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Tag Archives: l’aquila

Tutto pronto per la terza edizione di “Swing sotto le Stelle”, il festival più frizzante dell’estate marsicana che, nei primi due anni, ha fatto registrare circa settemila presenze provenienti da tutto il Centro Italia. Location dell’evento sarà, ancora una volta, Aielli (AQ), il “Borgo delle Stelle” famoso in tutto il mondo per la sua street art.

Il prossimo 10 agosto 2023 a partire dalle 17.00, un tripudio di note, balli, colori, divertimento e voglia di trascorrere un’indimenticabile notte di San Lorenzo prenderà vita tra i vicoli e nelle piazzette del paese, che per una serata si renderà protagonista di un viaggio nel tempo grazie alle sonorità della musica swing.

Swing sotto le Stelle è pensato e progettato come un festival itinerante, a ingresso gratuito, dove perdersi tra concerti, mostre, esposizioni e i colori e le forme della bellissima street art. Anche quest’anno saranno quattro i concerti gratuiti dislocati in altrettante postazioni del borgo: si esibiranno Crazy Stompin’ Club, Le Chat Rouge, Fabio Orfanelli Swing Band e Max Pirone (T)herapy Trio.

Per tutta la giornata, fino a tarda sera, sarà possibile visitare l’area market fornita di oggettistica, artigianato e abbigliamento. Immancabile l’area con lo street food, ben assortito e variegato. Si potrà, previa prenotazione, prendere parte ai tour dei murales e visitare l’osservatorio astronomico presente all’interno della Torre delle Stelle. Il pomeriggio sarà dedicato alle lezioni gratuite di ballo swing, per esperti e neofiti, singoli o coppie, a cura del maestro Emanuele Margiotta della Swinghaus di Roma.

Lungo il corso principale ci sarà un’esposizione di auto d’epoca curata dall’Old Motors Club Abruzzo, perfettamente coerente con lo spirito del festival e con gli anni d’oro della musica swing. Inoltre, grazie alla collaborazione con il birrificio Fermento Marso, si potrà degustare la birra “New Orleans”, realizzata unicamente per l’evento: una speciale Session Ipa da 4.7% alc. A rendere più dinamico l’evento ci sarà Miss Yaya Pin Up, artista e presentatrice a tutto tondo, che farà scatenare i presenti con il suo coinvolgente djset.

La principale novità di quest’anno, però, è rappresentata dall’unione delle forze tra varie realtà culturali e artistiche del territorio marsicano e abruzzese. Infatti, oltre all’associazione culturale “Erebor” e a “The Walk of Fame magazine” storici organizzatori dell’evento, hanno stretto un forte legame di amicizia e collaborazione anche la Cooperativa di comunità “La Maesa” di Aielli e lo staff organizzativo del festival Borgo Universo. Partner dell’evento saranno anche Igers L’Aquila e Igers Abruzzo, community abruzzesi di Igers Italia, la più grande associazione italiana legata al mondo della comunicazione visiva, con particolare riferimento alla fotografia digitale, alla mobile photography e, più in generale, alla produzione di contenuti multimediali. A rendere più prestigiosa l’edizione 2023, l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, il patrocinio del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, del Parco Regionale Sirente Velino e del Comune di Aielli.

INFO E CONTATTI

E-mail: erebor.a@yahoo.com

Info festival: 333.2507197

Tour dei murales: 320.3816481

Osservatorio astronomico: 347.7961503

Web: www.swingsottolestelle.com

Facebook/Instagram: Swing sotto le Stelle

by Redazione
l'aquila

Il convegno sul tema L’Abruzzo e i suoi giovani, che si terrà sabato 15 aprile alla Sala Convegni denominata Sala Ipogea della Regione Abruzzo a L’Aquila, con il Patrocinio della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale dell’Abruzzo e delle Province L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara, presenterà gli importanti risultati della ricerca sociale sui giovani abruzzesi (fascia di età 15-30 anni) effettuati dalla Società Italiana di Sociologia insieme al CAFRE (Centro Interdipartimentale per l’Aggiornamento, la Formazione e la Ricerca Educativa), Università di Pisa e in collaborazione con l’Associazione Anteas L’Aquila-Sulmona.

L’indagine conoscitiva è stata finalizzata all’identificazione di eventuali bisogni emergenti, esigenze e criticità dei giovani abruzzesi, utili ad una successiva progettazione di azioni rivolte al mondo giovanile sul territorio.

I risultati della ricerca sono frutto di rilevazioni effettuate nel periodo gennaio-marzo 2023 su giovani nella fascia di età tra i 15 e i 30 anni.

La rilevazione è stata effettuata mediante somministrazione di questionari semi-strutturati e in forma anonima raccolti attraverso il coinvolgimento di scuole, università e di varie tipologie di associazioni presenti sul territorio.

by francesca
Secondo una leggenda raccontata dallo scrittore Peppe Millanta davanti alle telecamere rai di Sem Cipriani, in origine al posto del Lago di Scanno (Aq) nella Valle del Sagittario, c’era una pianura con il castello di Madama Angiolina, una maga potentissima: un giorno però giunge in questa zona il negromante Pietro Baialardo, alchimista e possessore del libro del comando, scritto dal Demonio in persona; Baialardo, innamorato di Angiolina manda degli uomini per rapirla e farla sua, ma Angiolina fa nascere un lago ai loro piedi e questi muoiono ma il negromante non si arrende e prosegue nelle sue intenzioni e alla morte della maga sul fondo del lago, preso dal rimorso fa costruire la Chiesa della Madonna del Lago.
 
Tutto ciò, e tanto altro ancora, caratterizza la puntata odierna di Macchemito a cura di Paolo Pacitti, andata in onda su Buongiorno Regione“Tutti noi abbiamo bisogno di credere nel potere salvifico e magico di un oggetto, di un talismano, di un amuleto, di un nostro aiutante nel momento del bisogno – spiega l’etnoantropologa Adriana Gandolfi – ed è importante perchè ci fa sentire protetti”. 
 
Nei sentieri della zona di riferimento ci sono ancora tracce di tante tradizioni conservate anche nel museo di Frattura a Scanno, ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/899193394840776.
by Redazione
solisti aquilani

È un omaggio alla Lituania, Paese d’origine di Raimonda Skabeikaitė (nella foto) che dirigerà I Solisti Aquilani, il programma del concerto di lunedì 5 dicembre, alle 18, nell’auditorium del Parco all’Aquila. L’apertura è affidata a un brano dell’italiano Bruno Bettinelli.

Si tratta del sesto appuntamento della rassegna Musica per la città che l’orchestra d’archi, con la direzione artistica di Maurizio Cocciolito, presenta nel capoluogo regionale.

Ospite d’onore l’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviené, che sarà accompagnata dall’addetto culturale, Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė.

L’ambasciatrice sarà accolta dal console onorario per l’Abruzzo, Maurizio Cocciolito, e dalle autorità civili e militari.

La direttrice, compositrice ed educatrice musicale Raimonda Skabeikaitė è nata nel 1991 a Mažeikiai, in Lituania e dal 2013 vive a Graz, in Austria. Ha iniziato la sua educazione musicale all’età di 8 anni.

Durante i suoi studi in Lituania, ha partecipato a diversi concorsi come compositrice. Nel maggio 2022 ha vinto il concorso internazionale di direzione d’orchestra “Nino Rota”.

Dall’estate 2020 si dedica sempre più all’associazione e al collettivo artistico SevenCircles, che esplora la diversità artistica e culturale dei suoi componenti.

Bolero. Pavane lacrimae di Vidmantas Bartulis (1954-2020) è un esteso dittico con violoncello solista – afferma Alessandro Mastropietro nelle note di sala – nel quale un diffuso clima dolente e assorto si combina in modo timbricamente fascinoso con evidenti reminescenze delle Quattro stagioni vivaldiane. In Plexus (2007) di Arvydas Malcys (1956) emergono, in alcuni pannelli, tratti vicini alla seconda generazione dei minimalisti (ancor più netti in Milky Way, 2004), in cui l’iterazione si combina con una pianificazione della fraseologia e della densità armonica-melodica. Faustas Latėnas (1956-2020) è stato anche un operatore e un personaggio della politica culturale lituana, nonché autore di molta musica di scena per il teatro; il suo In loving memory, qui nella versione per orchestra d’archi (originale per quartetto, 1986), dedicato agli amici emigrati dalla Lituania, sottopone materiali stilisticamente molto denotati – perfino ‘triviali’ – a un travestimento che va dalla deformazione sarcastica al commosso epicedio.

by Redazione
bocce

Ha avuto luogo giovedì 24 novembre a L’Aquila, al Palazzo CONI, l’Assemblea Regionale Elettiva della FIB Abruzzo per l’elezione dei Delegati Nazionali della Regione Abruzzo della Federazione Italiana Bocce Abruzzo e per il rinnovo delle cariche di due Consiglieri Regionali.

Presenti oltre al Presidente Regionale Gregorio Gregori, il Presidente Federale Marco Giunio De Sanctis e il Segretario Generale Riccardo Milana.

A presiedere i lavori i componenti della Commissione Verifica Poteri costituita da Giuseppe Guidotti, Nico Battistelli e Gabriele Iachini e la responsabile dell’Ufficio Elettorale Edda Migliori.

L’esito dell’Assemblea ha portato all’elezione di 15 Delegati Nazionali di cui 11 in quota affiliati (Alleva Pio, Cinelli Luigi, D’Auria Sebastiano, Iachini Maurizio, Mancini Mario, Martella Antonio, Rastelli Bruno, Sebastiani Adolfo, Sebastiani Gianni, Tentarelli Vincenzo, Zinni Achille); 3 in quota atleti (Palantrani Gabriele, Sebastiani Mario, Tarquini Berardino) e 1 in quota tecnici: Sebastiani Diego.

Oltre ai Delegati sono stati eletti per il ruolo di Consiglieri Regionali rispettivamente uno in quota atleti e uno in quota tecnici: Morgante Vincenzo e Di Domenico Antonio.

“Si è trattata di un’elezione importante poiché i Delegati saranno chiamati alle prossime elezioni federali a rappresentare la nostra regione. L’ultima volta l’elettorato era costituito da tutte le Società mentre, con l’aggiornamento dello Statuto, si è passati ad una rappresentanza per ogni regione. Ai Delegati e ai neo Consiglieri, le mie congratulazioni e l’augurio di un buon lavoro” ha dichiarato il Presidente Regionale FIB Abruzzo Gregorio Gregori.

by Redazione
sollima

Il violoncellista Giovanni Sollima si esibirà con I Solisti Aquilani, domani, giovedì 17 novembre, all’Aquila, nell’auditorium del Parco, alle 18. L’appuntamento è inserito nella rassegna Musica per la città, allestita dai Solisti che si avvalgono della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Giovanni Sollima e I Solisti Aquilani hanno più volte suonato insieme per importanti società dei concerti italiane. Da ricordare, in particolar modo, il concerto per la festa della Repubblica del 2017, in diretta su Rai 1 dal palazzo del Quirinale, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella.

Che Sollima sia un musicista poliedrico lo si comprende dando uno sguardo al programma che spazia da David Bowie ai Gentle Giant, passando per Vivaldi e con l’apertura e la chiusura affidate a due brani composti dal solista.

Violoncellista notevolissimo, spiega Alessandro Mastropietro nelle note di sala del concerto, attento – anche sul piano filologico – al recupero di un repertorio antico negletto ma basilare nella traiettoria storica della produzione per violoncello solista, ha studiato composizione con il padre Eliodoro, scrivendo musica per molteplici contesti e destinazioni: lavori solistici eventualmente con orchestra, concepiti su misura per le sue doti tecnico-interpretative; musica per spettacoli teatrali.

Brani da concerto meno strettamente legati alla sua personale figura d’esecutore; arrangiamenti di musica altrui.

Sollima è un virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo per comunicare con il mondo. È un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”.

Scrive soprattutto per il violoncello e contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovi repertorio per il suo strumento.

Insieme al compositore-violoncellista teramano Enrico Melozzi, ha dato vita al progetto dei 100 violoncelli, nato nel 2012 all’interno del Teatro Valle Occupato. Suona un violoncello Francesco Ruggeri del 1679.

Ramin Bahrami

Musica per la città, la stagione artistica dei Solisti Aquilani, ospita un artista di fama internazionale, il pianista Ramin Bahrami, uno dei maggiori interpreti bachiani. L’appuntamento, venerdì 21 ottobre, è fissato alle 18, nell’auditorium del Parco, all’Aquila.

Il programma sarà proposto anche all’interno della stagione della Società dei Concerti di Milano, domani (mercoledì 19, alle 20,45 nella sala Verdi del conservatorio del capoluogo lombardo).

La ricerca interpretativa del pianista iraniano Ramin Bahrami è rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione.

Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.

Con la formazione aquilana, che vede alla direzione artistica Maurizio Cocciolito, il pianista eseguirà brani di Johann Sebastian Bach e del figlio Carl Philipp Emanuel.

Nato a Teheran, Bahrami si è diplomato in Italia con Piero Rattalino al Conservatorio  Verdi di Milano. Ha approfondito gli studi all’Accademia pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla HochschulefürMusik di Stoccarda. Si è perfezionato, poi, con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e RosalynTureck.

L’artista incide in esclusiva per Decca-Universal. I suoi cd sono dei best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive.

È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk. Le sue registrazioni vengono regolarmente trasmesse dalle maggiori emittenti internazionali.

by Redazione
L'aquila

I Solisti Aquilani hanno presentato nella sala Rivera del Comune, la stagione artistica 2022/23 – Musica per la città.

Un cartellone intenso, con diciassette concerti, aperto da un’occasione speciale per il decennale dell’Auditorium del Parco, in collaborazione con la Società Aquilana dei concerti Bonaventura Barattelli.

Il primo appuntamento, infatti, in programma venerdì 7 ottobre, alle 18 (come tutti gli altri a seguire), vede i Solisti Aquilani impegnati in un programma tutto dedicato a Johann Sebastian Bach, di cui saranno eseguiti anche due dei celeberrimi Concerti Brandeburghesi. Solisti, con il primo violino Daniele Orlando, Gianluca Saggini alla viola; Maria De Martini, flauto dolce; Francesco Loi, flauto; Paolo Brunello, oboe; Roberto Rigo, tromba.

Una star mondiale del pianoforte come Ramin Bahrami sarà protagonista del successivo appuntamento, venerdì 21 ottobre. Ancora Bach in programma ma, oltre al capostipite, Johann Sebastian spazio anche a uno dei suoi figli, Carl Philipp Emanuel con una sua sinfonia.

Tanti gli interpreti di rilievo nella stagione. Tra gli altri ci saranno Giovanni Sollima, compositore e violoncellista; il ritorno sul podio di Vittorio Parisi (direttore artistico dei Solisti nei primi anni Duemila), un concerto con I Solisti Veneti, diretti da Giuliano Carella, con i quali è stato iniziato un importante rapporto di collaborazione e condivisione di progetti. E ancora i violinisti Giuliano Carmignola e Giuseppe Gibboni, il pianista Filippo Gorini; il clarinettista Darko Brlek, Roby Lakatos, per il concerto di Natale del 20 dicembre; e i direttori Orazio Sciortino, Pietro Borgonovo.

“La nuova stagione concertistica conferma il valore dei Solisti Aquilani, storica colonna della musica colta con i suoi musicisti di assoluto prestigio riconosciuti a livello internazionale”, afferma il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, “L’amministrazione comunale sostiene con forza l’ente morale così come le altre istituzioni culturali cittadine con l’intento di consolidare ulteriormente l’impegno. Abbiamo infatti stabilito, con una delibera di giunta approvata oggi, di incrementare il contributo ordinario alle istituzioni e associazioni culturali che rientrano nel quadro degli enti sostenuti da questo Comune. Un plauso, inoltre, ai Solisti Aquilani per la collaborazione con la Società aquilana dei concerti Barattelli alla base della futura creazione di un cartellone unico”.

«I Solisti Aquilani hanno il ruolo di portare il nome dell’Aquila fuori dal territorio e in tutto il mondo», dice il presidente Fabrizio De Agostini Dragonetti de Torres, «Ma siamo felici, ogni anno, di poter condividere con la città alcune produzioni, le più importanti. È questo un modo di far conoscere ai nostri “azionisti” – chiamiamoli così – l’attività dell’orchestra. La rassegna concertistica è quindi anche un modo per donare a tutti i cittadini un piccolo segno di riconoscenza per la loro vicinanza e sostegno all’Associazione».

«La stagione è un omaggio alla città che ci ospita, di cui portiamo, orgogliosamente, il nome nel mondo», spiega il direttore artistico Maurizio Cocciolito, «Siamo riusciti ad allestire un programma prestigioso, in linea con la storia più che cinquantennale dei Solisti. Proseguiamo l’attenzione e la valorizzazione delle donne che, oltre alla loro consistente presenza nella nostra orchestra, saranno rappresentate da una eccellente direttore, Raimonda Skabeikaité, lituana, che sarà sul podio il 5 dicembre, e dalla trombettista norvegese Tine Thing Helseth, il cui concerto è fissato al 7 febbraio. Due progetti particolari, infine. Il 29 marzo Enrico Caruso, un mito lungo 150 anni, con il tenore Gianluca Terranova e la partecipazione di Luigi Vicinanza, presidente del Museo archeologico virtuale di Ercolano, che prevede la proiezione del documentario La mia Napoli, di Giovanni Pelliccia. Mentre mercoledì 5 aprile Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn con Giovanni Scifoni voce recitante».

 

by Redazione
Solisti Aquilani

Doppio appuntamento per I Solisti Aquilani sabato 16 luglio, alle 21, nella chiesa di San Domenico a Imola e nel capoluogo domenica 17 luglio, sempre alle 21, nell’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis.

La compagine orchestrale sarà diretta da Aldo Sisillo e ospiterà il solista Massimo Mercelli, al flauto. Quest’ultimo eseguirà i due concerti per flauto di autori contemporanei: Contrafactus di Giovanni Sollima (1962) e Dante concerto di Gabriel Prokofiev (1975), che sarà eseguito a Imola in prima assoluta.

Il focus del programma sarà proprio il brano del giovane compositore inglese Gabriel Prokofiev (nipote del celebre Serghej), un lavoro di grande ispirazione sul Sommo Poeta che l’autore ha voluto creare in occasione del recente anniversario.

«Sono rimasto davvero affascinato dalla notevole gamma emotiva e descrittiva dell’Inferno dantesco: c’è molta oscurità e disperazione, ma anche tristezza, rimpianto, dubbio, e persino speranza e amore», dice Prokofiev. «Massimo Mercelli mi ha suggerito di creare un Concerto “dantesco” a partire da alcuni miei schizzi originali creati per un lavoro più ampio, ed è così che è nato questo Concerto per flauto. Non c’è un narratore, quindi la musica ha più spazio per evocare le immagini del viaggio di Dante negli inferi e il flauto diventa il principale narratore della storia. In effetti, questo concerto mi ha dato la possibilità di permettere alle mie idee musicali (che erano state ispirate da Dante) di fiorire a pieno titolo».

Il programma è completato dalla St. Paul suite per archi di Gustav Holst (1874 – 1934) e dalla Serenade per archi in mi minore op. 20 di Edward Elgar.

La formazione, la cui direzione artistica è di Maurizio Cocciolito, è composta da Daniele Orlando, violino di spalla; Daniela Marinucci, Cristina Ciura, Matteo Pizzini, violini primi; Federico Cardilli, Hinako Kawasaki, Giulia Durante, Virginia Galliani, violini secondi;

Gianluca Saggini, Margherita Di Giovanni, Luana De Rubeis, viole; Giulio Ferretti, Matteo Bodini, violoncelli; Marco Boffa, contrabbasso.

 

by Redazione
L'Aquila

Ridare al lavoro dignità, diritti e tutele, affinché torni ad essere strada privilegiata di realizzazione personale, e non solo sostentamento.

È la richiesta chiara e forte che si alza dal congresso della Uiltemp Abruzzo, la federazione dei lavoratori autonomi, atipici, temporanei e partite iva della Uil, che si è chiuso questa mattina, 22 giugno, a L’Aquila.

Dopo due giorni intensi di dibattito e confronto, che hanno visto la partecipazione anche di docenti, formatori, rappresentanti datoriali e della segretaria nazionale Lucia Grossi, Maurizio Sacchetta è stato rieletto segretario regionale, con una segreteria che sarà composta anche da Chiara Pupi e Alessio Zanon, tesoriere Stefano Santucci.

“In questi ultimi anni – ha detto Sacchetta nel corso della sua relazione – sembra di essere tornati nel passato, dove molte società erano basate sulla schiavitù. Prevenire le forme di sfruttamento del lavoro significa garantire alle persone una vita equa e giusta perché se il lavoro garantisce la sola sussistenza, esso non rende più libero l’uomo, ma diventa una dipendenza necessaria alla sopravvivenza”. Provando ad analizzare il futuro del mercato del lavoro, Sacchetta ha detto che “si baserà sulle competenze, sia tecniche che non. Centrale quindi sarà la rigenerazione del sistema delle politiche attive del lavoro. L’alternanza scuola-lavoro e i tirocini dovranno mutare forma e strutturarsi sempre più come laboratori, come luogo in cui fare esperienza e misurarsi con le aziende”.

Venendo ai temi del precariato, il segretario ha ricordato come “noi siamo per l’eliminazione di tutti quei contratti che creano precarietà e sponsorizziamo l’utilizzo del solo contratto della somministrazione perché rappresenta quella forma di flessibilità contrattata necessaria a garantire la continuità occupazionale e la parità di trattamento ai lavoratori, sia in termini di tutele dei diritti sia in termini economici e alle aziende garantisce la flessibilità richiesta”. Negli ultimi due anni vi è stato un forte aumento dell’utilizzo della somministrazione: “In particolare in questi primi tre mesi del 2022 c’è stato un incremento del quasi 32,6 per cento e quindi a fine anno si arriverà al 50 per cento di incremento. Tutto questo dimostra che l’utilizzo della somministrazione non è più solo per picchi di produzione ma è diventata strutturale. In Abruzzo, secondo i dati Inail relativi all’anno 2021, la somministrazione ha occupato l’equivalente di circa 16.650 occupati netti: Chieti con 5882 lavoratori, Pescara con 4631 lavoratori, Teramo con 3787 lavoratori e L’Aquila con 2350 lavoratori. Nelle piccole aziende artigiane abruzzesi, da 1 a 14 addetti, l’utilizzo della somministrazione è pari a 2708 lavoratori netti. La somministrazione, inoltre, è l’unica modalità che riesce a ricollocare i lavoratori e lavoratrici che hanno perso il posto di lavoro nelle fasce di età dai 50 fino ai 65 anni e più: infatti sempre in Abruzzo la somministrazione garantisce occupazione a 4056 lavoratori nella suddetta fascia di età, nello specifico 1934 addetti dai 65 anni in su (età pensionabile 67 anni), 2122 addetti dai 50 ai 64, e se volessimo aggiungere la fascia di età dai 40 ai 49 anni avremmo un totale di addetti pari a 7040 che rispetto ai 16650 occupati netti rappresentano circa il 42.5 per cento degli occupati netti”.

Sacchetta, inoltre, ha passato in rassegna le varie vertenze, nazionali e regionali, che hanno avuto al centro i cosiddetti “invisibili”:

La pandemia ha portato alla luce lavoratori e lavoratrici che fino a questo momento vivevano sottotraccia e al limite della sopravvivenza, perché sottopagati e senza tutele né contrattuali né previdenziali. Gli invisibili che hanno sofferto di più in questo periodo sono stati i lavoratori dello spettacolo e dello sport in quanto, in molti casi, non considerati dai vari interventi straordinari che si sono susseguiti nel corso degli anni dell’emergenza sanitaria.

E ancora, al centro della relazione, la cosiddetta “Gig economy”, i somministrati delle Poste, la questione Navigator, la somministrazione nella Sanità, fino a situazioni abruzzesi come i somministrati in Sevel e Lfoundry, Comdata, Ecare, Movè e Asl 1.

“Ad oggi il nostro impegno è – ha concluso Sacchetta – dare tutela e rappresentanza a tutti i lavoratori, che vivono la flessibilità, la precarietà attraverso tutti quei contratti non tutelanti, far diventare la somministrazione, correggendone l’utilizzo distorto, l’unico contratto flessibile utilizzabile, creare un welfare di sostegno, attraverso accordi Regionali, nei periodi di non lavoro per rendere la flessibilità non fonte di precarietà, far realizzare uno studio sui fabbisogni formativi delle aziende, in tutta la Regione, per evitare di far diplomare o laureare i giovani in ambiti che non danno sbocchi occupazionali. In un contesto come quello attuale, l’unica strada per avere possibilità lavorative è quella della formazione continua”.

Da parte sua, la segretaria nazionale Lucia Grossi ha ribadito che “abbiamo presentato una piattaforma nazionale per la riforma del contratto di somministrazione, che rappresenta, come detto, lo strumento su cui puntiamo. Oggi siamo di fronte a lavoratori e lavoratrici plurilaureati e, quindi, il mondo del lavoro è cambiato: tutti gli attori del sistema devono modificare il modo di pensare la formazione di qualità per garantire il lavoro alle future generazioni”.

Al congresso è intervenuto anche Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che ha rimarcato come “gli atipici devono avere la massima attenzione istituzionale, le decisioni legislative devono essere a loro sostegno, e bisogna superare la precarietà, per guardare al lavoro di qualità che possa dare alle giovani generazioni una stabilità che consenta di programmare la propria vita. In Abruzzo, in particolare, gli ultimi fatti che riguardano aziende importanti ci preoccupano molto: chiediamo alle controparti che ci sia maggiore attenzione, e che i somministrati possano avere una possibilità seria di trasformazione a tempo indeterminato dei loro contratti di lavoro. Purtroppo, così non è e noi continueremo a lavorare per dare il massimo di tutela a questi lavoratori e lavoratrici”.

by Redazione
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