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zambra

L’arte come voce per contrastare la violenza sulle donne: in occasione di Molteplici, la rassegna di appuntamenti di due giorni ideata da Lorenza Sorino, Arturo Scognamiglio e Davide Borgobello (Unaltroteatro s.r.l.), il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) ospita sabato 19 novembre dalle ore 18 la presentazione del libro Produrre Teatro in Italia.

Pratiche, poetiche, politiche (Audino Editore) di Francesca D’Ippolito con esibizione musicale della cantautrice abruzzese Lara Molino, dopo il primo appuntamento con il teatro (previsto per venerdì 18) e Matrioska (produzione Unaltroteatro).

Il libro vuole essere uno strumento utile a orientarsi nel vasto mondo della produzione di spettacolo dal vivo, destinato sia a chi voglia approcciare per la prima volta il mestiere dell’organizzazione, sia a chi abbia già avuto esperienze professionali.

Il manuale presta particolare attenzione agli aspetti teorici e pratici del mestiere, descrivendo il quadro normativo di riferimento per il settore e il sistema di finanziamento pubblico e privato, con uno sguardo attento anche alle realtà emergenti che spesso, a fronte di un grande capitale umano e relazionale, dispongono di risorse economiche non sempre adeguate.

Nel libro si indaga sulle modalità di produzione e organizzazione di uno spettacolo, offrendo esempi concreti in grado di intercettare i profondi cambiamenti in atto nel sistema teatrale nazionale.

L’autrice Francesca D’Ippolito, si occupa da oltre dieci anni di organizzazione teatrale collaborando con molte realtà diffuse sull’intero territorio nazionale (tra le altre Factory, Teatro dell’Argine, Fibre Parallele, VicoQuartoMazzini, CREST, Quelli di Grock).

Pugliese d’origine, sceglie nel 2014 di tornare nella sua terra, mantenendo collaborazioni professionali anche in altre parti d’Italia.

Ha lavorato in importanti festival nazionali ed internazionali e si è occupata di formazione sui temi dell’organizzazione teatrale presso diversi enti pubblici e privati.

Attualmente è presidente di C.Re.S.Co, il Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea impegnato nella tutela degli artisti e delle imprese.

Modera l’appuntamento l’attore e produttore Arturo Scognamiglio, che introdurrà anche la cantautrice abruzzese Lara Molino, autrice dell’emozionante singolo “Ti vuije dice” e l’importante lavoro discografico dal titolo “Amoremé”.

Il CD, registrato tra Abruzzo e Toscana, è stato prodotto artisticamente da Carla Magnoni che ha anche arrangiato i brani. Il disco è un EP, contenente 4 canzoni: Ti vuije dice, La terra è di chi la canta, Vola Vola Vola e Ninna Nanna.

Le canzoni sono state composte e cantate da Lara che ha inciso la sua versione di Vola Vola Vola, in occasione dei 100 anni dell’inno degli abruzzesi nel mondo, composto nel 1922 dal poeta Luigi Dommarco e dal musicista Guido Albanese.

 

Bulky

Da oggi, 16 novembre in tutte le librerie e sugli store online è possibile trovare il romanzo di Raffaella Simoncini, Bulky, edito dalla Neo Edizioni.  Un romanzo coraggioso.

Presentato con successo in anteprima nazionale al FLA, Festival delle letterature  e altre cose di Pescara, l’autrice inizia il suo tour di presentazioni.

Raffaella Simoncini parte dalla propria esperienza personale per un romanzo che racconta la malattia e l’amicizia tra due donne accomunate da una stanza d’ospedale e dalla presa di coscienza di voler cambiare la propria vita. L’autrice è nata a Milano e vive a Pescara.

Frequenta laboratori e spazi teatrali, studia scrittura creativa presso la Scuola Macondo. È tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Alle otto timbra il cartellino e nel tragitto verso il luogo di lavoro immagina storie. Affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia e scrive Bulky, suo esordio letterario.

Bulky, in inglese significa “ingombrante”, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce, ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza.

Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità.

Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite.

Luce è in ospedale. Bulky: questo è nome della sua malattia, di quel tumore raro che bisogna asportare. Un nome che arriva ad abbracciare anche la freddezza e l’asetticità dell’anamnesi, delle terapie, della convalescenza.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto, Raffaella Simoncini racconta di due destini che, loro malgrado, si intrecciano in un presente senza più certezze.

E lo fa con un romanzo in cui questo presente diventa un fondale inesplorato da scandagliare per raggiungere la superficie e riuscire a scivolare via, come gli origami di carta che la protagonista faceva con sua nonna da bambina.

lucia di folca

Lucia Di Folca, 29 anni, è una giovane scrittrice emergente della casa editrice Masciulli Edizioni; nata a Lanciano (Ch), vive a Lettomanoppello (Pe).

Dopo aver concluso gli studi in assistenza odontoiatrica presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, Di Folca spiega di aver iniziato quasi per gioco la stesura del suo libro autobiografico, dal titolo Nella tasca destra in alto, dedicando un po’ di tempo a sé stessa, dopo un lungo periodo travagliato della sua vita.

Nonostante la giovane età la scrittrice ha vissuto momenti molto tristi che le avevano tolto la gioia di vivere. È riuscita a rialzarsi grazie alla fede, alla musica ed allo sport, traendo forza soprattutto dai bambini malati.

Ha voluto raccontare la sua storia per dare un messaggio di speranza ai ragazzi che ricevono pura cattiveria nelle scuole (o in generale), a chi vive il dramma di uno o più lutti ed alcuni consigli su come ci si può rialzare attraverso il rispetto e l’amore di alcune persone care.

 Perchè l’idea di scrivere un libro?

“Per il desiderio di aiutare altri giovani che, come me, sono stati vittime di bullismo e si sono abbattuti vedendo ed avendo altri problemi. Quando vieni bullizzato, ti crolla letteralmente il mondo addosso: perdi la tua lucidità ed identità. Sembra quasi che non vali più nulla e tutto ciò in cui credi all’improvviso sprofonda. Tutto si è svolto nel giro di pochi anni, in età tardo-adolescenziale, proprio nel periodo in cui avrei dovuto, invece, costruire e rafforzare la mia identità di persona”.

Cosa vuoi comunicare e a chi con questo tuo lavoro editoriale?

“A chi subisce le mie difficoltà passate consiglio di avere la forza e la determinazione di non trattenersi tutto dentro, ma di sfogarsi con qualcuno chiedendo comprensione e sostegno. I problemi diventano sempre più grandi e invadenti se ce li teniamo per noi. Ogni tanto dobbiamo farci aiutare, soprattutto moralmente. Di solito le persone non esprimono tutto ciò che sentono nell’anima perché hanno paura della cattiveria o della ritorsione altrui. Assurdo, eppure è così per tutti. Ma bisogna trovare uno slancio per essere “l’eccezione alla regola”. Chiedere aiuto è la soluzione a questi ostacoli. Nella tasca destra in alto è un libro adatto a tutti. Il testo è scritto in stile agile e semplice, per la facile comprensione di tutti. Mi rivolgo alle istituzioni religiose, politiche e sociali, specialmente agli insegnanti ed ai genitori. Le persone più deboli non vanno abbandonate ma vanno sorrette e incoraggiate ancor di più in modo da farle emergere dalle loro difficoltà. Rispettiamoci tra di noi, per essere salvi, per essere liberi”.

Che ruolo ha avuto lo sport per te?

“Lo sport è il mio mondo! Ho giocato diversi anni a pallavolo, con l’Arabona Volley di Manoppello, vincendo anche qualche titolo a livello provinciale/regionale. Lo sport mi ha fatto aprire la mente. Impari la convivenza, la solidarietà, la gentilezza ed il rispetto per sé stessi e per gli altri. Se vissuto in modo sano lo sport fa miracoli! Ho sempre sognato di continuare a giocare a pallavolo fino alla pensione sportiva ma per problemi fisici il mio sogno è stato infranto. Amo tantissimo il calcio, come anche la scherma, la ginnastica ritmica e artistica, l’atletica e tanti altri rami. Da piccola leggevo Il Messaggero con il Corriere dello Sport. Rifiutavo i libri a fumetti per sapere qualcosa sulle gare e sulle partite in generale. Tifo Roma, subito dopo anche il Pescara, il Frosinone e il Lanciano. Frosinone e Lanciano perché sono frentana ma ho anche metà sangue ciociaro e romano, quindi sono cose connesse anche alla propria terra d’origine. Sono e cerco di essere sportiva… sì sono sportiva anche con la Lazio, rivale eterna della Roma, che fondamentalmente è una bella squadra. Sono stata fortunata nel vedere, conoscere e regalare il mio libro al capitano Francesco Totti. Uomo e giocatore di altri tempi. Per i romani e per i romanisti Totti è sinonimo di Roma e Roma è viceversa lui. Grazie al Pescara Calcio a maggio è stata fatta una giornata di beneficenza a favore dell’AGBE di Pescara dove sono volontaria. Vedere i maggiori campioni del calcio scendere in campo per la tua associazione è stato stupendo. Non sembrava vero. A tutt’ora non trovo parole per ringraziare l’AGBE per questa opportunità. C’è anche un altro campione che sta nel mio cuore…purtroppo non romanista. E’ Federico Chiesa della Juventus. Fa strano tifare un giocatore diverso dalla tua squadra. Ma quando vedi impegno, passione e amore per ciò che fai, allora vuol dire che hai la capacità e la maturità per diventare campione non solo in campo ma anche fuori. E Chiesa lo è”.

Stai pensando di portare nel tuo libro nelle scuole?

“La pubblicazione del libro risale al 29 febbraio 2020. Dovevo andare nelle scuole per dare la mia testimonianza. Proprio nei luoghi dove capitano maggiormente episodi di bullismo. Ma purtroppo il covid ha bloccato tutto. Quindi sono andata avanti con le presentazioni e qualche testimonianza in un paio di parrocchie. Adesso, con l’avvio dell’anno scolastico, sto attendendo delle date per delle scuole medie limitrofe al mio paese. La cosa importante però sta nel quotidiano. Delle volte è anche emozionante enunciare la propria esperienza. Ma la cosa che rende speciali è aiutare le persone, in particolar modo i più sensibili, tutti i giorni. Alcune volte non bisogna solo ascoltare le parole che ci vengono dette ma bisogna osservare e sentire anche i silenzi delle persone. Questa è una delle più grandi forme di maturità”.

Come si perdona un bullo? Tu ci sei riuscita?

“Bella domanda! Sì, ho perdonato. Sono cristiana e credo nel perdono. Vorrei tanto un posto in Paradiso anche io. Ma nello stesso tempo, probabilmente sbaglio: non voglio avere più niente a che fare con il resto della mia vecchia classe (anche con chi si salvava). E’ capitato di rivedere un paio di ex compagni di classe. Li ho salutati, li ho trattati bene. Ma non sono voluta andare oltre ed ho troncato il discorso con loro già dall’inizio, facendo capire il male che mi avevano fatto. Un bullo, per essere tale, forse, avrà sicuramente problemi alle spalle. E’ difficile dispensare consigli a chi in realtà vorrebbe avere solo un aiuto. Ma bisogna ricordare che quello che fai, torna indietro. Se dai, così riceverai. Il bene genera bene e il male genera il male, per sé stessi e per gli altri. Sta a noi scegliere da che parte stare”.

pescara

Tra le tante attività nate grazie alla Scuola Macondo – L’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, ce n’è una che torna ad allietare il magico mondo dei lettori e si tratta del gradito appuntamento mensile con il Gruppo di Lettura.

Come spiega l’amministratrice della Scuola, Elisa Quinto: “Siamo molto felici di ricominciare con la seconda edizione di Macondo – Il gruppo di lettura della nostra Scuola. Si riunisce una volta al mese, online, per parlare del romanzo che i partecipanti hanno letto direttamente con l’autore (dove non è possibile, con il curatore o il traduttore). Il gruppo vede anche coinvolte librerie del territorio: la Ubik e la libreria Mondadori di Pescara, la Mondadori di Francavilla al Mare e la Libreria dei piccoli rimedi di Chieti, così da creare una vera e propria rete intorno al libro e alla lettura, uno scambio e una condivisione tra più realtà”.

Così prosegue anticipando alcuni aspetti del progetto: “Il gruppo quest’anno leggerà quasi tutti libri di autrici, iniziamo con una scrittrice cilena Lola Larra  e proseguiamo con Maura Chiulli, Kristine Maria Rapino, Valentina Farinaccio, Lorenza Stroppa. Ci è piaciuta l’idea di dare valore alle scrittrici, alle amiche della nostra realtà, quella della Scuola, che viene gestita da giovani donne e che gode della collaborazione di tante amiche: oggi è una cosa grande, potente, fare squadra, collaborare e lavorare insieme”.

“Non siamo sole però: leggiamo e ascoltiamo un recupero importante della letteratura legata all’Abruzzo, con lo splendido lavoro fatto dalla casa editrice Readerforblid e da Sandro Bonvissuto sul libro di Pietro Di Donato,”Cristo tra i muratori. Nella progettazione del gruppo ho pensato fosse interessante scoprire questo autore e necessario leggere questo testo. Perchè il gruppo di Lettura è on line? Solo così – risponde concludendo la responsabile – possiamo mettere insieme persone provenienti da tanti posti, che hanno visto e vissuto tante cose diverse e che quindi ci arricchiscono nel dibattito con l’autore, abbattendo le distanze”.

Il primo appuntamento è dunque per venerdì 21 ottobre alle ore 19 con Lola Larra e il suo romanzo Sprinters (Edicola Ediciones) insieme all’editore Paolo Primavera.

Un bambino di otto anni muore durante una battuta di caccia nei boschi di Colonia Dignidad.

Sono gli anni Ottanta e il villaggio di immigrati tedeschi fondato nel Sud del Cile dal carismatico Zio Paul, ex militante della Gioventù hitleriana, è un luogo isolato dal resto del mondo, con le proprie regole e i propri segreti ben custoditi.

Nessuno farà domande e della morte del piccolo Hartmut Münch rimarrà solo una tomba senza nome. Vent’anni dopo, Lutgarda, una donna ruvida e caparbia cresciuta nella colonia, decide di far luce sulla vicenda.

E sarà per mettere insieme gli ultimi tasselli di questo mistero che avrà bisogno dell’aiuto di un’altra donna, la disincantata voce narrante del romanzo, una giornalista che per anni ha inseguito senza successo i fantasmi di Colonia Dignidad.

Lola Larra ha pubblicato racconti e romanzi. È cresciuta a Caracas, ha lavorato come giornalista a Madrid per quasi quindici anni e nel 2006 è tornata a Santiago del Cile, dove è nata.

Nel 2019 ha vinto il prestigioso Premio Andersen per A sud dell’Alameda, illustrato da Vicente Reinamontes. Sprinters è il suo secondo libro pubblicato da Edicola.

Per partecipare contattare il 3703525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com.

 

by Redazione
cugnoli

Dopo il successo ottenuto con la prima edizione delle due antologie Il Canto di Flora e Il Canto di Zefiro, a cura dei critici letterari Massimo Pasqualone ed Eugenia Tabellione,  arriva la  seconda edizione dello stesso progetto e i due testi verranno presentati con declamazione delle opere contenute il 9 ottobre alle ore 16.30 nel prestigioso Palazzo Tinozzi di Cugnoli (PE), con i saluti dell’Amministrazione comunale e l’intervento dei curatori dei volumi e le letture degli scrittori Marino Appignani, Massimo Vito Avantaggiato Francesco Ciccarelli, Claudio Cirinei, Giuliano Commito, Bernardino Dell’Aguzzo, Concezio Del Principio, Massimo Del Zio Mario Di Paolo, Antonio Franzè, Gianfranco la Grassa , Roberto Lasco, Ireneo Gabriele Recchia, Stefano Simone, Angelo Vaccari, Eupremio Vestita, Antonio Zenadocchio, Anna Capitani, Lilliana Capone, Ginetta Carrubba, Maria Gabriella Ciaffarini, Antonella Colonna Vilasi, Antonella D’angelo Grazia, Depedri Anmary, Annah Dezio, Annarita Di Paolo, Lucia Ferrigno, Caterina Franchetta, Mariagrazia M. Rosaria Franco, Lilla Giancaterino, Lidia Mongiusti, Maria Luisa Parca, Annita Pierfelice, Annalisa Potenza, Maria Pia Putignano Angela Rossi, Lucia Ruocco, Aurora Sisi, Cristina Spennati, Eugenia Tabellione. Le copertine sono state realizzate dalla stessa Eugenia Tabellione per il  Canto di Flora e da Giovanna Maffei per Il Canto di Zefiro.

“Attraverso il linguaggio universale della poesia – dicono i curatori – sono stati esposti contenuti densi di emozioni e sentimenti. Rivive in questo ambizioso disegno il mito antico di Flora e Zefiro, simboli di rinascita e rinnovamento. La vita inarrestabile fiorisce in sintonia con una natura che la accoglie e la feconda, incurante di ogni affanno o avversità. Il soffio vitale di Zefiro

ispira poesia che Flora ricama su allori profumati. I due testi rappresentano, in maniera provocatoria, un tentativo di indagine sulle modalità di scrittura. Per questo motivo, si è pensato di dividere in due volumi, gli scrittori e le scrittrici.”

 

by francesca
chieti

L’Associazione “Noi del G.B. Vico” organizza un incontro,  giovedì 6 ottobre alle ore 18 all’Auditorium del Museo Universitario in viale IV Novembre a Chieti, sul calcio femminile insieme al giornalista teatino Franco Zappacosta il quale dialogherà con Giada e Giulia Di Camillo, calciatrici del Chieti Calcio Femminile, e Francesca Di Giuseppe che presenterà il suo libro L’evoluzione del gioco e il calcio femminile (Lupi Editore).

L’evoluzione del gioco dunque, dal semplice “ludens” al professionismo attraverso le voci di grandi sociologici come Allen Guttmann e il suo “Dal rituale al record”.

Lo studio che si intraprende tratta un argomento che solo negli ultimi anni ha avuto un’attenzione più ampia da parte di sociologi, psicologi e luminari in genere; ci riferiamo al mondo dello sport e in particolare al calcio nei suoi aspetti socio-culturali.

Al calcio e alle donne: un viaggio nella storia di questo sport, nelle sue radici più profonde fatte di incredulità, e stereotipi difficili da abbattere ma che, alcune grandi atlete come le sorelle Di Camillo, sono riuscite a superare con costanza e determinazione; il tutto sempre analizzato nel contesto storico e culturale del nostro paese.

L’incontro sarà impreziosito dall’intervento della dottoressa Laura Tinari responsabile del calcio femminile della LND Abruzzo.

Francesca Di Giuseppe nata a Pescara, laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Teramo. Giornalista e titolare del blog Postcalcium.it, il diario online dove racconta della sua grande passione: il calcio. L’evoluzione del gioco e il calcio femminile è la sua prima opera editoriale; è altresì co-autrice del libro Amati o amàti. Questione di accento (Masciulli Edizioni).

 

by Redazione
pescara

Saranno Francesco Coscioni (editore) e Valeria Leone a presentare presso la libreria Bookstore Mondadori di Pescara in via Milano, Ombra mai più di Stefano Redaelli per Neo Edizioni.

L’appuntamento, con l’autore, Stefano Redaelli professore di Letteratura Italiana presso la Facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia è per giovedì 22 settembre ore 18.30.

“Quando torni nel mondo, del mondo ti devi fidare”: per tre lunghi anni Angelantonio è stato ospite della struttura psichiatrica Casa delle farfalle, con sé porta il libro che ha scritto sulla follia, standoci dentro, e ora c’è un fuori che lo aspetta.

Il tempo ha lasciato segni profondi, sui suoi genitori improvvisamente anziani da cui fa ritorno, sul platano che aveva adottato quando era ragazzo, in una società che adesso lo guarda con sospetto perché “è stato lì”.

Non sempre si comprende ciò che è vitale, ma c’è una fragilità che accomuna tutti, matti e sani, buoni e cattivi, che parla una lingua misteriosa, e dice parole che Angelantonio dovrà imparare insieme a chi incontrerà.

Con Ombra mai più, Redaelli continua il suo racconto sulla follia del mondo e la saviezza dei folli, sceglie una prosa precisa e raffinata, le cui radici attingono a una inaspettata poesia.

Addottorato in Fisica e in Letteratura, s’interessa dei rapporti tra letteratura, medicina, scienza e spiritualità. Tra le sue pubblicazioni scientifiche: A 40 anni dalla legge Basaglia: la follia, tra immaginario letterario e realtà psichiatrica (DiG, 2020), Nel varco tra le due culture. Letteratura e scienza in Italia (Bulzoni, 2016), Le due culture. Due approcci oltre la dicotomia (con Klaus Colanero, Aracne, 2016). Per la narrativa ha pubblicato la raccolta di racconti Spirabole (Città Nuova, 2008) e il romanzo Chilometrotrenta (San Paolo, 2011).

Con Neo Edizioni ha pubblicato il romanzo Beati gli inquieti, Selezione Ufficiale Premio Campiello, Premio Napoli e Premio Flaiano 2021, e il romanzo Ombra mai più. 

pescara

A Pescara, venerdì 23 alle ore 10:30, verrà inaugurata una Little Free Library in via Venezia, presso l’aiuola antistante la Numismatica Castaldi. L’invito è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare.

Una Little Free Library è una casetta di legno destinata a riempirsi di libri di ogni genere. Chiunque può accedervi e prendere un libro. L’unica condizione prevista è portarne un altro per condividerlo.

L’idea da realizzare è sì quella di stimolare la voglia di leggere, ma anche e soprattutto favorire il piacere della socialità. Un’iniziativa come questa punta ad avvicinare le persone, favorire lo scambio di opinioni e accogliere il piacere di contribuire a uno spazio che è già della collettività.

La diffusione delle Little Free Library parte nel 2009 negli USA. Poi, il progetto è arrivato a Berlino, Reykjavík, Roma, che ha aperto i battenti nel 2012, e via di seguito. A distanza di dieci anni, anche Pescara ora è ufficialmente tra gli esempi italiani.

La casetta è stata installata all’interno di un’aiuola sperando che via Venezia possa dare più spazio al fiume di ragazzi che quotidianamente abita le scuole del quartiere. E che rastrelliere e panchine possano sostituirsi alla sovrabbondanza di automobili destinata perlopiù a intasare inutilmente la strada.

Al momento l’entusiasmo è tanto, le persone che donano libri sono numerose e una ragazzina si è già informata per replicare il progetto. Intanto, nel quartiere, i passanti si fermano e dialogano più spesso.

La Little Free Library è stata realizzata da Fabrizio Ciccarelli con tutto materiale riciclato. L’idea è partita da Margherita Sassi, che la sta gestendo assieme ad Angelo Castaldi.

pretoro

Sarà l’attore abruzzese Federico Perrotta a dialogare con l’ambasciatore d’Abruzzo Gino Bucci, alias L’abruzzese Fuori Sede che sarà a Pretoro (Chieti) sabato 17 settembre alle ore 18 a piazza dietro Corte per la presentazione di Rime Toscibili: uscito il 7 luglio per Ricerche&Redazioni, il libro continua il tour per tutto l’Abruzzo che ha vissuto in compagnia di Bucci un’estate divertentissima e differente. Con i disegni in copertina e all’interno del volume di Lud’d, il libro gode anche della benedizione dell’amatissima Donatella Di Pietrantonio (quarta di copertina).

Il Premio Campiello Remo Rapino, invece, nella sua prefazione al libro parla di “un geniale percorso sugli intriganti sentieri della dialettologia. Un invito lieve al ridere e al sorridere, anche di noi stessi, parlando alla mente e al cuore di tutti, al di là dei confini territoriali e delle differenze dialettali. Insomma un umile rosario di ‘mattità’ che, di fatto, aprono alla conoscenza come alla valorizzazione dell’Abruzzo e della cultura abruzzese, che, sotto sotto, è terra misteriosa e intricata. Svelare segreti e sentimenti è come camminare a zonzo per i piccoli paesi, facendo emergere le minime anime di questi, cercando di superare un aspetto tipico del carattere abruzzese, già messo in luce da Ennio Flaiano ‘… quello del pudore dei propri sentimenti’ o di stare, senza vergogna alcuna, dalla parte dei cafoni come insegna la scrittura di Ignazio Silone…”.

E così senza segreti e con tanto sentimento anche Pretoro potrà divertirsi in nome dell’Abruzzo in occasione di un appuntamento voluto dal sindaco Diego Giangiulli, il quale ammette: “sicuramente Pretoro non poteva sottrarsi ad un simile appuntamento infatti con Federico e Gino non portiamo nel borgo solo risate e cultura, ma portiamo la vera essenza dell’Abruzzo e le innumerevoli sfumature di una regione spontanea e schietta che si fa conoscere senza filtri ma non abbandona mai le sue tradizioni”.

L’evento è patrocinato dal Comune di Pretoro. In caso di condizioni meteo avverse l’evento si terrà presso il Museo dell’Arte “N. D’Innocenzo”.

 

castelfrentano

Per le edizioni di Irdidestinazionearte esce il secondo volume dei paesi a piedi Castel Frentano a piedi, con i testi del critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone e le foto di Vincenzo Talia.

Dopo il successo di Francavilla a piedi, questo secondo volume mostra le straordinarie bellezze artistiche ed architettoniche del paese dei bocconcini, con diversi percorsi a piedi.

“Castel Frentano è un paese pieno di sorprendenti opere d’arte, dalle chiese ai palazzi, ai vicoli e merita di essere conosciuto in ogni dove” scrive Pasqualone.