L’alimento principe sempre presente sulle tavole italiane: il grano che ci dona pane, paste, dolci, etc, al centro di un’analisi di Coldiretti Abruzzo in ambito qualità e prezzi.
Un’analisi nata anche dall’esigenza di fare una stima dei danni che il maltempo nella nostra regione ha causato negli ultimi periodi e l’abbondanza di cinghiali che sta creando vere emergenze.
Due elementi infatti che hanno compromesso una parte dei raccolti, ma grazie all’impegno e alla perizia degli agricoltori la produzione del grano made in Abruzzo è salva per qualità.
Coldiretti Abruzzo, come riportato dall’Ansa, afferma:
Il grano abruzzese è di fatto un’eccellenza agricola della nostra regione che deve fare i conti con problemi antichi aggravati da una condizione climatica e meteorologica sempre più sfavorevole.
Tuttavia, la trebbiatura di quest’anno è andata a buon fine soprattutto in termini qualitativi registrando un’ottima percentuale di proteine, colore e peso specifico.
Il vero problema, sempre secondo l’associazione sta nel prezzo:
Dal grano al pane il prezzo aumenta di quindici volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni di prodotto dall’estero con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori.
Oggi un chilo di grano tenero è venduto a circa 20-21 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini a valori variabili attorno ai 3,1 euro al chilo, con un rincaro quindi di quindici volte.
E’ necessario favorire e realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti.