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gianni maritati

Sarà un volto noto al grande pubblico, il giornalista Gianni Maritati, vice capo della redazione cultura di RaiUno e presidente dell’Associazione Clemente Riva, ad accogliere l’ultima tappa ad Ostia (Roma) dell’ormai famoso progetto il Cammino Letterario Italiano la cui prima edizione è stata ideata e viene promossa dall’editore pescarese Alessio Masciulli.

Il cammino, Covid permettendo, inizierà il 26 Luglio 2021 ed abbraccerà circa 30 comuni da definire per un totale di 240 km. Il comune di partenza è Catignano (Pescara): ogni pomeriggio sarà organizzato un evento all’aperto nel luogo d’arrivo dove verranno raccontati libri e autori, risorse del territorio e tradizioni, saranno presentati prodotti tipici locali e si parlerà di personaggi e borghi.

L’evento è aperto a tutte le case editrici italiane che vorranno presentare i propri libri, a tutti gli artisti che vorranno esporre e a chiunque voglia camminare e mettersi alla prova. Sarà la poetessa Silvia Elena Di Donato, autrice di punta della Masciulli Edizioni che ha  regalato grandi emozioni durante le presentazioni della sua raccolta di testi poetici La Maschera di Euridice, a curare gli appuntamenti letterari previsti nel corso della maratona culturale.

Entusiasta di questa iniziativa è Maritati che ha accolto immediatamente di buon grado la proposta; lo stesso giornalista ammette che è importante tornare a far progetti da poter concretizzare con lo spegnersi dell’emergenza come sottolinea in questa intervista.

 Primo “Cammino Letterario Italiano”: in questo progetto c’è tanta voglia di andare avanti, di non farsi sopraffare dalla pandemia, pensi che la cultura possa essere un punto di “ripartenza”?

“La cultura può e deve essere sinonimo di ripartenza, speranza, rinnovato impegno. E’come l’aria che respiriamo, perciò non possiamo farne a meno. La cultura ci aiuta a restare umani, a riflettere su noi stessi e sul mondo, a non farci spaventare da nulla, nemmeno dalla pandemia”.

Con “Piccoli mondi di carta”, il tuo famoso libro Edizioni Masciulli, hai avuto modo di confrontarti con l’entusiasmo di Alessio Masciulli, l’editore pescarese che nemmeno in questo periodo particolarmente complesso ha mostrato segni di sconforto, ed ha portato avanti la sua passione malgrado le difficoltà: quanto conta nella vita questo atteggiamento? 

Alessio Masciulli è un editore atipico nel panorama italiano: o lo si rinchiude in manicomio (scherzo) oppure lo si lascia fare. Come pochi, è un suscitatore di energie, un fabbricatore e un concretizzatore di sogni. Crede sempre nel gioco di squadra. La sua tenacia è illimitata e contagiosa. Nell’editoria, ma non solo, servono persone come lui”.

Da Catignano (Pescara) ad Ostia (Roma): quali sono le novità che tu pensi possano emergere in questo “cammino culturale”?

“Una, sostanzialmente: i libri non sono inerti e candidati alla polvere di una biblioteca o a fare solo bella mostra di sé in una libreria. I libri viaggiano e fanno viaggiare, camminano, aprono nuovi orizzonti, fanno incontrare le persone e le comunità. Il Cammino riscopre il valore dinamico e trasformante dei libri”.

 

9 Aprile 2021