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Tag Archives: cultura 2022

Francavilla al Mare

Lancia una proposta il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone: Francavilla al Mare capitale italiana della cultura.

“Dopo il naufragio della candidatura aquilana, propongo Francavilla al Mare come capitale italiana della cultura, con la creazione di un comitato ad hoc che possa redigere il programma degli eventi e la parte burocratica prevista dal Mibac per il conferimento di questo ambito titolo” scrive Pasqualone.

“A Francavilla al Mare abbiamo queste personalità che possono lavorare al progetto, ma abbiamo uno straordinario patrimonio culturale che va solamente valorizzato e parlo del Cenacolo Michettiano, di Cicognini, della storia medievale della città, dei suoi monumenti dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore alle altre testimonianze religiose, alle opere di artisti del calibro di Pietro Cascella, Igor  Mitoraj, Nicola Da Guardiagrele, Raimondo Volpe e tutta la meravigliosa collezione del Premio Michetti,  con le due tele del Michetti ed il Convento, fino a Filippo Masci, D’Annunzio, la villa romana e le testimonianze della preistoria. Abbiamo inoltre importanti contenitori culturali come il Mumi, l’Auditorium Sirena, il porto turistico, che potrebbe supportare la proposta. Non ci manca nulla, ma forse dobbiamo solo prendere consapevolezza di questo immenso patrimonio materiale ed immateriale, come le tante tradizioni e osare un po’ di più, come ha fatto Procida. Propongo all’amministrazione comunale di creare una cabina di regia per tentare di ottenere il titolo che porterebbe alla Città vantaggi enormi, in termini di  visibilità ed aspetti economici”.

by Redazione
francavilla

Per ricordare la figura dell’imprenditore francavillese Antonio Galasso, mecenate dell’arte e della cultura, è stato istituito il Premio Antonio Galasso per l’arte,  la letteratura, la cultura, l’imprenditoria e la politica.

Il premio è presieduto da Massimo Pasqualone e fortemente voluto dalla famiglia Galasso in collaborazione con diverse associazioni culturali del territorio quali Omniartis, Irdidestinazionearte, The human post, Endas cultura Abruzzo, Associazione Sandro Pertini, museo Guidi di Forte dei Marmi, Ets Luca Romano, Comitato Le donne dell’Angelo.

La cerimonia di premiazione  si terrà il 23 aprile alle ore 9 presso il Drago verde Sand-Food a Francavilla al Mare nell’ambito del Francavilla urban festival.

Questi i nomi dei premiati della prima edizione:

Adriano De Stephanis, Carmine Di Giovanni, Valerio Baldassarre,  Francesco Todisco, Enrico Bruno, Pino Candeloro , Sara Caramanico, Pina Rosato,  Emilio Patrizio, Sandro Lucio Giardinelli, Maurizio Di Sante Marolli , Maurizio Rapino, Franco De Merolis alla memoria, Francesco Zaccaria, Vivienne Strizzi, Iryna Shcherbakova, Denis Guidone, Nicolino Di Quinzio, Roberto Angelucci, Daniele D’Amario, Cinzia Santoferrara, Maria Luisa Parca, Pasquale Crispino,  Nicola Di Rico, Sandro Bruno, Marcello Borrone , Lucrezio Paolini, Luca Ortu Antonio Luciani, Maria Rosaria Sisto,  Mario Amicone.

Dopo i saluti del console onorario della Repubblica Moldava Roberto Galanti, un ricordo del compianto imprenditore verrà tracciato da Valerio Baldassarre, mentre il giudice Italo Radoccia parlerà del rapporto tra imprenditoria e cultura.

by Redazione
pescara

“Un piccolo esercito di poesia e cultura che si oppone come bene al male” un grande reading di poesia sabato 9 aprile dalle ore 17 a “Ci vuole un villaggio aps” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara), progetto #Poeti_controguerra che vede la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea italiana e abruzzese, oltre 25 poeti e poetesse, tra cui Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021. L’evento sarà accolto nella suggestiva cornice della mostra dell’artista Marcello Specchio dal titolo “La guerra dell’amore” mostra che resterà aperta fino al 30 aprile.

Poeti e artisti partecipanti: Antonio Lera – Claudia Ruscitti – Alfredo Scogna – Franca Berardi – Leandro Di Donato – Nino D’Annunzio – Simona Novacco – Gabriele Di Camillo – Manuela Di Dalmazi – Sonia Pedroli – Lucia Magistro – Giulia Madonna – Violetta Mastrodonato – Concettina Di Lodovico – Mizar Mahira Specchio – Massimo Liberatore – Sandra De Felice – Andrea Verrocchio – Franco Santucci – Lorenzo Marsicola – Francesca Di Giuseppe – Annamaria Acunzo – Caterina Franchetta – Marcello Specchio – Angela Curatolo – Beniamino Cardines.

 Guia Marinelli, presidente Ci vuole un villaggio aps:

Ho immaginato un luogo di benessere dove accogliere tutti anche attraverso la cultura, pensandola come portatrice di ricchezza sociale e individuale. Ci onora questo progetto così intenso e sentito, la guerra non è solo dall’altra parte, la guerra è nella nostra vita, nella vita di ognuno di noi. In mille modi, ogni giorno, affrontiamo le difficoltà e le opposizioni della vita, avere delle risorse interiori e fisiche, vuol dire sicuramente essere meglio preparati a reagire.       

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

Parlare di pace attraverso le voci della poesia e della letteratura è farsi carico di qualcosa a nome di tutti. Manca, questo dichiarare e vivere la pace nella vita di tutti i giorni. La pace va amata, pregata, costruita, coccolata. La pace ha bisogno di una cultura sempre più attenta, sempre più capace di intercettare reali istanze umane. Allo stesso tempo, dobbiamo tutti responsabilizzarci e desiderare, invocare la pace dal profondo di noi stessi.

by Redazione
Pescara

Sabato 9 aprile alle 18.30 presso l’Auditorium Cerulli in Via Verrotti 42 a Pescara si terrà l’iniziativa culturale Oltre la Memoria, organizzata dalla realtà artistica abruzzese CuntaTerra.

Attraverso questo evento vogliamo dare il via ufficialmente, e in maniera simbolica, alle iniziative che ci vedranno impegnati, per tutto il mese di aprile e anche oltre, nella celebrazione della Liberazione dal nazifascismo” spiega il Direttore artistico di CuntaTerra Marcello Sacerdote.

La memoria, la Resistenza, la generosità umana e il bene comune – argomenti molto cari all’associazione Cuntaterra – sono proprio i temi centrali dell’iniziativa, che si articolerà in un ricco programma che prevede la proiezione del film – documentario Oltre la Memoria. Lanciano 5 /6 ottobre 1943 del regista Enzo Francesco Testa, la presentazione del nuovo progetto culturale e artistico di CuntaTerra e un momento di dibattito e confronto con la presenza di ospiti ed esperti.

Siamo davvero orgogliosi ed entusiasti di portare per la prima volta a Pescara il docufilm Oltre la Memoriacontinua Sacerdote – un progetto prezioso a cui io stesso ho avuto l’onore di collaborare e che mi ha dato la possibilità di rinsaldare reti e legami, come quello con il regista Enzo Francesco Testa, fondamentali per valorizzare il lavoro di ricerca, recupero e racconto di storie e memorie che portiamo avanti sul territorio”.

Oltre la Memoria co-prodotto dall’Associazione Culturale L’Altritalia e Enzo Francesco Testa, con il supporto del Comune di Lanciano e la sezione Anpi di Lanciano “Trentino La Barba”, racconta le vicende legate alla lotta per la Liberazione della città di Lanciano nell’ottobre del ’43 e narra una storia di coraggio, di sacrificio, di lotta, di amore per la libertà raccontata in tutta la sua forza e bellezza.

Non si tratta di una semplice ricostruzione storica di quanto accaduto nei giorni dell’insurrezione, ma è soprattutto un lavoro di salvaguardia di una memoria condivisa, pensato per i giovani e le future generazioni, che restituisce il valore di una storia locale per farla diventare universale e senza tempo. Il docufilm è stato già premiato per il miglior cortometraggio e il miglior attore protagonista al Rome Outcast Indipendent Film Award ed è stato finalista all’Indie Doc Pro Film Festival.

La salvaguardia della memoria, la necessità di raccontarla e renderla viva nel tempo presente, l’amore e la tutela per il territorio e per la sua storia sono anche i temi centrali del nuovo progetto di CuntaTerra, a cui l’associazione sta lavorando da quasi tre anni e che sarà presentato proprio il 9 aprile.

“Non vogliamo svelare niente di questo nuovo progetto – spiega Chiara Spina che si occupa della Direzione organizzativa di CuntaTerra – possiamo solo dire che è una rete di storie, relazioni, esperienze, persone, alcune delle quali di rilevanza nazionale, che sarà viva e attiva sul territorio attraverso manifestazioni di alto valore artistico, culturale e storiografico”.

by Alessandra Renzetti
marcello specchio

Sabato 9 aprile dalle ore 17, inaugurazione di La guerra dell’amore mostra personale dell’artista pescarese Marcello Specchio a “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 a Pescara). La mostra, che proseguirà fino a domenica 30 aprile 2022, è programmata nel contesto del progetto #Poeti_controguerra che vede la partecipazione di alcune delle voci più significative della poesia contemporanea italiana e abruzzese, tra cui Antonio Lera già candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2020 e 2021.

Ricordiamo che l’attività artistica di Marcello Specchio lo ha visto partecipare sin dal 1974 alle mostre più prestigiose del panorama italiano e internazionale. Molti i premi e i riconoscimenti.

Molte sue opere appartengono a Collezioni private e Musei. Il quadro Il ventaglio nascosto del 2014, è stato acquisito come n.4 di AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea.

 Marcello Specchio, artista:

Vorrei essere ricordato per le emozioni prodotte, perché la morte vince la vita, ma l’arte vince la morte. Sono un uomo che non si vergogna di emozionarsi. L’arte e gli artisti hanno il compito di sperimentare e indicare nuove vie anche dell’esistere e non solo estetiche e artistiche. Indicare, scoprire vie e poi lasciare ad ognuno la libertà di percorrerle con la propria sensibilità.

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico:

Marcello Specchio è uno dei primissimi artisti ad aver creduto nel progetto AP/ArteProssima il che fa di lui un pioniere, un sognatore, un artista utopico. Le opere in mostra con “La guerra dell’amore” rappresentano bene una carriere artistica che da oltre quarant’anni lo vedono protagonista dell’arte contemporanea in Italia,  in fondazioni e collezioni pubbliche e private. Con lui la pittura si fa rarefazione simbolo racconto onirico. I suoi quadri si presentano come suggestioni visive, scene e figure che sembrano apparire da un’altra dimensione, della bellezza, della gentilezza, del gesto pittorico assolutamente libero da schemi e convenzioni.

by Redazione
Pescara

Nel cuore di Pescara si parlerà, domenica 10 aprile alle ore 11.30, di vittorie, spallate e cazzotti del Camoscio d’Abruzzo: sarà la libreria Mondadori Bookstore di via Milano, infatti, ad ospitare la presentazione del libro d’esordio del giornalista Federico Falcone, Vito Taccone. Il camoscio d’Abruzzo uscito il 1° febbraio per Radici Edizioni e, forte dell’immediato successo, andato subito in seconda ristampa.

Al centro dell’appuntamento, moderato dalla giornalista Alessandra Renzetti, ci saranno vita, morte e miracoli del brigante della due ruote, ma anche trionfi e cadute di un ciclista che ha rappresentato il riscatto sociale per un’intera generazione di italiani. Interverrà anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota.

“Negli anni Sessanta Vito Taccone è stato tra gli uomini e gli sportivi più amati dagli italiani, specialmente nel Meridione dove, ovunque andasse, veniva accolto come un novello Napoleone. Proveniva da un grave stato d’indigenza famigliare, non era istruito, non sapeva parlare in italiano, non era bello e non conosceva formalità. Ma quando saliva sulla bicicletta era una furia, non mollava un centimetro, si batteva con ardore e arringava le folle. Era amato proprio per questo, per la sua determinazione e per il suo coraggio, ma soprattutto perché era l’archetipo dell’italiano medio di quegli anni”, spiega l’autore del libro, il giornalista Federico Falcone.

Anche il capoluogo adriatico, finalmente, potrà stringere la mano all’autore del noto libro che parla del Taccone corridore, ma anche dell’uomo e del padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena mai raccontati ed un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano.

Sullo sfondo di uno spaccato sociale dell’Italia di metà Novecento, la narrazione di un paese martoriato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale, dalla conseguente crisi economica e da una povertà dilagante.

L’opera si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta nel mentre era implicato in una controversa vicenda giudiziaria.

Falcone, con una scrittura scevra da giudizi, ricostruisce nel libro le tappe fondamentali della carriera da ciclista di Vito Taccone, di cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano.

Capitolo dopo capitolo vengono inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.

È un poema ciclistico e una ricostruzione storica, un romanzo d’avventura e un saggio d’autore, un’orchestra di bici e un coro di gregari. È la storia di un corridore esplosivo e di un uomo vulcanico, di un ragazzo-uomo di casa e di un ciclista uomo di strada, di un innocente perseguitato da una giustizia ingiusta. Vita e morte, miracoli e guai, pedalate e cazzotti di Vito Taccone: Pier Paolo Pasolini ammirava la sua «coscienza di classe», Sergio Zavoli lo descrisse come «un leader senza alone, frutto di una passione popolare». Qui il profumo della sua terra, l’accento della sua voce, la cultura della sua semplicità, le testimonianze di chi lo ha vissuto da vicino” garantisce Marco Pastonesi.

by Redazione
Avezzano

Si intitola Q: l’eroe che inseguì la blatta, lo spettacolo originale scritto a otto mani dalla Compagnia Òddots durante l’anno della pandemia, che sarà protagonista del nuovo appuntamento della stagione di prosa indipendente del Teatro OFF di Avezzano il prossimo 8 aprile (ore 21) all’interno del Castello Orsini Colonna.

Un giovane uomo, sfiduciato e stanco del mondo, dopo anni di autoreclusione, si ritrova per strada tra la gente. Il mondo è cambiato e forse più folle di come lo ricordava. Vestendo i panni di un moderno Don Chisciotte, finisce per accettare e dare un senso a questa dura realtà solo filtrandola attraverso ciò che ha di più caro: i film che in tutti quegli anni di silenzio lo hanno accompagnato giorno e notte nella sua stanza buia.

La sua missione? Far ottenere a un bambino il semplice abbraccio della madre. Lungo il cammino Q incontrerà alleati e nemici, affronterà le più terribili creature che popolano questo mondo e il pubblico, con lui, potrà emozionarsi, (ri)scoprire il mondo e il nostro tempo con occhi nuovi, arrivare a sentirsi piccolo, impotente, spiazzato… fino forse a volersi arrendere. Ma come in ogni fiaba che si rispetti, il lieto fine è dietro l’angolo.

Testo vincitore della terza edizione del concorso teatrale Teatro in cerca d’autore dell’agenzia Ponte di Carta e di Teatranti Tra Tanti, lo spettacolo porta in scena la paura del mondo e delle responsabilità, la sfiducia verso gli adulti, la ricerca di sicurezza.

Questi i temi portanti di questa fiaba moderna che si pone come obiettivo quello di raccontare le più profonde paure degli adolescenti di fronte ad un presente folle e ad un futuro incerto.

La Compagnia Òddots nasce nel 2017 in seno a diverse realtà teatrali del Tigullio. Il comune intento dei suoi componenti è quello di porre le giuste domande circa il mondo in cui viviamo.

Una mission puramente legata alle dinamiche sociali, senza nulla togliere al sano gusto artistico. Nel 2019 ha debuttato col suo primo testo originale “Break”, che portava in scena temi come il cyberbullismo, microcriminalità, droghe, adulti e adolescenti. Lo spettacolo è stato portato in diverse scuole secondarie di II grado del Tigullio riscuotendo un grande successo tra gli studenti.

Nel 2021 propone Q: l’eroe che inseguì la blatta con medesimo desiderio: quello di approdare nelle scuole secondarie affinché il teatro diventi un utile strumento educativo

by Redazione
Riccardo D'Aquila

Un nuovo appuntamento ‘live’ è previsto per sabato 2 aprile alle ore 11, presso la libreria Mondadori Bookstore di Pescara; nella centralissima via Milano, dialogherà infatti Romano De Marco con Riccardo D’Aquila, autore del libro Zia Dot (Edizioni Fandango).

Classe ’92, originario di Chieti, dove vive, D’Aquila scrive come se fosse un narratore americano, perché di cose americane si nutre da sempre e a fine febbraio Fandango porta in libreria “Zia Dot”, il suo romanzo d’esordio.

La donna, omosessuale, trentenne, ricca, cinica, sempre desiderosa di fare la guerra, risulta essere una protagonista indimenticabile che, mentre affronta il lutto materno e la mancanza di antagonisti, decide di partire col suo vecchio amico del liceo (ancora innamorato di lei) per chiudere una misteriosa faccenda in Arizona.

Difficile, per il lettore a sua volta, non innamorarsi del personaggio.

by Redazione
autori a scuola

Venerdì 1° aprile Simona Novacco, poetessa già vincitrice del Books for Peace 2018 prestigioso premio internazionale per la poesia sociale, incontrerà gli alunni dell’ IC Pescara 4 – in presenza nell’Aula Magna dell’Istituto – nell’ambito della rassegna Autori a scuola/scrittura e scritture per le nextgen promossa dall’Istituto Comprensivo Pescara 4 in collaborazione con OL//Officine Letterarie – Centro studi, ricerca e promozione letteraria, rassegna iniziata a ottobre 2021 che andrà avanti fino a maggio 2022.

L’autrice dialogherà con i ragazzi affrontando i temi che riguardano la coscienza sociale e la casa, domande profonde capaci di innescare dialogo e confronto a partire dalla sua raccolta poetica La casa dove sto Edizioni La Gru.  Sono in sostanza poesie che invitano a una riflessione sull’abitare e sulla natura.

Scrive Maurizio Di Fazio nella prefazione:

“La casa è universo, nido o guscio, soffitta e cantina, cassetti e armadi, angoli dove rannicchiarsi, il luogo dove il piccolo diventa grande o viceversa, ma può essere anche stretta o immensa, socchiusa come una porta o una tenda accostate ma pronte a essere spalancate e poi richiuse.”

Simona Novacco, poetessa, educatrice. Guerra bambina Edizioni La Gru 2018 Premio “Books For Peace 2018” e Premio Speciale della Giuria “Storie in viaggio 2018”. Codice p in memoria del padre Ianieri Edizioni 2020. Narciso Nulla die 2021.

Simona Novacco, poetessa: “Ognuno di noi ha diritto ad una casa dove sognare. Ringrazio tutti i bambini che ho incontrato e che con me hanno scritto queste poesie. La casa dovrebbe essere uno spazio felice e di pace che purtroppo molte volte si trasforma in tutt’altro incubo. Questo libro e le sue poesie sono dedicati alla poetica della ‘Casa’ come parte importante e fondamentale della struttura della nostra anima”.

Beniamino Cardines, direttore culturale della rassegna: “Se è vero che la letteratura aiuta a vivere e ad affrontare meglio la vita e le storie della vita, allora promuoverla presso le nuove generazioni diventa un’azione culturale socialmente utile. Incontrare i giovani e i giovanissimi oggi vuol dire non perderli domani. Investire sulla formazione culturale dei ragazzi è contribuire al bene comune di tutta la società e del suo futuro. Questo agire, attraverso la lettura e la cultura letteraria, diventa quanto di più urgente, in un momento in cui il linguaggio si impoverisce e tutto sembra svanire, dematerializzarsi a favore di una comunicazione sempre più gasosa e monosillabica. Ringrazio la Dirigente Scolastica dott.ssa Daniela Morgione e la prof.ssa Franca Berardi responsabile del Dipartimento Letteratura che hanno accolto con grande entusiasmo questo progetto di letteratura valoriale”.

by Redazione
Silvia Cossu

Silvia Cossu sarà la protagonista del prossimo incontro previsto per venerdì 25 marzo alle ore 19 con il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Durante l’incontro che vedrà la presentazione del suo romanzo “Il Confine” della Neo Edizioni, interverrà anche l’editore Francesco Coscioni.

In questo romanzo una scrittrice mette al servizio degli altri il proprio talento. Scrive biografie per personaggi caduti in malora che vogliono raccontare la propria esistenza sotto una luce diversa: “è vero che sfrutto la vanità altrui, ma il risultato produce un conforto duraturo: la vanità è il motore morale del nostro tempo, la sua etica privata”.

Viene ingaggiata da un uomo al culmine dell’ascesa sociale e professionale, un luminare che ha rivoluzionato il mondo della psichiatria e che, a differenza dei soliti committenti, non le chiede di magnificare la storia della sua vita, quanto di raccontare la verità che l’attraversa.

Il Confine è il corpo a corpo di una donna nell’ombra con un uomo di fama internazionale la cui figura, incontro dopo incontro, diventa sempre più inafferrabile; è la discesa in un mondo rarefatto e conturbante in cui le certezze si sgretolano, un disegno dove le identità e le fragilità si sovrappongono, quasi a sostituirsi.

L’evento si terrà su zoom pertanto è possibile contattare il numero 3703525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com per ricevere il link.

 

by Redazione