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Category Archives: Cultura

Chieti. Il secondo appuntamento di Omnia Artis, organizzata da ArteMind, patrocinata dal Comune di Chieti e con Direzione Scientifica di Angela Rossi, è previsto per il 21 marzo alle ore 17.00 presso il Museo Barbella, con uno spazio culturale intitolato NEL SEGNO DI DIONISO, che prevede la presentazione della Rivista di letteratura e didattica greca e latina Scholia e una conferenza-spettacolo sulle origini della tragedia e della commedia greca, del ditirambo e del significato della maschera, sul tema dell’apollineo e del dionisiaco, sul ruolo dei misteri dionisiaci, del teatro nelle feste dionisiache e nelle Lenee

Valeria di Toro, Barbara Lovecchio, Silvana Marrone, Annalisa Michetti, Giulia Pelaccia, Maria Cristina Stumpo, Mauro Vavotici, Allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci e con i costumi di Mariella Artizzu eseguiranno passi del Trionfo di Bacco di Francesco Redi e citazioni sul ditirambo.
Il critico d’arte Massimo Pasqualone, che cura la sezione artistica, inaugurerà la Mostra Carmine Galiè.
L’artista, giuliese di nascita, laureato in medicina, inizia l’attività artistica giovanissimo. Dopo un avvio figurativo evolve verso l’informale, esprimendo la sua creatività attraverso un’esplosione di colori, che suscitano sensazioni profonde e inquietanti nello spettatore. La dimensione di Galiè è quella onirica sospesa tra sogno e realtà, con una pittura fortemente dinamica che nasce da un io sensibile, muovendosi tra le metamorfosi dell’anima, con colori forti, ricca di mistero e quasi insondabile in alcune sue manifestazioni.

Ultimi vernissage personali dal 2015 al 2018: Tra “Sogno e realtà” a cura di Massimo Pasqualone, Fortezza di Civitella del Tronto, Museo Michetti Francavilla al mare, Galleria Frammenti d’arte Roma, Galleria Barrocci Urbino, Museo Ugo Guidi Forte dei Marmi, Villa Filiani Pineto, Ex convento scuole Pie Brindisi, 43° premio Sulmona, Giubbe Rosse Firenze, Contrasti Alfredo Celli /Carmine Galiè, due artisti a confronto, Respirart Giulianova, Satura Art Gallery Genova, Milano Galleria Lazzari, Galleria Arzilli Repubblica di San Marino, Galleria l’Impronta Taranto, Museo Aurum Pescara, Museo delle genti, Mlawa Polonia.Inoltre, ha partecipato a numerose collettive e premi sia in Italia, sia all’estero. Le sue opere si trovano sia in case private, sia nei musei italiani ed esteri. E’ presente in numerose riviste e pubblicazioni d’arte e interviste presenti su you tube e su internet.

by Francesco

 

Ludovica deve andare lontano per emanciparsi dalla sua famiglia, Sara cerca di fare i conti col passato attraverso la terapia, Riccardo si ritrova isolato in una casa disabitata ma sceglie comunque di restarci, Filippo sente di aver perso la bussola della propria vita, Laura si concede rapporti casuali per ripicca verso l’unico uomo che ama: attraverso queste storie, nelle quali i protagonisti si incontrano o si sfiorano e si ritrovano ogni volta in modi differenti, David Valentini dipinge una generazione intera, e forse più d’una.

E proprio queste storie raccolte da Valentini in “Tutto ciò che poteva rompersi” (Accento Edizioni) verranno presentate dalla Scuola Macondo di Pescara (via De Cesaris, 36) in occasione dell’appuntamento di questo mese con il Gruppo di Lettura previsto per martedì 19 marzo alle ore 19.00.

Le esperienze all’estero, l’amore e il sesso, il desiderio di avere una casa un lavoro una famiglia, le amicizie, le delusioni, i tradimenti, il tentativo di costruirsi una vita e un futuro in un mondo che l’imprevedibile scoppio di una pandemia ha reso ancora più incerto.

“Tutto ciò che poteva rompersi” diventa così un romanzo scomposto, che fotografa in modo mirabile la frammentarietà del mondo contemporaneo e l’insopprimibile, umano desiderio di trovarci un senso.

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la Scuola al numero 370.3525381, o via mail a scuolamacondo@gmail.com; sui social @scuolamacondopescara.

by Redazione

Il 21 marzo alle ore 20.45 il Cinema Auditorium Zambra di Ortona(Ch) ospita un nuovo appuntamento con il teatro d’autore grazie all’impegno di Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino: è tempo di Molière Uanmensciò scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Falco, prodotto da Casa del Contemporaneo.

Si tratta di una cavalcata entusiasmante dentro la vita di Molière. Il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, i suoi amori, i suoi successi e i suoi dispiaceri. Immergersi nella vita di uno dei più grandi autori e attori di tutti i tempi, diventa anche un’occasione per riflettere sull’attualità e dunque sulla condizione stessa dell’artista oggi, su com’è cambiata la società e tutto questo viene guardato con sarcasmo, ironia e un certo distacco proprio come Molière ha insegnato.

Per Falco: “Il monologo o meglio lo ‘sciò’ è un vero e proprio viaggio nella vita di Molière, che mette in scena il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, gli amori, i successi e i dispiaceri”.

La raffinatissima penna di Fabrizio Falco riesce a tratteggiare una delle figure più importanti del teatro classico francese tenendo sempre alta l’attenzione e l’interesse degli spettatori: egli passa dagli scontri con il padre, tappezziere di corte, uomo fin troppo pragmatico per accettare che il figlio faccia l’attore riducendosi a essere un vagabondo, sempre senza un soldo, ai fiaschi al botteghino dell’Illustre Théâtre, compagnia con cui mette in scena le prime tragedie, e fino ai grandi successi di commedie come Il Tartufo, Don Giovanni e Il Misantropo, che se da un lato contribuirono ad accrescere la fama di Molière, dall’altra destarono scandalo, provocando le antipatie degli ambienti conservatori e religiosi della monarchia.

Fabrizio Falco, con la sua penna, porta sul palco di Ortona un testo fresco, intelligente, sociale e comico al tempo stesso che riesce non soltanto a strappare risate con colloqui solitari, imitazioni esilaranti e divagazioni sull’amore, ma anche facendo immergere Molière in una Parigi brulicante di umanità colorata, disordinata, affascinante ma anche sporca, pericolosa, piena di gente e di ingiustizie sociali.

“Ed io, sommerso dalle infamie, tradito da ogni parte, cercherò un buco in terra, un luogo isolato in cui avere il diritto, anch’io, di essere un uomo” – secondo Fabrizio Falco, Molière dovette pensare proprio a questa battuta, fatta pronunciare ad Alceste nel Misantropo, per riassumere in punto di morte la sua sofferta e straordinaria al tempo stesso esperienza di vita.

Fabrizio Falco, nato a Messina, cresciuto a Palermo, durante gli anni del liceo partecipa a diversi spettacoli diretti da Maurizio Spicuzza e frequenta la Scuola Teates di Michele Perriera. Frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico dove si diploma nel 2010 con un doppio saggio, uno diretto da Valerio Binasco, l’altro da Luca Ronconi.


Partecipa a
Sogno d’una notte d’estate di Shakespeare per la regia di Carlo Cecchi. Lavora con Luca Ronconi in In cerca d’autore, studio sui Sei personaggi di Pirandello, Il panico di Rafael Spregelburd, Celestina di M. Garneau da De Rojas, Lehman Trilogy di Stefano Massini.

È stato interprete di Fedra da Seneca, con la regia di Andrea De Rosa, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. È stato diretto anche da Mario Ferrero, Lorenzo Salveti, Massimiliano Farau, Walter Manfrè, Luca Bargagna, Silvio Peroni, Francesco Saponaro. Nel 2014 fonda la compagnia Minimo Comune Teatro, per la quale produce, dirige e interpreta Partitura P, uno studio su Pirandello, attualmente in tournée.

Come regista e interprete realizza Ritratto d’Italia da Giacomo Leopardi e Galois di Paolo Giordano, produzione del Teatro Stabile di Torino. Esordisce al cinema nel 2012 con due film, entrambi in concorso alla Mostra di Venezia: È stato il figlio, regia di Daniele Ciprì e Bella addormentata di Marco Bellocchio. Per queste due interpretazioni si aggiudica il Premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane attore emergente. Paolo e Vittorio Taviani lo dirigono nel film Maraviglioso Boccaccio e Irene Dionisio nell’opera prima Le ultime cose (prossimamente al cinema). Ha ricevuto varie nomination al Nastro d’Argento, al Ciak d’Oro e al Golden Graal e al premio UBU come miglior attore under 35.

Info e prenotazioni al 3454367809. Prevendite su www.vivaticket.com.

segreteria@cinemauditoriumzambra.com

Per seguire le attività:

@cinemauditoriumzambra

@unaltroteatro

@utfactory

by Redazione
francavilla

Francavilla al Mare. Mercoledì 20 marzo 2024, nella Biblioteca “Antonio Russo” presso il MuMi a Francavilla al Mare, alle ore 17:30, sarà presentata la raccolta di racconti “Il Piccolo borgo le Casette” della scrittrice Vera Iole delle Monache, edito da Hatria Edizioni. Modera il critico d’arte e letterario, professor Massimo Pasqualone. Sarà presente l’autrice che firmerà le copie.

by Francesco
pineto

Domani giovedì 14 marzo alle ore 17.00 l’autrice Daniela D’Alimonte presenta il grande successo “Parole d’Abruzzo” nella Sala Corneli di Villa Filiani a Pineto (TE).

Dialogano con la scrittrice la Professoressa Pompea Mocciola e l’editore Mario Ianieri.

La nuova serie “fucsia” sull’Abruzzo immateriale di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, diretta dallo scrittore Peppe Millanta piace al pubblico di lettori ed infatti come commenta la D’Alimonte: “Sono molto soddisfatta del successo del mio volume Parole d’Abruzzo. Avevo immaginato che le parole dialettali studiate ed esaminate nella loro etimologia potessero trovare l’interesse delle persone e degli abruzzesi in particolare ma, in realtà, non mi aspettavo un riscontro come quello che sta avendo il volume. Credo sia il segno dell’amore che abbiamo per le nostre origini e per la nostra lingua materna”.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte con la prefazione di Giovanni D’Alessandro, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

“È un libro che punta al cuore delle persone perché aiuta a riscoprire la propria abruzzesità”  conclude l’autrice.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e Parco Nazionale della Maiella.

 

by Redazione

Domani 13 marzo alle ore 17.30 presso la Mondadori di Pescara (via Milano, 74) l’autrice Daniela Musini presenta “Le Incantatrici” (ed. Piemme).

“Le Incantatrici” costituiscono un mosaico di donne dalla vita sbrigliata, dal fascino irresistibile e dal talento abbagliante, ma nel contempo anche una sorta di capsula del tempo dove incontrare Circe, la maga dagli occhi di topazio, o Ildegarda di Bingen, la mistica femminista del Medioevo, Madame de Pompadour, arguta e smodatamente ambiziosa, La Bella Otero che stregò la Belle Époque, o l’inarrivabile Colette, dalla penna audace e dall’esistenza spavalda, e poi Lola Montez e Wallis Simpson, che costarono il trono a due sovrani.


Si può fare la conoscenza di Lou von Salomé e Alma Mahler, algide incendiarie e intellettuali sublimi che portarono alla follia amorosa i più grandi artisti della loro epoca, così come della diabolica contessa Tarnowska, dalla vita costellata di cadaveri eccellenti; ma ci si può imbattere anche in Camille Claudel, Zelda Sayre Fitzgerald e Billie Holiday, creature dall’anima smerigliata e la mente abitata dalle ombre, o in figure affascinanti quali Agatha Christie, Mata Hari, Marlene Dietrich, Eva Kant, che fecero del mistero la loro fortuna e la loro dannazione.


E tra le pagine ecco materializzarsi i voluttuosi e scultorei dipinti di Tamara de Łempicka e le atmosfere eccitanti e trasgressive della Parigi
lesbo-chic del primo Novecento, a cui fanno da controcanto il mondo ovattato e sognante di Liala e da contrappunto le esistenze luccicanti e dissipate di Rita Hayworth, Ava Gardner e Liz Taylor.

Info sui social @mondadoribookstorepescara.

by Redazione

Chieti. Secondo appuntamento con Syn -l’incanto delle emozioni, il festival culturale ideato e diretto da Massimo Pasqualone nella Sala Riunioni del Nuovo Albergo a Chieti Scalo. Domenica 17 marzo alle 17, con il Patrocinio dell’Associazione Olimpia di Ortona, si terrà l’incontro su Poesia e dialetto, con i saluti di Annamaria Di Lorenzo, presidente dell’associazione Olimpia e di Massimo Pasqualone, che introdurrà il relatore Paolo Mancini. A seguire le letture dei poeti dialettali d’Abruzzo e presentazione della Mostra personale di Giovanna Mattucci (nella foto), artista vastese.

“Si tratta- sottolinea il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone- di un momento di riflessione in vista della Giornata Mondiale della poesia, con la presenza di tanti poeti dialettali che usano la lingua del cuore e della memoria per esprimere le loro emozioni.”

by Francesco

Libridine celebra l’avvio di un nuovo progetto su Francavilla al Mare (CH), si tratta di “Ti presento un classico”: una rassegna di otto incontri a cadenza mensile con personaggi di spicco della letteratura italiana. Collaborano a questo progetto (al fianco del Comune) Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle Narrazioni che si terrà nel mese di giugno sempre su Francavilla al Mare.

Gli incontri che si terranno presso l’Auditorium Sirena, sono aperti a tutti e sono gratuiti, e come spiega Millanta “hanno lo scopo di rinnovare nelle persone la voglia di conoscere i classici; gli ospiti presenteranno quei testi che hanno amato e che continuano ad essere attuali. Riappropriarci oggi dei classici, significa riappropriarci delle nostre radici e capire chi siamo e dove stiamo andando”.

Si parte il 16 marzo alle ore 19.00 con un appuntamento dedicato a “Viaggio al termine della notte” di Louis – Ferdinand Céline scelto dal noto critico letterario e saggista, Filippo La Porta.

Ripartire dal gusto per le storie significa in qualche modo cercare di contagiare il pubblico con l’entusiasmo di chi i libri li scrive, li studia, li divulga, restituendo la stessa energia e la stessa passione, ed è con questo spirito che sono stati coinvolti gli autori, volti noti della letteratura italiana. Con “Ti presento un classico” si cerca di raccontare storie antiche con voci nuove: troppo spesso, infatti, pur essendo fondanti della cultura attuale, queste storie sono circondate da una ‘narrazione’ che le fa apparire obsolete o probabilmente inavvicinabili, motivo per cui vanno in qualche modo rispolverate anche con passione e spirito di analisi.

Questi gli altri incontri previsti:

  • 20 aprile ore 19.00 “L’infinito” di Giacomo Leopardi con Davide Rondoni;
  • 16 maggio ore 10.30 “Processo ad Antigone” con Simona Baldelli;
  • 23 giugno ore 20.00 “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters con Remo Rapino;
  • 27 luglio ore 19.00 “Educazione sentimentale” di Gustave Flaubert con Paolo Di Paolo;
  • 31 agosto ore 19.00 “Le opere di George Simenon” con Ena Marchi;
  • 27 settembre ore 19.00 “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar con Donatella Di Pietrantonio;
  • 19 ottobre ore 19.00 “Poema a fumetti” di Dino Buzzati con Giulia Ciarapica.

Le letture, durante gli appuntamenti, sono a cura di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino di Unaltroteatro.

Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com.

Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.

by Alessandra Renzetti

La pietra bianca della Maiella donata ai ragazzi dalla miniera di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe) comincia a prendere forma: per questa edizione 2024 sono coinvolti nel progetto Fiabosco Academy i ragazzi del Liceo Artistico G.B. Vico di Chieti (Ch) con i referenti Prof. Francesco D’InceccoVincenzo Marinelli Giorgio Falcone, e del Pàntini Pudente di Vasto (Ch) con il referente Prof. Giuseppe Colangelo.

Si lavora, dunque, in ambiente scolastico fino alla fine dell’anno accademico alle opere che arricchiranno il già importante percorso del Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche, nato nel 2021 nel comune di Sant’Eufemia (Pe) grazie all’impegno del sindaco Francesco Crivelli, al Direttore artistico Peppe Millanta che nel lavorare in sinergia con lo stesso Comune di Sant’Eufemia e con il Parco Nazionale della Maiella sono riusciti a creare dal nulla una delle attrazioni turistiche più ricercate d’Abruzzo.

Cosa ha spinto Addario Group a credere in questo progetto sin dall’inizio? La risposta da parte dell’azienda: “Abbiamo appoggiato il Fiabosco Academy per collaborare ad abbattere le barriere che ci sono tra il mondo della scuola ed il mondo dell’occupazione. Grazie al lavoro di analisi, di osservazione e di approfondimento che si trovano a fare i ragazzi con questo progetto, si dà loro l’occasione di conoscere, valorizzare e rispettare un prodotto locale che ha fatto la storia della nostra comunità e della nostra regione e su cui si può ancora investire creando una rete di collaborazione tra professionisti del settore e giovani che per passione, o per curiosità capiscono l’importanza di preservare radici e tradizioni e farne un vero e proprio lavoro a partire dall’ambiente scolastico che ha permesso loro di conoscere il mondo della pietra della Maiella e la storia delle miniere d’Abruzzo”.

È il Prof. Colangelo a dare qualche anticipazione sul lavoro dei ragazzi che “stanno lavorando su un trono, una seduta che potrà essere anche punto di riposo o sosta per coloro che decideranno di affrontare il percorso nel Parco; ora abbiamo questa grande pietra da lavorare ed i risultati si vedranno in corso d’opera”.

I ragazzi del Liceo Artistico di Chieti invece hanno scelto come tema “la maschera”.

“In questo progetto – spiega il Prof. Marinelli – abbiamo cercato di mettere in evidenza il rapporto tra uomo e natura attraverso questi ‘vasi’ a forma di testa umana. Maschere intese come presenze all’interno del bosco, uno sguardo che sale dal basso, una connessione e un rispetto costante e reciproco tra uomo e natura. Per l’ispirazione delle maschere non ci si è agganciati ad un tema vero e proprio, ma ogni singola figura nasce dalla forma della pietra, ancora una volta è la natura che suggerisce la progettualità. La scultura in questo caso è vista solo come modellazione raffinata di un elemento già presente nel masso stesso. Ci saranno delle figure umane dormienti sul manto erboso… e tante altre sorprese”.

Dunque anche per quest’anno si è accesa la fantasia degli studenti che nel lavorare, ed imparare il mestiere dello scalpellino, continuano a mantenere viva la tradizione abruzzese all’interno delle scuole.

Il progetto presenta il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzo, della Provincia di Pescara, della Provincia di Chieti. Per seguire gli aggiornamenti è possibile visualizzare le pagine social alla voce: @fiabosco.

by Redazione

Chieti. In occasione del Premio Letterario Internazionale “Luca Romano” 2024, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta a Chieti, domenica 3 marzo 2024, alle ore 10:00, nel prestigioso Museo d’Arte Costantino Barbella, alla presenza di numerosi artisti nel campo letterario, la commissione esaminatrice, Presieduta dalla Prof.ssa Eugenia Tabellione, e composta dai membri: Avv. Francesca Pomponio, Ing. Valentina Di Paolo, Dott. Gino Palone, Sig. Stefano Maria Simone, Dott.ssa Stefania De Michele, Prof.ssa Manuela Martellucci, ha assegnato al Luogotenente Carica Speciale dei Carabinieri, Nicola D’Angelo, una MENZIONE D’ONORE per la sua poesia dal titolo RITORNA FIGLIO MIO.

Nato a Penne (Pe) e residente in Civitella Casanova (Pe), il Luogotenente che presta servizio nella Stazione Carabinieri di Barisciano (Aq), poeta affermato ed esempio di abilità poetica, ha dedicato la sua opera all’uomo perseguitato, con la seguente motivazione: “uomo perseguitato, per la Tua libertà e per le Tue idee, nella Tua solitudine che gela, dalle vendette cospirate, creato nemico personale per distruggere la Tua fiducia e l’onore meritati: la Tua forza incrollabile è nella fede del Tuo Dio.”

Il Presidente del Premio, Prof. Massimo Pasqualone, ha definito l’opera in concorso un’emozione unica attraverso la parola poetica.

by Francesco