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Author Archives: francesca

Michela Di Fabio

Sabato 6 aprile dalle ore 16:30, inaugurazione di “New dreams” mostra personale della giovane pittrice abruzzese Michela Di Fabio, un progetto contemporaneo sulla nuova narrazione astratta. La mostra si terrà presso “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 – Pescara), proseguirà fino a domenica 28 aprile. Promossa da Bibliodrammatica aps e AP/ArteProssima progetto #npittic, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines, nell’ambito della 3^ stagione di arti visive contemporanee, col Patrocinio del Comune di Pescara. Un progetto di promozione scoperta e sensibilizzazione sulla nuova pittura italiana.

 

Da quest’anno il programma si arricchisce di un’attenzione particolare verso la poesia contemporanea con il progetto #Distorsioni – La Poesia dialoga con l’Arte, ospiteremo: Tania Santurbano, Simona Novacco, Caterina Franchetta, Giulia Madonna, Sandra De Felice, Elena Malta, Manuela Di Dalmazi, Antonella D’Arrezzo, Annarita Pasquinelli, Francesco Di Rocco, Alessio Scancella, Assunta Di Basilico, Mariagrazia Genova. Un dialogo aperto tra poesia e arte, tra poetesse e pittori, da cui scaturisce un momento di confronto e rivelazione, mettendo a nudo la sensibilità di entrambi.

Continua la collaborazione con i ragazzi e le ragazze del centro diurno La Casa di Cristina odv-ets che visiteranno la mostra e saranno protagonisti sabato 20 aprile di un laboratorio di pittura ed espressività astratta. Accompagnati dalla direttrice Francesca Crescenti, da Maria Laura Pretaroli responsabile attività arti visive e da un gruppo di volontari.

Michela Di Fabio, artista:

L’arte è un viaggio che mai avrà fine e mai annoierà. Contrasta le ombre del mondo interiore e delle realtà in cui siamo immersi. Proteggiamo l’arte dall’incuria e da ogni forma di protesta. Aiutiamo chi non sa vederla a comprenderla. Proteggiamola come facciamo per i cambiamenti climatici. In essa c’è un messaggio non solo di bellezza ma di identità di tutta l’umanità.

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

Oggi, l’arte vive ovunque. Un uomo, una donna, un bambino, un gesto creativo. L’arte oggi torna a liberarsi e a essere libertà. Concluso il tempo delle grandi scuole, dei grandi movimenti, delle rivoluzioni, delle avanguardie e delle sperimentazioni, oggi, l’arte si fa trovare a ogni angolo di strada, in ogni casa, garage, ovunque come è giusto che sia. Questo è il tempo in cui ogni artista è un linguaggio o più nella crossmedialità. Ogni artista lo è della sua arte, della sua creatività, della sua ricerca personale. Ogni artista è un individuo e, come tale, procede nella creazione di opere attraverso la propria esperienza, sensibilità, tavolozza o multistrato. L’astratto narrativo di Michela Di Fabio, incarna tutto questo, e risponde a tutto questo proponendo una pittura liberata nel gesto e nella presenza.

 

by francesca
villa badessa

Domenica 11 febbraio alle ore 17.00 l’Associazione Culturale Villa Badessa ospita presso il complesso parrocchiale (ex asilo) dell’omonima frazione di Rosciano (PE) “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte: il primo volume della nuova serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, collana  di 36 volumi diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta con itinerari consigliati. La prefazione di questo primo volume è a cura di Giovanni D’Alessandro.

Daniela D’Alimonte, con questo lavoro, ha da poco ritirato in Campidoglio il prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

L’evento di domenica sarà moderato da Peppe De Micheli; ospite dell’appuntamento è uno degli “ambasciatori” della terra d’Abruzzo, Gino Bucci, alias “L’Abruzzese fuori sede”; presente anche la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, Ufficio stampa della collana “Comete – Scie d’Abruzzo”.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.

“Chiaramente – sottolinea la D’Alimonte – per le dimensioni del libro e della stessa collana, è stata effettuata una cernita selezionando le parole più originali e quelle che meglio definiscono l’idea di abruzzesità sotto i vari punti di vista. La ricostruzione delle parole è stata effettuata con rigore scientifico ma nello stesso tempo il testo vuole presentarsi come divulgativo per offrirsi a tutto il pubblico interessato a conoscere il significato, la diffusione e la peculiarità di alcuni termini dialettali abruzzesi. Nello stesso tempo il volume cerca anche di far conoscere e preservare quelli che sono alcuni termini ormai in disuso e destinati altrimenti a scomparire”.

 Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari ed il Parco Nazionale della Maiella.

 Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.

 

by francesca
pallamano

Sabato 3 febbraio presso il Palazzetto Giovanni Paolo II si è tenuta la prima partita di campionato under 13 di pallamano maschile/femminile.

Per la prima volta in Italia una squadra di atleti mista tra neuro divergenti e non, partecipa ad un campionato in cui le squadre hanno solo atleti normodotati e riescono pure a vincere una partita!

Chieti Vs. S.F.A Sport for All Pallamano Montesilvano

Teramo femminile Vs. Chieti

S.F.A. Vs. Teramo femminile

La prima persa, per maggiore ed indiscussa esperienza ma i ragazzi si sono impegnati tantissimo! La seconda grazie ai consigli del mister Marzia Catena hanno vinto 9 a 5.

Uno studio americano dimostrava che la pallamano è lo sport per eccellenza per aiutare i ragazzi con neurodivergenze nel loro percorso verso l’autonomia personale, la gestione della propria neurodiversità, la socializzazione e la collaborazione.

“La S.F.A Sport for All Pallamano Montesilvano ha preso lo studio, unito passione, tempo, pazienza e soprattutto competenze e oggi grazie ai nostri ragazzi abbiamo dimostrato, qui in Italia, che lo studio americano aveva ragione, realizzando quello che molti credevano impossibile” si legge in una nota dell’associazione.

Foto: Valeria Berardinelli

 

by francesca
pescara

Domenica 4 febbraio dalle ore 16:00, inaugurazione di “Luci interiori” mostra personale dell’artista romano Adriano Segarelli, Premio Pittura 2023 Fondazione Amedeo Modigliani. La mostra si terrà presso “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 – Pescara), proseguirà fino a domenica 25 febbraio 2024. Promossa da Bibliodrammatica aps e AP/ArteProssima progetto #npittic, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines, nell’ambito della 3^ stagione di arti visive contemporanee, col Patrocinio del Comune di Pescara. Un progetto di promozione scoperta e sensibilizzazione sulla nuova pittura italiana.

Da quest’anno il programma si arricchisce di un’attenzione particolare verso la poesia contemporanea con il progetto #Distorsioni – La Poesia dialoga con l’Arte, ospiteremo: Simona Novacco, Caterina Franchetta, Giulia Madonna, Sandra De Felice, Antonella D’Arrezzo, Annarita Pasquinelli, Alessio Scancella, Assunta Di Basilico, Mariagrazia Genova.

Adriano Segarelli, artista: “Le opere in mostra sono del filone appartenente a quello che chiamo il mio destrutturalismo interiore. Immagino l’arte come purezza, come istinto viscerale, come creatività necessaria, eruttiva. Arte che nasce e trabocca dalla vita, dalle emozioni, dagli stati d’animo che continuamente mutano, si trasformano e trasformano la mia pittura.”

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico: “La pittura di Adriano Segarelli è poesia, essenza, tragedia. Scena aperta non sulla vita ma sulle emozioni, sulle interiorità umane che spesso diventano oscurità impenetrabili. Sferzate di luce e tenebre che duellano cercando di rubare lampi l’una alle altre. Adriano Segarelli non è solo un artista con uno straordinario talento di sintesi ed essenzialità, ma anche un uomo appassionato, autentico, sporco di pittura nell’anima. Quando lo incontri di persona capisci perché i suoi quadri sono così espressivi, così intensi. Veri e propri squarci nell’esistenza, domande di senso, richieste forti da parte di una umanità illuminata come in un gran teatro, a volte nascosta tra le ombre, ma pur sempre presente e orizzonte raggiungibile.”

 

by francesca
pittura botanica

“Tavolozza botanica. La natura sotto la lente” è il titolo della mostra di Anna Maria Aulicino in corso, e visitabile fino a mercoledì 10 gennaio, all’Aurum di Pescara.

Pittura botanica, un’arte che mette su tela la bellezza delle piante e dei colori dei suoi fiori; un’arte con una sua storia che Annamaria ha studiato e studia ancora nelle sue evoluzioni.

Abbiamo intervistato l’artista per conoscere qualcosa in più di questa realtà pittorica.

Anna Maria, come nasce la passione per l’arte?

“Già da piccola in realtà; quando ero bambina infatti cercavo sempre fogli e colori per scarabocchiare. Ho seguito questa mia passione facendo poi gli studi artistici. Ho dunque sempre dipinto dapprima le figure umane ma c’era qualcosa che mancava, non ero totalmente soddisfatta”.

Come e quando ha unito l’arte al mondo delle piante?

“All’improvviso direi; in realtà la natura c’era sempre nei miei dipinti ma la scintilla per la pittura botanica è stata inattesa. Dopo diverse mostre in Italia e all’estero, mi sono fermata anche perché, da insegnante pendolare, non avevo il tempo necessario da dedicare alla pittura. Poi un giorno, proprio a scuola (Popoli), un collega portò una scatola con tante riviste che aveva intenzione di buttare; in una di esse trovai un servizio dedicato a una pittrice botanica inglese Margareth Mee che realizzò opere che sono diventate una testimonianza di piante che non esistono più. Ecco, vedendo queste immagini la mia curiosità fu talmente grande che iniziai a cercare materiale e a studiare in Italia con il professor Luca Palermo che insegnava all’Orto Botanico di Roma. Da lì è partita l’avventura che ha riempito quel vuoto, ho trovato così quel qualcosa che mancava; ho capito altresì che la pittura botanica è un viaggio introspettivo, dentro la natura e dentro me stessa in quanto mi sono scoperta e ho addestrato le mie abilità e le mi tecniche”.

Perché l’utilizzo della tecnica dell’acquerello?

“Perché nei tanti studi compiuti e le tante prove, ho capito che era la più idonea e quella che meglio si adattava per luce, le trasparenze che regala”.

L’arte è bellezza: quanto e come può essere importante per la nostra società?

“E’ molto importante ancora oggi perché la bellezza affina lo spirito, fa riflettere e ti rende migliore”.

Cosa vuole lasciare nel suo rappresentare le piante in una tela?

“In primis ti dico che se riesco a far traspirare un’emozione ai visitatori, sono già felice. In secondo luogo il mio intento è lasciare una testimonianza della natura; attraverso la pittura botanica cioè realizzo un erbario che con è morto, privo di colori, bensì vivo che rende le piante senza tempo”.

Da dove trae ispirazione?

“Da tutto ciò vedo quando sono fuori casa; sono attentissima e guardo tutto”.

C’è un quadro al quale è più legata?

“Sì, ed è l’Echinopsis multipex (originale acquistato dalla società botanica di Londra n.d’a.) che mia sorella lo aveva in vaso sulle scale di casa. Oggi mia sorella non c’è più ed è un quadro che ho fatto in sua memoria; un lavoro inteso che mi ha punto proprio come gli aculei cha ha la pianta ma poi, i suoi fiori, rappresentano una resurrezione. Quando guardo questo lavoro quindi, penso a mia sorella che porto sempre nel cuore. In generale posso dire che amo i quadri dedicati alle ‘erbacce’ come la cicoria, il tarassaco etc..”.

La mostra può essere visitata nei seguenti orari: 9-13; 15,30-19,30.

 

by francesca
Uniltasi

Domenica 3 dicembre, si svolgerà in tutte le sottosezioni d’Italia la Giornata dell’Adesione.

“La celebrazione di questa giornata, che per Statuto si svolge la prima domenica d’Avvento, – esprime il Presidente della Sezione Abruzzo Angelo Lilli, – per l’Unitalsi, associazione ecclesiale, è la risposta alla nostra vocazione di battezzati. Ciascun socio rinnova il personale impegno ad essere Chiesa nell’Unitalsi, nella quale siamo chiamati ad essere testimoni del Vangelo nella cura e nell’accompagnamento delle persone fragili, in particolare gli ammalati”.

Un grande evento, organizzato a livello diocesano, vedrà incontrarsi i soci volontari e gli ammalati delle sottosezioni di Atri, Giulianova e Teramo presso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a partire dalle ore 15.00 con la recita del Rosario.

Alle ore 16.00 seguirà la celebrazione eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo-Atri; il pomeriggio si concluderà dalle ore 17.00 con un momento di fraternità presso la sala Benedetto XV.

“In questo anno speciale, in cui l’Unitalsi festeggia il suo 120° compleanno, – ci spiega don Antonio Ginaldi, Assistente Ecclesiastico Regionale –  veniamo incoraggiati nel nostro impegno associativo dalla peregrinatio dell’effige della Madonna di Lourdes, evento che ci ricorda il tema annuale che ci viene proposto: Si venga qui in processione. Questa idea di riunire in questa giornata unitalsiana, tutta la diocesi nel Santuario a noi molto caro di San Gabriele, ci ricorda appunto, -continua don Antonio – che siamo in cammino, mai arrivati, sempre in via di conversione; siamo altresì invitati a non ripiegarci su noi stessi, ma a riscoprirci popolo, comunità come visibilmente ci riconosciamo insieme in ogni pellegrinaggio; e infine, ricorda la mèta che è la Vergine Maria, che ci attende ma che ci accompagna nella vita quotidiana. Riconfermiamo – conclude don Antonio – o diciamo per la prima volta – il nostro all’Associazione Unitalsi, per servirlo nei fratelli e nelle sorelle, sostenuti sempre dallo sguardo di Maria per rispondere sempre meglio all’amore di Dio per noi”.

“Ringraziando i Padri passionisti della loro accoglienza e vicinanza all’Associazione e nell’augurare – conclude il presidente Lilli – di vivere questo momento, come sempre, con tutti i nostri amici ammalati o con disabilità all’insegna della condivisione, rinnoviamo l’invito a partecipare alla campagna social #aderiscoxché“.

Per seguire la Giornata dell’Adesione e le altre iniziative Unitalsi consultare il sito www.unitalsi.it

by francesca
disabilità

Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità e in questa occasione ACI ha deciso di riproporre – con una declinazione differente rispetto alla precedente – una nuova campagna social destinata promuovere l’inclusione nella mobilità sicura e sostenibile

La campagna, sviluppata attraverso immagini di mobilità quotidiana di facile comprensione e di sicuro impatto, si intitola #tuttonormale ed è stata studiata per illustrare come chi si trova a vivere una situazione di disabilità affronta comunque gli stessi problemi, anche piccoli, che tutti fronteggiano ogni giorno.

Le immagini ripropongono scene della vita di ciascuno di noi, con persone con disabilità alle prese con piccoli contrattempi quotidiani, come aver perduto il telecomando o aver scoperto, una su un mezzo pubblico, di non avere l’abbonamento aggiornato.

Questa campagna conferma l’impegno dell’Automobile Club d’Italia a fianco delle persone con disabilità in continuità con la precedente attività a livello mondiale, condivisa e promossa con la FIA, focalizzata sul principio universale di “tutti uguali nella mobilità”.

L’accessibilità e l’inclusività nella mobilità è infatti un tema sociale attuale di primaria importanza, basti pensare che solo in Italia – secondo i dati ufficiali Istat – le persone che soffrono di disabilità sono circa 3,1 milioni ovvero il 5,2% della popolazione nazionale.  Quasi la metà, un milione e mezzo, ha più di 75 anni.

“La disabilità – ha detto il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani – non deve significare esclusione. L’impegno delle donne e degli uomini che lavorano per ACI è proprio quello di garantire accessibilità e inclusione anche a chi si trovi in questa delicata condizione, con particolare riguardo al versante che l’Automobile Club presidia, quello della mobilità che deve essere un diritto per chiunque. Campagne come #tuttonornale costituiscono una parte fondamentale del nostro contributo per una società, anche in questo senso, più giusta e accogliente”. 

 

by francesca
sirena bambina

Sabato 25 novembre 2023 dalle ore 17:00 presso la Sala Conferenze del Museo della Civiltà Marinara (Museo del Mare) a San Benedetto del Tronto verrà presentato il libro “Sirena Bambina” con l’intervento dell’autore Beniamino Cardines, scrittore e giornalista abruzzese. Il libro è edito da ES/SanPino Edizioni ed è  stato inserito nel prestigioso catalogo della Diffusione San Paolo 2023.

L’evento è organizzato e promosso dalla Fondazione Anffas Grottammare, insieme all’Associazione Anffas Grottammare APS e alla Cooperativa Anffas “Il Faro del Piceno”, con il Patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto. La presentazione del libro sarà coordinata dalla giornalista Stefania Mezzina.

Il libro, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023, narra la storia di Sirena Bambina che “lascia la sua casa per tuffarsi nelle onde della vita, fatta di incontri, di amicizie e di difficoltà… una storia legata al mare che parla di ecologia, di famiglia, di amore e di avventura”. La storia è accompagnata dalle splendide illustrazioni della pittrice Daniela D’Incecco.

 

Ricordiamo che Beniamino Cardines, è risultato vincitore al Salone Internazionale del Libro di Torino come “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher”; proclamato “Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale” Premio Alter News Press 2023 – FIGEC Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione; Premio “Cultura Inclusiva e Arte” Agape 2023/Caffè Letterari d’Italia e d’Europa “Per la sua opera culturale intrisa di valori portatori di pace, arte e bellezza”.

 Beniamino Cardines, scrittore e giornalista (Autore dell’Anno 2023):

Con la mia scrittura provo ad accendere fari su aspetti meno evidenti e poco parlati della vita quotidiana. Ogni mio libro è un progetto, c’è sempre un’idea che immagina una società migliore. La scrittura oggi ha bisogno di porsi delle mission sociali. Presento “Sirena Bambina” romanzo che esplora un mondo inclusivo e collaborativo ricco di dialoghi e simpatia. Un grande omaggio al mare, una dichiarazione d’amore alla vita. Una fiaba per gli adulti da leggere ai bambini, ai ragazzi. Se è vero che la letteratura aiuta a vivere, a formarsi e ad affrontare meglio la vita e le storie della vita, allora promuoverla diventa un’azione culturale socialmente utile.

 Gabriella Ceneri, presidente Fondazione Anffas Grottammare (AP):

Il racconto viene proposto al lettore con un linguaggio semplificato, parla della diversità in termini inclusivi, con molti dialoghi. Per questo ne abbiamo proposto la lettura ai nostri ragazzi, che sono rimasti entusiasti. Ho pensato quindi, insieme alla Presidente Maria Lauri, di organizzarne la presentazione, per condividere con il territorio l’impegno per l’inclusione sociale dei nostri ragazzi. Alcuni di loro, nell’occasione della presentazione, saranno coinvolti nella lettura animata. Abbiamo scelto la location del Museo del Mare, per l’affinità con la storia di Sirena Bambina e perché rappresenta un luogo amato dai bambini per i diversi eventi che vi vengono organizzati. Con l’occasione allestiremo un’esposizione di oggetti a tema marino, tra i quali i nostri famosi pesci  e qualche sirena, realizzati nel nostro Laboratorio Inclusivo di Ceramica.

 

chieti

Gli anni d’oro della risata ed un grande omaggio al duo comico per eccellenza Stan Laurel e Oliver Hardy rappresentano l’anima di una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con la Uao Spettacoli dal titolo “Stanlio & Ollio, amici fino all’ultima risata”, una commedia musicale senza cervello che sta animando i più grandi teatri italiani ed approda al Teatro Marrucino di Chieti il 29 ottobre alle ore 17.30,  in collaborazione altresì con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi (Savona) che ha visto debuttare lo spettacolo.

La regia reca la firma di Claudio Insegno che fa coppia in scena con Federico Perrotta nell’interpretazione del duo. Sul palco sono numerosi gli antagonisti e i protagonisti che animano la scena: da Thelma Todd, famoso Cold Case hollywoodiano, a Mae Bush, frequente protagonista dei film di Stanlio e Ollio insieme a Jim Finlayson e lo storico e dispotico produttore Al Roach e perfino tutte le mogli che hanno animato la vita e sono state a volte il presupposto artistico dei due protagonisti.

Caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di “slapstick”, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante.

Quest’operazione teatrale è un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, e a “sbellicarsi dalle risate”.

Gli autori di questa commedia musicale sono Sabrina Pellegrino e Claudio Insegno, sul palco con Federico Perrotta, Valentina Olla; le musiche originali sono del Maestro Claudio Junior Bielli, mentre Fabrizio Angelini ha curato anche le coreografie. E inoltre nel cast Franco Mannella, attore, regista, doppiatore, e due giovani talenti Giacomo Rasetti e Federica De Riggi.

“Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale?” – incalzano Claudio Insegno e Sabrina Pellegrino.

Eppure come proseguono “abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni”.

“Sì, è vero – spiega Insegno – potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. Ma l’amore e il profondo rispetto che proviamo per loro ci portano a rappresentarli come non li abbiamo mai visti”.

In questo spettacolo è possibile essere travolti dalla loro rocambolesca vita privata, soprattutto, nell’articolato rapporto con le loro numerose mogli: è dal 1921 che abituano il pubblico a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia, è un invito a continuare a farlo anche nella contemporaneità.

Le scene sono di Alessandro Chiti ed i costumi di Graziella Pera. Disegno luci Marco Laudando, progetto audio Marco De Angelis, aiuto regia Step Minotti.

Per info è possibile seguire le pagine social alla voce @uaospettacoli, e contattare il numero 333.5001699.

 

 

 

by francesca
pescina

La XXVI Ed. del “Premio Internazionale IS” è oramai ai nastri di partenza: dal 19 al 22 agosto, la “Citta di Silone e Mazzarino”, Pescina (AQ) accoglierà tutti gli amanti della cultura siloniana, attraverso il suo vitalissimo “Parco Letterario IS “, oramai nella rete dei quattro, riconosciuti dalla Regione Abruzzo.

“Quindi non più solo la legge istitutiva del prestigioso ‘Premio Internazionale IS’, ma anche la nuova normativa quadro sulla Cultura, che ne fa uno dei suoi strumenti di promozione”: così si è espresso il sindaco di Pescina, Mirko Zauri, già in sede di presentazione di questo appuntamento culturale, svoltosi nei giorni scorsi a L’Aquila, presso “Palazzo Silone”, Regione Abruzzo.

“Un rapporto simbiotico, che ora si rafforza con nuovi strumenti e reti comuni – ha aggiunto Zauri – al fine di generare un formidabile valore aggiunto, non solo per rafforzare e diversificare l’offerta culturale regionale, ma anche la sua preziosa attrattività turistica, specie per quella storica, ambientale, sportiva, con il richiamo alle stesse tradizioni enogastronomiche uniche ed il ritorno dei nostri emigranti dall’estero”.

“Le quattro intense giornate – ha concluso il Sindaco, anche in veste di Presidente del Centro Studi IS –  intendono evidenziare fino in fondo l’anima siloniana, con l’intero territorio della Valle del Giovenco, della Marsica e dell’Abruzzo tutto, posta alla base del suo lungimirante dossier “La Cultura non Spopola”, che ha consentito a questa fiera Città di arrivare alla finale di Capitale della Cultura 2025, a nome di tutte le aree interne del Paese”.

L’apertura è prevista per sabato 19 agosto, con il ritorno al passato delle sue tradizioni più vere, al centro del “Rifugio Silone”, con la riproposizione di arti e mestieri antichi della sua cultura contadina e lo strategico progetto di “RecuperArti”, per rivitalizzare la filiera laniera, di pregio.

Domenica 20 agosto, nell’Auditorium del Teatro San Francesco si svolgerà un’approfondita riflessione sugli attualissimi temi delle migrazioni, da quelle storiche, anche dell’esilio, fino allo scenario ancor più drammatico dell’esodo impetuoso in atto, dal continente africano verso quell’Europa, quasi attonita.

Lunedì 21 agosto l’altro confronto, orientato su come integrare e massimizzare tutti gli strumenti di promozione della cultura siloniana, tra i valori della necessaria conservazione dei temi centrali della libertà, uguaglianza e democrazia compiuta dei diritti umani e civili, con le nuove forme d’aggregazione e di comunicazione specie verso le ultime generazioni, sempre più “globali e social”: dal Parco Letterario IS a Capitale della Cultura Italiana ed abruzzese, valorizzandone altresì la ricerca ed i laboratori creativi degli studenti, con il libro “Una Manciata di Storie” e con l’intima rilettura teatrale, quasi profetica, di un’opera potente come “Uscita di Sicurezza”, qui in prima nazionale a cura del “Teatro dei Colori”.

La giornata conclusiva del 22 agosto, vedrà la tradizionale commemorazione della scomparsa, sulla sua Tomba, di Secondino Tranquilli, ovvero l’uomo, prima ancora che lo scrittore Ignazio Silone, ricordandone gli stessi tratti distintivi della sua origine marsicana ed abruzzese, tanto forti ed originali.

A seguire gli studenti dell’Istituto Comprensivo Fontamara di Pescina saranno protagonisti in lingua dialettale dello spettacolo itinerante “p ll vie di Casteje”. La Premiazione dalle 17.30 esprimerà il più caloroso abbraccio di tutti i pescinesi, presenti le massime autorità istituzionali della Regione e del Parlamento nazionale, al suo eminente studioso ed autentico filantropo e mecenate siloniano: la prestigiosa figura del Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale di Roma, che ha conosciuto lo stesso Silone e a sua volta lo aiuta a far conoscere al mondo.

Accanto ad essa la tesi e le Menzioni d’Onore a studiosi ed associazioni, che si sono distinti nella promozione dei valori siloniani della verità, giustizia e solidarietà verso gli “ultimi”, contro ogni forma di violenza ed oppressione, con la promozione viva del messaggio universale del grande autore di un capolavoro come Fontamara. Così si celebreranno i 90 anni dalla sua pubblicazione, in una terra ed in una lingua straniera, che verrà ripresa nella sua sessione invernale, con le scuole, anche commentando lo speciale “La voce del cafone” documentario che andrà in onda su Rai 5; in seguito alla proiezione dello stesso docufilm “Il Giovane Silone”, su uno dei massimi intellettuali del ‘900, che ha ricercato sempre l’”Uscita di Sicurezza” attraverso tutte le opere letterarie e teatrali, con la sua stessa rivista “Tempo Presente”, che ancora oggi brilla e ne coltiva la sua missione originaria, al servizio del libero pensiero.

Così Pescina è pronta ad accogliere tutti, mostrando le sue bellezze ed ora anche la maestosa “Torre Piccolomini”, che domina la grande Piana del Fucino, un tempo “croce e delizia” dei suoi “cafoni”.

Gli spettacoli a tema illumineranno le magiche notti pescinesi:

  • Sabato 19 agosto 2023, con l’esibizione della suggestiva” CORALE FOLKLORISTICA FONTAMARA”;
  • Domenica 20 agosto l’intera giornata dedicata alle migrazioni si chiuderà con il concerto: “L’ABRUZZO, LA MARSICA, PESCINA, SILONE, I SUONI DELLA TRANSUMANZA”, a cura dell’Associazione Mario Lucci;
  • Lunedì 21 agosto, nel Chiostro del Teatro San Francesco, il “Teatro dei Colori”, proporrà l’intensa serata teatrale di “USCITA DI SICUREZZA, LA PENA DEL RITORNO…RIPENSARE IL PROGRESSO”, di e con il Maestro Gabriele Ciaccia
by francesca