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Tag Archives: associazione fontevecchia

Un quintale di tappi di plastica, contenuti in 27 bidoni e 4 maxi-scatoloni: sono quelli consegnati, come da tradizione, dall’Associazione culturale Fontevecchia di Spoltore alla Confraternita della Misericordia di Pescara, per contribuire a quella raccolta che, quest’anno, permetterà l’acquisto di due sedie a rotelle sanitarie solidali, la prima destinata a una clinica di Teramo, la seconda al reparto di Chirurgia dell’Ospedale civile di Pescara.

Ad accogliere il prezioso carico, nella vigilia di Natale, nella sede di via delle Fornaci sono stati i volontari della Misericordia, con Guido Di Carlo, alias ‘nonno Tappo’, e il ‘Babbo Natale’ della Misericordia Giovanni De Vito.

“Lo spirito e la mission sociale dell’Associazione Fontevecchia – ha ricordato il Presidente Luciano Troiano – sono quelli di recuperare le tradizioni più autentiche dei nostri luoghi, ma non solo: la nostra Associazione nel corso dell’anno porta avanti anche altre iniziative di solidarietà e di supporto nei confronti di chi sta attraversando un momento difficile della propria vita, una malattia, un dissidio, un disagio economico, come dimostra il nostro gemellaggio con la Lilt, la Lega Italiana Lotta contro i Tumori, sempre presente alle nostre manifestazioni per divulgare la politica della prevenzione oncologica. Ed è pensando a quei fratelli più sofferenti che la nostra Associazione s’impegna nel corso dell’anno raccogliendo quanti più tappi in plastica possibile, peraltro cercando anche la collaborazione di altre Associazioni del territorio, o anche di privati e piccole aziende, per dare il proprio contributo all’attività della Misericordia di Pescara che, ogni anno, dona un’attrezzatura sanitaria a ospedali, scuole, o associazioni sportive, come sedie a rotelle o defibrillatori”.

Alla raccolta dei tappi per il 2019 hanno contribuito anche l’Associazione ‘Beato Marco D’Aviano’, il B&B The Bed di Pescara, il ristorante ‘Farina del mio Sacco’ di Montesilvano, Fernando Palestini, Renato Manzo, Daniele Sabatini, con il piccolo Paolo presente alla consegna, Josè Alberto Palestini e Gabriella Ricci. Complessivamente sono stati raccolti 100 chili di tappi, un quintale di materiale, portato nella sede della Misericordia con 27 bidoni e 4 maxi-scatoloni.

“Il nostro – ha puntualizzato il Presidente Troiano – è solo un piccolo contributo alla raccolta dei tappi portata avanti ogni giorno dalla Misericordia, considerando che servono 7-8 quintali di tappi per poter acquistare una sedia a rotelle. Ma soprattutto abbiamo anche voluto esprimere il nostro ringraziamento per la costante vicinanza della Confraternita alle attività svolte dalla nostra Associazione, convinti che solo la sinergia tra Associazioni può consentirci di raggiungere importanti traguardi e obiettivi”.

 

“Nella lotta contro la camorra, la mafia, contro la criminalità organizzata le Istituzioni devono fare la propria parte, ma anche noi campani, noi cittadini, dobbiamo darci una svegliata, dobbiamo attuare un cambio di mentalità. Vedo ancora troppo clientelismo, troppo assistenzialismo, ci siamo prostituiti al Governo di turno, addirittura la gente boicotta le attività che, con la mia associazione ‘Ultimi’, cerco di realizzare, la stessa gente che non ha plaudito all’arresto di Zagaria”. Lo ha detto Don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, il prete anticamorra per eccellenza, protagonista della terza e ultima giornata della nona edizione del Festival ‘Notti della Brigante’, la rassegna storico-culturale promossa dall’Associazione Fontevecchia nel Borgo Case Troiano, a cavallo tra Pescara e Spoltore, e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, dall’Asi Nazionale e dal Comune di Spoltore.

Foto ‘Notti della Brigante’

“La manifestazione – ha detto il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano – si è chiusa nel migliore dei modi con centinaia e centinaia di persone che nelle tre giornate, hanno partecipato alle attività promosse, agli incontri con autori e personaggi di caratura nazionale che sono venuti a parlarci di briganti e molto altro. Nella nostra rassegna di rievocazione storica non c’è alcun intento nostalgico, ma piuttosto la volontà di rileggere e riscoprire una fetta della nostra storia, ignorata dai libri di scuola, che invece è utile e fondamentale per comprendere la politica e le dinamiche che, nei decenni, hanno comunque influito su quel centrosud che è arrivato sino ai giorni nostri. E i briganti, le loro gesta, sono parte integrante di quel passato”. 

Le ultime due giornate, sabato e domenica, hanno fatto registrare il tutto esaurito agli incontri letterari-culturali, con il cronista de Il Mattino di Napoli Gigi Di Fiore e soprattutto domenica con il trio d’eccezione composto dal Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Napoli Edoardo Vitale, Presidente anche dell’Associazione ‘Sud e Civiltà’, dal giornalista Fernando Riccardi, il primo a svelare il dramma della Terra dei Fuochi, e Don Aniello Manganiello, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che ha patrocinato l’evento, del sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, degli assessori Roberta Rullo e Chiara Trulli, e dei consiglieri comunali Alessio Di Pasquale e Berardino Fiorilli per Pescara e Angela Scurti per Spoltore.

Foto Lorenzo Sospiri ‘Notti della Brigante’

“In Campania – ha detto Don Aniello – è cambiato poco: c’erano i briganti e c’erano i poveri contadini schiavi delle baronie, e reclutati da Mazzini per scovare gli stessi briganti da consegnare all’esercito piemontese, salvo poi essere arrestati essi stessi se osavano chiedere una ricompensa per il servizio svolto, esattamente com’è accaduto ai miei antenati. E le baronie ci sono anche oggi con i cittadini che restano in attesa di sistemare il proprio orticello e non si oppongono alla camorra. Quando hanno arrestato tal Vincenzo Zagaria, le immagini delle tv hanno mostrato un pubblico felice che applaudiva. In realtà ad applaudire erano poliziotti, carabinieri, non la gente comune, che anzi era scocciata per quell’arresto. Ancora oggi ci sono zone del sud dove con il mio presidio di Ultimi non riesco a svolgere attività perché le amministrazioni comunali ci mettono i bastoni tra le ruote. Quando dissi che la camorra era collusa con la politica, la Iervolino mi minacciò di denunciarmi; un mese dopo tutta la sua giunta fu smantellata in seguito a un’inchiesta e addirittura un assessore si suicidò. Questo per dire che se non smantelliamo le baronie, non riusciremo mai a fermare l’emorragia di ragazzi del sud che scappano: entro il 2060 altri 7 milioni di giovani del mezzogiorno andranno via dal sud”. Nel frattempo i giornalisti Lucilla Parlato e Federico Hermann, della Testata ‘Identità Insorgenti’ hanno presentato in anteprima nazionale, una clip sul Corto ‘Q1191 Gemito Napoli’ dedicato alla figura dell’artista e scultore Vincenzo Gemito, che uscirà a Napoli a settembre, presentato ieri dal responsabile comunicazioni dell’Archivio storico di Napoli Lorenzo Terzi. Dopo la consegna delle targhe ricordo per la partecipazione e delle t-shirt dell’Associazione Fontevecchia., a chiudere la serata sono stati l’esecuzione finale dell’Inno delle Due Sicilie con la zampogna e la ciaramella dell’Associazione ‘I Gigli d’Abruzzo’ e l’ammainabandiera, con il corteo dei soldati borbonici, e la musica dell’autentica Posteggia Napoletana.

by Redazione

Sarà Don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, il prete anticamorra per eccellenza, il protagonista stasera, domenica 4 agosto, della terza e ultima giornata della nona edizione del Festival ‘Notti della Brigante’, la rassegna storico-culturale promossa dall’Associazione Fontevecchia nel Borgo Case Troiano, a cavallo tra Pescara e Spoltore, e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, dall’Asi Nazionale e dal Comune di Spoltore. I giornalisti Lucilla Parlato e Federico Hermann presenteranno in anteprima nazionale il corto ‘Q1191 Gemito Napoli’, omaggio per il 90° anniversario dello scultore e disegnatore Vincenzo Gemito e a chiudere la serata sarà l’autentica Posteggia Napoletana.

Intanto la rassegna si è aperta, come da programma venerdì, nonostante la pioggia e il vento che non hanno comunque fermato il pubblico, presente puntuale per assistere all’incontro con i tre scrittori previsti in programma, Geremia Mancini con le storie di abruzzesi divenuti illustri all’estero, Nunzio Mezzanotte con il volume ‘Briganti’ e Franco Zazzara con la storia del Lago del Fucino prosciugato, moderati dal giornalista e docente Paolo De Carolis.

“Il Festival ‘Notti della Brigante’ – ha spiegato il presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano – ha l’obiettivo di offrire una chiave di lettura diversa, più approfondita, della nostra storia passata per giudicare e governare il presente, cercando di dare un contributo alla soluzione dei problemi del centrosud. Lo facciamo da nove anni con un Festival dedicato al brigantaggio, certamente senza alcuna volontà anacronistica né nostalgica, ma piuttosto quale strumento di divulgazione storica che, negli anni, si è saputo ritagliare uno spazio specifico nel panorama nazionale e di fatto la nostra è una manifestazione unica nel suo genere, che arricchiamo con contenuti importanti e ospitando personalità di assoluto livello”. 

Il programma della terza e ultima giornata del Festival si aprirà domani, domenica 4 agosto, con l’incontro con il prete anticamorra Don Aniello Manganiello, parroco di Scampia, con Fernando Riccardi, giornalista e autore de ‘Le Insorgenze del 1799’, peraltro primo cronista a scoprire e a svelare al mondo il dramma della ‘Terra dei Fuochi’, e con il Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Napoli Edoardo Vitale, Presidente anche dell’Associazione ‘Sud e Civiltà’. Sempre domenica verrà presentato in anteprima nazionale il corto ‘Q1191 Gemito Napoli’, omaggio per il 90° anniversario dello scultore e disegnatore Vincenzo Gemito, le cui opere sono esposte a Palazzo Zevallos; la giornata si chiuderà con l’esibizione di un’autentica Posteggia Napoletana. Anche domani all’ingresso del Borgo sarà posizionata la postazione dei Briganti per il rilascio del passaporto d’ingresso al Regno delle Due Sicilie e saranno presenti i soldati e i briganti, compresa la più famosa Michelina Di Cesare.

Foto Li Straccapiazze

Don Aniello Manganiello, di origini campane, dai primi anni Novanta al settembre 2010 è stato il parroco di Santa Maria della Provvidenza, a Scampia.  Il suo trasferimento suscitò le proteste della gente ed ebbe una grande eco sui media.  Nel 2012 ha fondato l’Associazione “Ultimi contro le mafie e per la legalità”, che ha presidi in molte regioni. Garante del Premio Nazionale Paolo Borsellino, prosegue incessantemente la propria attività a favore di tutte le persone disagiate.

by Redazione

Sarà il cronista de Il Mattino di Napoli, Gigi Di Fiore, l’ospite di punta domani, sabato 3 agosto, della seconda giornata della nona edizione del Festival ‘Notti della Brigante’, la rassegna storico-culturale promossa dall’Associazione Fontevecchia nel Borgo Case Troiano, a cavallo tra Pescara e Spoltore, e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, dall’Asi Nazionale e dal Comune di Spoltore. I giornalisti Lucilla Parlato e Federico Hermann presenteranno il secondo Docufilm prodotto dalla Testata ‘Identità Insorgenti’, ‘Sotto un altro Vulcano’, e a chiudere la serata sarà la pizzica dei Ripatemare.

“Il Festival ‘Notti della Brigante’ – ha spiegato il presidente dell’Associazione Fontevecchia LucianoTroiano – ha l’obiettivo di offrire una chiave di lettura diversa, più approfondita, della nostra storia passata per giudicare e governare il presente, cercando di dare un contributo alla soluzione dei problemi del centrosud. Lo facciamo da nove anni con un Festival dedicato al brigantaggio, certamente senza alcuna volontà anacronistica né nostalgica, ma piuttosto quale strumento di divulgazione storica che, negli anni, si è saputo ritagliare uno spazio specifico nel panorama nazionale e di fatto la nostra è una manifestazione unica nel suo genere, che arricchiamo con contenuti importanti e ospitando personalità di assoluto livello e, sotto questo punto di vista, anche l’edizione 2019 non deluderà”. 

Domani, sabato 3 agosto, il Festival partirà alle 19 con l’apertura dell’accampamento dei Briganti e dell’Esercito Borbonico alla presenza dei figuranti della brigantessa Michelina Di Cesare di Mignano Montelungo e dell’associazione Milites Luci di Potenza; alle 19.30 incontro con Gigi Di Fiore, cronista de Il Mattino, da sempre impegnato contro la camorra, che presenterà il suo ultimo volume ‘I Briganti’, modera la giornalista Celeste Acquafredda, quindi la presentazione del secondo Docufilm in programma, ‘Sotto un altro vulcano’, realizzato sempre da Parlato ed Hermann, sul gemellaggio tra Napoli e la Sicilia, e dopo l’omaggio ai briganti con l’Inno delle Due Sicilie e la sfilata dei militari borbonici, spazio alla Notte della Pizzica con i Ripatemare.

“Di nuovo ho l’onore, da sindaco di Spoltore, di inaugurare un Festival ormai entrato nel novero delle principali manifestazioni culturali dell’Abruzzo – ha sottolineato il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito -, un Festival che ogni anno porta nella nostra città migliaia di persone facendo conoscere un pezzo della nostra storia”.

“Abbiamo conferito il patrocinio della Regione Abruzzo con un’idea precisa – ha detto il Presidente del Consiglio regionale LorenzoSospiri -, ovvero la storia non si ripete, ma insegna, in un momento in cui il dibattito politico italiano si incentra sull’autonomia differenziata e la questione meridionale ritorna con forza. È stata persa una guerra, poi li hanno chiamati Briganti, in realtà loro stavano difendendo la loro patria, poi è venuta fuori la storia che a sud era tutto sfasciato e a nord funzionava tutto, ma non era così. Noi abbiamo istituito una Commissione sull’autonomia differenziata, se l’Abruzzo risulta sempre più vicino al nord per il suo Pil, uscendo fuori dai fondi strutturali è facile ritornare nel sud, che non è negativo, ma bisogna maturare una coscienza della nostra capacità di sviluppo. Quindi, per capire cosa potrebbe accadere è bene conoscere il passato, che dovremmo anche portare nelle scuole, perché oggi è difficile fare la scelta giusta se non comprendiamo gli errori di ieri”.

“L’ASI nazionale – ha detto il Direttore Generale dell’Asi Nazionale Maulu – è lieta di poter sostenere non solo eventi sportivi, ma anche iniziative culturali, dando il proprio contributo alla conoscenza della nostra storia territoriale”. Nei tre giorni della manifestazione, all’ingresso del Borgo sarà posizionata la postazione dei Briganti per il rilascio del passaporto d’ingresso al Regno delle Due Sicilie e saranno presenti i soldati e i briganti, compresa la più famosa Michelina Di Cesare”.

 

by Redazione

Prenderà il via stasera, venerdì 2 agosto, la nona edizione del Festival ‘Notti della Brigante’, la rassegna storico-culturale promossa dall’Associazione Fontevecchia nel Borgo Case Troiano, a cavallo tra Pescara e Spoltore, e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, dall’Asi Nazionale e dal Comune di Spoltore. Gli storici Nunzio Mezzanotte, Franco Zazzara, Geremia Mancini e i giornalisti Lucilla Parlato e Federico Hermann saranno i protagonisti della prima serata, con la presentazione di volumi e di Docufilm, mentre il Saltarello la farà da padrone nella parte musicale.

“Il Festival ‘Notti della Brigante’ – ha spiegato il presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano – ha l’obiettivo di offrire una chiave di lettura diversa, più approfondita, della nostra storia passata per giudicare e governare il presente, cercando di dare un contributo alla soluzione dei problemi del centrosud. Lo facciamo da nove anni con un Festival dedicato al brigantaggio, certamente senza alcuna volontà anacronistica né nostalgica, ma piuttosto quale strumento di divulgazione storica che, negli anni, si è saputo ritagliare uno spazio specifico nel panorama nazionale e di fatto la nostra è una manifestazione unica nel suo genere, che arricchiamo con contenuti importanti e ospitando personalità di assoluto livello e, sotto questo punto di vista, anche l’edizione 2019 non deluderà”. 

Oggi, venerdì 2 agosto, il Festival partirà alle 19 con l’apertura del Museo Permanente di documenti e monete borboniche; alle 19.30 incontro con Geremia Mancini, che racconterà la storia e le fortune all’estero di illustri migranti abruzzesi, Nunzio Mezzanotte sulle Storie dei Briganti, e Franco Zazzara, di Avezzano, che parlerà del prosciugamento del Fucino nel suo anniversario con la proiezione anche di immagini inedite, modera il giornalista Paolo De Carolis. La serata proseguirà con la proiezione del primo Docufilm ‘L’eredità di Partenope – dalle Leggende napoletane di Matilde Serao’, omaggio per il 92° anniversario della morte della scrittrice e giornalista, prodotto dalla testata Identità Insorgenti e realizzato dai giornalisti napoletani Lucilla Parlato e Federico Hermann, quindi l’intervento musicale degli Zampognari de ‘I Gigli d’Abruzzo’ e, a chiudere, la Notte del Saltarello con ‘Li Straccapiazze’

“Di nuovo ho l’onore, da sindaco di Spoltore, di inaugurare un Festival ormai entrato nel novero delle principali manifestazioni culturali dell’Abruzzo ha sottolineato il sindaco di Spoltore LucianoDi Lorito, un Festival che ogni anno porta nella nostra città migliaia di persone facendo conoscere un pezzo della nostra storia”.

“Abbiamo conferito il patrocinio della Regione Abruzzo con un’idea precisa – ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, ovvero la storia non si ripete, ma insegna, in un momento in cui il dibattito politico italiano si incentra sull’autonomia differenziata e la questione meridionale ritorna con forza. È stata persa una guerra, poi li hanno chiamati Briganti, in realtà loro stavano difendendo la loro patria, poi è venuta fuori la storia che a sud era tutto sfasciato e a nord funzionava tutto, ma non era così. Noi abbiamo istituito una Commissione sull’autonomia differenziata, se l’Abruzzo risulta sempre più vicino al nord per il suo Pil, uscendo fuori dai fondi strutturali è facile ritornare nel sud, che non è negativo, ma bisogna maturare una coscienza della nostra capacità di sviluppo. Quindi, per capire cosa potrebbe accadere è bene conoscere il passato, che dovremmo anche portare nelle scuole, perché oggi è difficile fare la scelta giusta se non comprendiamo gli errori di ieri”.

“L’ASI nazionale – ha detto il Direttore Generale dell’Asi Nazionale Maulu– è lieta di poter sostenere non solo eventi sportivi, ma anche iniziative culturali, dando il proprio contributo alla conoscenza della nostra storia territoriale”.

Nei tre giorni della manifestazione, all’ingresso del Borgo sarà posizionata la postazione dei Briganti per il rilascio del passaporto d’ingresso al Regno delle Due Sicilie e saranno presenti i soldati e i briganti, compresa la più famosa Michelina Di Cesare.

by Redazione

Sarà lo scrittore e giornalista napoletano Maurizio Ponticello, autore di diversi volumi dedicati allo studio e alla riscoperta di riti, feste e miti legati alla tradizione, il protagonista assoluto della ‘Notte del San Giovanni’, organizzata per domani, domenica 23 giugno, come ogni anno dall’Associazione Fontevecchia nel Borgo Case Troiano, zona motorizzazione, a segnare il confine tra Pescara e Spoltore. Dal salto del fuoco e dell’acqua allo scambio del ramajetto, dal rito del comparatico a quello della rugiada, domani i presenti potranno rivivere tutti i momenti della tradizione che, nella notte di San Giovanni mirava, nel mondo contadino, a rafforzare quei legami di amicizia spesso più forti e duraturi di quelli tra fratelli.

“La festa di San Giovanni è la più ineffabile e difficile da descrivere e interpretare – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano -, ma ha un fascino che emana dalla proprietà e capacità di stabilire un legame tra individui. ‘Dio perdona, San Giovanni no’ dicevano i nostri nonni e questa certezza popolare travalica i buoni presupposti della fede cristiana attingendo a un concetto di Natura dalle leggi rigorose. Forse San Giovanni è l’antico Dio Giano che guarda all’inverno andato e all’estate che arriva, guardiano del passaggio e delle messi, cresciute e benedette dall’acqua e dai raggi solari. Ma il rigore di San Giovanni è anche quello che impone timore e rispetto per tali elementi naturali”. La manifestazione domani si articolerà attraverso momenti di confronto, dibattito, momenti sacri e riti propiziatori che affondano le radici molto lontano, e che abbiamo recuperato grazie al racconto dei nonni e degli anziani del Borgo.

Alle 18, saranno aperte le celebrazioni con l’apertura dell’altare devozionale popolare allestito nel Borgo, di cui verrà spiegato il significato, con l’immagine di San Giovannino di metà ‘800 proveniente da Monaco di Baviera; alle 18.30 ci sarà la celebrazione della Santa Messa, in rito antico, seguita alle 19.30 dalla Processione con la statua di San Giovanni Battista sulla fercola a spalla, quest’anno, della Confraternita di Sant’Antonio da Padova per le vie del Borgo assieme al quadro del santo portato da una persona estratta a sorte, che dovrà indossare dei guanti bianchi, seguito da alcune coperte antiche abruzzesi di diverso colore per ricordare il sangue, l’acqua e l’oro.

Ecco le foto della processione:

Giunti nel grande orto del borgo, il rito si concluderà con l’accensione e la benedizione del fuoco. Alle 20.00 si svolgerà il seminario con il giornalista e scrittore napoletano Maurizio Ponticello che parlerà di tutti i miti di San Giovanni Battista così come li conosciamo a partire dagli antichi culti solari tra cui quelli dedicati al dio Mitra. Al termine dell’incontro, spazio alla musica con il gruppo ‘Prendila Così’ di Paolo De Carolis che eseguirà il repertorio di Lucio Battisti con il momento conviviale, proponendo piatti rigorosamente rispettosi della tradizione e delle colture stagionali. Subito dopo, intorno alle 23, inizierà lo scambio del ‘ramajetto’, per l’antico rito del ‘comparatico’, che i nostri nonni utilizzavano per rafforzare rapporti di amicizia e di mutuo aiuto. Dunque coloro che vorranno potranno scambiare con il proprio migliore amico un bouquet realizzato con nove erbe aromatiche seguendo un rito propiziatorio che prevede l’attraversamento simbolico del Giordano rappresentato da un piccolo laghetto che gli aspiranti compari dovranno superare a braccetto e scalzi. Il programma prevede, inoltre, l’accensione del falò e, chi vorrà, potrà partecipare ai riti del salto del fuoco, l’immersione nell’acqua, il comparatico in quello che è un vero e proprio percorso tradizionale.

Durante la serata ci saranno altri momenti, come il laboratorio del nocino e la scoperta degli ‘antichi pronostici’ legati alla rugiada e all’uovo lasciato rapprendere alla luce della luna. Per l’edizione 2019 della festa del San Giovanni, l’Associazione Fontevecchia ha registrato anche l’adesione della Lilt, la Lega Italiana di Lotta contro i Tumori, delle Associazioni Camminando Insieme di Chieti, di Pescara nel Cuore e Terra Nostra. “Fondamentale la presenza dello scrittore Ponticello, individuato proprio per la sua competenza nel raccontare i riti tipici del centro-sud Italia – ha ancora detto il Presidente Troiano – e che domani potrà raccontarci una fetta di storia del nostro Paese”. Maurizio Ponticello, vive e lavora a Napoli, è stato direttore del magazine di cultura e attualità Nike e del mensile di ecologia della mante Oikos; corrispondente freelance di Testate nazionali radiofoniche e televisive, nonché redattore di Napoli Oggi, e Il Giornale di Napoli e, per diversi anni, cronista de Il Mattino. Ha ideato e fondato il premio di grafica e illustrazione Imago. È Presidente di Napolinoir e, insieme alla scrittrice Diana Lama e a Caterina Lerro è stato promotore del Premio ParoleinGiallo, il primo e unico concorso letterario di scrittura creativa ‘gialla’ per studenti, per il quale ha curato le raccolte antologiche ‘Delitti peccaminosi’ nel 2010, ‘Muse assassine’ nel 2011, ‘Aggiungi un morto a tavola’ nel 2012 e ‘Sangue sulle antiche pietre’ nel 2013. Dal 2010 con la scrittrice Simonetta Santamaria ha curato la rassegna letteraria ‘INpastalautore – Autori che degustano lettori, lettori che degustano Autori’. Tra le varie attività, per gli eventi ufficiali del Bicentenario di Charles Dickens, è stato conferenziere sul tema ‘Maurizio Ponticello incontra i fantasmi di Dickens’. Ha pubblicato 8 volumi, tra cui ‘Napoli, la città velata’, definito dalla stampa ‘l’altra faccia di Gomorra’, nel 2007; ‘I Misteri di Piedigrotta. Dai culti segreti alla Festa: il Codice Dioniso, il simbolismo. Tradizione, Storia e altre storie napoletane nel labirinto’, nel 2009; ‘Misteri, segreti e storie insolite di Napoli’ nel 2012, e, l’ultimo volume, a fine 2018, ‘Napoli velata e sconosciuta. Luoghi e simboli dei Misteri, degli dèi, dei miti, dei riti, delle feste’. Con la monografia sui riti arcaici di Piedigrotta e sul simbolismo occulto della Festa delle Feste, l’autore ha ricevuto il Premio Masaniello, il Premio Domenico Rea e il Premio Emily Dickinson. Inoltre è stato insignito dell’Oscar Sugnizzo d’Oro per la cultura 2012 dall’Accademia di Alta Cultura ‘Europa 2000’.

La partecipazione a tutti i momenti della Festa, compresi quelli conviviali, è rigorosamente gratuita, “e anche questa è una scelta specifica della nostra Associazione – hanno precisato i responsabili – perché la divulgazione del sapere e delle tradizioni dei nostri nonni, che è nostro dovere lasciare in eredità ai più giovani, non può avere un costo, ma deve coinvolgere il territorio al quale dobbiamo trasmettere gratuitamente il nostro know how”.

by Redazione

Sono sbarcati nelle vie del centro storico di Napoli, suscitando attenzione e curiosità, i Pulcinella abruzzesi dell’Associazione Fontevecchia, protagonisti della settima edizione de ‘O Ghinnéss, la più importante manifestazione che raduna il più alto numero al mondo di suonatori di mandolino e la fila più lunga dei musicisti della posteggia napoletana e che nei giorni scorsi ha mobilitato la città campana. L’evento, che per la quarta volta ha visto la collaborazione tra l’Associazione Fontevecchia e la città partenopea è stata organizzata dall’Associazione Culturale Mastro Masiello Mandolino con la partecipazione dell’Associazione Onlus I Sedili di Napoli, e ha preso il via alle ore 10 dal centro storico antico di Napoli, con un lungo corteo che, attraversando la via dei Presepi, San Gregorio Armeno, terminerà a piazzetta Nilo.

“Per l’Associazione Fontevecchia e l’intero Borgo Case Troiano è una enorme soddisfazione poter proseguire nella partnership con le Associazioni culturali di Napoli, in virtù di un gemellaggio nato dalla condivisione di usi, costumi, tradizioni, cultura e origini – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano -. Parliamo di una collaborazione che ha già vissuto diversi momenti importanti, con due edizioni della Processione dei Frati Morti, che hanno catturato l’attenzione dei turisti e dei napoletani presenti a San Gregorio Armeno, e la partecipazione, già lo scorso anno, a ‘O Ghinnéss’”.

Sfilata Pulcinella

“Per l’amministrazione comunale di Spoltore – ha commentato il sindaco Luciano Di Lorito – l’evento che ha visto la presenza imponente di oltre una decina di ‘Pulcinella Abruzzesi’, significa non solo esportare un simbolo della nostra terra oltre i confini regionali, ma anche rafforzare un legame naturale con Napoli e con tutta la Campania. Ed è stato un vanto per Spoltore essere rappresentati dall’Associazione Fontevecchia che rappresenta il trait d’union tra le due città”.

Sfilata Pulcinella

La Compagnia dei Pulcinella di Fontevecchia ha aperto la sfilata di suonatori di mandolino e di Posteggiatori. La Posteggia napoletana, nello specifico, è un complesso musicale ambulante o anche il luogo dove un complesso musicale si ferma a suonare, e la parola posteggia deriva, naturalmente, da ‘puosto’ che è il luogo occupato da chi svolge un’attività che è rivolta al pubblico. La settima edizione de ‘O Ghinnéss’ è stata dedicata come sempre alla maschera di Pulcinella e l’iniziativa nasce proprio come contributo per il riconoscimento da parte dell’Unesco della maschera di Pulcinella come patrimonio mondiale dell’umanità. Già da tempo, infatti, è stata avviata una richiesta in tal senso da parte di numerose associazioni partenopee su volontà del professor Domenico Scafoglio, professore ordinario di Antropologia culturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno, richiesta sottoscritta, in Abruzzo, anche dall’Associazione Fontevecchia. Nei giorni scorsi i colorati Pulcinella, comandati dal capo Angelo Iannelli, e da ‘O Capitano di vico Pazzariello’, hanno animato le vie del centro storico antico, percorrendo Vico Pallonetto a Santa Chiara, via Santa Chiara, via Benedetto Croce, piazza San Domenico, terminando a piazzetta Nilo, accompagnati dalla musica dei mandolini e dei gruppi di posteggia. E i Pulcinella abruzzesi si sono caratterizzati per l’abito bianco con le due bande colorate e l’altissimo cappello a forma di cono, colorato da centinaia di pon-pon e nastri. Padrini artistici de ‘O Ghinnéss quest’anno sono stati il cantautore partenopeo Gianni Lamagna e il Maestro Romeo Barbaro e la manifestazione ha celebrato anche il Centenario della morte di Aniello Califano, l’autore del brano ‘O Surdato ‘Nnammurato’.

Numerosi i nomi che hanno dato la loro adesione tra cui, oltre all’Associazione Fontevecchia, in collaborazione con l’Associazione Camminando Insieme di Chieti, ‘O Capitano di Vico Pazzariello, Enzo Tammuriello Esposito, Piermacchiè, Miryam’s Harmony Performance Group di Lara Corace, il Capo Pulcinella Angelo Iannelli, Lucia Oreto – Colombina, Carmen Percontra ballatrice de ‘I ritmi del sud’, Tonino Torino, Giovanni Leonetti e Salvatore Minopoli. La manifestazione sarà seguita dai fotografi Ferdinando Kaiser, Luigi Ricchezza e Marcello Erardi.

by Redazione