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Tag Archives: patrimonio culturale abruzzese

maurizio forcella

Il cortometraggio Quando la banda passò del regista abruzzese Maurizio Forcella è stato selezionato ufficialmente al VER CINE Festival, l’8° Festival de Cinema da Baixada Fluminense, in Brasile.

Una vetrina prestigiosa considerando che nel corso delle sette edizioni già organizzate, la rassegna si sta sempre più consolidando nel calendario brasiliano dei festival cinematografici come uno spazio importante per la diffusione audiovisiva, offrendo al pubblico, a ogni edizione un menu, tra i più vari all’interno della sua programmazione, sempre composta da documentari e film di finzione e cortometraggi, oltre a videoclip.

Nell’ultima edizione il Festival ha registrato un numero record di voci per la fase selettiva con oltre 1.100 film presentati, di cui 76 produzioni selezionate.

Il lavoro, distribuito dalla Premiere Film, è stato già proiettato – in anteprima internazionale – alla 13esima edizione del San Diego Italian Film Festival nella categoria Italy Exported – Shorts in.

E’ stato proiettato anche nell’ambito del 45esimo Filmetz – Badalona Film Festival, il Festival più antico della Spagna.

Nello stesso Festival è stato ospite come rappresentante del cinema italiano il precedente lavoro di Forcella, Timballo con Maria Grazia Cucinotta e altri noti e validi attori.

Quando la banda passò è un corto originale e impegnativo girato nel maggio 2018 in un teatro di posa appositamente allestito ad Atri dal noto scenografo abruzzese Paolo Cameli, (tra le sue collaborazioni Benigni e Salvatores) nei locali di proprietà dell’azienda dolciaria Pan Ducale, adiacenti il sito produttivo.

Le musiche, tutte originali, sono state curate dal compositore abruzzese Gianluigi Antonelli.

Oltre 36 gli attori in scena, tra questi volti noti come Ivan Franek (attore anche nel film Premio Oscar La Grande Bellezza di Sorrentino).

Il corto – prodotto dal Centro Atriano di Ricerca Audio-Visiva (C.A.R.A.V.), – è stato tra i vincitori del Bando Regionale sulle produzioni che promuovono l’Abruzzo ed è stato cofinanziato da ARAN Cucine.

Il focus del lavoro è incentrato sul ruolo delle bande musicali che rappresentano una parte importante della storia culturale della regione Abruzzo.

“E’ la prima volta che proietto un mio lavoro in Brasile – dichiara il regista Forcella – e sono molto emozionato e orgoglioso, soprattutto perché porto con me la mia terra. Questo lavoro, infatti, parla anche della nostra regione. L’Abruzzo, come noto, è terra di bande musicali. Secondo alcune fonti, ben 103 fra comuni e frazioni abruzzesi hanno avuto una o più bande. Il lavoro ha un taglio grottesco e divertente e lascia spazio a tante riflessioni”.

Per quanti volessero restare aggiornati su questo cortometraggio è possibile consultare la pagina Facebook Quando la banda passò – Short Film.

by Redazione
FAI Teramo

La crisi epidemiologica che stiamo vivendo non è riuscita ad arrestare né il desiderio di bellezza degli italiani, né la caparbietà del Fondo Ambiente Italiano nel promuovere tale bellezza ed i tesori del nostro territorio, al grido di #italiamimanchi.

Le numerose iniziative che il FAI è solito promuovere, infatti, hanno indossato una veste social spaziando tra ambiente e cultura, accompagnando tutti gli iscritti e i simpatizzanti in questi lunghi giorni.

La Delegazione FAI di Teramo ha portato la voce e la vicinanza della Fondazione sul territorio teramano, decidendo di continuare ad indossare la veste social fino a quando non torneremo tutti alle nostre attività abituali.

Per questa ragione ha dato vita ad una serie di appuntamenti digitali, alcuni in modalità video, che saranno pubblicati sulla pagina Facebook della Delegazione, altri in modalità videoconferenza in diretta online su una piattaforma accessibile a chiunque e da qualsiasi dispositivo.

Ad inaugurare questo ciclo di eventi digitali sarà la rubrica Pillole di restauro, curata da Valentina Muzii, sabato 9 alle ore 15:30 sulla pagina Facebook della Delegazione.

Una narrazione dei restauri eseguiti grazie al contributo della Delegazione FAI di Teramo a partire dall’anno della sua nascita sino ad oggi.

Un percorso che ci consentirà di scoprire piccole e grandi curiosità legate al mondo del restauro.

 

by francesca
fla

Una lettura, un brano recitato, un consiglio, novità editoriali. E l’interazione e il confronto con il pubblico, per quanto virtuale, dalla pagina Facebook del Fla-Festival di libri e altre cose.

L’appuntamento con Altrove, questo il nome scelto per l’evento online, è dal lunedì al venerdì alle 19, a partire da oggi, con gli amici del festival che da 18 anni ormai propone a Pescara e dintorni incontri, presentazioni, spettacoli, all’insegna appunto dei libri e di altre cose. Primi ospiti sono Luca Sofri – direttore artistico del Festival – e Giovanni Di Iacovo (lunedì 30), Pierluigi Battista (martedì 31), Enrica Tesio (primo aprile). Conduce Vincenzo D’Aquino, direttore del Fla.

“Il tema per Altrove non è tanto quando usciremo dall’emergenza, risposta che lasciamo come di dovere alla scienza e alla politica – dicono dall’agenzia Mente locale che organizza il Fla– ma come. Ci sarà un prima e un dopo, questo ormai l’abbiamo capito. Quando tutto sarà passato, cambieranno molte cose. Per adesso, però, c’è soltanto il tempo sospeso e incerto che ci troviamo a vivere. E proprio in questo tempo qui, in queste giornate che navighiamo a vista, abbiamo bisogno più che mai di stare insieme e di farci compagnia”.

Ecco quindi gli amici del Fla con i loro contributi. Sempre all’insegna dello stare insieme, per costruire uno spazio alternativo, con l’impronta che caratterizza il Festival, quella della socialità, dell’essere uniti. Un tentativo di ricostruzione di quell’atmosfera, in attesa di rivedersi di persona.

“Nel nostro piccolo, ogni singola persona, ha per forza di cose cambiato le abitudini quotidiane – aggiungono dal Fla – Quello che chiederemo ai nostri ospiti è quale insegnamento porteremo con noi, con particolare riferimento ad una buona abitudine o disposizione d’animo. Fuori dal vortice del prima. Quindi, mentre aspettiamo di rivederci e di riabbracciarci, come sempre, durante le giornate e gli incontri del Fla, facciamo altri incontri, altrove”.

by Redazione
Sulmona

A Sulmona una chiamata per tutti gli artisti di strada promossa dal Raggruppamento temporaneo di Imprese “MC Costruzioni Edili srl, Ase – Applicazioni Speciali nell’Edilizia srl, D.G.L. snc di Di Marco G.”, in collaborazione con Laboratorio d’arte MAW Men Art Work.

Obiettivo: realizzare 5 murales su altrettante torri dissipative in acciaio, strutture previste a Sulmona nei lavori di ristrutturazione e adeguamento strutturale della sede della scuola media “G. Capograssi”, affidati dal Comune nell’ambito del Piano Scuole d’Abruzzo – Il Futuro in sicurezza.

Questo perché il lavoro degli artisti di strada accresce la cultura della sicurezza e l’energia dei murales per una scuola più sicura.

I progetti si possono presentare per una sola torre entro il 20 marzo.

 

Foto di Angela Yuriko Smith da Pixabay 

letture d'inverno
Una lettura piacevole ed un buon vino ben si sposano con l’ottima compagnia di autori in una location d’eccellenza ossia la Cantina Guardiani Farchione di Tocco da Casauria (Pescara) in questo strano inverno che sembra decollare a fatica.
Letture d’inverno, è questo il prossimo appuntamento, tra i tanti in itinere, previsto per sabato 8 alle ore 17 proposto dall’editore Alessio Masciulli, fedele al concetto di “editoria positiva”.
 “Questo è un appuntamento a cui tengo molto – spiega il giovane e dinamico editore abruzzese – poiché diversi autori si confronteranno tra di loro, condivideranno emozioni personali e pensieri estratti dai loro testi generando un vero e proprio salotto culturale in cui il vero protagonista è il libro che dà vita ad un filo conduttore e crea l’occasione per stare insieme”.

Tra gli autori della Masciulli Edizioni che leggeranno passi del proprio libro in un’atmosfera calda e accogliente godendo del buon vino, ci saranno:

  • Fernando Smarrelli, Mi piace pensare;
  • Francesca Lupone, Un viaggio nel destino;
  • Gianluca Di Toro, A vent’anni ero uno stronzo;
  • Luca Pompei, Come gli Alberi Spogliati ad Aprile;
  • Massimiliano Setta, Giubbotto giallo. Storie di corse e di vita;
  • Rosa Pierro, Le voci di dentro;
  • Paola Volpe, Amore non amore.
Ed è cosi che come per magia con la Masciulli Edizioni anche i sogni diventano realtà, le idee diventano opere ed il libro scritto sulla scia delle proprie emozioni diventa il modo migliore per poter comunicare anche “in amicizia”.
by Redazione
Dacia Maraini

Sarà Dacia Maraini la protagonista dell’ultimo appuntamento della seconda edizione della rassegna letteraria Una valle che legge, a cura dell’associazione Altofino, in programma venerdì 7 alle 17 nella Taverna 44, in Via Vittorio Emanuele, 44, ad Arsita.

La nota scrittrice presenterà il suo libro Corpo felice. Storie di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va edito da Rizzoli.

La rassegna quest’anno ha visto la partecipazione della giornalista e scrittrice Roberta Scorranese e il suo Portami dove sei nata edito da Bompiani e lo scrittore Fabio Bacà autore di Benevolenza cosmica edito da Adelphi, mentre è stata rimandata a data da destinarsi la presentazione del libro del giornalista de Il Corriere della Sera Paolo Di Stefano La catastòfa. Marcinelle 8 agosto 1956 edito da Sellerio.

Anche quest’ultimo incontro, a ingresso libero, sarà presentato dalla giornalista Evelina Frisa, che ha curato con la presidente di Altofino, Caterina Cacciatore, la rassegna.

Una valle che legge si avvale del patrocinio del Comune di Arsita, dei Comuni della Valfino (Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Castilenti e Elice), dell’Istituto Comprensivo “Valle del Fino” e del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

Una valle che legge

Questa edizione ha dato spazio anche ad altri due libri di autori locali come Angelo Panzone che ha proposto al pubblico, alla presenza del giornalista Rai Umberto Braccili, il suo progetto editoriale edito da Ricerche&Redazioni sul libro Li quadernùcce di lu Màstre di Lido Panzone e Lina Ranalli con il libro Peppino e la perfezione del melograno (Artemia Nova Editrice).

“Per un piccolo comune come Arsita una rassegna con nomi così importanti – commenta la presidente dell’associazione Altofino, Caterina Cacciatore – è stata una scommessa vinta partita dall’idea di offrire alla comunità una riflessione intorno a alcuni nuclei tematici che variano mensilmente e che riguardano l’uomo e il suo essere nel mondo. La manifestazione ha inteso promuovere il libro come compagno di viaggio, strumento di incontro, di riflessione comune, di socialità e occasione di conoscenza. Arsita ha dato i natali a Donatella Di Pietrantonio (vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con ‘L’Arminuta’) e questo paese le ha conferito la cittadinanza onoraria. Alla luce di questi avvenimenti abbiamo sentito l’esigenza di organizzare una rassegna letteraria in paese. Avere nostra ospita Dacia Maraini è motivo di grande orgoglio e la ringrazio sentitamente perché nonostante i suoi tanti impegni ha colto il valore della nostra rassegna e ha deciso di esserci. Ringrazio, inoltre, quanti hanno patrocinato l’iniziativa, coloro che l’hanno supportata e quanti si sono adoperati nell’organizzazione, in particolare la famiglia Modesti per la grande disponibilità”.

“Siamo orgogliosi di avere ad Arsita una scrittrice di fama internazionale come Dacia Maraini – aggiunge la sindaca di Arsita Catiuscia Cacciatore – ringrazio gli organizzatori e che hanno reso possibile questa rassegna che ci auguriamo possa crescere nel tempo e invito tutti gli appassionati di lettura a raggiungerci ad Arsita per quest’ultimo incontro che sarà arricchito come sempre da tanti elementi di ospitalità come il buon cibo e il grande calore umano”.

La prima edizione ha visto la presenza di sei autori:

  1. Carla Tarquini con Memorie arsitane e non solo;
  2. Valerio Valentini con Gli 80 di Camporammaglia;
  3. Donatella Di Pietrantonio con L’Arminuta;
  4. Peppe Millanta con Vinpeel degli orizzonti;
  5. Mimmo Locasciulli con Come una macchina volante;
  6. Santino Spinelli Un mondo da scoprire. Storia, lingua e cultura dei Rom italiani di antico insediamento.
by Redazione
jacopo sipari

Al giovane direttore aquilano Jacopo Sipari di Pescasseroli il Premio speciale Golden Opera per la New Generation degli Oscar della lirica come uno dei più promettenti giovani direttori d’orchestra nel firmamento operistico italiano.

Le parole del Maestro Jacopo Sipari:

Sono commosso. Sono appena tornato dalla direzione di Aida all’Opera di Bucarest, ho preso la posta e ho trovato la lettera di nomina. Ho davvero poco da dire. Non me lo aspettavo.

Ho pensato solo a mio papà che mi ha lasciato a febbraio e che sicuro avrebbe pianto con me.  Questo premio per me è il riconoscimento di anni e anni di sacrifici fatti in nome della musica che è l’amore più grande della mia vita e per cui ho davvero sacrificato tutto.

Pensare che questo premio è stato assegnato prima di me a direttori d’Orchestra come Antonio Pappano, Gustavo Dudamel o Fabio Luisi per non parlare delle star assolute come Abbagnato, Bruson, Dessì e Kabaivanska mi blocca ogni pensiero.

Quest’anno è stato davvero un anno speciale perché ho debuttato con l’Orchestra Sinfonica di Israele, tra le migliori al mondo, ho inciso il cd per Sony con Cinzia Tedesco e ho debuttato al Parco della Musica.

Questo premio è la conclusione di un periodo davvero speciale. Voglio dedicare questo riconoscimento alla mia famiglia, ai miei amici, al Festival di Tagliacozzo e alla Fondazione Puccini (il mio primo Teatro) e soprattutto al mio paese, Pescasseroli, alla mia città, L’Aquila, alla mia Regione e all’Istituzione Sinfonica Abruzzese che rappresenta per me e per tutti noi abruzzesi il nostro grande amore per la musica.

Gli International Opera Awards “Opera Star”, noti anche come Oscar della Lirica, sono una manifestazione promossa dalla Fondazione Verona per l’Arena, dalla Confederazione Italiana Associazioni e Fondazioni per la Musica Lirica e Sinfonica e da altri enti pubblici e privati, con l’obiettivo di “contribuire alla promozione, alla valorizzazione e al rilancio della Lirica nel mondo”.

Ogni anno, durante la manifestazione, sono premiate personalità e istituzioni – del teatro lirico e non solo – che si sono particolarmente distinte nel corso delle stagioni teatrali precedenti.

La prima edizione degli Oscar della Lirica ha avuto luogo all’Arena di Verona la sera del 31 agosto 2010, sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Ministero degli affari esteri e del Ministero della gioventù.

Secondo tale meccanismo, ogni anno teatri di tutto il mondo sono chiamati a segnalare cantanti, così come registi, direttori d’orchestra, scenografi, costumisti, corpi di ballo, cori, orchestre; poi, sulla base delle segnalazioni, gli organizzatori selezionano delle terne finali e, all’interno di queste, stabiliscono i vincitori.

by Redazione
fiera del libro prima edizione

Presentazioni, stand, mostre, incontri, laboratori: sono queste le numerose attività che sabato 18 gennaio animeranno la seconda edizione della Fiera del Libro, l’evento promosso dal centro culturale “Sorrisi in città” nell’ambito dell’Open day dell’Istituto comprensivo Troiano Delfico di Montesilvano.

Dopo il successo della prima edizione, che lo scorso anno ha coinvolto centinaia tra studenti e famiglie, entusiasmando grandi e piccini, la scuola del centro cittadino diretta da Vincenza Medina fa il bis riproponendo l’appuntamento culturale che si terrà dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19 nel centro sportivo culturale Spazio libero in via San Francesco 12.

L’evento, la cui direzione artistica è affidata alla scuola di scrittura e narrazione Ooops! nell’ambito del progetto Voltapagine fest – letteratura e nuove generazioni e che si avvale del patrocinio del Comune di Montesilvano, potrà contare sulla professionalità di Beniamino Cardines, Elena Kanani, Rosetta Clissa, Antonella Di Giovanni, Fiorella Altobelli, Laura Silinskaite, Marco Battista, Gianni Remigio, Marco Volpe, Raffaele Landesti, e sulla collaborazione con l’Associazione Editori Abruzzesi.

Numerosi e variegati gli appuntamenti che compongono il ricco programma della Festa del Libro che, all’interno delle sette sale del centro culturale montesilvanese, darà voce a scrittori, storici, fotografi, fumettisti e artisti di diverse discipline attraverso mostre, stand, presentazioni e incontri.

locandina fiera del libro

Non mancheranno anche dei laboratori, come quelli di lettura a bassa voce, musicoterapia, giornalismo, letture animate e caviardage, che consentiranno soprattutto ai più piccoli di avvicinarsi al mondo della lettura in maniera creativa e originale.

“Come scuola, siamo consapevoli del grande valore e della ricchezza culturale che la letteratura può portare ai nostri bambini e ragazzi”, commenta il dirigente scolastico Vincenza Medina. “Abbiamo voluto dare continuità all’evento Fiera del Libro, già proposto lo scorso anno con molto apprezzamento da parte delle famiglie e del pubblico presente. Ci piace pensare in termini di progetto con uno sguardo sempre teso verso il futuro e le proposte innovative”.

“Mio nonno mi ha insegnato a leggere, da bambino scrivevo storie per gli altri bambini”, ricorda il direttore artistico Beniamino Cardines. “Mi piace poter pensare che la mia passione, il mio lavoro, possano in qualche modo contagiare di lettura altri, e se penso alle nuove generazioni questo diventa urgente, necessario. Iniziano a mancarci le parole per esprimere l’umano, abbiamo la responsabilità di creare una sorta di resistenza culturale”.  

Nel corso del fine settimana, inoltre, il dirigente scolastico e i docenti dell’Istituto comprensivo incontreranno le famiglie dei futuri alunni per presentare l’offerta formativa per l’anno scolastico 2020/2021 in occasione dell’Open day della scuola.

Sabato 18 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 nei diversi plessi (De Zelis in piazza Marconi, Di Blasio in piazza Diaz e Delfico in via San Francesco 1) sarà possibile partecipare a presentazioni e laboratori riguardanti le diverse discipline previste nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria.

Domenica 19 gennaio, nella sede centrale di via San Francesco, sarà possibile avere maggiori informazioni e incontrare il dirigente Vincenza Medina e i suoi collaboratori nei seguenti orari: dalle 10 alle 11 e dalle 15:30 alle 16:30 per la scuola dell’infanzia; dalle 11 alle 12 e dalle 16.30 alle 17.30 per la scuola primaria; dalle 12.00 alle 13:00 e dalle 17:30 alle 18:30 per la scuola secondaria.

by Redazione
Padre Nostro

Tra le centinaia di maioliche con l’iscrizione della Preghiera del Signore tradotta in tutte le lingue del mondo, esposte permanentemente nella chiesa del Pater Noster a Gerusalemme, ve ne sarà presto una con la versione in dialetto teramano.

Il pannello, composto da 60 mattonelle di ceramica della dimensione complessiva di sessanta centimetri di larghezza per un metro di altezza, è stato interamente realizzato a Castelli.

Prima di essere posato sul luogo dove Gesù insegnò ai suoi discepoli il Padre Nostro, sarà benedetto nel Duomo di Teramo dal Vescovo Lorenzo Leuzzi durante la Santa Messa di mezzogiorno nella giornata di domenica 12 gennaio.

L’iniziativa nasce per volontà della delegazione teramana dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

“Un anno fa abbiamo avuto il piacere e il privilegio di recarci in pellegrinaggio in Terra Santa insieme a Monsignor Lorenzo Leuzzi – spiega il Commendatore Agostino Ballone, membro dell’Ordine – Visitando la chiesa del Pater e i corridoi del chiostro dove sono iscritte centinaia di traduzioni del Padre Nostro ci siamo detti: “perché non aggiungere la versione in dialetto teramano?”.

La proposta ha incontrato subito il favore del nostro Vescovo. Così di ritorno dal viaggio ci siamo immediatamente messi al lavoro e abbiamo commissionato l’opera. Ora è tutto pronto».

Dopo la benedizione nella Cattedrale aprutina la maiolica sosterà provvisoriamente nel Palazzo Vescovile fino al prossimo pellegrinaggio in Terra Santa, quando tra gli idiomi di ogni continente risuonerà anche quello del nostro angolo d’Abruzzo.

by Redazione

Un nuovo grande “matrimonio” con il passato è previsto a Celano, ed in particolare all’interno del Castello Piccolomini, dove ci si appresta a vivere un incontro diretto ed approfondito, con il fascino della collezione Torlonia.

Tra le imponenti mura della meraviglia abruzzese (Polo Museale dell’Abruzzo, diretto dalla Dott.ssa Lucia Arbace) domenica 12 gennaio dalle ore 15 alle ore 16 sarà possibile usufruire della visita guidata gratuita all’interno delle straordinarie testimonianze della collezione Torlonia con l’appuntamento Scopriamo la collezione Torlonia, esposizione permanente in un’unica grande sala che prevede la presentazione al pubblico dei reperti più significativi rinvenuti durante il prosciugamento del Fucino.

Varie sono tipologia e cronologia dei materiali esposti che includono oggetti da pesca, per esempio, come fiocine in ferro ma anche statuette votive dell’epoca romana; il fulcro è rappresentato dai rilievi recanti l’immagine di una città affacciata su uno specchio d’acqua, forse Marruvium, attuale San Benedetto dei Marsi (inizi del II secolo d.C.).

locandina

Il Castello Piccolomini di Celano, che ha registrato un alto numero di visite durante le festività natalizie, ed in particolare durante lo scorso fine settimana, sarà visitabile con consueto orario dal pubblico anche la prossima domenica ma per “scoprire la collezione Torlonia” a cura di Limes Società Cooperativa Archeologica è indispensabile la prenotazione entro le ore 19 del giorno prima al numero 339.7431107.

Si tratta di un’ottima occasione per conoscere le preziose testimonianze custodite in uno dei castelli più visitati ed amati d’Abruzzo.

by Redazione