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Category Archives: Cronaca

unitalsi

Si è svolta nello scorso fine settimana la ventunesima edizione della Giornata Nazionale Unitalsi.

L’Unitalsi, che è tornata coi i suoi volontari presenti nei numerosi banchetti, si è presentata sui territori, con i suoi molteplici progetti, sia locali che nazionali, e a fronte di un’offerta, ha presentato il suo nuovo simbolo: un cofanetto contenente 4 tipologia di pasta differenti.

“Un sincero ringraziamento va ai tanti volontari che si sono spesi in questi due giorni, con grande passione e gioia – riferisce Angelo Lilli presidente della Sezione Abruzzese- grazie a tutte le persone che si sono fermate ai nostri gazebi, per conoscerci, per avere informazioni sui nostri pellegrinaggi con e per i malati, grazie per le mani tese, per i volti e per i vostri sorrisi. Un grazie speciale va al nostro testimonial abruzzese il tenore Piero Mazzocchetti, sempre vicino all’Unitalsi e che, con il suo video spot, ha sostenuto la Giornata Nazionale con grande gioia e professionalità”.

Lo slogan che ha accompagnato la Giornata, che si è svolta in tutte le principali piazze italiane, così come in Abruzzo, è stato Sostienici con un gesto di bontà – espressione che gioca sul significato della parola bontà- e apre ad una generosità che va oltre il solo gesto solidale: l’Unitalsi, proprio come il chicco di grano, è nutrimento da 120 anni per le persone più fragili, sole e ammalate.

La manifestazione, giunta alla sua 21^edizione ha offerto l’opportunità, nei diversi comuni delle diocesi abruzzesi, di conoscere le attività di volontariato dell’Unitalsi, i progetti di solidarietà presenti anche nella nostra regione in alcune sottosezioni: il Servizio Civile, alcuni laboratori creativi nati a Sulmona e a Giulianova dopo il Progetto nazionale Botteghe diverse e a Pescara Mani Confuse. In particolare è stata occasione per ricordare il Progetto dei Piccoli, il progetto in cui l’Unitalsi si fa Casa, si fa Famiglia, offrendo accoglienza alle famiglie dei bambini degenti nei principali centri ospedalieri pediatrici oncologici.

E l’Unitalsi è piena di gioia e gratitudine per l’ inaugurazione, proprio in questi giorni, a Milano di Casa Fabrizio Frizzi, la decima casa di accoglienza presente in Italia.

“Infine – conclude il presidente Lilli – grazie per aver condiviso con noi l’iniziativa della Cei e della Caritas Italiana a favore delle popolazioni terremotate della Turchia e della Siria. Insieme possiamo fare grandi cose”.

Per conoscere la sede più vicina, aderire all’Unitalsi e per  conoscere le prossime date dei pellegrinaggi consultare il sito www.unitalsi.it.

by Redazione

Pescara. Ennesima aggressione all’interno dell’Ospedale Civile di Pescara, questa volta ai danni del Responsabile dell’Ufficio Cartelle cliniche nonché Consigliere di Fratelli d’Italia per il Comune di Pescara, Mauro Renzetti.

L’aggressione è avvenuta intorno alle ore 13.00 di venerdì 24 marzo, quando un uomo sulla 40ina definito dai presenti “esagitato ed instabile”, si è avvicinato ad una dipendente dell’ufficio dapprima senza destare sospetti; successivamente, sembrerebbe senza un reale motivo, ha iniziato ad utilizzare toni prepotenti e ad aggredire verbalmente la donna: Renzetti, nel tentativo di tranquillizzare l’uomo è stato a sua volta aggredito fisicamente all’ingresso dell’ufficio, riportando una prognosi di sette giorni con trauma contusivo al secondo dito della mano sinistra.

Malgrado l’intervento del personale interno della vigilanza, oltre ad una volante della Polizia, l’uomo è riuscito a dileguarsi.

by Francesco
Unitalsi

Nei giorni 25 e 26 marzo 2023, si svolgerà la ventunesima edizione della Giornata Nazionale Unitalsi. Sostienici con un gesto di bontà è il messaggio che quest’anno accompagnerà la nuova campagna di solidarietà.

L’Associazione sarà presente nelle principali piazze italiane con i suoi gazebi, presso i quali, i volontari e le volontarie proporranno, in cambio di un’offerta minima, un nuovo cofanetto, contenente quattro confezioni di pasta di semola di grano duro da 400 gr di tipologie diverse: orecchiette, capunti, strozzapreti e trofie.

“Un alimento primario  -sottolinea Federica Bucci, Consigliera Unitalsi della Sezione Abruzzese- che racchiude il valore simbolico del chicco di grano che sa farsi nutrimento. Un cofanetto che può diventare dono e offrire nutrimento a chi è in difficoltà; un gesto di umanità – per riprendere le parole di Papa Francesco – per essere lievito nuovo e costruire una Chiesa sempre in fermento”.

La manifestazione, giunta alla sua 21^edizione – aggiunge Angelo Lilli,  Presidente della Sezione Abruzzese – offrirà l’opportunità di conoscere le attività di volontariato dell’Unitalsi in Italia e all’Estero, i progetti di solidarietà come il Progetto dei Piccoli, dedicato all’accoglienza delle famiglie dei bambini degenti nei principali centri ospedalieri pediatrici oncologici; aderendo, con un gesto di bontà, sarà possibile sostenere l’associazione e tutti coloro che si affidano all’Unitalsi per vivere l’esperienza del pellegrinaggio Lourdes, Terra Santa, Fatima, Santiago de Compostela e Loreto e per avere aiuto nella vita di tutti i giorni: le famiglie, i bambini, gli anziani, i più bisognosi e chi è solo.

Per conoscere le date dei pellegrinaggi e soprattutto le piazze per la Giornata Nazionale dove saranno presenti i volontari Unitalsi consultare il sito www.unitalsi.it.

by Redazione
Manoppello

Torna lo storytelling L’abruzzese che affrontò le B.R. – Storia di un eroe dimenticato, elaborato dal giornalista pescarese Fabrizio Santamaita.

La performance si terrà sabato 4 febbraio alle ore 18 nella sala polivalente “Karol Wojtyla” di Manoppello, in piazza Zambra, con ingresso libero; organizza il sodalizio culturale La Fornace.

Sarà un pomeriggio speciale: proprio a Manoppello, il 13 giugno 1975, si svolsero il funerale e la tumulazione del protagonista della narrazione, il carabiniere vestino Giovanni D’Alfonso, nella stessa chiesa (san Pancrazio) in cui si era sposato nel 1961 con una donna del posto, Rachele Colalongo.

A rendere ulteriormente particolare l’evento sarà la proiezione, al termine del racconto, di un video (durata 12 minuti) del funerale di D’Alfonso: si tratta di un documento eccezionale, mai presentato prima in pubblico. Il tutto verrà ripreso dalle telecamere di Rete8 e trasmesso nei giorni successivi.

La vicenda di cui tratta lo storytelling risale agli anni di piombo: il 5 giugno 1975, in una cascina di campagna situata ad Arzello di Melazzo (Alessandria) vi fu un violentissimo conflitto a fuoco tra due membri delle Brigate Rosse e quattro carabinieri, uno dei quali originario di Penne: Giovanni D’Alfonso.

Erano tempi in cui lo Stato faticava ad arginare la furia del terrorismo di matrice politica. Le Brigate Rosse erano il gruppo più organizzato della galassia estremista, e per autofinanziarsi avevano progettato il rapimento di un noto industriale piemontese: Vittorio Vallarino Gancia, titolare dell’omonimo marchio di spumanti.

Tutto sembrava procedere secondo i piani dei sequestratori ma una pattuglia dei carabinieri arrivò casualmente nel covo in cui Gancia era tenuto prigioniero. Il resto è storia, eroismo e tragedia.

La vicenda ha diverse sottotrame e presenta ancora oggi dei lati oscuri, sui quali la magistratura è tornata a indagare proprio in questi giorni interrogando alcuni ex brigatisti.

La narrazione – che sarà introdotta dalla giornalista Francesca Di Giuseppe – dura 40 minuti, è stata ispirata dalla lettura del libro Brigate Rosse. L’invisibile di Simona Folegnani e Berardo Lupacchini ed è corredata da rari documenti d’epoca, tra i quali spiccano tre disegni fatti da un misterioso membro delle B.R. per ricostruire graficamente lo svolgersi della sparatoria.

Al termine dello storytelling interverranno il figlio di Giovanni D’Alfonso, Bruno, e Berardo Lupacchini. Poi via libera alle domande del pubblico.

by Redazione
pescasseroli

Una grande giornata sulla neve di Pescasseroli (Aq), sabato 28 gennaio 2023 dalle ore 17.

Nella rinomata località turistica e soprattutto alla base della stazione sciistica, si potrà ammirare la spettacolare fiaccolata sulla Direttissima realizzata dai Maestri delle scuole di sci e snowboard.

Dopo 4 anni dall’ultimo evento del genere, sospeso a causa dell’emergenza sanitaria, torna un appuntamento emozionante e storico sulle piste di Monte Vitelle.

La fiaccolata dei Maestri di sci lungo un tracciato impegnativo e mozzafiato, infatti, sin dai primi anni di attività degli impianti di risalita è stato sempre un momento di festa, di orgoglio e di richiamo turistico.

Non poteva mancare quest’inverno, dopo una partenza di stagione senza nevicate, ma con la stazione pescasserolese che in Abruzzo grazie all’impegno e alla dedizione degli operatori di Alta Quota è stata la prima ad aprire a gennaio insieme a quella di Roccaraso.

L’evento Fiaccolata 2023 è organizzato dalla società Alta Quota, insieme a Scuola Italiana Sci Pescasseroli, Scuola di Sci e Snowboard Evolution Ski, Associazione Albergatori e Operatori turistici del PNALM, Proloco Pescasseroli, società cooperativa Castel Mancino, bar Stella Polare e Radio Parco.

La giornata prevede musica a partire dalle ore 11 e mentre funzioneranno 3 punti ristoro e saranno attivi tutti gli impianti e aperte tutte le piste dell’area sciistica – compresa la pista dei bob per chi vuole divertirsi scivolando – dalle ore 17 animazione e vin brulé saranno offerti al pubblico, fino all’attesa partenza delle fiaccole accese. Sarà attivo un servizio bus navetta dalla piazza del Municipio al piazzale Cabinovia, dalle ore 15 fino a fine manifestazione.

La suggestiva performance dei Maestri si avvierà dalla vetta di Monte Vitelle con la scenografica discesa sul Campo Scuola, la pista principianti dove ognuno può iniziare ad apprendere le basi degli sport della neve.

Lo spettacolo permanente, infine, è dato dal contesto naturalistico di pregio e dalla accoglienza della località turistica, punto di riferimento del circondario nel Centro Italia. Pescasseroli, “capitale” del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che ha compiuto 100 anni, in questi giorni è vestita di bianco grazie a un delizioso manto nevoso e sta richiamando un gran numero di presenze turistiche che scelgono di godere delle vacanze nelle numerose strutture ricettive, e non solo. L’inverno regalerà ancora eventi, natura e bellezze su queste magiche montagne.

Per info è possibile contattare i numeri: 0863.910725 o 338.9449340; il sito è www.sciareapescasseroli.it.

by Redazione
Rai1

Rai Fiction  presenta “Black Out – Vite sospese” regia di Riccardo Donna, una coproduzione Rai Fiction – Èliseo entertainment prodotta da Luca Barbareschi con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission e ben tre abruzzesi che hanno lavorato alla realizzazione di questa serie tv in 4 serate, in prima visione su Rai 1, dal 23 gennaio 2023 in prima serata.

Si tratta di Valerio D’Annunzio di Villamagna (Ch) che è ideatore ed head writer della serie, il quale scrive per il teatro, il cinema e la televisione; nel 2005 vince il premio Flaiano con il copione Iter.

Ha curato la sceneggiatura di molte fiction di successo come Don Matteo, Che Dio ci aiuti, La ragazza americana, Il Restauratore, L’Allieva ed è anche sceneggiatore di Black Out insieme allo scrittore abruzzese di Pescara, Peppe Millanta, autore di due fortunati libri Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni) tradotto in più paesi e La rotta delle nuvole (Ediciclo Editore), Direttore della nuovissima Collana “Comete. Scie d’Abruzzo”, Ianieri Edizioni nonchè fondatore della Scuola Macondo  – L’Officina delle Idee di Pescara e Direttore artistico di numerosi progetti fra cui il Macondo Festival di Francavilla al Mare (Ch) ed il Festival delle Narrazioni di SquiLibri, e Fiabosco a Sant’Eufemia a Maiella (Pe).

Tra i produttori delegati invece c’è Gladis Di Pietro, di Giulianova (Te),  Story Editor e Produttore Creativo per la casa di produzione Eliseo Multimedia di cui è produttore Luca Barbareschi: la sua firma è su Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Mia Martini, Rocco Chinnici, Adriano Olivetti, La Strada di casa, Maria Goretti e altre serie e film Tv che hanno fatto, e continuano a fare, la storia della fiction all’italiana negli ultimi 20 anni sulla Rai e sulle reti Mediaset.

Black Out è un mistery-drama ambientato in alta quota. È un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti e umanità.

I protagonisti sono i clienti di un lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico nella Valle del Vanoi, in Trentino. Qui trascorrono le feste di Natale in compagnia dei propri cari.

Ma la terra trema e il distacco di un’imponente slavina isola la Valle e impedisce i soccorsi possibili dall’unico passo che la collega con il resto del mondo. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto. Tra di loro c’è anche un assassino.

La valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con sé stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno ad essere una comunità.

Quando si crede di aver perso tutto, spesso, si ritrova sé stessi e il coraggio di combattere per ciò che conta davvero.

Un mistery intenso ed emozionante diretto da Riccardo Donna (girato in grande formato 6 K utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali) che vede protagonista Alessandro Preziosi affiancato dall’attrice tedesca Rike Schmid, Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, Maria Roveran l’attore francese Mickaël Lumière e, tra gli altri, i giovani Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico.

Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi) è venuto per una vacanza sulla neve con i suoi due figli adolescenti, Riccardo ed Elena.

Non ha badato a spese e ha preso la suite più costosa del lussuoso albergo. Per tutti Giovanni è un broker di mezza età, elegante e di successo. Per i suoi figli è un padre che, dopo la recente perdita della moglie, deve riscoprirsi genitore.

Ma Giovanni è molto più di tutto questo. La verità è sepolta in un passato inconfessabile che è sul punto di ritornare quando riconosce Marco (Marco Rossetti) ospite di quello stesso albergo, insieme a Irene (Caterina Shulha), sua nuova bellissima compagna.

Per Marco, meccanico che si è appena risollevato dal fallimento della sua officina, alloggiare in quell’albergo è un colpo di testa.

In realtà un motivo c’è: in una baita poco distante si nascondono la figlia Anita, costretta a vivere suo malgrado sotto copertura con la madre, nonché sua ex moglie, Claudia (Rike Schmid), primario di chirurgia d’urgenza, sottoposta ad un programma di protezione testimoni in attesa del processo che la vede testimone oculare di un omicidio di Camorra per mano di uno spietato boss.

Nessuno sa che Giovanni è legato al clan malavitoso da un vincolo ‘di sangue’: è suo fratello il boss imputato nel processo e lui, pur avendo cambiato cognome e apparentemente vita, è ancora invischiato negli affari di famiglia.

La testimonianza di Claudia rischia quindi di distruggere la vita di Giovanni e quella dei suoi figli e a lui non resta che provare ad eliminarla.

Claudia però è anche l’unica persona nella valle in grado di salvare sua figlia, la giovanissima Elena, in coma dopo la valanga.

 

by Redazione
Francavilla

Lancia il suo appello alle istituzioni il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, affinché non cada nel dimenticatoio il centenario della morte del filosofo francavillese Filippo Masci, avvenuta a Napoli il 7 dicembre 1922.

Mi rivolgo soprattutto alle istituzioni francavillesi dal momento che non è stato organizzato nulla per ricordare questo evento e mi rendo disponibile insieme ad altri esperti per organizzare degnamente il centenario di questo importante personaggio nato a Francavilla il 23 settembre 1844 e sepolto con la moglie Giuseppina Tattoni nella cappella che andrebbe valorizzata e che si trova nel cimitero di Francavilla, tenendo presente la portata non solo culturale, ma anche politica di Filippo Masci, docente universitario, filosofo, rettore dell’università di Napoli, senatore a vita, intellettuale di fama europea.

by Redazione
racioppo

Auguri speciali da parte dello stilista abruzzese Simone Racioppo ovviamente con un abito di quelli indimenticabili per una persona speciale.

“Un abito scintillante, prezioso e radioso, proprio come speriamo sia il nuovo anno” dice lo stilista pensando alla protagonista e al 2023 che l’aspetta: si tratta di Elisa D’Ospina, top model curvy e conduttrice tv, in attesa del suo primo figlio con il compagno l’attore e doppiatore Stefano Andrea Macchi.

“La passione che non tradisce mai”, il motto di Simone Racioppo anche il questo 2023.

by francesca
Macchemito

Anche l’Abruzzo ha la sua “Atlantide” che è anche protagonista dell’ultima puntata di Macchemito, in onda su “Buongiorno Regione” a lunedì alterni, rubrica a cura di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani.

Come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Archippe è una città leggendaria, piena di mistero tanto da aver alimentato nei secoli l’immaginario di scrittori e viaggiatori”, ma questa meravigliosa città scomparve inghiottita dalle acque del Fucino, misteriosamente, rimanendo leggenda.
Archippe sarebbe addirittura più antica di Marruvium, nell’attuale San Benedetto dei Marsi (Aq).
“Alla base del mito di Archippe c’è sicuramente un grande cambiamento climatico – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini  che ha portato in realtà delle innovazioni soprattutto nelle popolazioni italiche ovvero quello dei grandi centri d’altura posti sulle aree collinari e pedemontane d’Abruzzo”. 
Scomparso il Fucino, prosciugato dalla grande impresa di ingegneria di Alessandro Torlonia, in molti si spostarono alla ricerca di Archippe, ma ad oggi il suo mistero continua; un’altra piccola ‘Atlantide d’Abruzzo’ è osservabile a Capodacqua (Aq), dove è possibile inabissarsi per vedere sotto la superficie del lago artificiale un mondo antico da scoprire ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/868520790946514/.
Francavilla

Si accende il 7 dicembre, nel giardinetto di via Zara a Francavilla Al Mare, l’albero di Natale realizzato a mano dal gruppo “Arte” dell’associazione Alento.

L’albero è stato creato con grande maestria in pochissimo tempo, costruito con un cerchio in ferro acciaioso 70m lineari di filo in acciaio rivestito in plastica, ha un’altezza di 4,80m e un diametro 2.40 m.  Granny è la tecnica usata dal gruppo Arte e composto da 1200 piastrelle.

il gruppo artistico dell’Associazione Alento è formato da donne creative di tutte le età, unite dalla passione per la lavorazione della lana e del cotone che ha permesso loro di stringere legami di vicinanza e di amicizia.

Il filo magico ha consentito di trasformare la tradizione antica dell’uncinetto, spesso solitaria, in un modo per avvicinarsi, trascorrere del tempo insieme, condividere momenti di vita e contribuire a sviluppare e raggiungere gli obiettivi che l’Associazione Alento, da sempre si pone: permettere alle persone di incontrarsi, conoscersi ed insieme organizzare iniziative specifiche che elevino il tenore di vita del proprio quartiere e della propria città.

Già nello scorso giugno, Il gruppo Arte, si è contraddistinto per la realizzazione del progetto Yarn Bombing “arte urbana” nello stesso Giardinetto di Francavilla Al Mare, donando come per magia, colore ai tronchi degli alberi. rivestendoli con capolavori all’uncinetto.

La vigilia dell’Immacolata, dunque, l’Associazione Alento vi aspetta al Giardinetto per l’evento natalizio per condividere tante emozioni: si ritornerà un po’ bambini con la presenza di Babbo Natale che riceverà le letterine dei bambini, si accenderà il tradizionale fuoco dell’Immacolata Concezione sulle dolci note del coro di Francesco Paolo Tosti di Francavilla Al Mare che accompagnerà l’illuminazione dell’albero artigianale lavorato all’uncinetto e si avrà l’occasione di acquistare fantasiose creazioni natalizie.

 

by Redazione