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Tag Archives: cultura abruzzo

Ortona

Nella notte di San Lorenzo, nella galleria d’arte Vigna di Villa Caldari a Ortona, è stata inaugurata la mostra personale di pittura di Stefania Barile, a cura dl critico d’arte Massimo Pasqualone.

In questa mostra l’artista propone quadri, disegni ed installazioni, alcune di queste interattive che, partendo da un moto del subconscio, cercano di trovare una forma per interpretare la realtà nelle sue ombre e nelle sue contraddizioni, approdando ad una visione collettiva del malessere contemporaneo.

Stefania Barile nasce in Puglia nel 1979. Conseguita la maturità linguistica, si trasferisce in Abruzzo e si laurea in Traduttori e Interpreti. Dopo gli studi universitari segue un corso di Computer Grafica che l’avvicina alla comunicazione visiva ed alla fotografia.

Lavora come traduttrice, ma continua a disegnare, a dipingere, a manipolare immagini. Viaggiando per passione e per lavoro, visita i musei delle principali capitali europee e si avvicina all’arte contemporanea.

Si è sempre dedicata alla lettura ed alla scrittura, ma solo di recente ha pubblicato due poesie nelle antologie curate dal critico Massimo Pasqualone. Ha partecipato, come giurata, a concorsi letterari internazionali.

“È veramente una bellissima esperienza questa del 10 agosto, la notte di San Lorenzo – ha sottolineato il curatore della mostra, Massimo Pasqualone – con questa artista, Stefania Barile, che ci sorprende per la capacità che ha di dare delle soluzioni attraverso le sue opere in questa bellissima galleria. L’evento è foriero di ulteriori successi e noi facciamo tanti auguri all’artista. Espressionismo astratto con riferimenti all’arte contemporanea, show painting, dripping e un linguaggio davvero originale con le installazioni. In queste opere c’è la possibilità di dire le emozioni attraverso l’opera d’arte, questo confronto con la storia dell’arte, anche ironico, quindi uno strumento d’arte che a me piace molto”.

“È la prima mostra personale di questa artista – ha rimarcato il direttore della galleria Vigna, Vassilis Dragani – la quale ha partecipato già a diverse collettive, ma per la prima volta mette in mostra le sue opere tutte insieme. Queste opere esprimono il profondo stato d’animo di Stefania Barile, si vede tutta l’intensità emotiva nella tela, ogni opera caratterizza una parte della sua vita, infatti anche la mostra è strutturata in diverse aree, per ogni area abbiamo un diverso periodo storico dell’artista che si esprime attraverso diverse raffigurazioni pittoriche. Stefania tuttavia oltre ad esprimersi tramite i quadri ha predisposto anche alcune installazioni che sono situate nella parte finale della mostra le quali creano un collegamento diretto fra l’artista e il visitatore. In questo caso il visitatore non si presta ad essere semplicemente uno spettatore lontano e assente, ma partecipa direttamente all’opera d’arte, in questo senso si crea un collegamento diretto con l’artista tramite  un’operazione di creazione in tempo reale dell’opera d’arte. Questa mostra si colloca all’interno del Vigna Summer Festival, che è alla sua prima edizione, speriamo che possa continuare anche in futuro proprio perché noi vogliamo insistere, vogliamo perseverare, vogliamo portare la forza dell’arte, della cultura in questo piccolo borgo che ha sofferto tantissimo l’anno scorso a causa del Coronavirus e che sta continuando a soffrire, come del resto tutta l’Italia e tutta l’Europa per la pandemia, ma si è risollevato e si deve risollevare sempre di più grazie alla forza dell’arte, della cultura e di tutta la comunità”.

“Questa mostra è stata concepita per esprimere sostanzialmente un passaggio artistico – ha spiegato l’artista Stefania Barile – quindi una rappresentazione del subconscio dell’artista fino ad una visione collettiva della realtà. Sostengo che ognuno è un creatore al suo interno, quindi, come diceva Picasso, voglio comunicare che ognuno è un artista svegliando il creatore che è in sè. Ci abita sicuramente fino ai 6 anni, quando siamo bambini, quindi svegliando questo creatore, si parte proprio dal subconscio, cioè da quello che abbiamo dentro e che vogliamo esprimere, però arriviamo ad una consapevolezza artistica soltanto quando ci rivolgiamo poi al collettivo. Quindi abbracciamo i problemi, che sono quelli della società, e in qualche modo cerchiamo di dare il nostro contributo. È la mia prima mostra personale, ne ho fatte altre ma in contesti meno formali, mi aspetto che ognuno dica la sua: la società è formata da tanti pareri, dal positivo al negativo, con tante sfumature. Ogni parere è ben accetto perché forma una parte di società, facciamo parte di un tutto, grazie al cielo siamo in una democrazia e non la pensiamo tutti allo stesso modo”.

 

by Redazione
Teramo

Giovedì 12 alle 10,30, presso la sala espositiva di via Nicola Palma, si terrà la conferenza stampa indetta dal Comune di Teramo.

L’associazione Culturale LibereMenti, con il Patrocinio del Comune di Teramo, e i contributi del BIM e della Fondazione Tercas, presenta la seconda edizione di Extemporamnia, il Festival Internazionale della Pittura Estemporanea di Teramo.

La città di Teramo, nelle giornate del 21 e 22 agosto, si trasformerà, nuovamente, in un grande palcoscenico a cielo aperto in cui centinaia di artisti si esibiranno nell’estemporanea di pittura notturna più grande d’Italia.

Il tema dell’evento per questa seconda edizione sarà La donna nell’arte tra pari opportunità e prevaricazioni, un progetto di comunicazione su un argomento di attualità per cui la sensibilizzazione sembra non essere mai abbastanza.

Il premio, intitolato al pittore teramano Gennaro Della Monica, sta richiamando artisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.

by Redazione
premio Dean Martin

Si è svolta in piazza Galli a Montesilvano la cerimonia del prestigioso premio Dean Martin assegnato agli abruzzesi Casadilego, Donatella Di Petrantonio, Gino Bucci alias l’Abruzzese fuori sede, Maxi Manzo, Rosanna Di Michele e Claudio Ferrante, che hanno contribuito a diffondere, attraverso il loro talento personale, il carattere forte della cultura e delle tradizioni abruzzesi, grazie anche al legame conservato con le proprie origini.

Legame che ha suscitato una vera e propria ricerca, esaltando i valori umani e del territorio come nel caso di Maxi Manzo, che in campo musicale ha fuso ritmi argentini con sonorità del nostro meridione e dell’ambasciatrice della cucina abruzzese Rosanna Di Michele, capace di riproporre odori e sapori nostrani, conquistando i party della Grande Mela.

Sul palco del Premio, giunto alla XIII edizione, sono saliti Gino Bucci, portavoce sui social di detti e proverbi abruzzesi, che sfociano in spunti di riflessione intrisi di saggezza antica e la narrazione, con la voce di Tiziana Di Tonno, di legami e passioni del mondo di Donatella Di Pietrantonio, capace di portare alla fruizione di un vasto pubblico con le 25 traduzioni dell’Arminuta una creatura schiettamente abruzzese.

Grande risalto di pubblico ha avuto la giovanissima vincitrice di XFactor 2020 la cantante Casadilego, commossa ed emozionata per il riconoscimento ricevuto al suo notevole talento, che promette una fulgida carriera.

Sono emerse la personalità e i talenti senza autocelebrazioni, mentre l’Orchestra Dean Martin, diretta da Antonella De Angelis, ha esaltato e accompagnato con stile i premiati attraverso intermezzi musicali e la voce di Marco Felicioni, capace di interpretare le migliori canzoni di Dean Martin, ispiratore delle serata e del premio.

È l’Abruzzo e i suoi fedeli e tenaci ambasciatori nel mondo che hanno preso voce sul palco, grazie alla sapiente direzione artistica di Alessandra Portinari, che ogni anno individua storie e persone da raccontare, attirando il numeroso pubblico.

Il momento saliente si è avuto nel finale di serata con la premiazione di Claudio Ferrante, virtuoso condottiero di battaglie per i diritti delle persone disabili.

Foto di Stefano Celiberti

by Redazione
bucchianico

Si è svolta la scorsa sera in pieno centro storico la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale Città di Bucchianico.

Si tratta di un concorso letterario composto da tre sezioni: Racconto su feste popolari e tradizioni d’Italia, Videopoesia e Poesia umoristica.

La giuria, presieduta da Massimo Pasqualone, è composta da: Eugenia Tabellione, Ivana Torto, Stefania Di Menna, Eugenio Di Fulvio e Dania Cavallo.

“Principalmente per merito della Pro Loco – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Bucchianico, Gianni Di Prinzio – abbiamo creato questo concorso letterario perché la cultura non è mai abbastanza. Vista la risposta dei partecipanti che abbiamo avuto siamo oltremodo contenti del successo. Naturalmente conosciamo benissimo la situazione che ci limita nelle presenze sia dei premiati, ma anche quella degli spettatori, viste tutte le prescrizioni. Però noi rispettiamo le regole, ci adeguiamo e speriamo nella prossima edizione di poter superare queste difficoltà. Ci sono stati tanti partecipanti da fuori regione, la location merita, è abbastanza bella da vedere nonostante la ‘gabbia’ che abbiamo dovuto fare per il rispetto del green pass, ma sorridiamo di questa cosa”.

“Uno degli obiettivi principali della Pro Loco è quello di risaltare la cultura letteraria nostra – ha sottolineato la presidente della Pro Loco di Bucchianico, Dania Cavallo – quindi abbiamo deciso di organizzare il Primo Premio Internazionale Città di Bucchianico. Siamo molto orgogliosi della risposta positiva che abbiamo riscontrato, proprio per questo ci tenevo a ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nella realizzazione di questo evento. Hanno partecipato numerose persone da tutta Italia e siamo molto orgogliosi di questa risposta positiva nonostante il periodo difficile”.

“Sono davvero onorato di presiedere questa giuria, il Primo Premio Internazionale Città di Bucchianico per la Letteratura – ha affermato il critico d’arte e presidente di giuria, Massimo Pasqualone – ci sono tre sezioni, tantissimi premiati. Oltretutto è una serata un po’ particolare perché è la prima sera in cui sperimentiamo il green pass all’aperto per questi eventi, l’organizzazione risponde benissimo, abbiamo centinaia di partecipanti, i premiati vengono da tutta Italia, il risultato è bellissimo, la patria di San Camillo, Bucchianico, è meravigliosa. La letteratura ha la capacità di salvarsi anche da queste situazioni un po’ particolari, la scrittura ci salva sempre e ci ha salvati anche durante il periodo della pandemia”.

by Redazione
Torrevecchia teatina

La scorsa sera nella sala consiliare del Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina, alla presenza del sindaco Francesco Seccia e del critico d’arte Massimo Pasqualone, è stata inaugurata la mostra degli allievi di pittura al terzo anno del corso dell’associazione Kalόs tenuta dal presidente Daniela Ricciardi.

Le opere in mostra (olio su tela, con tela di diverse dimensioni) sono circa un centinaio. L’evento ha aperto di fatto le serate del Festival di Lettera d’Amore.

Kalόs è una associazione artistico culturale che si occupa di promulgare e sensibilizzare al bello con sede a Torrevecchia Teatina e conta 114 soci.

“Devo dire che anche l’evento di stasera, che fa parte del Festival di Lettera d’Amore – ha esordito il sindaco di Torrevecchia Teatina, Francesco Seccia – ha riscosso notevole successo. Il del Festival di Lettera d’Amore è giunto ormai alla 21a edizione, per noi è una sorta di punto fermo negli eventi estivi. Quest’anno è chiaro che ci siamo dovuti un po’ ridimensionare come eventi, però abbiamo cercato di puntare molto sulla sostanza e l’evento di questa sera ha dato un grosso contributo. Pensare che siamo partiti da una serata di un concorso letterario, poi anche grazie al lavoro di chi mi ha preceduto è nato il Museo della Lettera d’Amore e adesso siamo arrivati al Festival Internazionale dove abbiamo avuto tanti ospiti tra cui Giobbe Covatta e Puoi Avati, per citarne alcuni. Magari in questi due anni purtroppo abbiamo dovuto un po’ contenere i toni non sapendo di volta in volta quali erano le restrizioni e quali fossero le precauzioni da prendere, soprattutto anche per gli ospiti che magari hanno trovato difficoltà a venire. Però continuiamo con questa manifestazione e speriamo che abbia anche un ulteriore futuro. La cultura è il territorio nel senso che fino a quando la cultura si esprime sia all’interno della cittadinanza che delle amministrazioni il territorio può crescere e dalla cultura il territorio può ricevere tanto perché si possono creare delle connessioni, dei circuiti (turismo, museo) che portano in alto non solo il nome del paese, ma che costituiscono anche il substrato per la crescita sociale ed economica del nostro paese”.

“L’associazione Kalόs ha voluto mettere in mostra gli studenti del laboratorio di pittura con la maestra Daniela Ricciardi – ha affermato il critico d’arte, Massimo Pasqualone – un evento bellissimo, al Palazzo Ducale con dieci artisti, dieci allievi, dieci studenti di questa bravissima maestra. Un’associazione che sta facendo tantissimo per il territorio, soprattutto per la nostra Torrevecchia Teatina di cui sono originario, sono orgoglioso di essere qui nel Palazzo Ducale e sono contento di aver inaugurato questa mostra. Sono tempi in cui abbiamo bisogno di arte, di poesia, di musica, di tante cose. Sono tempi di preoccupazione e di incertezza e allora la pittura e l’arte in generale possono dirci la bellezza”.

“È un evento molto importante per quanto riguarda la nostra associazione e la nostra cittadina che ci ospita – ha sottolineato la presidente dell’associazione Kalόs, Daniela Ricciardi – è la seconda mostra degli allievi del corso di pittura dell’associazione Kalόs che si occupa di arte e cultura nella splendida location del Palazzo Valignani di Torrevecchia, ospiti dell’amministrazione comunale, che ci accoglie da quando abbiamo fondato questa associazione. Presentiamo una mostra con cento dipinti ad olio degli allievi del corso di pittura, al terzo anno del corso dell’associazione. È un evento molto bello e molto sentito dalla cittadinanza che ha partecipato a questa nostra serata, abbiamo avuto un bel riscontro e ci ha fatto molto piacere. Come evento serale abbiamo aperto il Festival di Lettera d’Amore che è un Festival noto ormai a livello internazionale e ci fa molto piacere averlo aperto con questo nostro incontro. Ai miei allievi voglio trasmettere la potenza dell’arte e il fatto di trovare un grande canale di espressione attraverso quello che può essere il dipinto o la scrittura di una poesia o la semplice partecipazione ad una giornata di pittura en plein air, è impagabile tutto questo”.

by Redazione
Settembre Sacalino

Presentati nella Delegazione comunale di Chieti Scalo, la rassegna degli Eventi Scalini che animeranno l’Estate Teatina a partire dal 28 agosto e che il 18 settembre culmineranno con la Notte Gialla e il concerto di Nek. Alla conferenza erano presenti il sindaco Diego Ferrara, gli assessori a Eventi e Commercio Paolo De Cesare e Manuel Pantalone, Emanuele La Plebe per l’organizzazione di alcune delle manifestazioni e una rappresentanza del Nek fan club locale.

“La città ha avuto tante emergenze, non ultima quella dell’acqua, che stiamo vivendo drammaticamente in questi giorni – così il sindaco Diego Ferraraper questo le serate a cui sto volontariamente partecipando e che sono molto partecipate anche dai cittadini, rappresentano molto per la nostra comunità. C’è tanto pubblico ai tantissimi eventi che, pur fra mille difficoltà, siamo riusciti a mettere in campo e vedere tante persone e il tutto esaurito ad appuntamenti grandi e piccoli è stato piacevole e significativo. È segno che la partecipazione materiale, nonostante le problematiche economiche, sanitarie e sanitarie, è espressione del bisogno di emozionarsi, di trovare nel benessere immateriale, sollievo per il vissuto di questi mesi. L’arte e le manifestazioni sono la cosa più importante, ora, per riavvicinare le persone, per alimentare nuova solidarietà. Io da sindaco voglio vedere la città stare meglio e sono molto felice che gli eventi la interessino tutta, parte alta e parte bassa, centro e periferie”.

“Siamo davvero lieti di presentare con largo anticipo anche la rassegna del Settembre Scalino, un traguardo conseguito dopo un lavoro importante e corposo e con la speranza di poter tornare a organizzare eventi senza limitazioni legate alla pandemia – così il vice sindaco e assessore agli Eventi, Paolo De Cesare –  Oggi, rispettando tutte le prescrizioni che le normative covid impongono e tutto ciò che è necessario per svolgere una o più manifestazioni in totale sicurezza per i partecipanti, noi vedremo nuovamente animata anche Chieti Scalo e questi eventi scalini sono un’altra promessa mantenuta, che il 18 settembre culminerà con una Notte gialla dedicata al commercio e alla grande musica, con il concerto di Nek in acustico. La novità più importante è che ci saranno due eventi apicali, dando valore alle periferie, a San Martino, sabato 11 settembre, con Adolfo Sebastiani e il tributo alla musica di Adriano Celentano e a Brecciarola, dove domenica 12 settembre si esibiranno I 4 Santi a Brecciarola. Venerdì 10 settembre si comincerà con una serata di danza a Piazzale Marconi, il 16 settembre anche Anfass& Friends, con i ragazzi interpreti di una serata dedicata all’attività dell’associazione. Venerdì 17 settembre serata di gala che metterà insieme tutte le associazioni culturali che hanno collaborato. Il 18 si arriva al clou con il concerto-evento di Nek che sarà accompagnato da altri piccoli eventi nelle strade adiacenti a piazzale Marconi, dove il cantante si esibirà. Si parla di un programma che mancava da qualche anno in città e che abbiamo voluto dedicare a questa importante parte di Chieti. La Notte gialla predispone l’apertura dei negozi oltre l’orario solito, con la speranza che tanta affluenza possa giovare al tessuto commerciale cittadino.

Lo spirito è positivo è propositivo, organizziamo anche questa importante rassegna per arricchire l’estate teatina che finora, contrariamente a quanto dice qualcuno, sta ottenendo un ottimo successo sia come partecipazione, sia a livello di qualità e organizzazione. Lo facciamo in modo da ragionare su un cartellone unico, offrendo alla città spettacoli in sicurezza: in attesa di Nek, la rassegna Chieti sotto le stelle, proporrà un altro big della musica italiana, qual è Fabio Concato, che l’11 agosto si esibirà alla villa comunale. Sia questo che quello del 18 settembre, saranno eventi in bolla, circoscritti, fruibili con green pass e prenotazione su Ciao Ticket, al costo simbolico di 1 euro”.

“Il cartellone è un fatto oggettivo, perché torniamo a dare alla città tanti eventi, lavorando in modo che si possa dare un’offerta ampia, di qualità ed eterogenea – così l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – Con la Notte gialla, gli eventi scalini e Nek, i fatti oggettivi si arricchiscono di un impegno mantenuto. Sarà un dovere da parte nostra invitare tutte le attività commerciali a stare aperte per fruire dei benefici derivanti dal concerto e dall’attrattività che sarà in grado di sollecitare. Un format destinato a crescere e a migliorare negli anni a venire, su cui lavoreremo subito, alla fine di questa estate, con la speranza che la pandemia passi”.

“Abbiamo pensato alla Notte gialla per essere più esclusivi, adottando un format diverso, iniziando un trend nuovo, il giallo è il colore della luce, quindi una notte di rinascita e cercheremo di vestire la città con questo colore – così Emanuele La Plebe, collaboratore per gli eventi della Notte gialla – Ci saranno punti-musica che faranno da corollario all’evento centrale, tribute band dei Depeche Mode, dei Pink Floyd, degli 883 che stanno aderendo alla proposta ancora in progress dell’evento. Nek è un artista internazionale, che parla a più generazioni e che prevede un’organizzazione ad hoc per le presenze che saranno numerosissime. Ci saranno dei varchi per affluire e defluire dalla piazza e dare alle attività commerciali anche sfogo per il pubblico. Nel limite del possibile daremo vita a un evento che arriva a Chieti dopo cinque anni di totale attesa e mancanza di eventi in una parte di città importante e troppo spesso trascurata”.

by Redazione
Rocca San Giovanni

Insignito del Pegaso d’oro ai Premi Flaiano 2021, Gli occhi di Liborio, il film documentario ispirato al romanzo Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio dello scrittore lancianese Remo Rapino, vincitore del Premio Campiello 2020, arriva sul grande schermo: sarà trasmesso, infatti, nella sola serata di domani, venerdì 6 agosto, alle ore 20:30, al cinema CiakCity, situato presso il centro commerciale Polycenter di Rocca San Giovanni (Ch). L’ingresso è gratuito.

Il docufilm, prodotto da Rete8, è nato da un’idea del direttore della medesima testata, Carmine Perantuono, in collaborazione con l’Agenzia Scribo di Giuseppina e Nicoletta Fazio, ed è stato realizzato con la regia di Antonio D’Ottavio e con il supporto di Alessandro Lanci, cui si devono le riprese aeree della città di Lanciano, mai nominata esplicitamente nel romanzo, ma facilmente identificabile attraverso indizi e riferimenti toponomastici. La colonna sonora è a cura del Maestro Davide Cavuti.

Nel corso del film, che vede protagonista l’autore stesso, si susseguono e si alternano alcune letture scelte dal libro, interpretate da attori, scrittori e artisti abruzzesi: voci che hanno dato fiato alla storia del cocciamatte Liborio, che si dispiega lungo il corso del XX secolo, dal 1926 al 2001. I lettori d’eccezione sono, in ordine di comparsa: Rossella Mattioli, Edoardo Oliva, Giuseppe Mascitelli, Marcello Marciani, Gabriele Tinari, Domenico Galasso, Annalica Casasanta, Cristian Zulli, Milo Vallone, Giacomo Vallozza, Domenico Turchi, Fabio Celenza, Dario Rapino.

by Redazione
Moscufo

Dal teatro alla musica: la vera missione dell’associazione culturale Cultour Moscufo presieduta da Mimmo Ferri procede con maggiore entusiasmo dopo il boom di presenze registrate in occasione della serata tutta abruzzese in compagnia dell’attore fiero delle proprie origini, Federico Perrotta che ha portato nel borgo di area vestina il suo cavallo di battaglia, lo spettacolo “Io sono Abruzzo”.

Ora è tempo di canzoni, ricordi, emozioni: è la volta della vera Tribute Band di Vasco Rossi che ormai da tanti anni si fa strada in tutta Italia, i Kom, capitanati dalla voce di Mirco Salerni.

Venerdì 6 agosto la band sarà a Moscufo alle ore 21.30 a Largo Garibaldi per un appuntamento all’insegna della musica d’autore che darà tono e voce alle bellezze naturali, artistiche e monumentali del borgo, seppur con le dovute precauzioni.

“Federico Perrotta ci ha regalato in circa due ore di spettacolo ciò di cui avevamo davvero bisogno: volevamo ridere. Probabilmente molti di noi avevano dimenticato il potere terapeutico di una risata – commenta Mimmo Ferri. – Per me e gli associati di Cultour Moscufo è stato emozionante vedere una piazza composta ma gremita di persone desiderose di tornare a vivere e lasciarsi alle spalle le preoccupazioni, seppur per poco tempo. E’ stata una serata serena ed allegra, ed anche Moscufo appariva differente sotto i riflettori: ha recuperato colore e presenze”.

A tal proposito il progetto culturale dal titolo I colori del borgo ideato da questa associazione ha come obiettivo la riscoperta e la conoscenza del piccolo borgo vestino: edifici, monumenti, colori  pieni di mille sfumature che si inseguono sono il segno dell’appartenenza ad un territorio che parla di tradizioni da riscoprire e tramandare.

“La seconda serata promossa dall’Associazione Cultour Moscufo, per questa estate  – spiega Ferri – in collaborazione con il Genio della Brace e Il Moscufo Gospel Choir è dedicata alla musica e si tratta di un appuntamento che vuole dare spazio anche alle famiglie ed ai giovanissimi che amano il genere musicale che animerà Moscufo infatti i Kom sulla scia del grande Vasco Rossi, mettono più generazioni d’accordo. Sarà un momento ricco di ricordi per quanti seguono l’artista da anni, ma per molti sarà soprattutto una serata in musica: non dimentichiamo infatti che il Covid ha penalizzato molto questo settore artistico che noi, nel nostro piccolo e con l’impegno, anche dello stesso pubblico, vogliamo proporre”.

L’appuntamento gode anche del patrocinio del Comune di Moscufo e della Regione Abruzzo. Si ricorda che la serata sarà organizzata nel pieno rispetto delle norme anti Covid, e prevede anche la possibilità di cena all’aperto. Per info e prenotazioni il numero è 324.8975332.

 

by Redazione
Premio Scanno

Il prossimo 18 settembre torna il Premio Scanno Riccardo Tanturri, in coincidenza con i festeggiamenti del patrono Sant’Eustachio.

Dopo l’interruzione forzata dovuta alla pandemia mondiale, la Fondazione Tanturri è lieta di comunicare che la storica manifestazione culturale, seppure in modalità ridotta, riprende con spirito di rigenerazione e fiducia nel futuro, auspicando una ripartenza in sicurezza anche nella vita sociale e culturale.

Una 46esima edizione speciale, che prenderà la forma di un convegno in diretta streaming in cui verranno analizzati questi ultimi due anni di pandemia, secondo un approccio orizzontale e interdisciplinare.

Il convegno, intitolato La società in quarantena e il biennio pandemico, a causa delle misure di contenimento del Covid, si svolgerà in presenza solo con i relatori e gli addetti ai lavori nella ex sala consiliare, messa a disposizione dal Comune di Scanno, dalle ore 17 alle 19, ma sarà trasmesso online e si potrà quindi partecipare stando comodamente seduti sul divano.

I relatori saranno Anna Simone dell’Università suor Angela Benincasa di Napoli e Giulio Moini dell’Ateneo La Sapienza di Roma. Infine verrà premiato, come da tradizione, l’autore di un libro selezionato dalla giuria di esperti.

“Affronteremo i vari aspetti di questa difficile stagione, in cui ci siamo trovati a fronteggiare una crisi sanitaria, economica e sociale globale tra le più drammatiche del nostro tempo”, afferma il presidente del Premio Manfredi Tanturri “la voglia di ripartire è forte, e lo faremo con tutta la cautela che questi tempi ci impongono. Il Premio quest’anno analizza la società sopravvissuta al Covid dal punto di vista delle Scienze sociali empiriche, includendo la premiazione di un’opera che illustra approfonditamente questa situazione. La prudenza è ancora necessaria, infatti considero questa edizione un momento di riflessione per raccogliere energie, idee e soprattutto per non farsi fermare dalla pandemia ma guardare alla rinascita”.

Il Premio Scanno, che nel settore rientra tra i più importanti e ambiti d’Italia, ha sempre voluto avvicinare le persone e unire i popoli, portando pezzi di mondo e di vita vissuta in Abruzzo. L’ultimo premiato, nella sezione Letteratura, è stato il compianto Paolo Maurensig nel 2019, una delle voci più significative nel panorama del romanzo italiano contemporaneo, per il volume “Il gioco degli dèi”.

Il Covid in questi ultimi due anni, segnati da tanta sofferenza e innumerevoli vittime, ha creato disagi a tutti noi.

La paura, la sensazione di costrizione, la mancanza di momenti di socialità e il dispiacere per non poter assistere a un concerto o visitare una mostra sono sensazioni che tutti abbiamo provato, e quindi la Fondazione Tanturri ha deciso di tornare a dare vita alla manifestazione, chiaramente nel pieno rispetto delle regole anti-contagio.

“Sarà un’edizione in modalità mista, sia in presenza che online”, spiega Paolo De Nardis, segretario generale del Premio, “e rappresenterà un trampolino di lancio per il Premio Scanno 2022, quando finalmente prevediamo, senza soverchi e ingenui ottimismi, di tornare all’organizzazione dell’evento secondo le modalità e gli schemi tradizionali”.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni: “L’atteso ritorno del Premio Scanno tra le mura della nostra città, seppure in maniera ridimensionata, ci porta a pensare ad una nuova ritrovata normalità. Come sempre sosterremo e accoglieremo la manifestazione con il calore e l’affetto che abbiamo sempre manifestato nei confronti suoi e della Fondazione Tanturri”, è il saluto del primo cittadino.

Il Premio, patrocinato da Comune di Scanno, Provincia dell’Aquila e Regione Abruzzo, annovera nel suo albo d’oro nomi del peso di Edna O’Brien, il Nobel Peter Handke, Folco Quilici, Mario Soldati, Mario Vargas Llosa, Banana Yoshimoto, Harold Bloom e molti altri.

Tutti hanno attraversato le caratteristiche vie di questa perla dell’Abruzzo incastonata tra le montagne, e così tornerà ad essere.

by Redazione
Chieti

È stato presentato lo scorso pomeriggio alla Casina dei Tigli di Chieti il libro di Lavinia Colasante, Mille volti di me. I pensieri dell’anima, per le edizioni Irdidestinazionearte

Alla presentazione sono intervenuti Eugenia Tabellione, referente nazionale irdidestinazionearte per la letteratura, Massimo Pasqualone, critico letterario e predatore del libro, Italo Radoccia, magistrato e poeta. Letture di Lavinia Colasante. Il libro è impreziosito dalle foto di Mattia Colasante.

“Sono davvero contento che ci troviamo al centro culturale della città di Chieti – ha affermato il critico letterario, Massimo Pasqualone, autore della prefazione – alla Villa Comunale, il centro della cultura da decenni con questo libro molto bello di una giovanissima scrittrice. Una ragazza di 15 anni, studentessa del Liceo Classico, Lavinia Colasante,ho avuto l’onore di curare la prefazione, le foto sono del fratello di Lavinia, Mattia. Una ragazza davvero promettente, che ho voluto stimolare verso la scrittura, con l’inserimento di poesie e di racconti, una scrittura molto particolare, sono rimasto molto meravigliato. Poi un evento molto bello, un preserale qui a Chieti molto bello, piacevolissimo, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Noi guardiamo i giovani sempre in modo negativo, abbiamo pensieri e pregiudizi anche negativi, invece una ragazza di 15 anni che ama leggere, scrivere, che vive nel mondo dell’arte, stimolata anche dalla famiglia, è davvero un buon segnale per guardare al mondo dei giovani con ottimismo”.

“Dopo la collaborazione che abbiamo avuto l’anno scorso con Massimo Pasqualone con l’organizzazione della mia mostra fotografica – ha ricordato il fotografo Mattia Colasante – abbiamo deciso di continuare questa collaborazione anche quest’anno con la pubblicazione della prima raccolta di scritti di mia sorella Lavinia dove ho collaborato e curato tutta la parte fotografica del libro, tra cui appunto la copertina e tutte le immagini interne del libro che sono state accuratamente selezionate e curate. La mia passione per la fotografia è nata fin da piccolo, dopo tanti anni di studio ho iniziato la mia attività professionale come fotografo e quest’anno ho deciso di collaborare con mia sorella creando delle immagini appositamente studiate per i suoi testi, quindi sono tutte immagini inedite, quelle all’interno del libro, che abbiamo scelto insieme io e Lavinia da abbinare ai testi”.

“In questo testo ho deciso di fare un viaggio attraverso le emozioni e i sentimenti – ha spiegato l’autrice Lavinia Colasante – quindi è un excursus che va ad affrontare le tematiche di diversi sentimenti sia positivi che negativi, passando dal dolore tormentato fino alla rabbia e all’indifferenza per poi avere una rinascita. È un ciclo in cui si scava in profondità, magari con termini diretti, crudi per poi risalire in superficie e riprendere una boccata d’aria. Ho sempre avuto una passione per la scrittura, la mia famiglia mi ha sempre spronato ad avere fame di cultura, dare sempre di più ed interessarmi a diversi tipi di forme artistiche come la lettura, la musica, la danza e anche la scrittura che poi è risultata la mia più grande passione, anche un passatempo e un rifugio che mi serve per affrontare molti periodi della vita. Mio fratello mi ha aiutato a raccontare in modo diverso, sotto un altro punto di vista, quindi non con le parole, ma semplicemente con delle immagini è riuscito a trasmettere il significato vero del libro, quindi è riuscito a trasmettere il mio messaggio utilizzando un’altra forma d’arte”.

 

by Redazione