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Tag Archives: società e benessere

benessere

Benessere e armonia, è il titolo nonché il fulcro di un pomeriggio dedicato al benessere e all’insegnamento di metodi finalizzati al riequilibrio interiore.

Un evento, organizzato dagli autori del movimento letterario e artistico Creazionismo per una nuova era e dall’Associazione culturale Sinergie d’arte – APS, che si terrà sabato 27 aprile 2024 alle ore 18, nella sede della cooperativa sociale la Colmena, sita in via Marco Polo, 67 Pescara.

Nel corso del pomeriggio, sono previsti interventi di autori su tematiche legate al benessere; lettura di poesie, musica e una meditazione guidata per l’equilibrio interiore.

Alla fine dell’incontro sarà fornito materiale utile per poter praticare in autonomia il metodo che sarà insegnato.

Ai docenti sarà fornito anche un fax simile di progetto utile per sè stessi e per gli alunni.

Questi i nomi degli autori protagonisti della giornata: Manuel Dominioni, Patrizia Splendiani, Francesco Minniti, Antonella Caggiano, Maria Gabriella Ciaffarini, Annalisa Potenza, Teresa Laviola, Nicolina Galassi, Carlo Di Carlo, Simona Elsa Tropea, Alessandro De Cerchio, Paola Silvestri, Assunta Di Basilico, Lucia Zito ed Ettore Le Donne.

Modera Monica Campoli, conduttrice LAQTV Abruzzo-Molise.

 

 

by Redazione
Ortona

Tutto pronto per il “Benessere dell’Anima” a Ortona: domenica 28 maggio presso il Vecchio Bosco, organizzato da Samya Ilaria Di Donato, Alberto La Morgia e Jenny Paola Tacconelli

Dalle ore 9 alle 21 operatori olistici e del mondo del benessere si alterneranno tra attività di gruppo, laboratori, conferenze, trattamenti e consulenze individuali rivolte alla ricerca della bellezza, armonia e gioia della nostra anima, quale fonte primaria di felicità.

Benessere che anche l’Arte è un grado di donare quando si apre alla comunità, al desiderio di sperimentare e darsi alla vita. In tale contesto, dalle ore 10, 30 fino alle 13, si inserisce l’happening-performance di arte partecipata pittorica dell’artista Anna Seccia con la sua “Stanza del Colore”.

Un evento aperto a tutti dove non è necessario saper dipingere ma “lasciarsi andare la flusso creativo che diventa gioia” afferma Anna Seccia “un momento in cui facciamo giocare il nostro bambino interiore attraverso un’operazione artistica che diventa opera relazionale condivisa”.

Tre ore in cui i partecipanti si immergeranno in uno spazio meditativo attraverso suoni primordiali, tecniche di rilassamento e di interconnessione con gli altri per giocare con le emozioni attraverso una gestualità libera con il colore.

La “Stanza del Colore” è infatti una forma d’arte relazionale e partecipativa in grado di sviluppare un microcosmo in cui non esiste una solo performer ma una collettività di performer che traducono su una tela bianca tracce di colore attraverso il ritmo universale della musica. Nasce così la bellezza di una pittura scandita dal fluire del segno e del colore che esprime, attraverso il linguaggio visivo del gruppo, una coralità di intenti con una energia che narra il presente.

Attraverso una pittura intuitiva, in un processo circolare di costruzione e decostruzione del fare creativo, nell’interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura del colore, verrà svelato un racconto di senso comune e di memoria in una progressiva dilatazione della fantasia

Durante la performance ad ogni partecipante della “Stanza del colore” verrà donato il “talismano della creatività”, creato appositamente dall’Artista per favorire il processo espressivo.

Il messaggio che l’artista vuole dare è “unire insieme” dove non c’è un io senza un tu.

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 338 751 8834.

by Redazione
ci vuole un villaggio

Amareledonne. Arte, culture, società al femminile, si è concluso ieri il progetto realizzato da Eracle – Protezione Civile Templari Federiciani e OL (Officine Letterarie) svoltosi a Ci vuole un villaggio in via Villetta Barrea, 24 a Pescara.

Un’occasione di confronto e dialogo tra donne che hanno raccontato le loro esperienze di vita e lavoro al femminile; un just talk che ha visto la partecipazione attiva del pubblico in un luogo innovativo e inclusivo come Ci vuole un villaggio.

Per capire di cosa si tratta, abbiamo intervistato la presidente Guia Marinelli (nella foto), insegnante del metodo Feldenkrais, preparazione al parto.

A Pescara, da pochi mesi una nuova realtà: Ci vuole un villaggio, centro per la visione integrale della persona. Di cosa si tratta?

“Il villaggio nasce dalla necessità di unire tante esigenze di persone, in primis delle donne. Siamo tre sorelle io, Benedetta ed Eleon0ra, che lavoriamo nell’ambito del benessere; le prime due sono osteopate mentre io sono insegnante del metodo Feldenkrais (educazione somatica, movimento) e abbiamo dunque sentito l’esigenza di avere uno spazio dove unire le nostre professionalità e quelle di altre persone al fine di sopperire alle esigenze di altre persone. In questo momento frenetico e in costante movimento cercavamo uno spazio dove ritrovarsi e rallentare, prendersi cura di sé con cose diverse, un po’ ‘strane’ e poco conosciute. Abbiamo iniziato con corsi di accompagnamento alla nascita online durante la pandemia; un corso che ha preso piede tra le famiglie perché offre loro un qualcosa che non c’è al di fuori del villaggio: cuore e vicinanze”.

Un luogo di incontro dunque dove si anche il mondo olistico trova modo di farsi conoscere.

“Esattamente: facciamo corsi di Yoga, Yoga per bambini, meditazione, mindfulness etc; abbiamo anche una consulente famigliare e mediatrice dell’apprendimento. Abbiamo quindi a cuore tutto ciò che riguarda il benessere delle persone, delle donne e delle famiglie che nascono. Un fattore da non trascurare è l’ascolto: ascoltiamo le esigenze delle persone provando a mettere loro a disposizione ciò di cui hanno necessità. La pandemia? Ha limitato la presenza fisica all’interno del villaggio, ma le nuove tecnologie ci hanno permesso di avviare il nostro progetto, ora speriamo di poter iniziare con gli eventi in presenza in totale sicurezza”.

Ci vuole un villaggio dunque, attenzione alla cura fisica, emotiva e psicologica non solo attraverso la medicina alternativa ma anche attraverso la cultura. La struttura a Pescara infatti ospita, fino al prossimo 3 aprile, la mostra Tu mi vieni a dire di Tiziano Calcari curata da Beniamino Cardines il quale è anche il Direttore artistico di Ci vuole un villaggio.

Forti emozioni, opera di Tiziano Calcari

“La mostra non a caso è stata inserita nel contesto di Amareledonne – ci dice Cardines – i soggetti delle opere di Calcari sono proprio le donne. Tiziano è un artista con un’esperienza trentennale che ha esposto da Berlino a New York con grandi quotazioni e per qualche settimana sarà con noi; vi invito a visitare le sue opere perché meritano davvero. Cos’è Ci vuole un villaggio? Una struttura che unisce tante persone – conclude Beniamino Cardines – che cercano una casa; quando dico persone mi riferisco ad associazioni, operatori, artisti che cercavano un punto di incontro e socialità”

by francesca
il banco alimentare abruzzo

Il Banco Alimentare Abruzzo ha un nuovo presidente: Antonio Dionisio.

È stato eletto dal rinnovato consiglio direttivo, eletto  a sua volta dall’assemblea dei soci nei giorni scorsi, e composto anche da:

  • Cesare Ciamarone,
  • Michele Ianniello,
  • Mario Lombardi,
  • Annafrancesca Marchegiani,
  • Mauro Morelli,
  • Paolo Spadaccini.

Consiglio direttivo e presidente rimarranno in carica per i prossimi tre anni.

Dionisio, libero professionista e consulente di impresa, da sempre in prima linea in attività sociali, prende le redini del Banco Alimentare Abruzzo da Luigi Nigliato.

Ruolo che ha ricoperto con dedizione, passione e competenza la carica di presidente dal 1997 – anno di fondazione – al 2019, contribuendo a rendere l’opera la più importante realtà di intervento sociale in Abruzzo e Molise, dove oggi assiste ben 34.958 bisognosi mediante una rete di 213 enti convenzionati.

Queste le prime parole di Antonio Dionisio:

“accio mia una citazione del nuovo presidente nazionale Giovanni Bruno, al quale va sin da subito il mio augurio di buon lavoro, che descrive il mio stato d’animo di fronte a questa grande responsabilità: non amo l’espressione “mettersi al servizio” ma piuttosto essere “presi a servizio”.

Non mi sono scelto io, infatti, e con gratitudine ed entusiasmo darò il massimo per consolidare l’esistente e creare le condizioni per nuove sfide.

Tutto questo non da solo ma in unità con il nuovo consiglio direttivo e in continua collaborazione con tutte le strutture caritative che ogni giorno affiancano le persone in difficoltà.

Con le aziende dell’intera filiera, le istituzioni, il direttore e i dipendenti, i collaboratori e i numerosi volontari che rendono il Banco Alimentare una delle realtà di intervento contro la povertà più importanti di Abruzzo e Molise.

Tutti insieme sempre più compagni di Banco.

Aggiunge Luigi Nigliato:

Sono pieno di gratitudine per questa bellissima esperienza che è iniziata tanti anni fa.

La cosa che desidero di più è ringraziare chi ha condiviso con me questa responsabilità a partire dai dipendenti e volontari, passando per gli imprenditori, i professionisti e i politici che hanno dato attenzione e fiducia all’opera del Banco Alimentare.

Senza questi amici sarebbe stata tutta un’altra storia. Passo il testimone ai nuovi responsabili e al nuovo presidente, profondamente grato anche a loro per il loro sì.

by francesca