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Category Archives: Cultura

Santo Stefano di Sessanio

Taglio del nastro a Santo Stefano di Sessanio per l’avvio degli eventi di avvicinamento al 14° Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si terrà nel settembre 2022 ad Abbateggio e Caramanico Terme.

La famiglia dei Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise si è riunita al cospetto della torre di Santo Stefano di Sessanio, simbolo identitario, di autenticità e riscatto del territorio. Sindaci e amministratori dei Borghi, assieme alla giornalista e conduttrice televisiva Rai Benedetta Rinaldi, madrina del Festival, sulla vetta della Torre medicea hanno inaugurato il primo evento di avvicinamento a questa manifestazione di caratura nazionale, che darà lustro e visibilità a tutto l’Abruzzo!

Oltre ai Primi Cittadini dei 28 borghi più belli abruzzesi e molisani, erano presenti l’assessore regionale Guido Liris e l’on.le Valentina Corneli, che hanno espresso grande apprezzamento per l’ambizioso ma concreto progetto che l’associazione sta mettendo in campo per valorizzare le nostre realtà territoriali certificate.

Costruttivo e di profondo interesse il momento di confronto-approfondimento sulle tematiche delle “Comunità Energetiche” e dell’ “Accessibilità dei Borghi”, che saranno tra i temi cardine del prossimo Festival, con gli interventi di Mauro Guerra, Coordinatore Borghi Emilia-Romagna e Antonio Vella, Coordinatore Borghi Campania.

Nella due giorni di tavoli di lavoro con gli amministratori dei Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise per delineare i programmi degli eventi che si svolgeranno nei singoli Comuni sono state proposte e strutturate delle iniziative, innovative e diversificate, che faranno parlare e scoprire i nostri Borghi sotto molteplici aspetti.

In questo primo evento, anche un altro primato nazionale: i sindaci dell’Associazione “I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” sono stati i primi a giocare una partita collettiva tra amministratori con il gioco del Monopoly nell’edizione realizzata appositamente per l’associazione  de “I borghi più belli d’Italia”, prodotto dalla società WinningMoves. Per ora Abruzzo e Molise, assieme a Toscana e Umbria, sono le prime Regioni con questa versione dedicata.

“La 14a sarà una grande edizione del Festival Nazionale – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise –  che consentirà all’Abruzzo e al Molise di far arrivare a conoscere i propri territori a livello internazionale. Il lavoro condotto in questi due giorni a Santo Stefano di Sessanio è stato proficuo e accurato; insieme ai 28 Sindaci abruzzesi e molisani vinceremo la sfida del riscatto dei territori “minori”, che sono veri e autentici presidi di qualità. Il brand de “I borghi più belli d’Italia” farà grandi le Regioni di Abruzzo e Molise”.

Ringrazio il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e l’assessore Guido Liris per la stretta sinergia e collaborazione prestata sinora.

Il calendario con tutte le manifestazioni di avvicinamento che scandiranno l’anno del Festival saranno presentate in una conferenza stampa nelle prossime settimane.

Annunciamo già che il primo evento di avvicinamento al Festival nazionale de I Borghi più belli d’Italia del 2022 si terrà a Pettorano sul Gizio l’8 gennaio 2022.

 

by Redazione
Galleria e26

È prevista per mercoledì 8 dicembre alle ore 16 l’inaugurazione di Galleria e26, uno spazio polivalente sito nella Galleria Wojtyla n. 26 a San Giovanni Teatino (Chieti) che rimarrà aperto al pubblico per un intero mese.

La presentazione della mostra d’arte contemporanea allestita vanterà un ospite d’eccezione: il gallerista, curatore e critico d’arte Jean Blanchaert.

Galleria e26 vuole essere una mostra collettiva d’arte contemporanea, oltre che uno uno spazio dedicato ad eventi di varia natura che intratterrà per tutto il periodo natalizio quanti vorranno; ricco è il calendario proposto che include laboratori per bambini e adulti, convegni, presentazioni di libri, concerti dal vivo, incontri di comunità, performance artistiche, cercando di privilegiare gli artisti e le attività del territorio.

Il progetto nasce dall’intuito di Miriam Di Francesco, che ha arricchito le sue conoscenze in campo artistico a Milano presso la Galleria Blanchaert, con gli artisti Armando Di Nunzio e Giuseppe Mincone che, seppur con esperienze e formazioni diverse, sono uniti dalla stessa visione di arte rivolta al sociale.

Come spiega la Di FrancescoGalleria e26 è l’ambizioso progetto di coniugare una collettiva d’arte contemporanea, laboratori creativi e didattici, incontri culturali, musica live, casa per le associazioni, in un territorio crocevia per lavoratori, centri commerciali e gente di passaggio. La sfida è di creare un via vai di arte e cultura in un’area metropolitana, quella tra Pescara e Chieti, che potrebbe assumere nuovo valore nell’ottica della sua posizione geografica e della sua vocazione industriale che la renderebbe perfetta per il mondo dell’arte contemporanea. Inoltre, Galleria e26 vuole rispondere all’esigenza di una mancanza profonda di luoghi culturali, di incontri e di scambio di idee. Per fare ciò, ci siamo ispirati alla natura, alla sua biodiversità, alla sua organizzazione e inclusione”.

miriam di francesco
Miriam Di Francesco

I tre direttori artistici hanno uno stesso comun obiettivo: coinvolgere la comunità in attività artistiche e culturali durante le festività natalizie, creare relazioni, sinergie ed anche nuove collaborazioni grazie anche alla presenza delle associazioni; dunque Galleria e26 si pone come una vera e propria ‘stazione creativa’ in cui a monte c’è un vero e proprio concetto di scambio culturale.

Il modello di inclusione sociale che il progetto propone si ispira al mondo delle api, poiché l’organizzazione di questi insetti rappresenta un esempio sociale di riferimento per lavoro, comunicazione, cooperazione, architettura e creazione, inoltre le api hanno un ruolo sostanziale nell’ecosistema e proprio per questo Galleria e26 pone al centro la bellezza delle api da rispettare, salvaguardare e a cui ispirarsi per il futuro del pianeta: 6Lati – prosegue la Di Francesco – è la mostra che ospiterà Galleria e26 legata al mondo delle api, i lati sono sei come le singole celle esagonali di un alveare, richiamandoci alla simbologia del numero sei che rappresenta il senso della vita. Come nella mostra, così come in tutti gli eventi di Galleria e26, si parte dal territorio per aprirsi verso orizzonti nazionali e internazionali, infatti, le associazioni e gli artisti coinvolti sono sia del territorio che fuori dal comune di San Giovanni Teatino”.

La mostra che sarà presentata al pubblico vede partecipare artisti che come api operaie cooperano nell’allestimento delle opere disposte in modo tale da riprodurre un vero e proprio alveare; questi i nomi: Pamela Marinelli, pittrice; Enrico Miglio, pittore; Dangyong Liu, scultore; Davide Cocozza, pittore; Armando Di Nunzio, scultore; Stefano Faccini, scultore; Michele Montanaro, pittore e scultore; Luciano Emiliani, pittore; Anja Kunze, pittrice; Dino Colalongo, scultore; Damiano Groppi, illustratore; Giuseppe Valente, pittore; Chiara Luna Colombaro, pittrice; Marija Markovic, scultrice; Fernando D’Ettorre, scultore; Giuseppe Mincone, writer e pittore; Leone Peretti, pittore; Ljdia Musso, fotografa; Mauro Di Berardino, pittore.

Partners dell’evento sono: Una Nuova Mossa, Centro Panta Rei, Scuola Macondo, Aware, Angoli di Cielo, Unione Italovenezolana, Centro Antiviolenza Ananke.

Per informazioni è possibile interagire con la pagina www.facebook.com/galleriae26 o instagram @galleria_e26.

by Redazione
Onna

Verrà presentato il 9 dicembre alle 16.30, a Casa Onna,  il libro di Stefano Giovannone, Il sogno di Oscar il palloncino, con l’intervento del critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che ha curato la prefazione per i tipi di irdidestinazionearte.

“In questo libro –  sottolinea l’autore Stefano Giovannone–  affronto tematiche sensibili legate all’amicizia, abbandono, l’inclusione, l’uguaglianza, la diversità, morale di vita, scelte che ti portano a vivere secondo un istinto di sopravvivenza, al raggiungimento dei propri desideri nonostante le difficoltà. Il tutto visto dagli occhi di oggetti inanimati, ma che hanno una propria identità, morale, caratteristiche e funzioni. In questo caso i personaggi sono oggetti per le feste, come palloncini, biglietti d’auguri, coriandoli, trombette, candele e altri oggetti, come poi anche umani e animali. Nella struttura narrativa ho cercato di non risultare banale, ma piuttosto, ho immaginato una realtà sensibile dalla quale trarre insegnamenti e morale, partendo da oggetti di uso comune, costruendo una lettura sia per piccoli che per giovani adulti, perché ricordiamolo, non si è mai troppo grandi per cogliere insegnamenti e tornare ad essere piccoli per sognare in grande e desiderare l’infinito”.

Pasqualone evidenzia come Il sogno di Oscar il palloncino di Stefano Giovannone sia un quaderno di creatività e forza descrittiva, che attinge alla straordinaria vis poetica di un giovane studente dell’Accademia di Belle Arti che riesce, in queste pagine, a convincere non solo il pubblico dei lettori più piccoli, a cui il lavoro è dedicato, ma anche gli adulti, che ritroveranno nelle parole e nelle immagini temi importanti e per di più carichi di metafore, come sempre accade nella letteratura per l’infanzia. Per questo, come facilitatore delle arti e della letteratura, ho voluto fortemente pubblicare questo connubio tra immagine e parole, da sempre fedele al motto oraziano Ut pictura poesis, nella convinzione che questo primo lavoro di Stefano sarà foriero di successi inaspettati”.

by Redazione
Tollo

Sabato 4 dicembre alle 18, all’Enomuseo di  Tollo, ci sarà la presentazione del libro di poesie di Alberico Solimes, L’ombra spezzata,  con le relazioni di Massimo Pasqualone e di Andrea Valente.

“Le liriche di Alberico Solimes – sottolinea Pasqualone – colpiscono per la capacità che hanno di condurre il lettore in un universo concettuale delicato ed al contempo sofferente, che riesce a trasformare la bellezza in dolore, che ci dice, da un lato, le tante tempeste della vita; dall’altro l’amore, che solo vince tutto. Verso franto e denso di cesure, poesia onesta, immagine evocative potenti, sono la cifra stilistica di questa raccolta”.

Andrea Valente scrive che “la raccolta è composta da diverse declinazioni di un panteismo lirico, esplorato attraverso contrasti di chiaroscuri che lasciano sempre intendere, dichiaratamente o per converso, una varietà cromatica interiore, metafora della riconquistata pienezza dell’esistenza: la cecità “è padrona / del mio mondo a colori”; non è riuscita a sopprimerlo ma lo controlla soltanto, non come potenza attiva ma come recinzione limitante, una struttura inesorabile che proprio per questo è divenuta basilare. In parallelo, il mondo viene scomposto dalla moltitudine di sensi cadetti che di norma restano ai margini”.

La copertina del volume, per i tipi di Irdidestinazionearte letteratura,  è dell’artista sulmonese Paola Raspu.

 

 

Chieti Scalo

Una giornata all’insegna del confronto tra le generazioni si terrà il 3 dicembre dalle 9 alle 12 nella sede di Chieti Scalo dell’Itcg  Galiani De Sterlich, presieduto dal dirigente scolastico Sara Solipaca: gli studenti della quarta grafica e comunicazione Sara Croce, Loris Crocetti, Lorenzo D’Emilio, Nicolò Di Francesco, Mattia Di Marco, Marco Dionisio, Alessio Giampietro,Gaia Giansante, Dennis Lella, Lorenzo Liberatore, Greta Mancini, Luca Manzacca, Andrea Polidoro, Cristian Rotolone, Ilenia Sciocchetti, Gioele Speranza, Cristina Sulpizio propongono opere grafiche sul futuro, guidati dal prof. Giuseppe Valente e importanti artisti a livello nazionale come Rossella Caldarale, Emidio Mozzoni, Eugenia Tabellione, Maria Basile, Maurizio Ruzzi, Carmine Galiè, Achille Curatella, Carlo Gentili, Gino Marcone, Giuseppe Fuschi, Daniela Verducci, Mario Di Paolo, Mauro Giangrande, Stefania Barile, Marianna D’Aulerio, Luciana Vicaretti, Daniela Ricciardi, Donato Angelosante Jr.

Faranno da padrini e da madrine con altrettante opere in mostra fino al 15 gennaio, coordinati dal critico d’arte e docente dell’istituto Massimo Pasqualone.

Teramo

Un corso di guida sicura per gli operatori del 118 della Asl di Teramo. È quello in programma mercoledì 1 e giovedì 2 dicembre nell’autodromo internazionale di Ortona, tenuto da Alfredo De Dominicis e da altri cinque  istruttori dello staff Dedo driving school.

Una iniziativa quanto mai importante che coinvolgerà 45 autisti impegnati nella due giorni ortonese, con lezioni di teoria e di guida pratica in diverse condizioni, con due autoambulanze, un’auto medica e un’auto normale.

Sapere di poter contare su personale altamente qualificato è un aspetto fondamentale anche per il cittadino, visto che esiste un decreto legislativo (n. 81 del 2008) che prevede la formazione dei dipendenti (di enti pubblici e di ditte private) per l’utilizzo degli strumenti di lavoro.

“Per molte categorie”, spiega Alfredo De Dominicis, ingegnere e pilota di rally, “l’autovettura, o nel caso della Asl, l’ambulanza, è a tutti gli effetti uno strumento di lavoro. Quindi, organizzare un corso di guida per i dipendenti ottempera anche a una disposizione di legge”.

Le due giornate saranno organizzate con alternanza di lezioni teoriche, pratiche e anche con indicazioni su come evitare gli incidenti causati da altri o spiegazioni sull’alimentazione sequenziale, per limitare il rischio di colpi di sonno mentre si è alla guida. E ancora esercizi per la frenata di emergenza con schivamento, guida con carrello che simula la sbandata del retrotreno, neuroscienze applicate alla guida (comportamenti virtuosi), sfida di abilità a tempo tra i partecipanti.

“L’autista dell’ambulanza non è solo uno che guida il mezzo”, spiega un autista Asl che ha partecipato a un precedente corso della Dedo Driving school, “ma è un soccorritore che partecipa a tutti gli effetti al soccorso. Appena esce con l’ambulanza subisce lo stress della chiamata, l’ansia di arrivare il prima possibile ma senza mettere a repentaglio la sicurezza di nessuno e appena arrivati sul posto, partecipa con la squadra di soccorso composta dal medico, e dall’infermiere, a tutte le fasi dell’intervento”.

Autori a scuola

Oggi tocca a Carmine Valentino Mosesso, poeta tra le voci più interessanti e suggestive della nuova poesia italiana contemporanea, incontrerà gli alunni dell’ IC Pescara 4 – Plesso di Villa Fabio nell’ambito della rassegna Autori a scuola/scrittura e scritture per le nextgen promossa dall’Istituto Comprensivo Pescara 4 in collaborazione con OL//Officine Letterarie – Centro studi, ricerca e promozione letteraria, rassegna che andrà avanti per sette mesi fino a maggio 2022. Il poeta dialogherà con i ragazzi affrontando il tema delle migrazioni, dello spopolamento delle aree rurali, del partire e del tornare come segni antropologici e sociali.

Carmine Valentino Mosesso classe 1994, vive a Castel del Giudice, piccolo borgo dell’Alto Molise, dove ha fatto ritorno. Laureato in Agraria, è socio fondatore di un’azienda agricola gestita insieme alla sua famiglia. Alla cura dei campi e degli animali, affianca un forte impegno civile e politico per il riscatto dei paesi dell’Italia interna e dei territori cosiddetti marginali, sempre al centro della sua poesia. “La terza geografia” (Neo Edizioni, 2021) è il suo primo libro.

Carmine Valentino Mosesso, scrittore: “L’universo ha scelto la nostra bocca per parlare. Guarda la tua città, spogliala con la forza sovrumana dell’ammirazione, baciala con la bocca invisibile dell’amore, pensa al tuo paese come fosse la tua sposa. Esco di casa per stanare il rifugio degli idiomi, la banca dei dialetti, esco a dar caccia all’ossigeno che ingrassa i campi”.

Alessandro Barbaglia

Dopo il grande successo dello scorso 29 ottobre con Maria José Ferrada e il suo romanzo Kramp, il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, scuola fondata e diretta dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta, torna con un appuntamento dedicato alla lettura previsto per venerdì 26 novembre alle ore 19 con lo scrittore Alessandro Barbaglia ed il suo libro La locanda dell’ultima solitudine pubblicato con Mondadori nel 2017, finalista al premio Bancarella.

Si parlerà della storia di Libero che nel 2007 ha prenotato un tavolo alla Locanda dell’Ultima Solitudine per dieci anni dopo.

Ed è certo che lì, in quella locanda tutta di legno arroccata sul mare, la sua vita cambierà. L’importante è sapere aspettare. Anche Viola, nel minuscolo paese di Bisogno, sogna nuovi orizzonti e aspetta.
Senza conoscersi Libero e Viola si sfiorano, come due isole lontane che per l’istante di un’onda si trovano dentro lo stesso azzurro.

E che sia il mare o il cielo non importa. La Locanda dell’Ultima Solitudine sorge proprio dove il cielo bacia il mare e il destino scrive le sue storie. Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara.

Il suo secondo romanzo, L’Atlante dell’Invisibile, è uscito nel 2018; è noto anche per aver curato l’antologia di poesia Che cos’è mai un bacio? I baci più belli nella poesia e nell’arte (Interlinea, 2019) e racconta storie vere al 97% per il canale podcast pocketstories.it.

Il prossimo appuntamento con la lettura è previsto per venerdì 17 dicembre alle ore 19.00 con Domenico Dara e Malinverno.

L’evento si terrà su zoom pertanto è possibile contattare il numero 370 3525381 o scrivere a scuolamacondo@gmail.com per ricevere il link.

MOSTRO

Durante la pandemia ho scritto molto, sono tornato a concentrarmi sulla scrittura più serenamente– racconta Francesco D’Alimonte – e sono molto contento di presentare questo singolo che è come autobiografia per chi sa leggerla tra le righe.

Una canzone dal fresco sound r’n’b orecchiabile e intenso (https://youtu.be/Gp_QkFawsUY) che con un linguaggio semplice e leggero contrasta il significato stesso di un tema molto profondo e che Il cantautore dedica «a chi sceglie la musica come risposta alle difficoltà della vita».

Nel videoclip, realizzato e prodotto dalla Movie Live Produzioni Video, sotto il coordinamento di Carmine Di Cecco, il protagonista viene svuotato totalmente delle caratteristiche emotive scambiandosi di ruolo, tra le braccia di una donna, con un manichino .

MOSTRO” è il primo singolo che Francesco D’Alimonte lancia quest’anno, registrato in studio e prodotto dal produttore musicale Giacomo Pasutto.

E rispetto al significato profondo del “MOSTRO” dice «Del mostro non ci si può liberare ma con lui ci si può imparare a convivere perché è una cicatrice, è qualcosa di indelebile, è tutto quello che ho subito sulla mia pelle e che per quanto voglia nascondere, esce fuori. Mostro parla dell’ accettazione delle nostre parti più oscure da parte degli altri e in primis di noi stessi, in ogni sfaccettatura e che sto sviluppando in nuove canzoni che spero sentirete molto presto».

Pietra dell'IntegrAZIONE

Il Comune di Guardiagrele, con il vice sindaco Bianco Flora Giovanna accoglie nella sala consiliare la presentazione di Pietra dell’IntegrAZIONE , il progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali studiato per diffondere un messaggio inclusivo, educativo, territoriale, di empowerment collettivo, promotore di una cultura dedita alla creatività e alla manualità della pietra oltre che semina e cura del verde, che culmineranno con il coinvolgimento del Parco Nazionale della Maiella; ne fanno parte due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario.

Il progetto degli ideatori Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e dell’artista Stefano Faccini, con il coordinamento di Armando Di Nunzio vede la sua realizzazione nell’attività della Proloco “Tholos di Lettomanoppello”; Davide Di Primio, il presidente ne sottolinea l’importanza: “Siamo tutti figli della stessa montagna ed ecco che oggi siamo qui a Guardiagrele insieme a tutti i protagonisti per presentare il progetto di Pietra dell’IntegrAZIONE, nato durante uno dei momenti più difficili vissuto da tutti noi e segnato dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, nella scorsa primavera. Tema fondamentale di questo progetto è l’inclusione, ma c’è un altro tema importante che merita di essere menzionato ed è quello della bellezza”.

Il progetto, oltre al Comune di Lettomanoppello “Città della Pietra” vede la presenza del Comune di Pennapiedimonte (Chieti), ed è il sindaco Levino Di Placido, presente all’evento a commentare la partecipazione del comune da lui guidato in questa iniziativa: “Sono davvero orgoglioso, poichè io ho vissuto sulla mia pelle il concetto di integrazione che va coltivato per limitare le differenze, ecco perchè è importante conoscere le persone. Noi ci siamo in questo progetto e ne siamo fieri”. Presente anche l’Assessore alle Politiche Sociali per il Comune di Lettomanoppello Luciana Conte.

Concreto, l’intervento di Marcella Gianni, Responsabile di Piano dell’ ECAD13 : “In questa bella iniziativa, non ci sarà alcun tipo di barriera, nemmeno per il trasporto perchè avendo acquisito, di ambito, due pulmini da poco tempo, si avrà la possibilità di andare a prendere i ragazzi ed accompagnarli a Lettomanoppello e a Pennapiedimonte; a breve il centro socio occupazionale situato qui a Guardiagrele, e nato per i ragazzi di Guardiagrele si amplierà a tutto l’ambito proprio perché la possibilità del trasporto dà sicurezza a tutte le famiglie”.

Il progetto vede la partecipazione di professionisti fra cui le assistenti sociali Chiara Candeloro e Sarah Pesce, la psicologa Maria Rosaria Ricci, la Protezione Civile di Lettomanoppello e numerosi volontari desiderosi di dare il proprio contributo.