Valorizzare il patrimonio storico e artistico del Mezzogiorno italiano una passione ma anche un prezioso obiettivo che si pone l’associazione culturale MeCA, di cui abbiamo già parlato ma sul quale torniamo volentieri, per raccontare qualcosa di più attraverso le parole di una delle tre fondatrici Cristina Rossi.
Ci racconta com’è nata l’idea dell’associazione?
“Nel 2014 abbiamo deciso di creare un progetto che puntava a valorizzare il patrimonio storico e artistico del Sud Italia; negli ultimi tre anni però abbiamo dato un ritmo più cadenzato alla nostra attività con corsi, seminari e convegni che vedono di volta in volta coinvolti enti locali e università. Una delle caratteristiche dell’associazione è quello di non avere una meta fissa: puntiamo così a spostarci, ci piace girare e conoscere luoghi diversi; un modo di creare rete e collaborazioni anche tra coloro che seguono i nostri incontri”.
Valorizzare il Sud Italia quindi uno degli obiettivi principali di MeCA.
Esattamente, puntiamo a far conoscere il Mezzogiorno non solo con incontri e convegni ma anche con visite guidate in ogni appuntamento e pubblicazioni cartacee dei nostri eventi. A Campobasso per esempio, presenteremo gli atti del convegno svoltosi a Benevento. Un altro importante modo di creare reti”.
Ci sono in programma eventi o manifestazioni previsti in Abruzzo?
“Lavoriamo molto con San Giovanni in Venere e nel 2020 vorremmo presentare gli atti di un convegno che si è tenuto a marzo proprio in Abruzzo; per la prossima estate inoltre abbiamo in mente di realizzare un corso/seminario formativo ma stiamo ancora valutando vene dove e quando”.
Secondo lei, quale ingrediente può usare ognuno di noi per valorizzare un patrimonio così imponente come quello italiano?
“Il dialogo tra chi vuole usufruire del patrimonio cioè la cittadinanza e chi lo gestisce cioè gli enti locali”.