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Author Archives: Alessandra Renzetti

Fantasmi è un ciclo di drammaturgie di Michele Santeramo, un progetto in collaborazione con Alessandro Brucioni e che sarà sul palco dell’Auditorium Zambra di Ortona (CH) sabato 9 dicembre alle 20.45 grazie ad Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino.

Nel 2022-2023 il ciclo di drammaturgie si è sviluppato in un incontro tra drammaturgia, personaggio e pubblico. Un incontro tra il drammaturgo con il personaggio in relazione stretta e diretta con lo spettatore. Una serata in cui Michele Santeramo si ritrovava per condividere con lo spettatore il senso del reciproco “scoprirsi” attraverso il personaggio scritto. Un Michele Santeramo che racconta Bastianazzo. Nel 2023-2024 i Fantasmi cominciano a incarnarsi e subentrano attori e attrici.

Il Fantasma di Bastianazzo viene incarnato da Fabrizio Ferracane. Adesso è l’attore che costruisce una relazione con lo spettatore nel circuito delle apparizioni del Fantasma. La storia di Bastianazzo, uno dei personaggi del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga viene a raccontare della sua condizione, del suo sentirsi estraneo, a dire al pubblico che bisogna avere il coraggio di ammettere d’aver perduto, “a tenerci stretti l’uno con l’altro nel nostro costante farsi del giorno”.

Perché quelli come me nessuno li aiuta
nessuno li guarda
e tu lo sai bene che quando
le cose si fanno difficili
allora l’umanità sparisce”.

Fabrizio Ferracane: attore di carriera essenzialmente teatrale, ha lavorato saltuariamente anche al cinema in Malena di Giuseppe Tornatore, Anime nere di Francesco Munzi, il Traditore di Marco Bellocchio e in varie serie televisive di successo: Il commissario Montalbano, Il capo dei capi, Squadra antimafia – Palermo oggi 2, Il tredicesimo apostolo – La rivelazione, la compagnia del Cigno e The Bad Guy. Riceve numerose candidature come migliore attore, nel 2015 per Anime nere e nel 2022 per Ariaferma di Leonardo Di Costanzo ai David di Donatello. Sempre nel 2015 per Anime nere è candidato come miglior attore non protagonista ai nastri d’Argento, che vince nel 2019 per il film Il Traditore (con Luigi Lo Cascio) di Marco Bellocchio.

Ha lavorato con G. Russo, M. Cuticchio, E. Sideri, P.Sepe, R.Marino, R. Caporossi.

Info e prenotazioni al 3454367809.

segreteria@cinemauditoriumzambra.com

Per seguire le attività:

@cinemauditoriumzambra

@unaltroteatro

@utfactory

by Alessandra Renzetti

È il 23 agosto del 1268 quando le sorti di uno degli scontri più determinanti del Medioevo vengono decise in Abruzzo, in quella che passerà alla storia come la “battaglia di Tagliacozzo”; questo e tanto altro è custodito nel nuovo numero di “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri Edizioni ossia “Passeggiate per gli Abruzzi” di Ferdinand Gregorovius che verrà presentato domenica 3 dicembre alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale di San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), in via Carlo Alberto dalla Chiesa 7.

Introduce la Responsabile della Biblioteca Comunale, Valentina Pascetta. A presentare il nuovo volume che risulta essere il terzo della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio in Abruzzo, sarà la giornalista abruzzese Alessandra Renzetti con l’editore Mario Ianieri e Serena D’Orazio, autrice degli itinerari della collana. La prefazione del volume è di Alessio Romano, mentre la traduzione è della Professoressa Barbara Delli Castelli.

Gregorovius nacque a Neidenburg, Prussia Orientale, 1821 e morì a Monaco nel 1891 fu uno storico tedesco. Vissuto a lungo in Italia è noto per le sue dotte escursioni che costituiscono ancora oggi gli scritti più affascinanti e poetici della letteratura di viaggio. Non fuggevoli impressioni ma esperienze e rappresentazioni artistiche di paesaggi e città, frutto di uno studio accurato e minuzioso, corredato di appunti di viaggio, ricordi, riflessioni, riferimenti e profili letterari. Lo storico tedesco, nelle sue descrizioni, è sensibile al sentimento del bello e alla profondità dell’opera d’arte creata dall’uomo o dalla natura ed anche l’Abruzzo fu al centro di queste riflessioni.

Come sostiene il Direttore di collana, lo scrittore abruzzese Peppe Millanta, quella della battaglia di Tagliacozzo è “un evento che ha colpito l’immaginario di poeti, scrittori, artisti e storici nei secoli successivi, ammantando l’episodio di un’aurea quasi leggendaria, soprattutto per le conseguenze che ebbe in tutta Europa…’là da Tagliacozzo, dove senz’arme vinse il vecchio Alardo’ scriverà ad esempio Dante, citando la battaglia nel suo Inferno, e confermando così la portata dell’evento”.

“Ed è con questo spirito che Ferdinand Gregorovius raggiunge secoli dopo i Campi Palentini, per visitare i luoghi dello scontro dove la dinastia sveva si era estinta, insieme al sogno imperiale. Un viaggio, quindi, che ci restituisce un Abruzzo crocevia del destino di dinastie e di lotte tra i maggiori poteri del tempo, quando per un giorno tutta Europa osservò col fiato sospeso i fatti che accadevano tra le nostre montagne”- conclude Millanta.

Il progetto di “Comete”, che ha come partner I Borghi più belli d’Italia, I Parchi Letterari e Borghi Autentici, si avvale del lavoro di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano oltre alla Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, Fabrizio Ferrari, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

by Alessandra Renzetti

Una magnifica poetessa ed un grande artista sono i protagonisti della nuova puntata di “Scorci d’Abruzzo” di Paolo Pacitti, in onda su Buongiorno Regione con lo scrittore abruzzese Peppe Millanta e le telecamere Rai di Sem Cipriani, si tratta di Michelangelo Buonarroti Vittoria Colonna, la marchesa di Pescara che si incontrano nel 1538 nel chiostro della Chiesa di San Silvestro di Roma; tra di loro nasce un rapporto intenso, “un amore platonico – come spiega Millanta – alimentato anche dall’adesione, per entrambe, al movimento degli spirituali che tentava di riformare la Chiesa. Vittoria Colonna divenne per Michelangelo un punto di riferimento e di questo rapporto resta traccia in alcune lettere ed in alcune rime appassionate che lui le dedicò”.

Michelangelo realizza per lei alcuni dipinti, oggi tutti perduti, e dei celebri disegni come la famosa “Pietà”spiega Giovanbattista Benedicenti, Storico dell’Arte: “la Pietà esprime lo spirito tormentato di un’epoca: la torsione michelangiolesca, l’espressività potente di queste figure sono lo specchio di una crisi religiosa degli anni della Controriforma. La forma sta alla materia, come l’anima sta al corpo e l’artista deve lottare titanicamente per trovarla”.
La testimonianza dell’unione di queste due anime si riscontra anche nel “Giudizio universale”: il pittore stava affrescando la Cappella Sistina proprio nel periodo in cui conosce Vittoria Colonna, alla quale si è ispirato proprio per la realizzazione della Madonna dell’affresco, regalandole l’immortalità.
Vittoria Colonna era anche la signora di Pescocostanzo (AQ), da poco distrutto dal terremoto del 1456: istituisce infatti, nel 1535 una delle prime commissioni edilizie della storia “La commissione della signora” per regolamentare la ricostruzione del borgo che da allora è rimasto intatto.

by Alessandra Renzetti

E’ in uscita per Ianieri Edizioni la nuova collana dal titolo eloquente “Comete – Scie d’Abruzzo”, un ampio e articolato progetto il cui curatore editoriale è lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

La collana è dedicata alla letteratura di viaggio e propone una serie di racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo, il nome stesso indica la sua ‘mission’: lasciare dietro di sé una scia, e invitare così i lettori a mettersi a loro volta in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari, oggi, con gli occhi meravigliati del passato.

Per questo motivo ogni volume è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale del progetto.

Al centro di questo nuovo percorso c’è l’eco di chilometri di storia assorbiti in territorio abruzzese dallo stesso Millanta che come spiega: “l’idea per questa collana sicuramente deve molto alla mia esperienza con il TgR, e in particolare con la

rubrica QuotaMille. Mi si aprivano infatti davanti di volta in volta scenari inaspettati, storie incredibili, e spesso le fonti erano proprio queste cronache di viaggio, che restituivano un sapore da romanzo d’avventura. La peculiarità della collana è che è a metà tra letteratura di viaggio e guida, perché oltre al resoconto, presentato di volta in volta da personaggi di spicco, c’è una parte dedicata agli itinerari, per rivivere oggi l’esperienza di ieri”.

La prima serie della collana, che fa capo all’esperienza editoriale pluridecennale di Mario Ianieri, prevede dodici uscite concepite come dispensatrici di uno spaccato sull’Abruzzo per molti, davvero, poco conosciuto.

Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Ma qual è lo scopo di questa nuova collana? A rispondere è lo stesso direttore della collana: “l’intento è quello di far rivivere al lettore le emozioni di allora, mettendolo a contatto con un Abruzzo remoto eppure ancora molto presente. Le dodici uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, che come personaggi: penso ad Alexandre Dumas, Alberto Savinio, Anne MacDonell, Estella Canziani. Una collana che cerca di racchiudere la letteratura di viaggio che riguarda l’Abruzzo, con opere ritradotte per l’occasione grazie al comitato scientifico”.

“Si tratta di una collana dedicata alla letteratura di viaggio che interessa l’Abruzzo, che vuole mettere in luce il lato pionieristico, avventuroso e pieno di mistero che ha avuto la nostra regione, agli occhi di chi l’ha attraversata confrontandosi con l’ignoto. L’Abruzzo infatti è sempre stato una terra di confine. Montagne inaccessibili ne hanno preservato i segreti e i misteri, rendendolo nell’immaginario del passato una terra a suo modo esotica e magica. Un vero e proprio west selvaggio, dove tutto poteva accadere”– conclude Millanta.

Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio. Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.

Ogni uscita vedrà una personalità di spicco introdurre l’argomento: si parte dunque con il primo numero la cui prefazione è della scrittrice Dacia Maraini, e raccoglie gli scritti di Alexandre Dumas nel suo viaggio nel Fucino: “è risaputo che Dumas – spiega con la sua penna sapiente la scrittrice – non sostava per lungo tempo né in un luogo, nè in una professione, inventandosi prima copista, poi soldato, poi politico e poi”, premessa che dà già di per sé manforte alla finalità stessa della collana che spinge verso un gran desiderio di saperne di più. Michela D’Isidoro, invece ha curato l’introduzione di questa prima uscita.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

by Alessandra Renzetti


Il Relais Marchese del Grillo di Fabriano vince la prima edizione del concorso internazionale “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow”, che celebra le migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail in tutto il mondo. Due le categorie per le quali è assegnato un premio: Miglior selezione Barolo e Miglior selezione Trebbiano d’Abruzzo.

Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow è il primo spin-off degli MWW Awards (Milano Wine Week Awards).

Prima il voto on line e poi la selezione finale a cura di esperti e professionisti hanno decretato questo ambito risultato, che riempie di soddisfazione tutto il team del Marchese del Grillo.

La giuria di esperti e professionisti del mondo del vino, della ristorazione e della comunicazione ha decretato i vincitori di questo prestigioso concorso durante la manifestazione “Slow Wine Fair”, evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto, che si svolge a Bologna a fine febbraio.

Della giuria hanno fatto parte: Irene Forni, comunicatrice, scrittrice enogastronomica, sommelier e coordinatrice degli Mww Awards della Milano Wine Week; Raffaele Cumani, curatore del blog Avvinando di Tgcom24; Federico Gordini, presidente Milano Wine Week; Eugenio Signoroni, curatore guida Osterie d’Italia; Giancarlo Gariglio, curatore guida Slow Wine e coordinatore Slow Wine Coalition; Federico Varazi, vicepresidente Slow Food Italia.“Sono davvero felice per questo successo, frutto di ricerca e aggiornamento incessante nel corso del tempo, ma qui ha un valore speciale per me: da sempre sostengo con convinzione e condivido in pieno i principi di Slow Food e di Slow Wine, e quindi sono doppiamente soddisfatto”– afferma Mario D’Alesio, titolare del Relais Marchese del Grillo di Fabriano.

Ma il ristorante della famiglia D’Alesio non è nuovo a questo tipo di riconoscimento nazionale: nel 1999 fu vincitore del Premio Nazionale  “La Carta delle Carte” del BAR Giornale e nel 2006 vinse il Primo premio per la selezione dei vini proposta al MiWine, quindi una tradizione che si rinnova.

“La carta dei vini deve essere dinamica come il menu, rispettare lo stile della cucina, essere attenta ai nuovi produttori, non perdere di vista quelli già conosciuti e saper offrire una propria personalità e punto di lettura dell’offerta vinicola” – sottolinea  D’Alesio.

Il ristorante di Fabriano è già all’opera per il prossimo menù, dove le chef Marco Cappelletti promette nuove evoluzioni ,e la cantina non sarà da meno.

by Alessandra Renzetti

Come nelle migliori favole estive d’altri tempi, anche questa storia inizia in una notte stellata, però molto recente e coinvolge chi del suo sogno ha fatto la sua ragione di vita: si parla di Alessio Masciulli, il giovane editore di Catignano (Pe) che non ha mai smesso di credere alle emozioni che il mondo dell’editoria gli regala sempre, pur essendo in fase di rinnovamento della sua azienda, ha già una favola da raccontare. Proprio lui che vede nel libro il suo migliore amico, che vede tra le pagine da sfogliare una terapia e che non si è fatto scoraggiare nemmeno dal Covid, ed anzi, durante l’emergenza sanitaria ha donato libri a molti amministratori di comuni che non avevano più mezzi per strappare un sorriso alle famiglie chiuse in casa ed ormai annientate dalla paura e dal dolore, poiché vittime della solitudine.

“La notte del 31 Luglio 2022 – spiega – tornavo a casa da una cena ed entrando nel cancello ho notato una scatola anonima per terra. Ho pensato fosse rotolata lì per caso dato che la serata era molto ventosa ma avvicinandomi ho scoperto che era sigillata con del nastro adesivo e collocata vicino al muro in maniera sospetta. Non era vuota e così l’ho raccolta, l’ho portata in casa e l’ho aperta subito. La mia curiosità ha avuto il sopravvento: conteneva un manoscritto rilegato con copertina rossa, senza titolo e senza autore”.

Ancora oggi, dopo settimane, l’autore di questo gesto non ha un nome, ma di sicuro lascia spazio all’immaginazione: “Non c’era nessun riferimento sul manoscritto se non il solo testo stampato in nero. Mi sono messo a letto e ho iniziato subito a leggerlo perché già dalle prime righe la storia mi ha rapito in un modo particolare. Ero rapito da questa magica lettura e non sono riuscito a riemergere fino alla fine del libro, se ‘fine’ possiamo definirla”.

E’ una storia “natalizia” e racconta proprio di un manoscritto consegnato da un ragazzino di notte in una piccola casa editrice: si tratta di una favola moderna piena di riflessioni e di belle sensazioni tanto che, come spiega l’editore “con lo staff della Masciulli Edizioni abbiamo deciso di pubblicarla ovviamente con tutte le precauzioni del caso. Un fatto strano è che poche settimane dopo l’arrivo del manoscritto ho ricevuto una telefonata durante la quale una voce maschile asseriva di essere l’autore misterioso e quando ho chiesto una prova, poco prima di chiudere la telefonata, mi ha suggerito di leggere pagina 28, poiché è li che accade qualcosa di magico. In effetti è così. Ma sarà una sorpresa per i lettori”.

Intanto nell’incantevole laboratorio della Masciulli, ricchissimo di novità, si lavora sul titolo e sulla copertina per questo misterioso libro che verrà pubblicato entro Novembre 2022, e come conclude Alessio “speriamo che questa storia trovi il suo autore e che la magia in essa contenuta emozioni tante persone e faccia davvero un grande miracolo. Fino a che non sapremo il suo nome, i diritti d’autore saranno congelati ed il ricavato delle vendite donato in beneficenza”.

by Alessandra Renzetti

Dopo aver visitato e conosciuto alcuni borghi d’Abruzzo oltre i 1000 metri di altezza con la rubrica “Quota mille”, lo scrittore abruzzese Peppe Millanta torna in televisione con un nuovo progetto dal nome differente ma davvero curioso “Macchemito”, una nuova rubrica a cura di Paolo Pacitti, con riprese e montaggio di Sem Cipriani che andrà in onda due volte al mese (a lunedì alterni) a partire da oggi, lunedì 3 ottobre 2022, all’interno di Buongiorno Regione, su Rai3, ed ha lo scopo di raccontare, come ben recita il nome, tutto ciò che riguarda miti e leggende attinti dalla tradizione abruzzese.

Non ci si concentra più dunque su vedute insolite, luoghi mozzafiato, e analisi storiche dei borghi caratteristici di una regione che ha tanto di sè da far conoscere e ben raccontati con il primo format che si è concentrato sulle vette degli Appennini, ma si va oltre nella ricerca di ciò che non è visibile immediatamente agli occhi e come spiega Millanta con Macchemito cercheremo di andare alla fonte dell’immaginario abruzzese, esplorando le storie che ci hanno reso ciò che siamo. Ogni puntata sarà dedicata a un mito o a una leggenda del territorio, che verrà raccontata nei luoghi che meglio rappresentano il fantastico abruzzese”.

Dalla montagna al mare, dalle frazioni ai borghi, in Abruzzo, infatti, sono tante le storie e le leggende della tradizione popolare narrate di generazione in generazione, non tutte però sono note; di certo i miti e le leggende incuriosiscono e appassionano: non è un caso se proprio per natura si è affascinati da ciò che meno si conosce e che invita a porre delle domande le cui risposte sono utili a sciogliere dubbi e misteri.

Da questa riflessione nasce la voglia di raccontare attraverso un ‘tour televisivo’ un volto di quell’Abruzzo che spesso lascia spazio anche all’immaginazione, poco noto soprattutto ai più giovani. Ci sono luoghi, infatti, talvolta anche celebrati dalla tradizione popolare in cui il tempo sembra sospeso ed in cui le storie e le leggende si sono sedimentate tanto da pensare che ci sia un fondo di verità che con “Macchemito” si andrà a scoprire.

Taglio del nastro oggi, dunque, per Macchemito, con una prima puntata dedicata al drago di Atessa (Ch) e a una chiesa che custodisce un oggetto particolare da scoprire e che è possibile rivedere su https://www.facebook.com/peppemillanta.

by Alessandra Renzetti
Villa Santa Maria

Si è tenuto all’istituto alberghiero “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria il primo memorial dedicato allo chef di cucina Giovanni Spaventa. Un convegno al quale hanno partecipato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace, il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e sindaco del paese, Giuseppe Finamore, il dirigente scolastico Nicandro Rago, lo chef Giuseppe Tinari e in collegamento video il noto imprenditore della ristorazione Arrigo Cipriani.

L’evento, che è stato moderato dal professor Antonio Di Lello, ha ripercorso, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, la storia dello chef villese Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, prima frequentando l’istituto alberghiero e poi diventando un apprezzatissimo chef di cucina.

Il suo percorso professionale inizia nel 1950 nel Napoletano, in una trattoria della città partenopea e poi alla mensa della Nato di Bagnoli.

Dal 1956 al 1963 lavora in lussuosi alberghi romani, fino alla svolta professionale nel 1964, quando entra a far parte della brigata di cucina dell’hotel Cipriani a Venezia. Nel 1983 ne diventa chef di cucina, un ruolo che porta avanti fino al 1990, anno in cui si ritira dal mondo del lavoro.

“È il cuoco che ha fatto la storia dell’hotel Cipriani – ha commentato l’imprenditore Arrigo Cipriani parlando dello chef villese – ne ricordo con commozione la grande semplicità, il saper parlare di cose complicate in modo semplice.  Sono felice di partecipare a questa iniziativa per rendere omaggio ad un grande cuoco e a  Villa Santa Maria con la sua prestigiosa scuola. La nostra filosofia, da tre generazioni – ha aggiunto – vuole che la cucina Cipriani sia fatta solo dai grandi. E Giovanni Spaventa era uno di questi”.

Un professionista dell’arte culinaria, Spaventa, che ha deliziato i palati di noti personaggi, tra i quali Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Grace di Monaco, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, Gregory Peck e tanti altri.

Oltre alla sua carriera lavorativa, nella giornata di ieri è stato ricordato dal mondo dell’associazionismo professionale, in particolare dall’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi, alla quale ha partecipato sin dalla costituzione, e dall’Associazione dei Cuochi Valle del Sangro di cui è stato presidente dal 1985 al 1989.

“Giovanni Spaventa per me è stato un padre, un ottimo amico e un grande professionista, ho condiviso con lui un bel pezzo della mia vita – ha raccontato il presidente dell’Acvs e sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore, anche lui chef –. Sono indimenticabili la sua serietà e l’onestà che aveva con i suoi collaboratori, qualità molto rara nel settore. Possedeva un palato sopraffine e una capacità elevata nel gusto che non ho più incontrato nel mio percorso professionale. Ha donato tanto a noi giovani cuochi che allora ci avvicinavamo al mondo della cucina – ha aggiunto – e ha donato tanto a Villa Santa Maria che è diventata la patria dei cuochi grazie a professionisti come lui che hanno contribuito ad arricchire la storia della nostra tradizione gastronomica”.

Un carattere tenace e riservato quello di Spaventa, che è scomparso il 3 febbraio del 2013. “Una vita vissuta intensamente e caratterizzata dall’orgoglio di aver svolto un lavoro prestigioso – ha spiegato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace -. Un grande esempio di professionalità che omaggeremo ogni anno, in occasione della data della sua scomparsa”.

Durante il memorial dedicato al noto chef villese è stata presentata la prima edizione del premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” che è stato conferito, quest’anno, allo chef Nicola Finamore,  per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria di Giovanni Spaventa.

by Alessandra Renzetti
vinitaly 2022

La Cantina Terzini cala il poker: sono quattro i vini d’eccellenza della cantina di Tocco da Casauria (Pe) inseriti nella 5StarWines – The Book 2023, la prestigiosa guida internazionale che seleziona solo i migliori vini, scelti accuratamente da una giuria di esperti internazionali, che ne certificano qualità e valore sul mercato globale.

Il riconoscimento è arrivato ieri a Verona, nel corso della 54esima edizione del Vinitaly, la fiera vinicola più importante d’Italia e tra le più prestigiose al mondo, che finalmente torna in presenza dopo due anni di stop forzato.

“Siamo felici e orgogliosi del riconoscimento ottenuto dai nostri vini – ha commentato soddisfatto Domenico Terzini, titolare della cantina dell’entroterra pescarese – Un risultato che premia gli sforzi e la passione che quotidianamente mettiamo per realizzare un vino di altissima qualità, che sappia catturare e regalare emozioni con un solo sorso”.

Quest’anno la guida 5StarWines è sbarcata al Vinitaly con migliaia di vini provenienti da tutto il mondo. Tra loro solo pochi sono riusciti a raggiungere e superare la soglia dei 90 punti necessari per ottenere il riconoscimento della 5Stars. Riconoscimento assegnato alla Cantina Terzini che, con ben 4 vini premiati, si conferma una delle realtà vinicole più prestigiose d’Abruzzo.

Queste le bottiglie Terzini citate nella guida: Dumì Montepulciano d’Abruzzo DOP 2020, Abruzzo Pecorino DOP 2021, Montepulciano d’Abruzzo DOP Terzini 2020, Trebbiano d’Abruzzo DOP 2021.

Un premio alla qualità dei vini Terzini, frutto di lavoro quotidiano svolto con tenacia e passione, che da sempre caratterizzano l’impegno profuso dai fratelli Domenico e Roberto Terzini (che con il padre Aldo sono alla guida dell’azienda di famiglia) nella realizzazione di un prodotto di assoluta eccellenza.

by Alessandra Renzetti
Pescara

Sabato 9 aprile alle 18.30 presso l’Auditorium Cerulli in Via Verrotti 42 a Pescara si terrà l’iniziativa culturale Oltre la Memoria, organizzata dalla realtà artistica abruzzese CuntaTerra.

Attraverso questo evento vogliamo dare il via ufficialmente, e in maniera simbolica, alle iniziative che ci vedranno impegnati, per tutto il mese di aprile e anche oltre, nella celebrazione della Liberazione dal nazifascismo” spiega il Direttore artistico di CuntaTerra Marcello Sacerdote.

La memoria, la Resistenza, la generosità umana e il bene comune – argomenti molto cari all’associazione Cuntaterra – sono proprio i temi centrali dell’iniziativa, che si articolerà in un ricco programma che prevede la proiezione del film – documentario Oltre la Memoria. Lanciano 5 /6 ottobre 1943 del regista Enzo Francesco Testa, la presentazione del nuovo progetto culturale e artistico di CuntaTerra e un momento di dibattito e confronto con la presenza di ospiti ed esperti.

Siamo davvero orgogliosi ed entusiasti di portare per la prima volta a Pescara il docufilm Oltre la Memoriacontinua Sacerdote – un progetto prezioso a cui io stesso ho avuto l’onore di collaborare e che mi ha dato la possibilità di rinsaldare reti e legami, come quello con il regista Enzo Francesco Testa, fondamentali per valorizzare il lavoro di ricerca, recupero e racconto di storie e memorie che portiamo avanti sul territorio”.

Oltre la Memoria co-prodotto dall’Associazione Culturale L’Altritalia e Enzo Francesco Testa, con il supporto del Comune di Lanciano e la sezione Anpi di Lanciano “Trentino La Barba”, racconta le vicende legate alla lotta per la Liberazione della città di Lanciano nell’ottobre del ’43 e narra una storia di coraggio, di sacrificio, di lotta, di amore per la libertà raccontata in tutta la sua forza e bellezza.

Non si tratta di una semplice ricostruzione storica di quanto accaduto nei giorni dell’insurrezione, ma è soprattutto un lavoro di salvaguardia di una memoria condivisa, pensato per i giovani e le future generazioni, che restituisce il valore di una storia locale per farla diventare universale e senza tempo. Il docufilm è stato già premiato per il miglior cortometraggio e il miglior attore protagonista al Rome Outcast Indipendent Film Award ed è stato finalista all’Indie Doc Pro Film Festival.

La salvaguardia della memoria, la necessità di raccontarla e renderla viva nel tempo presente, l’amore e la tutela per il territorio e per la sua storia sono anche i temi centrali del nuovo progetto di CuntaTerra, a cui l’associazione sta lavorando da quasi tre anni e che sarà presentato proprio il 9 aprile.

“Non vogliamo svelare niente di questo nuovo progetto – spiega Chiara Spina che si occupa della Direzione organizzativa di CuntaTerra – possiamo solo dire che è una rete di storie, relazioni, esperienze, persone, alcune delle quali di rilevanza nazionale, che sarà viva e attiva sul territorio attraverso manifestazioni di alto valore artistico, culturale e storiografico”.

by Alessandra Renzetti