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Un evento di quelli che arricchiscono, che ti rimangono sulla pelle e sono motivo di confronto ha avuto luogo ieri a Teramo in occasione delle Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Il Centro di cultura delle donne H. Arendt ha organizzato un pomeriggio di approfondimenti e riflessioni sul tema Prostitute prostituite: l’uso del corpo delle donne tra sex work e schiavitù sessuale preceduto dalla pièce teatrale di Dacia Maraini Una Casa di Donne con una magistrale interpretazione dell’attrice Ottavia Orticello e con la regia di Jacopo Squizzato.

L’appuntamento si è svolto con un doppio incontro: nella Casa circondariale di Teramo, alle ore 14 e nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, alle ore 17.

Il monologo interpretato da Ottavia Orticello ha aperto l’incontro nel Teatro della Casa circondariale di Teramo portando in scena alcuni brani tratti da Una Casa di Donne, cui è seguita una conversazione tra le detenute e i componenti della delegazione.

Si è riflettuto sulla riduzione del corpo delle donne a oggetto di consumo nella vita quotidiana, nella prostituzione come scelta individuale e nella condizione delle prostituite: donne ridotte in schiavitù dai trafficanti di esseri umani che lucrano sui loro corpi in violazione dei più basilari diritti umani.

Le ospiti della Casa circondariale hanno partecipato attivamente al dibattito mettendosi in gioco, raccontando la propria esperienza, la propria storia, confrontandosi con le relatrici Irene Giacobbe, giornalista, Presidente Power and gender e Presidente AFFI Casa Internazionale delle donne; Oria Gargano, Presidente BeFree; Elena Marinucci prima Presidente nazionale della Commissione per le Pari Opportunità e già Senatrice e Parlamentare Europea, Guendalina Di Sabatino Presidente del Centro di cultura delle donne “H. Arendt, Laura Di Filippo, Docente di Criminologia dell’Università degli Studi Teramo, Beta Costantini Consigliera di parità della Provincia di Teramo, Elisabetta Santolamazza Responsabile dell’area trattamentale della Casa Circondariale e con Giovanni Timoteo, Segretario generale CGIL Teramo.

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Della delegazione che ha partecipato all’incontro alla Casa Circondariale hanno fatto parte rappresentanti della società civile, del giornalismo, della cultura e di varie associazioni e alcune studentesse accompagnate dalle proprie insegnanti.

Alla fine del dibattito con le detenute ho raccolto la testimonianza dell’organizzatrice  Guendalina Di Sabatino, presidente Centro H. Arendt:

La prostituzione ha un mercato florido grazie all’imponente portata della domanda. L’uso dei corpi femminili attraverso il denaro è un’istituzione fondante del patriarcato.

Affrontare il tema coinvolgendo anche le donne detenute è imprescindibile nella diffusione della cultura e delle politiche che affermano la libertà e la dignità delle donne, diritti umani fondamentali  nella costruzione di nuove relazioni paritarie tra i sessi per eradicare la violenza quotidiana contro le donne in famiglia e nella società in tutte le sue declinazioni: fisica, sessuale, psicologica o economica, compresa la privazione arbitraria della libertà nella vita pubblica o privata, in Italia e nel mondo.

Conoscere è fondamentale per costruire una cultura della relazione e del rispetto tra i generi a partire dalle ragazze, per questo una rappresentanza di studentesse delle scuole superiori.

All’incontro pubblico che si è tenuto nella sala polifunzionale della Provincia, dopo lo spettacolo Una Casa di donne di Dacia Maraini, interpretato nella versione integrale da Ottavia Orticello davanti ad un pubblico numeroso, è seguita la riflessione sul tema Prostitute e prostituite: l’uso del corpo delle tra sex work e schiavitù sessuale con gli interventi a cura di Guendalina Di Sabatino che ha introdotto l’argomento, della consigliera di parità Beta Costantini, di Vincenzo Castelli,  Presidente della cooperativa On the Road, di Irene Giacobbe, di Oria Gargano, della Senatrice Marinucci, di Giovanni Timoteo, della prof. Laura Di Filippo mentre i saluti sono stati affidati alla vice presidente del Centro di cultura delle donne H. Arendt Anna Di Silvestre.

Un pomeriggio intenso, che ha dato a noi tutti modo di riflettere e crescere, di porci degli interrogativi e trovare delle risposte, un pomeriggio organizzato con passione, competenza e professionalità dalla presidente Guendalina Di Sabatino che da sempre propone a Teramo e non solo, momenti di grande civiltà, di spessore umano e sociale.

di Edda Migliori

29 Novembre 2019