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Tag Archives: cultura

miglior autore

Mercoledì 22 marzo 2023 in diretta da tutti i media e i social della LFA Publisher Italia-Spagna, l’editore Lello Lucignano in conversazione con Pietro Santoro (giornalista e scrittore), ha proclamato Beniamino Cardines vincitore dell’ambito titolo a “Migliore Autore dell’anno 2022-23 per “Le avventure di Plastica 1/L’inizio delle cose” (già vincitore del Premio Letterario Nazionale “Luigi D’Amico 2019” per la Letteratura Ragazzi), e “Le avventure di Plastica 2/Cose molto pericolose”. La premiazione avverrà al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023, domenica 21 maggio.

Lo scrittore e giornalista abruzzese Beniamino Cardines, entusiasmo inarrestabile, proprio in questi ultimi giorni ha terminato di scrivere “Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore” libro che chiude la trilogia di “Plastica” che in pochi anni ha conquistato il cuore dei giovani lettori, appassionando anche il pubblico degli adulti.

Beniamino Cardines, scrittore:

Mi servo dei libri per provare a dire qualcosa, anche divertendo. Ho scritto ‘Le avventure di Plastica 1 e 2’ e sono accadute molte cose che non avrei mai immaginato. La vita è molto più creativa di noi e ci sorprende ogni giorno. La mia letteratura è presa di coscienza, scrivo per i ragazzi e per gli adulti con la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Ognuno di noi può fare qualcosa per promuovere valori, dialogo e costruire una società migliore. Tutto parte da ogni singolo cittadino. Credo nel potere dell’arte, nella sua capacità di mettere in evidenza questioni e problematiche altrimenti difficili da affrontare. Infine esprimo gratitudine a tutti i lettori e a tutte le lettrici che sono il cuore pulsante della letteratura.

Lello Lucignano, editore LFA Publisher:

Abbiamo deciso di premiare Beniamino Cardines a Migliore Autore dell’anno 2022-23 per l’impegno costante dimostrato nel corso del tempo nella divulgazione dei suoi libri rivolti alle nuove generazioni e per la qualità della sua scrittura di altissimo livello. ‘Plastica’ è uno dei progetti più belli e importanti che abbiamo sviluppato in questi ultimi anni, ne siamo entusiasti. Ha un messaggio fortissimo, è una presa di coscienza generazionale. Abbiamo capito da subito che davanti a noi c’era un talento letterario fuori schema e ci siamo trovati tutti d’accordo a voler investire sul manoscritto che avevamo letto e che era piaciuto a tutto il gruppo di lavoro della Casa Editrice. Proprio in questi giorni stiamo lavorando su ‘Le avventure di Plastica 3/Cose dell’amore’ che presenteremo in anteprima al Salone Internazionale del Libro a Torino 2023.

 

by Redazione
Gatti dall'altrove

Un altro successo letterario per la scrittrice francavillese Elisabetta Grilli, con l’uscita dell’antologia Gatti dall’altrove dove è presente col racconto breve Mitzy – la gatta arrivata dal cielo  pubblicata da Ugo Mursia Editore, uno dei marchi storici dell’editoria italiana.

Il libro raccoglie racconti di genere fantasy dove il magico gatto è il protagonista e fa parte della collana Felinamente ed è acquistabile sia in libreria che sugli store online.

“Da sempre – sottolinea la scrittrice Elisabetta Grilli- attraverso il Tempo e lo Spazio, miti, religioni e culture hanno visto nel gatto l’incarnazione di potenze misteriose e una creatura che solo in parte è di questa terra.”

by Redazione
Areté 

Continuano le iniziative del centro direzionale Areté ad Orsogna ideato da Andrea Mascitti e inaugurato lo scorso 18 novembre. Nasce infatti in questi giorni CREATRIX, dall’Abruzzo realizzazione di grafiche social alla portata di tutti.

La grafica sui social è sempre più un importante elemento per assicurare originalità e creatività ai propri post. Più del 90% delle informazioni infatti viene trasmesso attraverso immagini, da qui la difficoltà di realizzare qualcosa di diverso che possa emergere e attrarre l’attenzione.

Per questo motivo CREATRIX, post di Facebook, Instagram, anche animati e video, sarà utilissimo per gli utenti che sono alla ricerca di grafiche da realizzare rapidamente che siano accattivanti, d’effetto, uniche e coinvolgenti ai prezzi più bassi del mercato.

La struttura Areté è un centro culturale polifunzionale, sede anche di uffici di imprese, con elevate potenzialità di fruizione attraverso i suoi spazi interni ed esterni, immersa nei vigneti orsognesi e con una magnifica vista sulla valle frentana.

“Areté”, inoltre, ha a disposizione una sala riunioni e uffici per il pubblico.

Per seguire le attività del centro: sito ufficiale www.centroarete.com e sito della Società Italiana di Cultura www.societaitalianadicultura.it.

by Redazione
Lanciano

Al Foyer del Teatro Fenaroli, è stata inaugurata Stratosfere, mostra personale di pittura di Benedetta Luciani, giovane e talentuosa artista lancianese, formatasi presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma.

Un altro evento importante, dopo la mostra personale tenutasi ad Orsogna in agosto e la partecipazione al Premio internazionale d’arte Kalos 2021, in cui ha ricevuto una menzione speciale per l’opera Towards the sun, alla presenza di Vittorio Sgarbi.

Tra gli invitati all’evento di apertura c’erano Massimo Pasqualone, famoso critico d’arte abruzzese e curatore della mostra, che ha presentato l’artista al pubblico, il pittore e scrittore Juan Carlos, lo scultore e pittore Nicola Granata e la storica dell’arte Eugenia Tabellione.

Nel suo intervento, Massimo Pasqualone ha affermato che Benedetta Luciani, appena ventiquattrenne, ha già trovato un suo linguaggio artistico originale. In molte sue opere si riscontra una particolare creatività che è soprattutto cromatica. Il colore è infatti il primo elemento che colpisce il visitatore della mostra e che trasmette emozioni.

Si percepisce nelle tele la proiezione dell’artista verso il futuro con molta speranza, gioia, passione, nonostante l’attuale periodo di pandemia: la maggior parte delle opere sono state, infatti, realizzate negli ultimi due anni.

Non manca qualche nota di tristezza, ma l’artista comunica stati d’animo diversi, è un pendolo tra gioia e tristezza. Come affermava il pittore Ernesto Treccani “soltanto chi ha un cuore aperto alla sofferenza del mondo può vedere la bellezza”.

Benedetta Luciani comunica nelle sue opere l’attenzione al mondo, ai suoi problemi, alla salvaguardia dell’ambiente, e allo stesso tempo esprime i suoi sogni, le sue aspettative, la dimensione onirica della vita.

Le sue opere hanno una prorompente capacità di dare emozioni, assumono una dimensione catarchica, sono cioè capaci di creare un parallelismo tra le emozioni che l’artista vuole trasmettere e le emozioni che il pubblico vuole trovare.

Benedetta Luciani nel ringraziare i presenti ha sottolineato come la pittura sia la sua forma di espressione più autentica:

Segnare la carta, lasciare tracce colorate è il modo che ho di tradurre la vita, ciò che percepisco e ciò che desidero. Le idee scorrono dentro di me una dopo l’altra, legate, chiare, perfette, mentre la mia mano esegue. Poter esporre le mie opere nella mia città è motivo di grande soddisfazione. A quanti visiteranno la mia mostra spero di poter donare un momento di piacevole evasione.

L’evento é inserito nel Programma Feste di settembre 2021 con il Patrocinio del Comune di Lanciano. La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 18 in poi con ingresso contingentato.

Giornata Mondiale della Poesia

Domenica 21 marzo, alle ore 11, presso l’Ospedale di Chieti SS Annunziata, l’Associazione culturale “22 aprile” celebrerà la Giornata Mondiale della Poesia.

L’Associazione, in questo 21 marzo, conferisce un Premio al componimento Sfiatète, scritto in dialetto ortonese da Luca Di Tizio, anestesista e rianimatore all’Ospedale clinicizzato SS Annunziata di Chieti.

In un momento tanto complesso, la poesia ritorna come lingua dell’indicibile, come tentativo estremo di tenere la parola viva e abbiamo scelto, nel rispetto della salute di tutti, di conferire il Premio in Ospedale, all’esterno, con una piccola cerimonia, coinvolgendo la Direzione Sanitaria.

Luca di Tizio scrive e lo fa a cuore aperto. Lo abbiamo immaginato al termine dell’ennesima giornata sfiancante, coi nervi a pezzi e l’umore alle caviglie. Un lavoro che ha a che fare con la vita e con la morte, coi miracoli e con le tragedie, coi voli altissimi e con gli abissi.

“Il dialetto è uno strumento potentissimo per dar voce a quello che sente il cuore, nella maniera più spontanea e vera possibile – dichiara il dott. Di Tizio – Questo componimento nasce così, per fare uscire fuori le emozioni più intense e forti che, da un anno a questa parte, il mio cuore, come quello di molti altri medici e infermieri, è chiamato a provare quotidianamente. La poesia descrive un particolare momento della nostra attività, quando noi rianimatori siamo chiamati in ospedale ad intubare pazienti, affetti da questa terribile polmonite. E così devi tranquillizzare, dare parole di conforto e speranza. Nel tuo cuore però – conclude Di Tizio – c’è tristezza e preoccupazione. E allora il distacco iniziale viene meno. Il malato non è più soltanto la persona che deve beneficiare della tua professionalità, ma diventa l’uomo, solo, impotente e spaventato di fronte a questa terribile pandemia”.

Luca Di Tizio nasce a Ortona nel 1974. Nel 2000 si laurea in Medicina e Chirurgia, all’Università degli studi G. d’Annunzio di Chieti Pescara. Dal 2010, è Dirigente Medico in Anestesia e Rianimazione (Asl 02 Lanciano Vasto Chieti, Chieti).

 

by francesca
fiera del libro prima edizione

Presentazioni, stand, mostre, incontri, laboratori: sono queste le numerose attività che sabato 18 gennaio animeranno la seconda edizione della Fiera del Libro, l’evento promosso dal centro culturale “Sorrisi in città” nell’ambito dell’Open day dell’Istituto comprensivo Troiano Delfico di Montesilvano.

Dopo il successo della prima edizione, che lo scorso anno ha coinvolto centinaia tra studenti e famiglie, entusiasmando grandi e piccini, la scuola del centro cittadino diretta da Vincenza Medina fa il bis riproponendo l’appuntamento culturale che si terrà dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19 nel centro sportivo culturale Spazio libero in via San Francesco 12.

L’evento, la cui direzione artistica è affidata alla scuola di scrittura e narrazione Ooops! nell’ambito del progetto Voltapagine fest – letteratura e nuove generazioni e che si avvale del patrocinio del Comune di Montesilvano, potrà contare sulla professionalità di Beniamino Cardines, Elena Kanani, Rosetta Clissa, Antonella Di Giovanni, Fiorella Altobelli, Laura Silinskaite, Marco Battista, Gianni Remigio, Marco Volpe, Raffaele Landesti, e sulla collaborazione con l’Associazione Editori Abruzzesi.

Numerosi e variegati gli appuntamenti che compongono il ricco programma della Festa del Libro che, all’interno delle sette sale del centro culturale montesilvanese, darà voce a scrittori, storici, fotografi, fumettisti e artisti di diverse discipline attraverso mostre, stand, presentazioni e incontri.

locandina fiera del libro

Non mancheranno anche dei laboratori, come quelli di lettura a bassa voce, musicoterapia, giornalismo, letture animate e caviardage, che consentiranno soprattutto ai più piccoli di avvicinarsi al mondo della lettura in maniera creativa e originale.

“Come scuola, siamo consapevoli del grande valore e della ricchezza culturale che la letteratura può portare ai nostri bambini e ragazzi”, commenta il dirigente scolastico Vincenza Medina. “Abbiamo voluto dare continuità all’evento Fiera del Libro, già proposto lo scorso anno con molto apprezzamento da parte delle famiglie e del pubblico presente. Ci piace pensare in termini di progetto con uno sguardo sempre teso verso il futuro e le proposte innovative”.

“Mio nonno mi ha insegnato a leggere, da bambino scrivevo storie per gli altri bambini”, ricorda il direttore artistico Beniamino Cardines. “Mi piace poter pensare che la mia passione, il mio lavoro, possano in qualche modo contagiare di lettura altri, e se penso alle nuove generazioni questo diventa urgente, necessario. Iniziano a mancarci le parole per esprimere l’umano, abbiamo la responsabilità di creare una sorta di resistenza culturale”.  

Nel corso del fine settimana, inoltre, il dirigente scolastico e i docenti dell’Istituto comprensivo incontreranno le famiglie dei futuri alunni per presentare l’offerta formativa per l’anno scolastico 2020/2021 in occasione dell’Open day della scuola.

Sabato 18 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 nei diversi plessi (De Zelis in piazza Marconi, Di Blasio in piazza Diaz e Delfico in via San Francesco 1) sarà possibile partecipare a presentazioni e laboratori riguardanti le diverse discipline previste nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria.

Domenica 19 gennaio, nella sede centrale di via San Francesco, sarà possibile avere maggiori informazioni e incontrare il dirigente Vincenza Medina e i suoi collaboratori nei seguenti orari: dalle 10 alle 11 e dalle 15:30 alle 16:30 per la scuola dell’infanzia; dalle 11 alle 12 e dalle 16.30 alle 17.30 per la scuola primaria; dalle 12.00 alle 13:00 e dalle 17:30 alle 18:30 per la scuola secondaria.

by Redazione
la transumanza

Una di quelle notizie che riempiono d’orgoglio l’Abruzzo e gli abruzzesi: la Transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, è stata iscritta, all’unanimità, nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

Questo permette a un’area caratterizzata da quel passaggio, di far parte del patrimonio mondiale culturale: il “pratone” di Roccaraso.

A tal proposito presidente dell’associazione Roccaraso Futuro dichiara:

E’ una notizia meravigliosa che inorgoglisce tutta la comunità roccolana che ha saputo preservare negli anni il percorso della transumanza che attraversava il paese trasformandolo in luogo di assoluto rispetto dedicato soprattutto ai bambini.

Oggi il “pratone” è il cuore del nostro paese, che con grande gioia possiamo definire idealmente un “pezzetto” di patrimonio dell’umanità.

Tutta la nostra comunità  di fronte a questi lieti eventi deve recuperare l’orgoglio di una tradizione più che centenaria di accoglienza turistica, rispetto dell’ambiente in tandem con lo sviluppo armonico di uno dei luoghi turistici più belli e famosi d’Italia: Roccaraso.

canzano

Sono state inaugurate a Canzano due mostre: una fotografica ed una pittorica.

La prima Storia diversa per gente normale con le foto di Cecilia Marconi e Marcello Michini e la seconda Storia comune per gente speciale con i ritratti realizzati da Claudio Di Egidio. Entrambe rappresentano diversi volti della violenza sulle donne.

Le mostre allestite presso i locali dello splendido Palazzo De Berardinis, resteranno aperte al pubblico fino al 6 gennaio 2020.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco Canzano e patrocinato del Comune.

Oltre alle mostre, lo scorso 30 novembre, ha avuto luogo anche un incontro organizzato con l’intervento dell’associazione Il nastro rosa attraverso la toccante testimonianza della presidente Tiziana Di Ruscio autrice del racconto Riflessa nello specchio: un importante momento di condivisione e di consapevolezza, che ha ampiamente coinvolto il pubblico presente.

“La battaglia contro la violenza sulle donne, non deve essere combattuta dalle donne per le donne, è necessario un impegno condiviso. Un cambiamento è possibile solo se c’è la partecipazione di tutta la società e in quest’ottica sappiamo di poter contare su uomini affidabili, concreti e sensibili, che comprendono l’importanza di investire nelle donne e nella loro emancipazione” ha dichiarato la presidente della Pro Loco di Canzano Mariacristina Di Gregorio, spiegando che alcuni di questi uomini, il gruppo #ioViRispetto, hanno omaggiato le donne  preparando e allestendo un ricco aperitivo, a conclusione della serata.

“Il nostro impegno come Pro loco non si limita alla celebrazione di questa ricorrenza, in rete con l’associazione il nastro rosa apriremo uno sportello d’ascolto gratuito perché tutti, non solo le donne, possano avere l’occasione di essere accolti nelle loro piccole o grandi sofferenze, inoltre la permanenza della mostra è finalizzata a permettere a più persone possibili di accedere a una tematica così chiacchierata ma così difficile da comprendere- ha spiegato la Di Gregorio– La mostra è stata realizzata da  tre giovani persone, due dei quali UOMINI, che hanno saputo comunicare molto  più efficacemente di tanti professionisti del settore politico o sociale, la fragilità e la forza delle donne. Marcello Michini e Cecilia Marconi fotografi e protagonisti degli scatti, hanno progettato un allestimento volto a presentare il percorso evolutivo della violenza sulle donne, che si sviluppa in un crescendo di immagini, evidenziando, anche attraverso la narrazione, due tipi di violenza, quella tra le mura domestiche e quella nella società. Claudio Di Egidio ha ritratto donne celebri o diventate tali proprio perché vittime di femminicidio, cimentandosi in una nuova forma di arte per lui, svelando un mondo spesso taciuto, nascosto, spesso minimizzato, evidenziando come la violenza non faccia sconti, non faccia distinzione di classi sociali, economiche, culturali ne ceti economici. L’intento di entrambe le mostre è quello di lavorare attraverso la forte componente emotiva e far emergere come a volte il confine tra un tipo di violenza e l’altra non esista”.

L’ingresso è libero nei fine settimana: sabato 17-20; domenica 11-13 e 17-20

Per info e prenotazioni 3396407349 3472436822

donne di gesso

Chi sono le Donne di Gesso, alias Gissi, paesino teatino dell’entroterra abruzzese: sono le “femmine de ‘na vote”, donne granitiche radicate nella cultura della tradizione che giace tra superstizione e folklore.

È questo il paesaggio, magistralmente romanzato, descritto amabilmente dalla scrittrice giornalista Valeria Masciantonio, originaria di Gissi.

L’autrice, fortemente legata alla sua terra, ripercorre a ritroso la vita paesana di una volta, catapultando il lettore in un’atmosfera riprodotta minuziosamente in ogni dettaglio che ha scalfito l’epoca dei suoi e dei nostri nonni.

Il libro, edito da Ensemble, è stato presentato al FLA 2019 di Pescara.

Il testo è stato introdotto e illustrato dalla giornalista Catia Napoleone, con il supporto interpretativo delle letture a cura del poeta Dante Quaglietta.

Abbiamo incontrato l’autrice.

Valeria, quando è nata l’ispirazione per questo tuo primo romanzo, che segue il successo della tua opera biografica Remo Gaspari-Storia di un italiano, edito nel 2009 da Tracce?

Il romanzo ha avuto una gestazione lenta, sono andata a ritroso fra ricordi che stavano sbiadendo e sensazioni che invece erano vivissime, perché rappresentavano il retaggio fortissimo di un’infanzia trascorsa in paese, fra racconti, dicerie e, d’inverno, il calore del focolare, in grado di potenziare tutte le storie raccontate, rendendole vive.

La figura di Carmina, che sin dalle prime righe si pone come una roccia in questa storia, incarna l’antitesi di questi stereotipi paesani?

Carmina vive visceralmente il suo tempo, nel bene e nel male. Non si pone in antitesi per voglia di rivalsa, ma segue semplicemente la sua strada. È stata educata al rispetto e al rigore, ma è anche in grado di scegliere per se stessa. Questo la porterà ad avere un rapporto ambivalente nei confronti dei suoi paesani e, nel tempo, la trasformerà in un punto di riferimento.

Nei tuoi personaggi qual è la parte predominante: la convinzione radicale verso certe forme di superstizione e di credenza popolare, il desiderio di ribellione a determinati aspetti legati alla tradizione o il timore nel dissentire da ciò che faceva parte del patrimonio culturale?

Nell’epoca in cui è ambientato il mio romanzo, ai primi del Novecento, le superstizioni erano radicate così profondamente che condizionavano in maniera assoluta la vita delle persone. Per i miei personaggi, tranne qualche scettico, le streghe esistevano davvero, non c’era alcun dubbio in proposito. Non si trattava di ignoranza o di semplice credulità, ma di una categoria dell’esistenza. Un modo, forse, di esorcizzare i timori dando loro forma e nome, per meglio riconoscerli e affrontarli.

Valeria Masciantonio e Catia Napoleone

Questo paesaggio interiore lo rappresenti come un fenomeno carsico che emerge dopo aver agito in profondità?

Penso che nel mio romanzo ci sia molto della fiaba popolare. Le fiabe erano vere perché sceneggiavano una verità che era maturata e cresciuta nelle coscienze contadine, radicandosi nel profondo e riemergendo in riti, credenze, attitudini. Era un mondo più sereno, ogni cosa aveva il suo nome e tutto, in qualche modo, era saggio e rassicurante, anche la paura.

Quanto di questo mondo si è trasmesso alle attuali generazioni?

Credo che qualcosa sia rimasto, nel profondo. Ma sono le generazioni di mezzo, quelle che hanno conosciuto il prima e il dopo, ad avere la responsabilità di trasmettere questo patrimonio che non è solo sentimentale, ma è fatto di cultura, di attaccamento alle radici, di riscoperta di un modo di vivere che, anche se ormai così lontano dalle nostre consuetudini, ha ancora tanto da dirci e tantissimo da darci.  

A Gesso, nell’entroterra abruzzese, gli abitanti del buio si chiamano “quelli della buona sera”.

Entrano nelle case attraverso le porte chiuse, accendono fuochi nelle aie, rovinano i raccolti, sottraggono i bambini appena nati dalle culle. …con questo incipit, vi lasciamo invitandovi a dipanare l’intrigante trama di Donne di Gesso.

Un’edizione da tutto esaurito per il “FLA – Festival di Libri e Altrecose” che da giovedì 7 a domenica 10 novembre ha portato a Pescara oltre 30.000 spettatori di tutte le fasce di età, superando di gran lunga i numeri già entusiasmanti delle scorse manifestazioni.

Il festival, organizzato da Mente Locale di Vincenzo D’Aquino con la direzione artistica del direttore del Post Luca Sofri, si conferma anche quest’anno uno degli appuntamenti culturali più seguiti e apprezzati in Abruzzo e non solo. Tra presentazioni letterarie, incontri sulla musica e sul fumetto, reading e spettacoli teatrali, dibattiti, mostre e approfondimenti sui temi di più stretta attualità e su settori di nicchia della cultura e del giornalismo, sono stati oltre 170 gli incontri in cartellone, suddivisi tra i luoghi più suggestivi del centro storico di Pescara (Casa D’Annunzio, Museo delle Genti d’Abruzzo, Bagno Borbonico, Auditorium Petruzzi, Museo del Gusto e Circolo Aternino) e tra gli altri spazi della città come il Teatro Massimo, lo Spazio Matta, il Museo Cascella e il centro, coinvolto per la prima volta in un’estemporanea di pittura lungo le strade dello shopping. Un circuito virtuoso, insomma, che è riuscito a intrecciare la forte domanda di cultura con la vocazione commerciale e turistica della città.

Gli ospiti di primo piano del panorama culturale italiano come Sandro Veronesi, Enrico Vanzina, lo Stato Sociale, Malika Ayane, Andrea Pezzi, Fabio Caressa, Marco Damilano, Rosella Postorino, Vito Mancuso, Franco Arminio, Enrica Bonaccorti, Chiara Valerio, Marianna Aprile, Marcello Fois e tutti gli altri che hanno animato il FLA nelle sue quattro giornate, sono riusciti a calamitare oltre 30.000 spettatori, attirando anche tantissime presenze extra regionali e facendo registrare il pienone nelle diverse sale. I più affollati in assoluto sono stati gli appuntamenti del sabato pomeriggio al Teatro Massimo, moderati da Luca Sofri, con il giornalista e direttore dell’Espresso Marco Damilano e con il fumettista Gipi. Seguitissimo anche l’approfondimento sui trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino con Malika Ayane, Pietro Biancardi e Francesco Cancellato. I FullPass, disponibili per il terzo anno consecutivo per saltare le code negli appuntamenti gratuiti più affollati, garantendo la possibilità di sedersi nei primi posti, e per avere sconti sulle lezioni della Scuola Holden e sui biglietti a pagamento del festival, sono andati tutti sold out. Positivo anche il bilancio sulle vendite dei libri del FLA. Sono stati 1.388 i testi venduti con un incremento rispetto allo scorso anno (nel 2018 i libri venduti erano stati 1.204).

“È molto bello – dice il direttore del festival Vincenzo D’Aquino – vedere la passione per i libri e la cultura che muove e trasforma la città di Pescara nei giorni del FLA: persone che si spostano da un luogo all’altro del festival con i libri sotto braccio o che scambiano opinioni sull’incontro appena terminato o, ancora, che si intrattengono con gli autori per una foto, un autografo o per chiedere qualche piccola curiosità, magari accompagnati dai volontari, il grande motore di questa manifestazione. È come se il FLA tirasse fuori il meglio dalla città. Tra gli aspetti che quest’anno ci sono piaciuti di più e che intendiamo sicuramente rafforzare con la prossima edizione ci sono il festival nelle vie dello shopping e gli appuntamenti dedicati alle scuole. Dopo il successo degli incontri con Roberto Battiston e Rosella Postorino vorremmo riuscire nel 2019 a organizzarne uno per le scuole, al mattino, in ogni giorno del festival”.

“La forte partecipazione del pubblico agli incontri e alle iniziative artistiche e culturali del FLA – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Mariarita Paoni Saccone – ha decretato un successo oltre ogni aspettativa. Pescara ha risposto benissimo con entusiasmo e partecipazione e il FLA ha dimostrato di essere una delle manifestazioni culturali più apprezzate e seguite, superando anche i numeri delle scorse edizioni. Ho seguito diversi incontri sia in veste istituzionale, come assessore alla Cultura e rappresentante dell’intera amministrazione, e sia in veste di curiosa, in questo modo ho potuto rendermi conto di persona delle sinergie virtuose che hanno portato nei quattro giorni del festival a riempire tutte le location con cittadini di tutte le fasce di età, famiglie, adulti, ragazzi e bambini affezionati frequentatori del festival, ma soprattutto con persone che quest’anno per la prima volta si sono approcciate al festival e ne sono rimaste entusiaste. Quando una manifestazione ha successo è un motivo di vanto per tutta la città. Il mio auspicio è che il FLA possa continuare a crescere anno dopo anno in termini di pubblico, di artisti ospitati e di incontri proposti”.

Nel 2020 l’appuntamento con il “FLA – Festival di Libri e Altrecose” è già fissato, da giovedì 5 novembre a domenica 8 novembre 2020.