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Caso D’Attanasio, l’appello alla politica locale del Dipartimento Famiglia della provincia di Pescara

“A nome del Dipartimento Famiglia della provincia di Pescara, lancio un appello agli esponenti politici locali affinchè chiedano al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani il motivo per cui, dopo aver firmato l’estradizione per motivi umanitari per il pescarese Carlo D’Attanasio, lo stesso è ancora in Papua Nuova Guinea. Mi riferiscono che sta molto male, Carlo ha un cancro al colon con metastasi, ma lì, dove si trova ora, non riceve adeguate cure ma solo quelle utili ad attenuare il suo grande dolore fisico”.

Così interviene Carola Profeta, la Referente del Dipartimento e prosegue: “non sapremo se è colpevole finché non avrà un giusto processo, ma se anche lo fosse è un cittadino italiano e deve tornare in Italia perchè deve essere curato nel suo paese. Parlo anche da amica di Carlo, poiché lo conosco da tanti anni”.

La vicenda di D’Attanasio inizia nell’estate del 2019, quando l’uomo decide di partire per compiere il giro del mondo in barca a vela in solitaria. Nel marzo del 2020 approda in Papua Nuova Guinea e decide di fermarsi per una sosta che si prolunga per 5 mesi, quando, in procinto di ripartire per portare a termine la sua impresa, un piccolo aeroplano si schianta sull’isola subito dopo il decollo. All’interno del velivolo la polizia rinviene 611 kg di cocaina, probabilmente destinati all’Australia.

Due giorni dopo vengono fermati tre papuani e D’Attanasio viene segnalato come l’uomo che avrebbe portato sull’isola il carico di droga 5 mesi prima. Il capo d’accusa per lui è di traffico internazionale di stupefacenti. Dopo alcuni mesi, però, le accuse cominciano a vacillare, la stessa stampa locale inizia a dubitare della colpevolezza dell’italiano e l’accusa tenta di passare da spaccio internazionale di stupefacenti a terrorismo internazionale, perché non hanno nessuna prova, come si evince anche dai servizi lanciati dal programma Le Iene.

Eppure la situazione rimane in stand-by, il processo sottoposto a continui rinvii mentre D’Attanasio, è stato costretto a stare in una piccola cella fatiscente con altri detenuti, senza servizi igienici, dove ha iniziato ad accusare malori continui, dolori lancinanti. Da qui la richiesta di essere sottoposto ad esami diagnostici, con tutti i ritardi del caso.

A inizio marzo, dopo un anno e mezzo di attesa, la colonscopia ha confermato i sospetti: l’uomo non sta bene, ha un tumore di 10 centimetri che va asportato immediatamente. Da maggio è ricoverato in ospedale. Ad aprile Tajani ha firmato la richiesta di rimpatrio, senza però una data di scadenza, e così oggi è ancora tutto fermo.

Anche il Vice Ministro dei Trasporti l’On. Galeazzo Bignami , intervistato da Le Iene, nutre dei dubbi sulla colpevolezza di Carlo visti gli atti e ha dichiarato che se è colpevole deve avere un giusto processo, se invece, come appare, è innocente, deve essere immediatamente rilasciato.

A Pretoro, nasce il progetto “La Valigia di Cartone”, una raccolta storica, documentale e testimoniale sull’esodo migratorio che ha investito il paese nel secolo scorso.

Promotore di questo importante lavoro di ricerca è il Comune di Pretoro, piccolo paese pedemontano della provincia di Chieti, tra i Borghi più Belli d’Italia e situato nel Parco Nazionale della Maiella.

Il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Giangiulli e dal suo vice con delega alla Cultura, Fabrizio Fanciulli, dall’associazione Pretorese di Ottawa, con la presidente Olimpia Bevilacqua, dal Centro Abruzzese Canadese Inc. di Ottawa nella persona vice presidente Angelo Filoso.

Dagli anni cinquanta del secolo scorso il borgo ha vissuto una forte emigrazione in Canada, ad Ottawa, dove la maggior parte dei pretoresi emigrati oggi risiedono.

Nel giugno 2022 in occasione della celebrazione del cinquantesimo anno dalla fondazione dell’Associazione Pretorese di Ottawa, le distanze si sono accorciate ed il legame tra le parti è stato rinsaldato grazie anche alla presenza del sindaco Giangiulli e dell’assessore Fanciulli, assieme ad una nutrita partecipazione della comunità pretorese stessa.

In quell’occasione è nata così l’idea di questo progetto di elevato interesse storico-culturale sul fenomeno che ha visto protagonista il grande esodo di tante famiglie di Pretoro, verso una terra lontana e poco conosciuta, ma che nel giro di pochi decenni ha visto i pretoresi diventarne parte integrante della società e dell’economia locale, grazie alla loro grande operosità, alle indiscusse capacità professionali e alla straordinaria dedizione al lavoro.

Per questo dal 9 al 18 novembre 2023 una rappresentanza composta proprio dal sindaco Giangiulli, dall’assessore Fanciulli e dall’esperto di tradizioni abruzzesi Antonio Corrado, si recherà ad Ottawa per dar seguito ad una raccolta di materiale (foto, video, interviste, documenti, biglietti navali etc.) utile a descrivere il fenomeno migratorio sia dal punto di vista socio-economico che umano.

Sarà un importante e commovente momento di ricostruzione storica e sociale – commenta il sindaco Diego Giangiulli – che ci permetterà di ripercorrere e di conoscere meglio un periodo storico che ha profondamente segnato il futuro non solo del nostro paese, ma anche di tutte le regioni centro-meridionali che hanno vissuto un fenomeno migratorio non rotativo e che ha portato al progressivo spopolamento di tanti paesi, cambiandone di fatto il tessuto urbano, sociale ed economico. Avremo la possibilità di parlare con i nostri concittadini, di raccogliere le esperienze vissute, di riflettere sul grande sacrificio che hanno dovuto sopportare, ma soprattutto di toccare con mano quel filo mai reciso che ha li ha sempre tenuti legati alla terra natìa.

L’obiettivo è quello di una produzione editoriale prima e di un film-documentario poi, che vadano a costituire una memoria storica, una sorta di testamento spirituale per gli emigranti stessi, per i loro figli canadesi con origini italiane e per tutto il paese di Pretoro. Magari un giorno potremo regalare al paese proprio un museo sull’emigrazione locale”.

Fabrizio Fanciulli aggiunge: L’emigrazione ‘Pretorese’ diretta verso il Canada si fece massiccia solo dopo la Seconda Guerra Mondiale; infatti, nel periodo precedente fu molto limitata a causa di eventi storici e politici riscontrati nei due Paesi. Dal 1951, con l’abrogazione del precedente decreto del governo canadese del 1939 che vietava l’ingresso ai cittadini appartenenti a paesi nemici (tra cui l’Italia), l’emigrazione italiana riprese con gran fervore e le piccole case in pietra del nostro borgo man mano divennero silenziose”.

Gli addetti ai lavori saranno impegnati per un lungo periodo, vista la mole del materiale da acquisire: tante saranno le persone da intervistare, anziani, giovani, rappresentanti della politica italo-canadese, docenti universitari e chiunque possa dare un importante contributo a questo progetto.

L’auspicio è quello di riuscire a coinvolgere altri enti pubblici e privati per dare a “La Valigia di Cartone” il giusto risalto e lustro che merita.

Si conta di poter uscire con un’anticipazione ed una prima pubblicazione collegata ad una mostra fotografica entro il 2024.

by Redazione
Scorci d'Abruzzo
Viaggio nel tempo e nelle opere d’arte d’Abruzzo con “Scorci d’Abruzzo”, il nuovo format di Paolo Pacitti in onda su Buongiorno Regione a lunedì alterni, con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta. Al centro della puntata andata in onda ieri, l’opera che coinvolge uno dei pittori più famosi del suo tempo ed un vicerè appassionato di arte, tanto che nella prima metà del ‘600 alcuni viaggiatori riportano a corte una notizia straordinaria relativa ad un grande miracolo nascosto nell’Appennino più profondo, proprio ai confini dell’allora Regno di Napoli.
Fernando Afàn de Ribera, grande collezionista di rarità, ingaggia lo Spagnoletto, Jusepe Ribera per creare il quadro “Maddalena Ventura con il marito e il figlio”, che per la particolarità del soggetto rappresentato è uno dei quadri più insoliti della pittura europea.
La donna rappresentata ossia “il miracolo della Natura”, come viene chiamata, è una donna di più di 50 anni che a 37 anni, durante la sua terza gravidanza, sviluppa una forma importante di ipertricosi, un’alterazione dell’accrescimento pilifero ed in un’epigrafe viene riportato che la donna è originaria dell’Abruzzo, più precisamente di Accumoli, paese che porta ancora i segni del devastante terremoto e che storicamente è sempre stato legato alla regione abruzzese prima di passare nel 1927 nella provincia di Rieti.
Un quadro ed una vicenda che mettono di fronte alla complessità dell’essere umano e non lasciano indifferenti, tant’è che questa storia ha colpito l’immaginario di molti artisti tra cui Francisco Goya, il grande pioniere dell’arte moderna ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata suhttps://www.facebook.com/peppemillanta/videos/713446763977501?locale=it_IT.
by Redazione
chieti

Grande successo di pubblico per “Emozioni, note e sport in una notte di fine estate”, l’evento svoltosi lo scorso venerdì 1° settembre al chiostro del Convitto G. Vico di Chieti.

Un appuntamento inserito all’interno del calendario dell’associazione Il giardino delle pubbliche letture, organizzato dall’associazione Centro Studi Sport & Valori, che ha visto le donne assolute protagoniste della serata: Cinzia D’Alessandro con il suo libro “Partire… con zero e realizzare i propri sogni con ambizione, coraggio, disciplina” e la calciatrice-artista Deborah Salvatori Rinaldi.

Fil rouge della serata lo sport e i valori che esso è in grado di esprimere dato che il coraggio, i sacrifici, gli obiettivi e i successi sono i medesimi che guidano la vita di ognuno come, ad esempio, il papà di Cinzia che con la sua lungimiranza ha saputo creare un’azienda, ora in mano ai figli, nel rispetto della tradizione e degli altri.

Così come Deborah, che non ha lasciato mai da parte l’altra sua passione dopo il calcio realizzando delle opere d’arte uniche nel suo genere presentate in anteprima proprio nella serata al Chiostro.

“Emozionata e orgogliosa di questa prima presentazione nella mia terra d’origine – ha dichiarato Deborah Salvatori Rinaldi – Ho lasciato l’Abruzzo per il calcio e sono tornata grazie a un’altra passione: l’arte. Cosa vorrebbero esprimere le mie tele? Tre parole: ricordi, storia ed emozioni. Incorniciare la maglia della propria squadra del cuore o del campione, va oltre sport per un tifoso e per l’atleta stesso; significa raccontare una storia”.

Nel corso della serata l’associazione Sport &Valori ha altresì assegnato riconoscimenti al campione e vice campione del mondo di Judo, originari di Chieti, Lucio Tavoletta e Alessandro D’Urbano presenti insieme alla Chieti calcio maschile e femminile.

La serata impreziosita dalle note musicali del cantautore Alfredo Scogna e dai versi di Angelo Del Romano e Simona Berardocco il tutto moderato da Mariele Sciubba.

ianieri

Un pomeriggio in compagnia della casa editrice Ianieri Edizioni al Festival Dannunziano, quinta edizione: lunedì 4 settembre, dalle 16.00 alle 18.00 presso l’Aurum di Pescara, ci sarà una vera e propria tavola rotonda guidata dall’editore Mario Ianieri con i capolavori di cinque autori che hanno scelto la sua firma editoriale per le loro pubblicazioni. Le opere che verranno presentate si sposano perfettamente con l’ambiente ed il clima del Festival patrocinato dal Comune di Pescara e dalla Presidenza del Consiglio Regionale con Lorenzo Sospiri.

 “D’Annunzio connessioni d’oltremanica” (2023) di Emanuela Borgatta: torinese, insegnante di lingue straniere, bibliofila e collaboratrice esterna per diverse riviste. Da anni si occupa di cultura e spettacolo, con un occhio di riguardo rivolto alle arti figurative, nonché alla figura di Gabriele d’Annunzio: spirito ardente, Gabriele d’Annunzio intrattenne connessioni e rapporti con l’estero, estremamente vari e degni di nota. Analizzando gli aspetti prettamente artistico-letterari e volgendo lo sguardo verso Gran Bretagna ed Irlanda, si noterà che il Vate mutuò molto dalla cultura d’oltremanica, della quale adottò il gusto estetico d’avanguardia, nonché l’impareggiabile preraffaellismo nell’uso di simboli e nella creazione di versi.

In questo saggio Emanuela Borgatta guida il lettore verso un d’Annunzio inedito: un nuovo viaggio a testimonianza dell’eterna contemporaneità del Poeta.

 “D’Annunzio e il vivere inimitabile. Cronache di un pescarese a Milano” (2023) di Raffaella Canovi:  nasce e vive a Milano. Ha pubblicato sulla rivista “La Grande Guerra” e “Nuova storia contemporanea”, quadrimestrale diretto da Francesco Perfetti. Come relatrice e studiosa dannunziana ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha pubblicato, tra l’altro, “L’iniziato. D’Annunzio e la massoneria” (2022, Ianieri Edizioni). Nel volume l’autrice affronta in maniera minuziosa la relazione fra d’Annunzio e la città di Milano, fra caffè, ristoranti, salotti, hotel e palcoscenici, senza tralasciare l’aspetto “politico” del poeta e i suoi rapporti con Benito Mussolini e il fascismo. La Canovi non trascura il legame particolare tra il poeta abruzzese e quello milanese Carlo Porta, apparentemente bizzarro tra due personalità così distanti.

“Viaggiator d’ali. Servizio segreto colombofilo di guerra” (2023) di Laura Curtale di Roma è autrice di libri di poesia e articoli di saggistica. Ha collaborato con la Rai e con altre reti televisive curandone la conduzione, le rubriche letterarie e gli spazi culturali, vincitrice di diversi premi culturali. “Viaggiator d’ali” è la storia documentata del servizio segreto militare dei Colombi Viaggiatori, al fianco dei soldati del Genio Italiano, durante la cruenta Prima Guerra Mondiale.

La storia degli atleti alati inizia alla fine del 1800 e giunge sino ai nostri giorni con i moderni Colombofili. In questo libro sono racchiusi documenti storici e dispacci militari inediti che vanno dal 1915 al 1919. Gabriele d’Annunzio, poeta-soldato, eroe della Grande Guerra, fu testimone dell’ausilio temerario ed eroico dei “Viaggiator d’Ali”, ne esaltò la forza, la bellezza e la bravura e volle perpetuare al Vittoriale, negli anni ’20 del Novecento, la loro grandiosa azione con messaggi di pace facendo costruire nella sua “dimora parlante” una colombaia.

“Creatura di poesia. Vita e versi di ELEONORA DUSE” (2023) di Maria Pia Pagani, ricercatrice in Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, è socio del Pen Club e collabora da anni con la Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”. È autrice di molti studi sul teatro nelle terre slave, il teatro dannunziano e la figura di Eleonora Duse, pubblicati dalle maggiori case editrici mondiali. È membro del comitato scientifico di varie riviste accademiche internazionali, tra cui “Stanislavski Studies”. Dirige la collana di studi teatrali e sullo spettacolo “Il Parlaggio”, ed è responsabile per l’Italia nel progetto internazionale “The Theatre Times”. Tra le sue pubblicazioni recenti, la monografia Ammiratrici di Eleonora Duse (2022). Nel suo lavoro Eleonora Duse era una creatura di poesia, sembrava nata apposta per ispirare il canto di un poeta. Tutto il mondo conosce le liriche immortali che le ha dedicato Gabriele d’Annunzio, ma non è scontato sottolineare che ci sono state molte altre persone che l’hanno celebrata in poesia. Frutto di una lunga e accurata ricerca, il volume presenta, per la prima volta nella letteratura dusiana, una biografia in versi della celebre artista, costruita attraverso i testi di vari autori che l’hanno conosciuta, l’hanno vista recitare, sono rimasti colpiti dal suo carisma. In questa galleria internazionale di poeti e poetesse (notevoli infatti sono anche le presenze femminili), si ripercorre l’esistenza della più grande attrice italiana di tutti i tempi con le sue interpretazioni più famose, i suoi amori e la forza del suo mito. Tutte le traduzioni sono di Maria Pia Pagani.

“Sarah Bernhardt e Gabriele D’Annunzio. La poesia del teatro. Carteggio inedito (1896-1919)” (ristampa a 100 anni dalla morte della Bernhardt) di Franca Minnucci: attrice professionista, ha lavorato con i più importanti registi, come Mario Scaccia, Ugo Pagliai, Giuseppe Pambieri, Alessandro Haber, Edoardo Siravo, Michele Placido e tanti altri. Da anni studiosa e ricercatrice dannunziana.

 In grande stile, il debutto teatrale di D’Annunzio è non a caso parigino. Nella Ville Lumière sono infatti gli interlocutori che più premono, quelli che hanno saputo apprezzare la dirompente novità della sua narrativa decretando la fortuna europea di romanzi accolti invece da noi da un fitto intrecciarsi di polemiche.

Il drammaturgo farà perciò leva sul narratore di successo: Sarah Bernhardt gli spalanca le porte del proprio teatro, “La Renaissance”. Fra il 1896 e il 1898 ci sono stesura e rappresentazione della Città Morta, il dialogo fra Gabriele e Sarah “la Magni-fique”.

I due artisti si incontrano in uno scambio epistolare rivelatore della loro eccellenza. Prima ancora di avviare il sodalizio con Eleonora Duse, l’intesa con l’attrice francese rappresenta per d’Annunzio la prova inaugurale della sua lunga avventura sulle scene: un’avventura che ha subito di mira il rinnovamento radicale dello spettacolo di prosa.

L’evento è gratuito, è possibile trovare i testi in sede di presentazione.

fiabosco

“Si chiude questa prima fase di progettazione sul Fiabosco, durata tre anni, volta innanzitutto a ‘popolare’ il boschetto di Sant’Eufemia con le sculture raffiguranti miti e leggende del nostro territorio” – così, nel tracciare un bilancio, interviene il Direttore artistico del progetto Peppe Millanta, in merito al Fiabosco di Sant’Eufemia (PE), Area Faunistica per Creature Fantastiche ideato dalla Scuola Macondo di Pescara con il sostegno del Comune di Sant’Eufemia guidato dal sindaco Francesco Crivelli, grande sostenitore, sin dai primi passi di questo nuovo mondo che ha animato il suo comune.

“Il bilancio è più che positivo, con più di 20 opere che riescono a dare uno spaccato esaustivo dell’immaginario della nostra regione, salvaguardandolo e valorizzandolo. – così prosegue Millanta nell’illustrare quelli che saranno i nuovi passaggi per il progetto. – Ringrazio tutte le artiste e gli artisti che hanno permesso in questi anni che il Fiabosco diventasse materia viva. Una grande svolta quest’anno è stata sicuramente la collaborazione con i licei artistici, grazie ad una felice intuizione di Giuseppe Colangelo. Ora entriamo nella “fase 2″ potremmo dire, dove si continuerà ad ampliare il progetto con altre installazioni, e si inizierà a lavorare sui servizi, sugli arredi, e sulla promozione di quello che presto diventerà un ecomuseo”.

“Nell’anticipare che ci sarà una manifestazione con cui a settembre presenteremo al pubblico le nuove opere, ci tengo a ringraziare oltre al Comune di Sant’Eufemia per il supporto e per averci creduto, anche i numerosi sponsor privati che hanno sposato il progetto intuendone le potenzialità” – conclude Millanta.

Negli scorsi giorni c’è stato il lungo lavoro di installazione delle opere in pietra bianca della Maiella create dagli artisti e dai ragazzi delle scuole del Misticoni-Bellisario di Pescara con i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, il Liceo Artistico ‘Pantini Pudente’ di Vasto con il referente Prof. Giuseppe Colangelo, il Liceo Artistico ‘G.B. Vico’ di Chieti che ha come referenti i Professori Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone ed il Liceo Artistico ‘Palizzi’ di Lanciano con referente il Prof. Stefano Donatello.

Ma quali nuove statue saranno osservabili? Il Liceo artistico di Vasto ha concluso il suo “Satiro”, mentre il Liceo artistico di Pescara ha preferito cimentarsi su un tema forte: la “Morte”; la “Spada nella roccia” per il Liceo artistico di Lanciano mentre il Liceo artistico di Chieti ha lavorato sul “Giano”.

Tra gli artisti invece ci sono anche i docenti: il Professor Giuseppe Colangelo si è concentrato sulla “Chimera”, mentre i Proff. Emiliano Faraone e Marco Piccozzi si sono cimentati con il “Gigante”.

Non solo: Antonio Di Campli ha presentato “Le tre melagrane” mentre,  Antonio De Marini ha arricchito il Parco con “L’uomo bestia”. Come tutti i parchi “fantastici” non manca la figura dell’ “Orco” di Stefano Iampieri, ma sul campo anche due donne hanno saputo far valere il loro genio artistico e sono Raffaella Pierdominici con “Pesce lucente” e Lucia Andreozzi che con la sua “Sibilla” incantatrice regala quel pizzico di “magia” in più.

Per maggiori informazioni, si consiglia di seguire le pagine social @Fiabosco.

Il progetto dalla nascita alla consegna dei lavori è possibile grazie al sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe) e SunCity Italia; ad oggi gli enti che patrocinano il progetto sono anche la Presidenza del Consiglio Regionale, la Provincia di Pescara e la Provincia di Chieti.

by Redazione

Oltre 40 agenzie da 26 Paesi partecipano ai due giorni di incontri all’Aurum

Pescara diventa capitale della comunicazione istituzionale col meeting internazionale dello UEN (Ultra European Network). Oltre 40 agenzie, in rappresentanza di 26 Paesi, tra cui Brasile, India e Messico, si riuniranno all’Aurum il 6 e 7 luglio nell’incontro della sesta rete mondiale di holding secondo il sito specializzato PRovoke.

All’interno dell’evento è previsto il ritorno di un grande appuntamento culturale come l’Oscar Pomilio Blumm Forum che metterà sotto i riflettori il tema della disinformazione. L’argomento, quanto mai attuale, sarà approfondito con tre ospiti d’eccezione, a cominciare da Miguel Maduro, presidente del comitato esecutivo di EDMO, l’Osservatorio europeo dei media digitali, già Ministro dello sviluppo regionale in Portogallo e avvocato generale alla Corte di giustizia europea. Oltre a lui ci sarà anche il professor Walter Quattrociocchi, docente dell’Università La Sapienza di Roma, a capo del Center of Data Science and Complexity for Society (CDCS), che ha coordinato alcuni lavori fondamentali sulla diffusione delle informazioni e sulle dinamiche sociali ad esse collegate. A completare il panel ci sarà David McCandless, giornalista, designer e copywriter britannico specializzato in infografica, creatore di “Information Is Beautiful”, progetto nel quale con l’infografica traccia una mappa moderna che illustra le relazioni tra i fatti, il loro contesto e la rielaborazione mediatica. A moderare l’incontro ci sarà la giornalista norvegese Eva-Kristin Urestad Pedersen.

«Quest’anno Pescara tornerà a essere la capitale della comunicazione istituzionale, con l’arrivo dei nostri partner coi quali formiamo il più grande network mondiale del settore. Con loro lanciamo una nuova grande sfida, quella contro la disinformazione. Per questo motivo abbiamo voluto dedicare una sessione di approfondimento con grandi esperti del settore nell’ambito dell’Oscar Pomilio Blumm Forum. Con loro porteremo avanti anche un nuovo progetto, Decoding, che verrà presentato in anteprima durante il meeting», sottolinea Franco Pomilio, presidente della Pomilio Blumm.

L’Ultra European Network mira a promuovere anche il territorio, attirando a Pescara i componenti della prima rete di comunicazione globale con sede in Europa, costituita da un ecosistema professionale di agenzie indipendenti spesso leader nei propri mercati regionali, che si è espanso fino a comprendere circa 120 Paesi e 7.200 professionisti in tutto il mondo.

A guidare Uen è Pomilio Blumm che, secondo la classifica annuale di ICCO (International Communications Consultancy Organisation), è prima al mondo per tasso di crescita nella fascia di fatturato superiore a 30 milioni di dollari.

«Promuovere un efficace scambio di idee è un pilastro di una diplomazia internazionale all’avanguardia, incentrata sul dialogo e sul multilateralismo: questa è una delle sfide che stiamo affrontando. In tale scenario, il ruolo dei vertici come quello di UEN è sempre più rilevante», conclude Franco Pomilio, presidente della Pomilio Blumm.

by Redazione
Sono oltre venti i giurati che prenderanno parte all’anteprima di Gironi divini 2023. Giornalisti enogastronomici, blogger, docenti universitari, delegati Ais, Fis e Fisar incontreranno enologi e produttori di oltre 70 cantine abruzzesi, radunati intorno a un tavolo per degustare da venerdì 7 fino a lunedì 10 luglio le migliori etichette regionali e stabilire quali potranno accedere alle attese finali, previste per metà agosto a Tagliacozzo.

Ancora una volta la Live Communication, che da 11 anni organizza Gironi divini, ha voluto che l’attenzione di giornalisti, critici e buyers di primo livello, fosse concentrata non solo sui vini abruzzesi, ma anche sulle bellezze del suo territorio.

Proprio per questo l’anteprima si terrà tra la sottozona Terre di Casauria, nelle colline pescaresi delle Terre dei Vestini, nelle rinomate Colline Teramane e poi a Pescara. Ci sarà l’occasione per visitare la nuova cantina di Tre Gemme, ma anche l’affascinante contesto dell’Abbazia di Propezzano, e poi si chiuderà avvolti dalla brezza del lungomare pescarese, nel noto ristorante Bacone.

“Aver avuto l’adesione di importanti giornalisti enogastronomici, blogger, docenti universitari, delegati Ais, Fis e Fisar, enologi e produttori“, ha spiegato Franco Santini, coordinatore tecnico dell’evento, “conferma la rilevanza che Gironi Divini ha ormai assunto e l’interesse generale per il mondo del vino della nostra regione. Questa importante anteprima di luglio sarà una sorta di apripista per gli appuntamenti che si svolgeranno a metà agosto a Tagliacozzo, dove protagonista, però, sarà come sempre la giuria popolare. Sono certo che L’Abruzzo  riserverà la migliore accoglienza ai nostri ospiti, che potranno conoscere da vicino alcuni luoghi eccellenti e alcune delle migliori etichette che questa terra produce“.

Tutti gli aggiornamenti live sull’evento e i resoconti di fine giornata potranno essere seguiti sulle pagine dei giornali del Gruppo Live (marsicalive.it abruzzolive.it) e sul sito ufficiale www.gironidivini.it e sui social dell’iniziativa.

by Redazione
squilibri

Siamo in partenza con questa nuova edizione di SquiLibri. Un’edizione lavorata, e inizio davvero col ringraziare chi mi è vicino in questa avventura.

Così il Direttore artistico del Festival di SquiLibri Peppe Millanta interviene a proposito della tre giorni che sta per interessare il territorio di Francavilla al Mare (CH) grazie all’impegno, insieme alla Scuola Macondo di Pescara, del sindaco del Comune Luisa Russo e l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, oltre che della Regione Abruzzo.

“Partiamo dalle conferme: anche quest’anno avremo tra gli ospiti i finalisti dello Strega, unica tappa nella nostra regione. Tra le novità la collaborazione con l’Università d’Annunzio e il DILASS e la presenza di Javier Cercas, autore di respiro internazionale, la vera ciliegina di questa edizione. Tra gli ospiti avremo, tra gli altri, Nicola Gratteri, Sigfrido Ranucci, Diego De Silva, Sabina Guzzanti, Enrico Galiano, Bruno Arpaia, Bruno Luverà, Kristine Maria Rapino, Davide Rondoni. Gli eventi saranno molti di più rispetti all’anno scorso, con alcune sezioni in aggiunta, come quella dedicata ai podcast con Jacopo Ottenga, Ezio Cerasi, Alfredo Primante, Francesca Camilla D’Amico o quella dedicata alle voci internazionali come Elvira Dones ad esempio” – spiega Millanta.

Come conclude il Direttore artistico: “Sì è poi deciso di puntare sull’esperienza festival, e per questo ci sono delle passeggiate sulle tracce delle storie di Francavilla al Mare, col patrocinio del Touring Club Pescara, oltre ai laboratori gratuiti della Scuola Macondo. E poi la fiera del libro della piccola e media editoria, nostro tratto distintivo, che quest’anno avrà uno spazio tutto per sé per presentare i propri libri”.

Dal 23 al 25 per i tre giorni di Festival ci saranno le seguenti attività: dalle 15.00 alle 17.00 il Macondo Lab con il Racconto Lab, un laboratorio incentrato sulla scrittura di racconti insieme ad Alice Rifelli, di Edicola Ediciones che si terrà nel Foyer dell’Auditorium Sirena; dalle 15.00 alle 16.00 il Lab “Latture animate” con Annalica Casasanta di Fonderie Ars per Macondo Kids rivolto ai bambini dai 7 ai 12 anni; dalle 16.00 alle 17.00 il Lab di scrittura con Macondo Kids Lab e Serena D’Orazio “Un racconto per Michetti”.

Dalle 17.00 alle 24.00 ci sarà la Fiera del Libro a Largo Modesto della Porta, uno spazio dedicato all’editoria indipendente nazionale e regionale. Una vera e propria festa di libri che coinvolge editoria, per grandi e piccini, e ospiti da tutta Italia: un percorso che coinvolge appassionati della letteratura e dell’editoria e che intende avvicinare ancora di più al meraviglioso mondo dei libri. Le case editrici presenti alla fiera sono: Babalibri, Cartacanta editore – Capire edizioni – Nolica Edizioni, Chiaredizioni, Cliquot, Del Vecchio Editore, Edicola Ediciones, Editrice Carabba, Editrice Il Castoro, Edizioni Malamente, Edizioni Menabò – D’Abruzzo, Evoè, Funambolo edizioni, Giulio Perrone Editore, Hacca edizioni, Ianieri Edizioni, IFIX, Incipit23, Il viandante, Iperborea, Italo Svevo, Jimenez Edizioni, Malamente, Miraggi Edizioni, More Nocturne Books, NEO. EDIZIONI, Oligo Editore, Racconti Edizioni, Radici Edizioni, readerforblind, Stella Nera, SUR, Tempesta Editore, Tra le righe.

Dalle 19.00 alle 20.30 c’è il percorso di “visite guidate”, per il primo giorno è prevista la visita presso il Chiostro del Convento, residenza studio di Francesco Paolo Michetti con il patrocinio di Touring Club Italiano.

Il programma del 23 giugno

  • dalle 17.30 alle 18.30, evento speciale con “Espressioni d’Abruzzo” di Massimo Pamio, intervengono anche Cristina Mosca e Massimo Avenali presso Monumento ai Caduti;
  • alle ore 18.00, l’incipit con “Folisca” di Miriam D’Ambrosio, modera Vittorio Macioce, le letture sono di Tiziana Tarantelli presso Monumento ai Caduti;
  • dalle 18.30 alle 19.30 Storie ritrovate di Laudomia Bonanni “Le droghe” con Maristella Lippolis e Paolo Guazzo, modera Assunta Grazioso in collaborazione con il Gruppo di Lettura Spazio lib(e)ro, presso Largo Modesto della Porta;
  • dalle 19.00 alle 20.00 per l’Aperitivo letterario Simona Baldelli con “Il pozzo delle bambole”, modera Ernesto Valerio, musica di Denis Di Donato, presso Monumento ai Caduti:
  • dalle 19.30 alle 20.30 per Voci dal Mondo Andreea Simionel con “Male a est” modera Raffaella Simoncini presso Largo Modesto della Porta;
  • dalle 20.00 alle 21.00 per Libri al tramonto Bruno Luverà con “Raus. Fumetto sporco”, modera Alessio Romano in collaborazione con Alphaville e Angelozzi Comunicazione, presso Monumento ai Caduti;
  • dalle 20.30 alle 21.30 per Incontri d’autore Sabina Guzzanti con “AnonniMus”con Luca Prosperi in collaborazione con Angelozzi Comunicazione presso Piazza della Stazione;
  • dalle 21.00 alle 22.00 per il Podcast “La congiura del silenzio” con Jacopo Ottenga, modera Riccardo Varveri presso Monumento ai Caduti;
  • dalle 21.30 alle 23.00 per Incontri d’autore presentazione dei finalisti del Premio Strega con Bruno Luverà e Peppe Millanta, presso Piazza della stazione;
  • dalle 23.00 alle 24.00 Libridine con Maestro Pellegrini – Zen Circus, Open Act Filippo Poderini presso Monumento ai Caduti.

Tra i partner: il Festival di Francavilla “Filosofia a Mare”, il Touring Club di Pescara, l’Alphaville, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano.

Si ricorda che per accedere ad alcuni appuntamenti è necessario prenotare il proprio posto (gratuito) su www.billetto.it pertanto si consiglia di consultare il programma completo sul sito www.squilibrifestival.it.

È possibile seguire le pagine social @squilibrifestivaldellenarrazioni. Per info e contatti i riferimenti sono squilibrifestival@gmail.com o 370.3525381.

 

by Redazione
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Cos’è il tempo? E’ uno dei misteri più affascinanti di sempre, ed è l’argomento scelto per la puntata di Macchemito dal titolo “Capetièmpe“, per la rubrica Rai di Paolo Pacitti con le telecamere di Sem Cipriani: è in questa occasione che Peppe Millanta, scrittore abruzzese mostra come in passato l’alternarsi del giorno e della notte, e non solo, rispondeva ad un movimento circolare, insieme alla vita dell’uomo che non finiva con la morte ma continuava in forma diversa.

Il cerchio era il simbolo del tempo, la cui concezione è cambiata nei secoli a partire dagli antichi greci e come spiega il Professor Carmine Catenacci “ogni cultura misura il tempo secondo proprie definizioni, per i Greci il Kronos è l’asso di tempo misurabile, Aion è il principio vitale e successivamente con Platone la vita in sè quindi l’eternità. Keiros al contrario designa il momento propizio da cogliere per la buona riuscita di un’impresa. In una concezione ciclica del tempo com’è quella dei Greci anche i nostri concetti di futuribile e persino di scientifico appartengono alla realtà del mito”.

In Abruzzo è ancora possibile scorgere la concezione del tempo ad anello in alcuni rituali come per esempio nel periodo del “Capetièmpe” ossia “a capo del tempo”, periodo in cui tutto si conclude e tutto ricomincia: c’era infatti l’idea che il tempo potesse in qualche modo fermarsi e quindi spezzarsi con il rischio che il mondo dei vivi si mischiasse con quello dei morti tra il 31 ottobre e l’11 novembre, periodo critico in cui la natura appariva stremata con la crisi dell’autunno ed il venir meno delle ore di luce e per questo venivano compiuti numerosi riti solari con l’utilizzo di torce e fiaccole come a voler integrare luce e calore, ed una festa che ricorda questa antica visione del mondo è quella delle Glorie di Scanno (AQ), un modo arcaico per sconfiggere la notte e per consentire al tempo di ripartire.

L’orologio di Fontecchio (AQ), uno dei più antichi d’Italia, racconta di un mondo ormai scomparso e scandisce il tempo in quattro cicli da sei ore dal tramonto al tramonto, funzionale al mondo contadino ma per saperne di più è possibile vedere l’intera puntata dedicata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/133856896364509.
by francesca
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