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Tag Archives: cultura abruzzo

Massimo Liberatore

Leggere un libro, la cosa più facile del mondo: si acquista, si apre e si parte per un viaggio più o meno lungo. Ma… come si arriva a creare un libro, a rilegare pagine di parole?

Oggi parliamo di questo, con un editore di Pescara che “costruisce” libri; sì, lui ama definirsi così perchè i libri li fa a mano, interamente a mano proprio come una volta usando macchinari che hanno quasi 100 anni di vita alle spalle.

Ebbene sì, nel 2022 in Abruzzo a Pescara c’è ancora chi produce libri manualmente: lui si chiama Massimo Liberatore scrittore e titolare della Edizioni Liberatore. E da lui ci siamo fatti raccontare la sua storia che profuma di magia ed emozioni

Ti definisci “costruttore” di libri piuttosto che editore, perché?

“Tutto è legato al fatto che la mia casa editrice è particolare dato che tutti i libri che pubblico li realizzo tutti a mano; a ciò è legato il modo in cui mi definisco: uso il verbo ‘costruire’ perché il verbo ‘rilegare’ in pochi ne conoscono la definizione. Come nasce il tutto? E’ stato il mio primo lavoro in quanto i miei genitori presero una rilegatoria nel 1996 per me e mio fratello che, finito il militare, avremmo avuto un lavoro che ci aspettava. Un investimento che hanno fatto per noi dove io ho imparato a rilegare e ristrutturare i libri antichi come si faceva una volta con il telaio, comporre e stampare una copertina in piombo e non come si fa adesso con mezzi tecnologici. Insegnamenti che mi sono rimasti dentro che ho trasferito nella mia casa editrice che, ci tengo a dire, è nata con l’obiettivo di dare la possibilità a tutti di vedere realizzato il proprio libro. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che non è necessario rivolgersi alla casa editrice esclusivamente per pubblicare e quindi vendere il libro, ma anche se si vogliono poche copie per sé o per regalare alle persone care; ecco, la casa editrice ha due mission: pubblicare sia opere di autori che vogliono farsi conoscere, sia persone che hanno avuto il piacere di scrivere qualcosa e desiderano vederlo rilegato in un libro anche per la semplice emozione di sfogliarlo ogni giorno”.

Realizzare un libro manualmente, quali i passaggi chiave?

“E’ un processo lungo e delicato con tantissime fasi. Posso dire comunque che bisogna fare una distinzione di tre tipi di cucitura: al telaio che si fa quando il testo è diviso in quinterni; a macchina da cucire oppure bucando i fogli con un trapano e si cuce con ago e filo: questi ultimi due casi quando i fogli sono sciolti. Inoltre il metodo del bucare i fogli è il più rapido; cucire al telaio però è la cosa più bella ed emozionante. Successivamente la copertina: si parte dal dorso per poi rivestirlo a piacimento con carta o tessuto; e infine il capitello: il pezzo di stoppa che si trova in alto e in basso nel libro, faccio ciò il libro è fatto e si può mettere sotto pressa. E’ un lavoro delicato e di massima precisione ma garantisco che l’emozione alla fine è tanta”.

La letteratura ai tempi del Covid: un tuo parere?

“Spero si sia letto di più ma non ci credo, è una lotta impari con gli smartphone. Leggere è un atto semplice all’apparenza… Guardare il telefono ti fa vedere le vite degli altri, prendere un libro ti fa entrare dentro la tua vita e in tanti preferiscono non guardarsi”.

Sei anche autore di vari libri, ce ne parli?

“Ho scritto due libri: Una sera infinita, la storia parallela della vita di una lacrima e quella di una ragazza dove questa lacrima abita. Una storia di cambiamento e introspezione per entrambe le protagoniste; non svelo di più ma dico solo che non è una storia triste. Un libro acerbo, è il primo che ho scritto, ma ha un significato molto importante per me e ho preferito lasciarlo così, com’è venuto d’istinto. Il secondo libro si chiama E le stelle stanno a guardare nato da una frase di mio figlio e per una serenata dialettale di ‘Nduccio, quella canzone mi ha fatto sempre pensare a un’ipotetica storia d’amore ai tempi della guerra. Tornando a mio figlio, una sera mi ha detto: ‘Papà, vieni a vedere quanto è bella la luna questa sera’: è l’unica cosa vera di tutto il libro che riporto all’inizio. Questa frase e le parole di quella serenata, hanno dato il là alla storia di un soldato francese rimasto in Italia dopo la Resistenza…”.

Sogni letterari nel cassetto?

La valigia dell’immortalità sarà il mio terzo libro che spero possa uscire questa estate, è il lavoro editoriale che chiude il cerchio; in questo caso l’ispirazione viene da una lucciola, l’ultima che ho visto, e dalla canzone di Roberto Vecchioni I Commedianti che mi ha sempre fatto pensare agli artisti di strada. Insomma, tanti personaggi e tante storie da leggere! Inoltre, ho già in mente un altro libro, totalmente diverso, del quale ho già il titolo Locanda Mezzanotte: traccia di un tema che avrebbe dovuto fare mio figlio nei vari compiti estivi. Ultimo, ma non per importanza, un altro sogno: uno spettacolo teatrale. Perché? Faccio parte della Compagnia di Improvvisazione teatrale EstroDestro, ma la mia idea non è improvvisare bensì fare un monologo dal titolo Non è come sembra”.

by francesca
miglianico

Non è stato un anno facile quello che domani ci lasciamo alle spalle, non lo è stato nemmeno il precedente quando, all’improvviso, siamo entrati in contatto con un’emergenza sanitaria diventata pandemia da Covid-19 che ci ha costretto a conoscere nuove parole come lockdown.

Una chiusura di tutto e per tutti prolungata per così tanto tempo che ha lasciato strascichi pesanti per tanti, per molti impossibili da sostenere e per altri si è ripartiti, lentamente e con tanta speranza per il prossimo futuro.

Tra queste ultime in Abruzzo, a Miglianico per la precisione, che piano piano ha ripreso le redini anzi le corde della situazione tornando a riaprire le sue porte: l’Accademia Musicale Mellianum.

Con loro abbiamo deciso di fare una chiacchierata tra l’anno che sta finendo, il passato e gli obiettivi di un 2022 alle porte; abbiamo infatti intervistato Orfeo e Marco Patrizio rispettivamente presidente e vice presidente dell’Accademia.

Tempo di bilanci: il 2021 dell’Accademia Mellianum di Miglianico.

Orfeo Patrizio: “Nonostante tutte le difficoltà create dal Covid-19 siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti in questo anno: l’andamento generale dell’attività didattica proposta dall’Accademia Musicale Mellianum ha visto infatti un costante avvicinamento di nuovi allievi tale da rendere necessario, per i corsi di Pianoforte e Chitarra classica, l’istituzione di classi aggiuntive; mentre, dopo il fermo obbligato del 2020, con grande successo si è svolta la 15^ edizione dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea (OSGE). L’OSGE è il nostro fiore all’occhiello ed è composta, oltre che dai giovani musicisti dell’Accademia e dei conservatori musicali abruzzesi, anche da giovani musicisti provenienti dalle nostre scuole gemellate della Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Tale progetto d’orchestra si è svolto come ogni anno nelle prime due settimane di luglio ed ha riscosso un notevole successo, forse maggiore che negli anni passati dovuto, noi crediamo, alla passione dei ragazzi nel fare nuovamente musica insieme e degli spettatori nel vedere una vera orchestra esibirsi dal vivo”.

Com’è stato ritornare in aula dopo un 2020 difficile?

Marco Patrizio: “L’anno accademico 2019-2020 si è interrotto bruscamente nel mese di marzo per le ragioni che tutti conosciamo. Immediatamente dopo, ad inizio estate, prima di poter capire quando e come riprendere ogni attività, ci siamo trovati costretti a restituire la sede messa a disposizione dal comune di Tollo che dal 2017 ha ospitato la nostra scuola. L’unione delle due difficoltà ci sembrava insormontabile al punto di intravedere quasi la fine di questa storica realtà culturale del nostro territorio. Non ci siamo dati per vinti e, nello sfruttare l’inattività didattica imposta dalla pandemia, ci siamo messi alla ricerca di una nuova sede che potesse essere un vero elemento di rinascita e rinnovamento. Nel novembre dello stesso 2020 abbiamo inaugurato, dopo un’intensa estate di lavori e restauri, nel centro storico di Miglianico, la nostra nuova sede che invitiamo quanti vogliano a visitare. A poco più di un anno di distanza possiamo affermare che questa è stata la miglior scelta da intraprendere in quel momento storico e la ripresa della scuola dopo tre anni di crisi ci conferma la bontà di questa intuizione”.

La risposta degli studenti al rientro in classe e le lezioni in presenza?

Orfeo: “Sin dalla chiusura imposta dalla pandemia, la volontà degli studenti a riprendere le lezioni in presenza è stata costante. D’altra parte, alle lezioni a distanza che abbiamo ritenuto poco proficue per il tipo di insegnamento che si vuole impartire, abbiamo sempre preferito la sospensione delle lezioni in ogni momento di maggiore gravità in relazione ai dati sui contagi. Questa scelta ha comportato, fortunatamente, la sospensione delle attività solo per brevi periodi. Siamo certi tuttavia che tale scelta abbia garantito il mantenimento di un alto livello di sicurezza che ancora oggi teniamo particolarmente a mantenere nella nostra Accademia. Quale risvolto positivo, abbiamo certamente notato non un calo di interesse da parte di allievi e genitori ma al contrario una aumentata partecipazione e soprattutto un grande entusiasmo nel riprendere le attività in presenza”.

Un nuovo anno inizia: quali gli obiettivi?

Marco: “La prima parte di questo anno accademico culminata nel saggio di Natale si è conclusa nel migliore dei modi e con un ulteriore aumento del numero di studenti che hanno scelto di avvicinarsi allo studio della musica. Il mantenimento di questo livello raggiunto e la crescita costante della nostra Accademia, sono certamente i principali obiettivi per il nuovo anno. Intendiamo perseguire tale biettivo attraverso l’istituzione di nuovi corsi didattici e l’attivazione di alcuni progetti già programmati nell’ultimo periodo trascorso. Alla riapertura infatti l’Accademia metterà a disposizione un nuovo corso di propedeutica musicale rivolto a bambini fino ai 6 anni di età. Con la volontà di avvicinare ragazzi allo studio della musica, e in particolare di strumenti musicali poco noti e per questo poco considerati, nel mese di febbraio l’Accademia Musicale in collaborazione con la scuola secondario di primo grado, metterà a disposizione una serie di borse di studio da spendere entro l’anno 2022 presso la propria sede. Per non tralasciare i più piccoli inoltre l’Accademia ha ideato, questa volta in collaborazione con la scuola primaria, un progetto che permetterà di trasmettere ai bambini alcune conoscenze musicali in modo leggero e giocoso durante l’orario curriculare”.

Orchestra Sinfonica Giovanile Europea
Orchestra Sinfonica Giovanile Europea

Avete già in programma eventi e/o nuovi corsi per il 2022?

Orfeo: “Oltre ad esibizioni e piccoli concerti che ci si riserva di programmare per la primavera, il principale evento in programmazione per luglio 2022 è certamente la 16^ edizione dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea. Questo evento, data la sua complessità, è già in fase di organizzazione almeno per quelli che sono gli aspetti artistici curati dal Maestro Andrea Di Mele e gli aspetti legati alle relazioni con le scuole gemellate, parte integrante dell’orchestra, curate dall’Accademia stessa”.

 

Irdidestinazionearte

Per i tipi di irdidestinazionearte Letteratura esce il volume di Rosella Carloni, Il Mare della musica, con la prefazione di Massimo Pasqualone, che così scrive:

Rosella Carloni ci stupisce sempre, ha una incredibile potenza creativa, che attinge alla musica, alla poesia, all’arte, in un percorso che utilizza il genere letterario della narrativa per l’infanzia per arrivare ai grandi. Il mare della musica, infatti, è il mare delle emozioni, dell’avvicinamento alle note che altro non sono che emozioni da comporre insieme, per la colonna sonora della vita che ci accompagna in ogni momento della giornata, tra attimi e frammenti, gioia e dolore, dall’inizio fino alla fine. Educare al gusto musicale vuol dire educare alla bellezza e Rosella Carloni lo fa in modo semplice  con preziose illustrazioni che arricchiscono le pagine di questo agevole libretto, denso, però, di significato come un volume di migliaia di pagine che l’autrice riesce a condensare in un cammino incantato e fiabesco.

Rosella Carloni è nata ad Antrodoco ma vive nel Comune di Castel Sant’Angelo in provincia di Rieti. Diplomata al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila e laureata in Bioetica all’Università di Bari, attualmente insegna educazione musicale a Poggio Bustone.

Gessopalena

Oggi alle ore 17, presso il Teatro Comunale “Gennaro Finamore” di Gessopalena (CH), si svolgerà la prima presentazione del primo romanzo Zagare dello scrittore Dante Troilo, edito per la casa editrice Carabba di Lanciano e disponibile in libreria da qualche giorno.

I relatori saranno il giornalista RAI Ottavio Di Renzo e Giuseppina Fazio dell’Agenzia Scribo di Lanciano. Alcuni passi scelti dal romanzo saranno interpretati dagli attori Menina Iride e da Giuseppe Borea. L’accompagnamento musicale sarà curato dal Maestro Angelo Turchi. L’evento gode del patrocinio del Comune di Gessopalena e della Biblioteca Comunale “Raffaele Persiani”. L’ingresso è libero ma consentito solo ai possessori di green pass.

Dante Troilo, medico in pensione, è nato e vive a Gessopalena.  Ha già pubblicato nel 2011 Maggio, una raccolta di poesie, canzoni e racconti brevi. Con Zagare consegna al pubblico dei lettori una seconda ancor più rigogliosa fioritura.

Protagonista dell’opera, ambientata prevalentemente a Bologna, è Laudomia, una donna ferita dalle circostanze della vita e dominata dalla rassegnazione, cui l’autore generosamente concede una possibilità di riscatto e di rivincita, facendo leva su un singolare incontro fortuito e, nello stesso tempo, sulla pervicacia e l’ostinazione del personaggio.

Cammino Letterario

Paesaggi fantastici, immagini da favola ed un’atmosfera ormai natalizia: il Cammino letterario ideato da Alessio Masciulli, l’editore di Catignano (Pe), anche nella sua versione invernale ha fatto sognare tutti coloro che hanno seguito i quindici chilometri di percorso in territorio aquilano dal Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo a Roccaraso; gli appassionati hanno partecipato al cammino non solo in presenza, sfidando il freddo e la neve, ma anche attraverso i social.

Nello scorso fino settimana due salotti letterari a Rivisondoli e Roccaraso, possibili anche grazie ai rispettivi sindaci Giancarlo Iarussi e Francesco Di Donato, hanno impreziosito il ruolo di due comuni dalla grande importanza turistica, anche invernale, diversificandone l’offerta attraverso la promozione letteraria.

“Dovremmo coniare una nuova parola per definire al meglio tutto ciò che questo secondo Cammino Letterario ci ha lasciato dentro: amicizia, solidarietà, condivisione, libri, scoperta, calore umano, accoglienza, crescita”– così commenta Alessio questa nuova esperienza in compagnia della buona lettura e tanti amici.

“Quando siamo entrati nel Bosco di Sant’Antonio presso Pescocostanzo (Aq), imbiancato da una spessa e immacolata coltre di neve abbiamo capito che la magia era iniziata davvero e che ogni passo ci avrebbe regalato tante emozioni. Il senso di questi eventi è proprio quello di scoprire posti nuovi e di far scoprire nuovi autori alla gente di quei luoghi ed è tutto quello che è successo tra Rivisondoli e Roccaraso sabato e domenica scorsi” prosegue nel commentare la bellezza dei paesaggi attraversati.

“A Rivisondoli grazie a Michele Galante, guida preparatissima abbiamo visitato la chiesa principale e il Museo dei presepi, a farci da guida a Roccaraso invece è stata l’autrice Cesira Donatelli, nonché autrice e direttrice artistica dell’evento che ci ha raccontato la storia del borgo devastato dalla seconda guerra mondiale e della sua rinascita. Un mio particolare grazie va alla professoressa Rosella Valentini che ha introdotto in modo impeccabile il salotto letterario di Roccaraso dove abbiamo avuto l’onore di avere anche il sindaco Francesco Di Donato che ci ha accolti con grande entusiasmo. Preziosa anche la presenza della soprano di Popoli Noemi Belcastro che ha chiuso l’evento con alcune sue canzoni”  conclude Masciulli.

Numerosi gli autori intervenuti tra cui la stessa Cesira Donatelli, Filippo Guidi, Silvia Elena Di Donato, Dalila Catenaro, Serena Giampietro, Daniela Di Felice, Roberta Rubino, Germano Chiaverini, Tiziana Iozzi e Manuela Di Dalmazi e tanti partecipanti che hanno reso il secondo Cammino Letterario un momento di estrema condivisione, di conoscenza del territorio, di scambi emotivi e di spunti per nuovi e coinvolgenti incontri culturali.

Sambuceto

Una nuova realtà associativa prende forma a San Giovanni Teatino, precisamente in via Petrarca a Sambuceto, domenica 19 dicembre alle ore 17: “Cultura&Finanza” avrà la sua sede fisica nella quale svolgere le proprie iniziative e attività.

L’Associazione Culturale di promozione sociale di Educazione finanziaria per tutti, unisce ciò che finora si pensava impossibile: la cultura e la finanza.

Infatti gli obiettivi di “Cultura&Finanza” verteranno sulla promozione e sulla divulgazione dei saperi culturali ed economico-finanziari; sull’organizzazione delle attività dedicate alla cultura economica e d’impresa; nonchè sulla promulgazione della conoscenza e della valorizzazione delle realtà economico-culturali abruzzesi in ambito locale e internazionale.

L’Associazione vede alla presidenza Raffaele Settimio consulente finanziario, patrimoniale e previdenziale iscritto all’albo Consob. Si occupa di educazione e pianificazione finanziaria in cui crede in maniera viscerale, ha collaborato con Banca Mediolanum, Deutsche Bank ed attualmente con Allianz Bank.

“Solo insieme potremo cooperare fattivamente al fine di costruire e ampliare un ventaglio di opportunità di crescita per noi e per le generazioni future nella nostra regione, mantenendo sempre alta l’attenzione verso progetti europei” le parole del Presidente Settimio.

Insieme al presidente, soci dell’Associazione “Cultura&Finanza” troviamo: Beatrice Arena, insegnante di lingua inglese presso l’ICS “F.P. Michetti” di Francavilla Al Mare. Si occupa di innovazione per la promozione di una cultura cooperativa finalizzata allo sviluppo della scuola. Maria Concetta Di Paolo, Guest Researcher presso l’Università di Leiden, dottore di Ricerca all’Università di Zurigo, ha insegnato in Italia in diversi atenei, fondatrice della scuola di Lingue straniere “Culturae” a Basilea. Fausto Grelli, laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università di Pisa). Appassionato di Enologia e di cultura del vino. Associate partner, executive director presso EY (Ernest Young).

Già programmati inoltre, nel pieno rispetto delle normative anti – Covid, alcuni eventi per il mese di dicembre 2020:

mercoledì 22, lunedì 27 e giovedì 30 dicembre alle ore 19 “Prosit! Cultura del vino e degustazione” a cura del socio fondatore ing. Fausto Grelli.

Giovedì 23 dicembre alle 18 “Si fa presto a dire pensione!” a cura del Presidente e socio Fondatore Raffaele Settimio.

Giovedì 30 dicembre alle ore 16,30 presentazione del libro “Amati o amàti questione di accento” alla presenza dell’editore Alessio Masciulli e delle co-autrici Francesca Di Giuseppe, Annamaria Acunzo e Tiziana Iozzi.

Per il 2022, a partire dal 10 gennaio, ogni lunedì e mercoledì dalle ore 14 alle ore 16 sarà attivo lo Sportello di ascolto e consulenza strategica per piccole e medie imprese (consigliata la prenotazione al 3477947034). Un’iniziativa a cura del socio fondatore e presidente Raffaele Settimo con la collaborazione dell’ing. Donato Carriero CD Consulting.

Infine, in programma dall’11 gennaio (ogni martedì e giovedì) corsi di livello base, intermedio e avanzato di lingua inglese.

Per informazione inviare una mail a culturaefinanza@gmail.com

 

Malinverno 

Leggere è condividere una passione: proprio per questo il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, torna con un appuntamento dedicato alla lettura previsto per venerdì 17 dicembre alle ore 19 con Domenico Dara e il suo romanzo Malinverno (Feltrinelli).

E proprio in Malinverno ci sono paesi in cui i libri sono nell’aria, le parole dei romanzi e delle poesie appartengono a tutti e i nomi dei nuovi nati suggeriscono sogni e promesse.

Timpamara è un paese così da quando, tanti anni fa, vi si è installata la più antica cartiera della regione, a cui si è aggiunto poco dopo il maceratoio. E di Timpamara Astolfo Malinverno è il bibliotecario: oltre ai normali impegni del suo ruolo, di tanto in tanto passa dal macero per recuperare i libri che possono tornare in circolazione.

Finché un giorno il messo comunale gli annuncia un nuovo impiego: il pomeriggio continuerà a occuparsi della biblioteca, ma la mattina sarà il guardiano del cimitero.

Lettore dalla vivida immaginazione, Astolfo mescola le storie dei romanzi – per i quali inventa nuovi finali – con quelle dei compaesani, dei forestieri, dei lettori della biblioteca e dei visitatori del cimitero, dei vivi e degli estinti. A incuriosirlo è soprattutto una lapide senza nome e senza date: solo una fotografia, una donna dallo sguardo candido e franco, i capelli divisi in due bande liscissime e l’incarnato pallido.

Per lui è da subito la sua Madame Bovary, la sua Emma. Attratto dal mistero racchiuso in quel volto, Astolfo si trova a seguire il filo che sembra dipanarsi dalla fotografia: tra i viottoli e le campagne di Timpamara, complice l’apparizione di una giovane sconosciuta nerovestita, prende forma a poco a poco una storia che mai Astolfo avrebbe saputo immaginare.

Domenico Dara unisce il talento dei narratori orali a una scrittura sospesa nel tempo: Malinverno è un romanzo pieno d’incanto sui libri, sul potere delle storie, dell’immaginazione, dell’amore.

Domenico Dara (Catanzaro, 1971) vive e lavora tra Valbrona, in provincia di Como, e Milano. Cresciuto a Girifalco, ha studiato alla facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, dove si è laureato nel 1996 con una tesi sulla poesia di Cesare Pavese. Ha curato il volume Alessandro Verri, Lettere da un amore (Massimiliano Boni Editore, 2005). Nel 2013 è stato finalista al Premio Italo Calvino con il romanzo inedito Breve trattato sulle coincidenze (Nutrimenti, 2014), per il quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Palmi, il Premio Viadana, il Premio Corrado Alvaro e il Premio Città di Como.

Sempre per Nutrimenti ha poi pubblicato il romanzo Appunti di meccanica celeste (2016), vincitore del Premio Padula, del Premio Città di Rieti e del Premio Stresa. Per Feltrinelli ha pubblicato il romanzo Malinverno (2020).

Il prossimo appuntamento è previsto per il 28 gennaio 2022 alle ore con Nadia Terranova ed il suo Addio Fantasmi (Einaudi).

Per ricevere il link contattare il numero 3703525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com.

Onna

Verrà presentato il 9 dicembre alle 16.30, a Casa Onna,  il libro di Stefano Giovannone, Il sogno di Oscar il palloncino, con l’intervento del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che ha curato la prefazione per i tipi di irdidestinazionearte.

“In questo libro –  sottolinea l’autore Stefano Giovannone–  affronto tematiche sensibili legate all’amicizia, abbandono, l’inclusione, l’uguaglianza, la diversità, morale di vita, scelte che ti portano a vivere secondo un istinto di sopravvivenza, al raggiungimento dei propri desideri nonostante le difficoltà. Il tutto visto dagli occhi di oggetti inanimati, ma che hanno una propria identità, morale, caratteristiche e funzioni. In questo caso i personaggi sono oggetti per le feste, come palloncini, biglietti d’auguri, coriandoli, trombette, candele e altri oggetti, come poi anche umani e animali. Nella struttura narrativa ho cercato di non risultare banale, ma piuttosto, ho immaginato una realtà sensibile dalla quale trarre insegnamenti e morale, partendo da oggetti di uso comune, costruendo una lettura sia per piccoli che per giovani adulti, perché ricordiamolo, non si è mai troppo grandi per cogliere insegnamenti e tornare ad essere piccoli per sognare in grande e desiderare l’infinito”.

Pasqualone evidenzia come Il sogno di Oscar il palloncino di Stefano Giovannone sia un quaderno di creatività e forza descrittiva, che attinge alla straordinaria vis poetica di un giovane studente dell’Accademia di Belle Arti che riesce, in queste pagine, a convincere non solo il pubblico dei lettori più piccoli, a cui il lavoro è dedicato, ma anche gli adulti, che ritroveranno nelle parole e nelle immagini temi importanti e per di più carichi di metafore, come sempre accade nella letteratura per l’infanzia. Per questo, come facilitatore delle arti e della letteratura, ho voluto fortemente pubblicare questo connubio tra immagine e parole, da sempre fedele al motto oraziano Ut pictura poesis, nella convinzione che questo primo lavoro di Stefano sarà foriero di successi inaspettati”.

by Redazione
paglieta

Verrà presentato domenica 5 dicembre alle 17, nella sala polivalente di Paglieta, il libro di Martina Pace Slave Schiava, per i tipi di Irdidestinazionearte letteratura con la copertina di Daniela Ricciardi.

Intervengono Massimo Pasqualone critico d’arte e letterario e Sofonia Berardinucci, poetessa.

Aurora e Leonardo sono amici e complici, “amanti” di vita ed è estate quando i due si incontrano per caso e, dopo una lunga pausa, riprendono a conoscersi di nuovo, ritrovando quello spirito complice.

Una passione travolgente inonda i due protagonisti, culminando in una storia ricca di potere, dominio, sottomissione e “giochi proibiti”.

by Redazione
Chieti Scalo

Una giornata all’insegna del confronto tra le generazioni si terrà il 3 dicembre dalle 9 alle 12 nella sede di Chieti Scalo dell’Itcg  Galiani De Sterlich, presieduto dal dirigente scolastico Sara Solipaca: gli studenti della quarta grafica e comunicazione Sara Croce, Loris Crocetti, Lorenzo D’Emilio, Nicolò Di Francesco, Mattia Di Marco, Marco Dionisio, Alessio Giampietro,Gaia Giansante, Dennis Lella, Lorenzo Liberatore, Greta Mancini, Luca Manzacca, Andrea Polidoro, Cristian Rotolone, Ilenia Sciocchetti, Gioele Speranza, Cristina Sulpizio propongono opere grafiche sul futuro, guidati dal prof. Giuseppe Valente e importanti artisti a livello nazionale come Rossella Caldarale, Emidio Mozzoni, Eugenia Tabellione, Maria Basile, Maurizio Ruzzi, Carmine Galiè, Achille Curatella, Carlo Gentili, Gino Marcone, Giuseppe Fuschi, Daniela Verducci, Mario Di Paolo, Mauro Giangrande, Stefania Barile, Marianna D’Aulerio, Luciana Vicaretti, Daniela Ricciardi, Donato Angelosante Jr.

Faranno da padrini e da madrine con altrettante opere in mostra fino al 15 gennaio, coordinati dal critico d’arte e docente dell’istituto Massimo Pasqualone.