietà dell’ente: la Caserma dei Carabinieri e l’edificio ex scuola media, poi adibito a distretto sanitario, sito in via Santa Lucia”.

Il Ministero ha previsto un co-finanziamento di 60mila euro per ciascuno dei progetti da realizzare e il Comune nei prossimi 3 mesi dovrà avviare le procedure di gara per la individuazione dei professionisti.

“Si tratta di due edifici che rivestono un carattere altamente strategico per la nostra comunità – spiega il primo cittadino – poiché la caserma dei Carabinieri, che ospita anche gli alloggi per il personale, venne costruita negli anni 80 in quella che oggi è piazza Nassirya, in posizione centrale ed in prossimità delle aree sensibili della città, ma oggi necessita di un radicale intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza che ne migliori anche la funzionalità e l’efficienza energetica, mentre la ex scuola media, in vista del definitivo trasferimento del distretto nei locali comunali ex sede del Giudice di Pace, che saranno ristrutturati grazie alla convenzione con la Asl, necessita di un ambizioso progetto di riqualificazione che, nella strategia dell’amministrazione, potrà assolvere in futuro alla funzione di polo del soccorso, concentrando tutti servizi emergenziali (118, Protezione civile, Croce Rossa, VVFF volontari), in una struttura unica, modera e funzionale”.

“Questo contributo – conclude il sindaco – ci consente di proseguire con strumenti concreti verso il disegno di una città nella quale la sicurezza e la sanità rivestono un ruolo di primaria importanza e, di certo, avere un livello più che avanzato di progettazione ci aprirà prospettive di finanziamento notevoli sia a livello regionale che nazionale.”

by Redazione