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pescara

Venerdì 26 aprile 2024 (ore 20:40) in #pasquinellicasacultura, quarto appuntamento con il PHF.1/Poetry House Festival che andrà avanti fino a maggio e ospiterà nomi eccellenti della nuova scrittura abruzzese contemporanea. Ospiti della quarta serata Giulia Madonna (scrittrice e poetessa pluripremiata) e Sandra De Felice (poetessa pluripremiata). Il PHF.1 è patrocinato dal Comune di Pescara.

Il festival vuole innescare una potente riflessione sulla scrittura poetica e la poesia, sugli spazi autentici dell’ascolto sempre più rari e poco programmati. Direzione artistica Beniamino Cardines, promozione culturale Annarita Pasquinelli. In casa, in un salotto, vicinissimi perché abbiamo bisogno di toccare con mano le parole del poeta o della poetessa. La poesia è fatta di cuore e passioni, di libertà e rivendicazioni, di partecipazione e democrazia, di esistenza e vitalità.

Giulia Madonna, poetessa: “Non mi sento mai intera, mai intatta, sempre a pezzi piccolissimi dentro e fuori. La poesia è la mia voce, le mie ferite, le mie lacrime, la mia gioia. Sono una donna che vive e guarda sempre avanti. Non mi arrendo, nonostante i molti ostacoli e le mille difficoltà della vita. Continuo ad amare ogni singolo momento. L’amore fa parte di me.”

Sandra De Felice, poetessa: “La poesia racconta la vita, poche parole per dire mondi di emozioni, la nostra interiorità ma anche l’assordante bellezza che ci circonda e che troppo spesso non riusciamo a vedere. Nella mia vita la poesia è come un fermo immagine che mi permette di fissare in parole e versi tutto ciò che altrimenti non riuscirei a trattenere.”

Beniamino Cardines, direttore artistico: “Rimettiamo al centro il gesto della scrittura come luogo di socialità, socializzazione, e restituiamo alla parola scritta il potere di innescare confronti, dialoghi e relazioni. Cercare insieme è ritrovarsi e mettere in moto un dialogo attivo. Non c’è solo chi scrive, ma anche chi ascolta, entrambi parlano. Le parole hanno un peso, un significato, sono la continua esplorazione della nostra capacità di esprimerci, comunicare, entrare in relazione con gli altri. La cultura è qualcosa da desiderare, da volere, non solo qualcosa da fruire come spettatori in luoghi preposti e per il resto del tempo vuoti e silenziosi. La cultura nasce e cresce in ogni casa, è dalle nostre case che immaginiamo una società, che la rinnoviamo o la regrediamo.”

by Redazione

Biglietti sui circuiti TicketOne, Ticketmaster e Ciaotickets

Pescara. Valeria Angione ritorna nei teatri italiani con un nuovo spettacolo, “Binario 29 ¾”, che andrà in scena al Teatro Massimo di Pescara il prossimo 24 marzo alle 21. Organizzazione Best Eventi. Biglietti disponibili sui circuiti TicketOne www.ticketone.it, Ticketmaster www.ticketmaster.it e Ciaotickets www.ciaotickets.com.

Info: 085.9047726 www.besteventi.it

Dopo l’enorme successo del suo primo tour “Riparto da Me” che aveva visto per la prima volta l’attrice salire sul palco teatrale con uno spettacolo tutto suo per 9 date sold out, Valeria è pronta a tornare come protagonista nei migliori teatri italiani. “Binario 29 ¾” racconta della naturale evoluzione del personaggio di Valeria, alle prese questa volta con le tematiche di accettazione del progresso, lo scorrere del tempo e l’idea che non esista un’età precisa per raggiungere i propri traguardi. Il tutto ovviamente condito con la simpatia e l’ironia che la contraddistinguono. Lo show, prodotto da Live Nation, racconta le sfide e le avventure del diventare una giovane adulta, mettendo in scena uno spettacolo a tutto tondo che alterna momenti comici, musica, coreografie e momenti di riflessione. Il tutto in una formula unica che aveva già reso il primo tour unico nel suo genere e apprezzato da tutte le generazioni.

Valeria Angione, nata il 5 novembre 1995 a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna, eÌ un’attrice e content creator italiana. Nata da genitori napoletani, si trasferisce a Napoli a due anni.
Nel 2014 Valeria si diploma in recitazione teatrale e cinematografia. Successivamente si fa strada nel mondo del web iniziando a raccontare la sua quotidianità come studentessa universitaria creando contenuti virali e accattivanti (conseguendo la laurea in Economia e Commercio nel 2016).

Nell’ottobre 2021 esce il suo primo libro “Riparti da Te(cna)”, pubblicato da Mondadori Electa. Nel marzo 2022, Valeria è tornata come protagonista in teatro, la sua prima grande passione, con uno spettacolo tutto suo: “Riparto da Me”, presenziando nei più importanti teatri italiani, iniziando proprio dal Teatro Nazionale di Milano. E grazie alla sua simpatia e alla sua spiccata ironia che oggi Valeria conta una fan base molto affiatata di oltre 800.000 followers.

by Francesco

Sono stati appena avviati i lavori di adeguamento sismico, completamento e realizzazione della mensa con cucina interna, alla scuola dell’infanzia “Luigi Cicoria” nel comune vestino di Collecorvino (PE); l’avvio del cantiere, inoltre, prevede anche il raggiungimento di un altro grande traguardo per l’Amministrazione guidata dal sindaco Paolo D’Amico che è la realizzazione dell’asilo nido.

Ad occuparsi dei lavori che si protrarranno per circa 10 mesi, è l’impresa Di Prospero srl di Pescara: la stessa organizzazione degli interventi è stata pensata nel rispetto dell’impegno scolastico dei ragazzi per l’anno 2023/24.

L’importo impiegato per i lavori è di 1 milione 386 mila euro dei fondi PNRR; la struttura scolastica, progettata nel 2004 è stata in corso d’opera realizzata per metà, poi nel 2023 il progetto è stato ripreso ed aggiornato dall’Ingegnere Luigi Buccella in vista dell’avvio del cantiere del 2024.

Oltre all’asilo nido, che implementerà il numero dei piccoli che potranno frequentare la scuola sul territorio di Collecorvino, verranno create altre due sezioni per la stessa scuola dell’infanzia.

“Dopo aver incontrato il dirigente scolastico ed il corpo docenti, abbiamo deciso di organizzare i lavori in modo tale da non arrecare disturbo ai bambini nell’anno scolastico in corso – spiega il sindaco Paolo D’Amico.- Infatti i lavori più invasivi verranno fatti in seguito alla chiusura della scuola per le vacanze estive”.

“Siamo contenti di portare questo ulteriore servizio alla nostra comunità: in questo modo andiamo incontro alle famiglie che lavorano ed hanno bimbi piccoli e finalmente possono usufruire di un asilo nido comunale – prosegue il sindaco. – Inoltre, pur avendo un servizio mensa che funziona allo stato attuale delle cose, da inizio 2025 evitiamo lo spostamento dei pasti dei piccoli che saranno cucinati direttamente a scuola e dunque pronti per essere serviti.

Raggiungiamo un altro obiettivo previsto nel nostro programma di governo per la crescita della nostra Collecorvino e del benessere dei suoi cittadini”.

Info sui social @comunedicollecorvino.

Il 27 dicembre alle ore 17.30 ci sarà il concerto dell’Ensemble Vocale Esacordo, costola femminile del Coro Zimarino, presso l’Auditorium del Museo Universitario di Chieti (a piazza Trento e Trieste): una conclusione “al femminile” per il programma dei 60 anni della Schola Cantorum ‘Settimio Zimarino’ di Chieti guidata dal Maestro Gabriele Di Iorio.

Ci si appresta, dunque, a vivere l’emozione del quarto evento inserito nel cartellone nato per festeggiare il grande traguardo ed in questo programma natalizio, dal carattere sacro e profano, non mancheranno melodie di autori europei ed americani, in uno stile sia classico che contemporaneo.

L’Ensemble Vocale Esacordo è un gruppo vocale composto da sei voci femminili. La maggior parte di loro si è avvicinata all’ arte del canto ed è cresciuta nella Schola Cantorum “Settimio Zimarino” di Chieti, sotto la guida del Maestro ed amico Donato Martorella. Si tratta di:

  • Soprani I, Sabina Davide e Lucia Neri
  • Soprani II, Gabriella di Peppe e Anna Tatasciore
  • Contralti, Alessia Di Cencio e Nara Montefusco.

L’organo e la direzione invece sono di Walter D’Arcangelo, presidente dell’ Associazione Organistica “Adriano Fedri” il cui scopo è la promozione dell’ attività musicale organistica e la ricerca nell’ arte organaria, organista titolare presso la Cattedrale di San Giustino in Chieti.

L’Esacordo nasce nel 2013 per il piacere di fare musica d’insieme ed ha visto nel tempo l’avvicendarsi di diversi elementi e direttori, fino ad arrivare all’attuale formazione e direzione.

L’ Ensemble propone programmi di musica polifonica, a cappella e non, di genere sacro e profano, di autori classici e contemporanei, avvicinandosi anche a composizioni tratte da colonne sonore di film, elaborate appositamente per voci femminili.

I brani, a volte energici e gioiosi, a volte tranquilli ed eleganti, vengono supportati, nella loro linea vocale, dal pianoforte che dialoga con le voci femminili dando vita ad un clima caldo ed armonioso.

Verranno eseguite delle caròle ,canti medioevali nati in Francia e poi diffusi nel mondo anglo sassone , che accompagnavano le danze di più persone che, tenendosi per mano, giravano in cerchio.

Nel brano di Mendelssohn, per esempio, affiora lo stile corale di Bach dove è vivo il senso religioso rispondente ai testi delle Sacre Scritture e secondo l’autore, nell’esecuzione, le voci devono avere pari dignità con lo strumento organo che completa la composizione, in modo da contribuire alla definizione della religiosità.

Completeranno il programma, 4 brani della letteratura musicale americana elaborati appositamente per voci femminili dal Maestro Gianfranco Tatasciore.

Il calendario per i 60 anni della Schola gode del patrocinio della Regione Abruzzo, della Curia Arcivescovile Chieti – Vasto e del Comune di Chieti.

È possibile seguire la pagina fb @sholacantorumsettimiozimarino e @scholacantorumsettimiozimarino60annidiattività.

by Alessandra Renzetti

Torna il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo di Pescara ed occasionalmente per
questo terzo incontro ci sarà di lunedì e non martedì: l’appuntamento dunque è per domani
18 dicembre alle ore 19.00 con “Melusina” (Hacca Edizioni) di Laura Pugno, interverrà anche Francesca Chiappa.

Dopo il successo di “Sirene”, Laura Pugno torna a scrivere di acqua:

Ecco chi era, cos’era, cos’erano.
Melusina, Mélusine.
La sirena che vive tra gli esseri umani come se fosse fatta solo di carne e non d’acqua e di squame, non di spuma e di sale, non di gelo e di lago, ondina, rousalka, che mette a tacere tra gli esseri umani il bisogno di mutare, fino a non sentirlo, a negarlo, annegarlo come se il sangue fosse un’altra acqua”.

Quando Alice raggiunge Nostra Signora della Foresta – o Santuario, o Isola Stella, come la chiamano gli abitanti di quelle parti – per salutare le ceneri di sua nonna Marie-Ange che non ha mai conosciuto, sarà Emma a raccontarle tutta la storia. Quella del suo arrivo dalla Francia negli anni Settanta per fondare una comune di donne. Quella delle Luci del Nord, unite nel sogno, nell’utopia, nel desiderio di trasformazione. Quella di sua madre Agnès, che giovanissima si è allontanata per cercare una strada diversa. Ascolta, Alice, e le sembra di ricordare o intuire ciò che è accaduto, finché, con un salto, un tuffo, anche lei entra nella storia.
“Melusina” è una fiaba contemporanea e antichissima, azzurra come acqua e traslucida come alabastro, custodita tra costellazioni e abissi.

Il libro presenta le illustrazioni di Elisa Seitzinger che si classifica tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, è stata selezionata alla mostra annuale della Society of Illustrators 2021 all’Illustration Museum di New York, shortlisted per i World Illustration Awards 2021.

LAURA PUGNO

Poeta, saggista e scrittrice. Tra gli ultimi libri, i romanzi Sirene e La ragazza selvaggia, Premio Campiello Selezione Letterati (Marsilio 2016-2018); il saggio In territorio selvaggio (Nottetempo 2018); l’Oracolo manuale per poete e poeti, con Giulio Mozzi (Sonzogno 2020) e le raccolte di poesia Noi (Premio Franco Fortini 2021, Amos/A27 2020) e L’alea (Perrone 2019). Collabora con «L’Espresso» e «Le parole e le cose» ed è tra i curatori della collana di “I domani” di Aragno. Ha ideato il festival di poesia “I quattro elementi” (Madrid 2018-2019), la serie di podcast “Oltrelontano. Poesia come paesaggio” per Radio3Suite e la Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea (Il Saggiatore, 2021). Scrive per il cinema e il teatro e fa parte del comitato scientifico del Premio Strega Poesia. Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la Scuola al 370.3525381, o via mail a scuolamacondo@gmail.com; sui social @scuolamacondopescara. La Scuola è in via Clemente De Cesaris 36, Pescara.

Caso D’Attanasio, l’appello alla politica locale del Dipartimento Famiglia della provincia di Pescara

“A nome del Dipartimento Famiglia della provincia di Pescara, lancio un appello agli esponenti politici locali affinchè chiedano al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani il motivo per cui, dopo aver firmato l’estradizione per motivi umanitari per il pescarese Carlo D’Attanasio, lo stesso è ancora in Papua Nuova Guinea. Mi riferiscono che sta molto male, Carlo ha un cancro al colon con metastasi, ma lì, dove si trova ora, non riceve adeguate cure ma solo quelle utili ad attenuare il suo grande dolore fisico”.

Così interviene Carola Profeta, la Referente del Dipartimento e prosegue: “non sapremo se è colpevole finché non avrà un giusto processo, ma se anche lo fosse è un cittadino italiano e deve tornare in Italia perchè deve essere curato nel suo paese. Parlo anche da amica di Carlo, poiché lo conosco da tanti anni”.

La vicenda di D’Attanasio inizia nell’estate del 2019, quando l’uomo decide di partire per compiere il giro del mondo in barca a vela in solitaria. Nel marzo del 2020 approda in Papua Nuova Guinea e decide di fermarsi per una sosta che si prolunga per 5 mesi, quando, in procinto di ripartire per portare a termine la sua impresa, un piccolo aeroplano si schianta sull’isola subito dopo il decollo. All’interno del velivolo la polizia rinviene 611 kg di cocaina, probabilmente destinati all’Australia.

Due giorni dopo vengono fermati tre papuani e D’Attanasio viene segnalato come l’uomo che avrebbe portato sull’isola il carico di droga 5 mesi prima. Il capo d’accusa per lui è di traffico internazionale di stupefacenti. Dopo alcuni mesi, però, le accuse cominciano a vacillare, la stessa stampa locale inizia a dubitare della colpevolezza dell’italiano e l’accusa tenta di passare da spaccio internazionale di stupefacenti a terrorismo internazionale, perché non hanno nessuna prova, come si evince anche dai servizi lanciati dal programma Le Iene.

Eppure la situazione rimane in stand-by, il processo sottoposto a continui rinvii mentre D’Attanasio, è stato costretto a stare in una piccola cella fatiscente con altri detenuti, senza servizi igienici, dove ha iniziato ad accusare malori continui, dolori lancinanti. Da qui la richiesta di essere sottoposto ad esami diagnostici, con tutti i ritardi del caso.

A inizio marzo, dopo un anno e mezzo di attesa, la colonscopia ha confermato i sospetti: l’uomo non sta bene, ha un tumore di 10 centimetri che va asportato immediatamente. Da maggio è ricoverato in ospedale. Ad aprile Tajani ha firmato la richiesta di rimpatrio, senza però una data di scadenza, e così oggi è ancora tutto fermo.

Anche il Vice Ministro dei Trasporti l’On. Galeazzo Bignami , intervistato da Le Iene, nutre dei dubbi sulla colpevolezza di Carlo visti gli atti e ha dichiarato che se è colpevole deve avere un giusto processo, se invece, come appare, è innocente, deve essere immediatamente rilasciato.

A Pretoro, nasce il progetto “La Valigia di Cartone”, una raccolta storica, documentale e testimoniale sull’esodo migratorio che ha investito il paese nel secolo scorso.

Promotore di questo importante lavoro di ricerca è il Comune di Pretoro, piccolo paese pedemontano della provincia di Chieti, tra i Borghi più Belli d’Italia e situato nel Parco Nazionale della Maiella.

Il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Giangiulli e dal suo vice con delega alla Cultura, Fabrizio Fanciulli, dall’associazione Pretorese di Ottawa, con la presidente Olimpia Bevilacqua, dal Centro Abruzzese Canadese Inc. di Ottawa nella persona vice presidente Angelo Filoso.

Dagli anni cinquanta del secolo scorso il borgo ha vissuto una forte emigrazione in Canada, ad Ottawa, dove la maggior parte dei pretoresi emigrati oggi risiedono.

Nel giugno 2022 in occasione della celebrazione del cinquantesimo anno dalla fondazione dell’Associazione Pretorese di Ottawa, le distanze si sono accorciate ed il legame tra le parti è stato rinsaldato grazie anche alla presenza del sindaco Giangiulli e dell’assessore Fanciulli, assieme ad una nutrita partecipazione della comunità pretorese stessa.

In quell’occasione è nata così l’idea di questo progetto di elevato interesse storico-culturale sul fenomeno che ha visto protagonista il grande esodo di tante famiglie di Pretoro, verso una terra lontana e poco conosciuta, ma che nel giro di pochi decenni ha visto i pretoresi diventarne parte integrante della società e dell’economia locale, grazie alla loro grande operosità, alle indiscusse capacità professionali e alla straordinaria dedizione al lavoro.

Per questo dal 9 al 18 novembre 2023 una rappresentanza composta proprio dal sindaco Giangiulli, dall’assessore Fanciulli e dall’esperto di tradizioni abruzzesi Antonio Corrado, si recherà ad Ottawa per dar seguito ad una raccolta di materiale (foto, video, interviste, documenti, biglietti navali etc.) utile a descrivere il fenomeno migratorio sia dal punto di vista socio-economico che umano.

Sarà un importante e commovente momento di ricostruzione storica e sociale – commenta il sindaco Diego Giangiulli – che ci permetterà di ripercorrere e di conoscere meglio un periodo storico che ha profondamente segnato il futuro non solo del nostro paese, ma anche di tutte le regioni centro-meridionali che hanno vissuto un fenomeno migratorio non rotativo e che ha portato al progressivo spopolamento di tanti paesi, cambiandone di fatto il tessuto urbano, sociale ed economico. Avremo la possibilità di parlare con i nostri concittadini, di raccogliere le esperienze vissute, di riflettere sul grande sacrificio che hanno dovuto sopportare, ma soprattutto di toccare con mano quel filo mai reciso che ha li ha sempre tenuti legati alla terra natìa.

L’obiettivo è quello di una produzione editoriale prima e di un film-documentario poi, che vadano a costituire una memoria storica, una sorta di testamento spirituale per gli emigranti stessi, per i loro figli canadesi con origini italiane e per tutto il paese di Pretoro. Magari un giorno potremo regalare al paese proprio un museo sull’emigrazione locale”.

Fabrizio Fanciulli aggiunge: L’emigrazione ‘Pretorese’ diretta verso il Canada si fece massiccia solo dopo la Seconda Guerra Mondiale; infatti, nel periodo precedente fu molto limitata a causa di eventi storici e politici riscontrati nei due Paesi. Dal 1951, con l’abrogazione del precedente decreto del governo canadese del 1939 che vietava l’ingresso ai cittadini appartenenti a paesi nemici (tra cui l’Italia), l’emigrazione italiana riprese con gran fervore e le piccole case in pietra del nostro borgo man mano divennero silenziose”.

Gli addetti ai lavori saranno impegnati per un lungo periodo, vista la mole del materiale da acquisire: tante saranno le persone da intervistare, anziani, giovani, rappresentanti della politica italo-canadese, docenti universitari e chiunque possa dare un importante contributo a questo progetto.

L’auspicio è quello di riuscire a coinvolgere altri enti pubblici e privati per dare a “La Valigia di Cartone” il giusto risalto e lustro che merita.

Si conta di poter uscire con un’anticipazione ed una prima pubblicazione collegata ad una mostra fotografica entro il 2024.

by Redazione
Scorci d'Abruzzo
Viaggio nel tempo e nelle opere d’arte d’Abruzzo con “Scorci d’Abruzzo”, il nuovo format di Paolo Pacitti in onda su Buongiorno Regione a lunedì alterni, con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta. Al centro della puntata andata in onda ieri, l’opera che coinvolge uno dei pittori più famosi del suo tempo ed un vicerè appassionato di arte, tanto che nella prima metà del ‘600 alcuni viaggiatori riportano a corte una notizia straordinaria relativa ad un grande miracolo nascosto nell’Appennino più profondo, proprio ai confini dell’allora Regno di Napoli.
Fernando Afàn de Ribera, grande collezionista di rarità, ingaggia lo Spagnoletto, Jusepe Ribera per creare il quadro “Maddalena Ventura con il marito e il figlio”, che per la particolarità del soggetto rappresentato è uno dei quadri più insoliti della pittura europea.
La donna rappresentata ossia “il miracolo della Natura”, come viene chiamata, è una donna di più di 50 anni che a 37 anni, durante la sua terza gravidanza, sviluppa una forma importante di ipertricosi, un’alterazione dell’accrescimento pilifero ed in un’epigrafe viene riportato che la donna è originaria dell’Abruzzo, più precisamente di Accumoli, paese che porta ancora i segni del devastante terremoto e che storicamente è sempre stato legato alla regione abruzzese prima di passare nel 1927 nella provincia di Rieti.
Un quadro ed una vicenda che mettono di fronte alla complessità dell’essere umano e non lasciano indifferenti, tant’è che questa storia ha colpito l’immaginario di molti artisti tra cui Francisco Goya, il grande pioniere dell’arte moderna ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata suhttps://www.facebook.com/peppemillanta/videos/713446763977501?locale=it_IT.
by Redazione
chieti

Grande successo di pubblico per “Emozioni, note e sport in una notte di fine estate”, l’evento svoltosi lo scorso venerdì 1° settembre al chiostro del Convitto G. Vico di Chieti.

Un appuntamento inserito all’interno del calendario dell’associazione Il giardino delle pubbliche letture, organizzato dall’associazione Centro Studi Sport & Valori, che ha visto le donne assolute protagoniste della serata: Cinzia D’Alessandro con il suo libro “Partire… con zero e realizzare i propri sogni con ambizione, coraggio, disciplina” e la calciatrice-artista Deborah Salvatori Rinaldi.

Fil rouge della serata lo sport e i valori che esso è in grado di esprimere dato che il coraggio, i sacrifici, gli obiettivi e i successi sono i medesimi che guidano la vita di ognuno come, ad esempio, il papà di Cinzia che con la sua lungimiranza ha saputo creare un’azienda, ora in mano ai figli, nel rispetto della tradizione e degli altri.

Così come Deborah, che non ha lasciato mai da parte l’altra sua passione dopo il calcio realizzando delle opere d’arte uniche nel suo genere presentate in anteprima proprio nella serata al Chiostro.

“Emozionata e orgogliosa di questa prima presentazione nella mia terra d’origine – ha dichiarato Deborah Salvatori Rinaldi – Ho lasciato l’Abruzzo per il calcio e sono tornata grazie a un’altra passione: l’arte. Cosa vorrebbero esprimere le mie tele? Tre parole: ricordi, storia ed emozioni. Incorniciare la maglia della propria squadra del cuore o del campione, va oltre sport per un tifoso e per l’atleta stesso; significa raccontare una storia”.

Nel corso della serata l’associazione Sport &Valori ha altresì assegnato riconoscimenti al campione e vice campione del mondo di Judo, originari di Chieti, Lucio Tavoletta e Alessandro D’Urbano presenti insieme alla Chieti calcio maschile e femminile.

La serata impreziosita dalle note musicali del cantautore Alfredo Scogna e dai versi di Angelo Del Romano e Simona Berardocco il tutto moderato da Mariele Sciubba.

ianieri

Un pomeriggio in compagnia della casa editrice Ianieri Edizioni al Festival Dannunziano, quinta edizione: lunedì 4 settembre, dalle 16.00 alle 18.00 presso l’Aurum di Pescara, ci sarà una vera e propria tavola rotonda guidata dall’editore Mario Ianieri con i capolavori di cinque autori che hanno scelto la sua firma editoriale per le loro pubblicazioni. Le opere che verranno presentate si sposano perfettamente con l’ambiente ed il clima del Festival patrocinato dal Comune di Pescara e dalla Presidenza del Consiglio Regionale con Lorenzo Sospiri.

 “D’Annunzio connessioni d’oltremanica” (2023) di Emanuela Borgatta: torinese, insegnante di lingue straniere, bibliofila e collaboratrice esterna per diverse riviste. Da anni si occupa di cultura e spettacolo, con un occhio di riguardo rivolto alle arti figurative, nonché alla figura di Gabriele d’Annunzio: spirito ardente, Gabriele d’Annunzio intrattenne connessioni e rapporti con l’estero, estremamente vari e degni di nota. Analizzando gli aspetti prettamente artistico-letterari e volgendo lo sguardo verso Gran Bretagna ed Irlanda, si noterà che il Vate mutuò molto dalla cultura d’oltremanica, della quale adottò il gusto estetico d’avanguardia, nonché l’impareggiabile preraffaellismo nell’uso di simboli e nella creazione di versi.

In questo saggio Emanuela Borgatta guida il lettore verso un d’Annunzio inedito: un nuovo viaggio a testimonianza dell’eterna contemporaneità del Poeta.

 “D’Annunzio e il vivere inimitabile. Cronache di un pescarese a Milano” (2023) di Raffaella Canovi:  nasce e vive a Milano. Ha pubblicato sulla rivista “La Grande Guerra” e “Nuova storia contemporanea”, quadrimestrale diretto da Francesco Perfetti. Come relatrice e studiosa dannunziana ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali. Ha pubblicato, tra l’altro, “L’iniziato. D’Annunzio e la massoneria” (2022, Ianieri Edizioni). Nel volume l’autrice affronta in maniera minuziosa la relazione fra d’Annunzio e la città di Milano, fra caffè, ristoranti, salotti, hotel e palcoscenici, senza tralasciare l’aspetto “politico” del poeta e i suoi rapporti con Benito Mussolini e il fascismo. La Canovi non trascura il legame particolare tra il poeta abruzzese e quello milanese Carlo Porta, apparentemente bizzarro tra due personalità così distanti.

“Viaggiator d’ali. Servizio segreto colombofilo di guerra” (2023) di Laura Curtale di Roma è autrice di libri di poesia e articoli di saggistica. Ha collaborato con la Rai e con altre reti televisive curandone la conduzione, le rubriche letterarie e gli spazi culturali, vincitrice di diversi premi culturali. “Viaggiator d’ali” è la storia documentata del servizio segreto militare dei Colombi Viaggiatori, al fianco dei soldati del Genio Italiano, durante la cruenta Prima Guerra Mondiale.

La storia degli atleti alati inizia alla fine del 1800 e giunge sino ai nostri giorni con i moderni Colombofili. In questo libro sono racchiusi documenti storici e dispacci militari inediti che vanno dal 1915 al 1919. Gabriele d’Annunzio, poeta-soldato, eroe della Grande Guerra, fu testimone dell’ausilio temerario ed eroico dei “Viaggiator d’Ali”, ne esaltò la forza, la bellezza e la bravura e volle perpetuare al Vittoriale, negli anni ’20 del Novecento, la loro grandiosa azione con messaggi di pace facendo costruire nella sua “dimora parlante” una colombaia.

“Creatura di poesia. Vita e versi di ELEONORA DUSE” (2023) di Maria Pia Pagani, ricercatrice in Discipline dello Spettacolo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dottore di ricerca in Filologia Moderna, è socio del Pen Club e collabora da anni con la Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”. È autrice di molti studi sul teatro nelle terre slave, il teatro dannunziano e la figura di Eleonora Duse, pubblicati dalle maggiori case editrici mondiali. È membro del comitato scientifico di varie riviste accademiche internazionali, tra cui “Stanislavski Studies”. Dirige la collana di studi teatrali e sullo spettacolo “Il Parlaggio”, ed è responsabile per l’Italia nel progetto internazionale “The Theatre Times”. Tra le sue pubblicazioni recenti, la monografia Ammiratrici di Eleonora Duse (2022). Nel suo lavoro Eleonora Duse era una creatura di poesia, sembrava nata apposta per ispirare il canto di un poeta. Tutto il mondo conosce le liriche immortali che le ha dedicato Gabriele d’Annunzio, ma non è scontato sottolineare che ci sono state molte altre persone che l’hanno celebrata in poesia. Frutto di una lunga e accurata ricerca, il volume presenta, per la prima volta nella letteratura dusiana, una biografia in versi della celebre artista, costruita attraverso i testi di vari autori che l’hanno conosciuta, l’hanno vista recitare, sono rimasti colpiti dal suo carisma. In questa galleria internazionale di poeti e poetesse (notevoli infatti sono anche le presenze femminili), si ripercorre l’esistenza della più grande attrice italiana di tutti i tempi con le sue interpretazioni più famose, i suoi amori e la forza del suo mito. Tutte le traduzioni sono di Maria Pia Pagani.

“Sarah Bernhardt e Gabriele D’Annunzio. La poesia del teatro. Carteggio inedito (1896-1919)” (ristampa a 100 anni dalla morte della Bernhardt) di Franca Minnucci: attrice professionista, ha lavorato con i più importanti registi, come Mario Scaccia, Ugo Pagliai, Giuseppe Pambieri, Alessandro Haber, Edoardo Siravo, Michele Placido e tanti altri. Da anni studiosa e ricercatrice dannunziana.

 In grande stile, il debutto teatrale di D’Annunzio è non a caso parigino. Nella Ville Lumière sono infatti gli interlocutori che più premono, quelli che hanno saputo apprezzare la dirompente novità della sua narrativa decretando la fortuna europea di romanzi accolti invece da noi da un fitto intrecciarsi di polemiche.

Il drammaturgo farà perciò leva sul narratore di successo: Sarah Bernhardt gli spalanca le porte del proprio teatro, “La Renaissance”. Fra il 1896 e il 1898 ci sono stesura e rappresentazione della Città Morta, il dialogo fra Gabriele e Sarah “la Magni-fique”.

I due artisti si incontrano in uno scambio epistolare rivelatore della loro eccellenza. Prima ancora di avviare il sodalizio con Eleonora Duse, l’intesa con l’attrice francese rappresenta per d’Annunzio la prova inaugurale della sua lunga avventura sulle scene: un’avventura che ha subito di mira il rinnovamento radicale dello spettacolo di prosa.

L’evento è gratuito, è possibile trovare i testi in sede di presentazione.

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