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Tag Archives: le iene

Il cantautore abruzzese An To (al secolo Antonio Tagliaferro) è stato tra i protagonisti di uno degli ultimi scherzi de “Le Iene”, su Italia 1.

An To – Antonio Tagliafierro

È stato infatti scelto, insieme ad altri fans di Nek, per trascorrere con lui un’intera giornata prima di un suo concerto. Il cantautore romagnolo li ha accolti nella hall del suo hotel a Roma, e mentre davanti alle telecamere dispensa abbracci e grandi sorrisi, una volta spenti i riflettori si mostra all’apparenza tutt’altro che gentile con i suoi fans, apparsi visibilmente delusi dal loro mito. Ma dietro tutto questo si nasconde lo zampino delle Iene, che hanno voluto preparare per tutti uno scherzo un po’ inaspettato e diverso dal solito. 

An To non l’ha presa molto bene e quindi Nek ha deciso di farsi perdonare, facendogli un sorprendente regalo ovvero invitandolo ad esibirsi sul palco prima del suo concerto, il prossimo 20 gennaio 2020 presso il Teatro Augusteo di Napoli.

Con l’occasione An To potrà cantare la sua “Laura c’è”, canzone che ha scritto come parodia alla celebre canzone di Nek “Laura non c’è”. Il brano, contenuto nel suo cd “Ridevano tutti di me” è stato molto apprezzato dallo stesso Nek, che già qualche tempo fa aveva speso parole positive per la canzone di An To, inviandogli personalmente un videomessaggio sui social, per ringraziarlo di questo omaggio e fargli un personale in bocca al lupo per la sua carriera artistica.

La title track dell’album “Ridevano tutti di me” è anche l’ultimo singolo di An To, un brano importante che vanta il featuring di Massimiliano Ciurlino in arte Massi, con al centro un tema delicato e di grande attualità come il bullismo, che l’artista ha vissuto sulla propria pelle e ha voluto raccontare per far sentire meno soli i ragazzi che si trovano a subire tutti i giorni angherie di ogni tipo.

Lo scherzo de “Le Iene”: https://www.iene.mediaset.it/2019/news/scherzo-nek-fan_622192.shtml

Per ascoltare “Laura c’è” https://youtu.be/Q14MROJWaoY

Il videoclip di “Ridevano tutti di me”: https://youtu.be/qhjYtJlof94

Facebook: https://www.facebook.com/antofanclub/

Instagram: https://instagram.com/an_to_official

 

by Redazione

Non c’è più Nadia Toffa, sempre dalla parte dei cittadini abruzzesi: da Bussi al Gran Sasso, dal suo lavoro rigoroso il sapore della verità e le domande e le risposte che il potere rifiutava.

Non ce l’ha fatta Nadia Toffa. Dopo una lunga battaglia contro il cancro, la storica conduttrice e inviata delle Iene è morta questa mattina all’età di 40 anni.

Nadia Toffa, ricordata per essere “la guerriera con il sorriso”, ha gettato nello sconforto colleghi, amici, followers e chi in lei ha sempre visto la speranza, la gioia di vivere ed andare avanti anche di fronte ad un brutto male.

Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi“, si legge sulla pagina Facebook de Le Iene.

“Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa – prosegue il post della trasmissione Mediaset -, la più tosta di tutti. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro. Non ci resta che sperare che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso potrebbe consolarci. Niente per noi sarà più come prima”.

Con dolore il ricordo della Toffa è vivo anche in Abruzzo dove è il ForumH20, Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso a ricordarla in una nota straziante.

“Abbiamo conosciuto Nadia sul campo, nei luoghi delle battaglie civili per i diritti dei cittadini. 

Ha trattato l’inquinamento di Bussi, il rischio sismico con lo stoccaggio del gas di S. Martino sulla Marrucina e l’elettrodotto Villanova-Gissi. Poi ricordiamo gli ultimi due servizi sull’acqua del Gran Sasso e i laboratori di Fisica Nucleare. 

Agli abruzzesi, a tanti italiani, dal caso dell’acqua contaminata da PFAS nel Veneto alla ferriera di Trieste, ha dato quelle risposte e posto quelle domande che il potere rifiutava, spesso da anni.  

La ricorderemo, lei così famosa, per la naturale modestia e la generosità. Già malata, ci aveva sorpreso mandandoci un messaggio addirittura nella pausa della pubblicità della diretta di una delle ultime trasmissioni che ha condotto, per salutarci dopo il servizio di Filippo Roma sulle autostrade abruzzesi. 

Entusiasmo, abnegazione, ironia. La vogliamo ricordare come una persona rigorosa ed è soprattutto per questo che ci siamo sentiti subito sulla stessa lunghezza d’onda. Lei e i suoi collaboratori leggevano. Voleva i documenti. Le pubblicazioni scientifiche che dimostravano le criticità. Non ci ha mai fatto sconti. Ci tartassava letteralmente, noi che facciamo della lettura delle carte la base del nostro impegno. 

Per questo Nadia non era amata dai conformisti perché con il suo lavoro e con la sua passione sapeva spiazzare chi è privo, per opportunismo o per quieto vivere, di curiosità. Non vogliamo dire che tutto è andato bene. È stata attaccata ferocemente o giudicata in maniera insensata e superficiale da chi ti mette in immaginari fronti del no senza avere la conoscenza dei fatti quando invece si è alla ricerca della giustizia. Da chi si era ben guardato di approfondire, di scavare, di apprendere. Da chi non ha la schiena dritta. 

La realtà non la scambiava per la sua percezione e per questo sapeva dare alle vicende che trattava il sapore della verità. 

Apriva la strada, trovando poi le conferme definitive alle sue inchieste anche ad anni di distanza come è accaduto in ultimo anche per il Gran Sasso e i suoi laboratori, grazie a chi anche nello Stato e nella comunità non si rassegna e fa bene il suo lavoro. 

È il motivo per cui da cittadini l’abbiamo amata e rimarrà a fianco delle nostre lotte, per la salute, per il territorio e per l’ambiente.

Alla sua famiglia, ai suoi amici, ai suoi collaboratori e a Le Iene che le sono stati accanto in questi anni e durante la malattia, va il nostro pensiero”.

La camera ardente di Nadia Toffa sarà allestita al teatro Santa Chiara di Brescia. I funerali saranno celebrati la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città.

by Alessandra Renzetti