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Pescara

Venticinque anni di vita per un progetto che punta al recupero, al riutilizzo dei rifiuti: si chiama SCART e nasce nel lontano 1998 in uno degli impianti di trattamento e recupero di rifiuti industriali Herambiente con il fine di realizzare opere d’arte frutto anche di inventiva e doti artistiche.

Opere che sono presenti a Pescara nella mostra dal titolo Design oltre il recupero visitabile all’interno della Fondazione Pescarabruzzo (corso Umberto I, 83) fino al 28 maggio nei seguenti orari: da mercoledì a venerdì 17-20; sabato 16-20; domenica 10:30-13:30 e 16- 20.

Presenti il giorno dell’inaugurazione: Lorenzo Sospiri, presidente consiglio regionale Abruzzo; Carlo Masci, sindaco di Pescara; Nicola Mattoscio, presidente Fondazione Pescarabruzzo; Andrea Ramonda, amministratore delegato Herambiente e Maurizio Giani, direttore marketing Herambiente e ideatore progetto SCART

“L’arte e il design possono essere tra i primi campi dove dimostrare il nostro impegno per l’ambiente, evitando lo spreco di ricorse e riducendo le emissioni. Le opere del Gruppo Hera rispondono perfettamente alle nuove esigenze di sostenibilità” commenta Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo. “Materiali riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili sono stati progettati per essere confortevoli da vivere e piacevoli da ammirare, anche alla stregua di veri e propri oggetti d’arte. Anche per sottolineare l’eterno principio che nulla si crea, tutto si trasforma e nulla si distrugge”.

In esposizione oltre 50 pezzi fra complementi e veri e propri elementi d’arredo ricavati esclusivamente da scarti che nei laboratori SCART hanno preso nuova vita anche grazie al talento dei giovani artisti delle Accademie di Belle Arti e Design di Bologna, Brera, Firenze, Ravenna, Rimini e San Marino.

Oggetti molto diversi per tipologia, materiali utilizzati e prospettiva artistica delle mani che li hanno plasmati. Tuttavia, esistono fili invisibili, ma potenti, che uniscono tutte le opere.

Uno di questi è senz’altro la capacità di attraversare il tempo senza risentire delle mode. La trash art di SCART, infatti, in gran parte derivata da scarti industriali, non si riesce a leggere con la filigrana del tempo che scorre, come avviene invece frequentemente con gli oggetti di design, ognuno figlio degli stili, dei gusti e dei materiali dominanti di ogni epoca.

L’altro filo riguarda certamente la potenza narrativa di ogni pezzo. Perché ognuno racconta una storia che unisce recupero, inventiva e sensibilità artistica. Ad esempio, i rottami di vecchie biciclette sono diventati un appendiabiti e una grande lampada da soggiorno. I carrelli rotti di un supermercato, assieme all’imbottitura per materassi di scarto, sono stati trasformati in un divanetto.

“A Pescara, con la mostra Design oltre il recupero, il Gruppo Hera porta il messaggio di un’economia circolare che punta anche sulla bellezza, per accompagnarci nel vivere quotidiano”, spiega Andrea Ramonda, Amministratore Delegato Herambiente. “Vogliamo così rendere la cultura del riuso, del recupero e della valorizzazione delle risorse, sempre più pervasiva nei territori che serviamo. Questo anche in Abruzzo, dove ogni giorno operiamo con l’obiettivo di rendere i cittadini protagonisti della transizione energetica, preservando le risorse e sostenendo l’efficienza energetica”.

 

12 Maggio 2023