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Museo di arte moderna

Un gioiello nel cuore di Pescara. E’ il Museo di arte moderna che nell’ambito di una solida strategia di interventi, è stato realizzato dalla Fondazione PescarAbruzzo nel palazzo tra corso Vittorio Emanuele e piazza Sacro Cuore, dove per anni ha avuto sede il Banco di Napoli.

Un allestimento di grande impatto, valorizzato dall’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione, che ha l’ambizione di portare Pescara nella rete delle grandi strutture europee, per la qualità dei contenuti e delle scelte.

Il progetto è stato illustrato dal presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, nel corso della riunione della Commissione Cultura presieduta da Manuela Peschi, presente anche l’assessore Maria Rita Paoni Saccone.

“Il museo sarà uno dei tasselli del distretto culturale al quale PescarAbruzzo  guarda come cardine di una nuova economia della conoscenza – ha premesso il presidente Mattoscio – un’economia che ha già consentito ad altri centri, che hanno subito periodi di crisi, di riposizionarsi. E’ necessario però evitare di scadere nel provincialismo e radicarsi al’interno di sistemi di cambiamento diffusi e importanti ed è esattamente quello che stiamo facendo con questa struttura, che ha però bisogno di essere concepita come una realtà dinamica”.

La parte espositiva è già, di fatto, pronta ad essere inaugurata e si avvale di due collezioni di grande pregio: al primo piano saranno infatti posizionate le  opere donate da Alfredo Paglione con atto formalizzato nell’agosto scorso.

Si tratta di 130 pezzi tra dipinti e sculture, di una settantina di artisti del XX scolo, tra cui Aligi Sassu e Pietro Cascella, ma anche dei maggiori esponenti della Realidad spagnola.

Al secondo piano, sempre in esposizione permanente, la collezione di opere di Mario Schifano, che la Fondazione PescarAbruzzo  ha acquisito nel corso degli anni.

L’ultimo arrivo è uno spettacolare tappeto di scena che l’artista aveva dipinto per la compagnia di produzione danza del maestro Aurelio Gatti, un tappeto che ha ornato i più grandi palcoscenici.

Il piano rialzato, infine, sarà dedicato all’arte nordeuropea e alle esposizioni temporanee.

L’intero museo ha una tecnoilluminazione realizzata dalla società Erco di Monaco di Baviera, che realizza progetti per strutture espositive e grandi spazi

L’inaugurazione verrà fissata non appena si allenterà la stretta dell’emergenza sanitaria.

La difficoltà che resta e che, al momento, non sarà di ostacolo, è quella di realizzare uno spazio dedicato alla didattica e un bookshop, essenziali dal punto di vista dell’immagine e dell’economia di una struttura culturale che vuole confrontarsi con una realtà europea.

L’area didattica e commerciale doveva essere realizzata all’interno di una sopraelevazione per la quale la Fondazione è in attesa di autorizzazione dal parte del Comune.

La Commissione Cultura assieme a quella Urbanistica presieduta da Andrea Salvati si attiverà per effettuare, all’interno degli uffici, una ricognizione degli atti e dell’iter della pratica.

“Si tratta di un’occasione importante per la nostra città – sottolinea Manuela Peschi – C’è un impegno dell’amministrazione comunale all’istituzione di una rete dei musei cittadina su cui proprio la Commissione cultura sta lavorando. Le risorse di Pescara hanno bisogno di essere messe a sistema per intercettare opportunità di rilancio concrete, moderne ed efficaci. I circuiti culturali oggi in pausa potrebbero essere il cuore, la parte dinamica della ripresa, e noi dobbiamo essere bravi anche a farci trovare pronti con l’offerta di progetti di qualità”.

 

Quando faremo camminare le idee dei giudici Falcone e Borsellino sulle nostre gambe avremo sconfitto definitivamente la mafia. Solo i giovani hanno questo potere, ma per farlo devono essere liberi, devono rifiutare ogni compromesso. Ecco perché dico loro di non bussare mai alle porte per chiedere favori e privilegi, perché poi ci sarà sempre qualcuno che tornerà a chiedere la restituzione di quei favori. Ricordiamo che la mafia continua a esistere, ha messo da parte la lupara, ha indossato una giacca e una cravatta e proprio per questo è più pericolosa, perché si insinua più facilmente nei posti di potere ed è più difficile da riconoscere, diventa invisibile.

Lo ha detto il Generale dell’Arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, Comandante della Sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, protagonista del secondo evento organizzato dall’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, nell’ambito del XXV Premio Nazionale ‘Paolo Borsellino’.

Presenti all’iniziativa, oltre al Generale Pellegrini, uomo di fiducia del Pool antimafia di Falcone e Borsellino, autore di alcune delle più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra e del volume Noi, gli Uomini di Falcone – La guerra che ci impedirono di vincere, la Dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ Alessandra Di Pietro, organizzatrice dell’iniziativa, Daniela Puglisi per l’Ufficio Scolastico Provinciale, il docente e attore Edoardo Oliva che ha letto un brano del volume, Francesca Martinelli come referente del Premio Borsellino, Don Antonio De Grandis Presidente del Tribunale Ecclesiastico Regionale di Abruzzo e Molise, e le docenti di riferimento del Premio Renata Di Iorio, Rossella Cioppi, Roberto Melchiorre e Rosa De Fabritiis, oltre a una delegazione, necessariamente ristretta causa Covid-19, di 10 studenti.

“Il Premio Borsellino ha sempre un forte impatto sui nostri studenti grazie alla testimonianza che ci arriva da magistrati, esponenti delle Forze dell’Ordine, uomini di chiesa, cittadini comuni, che hanno avuto la forza e il coraggio di portare avanti la guerra contro le Organizzazioni criminali – ha sottolineato la dirigente Di Pietro – e infatti il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha definito come ‘percorso d’eccellenza’ il nostro progetto sulla Legalità. Le testimonianze hanno l’obiettivo di trasmettere un messaggio forte di giustizia ai nostri ragazzi, un monito a rifiutare le logiche mafiose ed è importante raccontare ai nostri studenti, che negli anni della strage di Capaci e di via D’Amelio non erano neanche nati, cosa hanno significato quegli anni, cos’è stata la seconda ondata delle stragi di mafia, che hanno segnato lo spartiacque tra una guerra in cui morivano i Dalla Chiesa, i Chinnici, e una fase di consapevolezza e di ribellione, di rispetto e di cambiamento, di cui la scuola dev’essere custode e garante”.

“Quando sono arrivato a Palermo, agli inizi degli anni ’80, la mafia era fortissima, si riteneva più forte dello Stato – ha ricordato il Generale Pellegrini -, la Sicilia era ‘Cosa Loro’ ed era gravissimo se pensiamo che era una regione dello Stato italiano in cui però comandava la mafia perché per anni si era trascurata l’importanza di combatterla e tante persone avevano approfittato dell’amicizia con i mafiosi per trarne benefici reciproci, specie quando c’erano le campagne elettorali. La mafia aveva la convinzione di essere padrona della Sicilia e i mafiosi godevano di una doppia cittadinanza, quella data dall’appartenenza a ‘cosa nostra’ e quella di cittadini italiani. La mafia si era arricchita con il traffico di droga, di eroina, venduta negli Stati Uniti da dove arrivavano centinaia di migliaia di dollari. A Palermo c’erano cinque distillerie di droga che veniva portata negli Stati Uniti da cui tornavano indietro centinaia di migliaia di dollari che poi la mafia provvedeva a riciclare con una serie di investimenti e attraverso un’altra componente della mafia stessa che è la corruzione politica. Pensiamo alla vicenda del ‘sacco di Palermo’, a Salvo Lima, che non poteva rifiutare e ha dovuto firmare in una notte quattromila licenze edilizie per permettere a Rosario Spatola di costruire 4mila palazzi a Palermo distruggendo le più belle ville liberty che esistevano da piazza Libertà fino al mare. E proprio quegli appoggi politici hanno permesso che per anni tutti i processi a carico di mafiosi finissero con assoluzioni per insufficienza di prove, era impossibile trovare le prove. E quando la mafia si è sentita più forte dello Stato, a fine anni ’70, ha lanciato la sua sfida allo Stato stesso uccidendo tutti coloro che pure avevano tentato di contrastarla, come il Presidente della Regione Piersanti Mattarella, fratello del nostro Presidente della Repubblica, il Procuratore Costa reo di aver firmato 55 ordini di cattura proprio per il ‘sacco di Palermo’, il capo della squadra mobile Boris Giuliano che aveva capito i canali attraverso i quali la droga prodotta in Italia arrivava negli Stati Uniti e rispediva in Italia i dollari, e poi il Capitano Basile, arrivato dopo Giuliano, ucciso di spalle mentre teneva in braccio la sua bambina per guardare i fuochi d’artificio della festa di paese. Gli hanno sparato tre balordi di tre diverse famiglie mafiose che, arrestati dai Carabinieri pochi minuti dopo l’omicidio, sono stati assolti per insufficienza di prove”.

La dirigente Di Pietro ha allora introdotto il tema della “scultura in Pietra della Majella realizzata a Castelli, che raffigura i giudici Falcone e Borsellino, rimasta nel cortile della nostra scuola per due giorni, e che si chiama Il Sorriso”.

Foto di gruppo con generale Pellegrini2
Foto di gruppo con generale Pellegrini

“Il Sorriso – ha ripreso il Generale Pellegrini – è quello che si scambiavano sempre Falcone e Borsellino, quello con cui si vincevano le avversità e gli attacchi diretti, quando ci accusavano di combattere la mafia per avere visibilità, per fare carriera, dicevano che Falcone aveva interessi politici, noi ci scambiavamo un sorriso e andavamo avanti e in dieci anni abbiamo costretto lo Stato ad ammettere che la mafia esisteva e che aveva un vertice con un uomo che si chiamava ‘Papa’, Michele Greco, e che c’erano collusioni della cupola con il potere politico e con quello imprenditoriale. La seconda guerra di Mafia ha portato 300 omicidi, uno al giorno, 150 bare bianche, gente che spariva e non si trovava più, poi si scoprirà che venivano uccisi e gettati in una vasca piena d’acido. Con Falcone e Borsellino abbiamo vinto il sentimento della paura e di fronte all’indifferenza di tanti abbiamo trovato un riferimento in colui che fu il promotore del pool antimafia, Rocco Chinnici e attraverso quel pool il giudice Falcone ha stravolto i metodi investigativi, non inseguendo gli omicidi, ma i soldi, facendo abolire il segreto bancario, aveva capito che la guerra di mafia era in realtà una guerra di potere. Il giro di boa fu l’assassinio del generale Dalla Chiesa, mandato a fare il Prefetto a Palermo senza poteri, ma il suo omicidio risvegliò la Palermo dei cittadini perbene. Qualcuno, però, non ci ha voluto far vincere la guerra alla Mafia e lo ha fatto lasciando solo Falcone: nell’84, arrivato il giudice Caponnetto, dopo le dichiarazioni del pentito Tommaso Buscetta e i 366 mandati di cattura, la mafia capì che questa volta avevamo fatto le cose in modo serio, e per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, alla vigilia di Natale dell’84, mise la bomba sul treno Rapido 904. Ma si comprese subito che non era terrorismo, ma un attentato di mafia, e allora la mafia comprese che dovevano combattere Falcone. Per prima cosa – ha ricordato il Generale Pellegrini – gli hanno tolto tutti i più stretti collaboratori, me compreso, poi il primo attentato fallito, che però non fermarono Falcone, arrivando alla sentenza definitiva del maxi-processo in Cassazione con 19 ergastoli ai capimafia, e 2.265 anni di reclusione ai gregari. A quel punto Falcone andava punito, andava ucciso, nella sua Palermo e in modo eclatante, per evitare che andasse a capo della Procura Nazionale Antimafia a Roma. Ho voluto raccontare quegli anni a Palermo per lasciarne memoria ai ragazzi, ai giovani, per ricordare loro che il compromesso non è mai la strada per raggiungere l’obiettivo”.

“Credo che sia questo il messaggio più forte del Generale Pellegrini – ha concordato la dirigente Di Pietro – ossia: essere liberi significa non dover mai essere condizionati nelle proprie scelte. E poi: è chiaro che la mafia c’è dove lo Stato è fragile, assente, e dove non sono tutelati i diritti primari alla salute, alla giustizia, al lavoro e la mafia diventa un welfare sostitutivo. E allora ai nostri ragazzi diciamo di combattere per i loro diritti che non devono essere un privilegio per pochi”.

“Ritengo fondamentali giornate di formazione in cui a farla la da padrona è il tema della legalità – ha detto la responsabile dell’Ufficio Scolastico Puglisi – e credo che, per tali iniziative, l’Istituto Alberghiero possa a buon diritto fregiarsi di un marchio di qualità”.

 

 

by Redazione
La movida a Pescara

Iniziative finalizzate a sensibilizzare e per far sì che gli utenti adottino comportamenti responsabili, eventi promossi in collaborazione dai locali dei due distretti cittadini per il rilancio del settore nel rispetto delle misure di sicurezza, creazione di pagine social per promuovere le attività e dimostrare la qualità di un lavoro che si svolge rispettando regole e leggi.

Sono alcune delle strategie per il rilancio dei distretti food and beverage di piazza Muzii e Pescara Vecchia.

Iniziative che hanno un duplice obiettivo: garantire la sopravvivenza del comparto, messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus, e rafforzare l’immagine degli operatori, spesso danneggiata, soprattutto nel caso del centro, da pochi residenti che si lamentano.

Dei temi in questione si è discusso ieri pomeriggio nel corso di un incontro promosso da Confartigianato Pescara e dall’associazione Pescara Viva.

All’appuntamento, nella sede di Confartigianato, hanno partecipato i gestori delle attività dei distretti di piazza Muzii e di Pescara Vecchia.

L’iniziativa è stata l’occasione per discutere delle restrizioni imposte dal Dpcm di Conte e per studiare iniziative per il rilancio e la tenuta economica in questo momento di difficoltà.

“Di fronte ad un provvedimento di tipo nazionale – affermano il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, e il presidente di Pescara Viva, Mario Palladinetti – gli operatori possono solo adeguarsi e cercare di lavorare al meglio nel rispetto delle misure. In tal senso, li abbiamo esortati, nonostante già lo facessero, ad attenersi alla lettera a quanto prescritto dal Dpcm. Deve essere chiaro a tutti che solo rispettando le regole e contrastando oggi la diffusione del virus si potranno evitare domani restrizioni ancora più rigide. Una cosa è certa: in caso di provvedimenti ancora più restrittivi non possono non essere previsti degli indennizzi immediati, altrimenti vorrebbe dire condannare a morte un intero comparto. Al rispetto delle misure di prevenzione, si possono affiancare strategie commerciali che, in assoluta sicurezza, consentano di lavorare nel migliore dei modi negli orari di apertura, così da sopravvivere in questo momento durissimo”.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche del problema dei residenti, che riguarda principalmente la zona di piazza Muzii. “Al momento – dicono Vianale e Palladinetti – la priorità è resistere e lavorare serenamente. Gli operatori, però, sono stanchi di subire, anche in questa fase drammatica, continui attacchi da parte di uno o pochi residenti infastiditi dal rumore antropico. E’ spiacevole constatare un tale accanimento, come se nulla fosse accaduto negli ultimi mesi, come se non ci fossero lavoratori e famiglie in ginocchio. L’impressione è che si voglia far passare gli esercenti come coloro che operano continuamente nell’illegalità, ma così non è. Tanti sono stati i controlli delle forze dell’ordine e non ci risulta che ci siano state sanzioni. Gli operatori hanno quindi stabilito che procederanno a tutelarsi nelle sedi opportune in ogni occasione in cui la loro immagine e quella del distretto venga danneggiata”.

by Redazione
dona capelli

Un contributo nel nome della solidarietà alle pazienti oncologiche, in uno dei momenti più difficili della proprio esistenza. E’ il senso dell’iniziativa Dona Capelli, voluta dall’associazione di promozione sociale I Colori della Vita in collaborazione con Cna Abruzzo e “Mondial Hair”, presentata a Pescara nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede della Cna Abruzzo.

Il progetto che ha preso le mosse stamattina potrebbe finalmente sbloccare una lunga assenza in materia della Regione Abruzzo, tra le poche in Italia a non prevedere contributi economici per l’acquisto delle parrucche da parte delle donne malate.

All’incontro con la stampa, coordinato dal direttore regionale di Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo hanno preso parte Angela Barone, presidente regionale di Cna Benessere e Sanità,  Giovina Zulli, presidente dell’associazione I Colori della Vita, Marcello Marinelli, titolare della “Mondial Hair”.

Ospite istituzionale l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì.

Grazie alle donazioni effettuate dai parrucchieri adenti alla confederazione artigiana, un piccolo esercito che conta circa cinquecento operatori nel territorio abruzzese, I Colori della Vita, secondo un meccanismo di equo scambio, potrà ricevere dall’azienda partner che si occupa del confezionamento le parrucche: in  sostanza, chi vorrà donare i suoi capelli darà un grande contributo di solidarietà, per aiutare le donne in cura a riappropriarsi della propria identità e del proprio benessere psicofisico.

I parrucchieri associati alla Cna, come detto, contribuiranno gratuitamente alla raccolta dei capelli per la produzione delle parrucche.

Perché, ha detto Angela Barone, “i capelli per la donna sono un elemento identitario forte, che contribuisce a definire la propria immagine e il proprio benessere psico-fisico. Sarà nostro compito sollecitare le donatrici a compiere un gesto che vada incontro alle tante donne sfortunate che soffrono per la malattia e le sue conseguenze”.

“La nostra associazione – ha spiegato Giovina Zulli – lavora da anni nel campo dell’assistenza alle pazienti oncologiche: grazie a un team composto da varie figure, che vanno dagli psicologi alle estetiste, dai parrucchieri agli artisti, cerchiamo di offrire un sostegno concreto a chi soffre. E crediamo che questa iniziativa muova proprio in quella direzione”.

La presentazione del progetto, per ora legato allo spirito di iniziativa dei tre partner, potrebbe però aprire a breve un interessante risvolto di carattere istituzionale, come ha fatto capire le suo intervento la titolare dell’assessorato alla Sanità, Nicoletta Verì, che pure ha manifestato apprezzamento per il valore sociale di Dona Capelli:

Purtroppo le condizioni del sistema sanitario abruzzese, in ragione del piano di rientro ancora in vigore, impediscono alla Giunta di procedere con un atto proprio.

Ma io intendo farmi promotrice di una iniziativa di tutto il Consiglio regionale, dove è già stato presentato un disegno di legge in tale senso (ad opera della consigliera Marianna Scoccia, ndr) affinché tutti lo sostengano, senza distinzione di maggioranza e opposizione.

Sperando, nello stesso tempo, che le nuove cure chemioterapiche riducano sempre più i danni collaterali come la perdita di capelli.

L’Abruzzo, insomma, grazie a Dona Capelli potrebbe raggiungere le politiche adottate da altri territori: «Nella mia regione, le Marche – ha sottolineato Marcello Marinelli – una legge in tal senso esiste dal lontano 2009».

by Redazione
Pier Francesco Pingitore

La libreria Mondadori di Pescara ospita il noto regista, drammaturgo, autore televisivo e giornalista Pier Francesco Pingitore; l’incontro con il Maestro è previsto per sabato 10 ottobre 2020 alle ore 18 e vede anche l’esclusiva partecipazione dell’attore che in molte occasioni ha lavorato con Pingitore, il teatino Federico Perrotta, produttore di Uao Spettacoli.

In questa occasione, possibile grazie anche al Comune di Pescara, Pingitore avrà la possibilità di condividere con il pubblico il successo di tre libri simbolo della sua carriera di cui è autore e che recano la firma editoriale del pescarese Alessio Masciulli.

Si parte con Memorie dal Bagaglino, nuova edizione, in cui il Maestro Pingitore racconta quarantacinque anni di un’esperienza unica nel campo dello spettacolo. Dallo scantinato in cui è nato agli spazi gloriosi del Salone Margherita, il Bagaglino è stato una fucina di successi oltre che l’incipit per la carriera di numerosi personaggi tra realtà ed imitazione.

Tanti i comici e le primedonne che si sono succeduti su quel palco da Oreste Lionello a Pippo Franco e a Leo Gullotta, da Pamela Prati a Valeria Marini, e Gabriella Ferri. E’ quasi un diario di emozioni che, con ironia e naturalezza, fa rivivere gli entusiasmi, le illusioni, gli amori, ma anche invidie e le rivalità di artisti che da una cantina di una Roma popolare e ridente è arrivato al grande pubblico televisivo, mettendo in scena pregi e difetti, non senza difficoltà, di un intero Paese.

E’ nella trilogia Scacco al Duce, esempio di grande successo a teatro, che vengono uniti i tre momenti cruciali della vicenda umana e politica di Benito Mussolini durante gli ultimi anni della sua vita.

Nel  primo atto, Quel Venticinque Luglio a Villa Torlonia, c’è il ritorno a casa del Duce, al termine della lunga seduta, protrattasi fino a notte inoltrata, in cui il Gran Consiglio del fascismo lo sfiducia, decretandone la caduta; il secondo atto, Operazione Quercia andato in onda lo scorso martedì 8 settembre 2020 su Rai Storia, è ambientato nell’albergo di Campo Imperatore a 2200 metri di quota, sul Gran Sasso, dove Mussolini fu tenuto prigioniero, al termine di una lunga peregrinazione attraverso altre prigioni segrete.

Il terzo atto che reca lo stesso titolo del volume Scacco al Duce è ambientato nella casa prossima al Lago di Como, che ospitò, due anni dopo, il Duce e Claretta, prigionieri dei partigiani, durante la notte fatale, al cui termine si compirà un destino ormai ineluttabile: l’esecuzione.

E in quelle ore d’attesa, Mussolini rivivrà alcuni momenti drammatici della sua tempestosa esistenza.

Il terzo volume che sarà presentato a Pescara è Nerone vs Petronio. La cena segreta del Satyricon: commedia scritta e diretta dal Maestro che evoca un tuffo nel passato tra imprese, burle, dispute filosofiche, gli amori vissuti insieme in una Roma degli anni 60 d.C. Sdraiati sui triclini di quell’ultima cena, mentre vanno e vengono schiavi, danzatrici, amanti, l’Imperatore e il suo geniale amico e consigliere passano in rassegna le tappe fondamentali della loro vita.

L‘incontro del 10 ottobre è organizzato nel rispetto delle norme previste per l’emergenza sanitaria; si ricorda l’utilizzo delle mascherine.

by Redazione
pescara

Restart e resilienza. Sono queste le parole chiave della nuova edizione di Expo Security & Cyber Security Forum, l’evento fieristico abruzzese diventato ormai un punto di riferimento per le aziende e i professionisti della sicurezza fisica e logica.

L’emergenza Covid19 non ferma il principale evento del Centro-Sud Italia dedicato all’intera filiera security che tornerà al Porto turistico di Pescara giovedì 15 e venerdì 16 ottobre, dalle 9 alle 18.30.

I padiglioni espositivi si animeranno con stand, incontri, scambi di buone prassi, presentazioni e molto altro. Il tutto dedicato esclusivamente a chi opera nell’intera filiera della sicurezza.

La fiera, giunta alla sua quarta edizione, è promossa con il management di Fiere e Dintorni e si avvale del patrocinio di Confindustria Chieti Pescara, Regione Abruzzo, Comune di Pescara e delle principali associazioni operanti nel mondo della sicurezza.

“Per valutare l’importanza di un simile appuntamento è sufficiente valutare due dati”, evidenzia il vicepresidente di Confindustria Chieti Pescara, Paolo Campana.

Il primo è legato al periodo di emergenza vissuto che, con il decreto di marzo, ha determinato in Abruzzo lo stop di circa 90mila aziende e la cassa integrazione per circa 260mila lavoratori, pari al 60% dell’intera forza lavoro regionale. Rilanciare un settore strategico come quello della sicurezza, dunque, appare fondamentale per dare nuovo impulso alle imprese. Il secondo dato, invece, si riferisce in maniera più diretta al settore della sicurezza informatica: se da un lato, in Italia si verifica un attacco informatico grave ogni 5 minuti, e migliaia meno gravi ogni secondo, dall’altro, in una recente indagine del Cresa, è emerso che il 62% delle pmi abruzzesi non ritengono necessari investimenti informatici. Promuovere simili eventi, con esperti del settore e tavole rotonde su questi temi, è fondamentale per aumentare la cultura della sicurezza.

Una partnership tra pubblico e privato che finora si è rivelata vincente considerando il successo dei primi tre appuntamenti e soprattutto la riconferma della partecipazione in occasione dell’edizione 2020 da parte delle principali aziende nazionali operanti a vario titolo nel settore della sicurezza fisica e logica che hanno colto lo spirito di restart dell’evento.

A causa della pandemia, non è stato possibile in questa edizione contare sulla presenza di professionisti e provenienti da fuori dei confini italiani, ma la partecipazione dei principali produttori di sistemi di sicurezza e l’esperienza dei migliori professionisti nazionali del settore, consentiranno ancora una volta di confermare Pescara come cuore pulsante della sicurezza dell’intero Centro-Sud Italia.

“Abbiamo deciso di non rinunciare a un evento diventato ormai un appuntamento imperdibile per i professionisti e per le aziende dell’intera filiera”, spiega Silvia Di Silvio di Fiere e Dintorni, “sia perché la sicurezza, sia essa fisica che logica, è un fattore che non può essere assolutamente trascurato, per nessuna ragione, sia perché abbiamo riscontrato entusiasmo e voglia di partecipazione da parte dei protagonisti dell’evento fieristico. Sono stati proprio loro, infatti, a chiederci di organizzare nuovamente questo evento per rigenerare contatti, promuovere la filiera e rinvigorire il mercato aumentando le relazioni e la fiducia. E noi abbiamo raccolto il loro invito anche per dare un segnale forte di ripresa in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Ovviamente l’organizzazione sarà più impegnativa perché bisognerà garantire il rispetto delle misure anti-Covid, così come è prevista la prenotazione obbligatoria per accedere al polo fieristico», prosegue, «ma trattandosi di un evento di nicchia, non rivolto al grande pubblico ma solo a professionisti del settore, sicuramente tutte le persone interessate avranno la possibilità di partecipare senza alcun problema”.

Per garantire l’accesso in sicurezza a tutti i partecipanti e agli espositori verrà applicato il protocollo #FieraSicura, una serie di norme messe a punto dagli organizzatori per consentire a tutti di vivere l’Expo Security senza rischi per la salute.

Anche per l’edizione 2020, inoltre, è stato confermato l’appuntamento con il  Cyber Security Forum, un momento di formazione e di confronto sui principali temi legati alla sicurezza informatica.

L’accelerazione della digitalizzazione, infatti, ha amplificato l’importanza della sicurezza informatica, come dimostra l’aumento vertiginoso dei cybercrime e di varie forme di hackeraggio che si verificano in tutto il mondo ai danni di piattaforme di utilizzo sociale, aziendale e pubblico.

Ed è proprio questa l’intuizione del Cyber Security Forum: offrire un’importante occasione di aggiornamento e di conoscenza delle linee direzionali per la salvaguardia dei dati a vario livello.

Nel corso delle due giornate sono previste tavole rotonde di cui saranno protagonisti esperti del calibro di Andrea Monti, high tech lawyer, o di Stefano Cianciotta, docente di Crisis Management dell’Università di Teramo, e grandi colossi della sicurezza informatica come Norton che ha scelto l’Expo Security per presentare gli ultimi aggiornamenti in tema di cyber security.

Argomento di punta di questo secondo Forum sarà poi la blockchain, un tema sviluppato anche grazie alla presenza di Consulenza e Risorse (main partner dell’evento) che ha scelto la kermesse abruzzese per confrontarsi con le industrie su questo aspetto strategico e raccontare le più importanti company practices di blockchain applicate con aziende come Fater, Knauf e Farzati Tech.

Tra i focus di questa seconda edizione del Forum, inoltre: come sta cambiando il cybercrime; l’evoluzione della normativa nazionale e internazionale; cyber security, le priorità per l’industria 4.0; intelligenza artificiale e 5G; GDPR un’opportunità per ripensare la sicurezza informatica.

Come nell’edizione 2019, i partecipanti al Cyber Security Forum potranno contare su una contact area, dotata di contact point dedicati esclusivamente alle aziende sponsor, creati per facilitare contatti e relazioni con e tra i professionisti di riferimento del settore, e una speech area, dedicata ad approfondimenti, presentazioni, tavole rotonde e incontri di formazione. E’ prevista, inoltre, la possibilità di ottenere dei crediti formativi per i professionisti iscritti all’Ordine degli ingegneri.

A cogliere l’importanza strategica dell’evento, capace di trasformare la città adriatica nel volano per lo sviluppo dell’intera filiera sicurezza del Centro Sud Italia anche il Comune di Pescara che ha scelto di patrocinare la fiera cogliendo l’occasione per presentare iniziative già attuate e progetti futuri in tema di innovazione tecnologica.

“Auguro davvero buon lavoro agli amici di Fiere e Dintorni per questa nuova e prestigiosa edizione”, commenta l’assessore comunale all’innovazione tecnologica e digitale Eugenio Seccia.

Una manifestazione che sta crescendo di anno in anno e sulla quale credo si debba ancora e di più investire. Un’idea diviene importante nel tempo e dopo quattro anno Expo Security è infatti diventata un punto di riferimento per il settore e un’opportunità per il nostro territorio. Per questo come amministrazione abbiamo con convinzione concesso il patrocinio dell’ente e aderito al Cyber Security Forum.

Per maggiori informazioni e per registrarsi gratuitamente online all’evento: www.exposecurity.it.

by Redazione
protezione civile

Il Modavi Castellamare, organizza un corso gratuito dedicato a coloro che vogliono diventare volontari al servizio della Protezione civile.

Il corso prevede altresì il riconoscimento di crediti formativi.

Un’occasione unica per conoscere persone che navigano nella stessa direzione, quello di tendere una mano a chi ha bisogno senza chiedere niente in cambio, e sentirsi gratificati solo con un grazie o un sorriso.

Il corso avrà inizio giovedì 22 ottobre alle ore 20:30 in via Pian delle mele 22 (Pescara). Per informazioni: modavicastellamare@gmail.com; 340 5480942, 389 3439356.

 

by Redazione
Bio Benessere

Buone notizie per i bio lovers e per tutti gli amanti di uno stile di vita sano, biologico, green e in sintonia con la natura.

Torna a Pescara Bio Benessere, la fiera del sano vivere, in programma il 2, 3 e 4 ottobre 2020 (dalle 9 alle 20) nel padiglione espositivo del Porto Turistico Marina di Pescara. La kermesse, promossa dalla CNA di Pescara e dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e ideata e curata dalla Fiere e Dintorni Srl, è la prima e unica manifestazione fieristica del Centro Sud Italia interamente dedicata al mondo del bio, dell’alimentazione naturale e del green lifestyle.

L’evento, inoltre, può contare sulla partnership con le principali testate giornalistiche di settore.

Tante le novità per questa settima edizione dell’evento che non solo è stato confermato, per lanciare un messaggio forte di ripartenza a tutte le aziende e i professionisti che lavorano nel settore, ma è stato anche potenziato con un giorno in più. Saranno, infatti, tre le giornate in cui i visitatori avranno la possibilità (previa prenotazione obbligatoria sul sito internet dell’evento) di conoscere le ultime novità in tema di cibi salutari, cosmetici naturali, prodotti biologici e tutto ciò che attiene a uno stile di vita sano e green.

Del resto, la fase di lockdown dovuto al Covid19, privandoci della possibilità di uscire e di svolgere la nostra vita quotidiana, ha offerto a molti di noi l’occasione di sperimentare e apprezzare uno stile di vita decisamente più slow. Dalla riscoperta di fare il pane e altre prelibatezze in casa utilizzando prodotti naturali, alla passione con cui dedicarsi a orti, giardini e piante, passando per la piacevole sensazione di prendersi cura di se stessi e del proprio corpo, fino ad arrivare al senso di libertà di abbandonare l’automobile per scegliere mezzi di trasporto più green.

Tutto questo ha ampliato notevolmente la platea dei bio e green lovers che, grazie alla nuova edizione di Bio Benessere, potranno scegliere la loro fascia oraria, prenotare gratuitamente l’ingresso alla fiera, e fare un tuffo nel mondo del sano vivere.

Allo stesso tempo, l’evento fieristico rappresenterà un’importante occasione per le aziende del settore di tornare a incontrare il pubblico, di rappresentare la propria natural bio identity e di fidelizzare il consumatore, seppure con le dovute precauzioni imposte dalle normative e sancite dal protocollo per la sicurezza #SanieSicuri redatto dai promotori dell’evento.

“Nonostante le difficoltà del momento abbiamo voluto ricreare una piattaforma per consentire agli operatori del settore di ricreare contatti perché si tratta di un mercato che necessita di tornare a relazionarsi di persona, cosa possibile soprattutto con un marketing diretto fieristico”, spiega Silvia Di Silvio di Fiere e Dintorni. “Gli ingressi saranno contingentati, con obbligo di mascherina e di distanziamento. Per questa ragione abbiamo allungato di un giorno la fiera e pianificato dieci slot da un’ora ciascuna per un massimo di 200 persone. I visitatori potranno prenotare la propria visita gratuita sul sito della fiera e, qualora per loro non fosse sufficiente una sola ora, potranno riservare anche più di un ingresso. Questo trasformerà inevitabilmente l’evento in un appuntamento molto qualificato e orientato al business e non solo un luogo dove fare una passeggiata a tempo perso, con evidenti benefici per gli espositori e i visitatori realmente interessati”.

Due le grandi aree tematiche presenti nella fiera:

Area green and natural food, benessere e cosmesi naturale: per scoprire e scegliere gli alimenti giusti per uno stile di vita sano, accrescere la sensibilità alla composizione dei prodotti su base naturale, potersi prendere cura di sé in modo naturale sperimentando discipline olistiche e l’utilizzo di cosmetici naturali e biologici per viso, corpo e capelli, integratori e nutraceutici.

Area green lifestyle esterna: per sensibilizzare la sostenibilità dei  cittadini alla bike mobility e all’utilizzo delle green cars.

Per incentivare la fase della ripartenza, la fiera anche quest’anno è stata fermamente appoggiata da Cna Pescara e Camera di Commercio Chieti Pescara che tra le altre cose ha stanziato un fondo e istituito un bando volto a offrire alle imprese un bonus a fondo perduto per incentivare la partecipazione agli eventi fieristici.

“Abbiamo investito oltre tre milioni di euro in contributi a fondo perduto per supportare le imprese in questa difficile ripresa”, evidenzia il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever. “Parte di queste risorse sono andate proprio al settore fieristico che risulta essere tra quelli ad aver maggiormente risentito delle politiche, purtroppo necessarie, di distanziamento sociale. Con questo bando, uscito nel mese di luglio, abbiamo rappresentato una unicità del territorio italiano ed abbiamo permesso ai nostri partner di continuare, attraverso i loro eventi, a valorizzare le eccellenze del territorio. Il Un grosso in bocca al lupo agli organizzatori: sono certo che le imprese che vi parteciperanno beneficeranno di questa iniziativa svolta nella più totale sicurezza”.

“Abbiamo voluto mantenere l’impegno per manifestazioni anche quest’anno dopo una riflessione attenta alle problematiche del Coronavirus”, aggiunge il direttore provinciale di CNA Pescara, Carmine Salce. “Per fortuna l’evoluzione della situazione sanitaria lo ha consentito. C’è una grande voglia di riprendere le attività in normalità e proprio questo è il.momento di programmare il 2021 nella speranza che il peggio lo abbiamo alle spalle”.

L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti, previa registrazione che può essere fatta online sul sito www.fierabiobenessere.it.

 

Pescara Sposi

Un format tutto nuovo per consentire ai futuri sposi di scegliere ogni dettaglio fondamentale per il loro giorno più felice, senza rinunciare alla sicurezza.

E’ #SposiSicuri by Pescara Sposi, l’evento fieristico che animerà per tre giornate consecutive – 9, 10 e 11 ottobre – i padiglioni del Porto turistico Marina di Pescara con l’obiettivo di dare un nuovo impulso al settore del wedding agevolando l’incontro tra le coppie alle prese con l’organizzazione del loro matrimonio e le principali aziende nazionali operanti nel settore.

L’evento, diventato negli anni un vero e proprio punto di riferimento del settore wedding, sia in Abruzzo che nell’intero Centro Sud Italia, è organizzato dalla Fiere e Dintorni ed è promosso dalla CNA di Pescara e dalla Camera di Commercio Chieti Pescara.

Dopo aver tagliato l’ambizioso traguardo del decimo anno di vita nel 2019, Pescara Sposi torna in una veste prolungata (tre giorni al posto di due) e ancora più targettizzata affinché gli espositori e i visitatori possano ottimizzare il tempo a disposizione cogliendo tutte le opportunità offerte da un rapporto diretto fatto di proposte, consigli, scambio di idee e soprattutto di emozioni.

“La pandemia ha solo rinviato di qualche mese i matrimoni, ma non ha spento l’entusiasmo e l’amore di tante coppie che a breve diventeranno marito e moglie”, evidenzia Silvia Di Silvio di Fiere e Dintorni. “Da 11 anni accompagniamo gli sposi offrendo loro un’occasione imperdibile per entrare in contatto con i migliori professionisti del settore e quest’anno non potevamo lasciarli soli. Negli anni, Pescara Sposi ha saputo evolversi  e approcciare a un mercato di sposi sempre più evoluti e digitali, così come, dopo uno sconvolgimento pandemico, l’evento ha saputo interpretare le nuove esigenze del suo target di new lovers. Pescara Sposi sarà in questo 2020 la fiera dove poter ri-pianificare il proprio matrimonio, per gli sposi che hanno traslato la data del sì nel 2021 e per spostare la programmazione a un 2022 già alle porte, per gli sposi che invece non riusciranno a trovar spazio nell’anno prossimo venturo. Siamo rimasti al fianco di tutte le imprese che dopo un periodo difficile ora sono finalmente pronte per la necessaria ripartenza e hanno bisogno più che mai di rigenerare i contatti con i clienti per programmare al meglio gli anni a venire che si presentano con una fitta programmazione di eventi”.

Quello del wedding, infatti, è uno dei settori in cui le grandi potenzialità del web non riescono a compensare la distanza. I futuri sposi non hanno bisogno solo di scegliere una location, un abito o una composizione di fiori guardandola attraverso un monitor.

E’ fondamentale per le coppie entrare nel mood giusto, affidandosi ai professionisti del settore in grado di accompagnarli in un viaggio ricco di sensazioni e in grado di anticipare l’emozione che vivranno il giorno del loro sì.

“E’ per questa ragione che abbiamo deciso di scommettere ancora una volta su Pescara Sposi”, prosegue l’organizzatrice, “con un format rinnovato e adeguato alle nuove normative, affinché gli sposi possano valutare e scegliere tra le numerose e valide proposte degli esperti del settore wedding senza rischi per la salute”.

Applicando il protocollo #SposiSicuri, l’accesso all’area espositiva sarà riservato solo ai futuri sposi e ai loro accompagnatori, sarà contingentato e avverrà attraverso una prenotazione gratuita ma obbligatoria da effettuare sul sito dell’evento. La fiera sarà aperta dalle 9 alle 20 e gli ingressi saranno scaglionati seguendo delle slot da un’ora ciascuna.

Seguendo un percorso completo ed elegante, le coppie avranno la possibilità di incontrare le principali aziende nazionali operanti nel settore e pianificare così ogni dettaglio del proprio matrimonio: dall’abbigliamento ai fiori, passando per la musica, la fotografia, le torte nuziali, le location, le fedi, il viaggio di nozze e tutti i dettagli utili a rendere indimenticabile il giorno più bello della loro vita.

Per incentivare la fase della ripartenza, la fiera anche quest’anno è stata fermamente appoggiata da Cna Pescara e Camera di Commercio Chieti Pescara che, tra le altre cose, ha stanziato un fondo ed istituito un bando volto a offrire alle imprese un bonus a fondo perduto per incentivare la partecipazione agli eventi fieristici.

“Abbiamo investito oltre tre milioni di euro in contributi a fondo perduto per supportare le imprese in questa difficile ripresa”, evidenzia il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever. “Parte di queste risorse sono andate proprio al settore fieristico che risulta essere tra quelli ad aver maggiormente risentito delle politiche, purtroppo necessarie, di distanziamento sociale. Con questo bando, uscito nel mese di luglio, abbiamo rappresentato una unicità del territorio italiano ed abbiamo permesso ai nostri partner di continuare, attraverso i loro eventi, a valorizzare le eccellenze del territorio. Il Un grosso in bocca al lupo agli organizzatori: sono certo che le imprese che vi parteciperanno beneficeranno di questa iniziativa svolta nella più totale sicurezza”.

“Abbiamo voluto mantenere l’impegno per manifestazioni anche quest’anno dopo una riflessione attenta alle problematiche del Coronavirus“, aggiunge il direttore provinciale di CNA Pescara, Carmine Salce. “Per fortuna l’evoluzione della situazione sanitaria lo ha consentito. C’è una grande voglia di riprendere le attività in normalità e proprio questo è il.momento di programmare il 2021 nella speranza che il peggio lo abbiamo alle spalle!”.

Per maggiori informazioni e per prenotare gratuitamente il proprio ingresso all’evento: www.fierapescarasposi.it.

raccolta fondi

Anche la quarta edizione della campagna di raccolta fondi Aggiungi 14 posti a tavola: basta 1 euro ha mostrato la grande generosità degli abruzzesi e del gruppo di Conad Adriatico: nel periodo dal 20 luglio al 20 agosto, sono stati raccolti 31.097 euro negli IperConad di Città Sant’Angelo, Colonnella e Ortona, SpazioConad di Lanciano e Chieti e nei ConadSuperstore di Silvi, Spoltore e Pescara, grazie al semplice meccanismo che ha permesso ai clienti di aggiungere 1 euro al conto della spesa.

In termini di cibo, questi fondi equivalgono a 435.358 pasti: 1 euro è infatti quanto serve al Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione di 7 kg di cibo, equivalenti a 14 pasti (secondo la stima della Fédération Européenne des Banques Alimentaires, 1 pasto corrisponde a 500 grammi di alimenti).

Beneficeranno di questo aiuto ben 36.050 persone indigenti sostenute giorno dopo giorno dal Banco Alimentare Abruzzo, l’associazione che recupera cibo dalla grande distribuzione, imprese agroalimentari e programmi di lotta alla povertà per distribuirlo, attraverso una rete di 215 enti convenzionati, a chi vive nel bisogno.

I fondi raccolti sono stati ufficialmente consegnati nella sede del Banco Alimentare dell’Abruzzo a Pescara, alla presenza di Antonio Dionisio e Cosimo Trivisani, rispettivamente presidente e direttore Banco Alimentare Abruzzo, e Giuseppe Rocchio, responsabile di area del canale Iper e Superstore di Conad Adriatico.

“La quarta edizione di questa bella iniziativa– ha commentato Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare Abruzzo – ha dimostrato la solidità di una partnership tra Banco Alimentare e Gruppo Conad, sfociata nell’aumento dei punti vendita che hanno aderito. La risposta degli abruzzesi, così, è stata ancora maggiore quest’anno. Grazie di cuore al gruppo di Conad Adriatico per continuare a credere nel valore del nostro lavoro e per contribuire, con questa iniziativa, a sostenere tante famiglie bisognose”.

“Questa partnership con il Banco Alimentare – commenta Giuseppe Rocchio, responsabile di area del canale Iper e Superstore di Conad Adriatico – è molto importante e qualificante per il nostro gruppo, anche perché con un piccolo gesto è possibile aiutare tante persone bisognose. Per una realtà come la nostra che ha la forma di cooperativa creare valore sociale è un fondamentale, così come rispondere ai bisogni delle persone anche fuori dai negozi, vista la nostra attenzione alle comunità dove operiamo”.

Come nelle edizioni precedenti, anche in questa edizione sono state premiate le cassiere che hanno ottenuto i migliori risultati nel corso della campagna.