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Tag Archives: pescara

pescara

Il primo numero debutterà a Milano, in edicole e librerie, il 30 settembre, 24 pagine in bianco e nero formato 54-34cm, con l’ambizione di segnare il ritorno in Italia del broadsheet, il cosiddetto formato lenzuolo, “nel mondo dell’informazione e della divulgazione cartacea artistica e intellettuale”.

Ospiterà autori di oggi accanto ad autori del passato “come tuttora annoverabili tra i viventi, in una vocazione ad affermare il potere delle idee, del pensiero e dell’immaginazione”.

È Retrospective che la casa editrice Ghislandi & Gutenberg, nata a Londra a febbraio 2020, avrebbe dovuto diffondere nel novembre di quell’anno.

La pandemia ha rallentato i piani, ma dopo due anni il progetto, con il trimestrale stampato in italiano e in inglese negli studi tipografici Stroma nel Middlesex, è ancora più intrigante, a detta degli stessi ideatori: ne è convinto il giornalista e regista pescarese Glauco Della Sciucca, fondatore, insieme all’architetto Luca Bombassei (azionista, con la famiglia, di Brembo Spa) e allo storico regista dei Beatles Sir Michael Lindsay-Hogg, della HBF Hoffman, Barney & Foscari, società supporter, insieme ad Abbey Road Studios, di “Meat Free Monday”, la campagna etica lanciata da Mary e Paul McCartney.

Nella Ghislandi & Gutenberg  Della Sciucca ha accanto a sé, tra gli altri, il designer Mario Di Paolo, a capo dell’hub SpazioDiPaolo, e Lorenzo Tamburini di CinemaItaliaUk.

Il giornale proporrà, fra oltre 70 scrittori, accademici, cineasti e disegnatori, interviste a Jean-Luc Godard e Lawrence Ferlinghetti, testi di Dario Fo e Franca Rame, un saggio di Alberto Bentoglio, un’intervista ad Abel Ferrara, e poi Gigi Ghó, Willem Dafoe e Giada Colagrande (anche lei pescarese), Alex Infascelli, Hannah Arendt, Teresa Guccini, Elisa Fuksas, Paolo Klun, Michel Foucault.

by Redazione
Carlo Pagetti

Philip K. Dick morì prematuramente il 2 marzo 1982, alla vigilia dell’uscita nelle sale cinematografiche del film Blade Runner di Ridley Scott, tratto dal suo Do Androids Dream of Electric Sheep?

E Carlo Pagetti palerà proprio di lui sabato 14 maggio alle ore 18,30 alla libreria Ubik a Pescara (via Firenze, 209) nel suo libro Il mondo secondo Philip K. Dick insieme al giornalista Paolo Ferri.

Nacque in quel momento il mito di uno scrittore che, fino ad allora, aveva condotto un’esistenza marginale e per molti aspetti problematica, passando anche attraverso l’esperienza della droga e manifestando, verso la fine della sua vita, inclinazioni misticheggianti ai limiti della paranoia.

Non si può ignorare la connessione tra dimensione autobiografica e genesi delle opere, ma neppure dimenticare che, come narratore visionario, Dick trascende la sua biografia.

Il lavoro critico compiuto da Carlo Pagetti nell’arco di quarant’anni sulle opere di Philip K. Dick – dai romanzi distopici e di fantascienza a quelli realistici, recuperati solo dopo la morte dello scrittore, fino alle raccolte di racconti – fa emergere proprio come lo “Shakespeare della fantascienza” abbia saputo costruire, libro dopo libro, un convincente discorso estetico che non riguarda solo la narrativa fantascientifica, ma l’arte del romanzo nell’epoca della postmodernità. Regalando ai lettori una serie ineguagliabile di mondi, dispersi nello spazio e nel tempo, nei quali riverberano le idiosincrasie dell’uomo del Novecento e di tutta la sua (la nostra) epoca.

Carlo Pagetti (1945), già professore di Letteratura inglese e di cultura anglo-americana all’Università degli Studi di Milano, ha curato e tradotto la trilogia dell’Enrico VI e l’Otello di Shakespeare, e ha pubblicato saggi e monografie sul romanzo inglese e nordamericano, l’utopia, l’immaginario scientifico, il fantastico. In particolare ha studiato Hawthorne, Dickens, Conrad, H.G. Wells, Orwell, LeGuin, Philip K. Dick. Per gli Oscar Mondadori ha recentemente curato e tradotto la distopia Londra 2100 (Il risveglio del Dormiente) di Wells, e ha introdotto due romanzi di William Golding. Attualmente cura per Ledizioni di Milano la collana Messaggi da nessun luogo, il cui ultimo volume è l’utopia ottocentesca di Mary Griffith America 2135.

by Redazione
Il Rinascimento dei Bambini

Sono stati mille i visitatori che hanno apprezzato e ammirato la mostra Il Rinascimento dei bambini, allestita dal CSV Abruzzo (Centro servizi per il volontariato) per concludere degnamente il percorso progettuale “Scuola e Volontariato”.

Due le sedi: a Pescara (dal 21 al 30 aprile nei locali della Fondazione PescarAbruzzo, in corso Umberto I, con 600 ingressi) e a Chieti (dal 5 al 10 maggio nell’androne della Provincia di Chieti, in corso Marrucino, con 378 ingressi). Una media di oltre 60 visitatori al giorno nelle due settimane di apertura.

“La presenza di moltissimi studenti”, afferma Casto Di Bonaventura, presidente del CSV Abruzzo, “testimonia il successo della nostra iniziativa, arrivata al termine del progetto con le scuole superiori. A Pescara il titolo è stato Io, tu, Volontari e a Chieti Cosa mi gira intorno. Numerosi anche i visitatori non in età scolare ma il nostro principale scopo era quello di far conoscere, in modo particolare ai giovani, una esperienza che, a Firenze, dura, ininterrottamente, da 600 anni. La grande partecipazione ha dimostrato che c’è un interesse molto forte per il mondo del dono, della gratuità. L’esempio dell’Ospedale degli Innocenti fa capire che storie antiche sono ancora attuali, tanto è vero che questa meravigliosa esperienza continua dal 1400. Solo la verità e la bellezza possono durare così a lungo”.

“Un grazie particolare”, conclude Di Bonaventura, “va a tutti quelli che ci hanno permesso di mettere in pratica la nostra idea: il Consiglio regionale d’Abruzzo, i Comuni di Pescara e Chieti, le Province di Pescara e Chieti, l’Ufficio scolastico territoriale di Chieti e Pescara, il Forum Terzo Settore, il Centro Culturale di Pescara e il nostro media partner VDossier – Voci sguardi idee dai volontariati. Un esempio di come la comunità può rispondere, esattamente come Firenze ha risposto nel 1400 alla provocazione-dono di Francesco Datini”.

by Redazione
pescara

Si torna a girare nella città di Pescara, all’insegna del connubio tra il regista Andrea Malandra, con l’associazione culturale No hay banda, e la Fondazione Pescarabruzzo.

Si intitola “Care bestie” il nuovo film del regista pescarese, le cui riprese partiranno il 16 maggio prossimo e saranno ospitate da spazi culturali, artistici e urbani della città.

Gli elementi consueti della ricerca visiva di Malandra ritornano di nuovo con forza, a cominciare dall’utilizzo dei luoghi più sorprendenti di una città in perenne trasformazione com’è da sempre Pescara.

Questi gli scenari e i fondali per le vicende raccontate, in virtù di quella che è da sempre l’urgenza di Malandra, ovvero connettere trasformazioni urbane a mutamenti antropologici e sociali in cerca dello spirito del tempo, in senso etico ed estetico, esplorando le possibilità di ripresa del digitale.

Così come in tutti i suoi precedenti lavori, il film di Malandra si avvale della fotografia di Maurizio Di Zio e della sceneggiatura di Erminia Cardone, scritta a quattro mani con Gisella Orsini. Torna nel ruolo di protagonista Giorgia Di Nicola (nella foto), già in Mani Nude, precedente lavoro di Malandra, pluripremiato nei festival internazionali di cinema indipendente.

La produzione di Care Bestie è in cerca di comparse e figuranti nelle scene da girare a Pescara, di qualsiasi età e genere. Per gli interessati è possibile scrivere a associazionenohaybanda@gmail.com.

by Redazione
Letteratura sportiva

Venerdì 20 alle ore 18,30 alla sala Risorgimento del museo delle Genti d’Abruzzo, si terrà la presentazione del libro La regola del libero (Scatole Parlanti) scritto da Margherita Sassi, psicologa dello sport, con le illustrazioni di Chiara Karicola.

Sport, voglia di fare, voglia di migliorare sono alla base del libro e della storia di Vittoria la quale, dopo aver visto naufragare la sua carriera di pallavolista, decide di ribellarsi al sistema dando sfogo alla sua arroganza.

Lo scontro con le difficoltà della vita reale, della propria identità e dei rapporti umani da costruire, coincide con il ritorno nella sua Pescara.

Margherita Sassi nel 2013 ha avviato il Centro di Psicologia dello Sport di Pescara con l’obiettivo di renderlo uno spazio di condivisione per chi ama lo sport.

E’ autrice di un altro romanzo sportivo Stop&Go (2013) parte di una trilogia, insieme a La regole del libro, in lavorazione, nei quali racconta la resilienza attraverso la storia di una giovane donna alle prese con la vita, dentro e fuori il campo da pallavolo.

by francesca
Florian

La quinta edizione di Artinvita sconfina dai borghi della Marrucina e per la prima volta fa tappa a Pescara. Martedì 10 alle 19 e mercoledì 11 alle 20:45 il Festival internazionale degli Abruzzi è di scena nel capoluogo adriatico, grazie alla nuova collaborazione con Teatro Florian Espace.

Nella struttura di via Valle Roveto è in programma lo spettacolo di danza What is a fancy word for ending di e con Anna Basti e Chiara Caimmi (nella foto), con il supporto di Orbita/Spellbound e Alessio Troya in consolle.

What is a fancy word for ending, nato da un’idea di Chiara Caimmi, prende vita da un progetto che indaga il tema della fine e dello spazio sconosciuto tra la fine di qualcosa e un nuovo inizio. «Qualcosa che a noi è successo tantissime volte, ma nonostante ciò ogni fine ci coglie impreparate», spiegano le due artiste, «la fragilità, il fallimento e lo spaesamento sono condizioni che rimangono sepolte come un sottofondo sommerso nel rumore di mille nuovi inizi. Nel nostro mondo, in cui chiusa una porta si apre un portone, scegliamo invece di osservare e osservarci mentre la porta si chiude, usando lo spazio scenico come luogo di sperimentazione: cosa accade dopo una fine e prima di un nuovo inizio? Cerchiamo di fermare questo momento sospendendolo, portandolo all’estremo attraverso la reiterazione, ripercorrendolo attraverso il meccanismo del loop e del rewind, come uno studio scientifico per prove ed errori, in cui la cavia siamo noi».

Anna Basti e Chiara Caimmi, artiste residenti di Ostudio Roma, hanno iniziato a collaborare nel 2016, per il progetto di ricerca Relax nothing is under control, incentrato sugli effetti dei dispositivi di controllo sul nostro corpo, ospitato in residenza nel 2017 da Macao Milano, l’ex Asilo Filangieri Napoli e Carrozzerie Not Roma.

Nel 2018 gli stessi temi vengono declinati nel progetto Unlock. Oggi si stanno dedicando al nuovo progetto what is a fancy word for ending, incentrato sul tema della fine e lo spazio liminale tra una fine ed un nuovo inizio. “What is a fancy word for ending” è stato progetto finalista del Premio PimOff per il teatro contemporaneo, dove ha ricevuto la menzione speciale del pubblico.

Dopo gli spettacoli di martedì e mercoledì a Pescara, Artinvita si conclude nel prossimo week-end. Venerdì 13, nell’auditorium Santa Maria da Piedi a Crecchio, alle 21 è in programma La Classe di Fabiana Iacozzilli, docupuppets con pupazzi e uomini.

Domenica 15 maggio alle 17:30 il cinema Garden di Guardiagrele ospita Argentina/Balkan Cinema Express – Premio del cortometraggio argentino e balcanico. I cortometraggi vengono proiettati anche sabato 14 maggio al cinema Zambra di Ortona alle 17:30.

Inoltre fino a mercoledì 10 maggio, nella chiesa di San Rocco ad Arielli, è ancora possibile visitare l’installazione video La memoria delle cose di Simon Rouby e Michel Lauricella.

by Redazione
estrodestro
Nuovo spettacolo di improvvisazione teatrale con la compagnia Estrodestro. Stasera alle 21 a Babilonia (vis Campobasso 13, Pescara) andrà in scena la Bottega del teatro improvvisato.
Una serata in cui gli improvvisatori della scuola, come dei veri artigiani, utilizzeranno il palco per creare, provare, aggiustare, le storie che il pubblico gli suggerirà.
Un libero spazio creativo in cui ognuno può sentirsi partecipe, che sia attore o spettatore, tutto all’insegna della comicità spontanea.
by Redazione
Pescara

Verrà inaugurata sabato 7 maggio  alle 18 la mostra di Maurizio Ruzzi nello Spazio Bianco di viale Regina Margherita a Pescara, con l’intervento del curatore e critico d’arte Massimo Pasqualone che, nell’invito, scrive che “C’è uno straordinario serbatoio di emozioni e di memoria, di storie e di malinconie che è la casa, luogo dove abita l’uomo nel suo essere più profondo, un erlebnis, come dicono i tedeschi, che gli fa vivere da un lato il tempo della storia, dall’ altro quello della vita. Maurizio Ruzzi, in questa mostra pescarese, ci propone l’idea di un’arte che questi assunti li ha fatti propri, trasformandoli in superba bellezza, nella capacità che solo l’artista vero ha di dominare i vicoli della creatività, attingendo dalle sedimentazioni emozionali”.

“Ruzzi- continua Pasqualone– è  una delle voci più significative del panorama artistico abruzzese e non solo, con riconoscimenti di pubblico e di critica davvero significativi.”

La mostra resterà aperta fino al 19 maggio negli orari di apertura della galleria.

by Redazione
Alessandra D’Ortona

Sabato 7 maggio dalle ore 17, inaugurazione di Nessuno è dimenticato – serie Tractus mostra personale dell’artista Alessandra D’Ortona a “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara).

La mostra, che proseguirà fino a domenica 5 giugno 2022, è programmata nel contesto del progetto #NPITTIC che vede la partecipazione di molti artisti della nuova pittura italiana contemporanea tra cui Gianni Marrone, Adriano Segarelli, Marcello Specchio, Tiziano Calcari.

Ricordiamo che l’attività artistica di Alessandra D’Ortona l’ha vista nel 2021 candidata al Premio Internazionale Luxembourg Art Prize (Pinacoteca, Granducato di Lussemburgo) e, sempre nel 2021, VIII° Edizione Premio Internazionale Iside, segnalata dal critico d’arte Maurizio Vitiello.

 Alessandra D’Ortona, artista: “Per me l’arte è la forza di confrontarsi con ciò che appare irrappresentabile. È spingersi fino a rappresentare l’inesprimibile, il nascosto, l’oscurato. La forza dell’immagine non è riproduzione della realtà, non è restituire ciò che è l’esistente, il già conosciuto e il già rappresentato magistralmente dall’arte classica, ma è restituire l’irrafigurabile…”    

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico: “I quadri di Alessandra D’Ortona sono investigativi del sociale, frutto di un cercare ciò che è sepolto e ipotesi di sostenibilità sociale dell’arte. Lei osserva le forme della sua pittura, cercando e scoprendo i personaggi nascosti tra i gesti del colore, tra le fusioni cromatiche. La sua pittura è inclusiva, globale, tutti vi trovano spazio. Nessuno è dimenticato nell’anonimato periferico. Nella pittura di Alessandra D’Ortona troviamo anche tracce altre di Storia dell’Arte. I suoi quadri sembrano pezzi di muro, graffiti metropolitani, segni e movimenti di Keith Haring. Nei suoi quadri ritroviamo Pablo Picasso, volti, teste, corpi, sguardi solo apparentemente distratti dall’insieme. Ritroviamo anche certi segmenti di Gustav Klimt e miscele cromatiche vive, azzardate. In tutto questo c’è forza, vitalità, innovazione, continuità con i linguaggi dei maestri e nuova forza creativa”.

by Redazione
Poeti_Controguerra

Dopo lo straordinario successo di #Poeti_controguerra.1 con oltre 25 poeti e poetesse che hanno raccontato e testimoniato il loro impegno sociale.

Torna “un piccolo esercito di poesia e cultura che si oppone come bene al male” un grande reading di poesia sabato 30 aprile dalle ore 17 a “Ci vuole un villaggio aps” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara).

Progetto #Poeti_controguerra che vede la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea italiana e abruzzese, molti poeti e poetesse, tra cui Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021.

L’evento sarà accolto nella suggestiva cornice della mostra dell’artista Marcello Specchio dal titolo La guerra dell’amore.

Mostra che chiuderà sabato 30 aprile con la presentazione di un cortometraggio sulla vita dell’artista dal titolo L’arte della libertà realizzato da AP/ArteProssima.

Poeti e artisti partecipanti: Antonio Lera – Claudia Ruscitti – Angela Curatolo – Leandro Di Donato – Caterina Franchetta – Nino D’Annunzio – Sandra De Felice – Lucia Magistro – Giulia Madonna – Assunta Di Cintio – Simona Novacco – Franco Santucci – Francesca Di Giuseppe – Annamaria Acunzo – Massimo Liberatore – Marcello Specchio – Beniamino Cardines.

Marcello Specchio, artista: “Vorrei essere ricordato per le emozioni prodotte, perché la morte vince la vita, ma l’arte vince la morte. Sono un uomo che non si vergogna di emozionarsi. L’arte e gli artisti hanno il compito di sperimentare e indicare nuove vie anche dell’esistere e non solo estetiche e artistiche. Indicare, scoprire vie e poi lasciare ad ognuno la libertà di percorrerle con la propria sensibilità”.

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico: “Parlare di pace attraverso le voci della poesia e della letteratura è farsi carico di qualcosa a nome di tutti. Manca, questo dichiarare e vivere la pace nella vita di tutti i giorni. La pace va amata, pregata, costruita, coccolata. La pace ha bisogno di una cultura sempre più attenta, sempre più capace di intercettare reali istanze umane. Allo stesso tempo, dobbiamo tutti responsabilizzarci e desiderare, invocare la pace dal profondo di noi stessi”.

by Redazione