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Tag Archives: pescara

porto turistico

Dopo due anni di stop per la pandemia, un ritorno in grande stile per la Mostra del Fiore Florviva, evento imperdibile per gli amanti del verde e delle cose belle: da sabato 23 a lunedì 25 aprile al Porto Turistico di Pescara, il florovivaismo di qualità si mette nuovamente in vetrina con ben 150 tra produttori di fiori, piante ornamentali, piantine da orto e da frutta, aziende di giardinaggio e molto altro.

Aziende abruzzesi in maggioranza, ma non solo: sono diverse, infatti, le realtà provenienti dal resto dell’Italia e anche dall’estero, attratte da una storica manifestazione diventata negli anni punto di riferimento per tutto il centro e il sud del Belpaese, ideata e promossa da Arfa Associazione Regionale Florvivaismo Abruzzese, Assoflora Associazione dei Produttori Florvivaisti Abruzzesi e Camera di Commercio Chieti Pescara.

Due colorate novità accoglieranno i visitatori dell’edizione 2022. Grazie alla partecipazione di Atao Associazione Triveneto Amatori Orchidee, il mondo delle orchidee sarà protagonista di varie iniziative durante i tre giorni.

Inoltre, in forza della preziosa collaborazione con l’Associazione Culturale Teatranti d’Abruzzo, in programma c’è il nuovo premio letterario di poesia Florviva 2022 che ha l’obiettivo di promuovere e favorire la cultura e la passione floreale nelle sue diverse forme espressive e scoprire nuovi autori attraverso la poesia.

Ma non solo expo: per i visitatori è stato predisposto un ricco cartellone di laboratori, incontri e iniziative, tra arte e cultura. Si parte sabato 23 alle 10 con l’inaugurazione.

A seguire, alle 11.30 il corso base di coltivazione delle orchidee. Alle 15.00 l’incontro “Il rinnovo delle alberate in città. Verde, bellezza e salute (estratti dal progetto “VerdeCittà” CREA 2001)”, alle 16 il workshop Potature degli alberi ornamentali: quando necessarie, come e quando attuarle, con Matteo Colarossi, dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Pescara (previsti crediti formativi).

Alle 17, si torna a parlare di orchidee con il laboratorio Cymbidium: esigenze e consigli di coltivazione. Domenica 24 dalle 10 FlorPoesia, recital a cura dell’Associazione Culturale Teatranti D’Abruzzo.

Nel pomeriggio, alle 14.30, è in programma un corso sulla concimazione delle orchidee, mentre alle 16.30 focus su Pleurothallis in casa e in orchidario: come gestirle. Lunedì 25 alle 10 è in programma la premiazione 1° Premio Letterario Nazionale di Poesia Florviva 2022, promosso dall’Associazione Culturale Teatranti D’Abruzzo.

Nel pomeriggio, alle 15.30, l’Atao promuove l’incontro L’importanza della nutrizione vegetale. Imperdibile, alle 17.00, l’incontro Piante e fiori spontanei nelle tradizioni agroalimentari italiane. Storie, curiosità, ricette, con Silverio Pachioli, dell’istituto agrario “Ridolfi” di Scerni.

Nei tre giorni dell’evento la Pro Loco Pescara Aternum proporrà la performance artistica Estemporanea di Pittura FlorArte: tanti valenti pittori si esibiranno dal vivo con cavalletti, tele e pennelli per dipingere opere sul tema della manifestazione: la bellezza della natura che ci circonda.

L’evento si svolgerà dalle 10 alle 20, l’ingresso è gratuito.

by Redazione
mondadori

Giovedì 14 aprile alle ore 18, in via Milano presso la sede Mondadori Bookstore di Pescara, arriva lo scrittore Daniele Mencarelli con il suo Sempre tornare (Mondadori) una storia che ha dentro il sole di un’estate in cammino lungo l’Italia, l’energia impaziente dei diciassette anni e la lingua calibratissima e potente di uno scrittore al massimo della sua forma; candidato al Premio Europeo della Letteratura 2022 verrà presentato al pubblico dal giornalista Fabio Barone.

È l’estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso.

È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma.

Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell’inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita.

In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte.

Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l’amore, negli occhi azzurri di Emma.

Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l’urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all’arte più grande di tutte: l’arte dell’incontro. Daniele Mencarelli ha scritto un romanzo vitale, picaresco e intimo.

Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974 e vive ad Ariccia. È poeta e narratore. Del 2018 è il suo primo romanzo “La casa degli sguardi” (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). “Tutto chiede salvezza”, il suo secondo romanzo, è uscito nel 2020 e ha vinto il premio Strega Giovani, oltre ad arrivare in finale allo Strega. Con “Sempre tornare” si chiude un’ideale trilogia autobiografica. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Mondadori. La sua ultima raccolta di poesie è “Tempo circolare” (poesie 2019-1997) edita da Pequod nel 2019. Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.

by Redazione
pescara

“Un piccolo esercito di poesia e cultura che si oppone come bene al male” un grande reading di poesia sabato 9 aprile dalle ore 17 a “Ci vuole un villaggio aps” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara), progetto #Poeti_controguerra che vede la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea italiana e abruzzese, oltre 25 poeti e poetesse, tra cui Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021. L’evento sarà accolto nella suggestiva cornice della mostra dell’artista Marcello Specchio dal titolo “La guerra dell’amore” mostra che resterà aperta fino al 30 aprile.

Poeti e artisti partecipanti: Antonio Lera – Claudia Ruscitti – Alfredo Scogna – Franca Berardi – Leandro Di Donato – Nino D’Annunzio – Simona Novacco – Gabriele Di Camillo – Manuela Di Dalmazi – Sonia Pedroli – Lucia Magistro – Giulia Madonna – Violetta Mastrodonato – Concettina Di Lodovico – Mizar Mahira Specchio – Massimo Liberatore – Sandra De Felice – Andrea Verrocchio – Franco Santucci – Lorenzo Marsicola – Francesca Di Giuseppe – Annamaria Acunzo – Caterina Franchetta – Marcello Specchio – Angela Curatolo – Beniamino Cardines.

 Guia Marinelli, presidente Ci vuole un villaggio aps:

Ho immaginato un luogo di benessere dove accogliere tutti anche attraverso la cultura, pensandola come portatrice di ricchezza sociale e individuale. Ci onora questo progetto così intenso e sentito, la guerra non è solo dall’altra parte, la guerra è nella nostra vita, nella vita di ognuno di noi. In mille modi, ogni giorno, affrontiamo le difficoltà e le opposizioni della vita, avere delle risorse interiori e fisiche, vuol dire sicuramente essere meglio preparati a reagire.       

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

Parlare di pace attraverso le voci della poesia e della letteratura è farsi carico di qualcosa a nome di tutti. Manca, questo dichiarare e vivere la pace nella vita di tutti i giorni. La pace va amata, pregata, costruita, coccolata. La pace ha bisogno di una cultura sempre più attenta, sempre più capace di intercettare reali istanze umane. Allo stesso tempo, dobbiamo tutti responsabilizzarci e desiderare, invocare la pace dal profondo di noi stessi.

by Redazione
Pescara

Sabato 9 aprile alle 18.30 presso l’Auditorium Cerulli in Via Verrotti 42 a Pescara si terrà l’iniziativa culturale Oltre la Memoria, organizzata dalla realtà artistica abruzzese CuntaTerra.

Attraverso questo evento vogliamo dare il via ufficialmente, e in maniera simbolica, alle iniziative che ci vedranno impegnati, per tutto il mese di aprile e anche oltre, nella celebrazione della Liberazione dal nazifascismo” spiega il Direttore artistico di CuntaTerra Marcello Sacerdote.

La memoria, la Resistenza, la generosità umana e il bene comune – argomenti molto cari all’associazione Cuntaterra – sono proprio i temi centrali dell’iniziativa, che si articolerà in un ricco programma che prevede la proiezione del film – documentario Oltre la Memoria. Lanciano 5 /6 ottobre 1943 del regista Enzo Francesco Testa, la presentazione del nuovo progetto culturale e artistico di CuntaTerra e un momento di dibattito e confronto con la presenza di ospiti ed esperti.

Siamo davvero orgogliosi ed entusiasti di portare per la prima volta a Pescara il docufilm Oltre la Memoriacontinua Sacerdote – un progetto prezioso a cui io stesso ho avuto l’onore di collaborare e che mi ha dato la possibilità di rinsaldare reti e legami, come quello con il regista Enzo Francesco Testa, fondamentali per valorizzare il lavoro di ricerca, recupero e racconto di storie e memorie che portiamo avanti sul territorio”.

Oltre la Memoria co-prodotto dall’Associazione Culturale L’Altritalia e Enzo Francesco Testa, con il supporto del Comune di Lanciano e la sezione Anpi di Lanciano “Trentino La Barba”, racconta le vicende legate alla lotta per la Liberazione della città di Lanciano nell’ottobre del ’43 e narra una storia di coraggio, di sacrificio, di lotta, di amore per la libertà raccontata in tutta la sua forza e bellezza.

Non si tratta di una semplice ricostruzione storica di quanto accaduto nei giorni dell’insurrezione, ma è soprattutto un lavoro di salvaguardia di una memoria condivisa, pensato per i giovani e le future generazioni, che restituisce il valore di una storia locale per farla diventare universale e senza tempo. Il docufilm è stato già premiato per il miglior cortometraggio e il miglior attore protagonista al Rome Outcast Indipendent Film Award ed è stato finalista all’Indie Doc Pro Film Festival.

La salvaguardia della memoria, la necessità di raccontarla e renderla viva nel tempo presente, l’amore e la tutela per il territorio e per la sua storia sono anche i temi centrali del nuovo progetto di CuntaTerra, a cui l’associazione sta lavorando da quasi tre anni e che sarà presentato proprio il 9 aprile.

“Non vogliamo svelare niente di questo nuovo progetto – spiega Chiara Spina che si occupa della Direzione organizzativa di CuntaTerra – possiamo solo dire che è una rete di storie, relazioni, esperienze, persone, alcune delle quali di rilevanza nazionale, che sarà viva e attiva sul territorio attraverso manifestazioni di alto valore artistico, culturale e storiografico”.

by Alessandra Renzetti
Pescara

La Libreria Ubik di Pescara nella centralissima via Firenze continua con la promozione della rassegna dedicata all’arte presentando a partire da venerdì 8 aprile alle 18.30 le fotografie di Maria Lisa Brozzetti a cura di Miriam Di Francesco e che saranno osservabili fino al 29 aprile.

Catarsi, questo è il nome del progetto artistico, nasce dall’incontro di Maria Lisa Brozzetti, studentessa di astrofisica, con la fotografia e il collettivo per la trasformazione culturale: Aware – Bellezza Resistente.

Le opere di Maria Lisa narrano le fasi della libertà del corpo della donna slegata da preconcetti e sovrastrutture in cui, attraverso il gioco di colori, vibra di indipendenza ed emancipazione. Un appuntamento, a partire dal giorno dell’inaugurazione, per entrare nel pieno della primavera con i colori della purificazione per scoprire l’obiettivo di Maria Lisa: unire arte e scienza.

Maria Lisa Brozzetti nasce a Perugia nel 1995 e qui fa ritorno nel 2013 per dedicarsi agli studi in astrofisica. Da sempre appassionata di fotocamera e di scatto, nei primi anni del liceo prende in mano una vecchia reflex del padre e si avvicina alla fotografia analogica. Dai primi scatti ad oggi non ha più smesso di fare ricerca, con l’obiettivo di fondere arte e scienza.

by Redazione
marcello specchio

Sabato 9 aprile dalle ore 17, inaugurazione di La guerra dell’amore mostra personale dell’artista pescarese Marcello Specchio a “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara). La mostra, che proseguirà fino a domenica 30 aprile 2022, è programmata nel contesto del progetto #Poeti_controguerra che vede la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea italiana e abruzzese, tra cui Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021.

Ricordiamo che l’attività artistica di Marcello Specchio lo ha visto partecipare sin dal 1974 alle mostre più prestigiose del panorama italiano e internazionale. Molti i premi e i riconoscimenti.

Molte sue opere appartengono a Collezioni private e Musei. Il quadro Il ventaglio nascosto del 2014, è stato acquisito come n.4 di AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea.

 Marcello Specchio, artista:

Vorrei essere ricordato per le emozioni prodotte, perché la morte vince la vita, ma l’arte vince la morte. Sono un uomo che non si vergogna di emozionarsi. L’arte e gli artisti hanno il compito di sperimentare e indicare nuove vie anche dell’esistere e non solo estetiche e artistiche. Indicare, scoprire vie e poi lasciare ad ognuno la libertà di percorrerle con la propria sensibilità.

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

Marcello Specchio è uno dei primissimi artisti ad aver creduto nel progetto AP/ArteProssima il che fa di lui un pioniere, un sognatore, un artista utopico. Le opere in mostra con “La guerra dell’amore” rappresentano bene una carriere artistica che da oltre quarant’anni lo vedono protagonista dell’arte contemporanea in Italia,  in fondazioni e collezioni pubbliche e private. Con lui la pittura si fa rarefazione simbolo racconto onirico. I suoi quadri si presentano come suggestioni visive, scene e figure che sembrano apparire da un’altra dimensione, della bellezza, della gentilezza, del gesto pittorico assolutamente libero da schemi e convenzioni.

by Redazione
Pescara

Nel cuore di Pescara si parlerà, domenica 10 aprile alle ore 11.30, di vittorie, spallate e cazzotti del Camoscio d’Abruzzo: sarà la libreria Mondadori Bookstore di via Milano, infatti, ad ospitare la presentazione del libro d’esordio del giornalista Federico Falcone, Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni e, forte dell’immediato successo, andato subito in seconda ristampa.

Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani. Interverrà anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota.

“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni”, spiega l’autore del libro, il giornalista Federico Falcone.

Anche il capoluogo adriatico, finalmente, potrà stringere la mano all’autore del noto libro che parla del Taccone corridore, ma anche dell’uomo e del padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano.

Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante.

L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano.

Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.

È un poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e guai, pedalate e cazzotti di Vito Taccone: Pier Paolo Pasolini ammirava la sua «coscienza di classe», Sergio Zavoli lo descrisse come «un leader senza alone, frutto di una passione popolare». Qui il profumo della sua terra, l’accento della sua voce, la cultura della sua semplicità, le testimonianze di chi lo ha vissuto da vicino” garantisce Marco Pastonesi.

by Redazione
aurum

Sensazioni Colorate è il titolo della mostra di Flaviana Chiarotto inaugurata nella giornata di ieri alla sala Alambicchi dell’Aurum a Pescara.

Alla presenza del direttore Licio Di Biase, l’artista ha ringraziato l’Aurum e il Comune di Pescara per l’ospitalità augurandosi “di conoscere il pubblico pescarese e le emozioni, sensazioni che le opere esprimono in loro”.

Ventidue opere in cui Chiarotto mette in risalto la ricerca della duplice dimensione onirica che persuade il colore, ricerca che seduce lo sguardo e cattura l’attenzione anche di chi di arte non è esperto.

Attraverso questa sensibilità cromatica, assistiamo ad una decisa frammentazione, spazio temporale, che porta alla condivisione del frammento verso una rinnovata possibilità di capire la fragilità dell’anima come componente essenziale dell’essere.

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni fino al prossimo 16 aprile 2022 nei seguenti orari: 9-13 e 15-19,30.

FLAVIANA CHIAROTTO nasce a Loreo (Ro) ma vive e lavora a Orbassano (To). Ha proceduto all’acquisizione di una formula espressiva da autodidatta fino a quando, nel 1990, ha incontrato il maestro Gianni Sesia Della Merla sotto la cui guida ha ampliato e arricchito l’organigramma del dialogo con i colori, integrando tale suo apprendistato con viaggi in Italia e all’estero. Non è la sua prima volta in Abruzzo data che, proprio quest’anno, ha partecipato alla VII edizione del “MUMART” tenutasi alla Sala Fondazione Michetti di Francavilla al Mare.

by Redazione
miriam ricordi

Martedì 5 aprile Miriam Ricordi, compositrice e cantautrice pescarese già candidata al Premio Amnesty International 2021 – Voci per la Libertà, incontrerà gli alunni dell’ IC Pescara 4 – in presenza nell’Aula Magna dell’Istituto – nell’ambito della rassegna “Autori a scuola/scrittura e scritture per le nextgen” promossa dall’Istituto Comprensivo Pescara 4 in collaborazione con OL//Officine Letterarie – Centro studi, ricerca e promozione letteraria, rassegna iniziata a ottobre 2021 che andrà avanti fino a maggio 2022. La cantautrice dialogherà con i ragazzi affrontando i temi che riguardano la vita nella quotidianità oggi, ovvero dalle piccole storie, le storie di tutti. Domande profonde e ironiche capaci di innescare dialogo e confronto a partire dal suo ultimo lavoro discografico. Sono in sostanza canzoni che interrogano il quotidiano, svelandone aspetti comuni a tutti.

Miriam Ricordi, compositrice e cantautrice, educatrice. Voce e chitarra, con sonorità rock blues originali, piene di ritmo e di energia. Ma soprattutto bellissime canzoni a raccontarci di oggi e di certi quotidiani col primo caffè bruciato. Ironia e grande capacità comunicativa. Si è esibita a fianco di artisti come Eugenio Finardi, Modena City Ramblers, Marina Rei, Coez e Le luci della centrale elettrica. 2021 Candidata al Premio Amnesty International – Voci per la libertà.

Miriam Ricordi, cantautrice: “La mia musica è rock, le mie parole sono rock. Un tentativo di somigliare il più possibile a come ci si sente dentro. A ciò che si vive, che ci attraversa, che ci fa pulsare. Le mie canzoni sono polpa Cibo e sesso come il titolo del mio ultimo disco, sono piccole prove di sopravvivenza e grandi sfide da raccogliere.”

Beniamino Cardines, direttore culturale della rassegna: “Con Miriam Ricordi arriviamo quasi al termine di questo progetto. Abbiamo voluto osare, andare oltre, perché no? Portare una compositrice cantautrice dentro una rassegna letteraria. A voler ribadire che le parole delle canzoni, le parole dei cantautori sono letteratura, sono scrittura che ci parla e che si può leggere oltre che ascoltare. Incontrare i giovani e i giovanissimi oggi vuol dire non perderli domani. Investire sulla formazione culturale dei ragazzi è contribuire al bene comune di tutta la società e del suo futuro. Questo agire, attraverso la lettura e la cultura letteraria, diventa quanto di più urgente, in un momento in cui il linguaggio si impoverisce e tutto sembra svanire, dematerializzarsi a favore di una comunicazione sempre più gasosa e monosillabica. Ringrazio la Dirigente Scolastica dott.ssa Daniela Morgione e la prof.ssa Franca Berardi responsabile del Dipartimento Letteratura che hanno accolto con grande entusiasmo questo progetto di letteratura valoriale.”

by Redazione
MARZIANI

A Pescara sabato 2 aprile, a cura di OL//OFFICINE LETTERARIE aps, progetto #culturespontanee terzo e ultimo appuntamento con MARZIANI… dal Fioraio – letteratura e socialità in piazza Muzii dalle 10,30. Un progetto che promuove e porta la cultura letteraria dentro la dimensione quotidiana.

Sabato 2 aprile, tutto dedicato ai cani da salvataggio con dimostrazione in piazza, ai pericoli del mare con molti interventi di esperti, ai ragazzi di prossimità che faranno una performance guidati dal Generale di Polizia Domenico Trozzi (Fondatore dell’Associazione Prossimità alle Istituzioni). Interverranno in collaborazione con ERACLE/Templari Federiciani aps Protezione Civile e Angeli del mare srl: Armando Rucci (Doc.Naz.Unità Cinofile Ricerca superficie e macerie F.I.S.A. Federazione Italiana Salvamento Acquatico), Fabrizio Calgione (Pres.Ass. Sea Rescue Dog), Daniele Borsini (Resp.Unità Cinofile Soccorso Acq.ERACLE aps), Antonio Gasparroni “I pericoli del mare” (M°di Salvamento Acquatico, Pres.Vigili del Fuoco in pens.), Domenico Trozzi “Sport e Legalità” (Generale di Polizia, Fond.Ass. Prossimità alle Istituzioni), Cristian Ricciardi (Coord.Ass. Prossimità alle Istituzioni).

Inoltre a moderare la mattinata saranno Angela Curatolo (giornalista), Francesca Di Giuseppe (DGFstampa).

Marco Schiavone, presidente Eracle aps: “Eracle aps è un’associazione di promozione sociale le cui finalità prevalenti sono costituite dal salvamento, dalla sicurezza ambientale e acquatica e dal primo soccorso, nonché Protezione Civile. Inoltre l’Associazione promuove eventi interculturali per sensibilizzare a una società del dialogo e della convivenza, più equa, più giusta, più vicina ai bisogni dei cittadini. In questa direzione abbiamo accolto l’invito a collaborare e partecipare a questo evento di socialità e cultura”.

Beniamino Cardines, ideatore e direttore culturale: “La cultura ha il compito di dare segnali di rinascita e di reazione a questo periodo buio e oppresso che da oltre due anni stiamo vivendo e subendo. Ecco perché abbiamo pensato a #culturespontanee. Vogliamo immaginare le città che pullulano di eventi, di mostre d’arte, di concerti, di letteratura ovunque. Cultura spontanea e diffusa su tutti i territori e a qualsiasi latitudine sociale. Questo è il momento, urgente, per mostrarsi, per esserci, per dare segnali forti di vitalità e resistenza culturale e intellettuale. Con Angela Curatolo, Francesca Di Giuseppe, Carmen Padalino e Marco Schiavone,  Franca Berardi, Guia Marinelli e Simona Fagnani, Annamaria Acunzo, Giancarlo Marchegiani”.

by Redazione