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Aspettando la scuola

C’è chi ha prenotato “al buio” senza neanche attendere il programma: anche quest’anno si conferma un appuntamento particolarmente apprezzato quello con Aspettando la scuola, in programma dal 30 agosto per due settimane,  organizzato dalla Fondazione Genti d’Abruzzo e rivolto a bambini e ragazzi dai 6 anni in su.

Un ponte ideale tra le attività estive, che coprono giugno, luglio e agosto, e la ripresa della didattica tradizionale in aula.

“Lo spirito di queste attività è sempre ludico e ricreativo – spiega Valentina Carota che cura l’organizzazione e le prenotazioni per gli appuntamenti – ed è il modo che abbiamo studiato per riavvicinare soprattutto i bambini alla ripresa della scuola, a riabituarli agli orari. Lo facciamo arricchendo le attività curriculari con arte, tradizioni, natura, archeologia”.

Le modalità di fruizione sono le stesse dei campus estivi, che pure hanno fatto registrare, da giugno fino ad oggi, numeri importanti: oltre cento i bambini iscritti con più di cinquecento presenze a settimana nei cinque giorni di attività.

“Le attività estive si sono svolte nei parchi, ora torniamo nei nostri musei – spiega ancora Valentina Carota – le attività si terranno infatti sia al Cascella che al Genti d’Abruzzo. Torniamo a creare un filo diretto tra i giovani e le nostre esposizioni, attraverso percorsi dedicati che stimolano la curiosità e continuano sempre ad affascinare i ragazzi, che riescono sempre a scoprire qualcosa di nuovo in quello che vedono”.

Nel corso della prima settimana dal 30 agosto al 3 settembre gli appuntamenti saranno su Le civiltà del Mediterraneo tra arte e storia e Vita da Egizi al Museo Cascella; Illustrarte: quando il racconto incontra la creatività al Museo delle Genti. Nella settimana dal 6 al 10 settembre: Gli animali nell’arte e C’era una volta Ostia Aterni al Museo Cascella.

Il ricevimento dei ragazzi inizia tra le 8,30 e le 9, ora in cui ha inizio l’attività che si prolunga fino alle 12,30. Tra le 12,30 e le 13 è previsto il rientro a casa.

Per le prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 0854510026 (interno 1 o 2) e 3939374212 oppure inviare una mail a didattica@gentidabruzzo.it.

“Attraverso le nostre attività riusciamo, in un momento ancora difficile, a ricreare contatto umano e socialità tra i bambini, che più degli altri hanno sofferto durante l’emergenza sanitaria – sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo Letizia Lizza – lo facciamo attraverso l’arte e la conoscenza, strumenti universali di condivisione tra le persone. Da anni siamo presenti nel tessuto sociale di Pescara e dell’Abruzzo con un lavoro di conservazione e promozione delle tradizioni che contribuisce a creare un solido legame tra le giovani generazioni e il territorio”.

 

by Redazione
Martina Faccia

La fotografa e videomaker Martina Faccia è al lavoro per l’allestimento di una nuova mostra i cui dettagli sono ancora in via di definizione.

Nel settembre 2019 l’esposizione Vietnam, persone, colori, emozioni, che si era tenuta all’auditorium Sirena di Francavilla e inaugurata con la partecipazione del professor Massimo Pasqualone e dell’associazione culturale e musicale Moti Armonici, aveva registrato un buon successo. Si è rivelata un’occasione per comprendere e interpretare una realtà complessa, ricca di storia, cultura e meraviglie naturali.

L’oggetto della nuova mostra saranno gli extracomunitari, persone che stanno nelle comunità, che hanno sofferto e che hanno negli occhi la tristezza per ciò che hanno abbandonato e per quello che hanno vissuto, questa loro condizione sarà comunicata attraverso un ritratto fotografico.

Martina Faccia è definita una fotografa empatica, che riesce a catturare l’anima nella fotografia e lo scopo di questa mostra è di far interagire le persone che non conoscono quell’ambiente in una maniera più umana.

 

by Redazione

Era il 27 agosto 2020 e il suo sogno cullato per 30 anni da Livio Bucci diventa realtà: L’Abruzzo in Miniatura, costruttori di emozioni apre le porte al pubblico.

E lo fa in uno scenario unico: il MuMi sito in piazza San Domenico, 1 a Francavilla al Mare; un luogo che suggestiona per la sua maestosità interna grazie alle due preziosissime tele, “Le Serpi” e “Gli Storpi” realizzare dal Maestro Francesco Paolo Michetti. Maestosità che all’esterno è regalata dal chiostro e da due ballatoi mozzafiato vista mare.

Ed è qui dunque che, da un anno, il presidente Livio Bucci presenta al pubblico oltre 120 opere (molte altre in fase di realizzazione), che riproducono su scala l’Abruzzo; riproduzioni fatte interamente a mano con materiali diversi come pietra e legno anche grazie all’aiuto di preziosi collaboratori.

Un anno in cui il parco museale che l’emergenza sanitaria non ha fermato: durante i lunghi periodi di lockdown infatti, Bucci e i suoi collaboratori hanno lavorato su nuove opere, creato rete con le associazioni turistiche del territorio e realizzato il Centro Didattico coordinato da Christian Dolente.

Insomma, niente si è ferma tutto è in movimento; lavoro “dietro le quinte” che ha dato e sta dando i suoi frutti con l’emozione e la magia che i visitatori vivono ogni giorno entrano nel parco museale.

“Un bilancio molto positivo. Ci aspettavamo buoni risultati ma siamo davvero andati oltre ogni aspettativa – dichiara il direttore dell’Abruzzo in Miniatura Livio Bucci (nella foto)– E’ bellissimo ed emozionate vedere tante persone così felici e soddisfatte dopo aver visitato il parco museale. Sinceramente non mi aspettavo, dopo le chiusure obbligate, tutto questo affetto dal pubblico proveniente anche dalle altre regioni italiane, complice il periodo di vacanze. E’ molto bello e per me gratificante inoltre vedere tanti bambini e tante scolaresche all’interno della struttura estasiati e a volte increduli nel vedere le loro città riprodotte in piccolo Ringrazio – conclude Bucci – l’amministrazione comunale di Francavilla e la città di Francavilla al Mare per averci donato un luogo così importante e maestoso”.

“Ad un anno dall’apertura del parco museale Abruzzo in Miniatura – afferma Dominique Di Stefano, responsabile Marketing turistico – possiamo affermare che il risultato è più che soddisfacente. Lo confermano i numeri avuti, l’interesse del pubblico e non solo. Infatti, nell’arco dell’anno siamo riusciti a far convogliare un gran numero di persone all’interno del parco organizzando numerosi eventi, campus estivi e visite gioco per bambini e famiglie, visite guidate a tema nel weekend. Nonostante i vari periodi di chiusure e restrizioni legate al virus non ci siamo mai fermati sfruttando questo tempo non solo realizzando altre opere ma anche facendo molta promozione sui social, stando vicino a chi ci segue e incuriosendo il pubblico. L’inverno inoltre, è stato il momento per rinforzare le storiche collaborazioni, Abruzziamo, Destination Abruzzo, Fantastico Abruzzo, e crearne delle nuove come con Il Bosso, leader del turismo ambientalistico abruzzese, Il Mondo Attraverso, una nuova realtà che ha l’obiettivo di fare conoscere l’Abruzzo fuori dai confini regionali. Il nostro progetto – conclude Di Stefano – resta ambizioso e vogliamo continuare a creare i fili conduttori fra i vari partner del turismo locale per poter proporre ai turisti, e non solo, il meglio che la regione è in grado di offrire, il tutto partendo dall’Abruzzo in miniatura; il nostro obiettivo è dunque quello di regalare ai nostri ospiti un’esperienza che vada al di là della semplice visita al parco… Regalare un’emozione”.

 “Alla luce delle restrizioni dovute al periodo drammatico relativo al Covid – spiega Christian Dolente coordinatore del Centro didattico dell’Abruzzo in Miniatura e responsabile dei servizi educativi – e in conseguenza delle normative che hanno regolato e regolano il flusso e gli accessi ai musei, il Centro didattico ha registrato una buona attenzione da parte degli utenti. Il bilancio che andiamo a tracciare, più che positivo, tiene conto della lunga e dolorosa chiusura del parco museale e quindi possiamo prendere in considerazione i mesi che vanno da maggio ad oggi. Le iniziative relative alle visite per adulti sono state numerose e continuano a destare interesse da parte di un pubblico che si appassiona sempre di più a questa lettura unica del territorio abruzzese. Stesso dicasi delle attività rivolte alle famiglie. Anche il Campus Estivo, novità assoluta per Francavilla al Mare – conclude Dolente – nonostante le famiglie abbiano scelto location all’aperto e attività sportive, ha fatto registrare una buona presenza da parte dei bambini. In occasione del compleanno dell’Abruzzo in Miniatura, venerdì 27 agosto, dalle 9 alle 12.30, si terrà un laboratorio sull’arte contemporanea, rivolto ai bambini dai 5 anni in su. La quota sarà di 12 euro a bambino, fratelli 10 euro”.

by Redazione
Castelbasso 2021

Castelbasso si concentra sull’arte per l’ultima settimana di apertura della mostra Paso doble e recupera la serata dedicata a Lercio.

La manifestazione estiva 2021 che trasforma il piccolo centro del Teramano nel Borgo della cultura è allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz  per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, e prosegue fino a domenica 29 agosto, quando chiuderà i battenti.

Giovedì scorso, per problemi tecnici, erano saltati i due appuntamenti con il Fla, Festival di libri e altre cose di Pescara. Il primo sarà recuperato domani, giovedì, e il secondo venerdì.

Giovedì 26 agosto, dalle 17,30 alle 19,30, il FLA organizza la sezione Kids (in collaborazione con il Comune di Castellalto) rivolta al pubblico di ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Focus sul libro A riveder le stelle (Mondadori) di Aldo Cazzullo.

Venerdì 27, alle 21,30, la divertente serata a ingresso libero con Lercio. L’autore, Vittorio Lattanzi, sarà intervistato dal direttore del FLA, Vincenzo d’Aquino.

Da Benjamin Franklin al mockjournalism, come si è evoluto il rapporto tra giornalismo e veridicità delle notizie? Il sito di satira Lercio è un fenomeno della rete seguito da oltre un milione e mezzo di persone.

A Castelbasso, venerdì, sarà presentato il libro Mock’n’troll (People), un’allegra riflessione sulla linea fin troppo sottile che separa il vero dal falso e la cronaca dalle bufale.

Esistono bufale capaci di cambiare il destino del mondo, fictional news che riescono a scatenare il panico anche all’interno delle redazioni più scafate, e fake news che salvano centinaia di vite innocenti.

Il collettivo di autori che sta alle spalle del sito di satira Lercio, si cimenta per People in un’opera di ricostruzione storica del mock journalism, dai primissimi nobili antenati (del calibro di Benjamin Franklin e Mark Twain) ai cugini più stretti, italiani e non solo.

Un albero genealogico rivelatore, che mostra l’evolversi del rapporto tra giornalismo e veridicità (o verosimiglianza) delle notizie, e con esso l’evolversi dell’umanità intera, tra una menzogna e una risata.

by Redazione
Alanno

L’Anfiteatro di Parco Valle Cupa di Alanno (Pescara) ospita nella serata di giovedì 26 agosto alle ore 21.30 la magia altisonante di Roma, canzoni e sonetti de ‘na vorta: si tratta di una produzione Uao Spettacoli con l’artista Valentina Olla che sarà affiancata da Emanuele Greco, alla chitarra.

Entusiasta la Olla, show girl televisiva, attrice teatrale e cantante che confessa “sono contenta di andare in scena con questo spettacolo che racconta la storia di una grande Città bella ed importante come Roma, con tutte le sue contraddizioni e la sua magia”.

Ed infatti, il sapore dolce amaro di serenate e amori tragici, la canzone romantica e lo spirito pungente tutto romano dello stornello, i racconti personali e sonetti di Trilussa, accompagnano il viaggio di chi, nata in periferia, scopre il suggestivo centro della Città eterna fatto di tetti, chiese, sampietrini e scorci mozzafiato e, rimasta senza parole, può solo cantare. Questa è Roma, con i suoi scorci mozzafiato, con la sua bellezza senza tempo.

Con Emanuele Greco alla chitarra classica e acustica questo percorso musicale sarà caratterizzato da contaminazioni linguistiche che si proiettano verso il tango, il flamenco e lo swing, in cui la suggestione dell’antico si fonde con la modernità e l’emozione sboccia in una risata e in un canto.

 

L’appuntamento è possibile grazie al Patrocinio del Comune di Alanno. Si precisa che l’ingresso, è consentito solo ai possessori di Green Pass.

 

 

by Redazione
pianella

Continuano senza sosta gli eventi dell’estate Unica pianellese che hanno registrato finora un ottimo riscontro di pubblico.

L’ultimo scorcio della bella stagione sarà all’insegna del teatro e della musica: oltre agli spettacoli a cura dell’associazione Arotron, previsti sia presso il Belvedere ‘A.Pietrolungo’ che nella frazione di Castellana ed all’atteso Gran Concerto del Decennale dell’accademia musicale Città di Pianella, è stato inserito un nuovo appuntamento dall’amministrazione comunale per venerdì 3 settembre. Si tratta dell’ultimo spettacolo teatrale di Federico Perrotta I matti di Dio – il Messia d’Abruzzo che si terrà presso Largo Teatro.

“I Matti di Dio, ovvero la vera storia del Messia d’Abruzzo – così ne spiega l’origine Perrotta – nasce da un’intuizione di Ariele Vincenti, storico collaboratore di Simone Cristicchi, che guardandomi in uno spettacolo che ho fatto tempo fa, mi associò lasciandomi senza parole, alla figura del ‘Messia d’Abruzzo’, e mi raccontò di una storia che a molti, compreso al sottoscritto, è sconosciuta”.

Scritto e diretto da Ariele Vincenti, si tratta di uno spettacolo che mostra un pezzo d’Abruzzo mai perso che torna a vivere; questa è storia vera che viene spolverata e tramandata grazie anche ad una comicità senza tempo: “Durante delle ricerche che stavo facendo tra le montagne e i paesini dell’Abruzzo ho trovato la storia di Oreste De Amicis. La prima cosa che mi ha colpito è il suo stare sempre dalla parte degli ultimi, dargli voce e dignità pagando lui in prima persona” spiega Ariele Vincenti.

Le musiche sono di Francesco Mammola, le scene ed i costumi di Graziella Pera, l’aiuto regia di Marco D’Angelo.

Nonostante le note difficoltà legate alla pandemia siamo riusciti a strutturare un calendario eventi ricco di cultura, musica e teatro – afferma l’assessore al ramo Gabriella Di ClementeAlle iniziative già previste, abbiamo affiancato lo spettacolo di Perrotta, nel ricordo del compianto Riccardo Di Sante che, unitamente agli ‘Amici di Eduardo’, aveva ripercorso le vicende di Oreste De Amicis con un adattamento teatrale che si tenne proprio a Pianella, in piazza A.Diaz, esattamente 10 anni fa”.

Se siamo riusciti a programmare tanti eventi in sicurezza, nel rispetto delle ultimissime novità introdotte dalla normativa, lo dobbiamo sicuramente alla grande collaborazione ed al noto fermento delle numerose realtà associative pianellesi – aggiunge l’assessore Antonella di MassimoUn plauso a parte meritano la protezione civile Modavi e la Croce Rossa che, dopo le innumerevoli attività legate alla campagna vaccinale ed a tutti gli impegni connessi alla pandemia, non hanno fatto mancare il supporto per garantire il corretto svolgimento di tutti gli spettacoli”.

by Redazione
bominaco

L’Accademia Musicale Osa – “Officina Scuola Arte” presenta un ciclo di concerti di musica antica con il patrocinio del Conservatorio di Pescara, il Conservatorio dell’Aquila e l’Istituto Tostiano di Ortona.

Si comincia domenica 29 alle ore 18 con il concerto “Tra sacro e profano” con liuto e calascione, all’interno della chiesa di Santa Maria dell’Assunta di Bominaco, frazione di Caporciano (L’Aquila).

Il concerto è a cura dei Maestri Serena Lanzalonga docente di canto antico e Manuel Virtù con il liuto e il calascione abruzzese.

 “L’Osa, Officina Scuola Arte, oltre a corsi di musica – afferma il presidente dell’Accademia, il Maestro di Liuto Manuel Virtù – organizza laboratori, campus internazionali, seminari, workshop e festival tra cui il Festival Internazionale di danza e musica antica e giullare e il Festival Armonia Mundi. Tra gli eventi di rilievo, abbiamo inserito questi appuntamenti che prenderanno il via domenica 29 a Bominaco. Eventi che toccheranno luoghi storici e unici del nostro Abruzzo come San Giovanni in Venere, San Pellegrino a Caporciano, Basilica di Collemaggio e la chiesa di Santa Maria in Blesiano a Pescosansonesco e tanti altri. L’appuntamento a Bominaco, nel dettaglio, è un viaggio musicale dai primordi del canto fino alle musiche della tradizione popolare, passando per il Medioevo, il Barocco e il Rinascimento”.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al 389 5846176.

 

by Redazione
francavilla

È stata inaugurata la scorsa sera nella sede dell’associazione Kairos – Banca del Tempo e dei Saperi a Francavilla (situata in viale Maiella, 21, vicino piazza Sant’Alfonso) la mostra personale di Stefania Barile, il cui tema conduttore è Dal subconscio alla collettività, a cura del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone. L’esposizione rimarrà aperta fino al 30 agosto.

In questa mostra l’artista propone quadri, disegni ed installazioni, alcune di queste interattive che, partendo da un moto del subconscio, cercano di trovare una forma per interpretare la realtà nelle sue ombre e nelle sue contraddizioni, approdando ad una visione collettiva del malessere contemporaneo.

“È la seconda mostra di questo bellissimo cammino estivo – ha sottolineato il curatore Massimo Pasqualone – dopo la galleria Vigna di Villa Caldari a Ortona siamo a Francavilla, Stefania Barile è in mostra al Museo della natività di Rivisondoli dove ci sarà il professor Vittorio Sgarbi a presentare l’esposizione, poi dal primo settembre saremo a Civitella del Tronto. Sono contento che la mia città ospiti un’artista così attenta, creativa e brillante. Gli artisti che proporremo qui a Francavilla si occuperanno anche di solidarietà con piccole offerte per l’associazione e per i progetti associativi”.

Proprio Massimo Pasqualone sull’artista scrive:

Stefania Barile concepisce l’arte come uno straordinario strumento di comprensione della realtà, attingendo da un lato all’espressionismo astratto, dall’altro ad un costante dialogo con la storia dell’arte contemporanea da cui assorbe la consapevolezza che la decontestualizzazione degli oggetti, unita alla possibilità di dire i moti dell’anima con le estroiettazioni magmatiche, può portare l’artista a concepire la realtà come una superficie da scalfire con lo strumento possente dell’azione artistica, che, in questo caso, prevale sul messaggio artistico.

Oggi l’associazione Kairos riapre i battenti con una mostra sul filone ‘cultura e solidarietà’ – ha affermato la presidente dell’associazione Kairos, Pina Rosato – perché da tre anni, ancor prima del periodo Covid, abbiamo attivato questo filone perché volevamo essere presenti nella nostra comunità con della solidarietà. Quindi abbiamo fatto prima una stampa di un libro per l’associazione Onlus Fratello Mio, poi abbiamo fatto una rappresentazione teatrale per i bambini e le madri che hanno subito di violenza e oggi finalmente lavoriamo accogliendo Stefania Barile con questa mostra per continuare con questa nostra opera di cultura e solidarietà. Con Stefania Barile ci siamo conosciuti da poco, però le sue opere mi ispirano tantissimo, mi danno fiducia con i colori e la vita e noi abbiamo proprio bisogno in questo momento per la ripartenza di opere del genere e di persone come lei che si occupano con passione alle arti e nello stesso tempo ha coniugato anche la solidarietà, per cui ci siamo trovati in perfetta sintonia”.

“Questa mostra è un po’ la continuazione di quella che ho fatto alla galleria Vigna – ha spiegato l’artista Stefania Barile – ripropongo gli stesi quadri, però con delle nuove installazioni. Ringrazio Pina Rosato, è una mostra che va dal subconscio alla collettività, questo è il tema comune che mi ha avvicinato a questa associazione che si occupa proprio di collettività. Abbraccio a pieno i principi di questa associazione, infatti sono molto felice che mi abbiano ospitato qui ed il 50% dei proventi dell’eventuale vendita delle opere verranno devoluti all’associazione che a sua volta deciderà a chi destinarli in beneficenza. È molto stimolante organizzare una mostra in una sede come questa soprattutto in un periodo di ripartenza perché è una sede che è stata chiusa, come siamo stati chiusi con le nostre attività noi artisti. Per cui lo stimolo non è soltanto riprendere un’attività collettiva, ma anche di proporla anche agli altri in maniera tale che si riparta tutti insieme dopo questo periodo di chiusura con l’auspicio che ripartiamo davvero”.

“Sicuramente una mostra interessante, che ha da dire – ha dichiarato la visitatrice Valeria Buccosono rimasta colpita dall’installazione dei cappelli, quindi tutte queste presenze immaginarie che tante volte abbiamo nella nostra testa e l’artista riesce ad esprimerle in una maniera immediata e che colpisce molto. Poi veramente le tematiche sono le più disparate, quello che mi colpisce dell’artista è che riesce sempre a mostrare l’inconscio, la psiche ed il pensiero che si nasconde dietro una persona, quindi la moltitudine della personalità di chi lei vuole raccontare attraverso i colori e le forme dei suoi quadri. C’è una multiformità dell’uso dei colori con un qualcosa che poi nel quadro prende forma, ad esempio nella citazione di Magritte questo uso dell’arte che vuole scherzare però vuole dare un’altra visione di quello che è stato l’artista e di quello che ha voluto comunicare, come lei lo sente e come vuole renderlo agli altri, anche l’uso di oggetti comuni come dei cappelli con dei papillon che si fanno presenza, l’uso multiforme di tutto quello che a lei colpisce. Io penso che l’artista in qualche modo racconta quello che è lui, le sue trasformazioni e la sua evoluzione umana e artistica”.

 

by Redazione
macondo

La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta si prepara ad un nuovo inizio dei corsi che è previsto per lunedì 4 ottobre 2021.

Nota in particolare, tra le altre attività che organizza, anche per il Premio letterario Storie di Sport all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina, il Macondo Festival di Francavilla al Mare e per la collaborazione con il premio Paride Di Federico di Miglianico in cui fornisce ai vincitori dei premi borse di studio per i suoi corsi, la scuola da sempre si propone come un vero e proprio centro culturale dedicato alle arti narrative che ha un obiettivo ben chiaro ossia quello di appagare la necessità di raccontare e raccontarsi, motivo per cui apre le porte a quanti abbiano voglia di mettersi in gioco; per saperne di più è previsto un “Open Day” per domenica 5 settembre dove durante l’intera giornata presso la propria sede abruzzese di via De Cesaris 36 a Pescara studenti e docenti tra i quali Kristine Maria Rapino, Francesco Coscioni, Barbara Giuliani, Umberto Palazzo, avranno modo di confrontarsi.

In questa occasione, tra le tante attività, verranno presentate anche le novità pensate per il prossimo anno accademico per esempio i corsi brevi ed on line, importanti soprattutto per abbattere le distanze o agevolare i partecipanti in questa fase di emergenza sanitaria, e la presentazione di “I racconti di Macondo vol. IV” (edito da Ianieri Edizioni), un’antologia di racconti di alcuni degli studenti di scrittura creativa e delle poesie degli studenti di scrittura poetica.

Elementi base del progetto proposto dalla Scuola Macondo sono il racconto di sé e degli altri, del mondo che circonda le persone e di quello che ognuno ha dentro, della società in cui si vive e dei cambiamenti che la caratterizzano ma anche paure ed aspirazioni che accompagnano le persone quotidianamente e sono grande fonte di ispirazione e tutto questo è supportato dalla sua vocazione alla connessione con altre realtà come librerie, centri culturali, onlus e altre associazioni. Le direzioni delle sue attività sono ampie e molto variegate.

Si caratterizza innanzitutto per la sua attività formativa, con corsi dedicati alla lettura e alla scrittura che coinvolgono esperti del settore e eccellenze e rivolti sia a chi si approccia per la prima volta a questo mondo, sia ai più esperti.

Nell’ultimo anno ha superato la quota dei 200 corsisti e proprio per andare incontro a tutte le declinazioni e sfaccettature dell’arte del raccontare, la scuola è suddivisa in più aree tematiche, ognuna delle quali offre a sua volta numerosi corsi e workshop.

Da qui appunto il concetto di “Officina”, ossia un luogo di lavoro oltre che di apprendimento, dove gli allievi possono assemblare a loro piacimento le storie che caratterizzano la loro interiorità, e dove imparano a comunicarle agli altri nella forma più efficace possibile e compatibile con la propria natura.

Con un lavoro capillare su più regioni la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie offre la possibilità ai propri studenti di confrontarsi con autori, editori, esperti del settore e grandi personalità del mondo della letteratura come Davide Rondoni e Bruno Arpaia ma è anche una realtà tesa al sottovalutato mondo delle arti narrative nella loro varietà e interezza con progetti che riguardano la musica (DinamiTè – Piccoli concerti esplosivi) e l’arte di strada attraverso il Macondo Festival che da anni raccoglie un gran numero di presenze e consensi oltre a valorizzare e favorire lo sviluppo di un quartiere, San Franco, e una cittadina, Francavilla al mare, che nei giorni della manifestazione si anima di nuova vita.

Si ricorda che i corsi sono in presenza ed on line ma le classi sono a numero chiuso; fino al 4 ottobre (data inizio lezioni) le iscrizioni restano aperte e la scuola è a disposizione per recepire le informazioni necessarie.

Per info, i contatti sono il numero 370.3525381 e la mail scuolamacondo@gmail.com. E’ fortemente consigliata la prenotazione per l’Open Day. E’possibile visitare il sito www.scuolamacondo.it .

 

by Redazione
estatica

Con l’anteprima nazionale “I Matti di Dio – Il Messia d’Abruzzo” scritto e diretto da Ariele Vincenti si chiude con il tutto esaurito, l’edizione 2021 della rassegna Teatriamoci ideata dall’attore abruzzese Federico Perrotta che, all’interno del cartellone di Estatica, ha curato tre appuntamenti.

Oltre a quest’ultimo spettacolo che si basa sulla storia di Don Oreste De Amicis di Cappelle sul Tavo ovvero “Il Messia d’Abruzzo”, altri due appuntamenti della mini rassegna hanno animato il palco dell’arena del Porto Turistico Marina di Pescara: il primo ha visto un sold out con l’unica data abruzzese di “Se la panchina parlasse..diario indiscreto di un sedile malizioso” del Maestro Pier Francesco Pingitore.

Il secondo appuntamento con “Come se fosse”, lo spettacolo di Pablo e Pedro, ossia Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi, ha regalato al pubblico pescarese una serata all’insegna di una comicità spontanea e decisa che caratterizza da sempre il loro impegnativo curriculum artistico.

Grandi soddisfazioni, dunque, sul palco di Estatica dove “abbiamo solo cercato di dare al pubblico,  che è stato dalla nostra parte, ciò che merita: il divertimento. L’intrattenimento dal vivo è mancato a tutti, in primis a noi che cerchiamo in modo empatico di trasmettere emozioni agli spettatori. Spettatori che, a loro volta, hanno deciso di andare a teatro per tornare a sorridere; il pubblico è stato caloroso ed attento, e sempre pronto ad applaudire ed a ridere. E noi abbiamo trovato la nostra forza nei loro volti distesi” – ha commentato Perrotta – Un plauso a quanti hanno permesso la realizzazione di questo evento e a tutti quelli che  hanno avuto rispetto delle norme che sono state date dagli organi preposti. Ringrazio la Camera di Commercio Chieti Pescara e il Marina di Pescara, il Comune di Pescara, e la Spray Records che ha coordinato il tutto in modo magistrale, il teatro ha bisogno di talento e non solo sul palco, ma anche e soprattutto dietro le quinte”.

 Teatriamoci è stato un successo anche per la solidarietà: sul palco di Estatica 2021 ha portato la sua testimonianza Ada Manes Foundation for Children Onlus, la fondazione presieduta dal Chirurgo Pediatra Grazia Andriani, che si occupa soprattutto di fare arrivare la Chirurgia Pediatrica nei paesi più poveri del mondo.

by Redazione