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Tag Archives: Abruzzo

E’ partita a maggio scorso, appena un mese fa, e già conta più di 80 adesioni l’iniziativa Stabilimare, nata da un’idea dell’abruzzese Vittorio Paradiso con l’intento di creare una piattaforma virtuale che sia un punto di incontro tra balneatori e bagnanti.

In foto Vittorio Paradiso

La web app, progettata a Pescara, contiene i profili degli stabilimenti balneari, che hanno la possibilità di iscriversi gratuitamente, e permette agli utenti di trovare strutture realmente adatte alle proprie esigenze. Attraverso semplici filtri sviluppati in base alle caratteristiche delle strutture balneari, Stabilimare è un motore di ricerca “esperienziale” che porta il fruitore finale del servizio, grazie a parametri di selezione ben precisi, a conoscere preventivamente il carattere e lo stile di uno stabilimento balneare nonché i servizi offerti, evitando così di recarsi presso la struttura sbagliata, rimanendone delusi e innescando un passaparola negativo.

Insomma una piattaforma digitale sviluppata per il web dedicata per il momento agli stabilimenti balneari abruzzesi, le strutture attualmente iscritte sono collocate da Fossacesia a Roseto, ma che ha l’intento di espandersi su tutto il territorio nazionale.

“Ricerche effettuate da Google – spiega l’ideatore del progetto – e studi realizzati da enti di categoria dimostrano come per il bagnante sia necessaria la personalizzazione della ricerca. Stabilimare nasce dal bisogno degli utenti di avere risposte concrete alle proprie esigenze, risposte che si basano sull’esperienza, sulla qualità dei contenuti e sui servizi proposti”.

Il sito (www.stabilimare.it) rappresenta inoltre un aggregatore unico di notizie relative alle proposte delle strutture balneari ed è per gli utenti un utile strumento per rimanere sempre aggiornati su eventi e iniziative di ogni genere.
Ogni news verrà inviata a chiunque abbia visitato il sito tramite notifica push.
Questo comporta da un lato maggior visibilità per lo stabilimento che riuscirà a raggiungere un pubblico nuovo e dall’altro eviterà agli utenti difficili e faticose ricerche sul web.

Una bella scommessa quella di Vittorio Paradiso che spiega: “Credo nelle potenzialità del territorio e ho deciso di cimentarmi in un progetto che sia uno strumento utile a far conoscere la costa abruzzese e le sue particolarità”. “Spesso – aggiunge – sento parlare di Abruzzo come di regione più bella d’Italia, con il mare e i monti, le ricchezze naturalistiche e le eccellenze gastronomiche ma il punto è che molto spesso queste informazioni le abbiamo solo noi abruzzesi e a volte nemmeno noi. Sto girando molto la nostra regione e mi imbatto in persone che vivono in paesi del nord Abruzzo che non conoscono nulla di posti distanti meno di 100 km a sud, e viceversa. Ecco perché ho deciso di investire in un progetto che parli di territorio, di promozione e di turismo”.

 

 

by Redazione

Metamer, azienda di vendita gas e luce che opera principalmente in Abruzzo e Molise, inaugura il proprio sodalizio con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, di Chieti, confermando la vicinanza dell’azienda a momenti di aggregazione, arte e socialità, nonché la sua presenza sul territorio. In particolare Metamer ha deciso di finanziare lo spettacolo teatrale “Favola vera” della compagnia #sinenomine nella serata del 27 luglio prossimo.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina in conferenza stampa negli spazi della Soprintendenza a Chieti con la soprintendente Rosaria Mencarelli. Per Metamer, presente Alessandra Troilo in rappresentanza di Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer.

L’esperienza della compagnia #sinenomine rappresenta un progetto di alto valore sociale, essendo composto da studenti del corso di scenotecnica del liceo Artistico della sede associata Casa di reclusione in località Maiano, nel comune di Spoleto (Pg), con un organico di 40 persone, di età compresa tra i 20 e i 70 anni. Un evento importante per la valenza artistica dello spettacolo messo in scena e per la valenza di recupero sociale del progetto. Un messaggio di integrazione e rispetto, nel segno dell’arte teatrale.

“Siamo convinti che una società che sviluppa la propria attività economica su un territorio, abbia la responsabilità di contribuire alla sua crescita – commenta Nicola Fabrizio, amministratore delegato di Metamer -. Del resto viviamo in tempi in cui le persone vogliono sapere sempre più, non solo di cosa si occupa un’azienda, ma anche come opera. Qual è il suo atteggiamento etico e di impatto sulla società, il suo contributo alla creazione di valore per tutti. Quali sono le scelte, i principi che ne caratterizzano l’andamento, al di là dell’aspetto economico, degli investimenti, del business”. 

“Il nostro sostegno al progetto #sinenomine e alle iniziative della Soprintendenza e di tante altre occasioni, sono un esempio di quanto Metamer sia parte integrante dell’area in cui opera – aggiunge Nicola Fabrizio -. Abbiamo messo il cliente al centro del nostro operato e lavoriamo affinché ci siano delle persone che ci scelgano, che ci diano la motivazione per mantenere le promesse che facciamo, instaurando un rapporto serio, sereno ed onesto, e quando ci riusciamo sentiamo di aver fatto qualcosa di buono”. 

by Alessandra Renzetti
costa dei trabocchi
Genius Loci, “Spirito del Luogo”, è il termine con cui i Latini indicavano quel “qualcosa” che caratterizza un luogo, un ambiente. Un qualcosa di “soprannaturale” che rende unico un territorio.
La costa dei Trabocchi, quello Spirito, ce l’ha ed è ben rappresentato da quelle che sono le vere e uniche ricchezze di quel territorio: i trabocchi, luoghi della storia e della tradizione umana, diventati tratti distintivi del paesaggio; le aree verdi che accompagnano le falesie sull’azzurro del mare; l’ex tracciato ferroviario, ora trasformato in percorso ciclabile, che arricchisce l’offerta turistica; gli altri valori dei luoghi attraversati.
Storia, ambiente, tradizioni. Tutti elementi che “nuovi” turisti cercano, apprezzano e sono disposti a pagare; tutti elementi che una politica, forse miope, forse mal consigliata, sembra voler distruggere in nome di una antiquata visione che parla di progresso, sviluppo benessere economico, rincorrendo invece un modello turistico vecchio e ormai superato.
Il WWF, per la tutela di una parte d’Abruzzo unica e di una irripetibile occasione di crescita e di ricchezza per la regione, propone una riflessione sullo sviluppo turistico della costa dei trabocchi anche alla luce della recente approvazione della legge regionale sui trabocchi stessi che rischia di snaturarne la storia e persino la struttura.
“Ovunque, in Italia e all’estero, tutelerebbero quello che rende i luoghi della costa dei Trabocchi un’esperienza di vita, prima ancora che turistica, capace di attirare un turismo qualificato da ogni parte del mondo – evidenzia Luciano Di Tizio, delegato regionale del WWF Abruzzo – cogliendo al volo l’occasione della realizzazione della Ciclovia Adriatica, da Venezia alla Puglia, per puntare su un nuovo modello di mobilità e di turismo, evitando il mordi e fuggi e lo sfruttamento, per poche migliaia di euro, di un territorio fragile”.
“In Abruzzo, invece – continua Di Tizio – il futuro arrivo di tantissimi cicloturisti diventa l’occasione per chiedere nuovi e più ampi parcheggi e la trasformazione dei trabocchi in piattaforme di centinaia di metri quadri, per realizzare ristoranti a picco sul mare, uguali a tanti altri, senza più fascino né attrattiva. Dopo l’asfalto su quella che eufemisticamente chiamano la via verde, quale sarà il passo successivo? La richiesta di nuovi metri cubi di abitazioni sulla spiaggia, megastrutture turistiche, strade più larghe e, magari, teleferiche che colleghino la spiaggia ai centri abitati collinari?”.
L’esperienza di altri territori e gli studi sul turismo ci dicono che chi viaggia cerca un’esperienza unica, l’emozione che possono dare i luoghi particolari, la vita di una comunità con la sua storia e le sue tradizioni. Tradire tutto questo, omologando la costa dei Trabocchi a un qualsiasi “turistificio” di massa, vuol dire volere il male delle comunità e degli operatori economici locali, privandoli di occasioni vere di sviluppo. Così come opporsi da decenni all’istituzione di una grande area protetta nazionale, quale potrebbe essere il Parco nazionale della costa teatina, rappresenta un errore sia per la tutela ambientale che per la promozione territoriale.
Sì, allora, a un modello di crescita rispettoso dell’ambiente, con regole certe che mettano d’accordo sviluppo e tutela del territorio, e azioni di supporto al turismo in bicicletta e al turismo ambientale, valorizzando i borghi (con il modello di ospitalità diffusa), il percorso ciclabile (con diramazioni verso l’interno e ospitalità dedicata con piccoli edifici di servizio, riutilizzando anche i caselli ferroviari), mettendo in collegamento le tante riserve e oasi naturali presenti lungo il percorso da collegare al futuro parco nazionale. E, soprattutto, sì ad un territorio accogliente, per residenti e turisti, con un nuovo modello di mobilità, che privilegi gli spostamenti con i mezzi pubblici (bus e treno), a piedi e in bicicletta, anche nella quotidianità, in modo da liberare lo spazio pubblico dalla schiavitù di milioni di scatole di ferro che invadono piazze, strade e anche spiagge.
Riusciranno i Comuni della costa teatina e dell’intera costa abruzzese a immaginare un modello di sviluppo che si discosti da quello degli anni ’70 che mostra ormai tutti i suoi limiti? Riusciranno le Province a supportare i Comuni nelle giuste scelte? Riuscirà la Regione Abruzzo a indirizzare investimenti e progetti verso uno sviluppo sostenibile?
“Come WWF speriamo di sì, – conclude Di Tizio – e lanciamo un appello a tutte le forze politiche affinché attraverso un corretto e approfondito confronto si evitino errori che potrebbero rivelarsi irrimediabili. Il nostro territorio e gli abruzzesi non lo meritano”.
by Redazione
in abruzzo le auto

In Abruzzo le auto sono sempre più green. E’ questo in sintesi il risultato di un’indagine Aci dell’Osservatorio Autopromotec secondo la quale il 9,2% del parco circolante è composto da veicoli elettrici, ibridi, metano e Gpl.

Nel dettaglio, su un totale di 1.012.873 autoveicoli circolanti in Abruzzo, quelli elettrici, ibridi, a metano e a gpl sono 93.532 mentre quelli alimentati a benzina e a gasolio sono 919.341, e cioè il 90,8% del parco circolante.

Più nello specifico, dei 93.532 autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti:

  • il 6% è alimentato a Gpl (61.542 unità),
  • il 2,9% è alimentato a metano (29.036 unità),
  • mentre gli autoveicoli ibridi ed elettrici rappresentano solo lo 0,3% del parco circolante (2.954 unità).
by francesca