Al settimo cielo Gaia Realini: la ragazza pescarese ha inseguito a lungo e centrato finalmente un bersaglio “tricolore” che le mancava nel suo palmares. Grazie a lei, l’Abruzzo entra per la prima volta di diritto nell’albo d’oro dei Campionati Italiani di Ciclocross: mai nessuna atleta abruzzese era riuscita a conquistare in ambito agonistico (categoria internazionale UCI) la maglia più ambita nel periodo invernale.
Tanto spettacolo e ottima riuscita della manifestazione tricolore disputata in tre giorni a Variano di Basiliano in Friuli Venezia Giulia (tra il 7 e il 9 gennaio), sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana,, targata DP66 Giant SMP del presidente Michele Bevilacqua e dalla Scuola Ciclismo Fuoristrada Mont di Bike con la preziosa collaborazione del GS Varianese ed il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, senza dimenticare l’esperienza e il supporto sul campo del neo cittì della nazionale italiana di ciclocross, friulano doc, Daniele Pontoni nella realizzazione del percorso.
In forza alla compagine lombarda della Selle Italia Guerciotti dallo scorso anno (con sede a Milano dei patron Paolo e Alessandro Guerciotti), ma solo per svolgere attività di livello nazionale ed internazionale tra autunno ed inverno, Gaia Realini è stata autrice di una condotta di gara senza sbavature andandosi a prendere la vittoria nella categoria donne under 23. Con il fiato sul collo dell’unica diretta inseguitrice Carlotta Borello (piemontese della DP66), uscita poi di scena nella lotta per le rimanenti posizioni sul podio, con disinvoltura la tenace crossista pescarese (21 anni da compiere a giugno) è riuscita a tagliare il traguardo in perfetta solitudine davanti alla valdostana Nicole Pesse (Guerciotti Development) e alla piemontese Nicole Fede (Team Rudy Project).
Una performance eclatante per Realini che ha chiuso al quinto posto assoluto in promiscuità con le donne élite (titolo tricolore vinto dalla bergamasca Silvia Persico della (FAS Airport Services) e totalizzato il giro più veloce nella propria categoria (10’20”, sesto miglior tempo in coabitazione con quelli fatti registrare dalle donne élite).
“Non ho parole per descrivere le emozioni di questa gara perché sono tanti anni che andavo alla caccia della maglia tricolore. Finalmente dopo tanti sacrifici sono contenta di essere riuscita a salire su quel gradino più alto del podio che tanto ho inseguito. Sono una ragazza che preferisce rimanere con i piedi per terra perché non è una maglia o una prestazione a cambiarmi la vita. Domani sarò la stessa ragazza degli altri giorni e cercherò di migliorarmi giorno dopo giorno” ha dichiarato a caldo la neo campionessa italiana che è di Pescara Colli, cresciuta ciclisticamente nella nostra regione facendo la trafila giovanile con gli Amici della Bici Junior e la Spelt Cycling-Team Masciarelli (molto legata all’omonima famiglia degli ex professionisti abruzzesi con il terzogenito Francesco che la segue negli allenamenti e nella preparazione), poi il salto tra le juniores con la Vallerbike in Toscana e dallo scorso anno con la Isolmant Premac Vittoria (squadra lombarda diretta dall’ex professionista Giovanni Fidanza) per le gare su strada dove si classificò quinta agli Europei Under 23 in Trentino (ma decisiva nel finale di corsa per la vittoria dell’azzurra Silvia Zanardi), nona al Campionato Italiano open (under 23 più élite) in Puglia e undicesima in classifica generale al Giro d’Italia Donne.
Per il quarto campionato italiano di ciclocross consecutivo, Gaia Realini è sempre sul podio: prima del trionfo a Variano di Basiliano, è stata protagonista nel 2019 all’Idroscalo di Milano (seconda dietro Letizia Motalli tra le juniores di secondo anno), nel 2020 a Schio (terza alle spalle di Francesca Baroni e Sara Casasola al primo anno tra le under 23) e nel 2021 a Lecce (seconda dietro Francesca Baroni tra le under 23 di secondo anno).
Credit fotografico Alessandro Billiani (Treviso Mtb)