Search

Tag Archives: pescara

Caldo pensiero

In corso la raccolta del materiale e la preparazione delle scatole per senzatetto e bisognosi. Si chiama Caldo pensiero l’iniziativa di Natale a cura dell’associazione di volontariato Il Sorriso di Marinella.

Un momento pensato per i senzatetto, per i bisognosi, in un periodo in cui è ancora più importante far sentire vicinanza e presenza.

Un Caldo pensiero, dunque, raccolto in una scatola, preparata con il cuore. Una scatola che contenga indumenti caldi, dando priorità ad accessori facili da inserire e che possano dare davvero sollievo, come guanti, sciarpe, cappelli.

“L’idea è proprio quella di offrire una coccola, fare in modo che anche chi ha difficoltà possa festeggiare il Natale – spiegano i volontari dell’associazione – Quindi in relazione alla parte alimentare, l’invito è a inserire dolciumi, golosità che diano il senso di festa”.

Tante le adesioni in questi giorni da parte di cittadini ed aziende che in diversi modi hanno voluto dare il loro contributo, dal Conad Teate center alla fabbrica di biscotti e dolci Luigi D’Amico che ha donato duecento parrozzini, Le Farfalle Onlus che contribuisce con una fornitura di pannolini, ingrosso 3emme, il Banco Alimentare, fino alla salumeria Berta del Mercato coperto di Porta nuova e Assiunion.

“Invitiamo anche ad accompagnare la scatola con un bigliettino. Per la sua creazione sarebbe bello coinvolgere bambini e ragazzi, per un messaggio dolce e di vicinanza” dicono dall’associazione.

Sulla pagina Facebook del Sorriso di Marinella è pubblicato un video-tutorial per ispirare la creazione della scatola del Caldo pensiero. Una guida, per dare indicazioni pratiche, in relazione al suo contenuto e al confezionamento.

“Non è necessario sigillare la scatola, penseremo noi alla preparazione finale” aggiungono dall’associazione.

Il punto di raccolta è la la psicolibreria I luoghi dell’anima in via di Sotto 120/8 a Pescara, in base agli orari di apertura, dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 20; il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 20. Info:

Tel. 3388008599. Le scatole del Caldo pensiero verranno distribuite dai volontari del Sorriso di Marinella, in collaborazione con altre associazioni del territorio.

L’associazione Il Sorriso di Marinella è senza fini di lucro e opera nel settore del volontariato e della beneficenza, della tutela dei diritti civili e per il perseguimento di scopi di solidarietà sociale e promozione umana.

Sostiene persone, animali e ambiente, sensibilizza la collettività sulle tematiche relative. Aiuta e conforta chi versa in situazioni di estrema povertà.

Favorisce quindi il miglioramento delle condizioni di vita, sociali, economiche, sanitarie, scolastiche e culturali delle persone, promuovendo e realizzando progetti di solidarietà sociale ed internazionale.

Tutela, sostiene e promuove i diritti degli animali in un’ottica di salvaguardia e prevenzione dei loro disagi. L’associazione è aperta a chiunque ne condivida scopi, orientamento e finalità.

Ha un comitato etico con il compito di valutare che le iniziative proposte siano sempre coerenti ed in linea con i propri principi.

fla

Nasce la collaborazione tra il Fla e l’Isia di Pescara nell’anno dell’edizione digitale.

Dal 17 al 20 dicembre 2020 gli studenti dell’Isia coinvolgeranno gli spettatori del FLA con filtri Instagram, creazioni di racconti collettivi interattivi, indovinelli social e Qr code diffusi in città creando nuovi punti di contatto tra persone, luoghi e conoscenza.

La nuova edizione digitale del Fla ha rappresentato una sfida imperdibile per gli studenti dell’Isia, l’Istituto superiore per le industrie artistiche di Pescara: filtri Instagram, creazioni di racconti collettivi interattivi, indovinelli e Qr code diffusi in città sono solo alcuni dei progetti che gli studenti hanno sviluppato per il Festival sotto la guida di Lucia Zappacosta, collaborando al Fla con effervescenti idee al passo con il futuro. “Il nostro obiettivo è quello di suscitare le stesse curiosità di un evento reale e creare un forte coinvolgimento degli spettatori” commentano gli studenti al primo anno del corso in Design degli eventi.

Il programma di venerdì 18 dicembre
Giorgio Gori (17), Maurizio Molinari e Luca Sofri (17,30), Beppe Severgnini (18), Camilla Filippi (19), Paolo Giordano (19). A seguire (21) Angelo Valori & Medit Voices in A Christmas Tale, i più celebri brani del repertorio natalizio insieme a capolavori del repertorio Soul/Funk internazionale. Dirige il Maestro Angelo Valori.

Giorgio Gori

Riscatto è il nome del libro del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, scritto in forma di intervista con il giornalista Francesco Cancellato.

Il libro parte dalle tragiche settimane della prima ondata di Covid-19, che hanno particolarmente colpito Bergamo, per poi raccontare come il sindaco della città intravede e disegna il “riscatto” di cui ha bisogno il nostro Paese per rilanciarsi:

Penso che questa vicenda contenga un rischio: schiacciarci sul presente. Siamo in una dimensione temporale ristretta, mentre dobbiamo alzare lo sguardo per proporre un pensiero lungo. I lettori hanno bisogno di idee per un futuro migliore.

Maurizio Molinari

Basta sfogliare l’ultimo libro di Maurizio Molinari, Atlante del mondo che cambia (Rizzoli), per accorgersi immediatamente che nel pianeta tutto è collegato: l’emergenza ambientale, i conflitti che innescano le migrazioni, la classe media impoverita e spaventata dagli stranieri, l’ascesa dei partiti sovranisti e populisti, le discriminazioni e le lotte per l’uguaglianza.

Il direttore di Repubblica ne parlerà con Luca Sofri, direttore del Post e direttore artistico del FLA.

Beppe Severgnini

Beppe Severgnini torna al FLA, venerdì 18 dicembre, per parlarci del suo nuovo libro Neoitaliani (Rizzoli).

“I neoitaliani siamo tutti noi, che abbiamo attraversato la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto – racconta lo scrittore e vicedirettore del Corriere della Sera – Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi, nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore, risorse che non sapevamo di possedere. “Neoitaliani” ruota intorno a una sorta di manifesto: 50 motivi per essere italiani. Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere. I neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi”.

Camilla Filippi

Chi è la sorella sbagliata? Può davvero esistere l’errore negli affetti? Se lo domanda Camilla Filippi, attrice di Tutto può succedere (2015-2018), In fondo al bosco (2015) e Il processo (2020), nel suo primo romanzo La sorella sbagliata, uscito a settembre per HarperCollins.

Ispirandosi liberamente alla sua storia familiare, l’attrice debutta nella narrativa con un romanzo ambientato nell’estate del 1978, un road movie che vede protagoniste due sorelle, Luciana e Giovanna, che si riavvicinano in seguito alla morte della madre.

Tra antichi rancori e nuovi litigi, per le due sorelle inizia così un viaggio destinato a cambiare per sempre le loro vite.

Paolo Giordano

Nel 2008, il suo esordio, La solitudine dei numeri primi, è stato un best-seller da due milioni e mezzo di copie e l’ultimo grande successo di massa della narrativa italiana.

Paolo Giordano è stato probabilmente lo scrittore italiano che più di altri ha ragionato sul virus: prima con una lunga serie di articoli apparsi sul Corriere della Sera, e poi con il pamphlet Nel contagio, tradotto in molti paesi in tutto il mondo.

Il reportage che ha realizzato nell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove ha lavorato per 40 anni suo padre Bruno, ginecologo ostetrico, è al centro di Ossigeno, un podcast sull’epidemia in quattro puntate che ha appena pubblicato.

A Christmas Tale

I Medit Voices diretti dal maestro Angelo Valori presentano alcuni dei più celebri brani natalizi insieme a capolavori del repertorio soul/funk internazionale.

Durante il concerto, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sarà possibile fare delle donazioni a favore di una delle categorie più colpite dalla crisi epidemiologica, quella dei tecnici audio-video, riuniti nella Associazione Regionale Service Abruzzo.

Un’edizione possibile grazie al costante sostegno dell’amministrazione comunale con l’assessorato alla Cultura, nonché degli sponsor, partendo dallo storico main sponsor Deco alla sua settima edizione del Fla e che in questa occasione è legata in particolare al progetto sezione speciale dedicata a ospedali, RSA, case famiglia, confermando l’abituale attenzione dell’azienda all’ambito della solidarietà. Il FLA è in collaborazione con Casal Thaulero, Metamer, Il Post, Radio Radio 3, Mente Locale, Ente Manifestazione Pescaresi, Fondazione Genti d’Abruzzo, Regione Abruzzo.

Altra iniziativa del Fla 2020 è il contenitore virtuale, realizzato sul web, che conterrà per un anno il testo scritto per l’occasione da Paolo Cognetti – premio Strega nel 2017 – dedicato al tema del Fla 2020, Le cose di dopo.

Il testo si conoscerà soltanto l’anno prossimo, quando verrà reso visibile in occasione del Fla 2021.

A Christmas Tale

Sarà l’Auditorium Flaiano a Pescara, sulla riviera sud, a ospitare domani, venerdì 18 dicembre, a partire dalle ore 21, il tradizionale Concerto di Natale – A Christmas Tale, che vedrà protagonista Angelo Valori & Medit Voices, organizzato nell’ambito del FLA – Festival delle Letterature e Altre Cose, e che si avvarrà del patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo.

Non mancheranno le luci, le melodie, i colori, le armonie e le classiche suggestioni dell’atmosfera natalizia, mancherà, a causa delle restrizioni e limitazioni ancora imposte dal Covid-19, il pubblico in teatro, pubblico che però potrà assistere all’evento in diretta streaming attraverso la pagina Facebook di Visit Abruzzo.

“Neanche il Covid-19 riuscirà a fermare quella che è una delle tradizioni storiche per l’Abruzzo e, più in generale, per la città di Pescara – ha spiegato il maestro Angelo Valori ovvero il Concerto di Natale, un momento in cui è la musica a farla da padrona aiutandoci ad assaporare le sensazioni del periodo che l’arte deve recuperare, ancor di più oggi, quando la pandemia prima e le difficoltà, anche economiche, causate poi dall’emergenza sanitaria, rischiano di offuscare, di spegnere un momento che invece dev’essere di pace, di comunione e di solidarietà. E sono questi i tre valori che pure dovremo recuperare in un anno che lascerà poco spazio agli incontri, alla socializzazione, alle strette di mano e agli abbracci. E allora ‘A Christmas Tale’ è stato concepito come un grande abbraccio che tutto il mondo dell’arte vuole rivolgere al territorio, pensando, innanzitutto, a chi più ha perso a causa del Covid-19, e a chi sta attraversando una tempesta imperfetta tentando di non farsi sommergere dalle onde, ma piuttosto di restare a galla. Per questa ragione, peraltro, durante il concerto, trasmesso in diretta streaming, sarà possibile fare donazioni a favore di una delle categorie più duramente colpite dalla crisi epidemiologica, sociale ed economica, ossia quella dei Tecnici Audio-Video, riuniti nell’Associazione Regionale Service Abruzzo, Iban IT71X0307502200CC8500849049”.

“La Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo – ha detto il presidente Lorenzo Sospiri – ha accolto con entusiasmo la proposta di patrocinare l’evento, innanzitutto per la validità professionale degli artisti, a partire dal Maestro Angelo Valori con cui abbiamo collaborato in maniera splendida anche in occasione del Festival dannunziano; in secondo luogo perché quel Concerto, al quale potremo assistere tutti gratuitamente in diretta streaming, sarà comunque un momento di respiro in un anno che è stato difficilissimo, duro, caratterizzato da una pandemia che a cascata ha generato problematiche sociali, economiche, finanziarie, umane che pure dovremo affrontare con coraggio e unità d’intenti. E il Concerto di Natale rappresenta la strenna natalizia per tutti gli abruzzesi, un invito a guardare al 2021 con speranza e fiducia”.

A Christmas Tale presenterà alcuni dei più celebri brani del repertorio natalizio insieme a capolavori del repertorio Soul/Funk internazionale, eseguiti in maniera originale con arrangiamenti vocali nuovi ed eleganti.

Il repertorio è molto popolare, ma nello stesso capace di soddisare i gusti più raffinati.

Tra i brani ci saranno ‘Dancing in the street’ di Marvin Gaye e William Stevenson, ‘Stand by me’ di B.B. King, ‘Ain’t no mountain high enough’ di Marvin Gaye, ‘I say a little prayer’ di Burt Bacharach e Hal David, ‘Moonriver’ di Johnny Mercer ed Henry Mancini, ‘September’ di Al McKay e Maurice White), la celeberrima ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen, ‘Joyfull Joyfull’ di Ludvig Van Beethoven, ‘Happy’ di Pharrel Williams, ‘All I want for Christmas’ di Mariah Carey, ‘Let it snow’ di Jule Styne e Sammy Cahn, ‘Jingle Bells’ di Pierpont, ‘White Christmas’ di Irving Berlin, ‘Jingle Bells Rock’ di Beal e Boothe, e ‘So this is Christmas’di John Lennon e Joko Ono,

Angelo Valori & Medit Voices è un gruppo che nasce nell’ambito di un progetto di produzione e ricerca del Conservatorio di Pescara.

I gruppi, che hanno un organico e un repertorio unico in Italia, sono composti da diplomati del Dipartimento di Popular Music e di Jazz e, nonostante la recente formazione, si sono già esibiti in oltre sessanta concerti in teatri e festival, raccogliendo sempre un entusiastico consenso con il loro repertorio internazionale rielaborato in nuovi arrangiamenti sempre molto coinvolgenti.

Nel 2016, in seguito allo straordinario concerto tenuto a Pescara alla presenza di Mogol, sono stati invitati a prendere parte alla trasmissione di RAI 1 “Viva Mogol”. Da allora il gruppo, diretto da Angelo Valori, si è esibito in diverse occasioni insieme allo storico autore.

Angelo Valori, compositore, direttore d’orchestra, produttore e insegnante.

Le sue composizioni sono registrate su diversi CD, tra i quali Notturno Mediterraneo (Egea Records, con Gil Goldstein e Gabriele Mirabassi), Dove volano gli angeli (Wide Sound, con Bob Mintzer e Fabrizio Bosso), e Il Caffè Dalle Americhe (Wide Sound, con Javier Girotto).

La sua musica è stata eseguita nei più importanti festival europei e trasmessi dalle più importanti Televisioni e Radio europee.

Ha diretto musiche di Rota, Piazzolla, Part in un CD dell’Adriatico Ensemble ed eseguito con John Patitucci, in prima mondiale, le sue Variazioni per Basso Elettrico ed Orchestra d’archi.

 

Un festival rivisto, tarato in base all’emergenza Covid in corso. Un festival che, nonostante tutto, si fa. Sempre con la direzione artistica di Luca Sofri e in collaborazione con Il Post.

Arriva dunque l’edizione 2020 per il FLA – Festival di Libri e Altrecose: appuntamento dal 17 al 20 dicembre prossimi, trasmesso dalla web tv allestita per l’occasione negli spazi dell’auditorium Flaiano a Pescara.

In programma, oltre agli appuntamenti con gli autori, anche progetti speciali pensati e realizzati per scuole, ospedali, RSA, case famiglia e tanti altri luoghi, fragili ma importanti, a cui in questo momento è fondamentale restare vicini.

Ma il FLA 2020 è anche un contest letterario per giovani scrittori, poesie lette al citofono e recapitate nelle cassette della posta, attori che leggono racconti sugli autobus, nei negozi, per strada.

Tutto, sempre, nel rispetto delle norme richieste. Il tema di quest’anno è il futuro, filo conduttore di un’edizione atipica.  Un’evocazione, un’aspirazione a tempi migliori.

Fra gli ospiti: Corrado Augias, Beppe Severgnini, Maurizio Molinari, Piergiorgio Odifreddi, Maurizio De Giovanni, Silvia Avallone, Ema Stokholma, Camilla Filippi, Chiara Francini, Donatella Di Pietrantonio (nella foto), Daria Bignardi.

Venerdì 18 dicembre, poi, in collaborazione con Ente Manifestazioni Pescaresi e Presidenza del Consiglio Regionale, A Christmas Tale, il concerto di Natale dei Medit Voices diretti dal Maestro Angelo Valori.

“Un’edizione nuova, nata dal supporto dell’amministrazione comunale e del mio assessorato, in sinergia fruttuosa con gli uffici comunali e l’associazione Mente Locale – così Mariarita Paoni Saccone, assessore alla Cultura del comune di Pescara – E’ importante andare avanti e proporre eventi di rilievo, con la volontà di non fermarsi e confermare così la nostra città come luogo che ospita momenti culturali importanti”.

“Siamo stati fra le prime città a ripartire dopo il lockdown – commenta l’assessore al Turismo e grandi eventi Alfredo Cremonese  – Dal concerto al Porto turistico al Pescara Jazz, con il quale abbiamo fatto in modo che lavorassero 300 persone, del posto, che vivono grazie alla musica e alla cultura. Con questo Fla troviamo il giusto modo, le giuste soluzioni per continuare a far vivere la città”.

“Per un po’ ci abbiamo provato, insistentemente, testardamente. Poi finalmente, a un certo punto, abbiamo capito che era inutile. Che cercare di fare un festival come quello delle edizioni precedenti era impossibile, e probabilmente addirittura sbagliato – commenta Vincenzo D’Aquino dell’agenzia Mente Locale, direttore del FLA – Che l’evento come festa, come incontro, come condivisione di luoghi oltre che di idee, era inconciliabile con la pandemia. E che continuare a rimpiangere quell’idea di festival, continuare a pensare con nostalgia alle cose di prima, non sarebbe servito a niente. Così ci siamo messi a costruire un festival nuovo per questi giorni nuovi. È il FLA 2020, un’occasione per renderci gli uni più vicini agli altri nonostante tutto, la sfida di portare i libri e le storie dove servono di più, lo spazio dove cominciare a immaginare e a costruire, insieme, le cose di dopo”.

L’evento è stato presentato nella mattinata di sabato 12 dicembre in occasione di una conferenza stampa all’aperto con gli assessori comunali alla Cultura Mariarita Paoni Saccone, e al Turismo e grandi eventi, Alfredo Cremonese, la presidente della commissione cultura Manuela Peschi, il presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, Angelo Valori, e il direttore del FLA, Vincenzo D’Aquino, oltre a Giovanni Di Iacovo, fondatore del festival.

E quindi, tecnologia, lavoro, ambiente, salute, alimentazione, clima, risorse, energia, migrazioni e diritti sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati negli incontri previsti nel cartellone del FLA 2020.

Protagonisti degli appuntamenti, tutti trasmessi su FLA Tv, la web tv in HD del festival, saranno alcuni dei più rappresentativi scrittori e giornalisti italiani, ma anche docenti di fama internazionale ed esponenti del mondo dell’economia e della scienza.

Conducono gli incontri Vincenzo D’Aquino e Alice Lizza.

Le trasmissioni di FLA Tv saranno rilanciate anche dal IlPost, media partner del festival e uno dei siti di informazione più seguiti d’Italia secondo Audiweb, mentre le registrazioni degli incontri saranno disponibili on demand sui canali del festival anche dopo la sua conclusione, così da poter essere guardate e riguardate in qualsiasi momento.

Protagonisti del palinsesto saranno i libri e gli autori, ma anche la città di Pescara e gli sponsor che hanno permesso la realizzazione della manifestazione e che godranno in questo modo di una straordinaria visibilità su scala nazionale.

Un’edizione possibile grazie al costante sostegno dell’amministrazione comunale con l’assessorato alla Cultura, nonché degli sponsor, partendo dallo storico main sponsor Deco alla sua settima edizione del FLA e che in questa occasione è legata in particolare al progetto sezione speciale dedicata a ospedali, RSA, case famiglia, confermando l’abituale attenzione dell’azienda all’ambito della solidarietà.

Il FLA è in collaborazione con Casal Thaulero, Metamer, Il Post, Radio Radio 3, Mente Locale, Ente Manifestazione Pescaresi, Fondazione Genti d’Abruzzo, Regione Abruzzo.

In occasione di questa edizione del FLA, presentazione e lancio del Premio Metamer, che verrà poi assegnato per la prima volta nel 2021.

Dalla società di vendita gas, luce e soluzioni di efficienza energetica, un riconoscimento assegnato allo scrittore o al giornalista che si è distinto per lavori dedicati ai temi della sostenibilità e della valorizzazione del territorio.

Un premio che aspira a diventare riferimento in ambito nazionale e che conferma l’impegno dell’azienda a sostegno del territorio e della cultura, nonché la sua vocazione per i temi della sostenibilità e dell’innovazione.

Chiara Francini
Chiara Francini

I progetti speciali del FLA, dunque. Si parte con la Flanthology: 20 tra i maggiori scrittori e poeti italiani raccontano la loro interpretazione del tema dell’edizione 2020 del festival, le cose di dopo, quindi il futuro, il domani, il mondo che verrà.

Tutte queste voci saranno raccolte in un volume esclusivo, stampato in edizione limitata, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Il Pdf del volume sarà inoltre scaricabile in free download sul sito del festival.

E poi il FLA per le scuole. La sospensione delle attività didattiche in presenza a causa del Covid-19, ha costretto i docenti a ripensare velocemente il loro modo di lavorare.

Tutti gli istituti scolastici hanno organizzato modalità di didattica a distanza che hanno garantito, nella situazione di emergenza in cui ci siamo trovati, la continuazione delle lezioni.

Per sfruttare al meglio le nuove possibilità offerte dall’utilizzo della Dad, il FLA propone alle scuole della regione, dalla primaria alla secondaria di primo e secondo grado, incontri in streaming dedicati alle parole e a libri, in collaborazione con lo staff didattico della Fondazione Genti d’Abruzzo.

Gli incontri sono gratuiti e si terranno sulle piattaforme scelte dalle scuole.

Un festival che va in giro e ovunque, con poesie lette al citofono e recapitate nelle cassette della posta, attori che leggono racconti sugli autobus, nei negozi, per strada.

Con i teatri, i cinema e i musei momentaneamente chiusi, nel pieno rispetto della normativa anti Covid, il FLA porta i libri e la lettura in giro per la città.

Perché i libri, come le storie che racchiudono, sono un bene comune che deve essere condiviso.

E, ancora, le storie dove ce n’è bisogno.

Per ricominciare a parlare di futuro, occorre innanzitutto uno sguardo diverso rivolto a quei luoghi che in questo momento vivono situazioni oggettive di maggiore fragilità e debolezza: RSA, case famiglia, ospedali.

In molte situazioni di disagio e di malattia, la lettura è infatti un validissimo aiuto e un prezioso strumento non solo di arricchimento culturale ma anche di benessere individuale.

Il FLA porta le storie dove ce n’è più bisogno, regalando libri che gli ospiti delle strutture, ma anche i parenti e il personale, potranno leggere liberamente.

Ogni volume sarà corredato da un ex libris, da un segnalibro e da una spiegazione del progetto.

Sempre nell’ambito del FLA 2020 ecco i Racconti dal futuro.

Una capsula del tempo per proiettarsi nel futuro senza dimenticare il presente e tutto quello che ha significato per la nostra terra e per le nostre vite.

Un contenitore virtuale, realizzato sul web, conterrà per un anno il testo scritto per l’occasione da Paolo Cognetti, uno dei più importanti scrittori italiani e premio Strega nel 2017, dedicato al tema del FLA 2020,

Le cose di dopo. Il testo si conoscerà soltanto l’anno prossimo, quando verrà reso visibile in occasione del FLA 2021.

Le cose di dopo è anche il tema del contest letterario del FLA 2020, riservato a scrittori, narratori e sognatori coraggiosi di ogni parte d’Italia che hanno inviato i loro racconti.

Due le categorie previste: il Premio della critica, assegnato da una giuria di esperti, e il Premio della giuria popolare, assegnato attraverso la votazione online dei racconti sul sito del festival.

Oltre 200 i racconti pervenuti, la votazione è aperta fino al 17 dicembre.

Pescara

Pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro la schiena, presso i cantieri di lavoro, controllando, facendo domande, dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono.

E’ la definizione del termine Umarell, espressione bolognese che indica “omarello, ometto” resa celebre dallo scrittore Danilo Masotti, che entra nell’edizione 2021 del vocabolario Zingarelli.

Ora a Pescara i pensionati vengono addirittura invitati ad osservare e a controllare i cantieri: arrivano, infatti, delle apposite installazioni, con tanto di finestra che consente la vista sull’area dei lavori.

L’obiettivo non è solo quello di far sì che i pensionati si avvicinino ai cantieri in assoluta sicurezza, ma anche e soprattutto quello di valorizzare gli anziani, in questo momento spesso soli a causa dell’emergenza sanitaria.

Un pannello con la scritta “Segui il cantiere”, la sagoma di un anziano con le tradizionali mani dietro la schiena e la finestra vera e propria: appaiono così le installazioni.

L’idea, che sta già diventando virale sui social, è di Alessio Sarra, creativo, imprenditore e noto consulente immobiliare pescarese, non nuovo a iniziative particolari: negli ultimi anni, infatti, ha fatto parlare di sé per aver messo in “vendita”, con la sua agenzia immobiliare, insieme ad un creativo, la Reggia di Caserta, progetto provocatorio per denunciarne lo stato di degrado.

Due le finestre allestite nel centro del capoluogo adriatico, in via Don Bosco, in un cantiere di un palazzo in vendita, con Sarra come consulente immobiliare; la terza verrà posizionata in un cantiere di via Caboto a Portanuova.

L’auspicio è che l’iniziativa possa essere replicata da altri costruttori.

Il tema, tra l’altro, è di estrema attualità.

Non solo l’edizione 2021 dello Zingarelli, ma anche Fabio Concato di recente ha saputo raccontare uno dei momenti più difficili della storia recente, quello del lockdown, con la canzone in dialetto milanese che si intitola proprio L’Umarell.

I dibattiti sugli anziani ai tempi della pandemia da Covid-19, il tema del lockdown e la canzone di Concato hanno quindi spinto Sarra a lanciare un’iniziativa che non è solo marketing, ma vuole avere un valore sociale.

L’imprenditore ha proposto il progetto ai costruttori con cui sta lavorando, che si sono mostrati subito entusiasti della novità.

“E’ un gesto fisico e simbolico di apertura verso i pensionati, per renderli partecipi dei cambiamenti in atto nel loro quartiere – afferma Sarra – Osservare i cantieri è un’attività che tanto appassiona gli anziani, al punto da dare origine a canzoni e ad un neologismo che entrerà nel dizionario. Spesso, però, si pone una questione di sicurezza: in più occasioni mi è capitato di vedere pensionati che rischiavano di cadere pur di affacciarsi per guardare all’interno di un cantiere. Gli anziani sono custodi dei valori della nostra società, sono la storia delle nostre città. In questo modo – conclude l’imprenditore – vogliamo valorizzarli e renderli testimoni del contesto urbano che si evolve davanti ai loro occhi”.

Lilt

Parte anche a Pescara la Campagna di prevenzione oncologica al maschile Percorso Azzurro. Da  martedì 1° dicembre, si illuminerà di azzurro il Ponte Flaiano e da mercoledì 2 dicembre, e fino al 6 dicembre, anche la Torre civica per ricordare agli uomini l’importanza di effettuare controlli regolari per contrastare l’insorgenza dei tumori prettamente maschili, come quello alla prostata. E sempre domani e mercoledì, primo e 2 dicembre, i cittadini potranno prenotare la propria visita gratuita negli ambulatori di Casa Lilt, visite che saranno eseguite dai medici dell’Ospedale civile di Pescara; e nell’occasione la Lilt di Pescara ha stipulato una convenzione con il Comando della Polizia municipale di Pescara per garantire visite gratuite a tutti gli agenti, uomini e donne. La Lilt si prepara dunque a chiudere il 2020 con una grande ripartenza della prevenzione oncologica secondaria.

Lo ha detto il Presidente della Lilt – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Sezione di Pescara, il professor Marco Lombardo, Presidente della Lilt Abruzzo.

“Come abbiamo già ricordato in occasione della Campagna del ‘Nastro Rosa’ dedicata alla prevenzione del tumore al seno lo scorso ottobre, la pandemia da Covid-19 non deve farci sottovalutare le altre patologie e soprattutto non deve farci dimenticare la rilevanza della prevenzione – ha sottolineato il professor Lombardo – e proprio per questa ragione abbiamo deciso di chiudere il 2020 con un mese di prevenzione dedicato, questa volta, agli uomini con la prima edizione ufficiale del ‘Percorso Azzurro’, promuovendo visite gratuite ai maschietti che, come confermano gli ultimi studi, sono spesso propensi a un atteggiamento di sottovalutazione del rischio. Ancora oggi, ben il 50 per cento degli uomini di età compresa tra i 18 e i 64 anni non ha mai fatto visite di controllo. I tumori della sfera genitale maschile riguardano prevalentemente i tumori della prostata, del pene e del testicolo. Il tumore della prostata ha un’incidenza crescente, rappresenta il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni, in Italia si registrano ogni anno circa 30mila nuovi casi, ovvero 100 nuovi casi al giorno. Per sconfiggere tale patologia oncologica sicuramente la diagnosi precoce è fondamentale ed è dunque importante sensibilizzare gli uomini a sottoporsi a controlli periodici che sono la visita urologica, con l’ecografia prostatica e l’esame del Psa e a partire dai 40 anni è consigliabile eseguire tali esami almeno una volta l’anno, in modo da consentire di scoprire tumori anche di pochi millimetri che significa curare e guarire. Già oggi tale tipo di tumore ha una guaribilità del 90 per cento, ma potremmo arrivare a una mortalità zero. Il campanello d’allarme dev’essere lo stimolo frequente alla minzione, specie di notte. Ma non basta, perché oggi sempre più giovani vengono colpiti dal tumore ai testicoli, specie ragazzi tra i 20 e i 40 anni, circa 2.500 nuovi casi l’anno. Di solito tale tumore esordisce con un nodulo, un aumento di volume, un gonfiore o un indurimento del testicolo. Per gli uomini è importante eseguire l’autoesame del testicolo, come fanno le donne per il seno, per verificare non ci siano alterazioni ed è importante insegnare ai ragazzi tale manovra anche perché con l’abolizione del servizio militare non viene più eseguito questo esame che una volta era obbligatorio. Infine – ha aggiunto il professor Lombardo – il tumore del pene, il più raro tra le tre patologie, ma anche il più aggressivo, anche perché di solito è quello che si diagnostica più tardivamente, e il principale fattore di rischio è l’aver contratto l’infezione da Hpv, il papilloma virus. Anche in questo caso l’autoispezione è importante e uno dei primi campanelli d’allarme è la variazione nell’aspetto della pelle che può cambiare colore divenendo più sottile o presentando degli ispessimenti, ulcere o noduli”.

Diversi i fattori, sociali e ambientali, che possono contribuire all’insorgenza dei tumori maschili, “come il fumo da sigaretta, o particolari condizioni ambientali e professionali e in questo senso è strategico anche il ruolo della prevenzione primaria, ossia formare i giovani a una alimentazione corretta, sana, e a svolgere una regolare attività fisica. Purtroppo anche in questo settore pagheremo lo scotto del Covid-19 che ha ritardato visite, prevenzione, favorendo diagnosi tardive. Per questa ragione la Lilt di Pescara – ha proseguito il Professor Lombardo – ha aderito con entusiasmo alla campagna della Lilt nazionale denominato ‘Percorso Azzurro’ e che vedrà protagonisti, appunto, gli uomini. Per ricordare ai maschietti che si apre un mese di prevenzione per loro, da domani, martedì primo dicembre, si illuminerà di azzurro il Ponte Flaiano, da mercoledì 2 dicembre toccherà anche alla Torre civica, ed entrambi i due monumenti simbolo della città resteranno blu fino al 6 dicembre compreso. Intanto partono le visite: domani e mercoledì, 1 e 2 dicembre, tutti gli uomini residenti a Pescara potranno prenotare la propria visita telefonando al numero telefonico 338.5885788, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30, oppure potranno mandare un whatsapp al numero 393.8159916 indicando il proprio nome, cognome e numero di telefono al quale essere richiamati. La spunta blu sul messaggio sarà prova di ricezione e lettura.  Le visite gratuite cominceranno già nel pomeriggio di giovedì 3 dicembre e saranno eseguite dal dottor Giuliano Di Pietrantonio, medico del reparto di Urologia dell’Ospedale civile di Pescara, e si svolgeranno negli ambulatori di Casa Lilt, in via Rubicone 15, spazi assolutamente sicuri per i pazienti grazie all’impianto di igienizzazione ventiquattro ore su ventiquattro, donato alla Lilt e installato da circa dieci giorni. I pazienti, una volta entrati, prima di sottoporsi a visita, transiteranno dinanzi al pannello che permetterà la disinfezione e poi compileranno il modulo anti-Covid 19. Infine – ha aggiunto ancora il presidente Lombardo -, la Lilt organizzerà alcuni giorni di visita dedicati in maniera specifica agli agenti, uomini e donne, della Polizia municipale di Pescara, in virtù di una convenzione che abbiamo stipulato con il Comandante Danilo Palestini. Le donne potranno sottoporsi gratuitamente allo screening senologico, gli uomini parteciperanno al ‘Percorso Azzurro’, esperienza che intendiamo ripetere anche con altre Forze dell’Ordine oltre che con i pubblici dipendenti dei vari Enti, come il Comune, la Provincia e la Regione”.

by Redazione
Colibrì

Giusto il tempo di mandare in scena i primi due concerti della stagione e lo scorso 24 ottobre, al pari di tutte le altre realtà musicali italiane, il Colibrì si è trovato ad  affrontare la nuova chiusura dei teatri.

Sono passate diverse settimane da quel giorno, durante le quali, in “casa Colibrì” riflessione e meditazione hanno prevalso su rabbia e frustrazione, comprensibilmente dilaganti in tutto il mondo dello spettacolo.

“L’ho vista inizialmente come una scelta esagerata e in tutta onestà poco riconoscente nei confronti sia del ruolo che la cultura e lo spettacolo rivestono specialmente in un momento come questo, sia nei confronti dei tanti operatori culturali, la maggior parte dei quali si è impegnata per rispettare al massimo le regole, rendendo di fatto i teatri un luogo davvero sicuro – racconta Andrea Gallo, direttore artistico e musicista dell’orchestra – In tal senso ho molto apprezzato le parole del Maestro Muti, rivolte al presidente del consiglio, Giuseppe Conte. D’altra parte però ho preferito aspettare e trattenermi da giudizi sommari. Non sono sceso in piazza, né mi sono scagliato sui social. Ho preferito aspettare. E in effetti sono bastati alcuni giorni a rivelare che, per quanto dolorosissima, quella di chiudere fosse una scelta in fondo inevitabile e tra l’altro seguita da tanti altri paesi e governi, penso ad esempio alla Germania, dove la musica e la cultura ricevono una considerazione sicuramente maggiore da parte delle istituzioni”.

Oggi il Colibrì prova a ripartire virtualmente con un po’ di ironia e l’hashtag  famolo-streaming, “Siamo rimasti per un po’ in silenzio. Poi ci siamo detti… famolo streaming! Sì, prchè lo streaming per un musicista è proprio strano!”.

Questo l’incipit del post che dà il via all’iniziativa sui social. I concerti del cartellone non verranno annullati, né realizzati in streaming, ma realizzati dal vivo appena sarà possibile. Tutto questo a precisare che il concerto in streaming non sostituirà la performance live.

“D’altra parte, nonostante la convinzione che lo spettacolo dal vivo sia l’unica autentica strada, ci siamo anche chiesti se fosse giusto rimanere fermi, chiusi, in un malinconico silenzio – spiega Gallo in un messaggio rivolto al pubblico sul sito dell’orchestra – In fondo la musica può essere un grande aiuto in momenti come questi, noi per primi non sappiamo farne a meno e allo stesso tempo sentiamo una grande nostalgia del nostro pubblico, del suo silenzio intenso, dei suoi applausi. Certo per quelli ci toccherà aspettare ancora un po’ e suonare senza pubblico sarà davvero strano”.

Nascono cosi due differenti luoghi virtuali.

Il Foyer del Colibrì: una sala d’ingresso, un luogo virtuale di condivisione, svago, chiacchiere e intrattenimento dove verranno pubblicati backstage, video inediti, momenti divertenti, interviste in diretta con i musicisti dell’orchestra e tanto altro. Sarà possibile accedere al Foyer attraverso un gruppo Facebook “chiuso”, nel quale verranno ammessi tutti gli spettatori virtuali che aderiranno a #famolostreaming.

L’Auditorium Virtuale: un luogo più silenzioso, dove la parola passa alla musica. Qui si terranno i concerti in live streaming in FULL HD e video integrali tratti da concerti del passato. Sarà possibile entrare nella Hall dell’Auditorium Virtuale direttamente sul sito dell’orchestra (www.colibriensemble.it) con un semplice nome utente e password.

Un’altra novità, in linea con quanto avviene nello spettacolo dal vivo, è che lo streaming non sarà gratuito, se non per gli abbonati alla stagione.

“Abbiamo ritenuto opportuno cogliere questa occasione per ricambiare i nostri abbonati permettendo loro l’accesso gratuito a questi contenuti virtuali – spiega Gina Barlafante, presidente dell’orchestra -. A tutti gli altri, chiediamo invece un piccolo sostegno, una donazione minima una tantum a partire da 10 euro, che consentirà di accedere, fino alla fine di questa emergenza, sia al Foyer che all’Auditorium virtuale”.

Maggiori informazioni al seguente link: http://www.colibriensemble.it/famolostreaming/

Info: tel. 328.3638738

Lilt 

Un tunnel dotato di termoscanner per verificare la temperatura corporea di volontari e pazienti e due pannelli che permettono la costante sanificazione e igienizzazione di ambienti, persone e oggetti al 99%, con l’abbattimento di virus e batteri.

È entrato in funzione l’impianto di sanificazione che la ditta Smart Project di Pescara ha donato alla Lilt di Pescara per gli ambulatori di via Rubicone dove sono ancora in corso le visite per la campagna di prevenzione del tumore al seno.

La struttura ci permette di garantire ai nostri utenti ambienti assolutamente idonei e protetti per la sicurezza di tutti i cittadini fruitori, anche in vista delle convenzioni che vogliamo stipulare con Asl e Regione Abruzzo al fine di deospedalizzare, quanto più possibile, le visite ambulatoriali decentrandole nei nostri ambulatori.

Lo ha annunciato il Presidente della Lilt  – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – sezione di Pescara, il professor Marco Lombardo, Presidente della Lilt Abruzzo, che ha accolto la donazione, eseguita da Davide Catalano, titolare della Smart Project, impresa che fabbrica macchine e stampanti in 3D, ma anche società di progettazione, ingegneria, sviluppo e ricerca, che da quindici anni opera su Pescara con sede in via Tiburtina.

Presenti anche Mimmo Di Marcantonio, socio Lilt, e i volontari.

“Ovviamente – ha spiegato il professor Lombardo – l’emergenza lockdown ha imposto anche alla nostra Associazione di assumere provvedimenti di tutela a protezione del nostro personale volontario e dei nostri pazienti contro il Covid-19. Misure fondamentali per un’Associazione che fa quotidianamente prevenzione oncologica, svolgendo visite, che oggi assumono un significato supplementare dopo che, purtroppo, la pandemia ha costretto le strutture sanitarie a concentrare sforzi e risorse sull’emergenza sanitaria del coronavirus, rallentando gli screening. In questo percorso abbiamo incontrato, attraverso Mimmo Di Marcantonio, una società che si è resa disponibile a donare l’attrezzatura necessaria per la sanificazione dei nostri ambienti, dunque gli ambulatori che ancora ospiteranno sino a fine anno le visite senologiche, 360 quelle che garantiremo complessivamente, ma anche i corridoi d’attesa e i nostri uffici”.

“La struttura, un arco a tunnel – ha descritto Catalano – è costituito da due pannelli verticali che diffondono, per nebulizzazione a raggi infrarossi, un mix di perossido di idrogeno, ovvero acqua ossigenata, alcol, acido lattico e aloe naturale, liquido sanificante e igienizzante brevettato dalla Smart Project, sostanza dermatologicamente innocua, che distrugge al 99 per cento virus e batteri. L’utente prima di entrare nei laboratori, passa e si ferma sotto il tunnel, scatta la nebulizzazione che in quindici secondi igienizza la persona, gli abiti e gli oggetti. Inoltre la macchina è dotata di termoscanner per la rilevazione della temperatura. Il tunnel si può smontare e, divisi, i due pannelli possono sanificare due ambienti diversi, ed è lo stesso impianto operativo al Pronto soccorso dell’Ospedale di Avezzano e già utilizzato in Campania in 7 Covid Hospital”.

“Per la Lilt – ha aggiunto il presidente Lombardo – la donazione significa permetterci di lavorare in sicurezza, dando le opportune garanzie ai nostri utenti, ovvero i cittadini che partecipano alle campagne di prevenzione, ai pazienti oncologici che comunque vengono nei nostri ambulatori per chiedere informazioni e consigli, o anche per manifestare una necessità, e anche ai parenti dei pazienti che comunque vengono in via Rubicone anche per chiedere notizie circa le attività a domicilio offerte. Soprattutto ci rende utili nel gestire le attività di prevenzione oncologica lontano dalle strutture Covid e da possibili assembramenti. E tale macchinario sarà fondamentale non solo nel periodo Covid, ma anche quando usciremo da tale emergenza, contro qualunque altro virus o batterio”.

 

 

Museo di arte moderna

Un gioiello nel cuore di Pescara. E’ il Museo di arte moderna che nell’ambito di una solida strategia di interventi, è stato realizzato dalla Fondazione PescarAbruzzo nel palazzo tra corso Vittorio Emanuele e piazza Sacro Cuore, dove per anni ha avuto sede il Banco di Napoli.

Un allestimento di grande impatto, valorizzato dall’utilizzo di tecnologie di ultimissima generazione, che ha l’ambizione di portare Pescara nella rete delle grandi strutture europee, per la qualità dei contenuti e delle scelte.

Il progetto è stato illustrato dal presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, nel corso della riunione della Commissione Cultura presieduta da Manuela Peschi, presente anche l’assessore Maria Rita Paoni Saccone.

“Il museo sarà uno dei tasselli del distretto culturale al quale PescarAbruzzo  guarda come cardine di una nuova economia della conoscenza – ha premesso il presidente Mattoscio – un’economia che ha già consentito ad altri centri, che hanno subito periodi di crisi, di riposizionarsi. E’ necessario però evitare di scadere nel provincialismo e radicarsi al’interno di sistemi di cambiamento diffusi e importanti ed è esattamente quello che stiamo facendo con questa struttura, che ha però bisogno di essere concepita come una realtà dinamica”.

La parte espositiva è già, di fatto, pronta ad essere inaugurata e si avvale di due collezioni di grande pregio: al primo piano saranno infatti posizionate le  opere donate da Alfredo Paglione con atto formalizzato nell’agosto scorso.

Si tratta di 130 pezzi tra dipinti e sculture, di una settantina di artisti del XX scolo, tra cui Aligi Sassu e Pietro Cascella, ma anche dei maggiori esponenti della Realidad spagnola.

Al secondo piano, sempre in esposizione permanente, la collezione di opere di Mario Schifano, che la Fondazione PescarAbruzzo  ha acquisito nel corso degli anni.

L’ultimo arrivo è uno spettacolare tappeto di scena che l’artista aveva dipinto per la compagnia di produzione danza del maestro Aurelio Gatti, un tappeto che ha ornato i più grandi palcoscenici.

Il piano rialzato, infine, sarà dedicato all’arte nordeuropea e alle esposizioni temporanee.

L’intero museo ha una tecnoilluminazione realizzata dalla società Erco di Monaco di Baviera, che realizza progetti per strutture espositive e grandi spazi

L’inaugurazione verrà fissata non appena si allenterà la stretta dell’emergenza sanitaria.

La difficoltà che resta e che, al momento, non sarà di ostacolo, è quella di realizzare uno spazio dedicato alla didattica e un bookshop, essenziali dal punto di vista dell’immagine e dell’economia di una struttura culturale che vuole confrontarsi con una realtà europea.

L’area didattica e commerciale doveva essere realizzata all’interno di una sopraelevazione per la quale la Fondazione è in attesa di autorizzazione dal parte del Comune.

La Commissione Cultura assieme a quella Urbanistica presieduta da Andrea Salvati si attiverà per effettuare, all’interno degli uffici, una ricognizione degli atti e dell’iter della pratica.

“Si tratta di un’occasione importante per la nostra città – sottolinea Manuela Peschi – C’è un impegno dell’amministrazione comunale all’istituzione di una rete dei musei cittadina su cui proprio la Commissione cultura sta lavorando. Le risorse di Pescara hanno bisogno di essere messe a sistema per intercettare opportunità di rilancio concrete, moderne ed efficaci. I circuiti culturali oggi in pausa potrebbero essere il cuore, la parte dinamica della ripresa, e noi dobbiamo essere bravi anche a farci trovare pronti con l’offerta di progetti di qualità”.

 

Quando faremo camminare le idee dei giudici Falcone e Borsellino sulle nostre gambe avremo sconfitto definitivamente la mafia. Solo i giovani hanno questo potere, ma per farlo devono essere liberi, devono rifiutare ogni compromesso. Ecco perché dico loro di non bussare mai alle porte per chiedere favori e privilegi, perché poi ci sarà sempre qualcuno che tornerà a chiedere la restituzione di quei favori. Ricordiamo che la mafia continua a esistere, ha messo da parte la lupara, ha indossato una giacca e una cravatta e proprio per questo è più pericolosa, perché si insinua più facilmente nei posti di potere ed è più difficile da riconoscere, diventa invisibile.

Lo ha detto il Generale dell’Arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, Comandante della Sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, protagonista del secondo evento organizzato dall’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, nell’ambito del XXV Premio Nazionale ‘Paolo Borsellino’.

Presenti all’iniziativa, oltre al Generale Pellegrini, uomo di fiducia del Pool antimafia di Falcone e Borsellino, autore di alcune delle più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra e del volume Noi, gli Uomini di Falcone – La guerra che ci impedirono di vincere, la Dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ Alessandra Di Pietro, organizzatrice dell’iniziativa, Daniela Puglisi per l’Ufficio Scolastico Provinciale, il docente e attore Edoardo Oliva che ha letto un brano del volume, Francesca Martinelli come referente del Premio Borsellino, Don Antonio De Grandis Presidente del Tribunale Ecclesiastico Regionale di Abruzzo e Molise, e le docenti di riferimento del Premio Renata Di Iorio, Rossella Cioppi, Roberto Melchiorre e Rosa De Fabritiis, oltre a una delegazione, necessariamente ristretta causa Covid-19, di 10 studenti.

“Il Premio Borsellino ha sempre un forte impatto sui nostri studenti grazie alla testimonianza che ci arriva da magistrati, esponenti delle Forze dell’Ordine, uomini di chiesa, cittadini comuni, che hanno avuto la forza e il coraggio di portare avanti la guerra contro le Organizzazioni criminali – ha sottolineato la dirigente Di Pietro – e infatti il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca ha definito come ‘percorso d’eccellenza’ il nostro progetto sulla Legalità. Le testimonianze hanno l’obiettivo di trasmettere un messaggio forte di giustizia ai nostri ragazzi, un monito a rifiutare le logiche mafiose ed è importante raccontare ai nostri studenti, che negli anni della strage di Capaci e di via D’Amelio non erano neanche nati, cosa hanno significato quegli anni, cos’è stata la seconda ondata delle stragi di mafia, che hanno segnato lo spartiacque tra una guerra in cui morivano i Dalla Chiesa, i Chinnici, e una fase di consapevolezza e di ribellione, di rispetto e di cambiamento, di cui la scuola dev’essere custode e garante”.

“Quando sono arrivato a Palermo, agli inizi degli anni ’80, la mafia era fortissima, si riteneva più forte dello Stato – ha ricordato il Generale Pellegrini -, la Sicilia era ‘Cosa Loro’ ed era gravissimo se pensiamo che era una regione dello Stato italiano in cui però comandava la mafia perché per anni si era trascurata l’importanza di combatterla e tante persone avevano approfittato dell’amicizia con i mafiosi per trarne benefici reciproci, specie quando c’erano le campagne elettorali. La mafia aveva la convinzione di essere padrona della Sicilia e i mafiosi godevano di una doppia cittadinanza, quella data dall’appartenenza a ‘cosa nostra’ e quella di cittadini italiani. La mafia si era arricchita con il traffico di droga, di eroina, venduta negli Stati Uniti da dove arrivavano centinaia di migliaia di dollari. A Palermo c’erano cinque distillerie di droga che veniva portata negli Stati Uniti da cui tornavano indietro centinaia di migliaia di dollari che poi la mafia provvedeva a riciclare con una serie di investimenti e attraverso un’altra componente della mafia stessa che è la corruzione politica. Pensiamo alla vicenda del ‘sacco di Palermo’, a Salvo Lima, che non poteva rifiutare e ha dovuto firmare in una notte quattromila licenze edilizie per permettere a Rosario Spatola di costruire 4mila palazzi a Palermo distruggendo le più belle ville liberty che esistevano da piazza Libertà fino al mare. E proprio quegli appoggi politici hanno permesso che per anni tutti i processi a carico di mafiosi finissero con assoluzioni per insufficienza di prove, era impossibile trovare le prove. E quando la mafia si è sentita più forte dello Stato, a fine anni ’70, ha lanciato la sua sfida allo Stato stesso uccidendo tutti coloro che pure avevano tentato di contrastarla, come il Presidente della Regione Piersanti Mattarella, fratello del nostro Presidente della Repubblica, il Procuratore Costa reo di aver firmato 55 ordini di cattura proprio per il ‘sacco di Palermo’, il capo della squadra mobile Boris Giuliano che aveva capito i canali attraverso i quali la droga prodotta in Italia arrivava negli Stati Uniti e rispediva in Italia i dollari, e poi il Capitano Basile, arrivato dopo Giuliano, ucciso di spalle mentre teneva in braccio la sua bambina per guardare i fuochi d’artificio della festa di paese. Gli hanno sparato tre balordi di tre diverse famiglie mafiose che, arrestati dai Carabinieri pochi minuti dopo l’omicidio, sono stati assolti per insufficienza di prove”.

La dirigente Di Pietro ha allora introdotto il tema della “scultura in Pietra della Majella realizzata a Castelli, che raffigura i giudici Falcone e Borsellino, rimasta nel cortile della nostra scuola per due giorni, e che si chiama Il Sorriso”.

Foto di gruppo con generale Pellegrini2
Foto di gruppo con generale Pellegrini

“Il Sorriso – ha ripreso il Generale Pellegrini – è quello che si scambiavano sempre Falcone e Borsellino, quello con cui si vincevano le avversità e gli attacchi diretti, quando ci accusavano di combattere la mafia per avere visibilità, per fare carriera, dicevano che Falcone aveva interessi politici, noi ci scambiavamo un sorriso e andavamo avanti e in dieci anni abbiamo costretto lo Stato ad ammettere che la mafia esisteva e che aveva un vertice con un uomo che si chiamava ‘Papa’, Michele Greco, e che c’erano collusioni della cupola con il potere politico e con quello imprenditoriale. La seconda guerra di Mafia ha portato 300 omicidi, uno al giorno, 150 bare bianche, gente che spariva e non si trovava più, poi si scoprirà che venivano uccisi e gettati in una vasca piena d’acido. Con Falcone e Borsellino abbiamo vinto il sentimento della paura e di fronte all’indifferenza di tanti abbiamo trovato un riferimento in colui che fu il promotore del pool antimafia, Rocco Chinnici e attraverso quel pool il giudice Falcone ha stravolto i metodi investigativi, non inseguendo gli omicidi, ma i soldi, facendo abolire il segreto bancario, aveva capito che la guerra di mafia era in realtà una guerra di potere. Il giro di boa fu l’assassinio del generale Dalla Chiesa, mandato a fare il Prefetto a Palermo senza poteri, ma il suo omicidio risvegliò la Palermo dei cittadini perbene. Qualcuno, però, non ci ha voluto far vincere la guerra alla Mafia e lo ha fatto lasciando solo Falcone: nell’84, arrivato il giudice Caponnetto, dopo le dichiarazioni del pentito Tommaso Buscetta e i 366 mandati di cattura, la mafia capì che questa volta avevamo fatto le cose in modo serio, e per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, alla vigilia di Natale dell’84, mise la bomba sul treno Rapido 904. Ma si comprese subito che non era terrorismo, ma un attentato di mafia, e allora la mafia comprese che dovevano combattere Falcone. Per prima cosa – ha ricordato il Generale Pellegrini – gli hanno tolto tutti i più stretti collaboratori, me compreso, poi il primo attentato fallito, che però non fermarono Falcone, arrivando alla sentenza definitiva del maxi-processo in Cassazione con 19 ergastoli ai capimafia, e 2.265 anni di reclusione ai gregari. A quel punto Falcone andava punito, andava ucciso, nella sua Palermo e in modo eclatante, per evitare che andasse a capo della Procura Nazionale Antimafia a Roma. Ho voluto raccontare quegli anni a Palermo per lasciarne memoria ai ragazzi, ai giovani, per ricordare loro che il compromesso non è mai la strada per raggiungere l’obiettivo”.

“Credo che sia questo il messaggio più forte del Generale Pellegrini – ha concordato la dirigente Di Pietro – ossia: essere liberi significa non dover mai essere condizionati nelle proprie scelte. E poi: è chiaro che la mafia c’è dove lo Stato è fragile, assente, e dove non sono tutelati i diritti primari alla salute, alla giustizia, al lavoro e la mafia diventa un welfare sostitutivo. E allora ai nostri ragazzi diciamo di combattere per i loro diritti che non devono essere un privilegio per pochi”.

“Ritengo fondamentali giornate di formazione in cui a farla la da padrona è il tema della legalità – ha detto la responsabile dell’Ufficio Scolastico Puglisi – e credo che, per tali iniziative, l’Istituto Alberghiero possa a buon diritto fregiarsi di un marchio di qualità”.

 

 

by Redazione