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Tag Archives: Ovidio

Grazie a delle credenze popolari, la figura di Ovidio è diventata leggendaria, e se ne parla proprio nella puntata andata in onda ieri su Buongiorno Regione per Macchemito, il format a cura di Paolo Pacitti con riprese Rai di Sem Cipriani; come spiega lo scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Ovidio nacque nel ’43 a.C. nella Valle Peligna, trasferitosi a Roma abbandonò la carriera forense per dedicarsi interamente alla letteratura divenendo così il poeta dell’amore per antonomasia”.
 
Un successo il suo, interrotto bruscamente poiché fu mandato in esilio nell’attuale Romania per una causa ignota ma probabilmente grave visto che morì in terra straniera senza essere perdonato dall’Imperatore: “la figura di Ovidio poeta e mago costituisce uno degli esempi più emblematici del fenomeno noto come ‘evemerismo’;  – spiega il Professore di Letteratura Latina, Francesco Berardi – il termine viene da Evemero di Paro filosofo del III sec. a.C. fu il primo a spiegare che gli dei altro non sono che personaggi storici eccezionali a cui gli uomini hanno attribuito prerogative divine: la divinizzazione trae spunto dalla biografia del personaggio ed è per questo motivo che Ovidio cantore delle Metamorfosi e maestro del corteggiamento diventa un mago esperto di filtri d’amore”. 
 
Con il tempo Ovidio, nell’immaginario del popolo diventa un mago e le sue capacità erano legate ai contenuti delle sue opere letterarie infatti era ritenuto capace di creare potenti filtri amorosi e di mutare l’aspetto agli altri e a se stesso; a Sulmona (Aq) sono molti i luoghi che lo vedono protagonista come la fontana di Fonte d’Amore dove il poeta, di ritorno da Roma si intratteneva con Corinna, la donna cantata nelle sue liriche. Mentre il tempio di Ercole Curino sarebbe stata la sua villa costruita con le arti magiche, e custodirebbe il suo tesoro che potrà essere trovato solo alla fine del mondo; ma forse Celestino V è riuscito a trovarlo ed a costruirci l’Abbadia di Santo Spirito a Morrone che stupisce per il suo splendore.
 
Per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1265854834021480.
by Redazione
miti e delitti

Poesia latina e letteratura gialla. È questo il binomio ideato per la raccolta di racconti Miti e delitti (Lupi Editore).

L’insolito accostamento mira a unire passato e presente in un progetto editoriale ideato da Jacopo Lupi e curato da Andrea Del Castello.

Dopo l’esperienza positiva del festival Giallovidio nel 2018, nasce ora una collana della Lupi Editore.

Il progetto Giallovidio vuole dare continuità alle pubblicazioni “mystery” che allo stesso tempo rivolgono uno sguardo alla letteratura classica o in generale alla storia e alle peculiarità del territorio.

Oltre alla prefazione di Romano De Marco, uno degli autori più affermati del panorama italiano contemporaneo, la raccolta ospita 13 racconti di 13 scrittori che hanno rivisitato in chiave thriller e moderna i 13 miti delle Metamorfosi di Ovidio che nel 2017 Alessandro Monticelli e Claudio Pagone hanno rappresentato mediante un’istallazione artistica tra le arcate dell’acquedotto medioevale di Sulmona.

Due racconti di questa raccolta sono ambientati a Sulmona. Ci sono autori abruzzesi e autori di altre regioni, quali Emilia Romagna, Toscana, Marche, Molise e Campania.

Come afferma Del Castello nell’introduzione, l’ordine dei racconti si snoda lungo un percorso che a grandi linee parte dallo stile tipico del giallo contemporaneo (Marilù Oliva, Annavera Viva), e attraverso le penne della scrittura professionista (Daniela Casciola, Paolo Di Vincenzo), passando per nuove e più dure voci della narrativa (lo stesso Del Castello, Walter Miraldi, Jøn Mirko, Alessandra Cotoloni, Sara Ferri), arriva all’aulismo degli esperti della materia ovidiana (Simone Lupi, Raffaele Giannantonio) e delle poetesse prestate alla prosa (Michela Di Gregorio Zitella, Imma Telesforo).

“Si tratta di un percorso”, scrive il curatore, “che ci riporta idealmente alla poesia, la forma originaria delle Metamorfosi, come a chiudere un ciclo che comincia e finisce con il poeta di Sulmona, come a dimostrare che si vuole tornare a Ovidio, ma con uno sguardo costante al presente e al futuro. Accostare il genere thriller alla figura di Ovidio è stato un esperimento molto stimolante”, aggiunge Del Castello, “Abbiamo ricreato un mondo attuale attraverso gli schemi della cultura antica per dimostrare che le storie che raccontiamo sono universali così come lo era la mitologia. Credo che rivisitare le Metamorfosi in chiave moderna contribuisca a divulgare l’immagine di Ovidio e le sue opere”.

Sottolinea l’editore Jacopo Lupi:

Inauguriamo con questa pubblicazione la collana Giallovidio, che coniugherà il genere del mistero alla cultura classica e del territorio, ma con l’ambizione a divulgare le nostre storie oltre i confini abruzzesi.

Puntiamo a testi di qualità come appunto Miti e delitti, una raccolta con cui abbiamo voluto coinvolgere tanti autori di valore provenienti da diverse regioni, oltre che dall’Abruzzo.