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dissesto idrogeologico

Con un’interrogazione presentata ieri ai Ministri dell’Interno, della Transizione ecologica e dell’Economia e delle Finanze, il Senatore Luciano D’Alfonso torna a sollevare il grave problema del dissesto idrogeologico che interessa il versante pescarese della Majella, con particolare riferimento al Comune di Caramanico Terme, e della necessità di riallocare urgentemente i fondi necessari per gli interventi.

Nell’interrogazione – cui hanno apposto la loro firma anche i Senatori Gianni Pittella e Mauro Laus – D’Alfonso fa riferimento in particolare alle emergenze iniziate dal 1989 e alla frana di crollo verificatasi nel giugno 2020 a Caramanico, versante Colle Alto-La Civita, con lo scivolamento a valle di un masso di grosse dimensioni che ha concluso la sua corsa vicino allo svincolo Fontegrande (strada SS 487), determinando la chiusura al traffico dell’importante arteria.

“Tenuto conto che in data 26 giugno 2019 il consiglio comunale ha deliberato la modifica al Piano triennale dei lavori pubblici individuando tre specifici interventi necessari (dissesto idrogeologico del centro abitato di Caramanico Terme – Movimenti gravitativi del versante in DX Idrografica del Fiume Orta 3° stralcio funzionale; sistemazione delle frane di crollo Colle Alto-La Civita; sistemazione dei movimenti franosi in Località Vitritillo)”, scrive nell’interrogazione il Senatore D’Alfonso “tenuto altresì conto che in data 15 settembre 2020 è stata operata la scelta, per il tramite del primo cittadino, di avanzare e a valere delle risorse stanziate dal decreto del Ministero dell’interno del 5 agosto 2020, un’unica richiesta di contributo collegato al solo intervento relativo ai “Lavori inerenti al dissesto idrogeologico in Via Vetritillo successivamente ammesso a finanziamento – Decreto 23 febbraio 2021 – per un importo di 990.000 euro, tralasciando gli altri due prioritari interventi individuati nella richiamata Deliberazione di Consiglio Comunale n. 38 del 26 giugno 2019, tra cui la “’Sistemazione delle frane di Crollo Colle Alto-La Civita’”, i senatori chiedono ai tre ministri “quali iniziative intendano adottare per far fronte ad una necessaria riallocazione delle risorse stanziate, in grado di porre rimedio all’emergenza che ha colpito il Comune di Caramanico Terme a causa della frana di crollo in località Colle Alto-La Civita”.

“Sono ormai 5 mesi – interviene il Gruppo Consiliare Uniti per Caramanico – che il masso staziona sulla statale impedendo il transito sulla galleria per S.Eufemia, mentre nel 2012 l’allora amministrazione, con la dovuta assunzione di responsabilità, impiegò solo 14 giorni per rimuoverne uno di ben più grandi dimensioni e mettere temporaneamente in sicurezza il versante. Da allora si sono succedute una serie di attività, fra studi analisi, progettazioni e richieste di finanziamento, culminate con l’ultima del 18 maggio 2009 dell’allora Sindaco Angelucci. Oggi, finalmente, ci sono le condizioni per mettere in sicurezza permanente il costone della Civita. Ma il Comune, al contrario, decide di intervenire prioritariamente in Località Vitritillo sulla base di fantomatiche segnalazioni verbali. Invitiamo, pertanto, il Sindaco a ordinare un intervento immediato; i soldi sono nelle casse comunali fin dall’8 marzo scorso. Si muova presto se non vuole continuare nella sua pericolosa sottovalutazione del problema”.

1 Novembre 2021