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Tag Archives: libri

Simona Novacco

Guerra bambina (Edizioni La Gru) della giornalista e poetessa pescarese Simona Novacco, è in finale nella sezione poesia al Premio Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella 2022.

Il premio è dedicato a scrittori, poeti e giornalisti sensibili al tema della giustizia e ad argomenti di critica e impegno sociale. SI ispira alla nobile figura di Piersanti Mattarella, avversario e vittima della mafia, e intende premiare coloro i quali continueranno attraverso il loro lavoro narrativo e intellettuale a preoccuparsi della questione morale, della lotta alla violenza e del senso di giustizia.

“Sono orgogliosa di esser parte di questo prestigioso premio – dichiara Simona – dedicato all’impegno e alla resistenza culturale e civile e al ricordo di Piersanti Mattarella, Presidente della Regione Sicilia che venne assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980. Per me e la mia scrittura poetica, che già da tempo ha scelto di essere ‘poesia civile’. Condivido questo riconoscimento – conclude l’autrice – con la mia casa editrice La Gru, con il giornalista Maurizio Di Fazio che ha curato la prefazione del libro, Andrea Palmucci autore delle foto contenute nel libro, Arianna Martini Presidente dell’associazione Support and Sustain Children”.

Guerra Bambina ha vinto inoltre il premio “Books For Peace 2018” e partecipa al FLA-Festival di Libri e Altrecose.

L’opera si è aggiudicato anche il Premio Speciale del Presidente di Giuria “Storie in viaggio 2019”. A maggio dello stesso anno l’autrice è invitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Toronto per presentarlo a “Librissimi – Toronto Italian Book Festival”.

Il libro infine è presente nella Biblioteca Centrale per Ragazzi di Roma (di cui è stata ospite conducendo un laboratorio di poesia) e nella Biblioteca Casa Don Diana (Casal del Principe).

Simona Novacco vive e lavora a Pescara. Educatrice per la prima infanzia, educatrice per il Roster Emergenze della Coop. Sociale E.D.I. / Save The Children Italia, giornalista pubblicista, laureata in Lingue e letterature straniere e in Scienze dell’educazione, dopo anni di attività nel teatro danza come danzatrice, autrice e regista, ports avanti una personale ricerca tra poesia, pedagogia e teatro.

Guerra Bambina arriva al secondo premio della sezione poesia edita alla prima edizione di PoetaMi – Miglianico Borgo in Poesia.

Con alcune poesie tratte dalla raccolta La casa dove sto (Edizioni La Gru, 2021) arriva seconda al 29° Premio Nazionale di Letteratura per l’infanzia Arpalice Cuman Pertile Marostica Città di Fiabe 2019.

by Redazione
Giornata Mondiale del Libro

Un doppio appuntamento è previsto a Pescara presso il punto Mondadori Bookstore di via Milano per sabato 23 aprile in occasione della Giornata Mondiale del Libro: alle ore 11 si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Claudia Venuti, Pensavo fosse amore invece era un caso umano (Sperling & Kupfer), dialogheranno con l’autrice Alessandro Di Domizio e Valeria Leone; nel pomeriggio invece si entrerà nel magico mondo dei libri con un laboratorio di lettura dalle ore 16 rivolto a tutte le fasce di età: un vero e proprio omaggio ad una giornata simbolo.

“Pensavo fosse amore invece era un caso umano” è autobiografico: Claudia Venuti parla ironicamente degli uomini sbagliati in cui si è imbattuta mentre cercava l’amore, una realtà in cui non è difficile riconoscersi. Da piccola, Claudia collezionava figurine di calciatori; da grande, si è ritrovata a raccogliere “casi umani”.

Un album iniziato a ventitré anni e completato a trentatré: un decennio di onorata carriera, in cui come una vera e propria calamita ha attirato ragazzi capaci di distruggere in ogni modo la sua definizione di amore.

C’è quello con sette vite parallele, come i gatti, quello con disturbi della personalità più o meno evidenti, quello con il piede in due scarpe, il narcisista e il manipolatore, quello pronto a tutto per conquistarla, quello che ha bisogno di una badante piuttosto che di una fidanzata.

È così che Claudia ha finito per credere di non avere nessuna speranza di incontrare la persona giusta, arrivando addirittura a pensare che il problema fosse davvero lei.

A un certo punto, però, ha trovato il coraggio di dire basta e, proprio nel momento in cui ha cominciato a vivere beatamente la sua solitudine, difendendo con le unghie e con i denti la sua libertà, ha incontrato davvero l’uomo della sua vita, proprio quell’unica volta in cui mai e poi mai si sarebbe sognata che fosse lui. Ma questa è un’altra storia di cui parlare.

by Redazione
Massere

Esce per i tipi di Teaternum il volume Massere, che raccoglie la trentennale produzione in dialetto abruzzese di Massimo Pasqualone, poeta, critico d’arte e letterario ed operatore culturale abruzzese.

Dalla notissima Statte zitte ma’ fino alle più recenti liriche, dal 1992 al 2022 il cammino poetico dialetto di Pasqualone è costellato da innumerevoli riconoscimenti tra cui il premio Penne, il Premio San Felice sul Panaro ed i più importanti premi di poesia dialettale, di cui Pasqualone è studioso attento ed apprezzato, nonché presidente di giuria in tutta Italia.

La copertina del volume è dell’artista di Avezzano Giuseppe Rozzi e riproduce un meraviglioso paesaggio abruzzese, di cui Pasqualone è profondo conoscitore.

by Redazione
libri al museo

L’occasione è la Giornata mondiale del Libro, evento voluto dall’Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.

La Fondazione Genti d’Abruzzo di Pescara partecipa con due giornate didattiche rivolte ai bambini in età prescolare e scolare con due distinte programmazioni: i più piccoli saranno ospitati nelle sale del Museo delle Genti in via delle Caserme, i più grandi nel Museo Cascella, tutte le sale saranno così coinvolte nel calendario di attività previsto per il fine settimana.

“La novità – sottolinea Valentina Carota, che per la fondazione cura gli eventi collegati alla didattica – è proprio nell’attività dedicata ai bambini più piccoli, che seguiremo in gruppi più ristretti e con un orario di lavoro più contenuto. Alla base ci sono sempre collegamenti con le tematiche museali”.

Per quanto riguarda i laboratori per la fascia d’età dai tre ai cinque anni l’attività avrà la durata di un’ora (dalle 17 alle 18 del 23 e 24 aprile): ai bambini verrà proposto di costruire un libricino del tutto personale partendo da fogli di acetato trasparente sui quali potranno essere tracciati segni e incollate silhouettes e sagome di carta di diverso grado di trasparenza per creare storie a “livelli” sovrapposti. La magia della luce darà poi vita al racconto.

I ragazzi più grandi saranno impiegati invece per due ore, sempre negli stessi giorni, quindi dalle 17 alle 19.

Sabato 23 con L’antico erbario potranno conoscere i segreti delle piante. Saranno svelati miti e leggende sulle erbe aromatiche di uso comune, scoprendo le loro proprietà in cucina ed erboristeria. Poi, come veri amanuensi, realizzeranno un piccolo erbario dove raccogliere tutte le informazioni e lasciar seccare le essenze.

Domenica 24 Piccoli illustratori alla bottega dei Cascella realizzeranno la personalissima versione della celebre rivista l’Illustrazione abruzzese: come in una vera stamperia impareranno le regole base dell’editoria, entrando in un mondo fatto di immagini, poesie, disegni e racconti.

“Con queste attività arricchiamo le tradizionali proposte scolastiche – afferma la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza – puntando su elementi che fanno parte della storia del territorio raccontati attraverso esperienze artistiche e manuali”.

“La nostra missione – conclude il presidente della fondazione, Emilio Della Cagna è quella di promuovere la conoscenza della nostra regione non solo attraverso la conservazione dei beni, ma anche promuovendo iniziative e approfondimenti che siano strumenti di crescita culturale, soprattutto per i più giovani”.

E’ possibile prenotarsi entro le 13 di venerdì 22 aprile ai numeri 085 4510026 (int.1 o 2) o 3939374212 o inviando una mail a didattica@gentidabruzzo.it.

 

by Redazione
mondadori

Giovedì 14 aprile alle ore 18, in via Milano presso la sede Mondadori Bookstore di Pescara, arriva lo scrittore Daniele Mencarelli con il suo Sempre tornare (Mondadori) una storia che ha dentro il sole di un’estate in cammino lungo l’Italia, l’energia impaziente dei diciassette anni e la lingua calibratissima e potente di uno scrittore al massimo della sua forma; candidato al Premio Europeo della Letteratura 2022 verrà presentato al pubblico dal giornalista Fabio Barone.

È l’estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso.

È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma.

Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell’inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita.

In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte.

Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l’amore, negli occhi azzurri di Emma.

Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l’urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all’arte più grande di tutte: l’arte dell’incontro. Daniele Mencarelli ha scritto un romanzo vitale, picaresco e intimo.

Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974 e vive ad Ariccia. È poeta e narratore. Del 2018 è il suo primo romanzo “La casa degli sguardi” (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima). “Tutto chiede salvezza”, il suo secondo romanzo, è uscito nel 2020 e ha vinto il premio Strega Giovani, oltre ad arrivare in finale allo Strega. Con “Sempre tornare” si chiude un’ideale trilogia autobiografica. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Mondadori. La sua ultima raccolta di poesie è “Tempo circolare” (poesie 2019-1997) edita da Pequod nel 2019. Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.

by Redazione
pescara

In giro per le strade dei borghi della Marsica consegnando pane; nasce così il Camoscio d’Abruzzo, soprannome dato al grande campione di ciclismo Vito Taccone del quale ricorrono quest’anno i 15 anni dalla scomparsa.

E’ stato presentato questa mattina alla Libreria Mondadori di Pescara, il libro di Federico Falcone Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo edito Radici Edizioni.

La presentazione, moderata dalla giornalista Alessandra Renzetti, ha rivissuto il contesto storico in cui il grande campione ha vissuto mettendo altresì in risalto la grande generosità dell’uomo Taccone e i sacrifici fatti per arrivare in alto comprese le scelte, a volte, di sacrificare una vittoria per fare stare meglio la sua famiglia.

Un abruzzese doc dunque che ha sempre dimostrato attaccamento per la sua regione e il suo territorio organizzando, per esempio, alcune tappe del Giro d’Italia a sue spese.

“Ho avuto carta bianca per realizzare questo libro – ha dichiarato l’autore Federico Falcone – Ringrazio la casa editrice Radici per avermi dato questa opportunità. Nel momento in cui ho accettato, si è posta subito una domanda: come scrivo un libro visto che non ha mai scritto un libro? Ho cercato di farlo fondendo quelli che sono gli aspetti che ricerco nella lettura e cioè contaminazioni storiche, sociali, politiche sportive; e infatti lo sport è subordinato a una storia, è quasi incidentale perché è la storia di un uomo, come tanti ve ne erano nella metà del 900 italiano e abruzzese”.

Abruzzo terra forte e gentile, terra di arrosticini e genziana: “Stereotipi – dice Falcone – che non ho voluto abbattere e negare perché non era il mio intento anzi, ho cercato di assecondare. Quando si parla di Vito Taccone è semplice cadere nella retorica del personaggio controverso, con la sua verve di imprevedibilità, ma dovremmo anche capire il perché di tutto questo. Dato che su lui ho sempre sentito facili giudizi, ho cercato di approfondire la sua storia attraverso un lavoro di ricerca che mi ha portato a parlare con ex colleghi, parenti, amici d’infanzia, giornalisti. Ho cercato dunque di ritrovare il contesto e di dare voce a una vita travagliata”.

Un adulto mentre era bambino: questa l’adolescenza di Vito Taccone tra pascoli e pane consegnato su una bici: “Figlio di quegli anni e delle difficoltà di quel periodo, di chi ha visto il mare a 16 anni; sofferenze che a Vito hanno forgiato il carattere” spiega l’autore.

Una vita con momenti drammatici e momenti di comicità come quando vendette delle coppe vinte in una corsa a tappe a un orefice per avere in cambio 36mila lire (il reale valore dei trofei era di circa 11mila lire…) da riportare ai suoi genitori.

 

 

by francesca
Pescara

Nel cuore di Pescara si parlerà, domenica 10 aprile alle ore 11.30, di vittorie, spallate e cazzotti del Camoscio d’Abruzzo: sarà la libreria Mondadori Bookstore di via Milano, infatti, ad ospitare la presentazione del libro d’esordio del giornalista Federico Falcone, Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni e, forte dell’immediato successo, andato subito in seconda ristampa.

Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani. Interverrà anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota.

“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni”, spiega l’autore del libro, il giornalista Federico Falcone.

Anche il capoluogo adriatico, finalmente, potrà stringere la mano all’autore del noto libro che parla del Taccone corridore, ma anche dell’uomo e del padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano.

Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante.

L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano.

Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.

È un poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e guai, pedalate e cazzotti di Vito Taccone: Pier Paolo Pasolini ammirava la sua «coscienza di classe», Sergio Zavoli lo descrisse come «un leader senza alone, frutto di una passione popolare». Qui il profumo della sua terra, l’accento della sua voce, la cultura della sua semplicità, le testimonianze di chi lo ha vissuto da vicino” garantisce Marco Pastonesi.

by Redazione
Ornella Albanese

Il 15 marzo scorso è uscito in libreria il romanzo storico Il falconiere dei re, dell’autrice abruzzese Ornella Albanese, per la collana Mondadori Oscar Bestsellers.

Il romanzo narra le vicende dell’imperatore Federico II e dei suoi figli Corrado, Manfredi ed Enzo. Il giovane uomo che unisce i destini di questi personaggi è Matthias, un falconiere che ha raccolto le ultime parole dell’imperatore sul suo letto di morte, a Florentinum.

Dopo la scomparsa di Federico, Matthias dedicherà la propria vita ai suoi figli e sarà testimone dei loro momenti di gloria e di tragedia. Un lungo viaggio lo porterà, insieme con la nobile Lucretia di Torre Ventosa, a passare dall’Abruzzo. Insieme percorreranno il tracturus magnus, diventato via di fuga per chi vuole lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra, fino al monastero di Santa Maria in Montesanto.

Castel Manfrino, nel territorio comunale di Valle Castellana in provincia di Teramo, sarà il magnifico scenario di uno dei momenti più significativi del romanzo. L’autrice ha raccolto la testimonianza di Dante a proposito del luogo di sepoltura di Re Manfredi di Svevia in Abruzzo.

Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori. La sua produzione è varia, ma privilegia gli storici medievali.

Ha scritto infatti due thriller storici per Fanucci Leggereditore (L’anello di ferro e il pluripremiato L’Oscuro mosaico), e infine Il sigillo degli Acquaviva per Leone editore, romanzo che racconta le origini della famiglia Acquaviva ricreando la Valle Castellana (Teramo) ai tempi del medioevo e dando vita ai suoi antichi feudatari.

by Redazione
Riccardo D'Aquila

Un nuovo appuntamento ‘live’ è previsto per sabato 2 aprile alle ore 11, presso la libreria Mondadori Bookstore di Pescara; nella centralissima via Milano, dialogherà infatti Romano De Marco con Riccardo D’Aquila, autore del libro Zia Dot (Edizioni Fandango).

Classe ’92, originario di Chieti, dove vive, D’Aquila scrive come se fosse un narratore americano, perché di cose americane si nutre da sempre e a fine febbraio Fandango porta in libreria “Zia Dot”, il suo romanzo d’esordio.

La donna, omosessuale, trentenne, ricca, cinica, sempre desiderosa di fare la guerra, risulta essere una protagonista indimenticabile che, mentre affronta il lutto materno e la mancanza di antagonisti, decide di partire col suo vecchio amico del liceo (ancora innamorato di lei) per chiudere una misteriosa faccenda in Arizona.

Difficile, per il lettore a sua volta, non innamorarsi del personaggio.

by Redazione
Gatti dall'altrove

Un altro successo letterario per la scrittrice francavillese Elisabetta Grilli, con l’uscita dell’antologia Gatti dall’altrove dove è presente col racconto breve Mitzy – la gatta arrivata dal cielo  pubblicata da Ugo Mursia Editore, uno dei marchi storici dell’editoria italiana.

Il libro raccoglie racconti di genere fantasy dove il magico gatto è il protagonista e fa parte della collana Felinamente ed è acquistabile sia in libreria che sugli store online.

“Da sempre – sottolinea la scrittrice Elisabetta Grilli- attraverso il Tempo e lo Spazio, miti, religioni e culture hanno visto nel gatto l’incarnazione di potenze misteriose e una creatura che solo in parte è di questa terra.”

by Redazione