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Il Parco d’Abruzzo dice addio all’orsa Yoga: deceduta a 30 anni. Una triste notizia per il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

L’unico esemplare di orso in cattività del Parco d’Abruzzo, è infatti morta. Famosa per le sue scorribande nei paesi vicini, lascia un vuoto nell’area verde.

Il Parco è tra le aree verdi protette d’Italia compreso per la maggior parte (3/4 circa) in provincia dell’Aquila in Abruzzo e per il rimanente in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia nel Molise. Fu inaugurato il 9 settembre 1922 a Pescasseroli, sede amministrativa.

Orsi, lupi, camosci, cervi, caprioli e aquile: sono gli animali più famosi di tutto l’Appennino, simboli indiscussi di una natura selvaggia e incontaminata che il Parco custodisce e tutela.

L’orso marsicano poi, simbolo dell’Abruzzo, aveva trovato in Yoga un punto di riferimento.

Dopo un lungo periodo nell’area faunistica di Villavallelonga, da agosto 2017 era ospitata nel Centro Visite di Pescasseroli; sono stati i custodi a trovarla senza vita domenica mattina.

Nel 2018 Yoga aveva subìto un intervento a causa di alcune ernie midollari alla colonna vertebrale che le stavano paralizzando gli arti posteriori e aveva ricominciato a camminare.

Tra le sue tante scorribande, un giorno arrivò ad Opi durante la festa patronale, spaventando tutti; quando poi entrò nella cantina di una casa il Parco decise di ridurla in cattività.

 

3 Luglio 2019