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Venti racconti, scritti da altrettanti autori, che hanno per protagoniste le anime sperse che popolano le leggende e i ricordi nel nuovo progetto di Tabula Fati a cura di David Ferrante, “Anime sperse. Storie di fantasmi d’Abruzzo e Molise” che verrà presentato per la prima volta presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore (PE) a piazza D’Albenzio, presieduta dall’Avv. Luigi Spina, anch’egli coinvolto in questa esperienza con il suo contributo letterario.

L’appuntamento è per venerdì 12 aprile alle ore 18.00. Modera la giornalista Alessandra Renzetti; le letture sono a cura di Laura Patrizia Porfilio, l’evento sarà impreziosito da intermezzi musicali dall’organettista Stefano De Dominicis.

Al centro del progetto si susseguono vicende tenere, commoventi o inquietanti, a ricordare che il mondo è più complesso e misterioso di quanto appaia. A mettersi in gioco sono:  Fiorella Borin, Davide Camparsi, Maria Elena Cialente, Luigi De Rosa, Gabriele Di Camillo, Carla Di Girolamo, Laura Di Nicola, Carla Dolazza, David Ferrante, Nicola Lombardi, Valeria Masciantonio, Agata Motta, Chiara Negrini, Agnese Pavone, Gino Primavera, Federica Soprani, Maurizio Sorrentino, Luigi Spina, Alessandra Tucci, Lucia Vaccarella.

Come si percepisce la presenza di un’anima inquieta? A volte è un alito di vento tiepido, che arriva sul viso come una carezza. A volte un inspiegabile fruscio di carte; o passi che risuonano in una stanza vuota. In certi casi è la sensazione di riconoscere in una figura dai contorni sfumati qualcuno incontrato chissà quando e chissà dove; oppure si odono lamenti, voci confuse, invocazioni, grida provenire da un palazzo disabitato. Sono sensazioni forti, che turbano chi le prova; tanto più quando avvengono in prossimità di antichi edifici le cui pietre custodiscono leggende di amori disperati, di sofferenze inaudite, di crudeltà concepite da menti perverse. Tra quelle pietre corrose dal tempo sopravvivono le anime sperse. Sono anime inquiete, destinate a non trovare mai pace. Se si manifestano a chi ha provato un dolore analogo, accade un prodigio: un abbraccio che supera la barriera tra il possibile e l’impossibile.

Come spiega il sociologo e scrittore David Ferrante, appassionato studioso e divulgatore della cultura popolare e Dottore di ricerca in Scienze sociali: “Le anime sperse sono quelle che restano legate ai luoghi in cui hanno perduto i loro corpi. I nostri sono racconti che parlano di anime sperse, di fantasmi che vagano nella memoria, nelle case e nei castelli e nelle leggende d’Abruzzo e Molise”.

 Lo stesso Ferrante deve la sua fama a queste ricerche infatti tra i suoi lavori dedicati agli aspetti magici e leggendari della cultura popolare, oltre a diversi racconti, si annoverano il saggio Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno. San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese (2018-2020), uscito poi con una nuova edizione nel 2023; è ideatore e curatore delle antologie L’Ammidia. Storie di Streghe d’Abruzzo (2019); Fate, Pandafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo (2020) e Magare. Storie di Streghe d’Abruzzo v.2 (2021).

Nel 2022 esce la sua prima silloge personale Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e di me in cui reale e irreale, leggende e vita personale, amore e crudeltà cercano un punto d’incontro e di fusione, nel 2024 in seconda edizione con “..e d’amore”.

L’ingresso è libero, per informazioni il numero è 347.2635275.

 

by Redazione

Nuovo appuntamento, questa volta a Spoltore, con il coraggioso romanzo di Raffaella Simoncini, “Bulky” della Neo Edizioni: domani 1 marzo alle ore 18.00, la Biblioteca ‘Piero Angela’ in via Dietro le Mura 10, ospita l’autrice che dialoga con la giornalista Alessandra Renzetti. Ci saranno il sindaco di Spoltore Chiara Trulli, e l’assessore alla Cultura, Nada Di Giandomenico.

“A poco più di un anno dall’uscita di Bulky – commenta l’autrice – ciò che porto con me con grande meraviglia è il filo che si crea con i lettori. Scrivere sarà anche un lavoro solitario, ma lo scambio che nasce con gli altri è il vero dono. Sapere che quel che ho scritto permette a qualcun’altro di porsi nuove domande, e di vedersi diverso è ciò che di meglio potessi sperare. Ringrazio l’amministrazione, per avermi dato la possibilità di parlare anche sul territorio di Spoltore, di questa esperienza”.

Da poco la Simoncini ha conquistato un secondo posto al Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa, ma Raffaella, umile ed attenta, continua a parlare della propria esperienza personale racchiusa nel romanzo che racconta la malattia e l’amicizia tra due donne accomunate da una stanza d’ospedale e dalla presa di coscienza di voler cambiare la propria vita.

Bulky, che in inglese significa “ingombrante”, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce, ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza.

Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità.

Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto, Raffaella Simoncini racconta di due destini che, loro malgrado, si intrecciano in un presente senza più certezze. E lo fa con un romanzo in cui questo presente diventa un fondale inesplorato da scandagliare per raggiungere la superficie e riuscire a scivolare via, come gli origami di carta che la protagonista faceva con sua nonna da bambina.

Raffaella Simoncini è nata a Milano e vive a Pescara. Frequenta laboratori e spazi teatrali, ha studiato scrittura creativa presso la Scuola Macondo di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta. È tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia e scrive Bulky, suo esordio letterario.

L’evento a Spoltore è gratuito.

Sui social @raffaellasimoncini. Per info e news è possibile visitare anche le pagine della casa editrice alla voce @neoedizioni.

by Alessandra Renzetti
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Nel pomeriggio di venerdì 16 febbraio, a partire dalle ore 18, Michele Antonelli, originario di Montereale (AQ), presenterà due suoi volumi  per la tutela dell’identità storica della sua terra, dell’antica civiltà dell’Appennino Centrale “Il Tesoro delle Colline e degli Altipiani. 300 e più storie dell’Appennino sabino – abruzzese, perché i giovani imparinoa vivere” (Dunp Edizioni) e “Era Saggia La Mia Terra.Oltre duemila proverbi dall’Appennino sabino-abruzzese. Analisi dell’etica popolare e della sua mutazione” (Edizioni Maniero del Mirto, collana Le Tradizioni), presso la Pinacoteca della Società Operaia Mutuo Soccorso (Soms) di Spoltore, sodalizio presieduto dall’Avv. Luigi Spina. Modera l’evento il giornalista Cristiano Vignali.
L’evento è patrocinato dai Comitati Due Sicilie.
In “Il Tesoro delle Colline e degli Altipiani” Michele Antonelli raccoglie dai Comuni di Montereale, Leonessa, Borbona, Cittareale, Campotosto ed Amatrice, nel cuore dall’Appennino sabino-abruzzese, oltre 300 narrazioni, destinate soprattutto ai più giovani, tra favole, fiabe, leggende, apologhi consolidati, o fatti realmente accaduti che si raccontavano una volta davanti al camino soprattutto nelle lunghe sere dei freddi inverni appenninici o nei verdi prati che sbocciavano in tutta la loro bellezza in Primavera.
Racconti dell’antica saggezza popolare ed agro – pastorale che si distinguono dalla cultura contemporanea per il loro alto valore costruttivo sociale e morale.
In “Era Saggia La Mia Terra. Oltre duemila proverbi dall’Appennino sabino-abruzzese. Analisi dell’etica popolare e della sua mutazione” Michele Antonelli  raccoglie oltre duemila proverbi delle valli dei fiumi Ratto, del Velino e dell’Aterno, nei comuni di Montereale, Borbona, Cittareale, Posta, Antrodoco e zone limitrofe, raggruppandoli per argomenti, individuando i valori morali dominanti nelle comunità rurali tradizionali, spiegando come la morale sia cambiata ai giorni nostri rispetto all’epoca e a quali conseguenze tutto ciò ha portato nella nostra società.
Ingresso Libero. Per informazioni: 3472635275.
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Il giornalista e scrittore Pino Aprile, sarà ospite del presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore (PE), l’Avvocato Luigi Spina, per parlare di due libri, freschi di stampa ossia: Il nuovo terroni che è la versione definitiva del bestseller di Aprile, Terroni, che ha riscritto per sempre la storia d’Italia e La brigante bambina (entrambe Libreria pienogiorno). L’appuntamento è per sabato 20 gennaio alle ore 18.00, l’autore dialogherà con la giornalista Alessandra Renzetti e l’appuntamento sarà impreziosito dalle letture di Valentina Cipollone e le musiche di Mario Canci.

“Il nuovo terroni” è “non solo un bestseller – come si legge nelle note di presentazione del volume – ma un longseller che è entrato di prepotenza nel dibattito storico e civile, conferendo nuova consapevolezza e restituendo orgoglio. Un libro spartiacque, se è vero, come ha scritto Giordano Bruno Guerri, che dopo la sua pubblicazione nulla sarebbe più potuto continuare allo stesso modo, e avremmo avuto un’Italia e una storia “prima” e “dopo” “Terroni”.

Tutto questo accadeva più di un decennio fa ed “Il nuovo terroni” ripropone quel libro manifesto con importanti integrazioni e con tre nuove e decisive parti, del tutto inedite: le prove del massacro, uno studio inappuntabile e clamoroso, lungo appunto dieci anni, dimostra con dati demografici incontrovertibili la dimensione di quello che è stato un vero e proprio genocidio; il caso Sardegna: ricostruendo la storia della presenza sabauda dal 1724 si scopre che i piemontesi anticiparono sull’isola tutto quello che poi fecero nel Regno delle Due Sicilie a partire dal 1861. Una parte del Paese considerata come colonia e terra di conquista, con saccheggi, stragi, privazioni di ogni diritto, plotoni di esecuzione itineranti che giustiziavano “alla voce”.  Le conseguenze politiche: con la nascita di iniziative e movimenti mai esistiti in un secolo e mezzo, e la conseguente denuncia di storture, diseguaglianze, iniquità.

Io voglio un uomo solo. Voglio sceglierlo io. E dev’essere pieno di universi.

Luisa ha sedici anni, è vivace, appassionata, gran conoscitrice dei poteri delle erbe, atavicamente allergica al sopruso. Capelli folti, lunghi sulle spalle, occhi grandi color della terra bagnata, profondi come due pozzi, e una bocca rosso ciliegia che fin dalla culla le ha dato in sorte il soprannome di Cerasella ed è la protagonista del romanzo “La brigante bambina” di  Pino Aprile. Quando da ragazzina sta per sbocciare donna, l’invasione del Regno delle Due Sicilie da parte dell’esercito sabaudo per unificare l’Italia farà di lei una brigantessa, costretta dagli eventi a prendere le armi e la via del bosco, insieme al fratello e a un mite maestro, Antonio. Sarà la loro piccola banda a concepire il progetto di unire, sotto un unico comando e una sola strategia, tutte le formazioni sorte per contrastare l’occupazione militare. E sarà proprio lei, la più piccola di tutti, la brigante bambina, a guidare le peregrinazioni del gruppo in una terra devastata da un esercito invasore e da bande contrapposte, rivelando grandi doti di saggezza e di coraggio. Cosa non insolita, si vedrà, perché la guerra si farà tempo di emancipazione per molte donne: nella loro odissea fra formazioni di resistenti, incontreranno, alla testa di bande temibili, Michelina Di Cesare, la terribile Ciccilla e altre formidabili combattenti che la passione per i propri uomini e per la libertà ha portato a unirsi alla lotta. Con protagonisti che attraversano gli accadimenti di una storia per molti versi ancora misconosciuta, Pino Aprile dà vita all’epopea di un popolo e a un romanzo d’amore e libertà.

L’ingresso all’appuntamento è libero; per info e prenotazioni il numero è 347.2635275, è altresì possibile consultare la pagina facebook alla voce @somsspoltore. Il teatro Soms si trova a piazza D’Albenzio 1, nel centro storico del borgo di Spoltore. Durante l’evento sarà presente la Ubik di Pescara per la vendita dei libri.

by Redazione
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Doppio appuntamento per la presentazione del libro “Le tre facce della violenza” (Rossini Editore) con Francesco e Noemy Longobardi: domani giovedì 16 novembre alle 16.30 e venerdì 17 alle 18.00, il Comune di Montesilvano prima ed il Comune di Spoltore, poi, ospiteranno l’appuntamento in sala consiliare con i rispettivi sindaci Ottavio De Martinis e Chiara Trulli con l’assessore alle Politiche Sociali, Nada Di Giandomenico.

In entrambi gli appuntamenti dialoga con gli autori la giornalista Alessandra Renzetti.

Il libro, per il quale è stato da pochi giorni ritirato a Roma il Premio Letterario Area Cultura “Il Libro dell’anno 2023” è un’opera scritta a quattro mani da padre e figlia, che attraverso la loro analisi vanno alla ricerca delle cause di una grande piaga sociale come quella della violenza.

Violenza minorile, ma anche violenza di genere: «Viviamo in un periodo storico in cui, l’indifferenza e l’individualismo, sono degli antivalori che, purtroppo, si stanno affermando nella nostra società in modo silente. Sarà la tecnologia, sarà la crisi economica che stiamo attraversando che favoriscono questo rinchiudersi in se stessi. Ed ecco che è nata Medea ODV, così da contrastare questo isolamento sociale. Donne e ragazzi sono le vittime di questa anemia sociale e di cui non si rendono conto per via di un falso sentimento di vergogna» – spiega Francesco Longobardi facendo riferimento anche all’associazione Medea, della quale è presidente, impegnata nella lotta contro la violenza.

Medea una realtà che opera su tutto il territorio nazionale, attraverso sportelli di ascolto psicologico per il bullismo e la violenza sulle donne.

 

Spoltore. Scelta Nuova per l’Abruzzo, il movimento civico culturale territoriale fondato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, Domenica 5 novembre, al teatro Soms di Spoltore (PE), ha organizzato con il patrocinio della Società operaia di mutuo soccorso, gli Stati generali della cultura popolare abruzzese, per discutere sulle problematiche della suddetta cultura, con i saluti di Luigi Spina, presidente Soms Spoltore, l’introduzione di Massimo Pasqualone, coordinatore Scelta Nuova per l’Abruzzo e gli interventi di Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo; Giancarlo Verdecchia, Compagnia teatrale Atriana Aps; Maria Basile, Irdidestinazionearte; Eugenia Tabellione, Omniartis; Orietta Spera, giornalista. Ad impreziosire la mattinata il Concerto del Coro Francesco Paolo Tosti diretto da Loretta D’Intino e la presenza di Lorenzo Verrocchio come moderatore.

“Prima di Natale, sottolinea Pasqualone, organizzeremo ad Avezzano un secondo momento d’incontro sulla cattiva gestione della pandemia”.

by Francesco

Spoltore. Muove i primi passi Scelta Nuova per l’Abruzzo, il movimento civico culturale territoriale fondato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che intende mettere insieme “gli esponenti dell’arte, della letteratura, della cultura del territorio, uniti dalla comune idealità freevax, no lockdown, no greenpass, nella consapevolezza che solo un’attenta politica culturale possa ridare slancio e vigore alla nostra regione, con un volano legato alle meravigliose opere d’arte presenti, all’incredibile patrimonio etnomusicologico, alla meravigliosa varietà enogastronomica”.

Domenica 5 novembre alle 10, nel teatro Soms di Spoltore, Scelta Nuova organizza con il patrocinio della Società operaia di mutuo soccorso, gli Stati generali della cultura popolare abruzzese, per discutere sulle problematiche della suddetta cultura. Il programma prevede i saluti di Luigi Spina, presidente Soms Spoltore, l’introduzione di Massimo Pasqualone, coordinatore Scelta Nuova per l’Abruzzo e gli interventi di Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo; Giancarlo Verdecchia, Compagnia teatrale Atriana Aps; Maria Basile, Irdidestinazionearte; Eugenia Tabellione, Omniartis; Orietta Spera, giornalista.

Modera Silvio Sarta. Ad impreziosire la mattinata il Concerto del Coro Francesco Paolo Tosti diretto da Loretta D’Intino.

by Francesco
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“Cronache da Dinterbild” (Neo Edizioni) torna nel pescarese: venerdì 08 settembre alle ore 20.30 lo scrittore abruzzese Peppe Millanta sarà accolto dalla Società di Mutuo Soccorso di Spoltore (PE) ed il Presidente l’Avv. Luigi Spina.

“Siamo felici di ospitare presso la SOMS, per un aperilibro d’autore, un grande artista come Peppe Millanta: sappiamo che il nostro comune è molto caro all’autore, motivo per cui faremo di tutto per farlo sentire davvero a casa; inoltre non vediamo l’ora di far conoscere il suo nuovo romanzo, che sta avendo un grandissimo successo ai nostri concittadini e non solo, in occasione della prima presentazione esclusiva su Spoltore”– interviene Luigi Spina.

Dunque continua il viaggio di Millanta con “Cronache da Dinterbild” che a Spoltore verrà presentato dalla giornalista spoltorese Alessandra Renzetti, interverrà anche l’editore Neo Francesco Coscioni; con questo suo nuovo romanzo i lettori potranno immergersi nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del precedente Vinpeel degli orizzonti, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania.

“Cronache da Dinterbild”, pur essendo in viaggio da pochi mesi è già noto come “sprequel” (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro. La scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore anche con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente Vinpeel degli orizzonti, appunto.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

Peppe Millanta, diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni come musicista di strada esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello Opera Prima.

Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese (Eliseo Entertainment, 2023) e collabora con la Rai Abruzzo per le rubriche Quota Mille e Macchemito, in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara, che tiene corsi dedicati alla scrittura creativa e alle arti narrative, ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare (Ch), oltre che di Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella a Sant’Eufemia (Pe) dove sono custodite le statue, scolpite in pietra, di tanti personaggi misteriosi.

Dirige la collana Comete – Scie d’Abruzzo” per la Ianieri Edizioni, dedicata alla narrativa di viaggio, e ha pubblicato “La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi” (Ediciclo, 2020).

Ingresso libero, per info 347.2635275.

 

 

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Domenica 3 settembre alle ore 18.00 grazie all’invito della famiglia Cerulli Irelli, anche le porte del Convento di San Panfilo fuori le Mura di Spoltore (PE) si aprono alla visita guidata dell’edizione 2023 di “Spoltore Nascosta”, evento a cura della Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi; in questa edizione speciale, i visitatori potranno scoprire il tesoro custodito nel Chiostro, gli affreschi delle ventisei lunette francescane, degustando i prodotti genuini del territorio. Dopo il classico percorso che prevede le seguenti tappe: Castello, Largo Fosse del Grano, piazza D’Albenzio e Società Operaia di Mutuo Soccorso, la cisterna sotto piazza D’Albenzio,  residence degli artisti, via del Pozzo con visita presso dimore private, Cripta di San Panfilo dentro le Mura, si prosegue verso il Convento appunto, dove ci sarà anche una degustazione.

E’ proprio nell’atmosfera fiabesca dei giardini che si concluderà la visita guidata completa che offre al visitatore di scoprire anche luoghi chiusi e sotterranei, storie e personaggi con l’intenzione di portare alla luce la bellezza del centro storico attraverso un tour arricchito nelle tappe e nei luoghi meno noti. Le visite guidate prevedono il coinvolgimento del pubblico nell’intima atmosfera della vita quotidiana degli abitanti, con la possibilità di condividere i meno noti spazi del cuore di Spoltore.

Chi vorrà partecipare sarà accompagnato da guide e/o accompagnatori turistici. Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint presso la biblioteca comunale ‘Piero Angela’ (via Dietro le Mura, 10).

Per informazioni e prenotazioni, il numero da contattare è 333.3175059.

 

 

by Redazione
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Prenderà il via sabato 12 agosto 2023, per concludersi mercoledì 16, la 41^ edizione dello Spoltore Ensemble, storica rassegna culturale che raccoglie in cinque giorni tutte le forme d’arte nei luoghi simbolo della cittadina pescarese.

Tra le arti non può mancare la letteratura e tra le case editrici sarà presente anche la Costa Edizioni di Elena Costa, presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi con diversi autori tra cui Lucio Vitullo e Sandra De Felice. Il primo presenterà la sua settima pubblicazione “La prima collina” mentre per la poetessa, il suo “Sfumature di cielo” celebra i 25 anni di poesia edita.

Gli appuntamenti sono in programma dalle ore 21 alle ore 22,30 in piazza D’Albenzio.

Felice di essere presente nel programma dello Spoltore Ensemble – dice l’editore Elena Costae di essere stata invitata dall’amministrazione comunale. Domenica 13, prima delle presentazioni delle opere di Sandra De Felice e Lucio Vitullo, è in programma un reading letterario con i nostri autori. Sabato 12 invece ci sarà Fernando Guarino con l’opera Siamo figli delle stelle mentre il 14 agosto toccherà a Enrico Paolo Garrisi con il romanzo Pagine Perse. Lo Spoltore Ensemble è una delle manifestazioni più importanti in regione – conclude Costa – che rappresenta un momento importante che ci onora e gratifica noi e i nostri autori”.

Lucio Vitullo: “E’ la prima partecipazione allo Spoltore Ensemble e ringrazio per questo l’editore Elena Costa per avermi inserito; credo che con il FLA e la rassegna dell’Editoria Abruzzese, sia l’evento culturale più importante d’Abruzzo in quanto da qui sono passati e passano personaggi di rilievo. La prima collina è la mia settima raccolta, con la prefazione di Sara Iannetti (che modererà la presentazione con letture di Rosamaria Binni), all’interno della quale ho voluto fare qualcosa di diverso dal solito: inserire otto disegni, ispirati a otto poesie, realizzati dall’artista Vanessa Di Lodovico di Montesilvano autrice altresì delle opere di copertina e quarta di copertina. Il tema principale della raccolta poetica è l’amore, ma tocca altri temi come quello della violenza di genere, la pedofilia che affronto per la prima volta. Inoltre ci sono versi dedicati a persone che con ci sono più come la poetessa Annamaria Paolizzi e Raffaella. Per lei vorrei spendere due parole in più: a lei è dedicata La prima collina; Raffella infatti, oltre a essere stata compagna di scuola, è stata anche la mia prima musa in quanto ho iniziato a scrivere poesie proprio per lei della quale ero innamorato. E’ grazie lei dunque se ho ottenuto grandi soddisfazioni, è grazie a lei se domenica sera sarò presente allo Spoltore Ensemble”.

Sandra De Felice: “Onorata di partecipare a un evento così importante per il mondo della cultura abruzzese come lo Spoltore Ensemble e ringrazio di cuore Elena Costa, per l’opportunità di portare Sfumature di cielo domenica 13 agosto. E’ la mia sesta silloge poetica che raccoglie oltre 80 poesie con la prefazione della dottoressa Liliana Rullo; l’opera si divide in due parti: la prima raccoglie testi poetici scritti prima della pandemia da Covid19, mentre la seconda è composta da versi durante e post Covid. I temi? L’amore domina, ma ho anche affrontato argomenti come la salute, la malattia, la guerra in Ucraina, il distacco dalle persone care, il problema dei migranti. Ci tengo a dire due cose su Sfumature di cielo: in primis che è dedicata ai miei genitori, inoltre è l’opera che celebrano le nozze d’argento con la poesia edita visto che la mia prima pubblicazione fu nel 1998. Approfitto infine per ringraziare l’artista abruzzese Lisa Marfisi per avermi concesso l’onore di usare un suo dipinto come copertina”.

 

by Redazione
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