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San Vito

Ci sono dei momenti della vita in cui fai i conti con il passato, anche se il passato non è il tuo.  Almeno non direttamente.

Ti ritrovi comunque a contatto con il passato di un territorio che non hai mai conosciuto e nemmeno immaginato ma che, oggi, è tutto così attualmente vivo e presente da sembrare ancora lì storie, persone, vite, luoghi e immagini.

Il Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga ha il merito di aver portato al presente storie del passato mai sentite, mai raccontate, mai immaginate.

Come quella di ieri, sabato 27 aprile, svoltasi a San Vito di Valle Castellana in provincia di Teramo, ma a un passo dal confine marchigiano, dove si è vissuto un pomeriggio di ricordi, di storia e tradizioni (anche culinarie) che in tanti ignoravano che tutti neanche immaginavano.

Dalla transumanza alle torri/campanili vedette per proteggere le popolazioni del luogo dagli invasori; dai briganti agli arrosticini, dall’architettura all’arte; insomma un viaggio nel passato che grazie al Festival vive nel presente.

Santa Rufina

Un merito particolare al giovane Domenico Cornacchia, scrittore, originario di Santa Rufina di Valle Castellana (TE) referente del Festival in grado di realizzare questo evento in maniera eccellente; una capacità dovuta alla sua grande volontà di far conoscere la sua terra, il suo territorio e la sua storia anche attraverso le parole dei suoi libri tra cui “Resto qui” dedicato proprio alla sua Santa Rufina.

28 Aprile 2024