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Sono solo 8 in tutta Italia, e sono solo due nel centrosud e tra di essi c’è il  Comune di Miglianico: il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile, ha deciso di premiare i Comuni d’Italia più virtuosi che si sono contraddistinti per interventi di riqualificazione energetica di alto profilo, per aver avviato iniziative di coinvolgimento dei giovani sui temi della sostenibilità e per aver messo in campo progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Oltre a Miglianico, nel centrosud ha ottenuto l’ambito riconoscimento la municipalità di Montoro (AV), mentre gli altri sei Comuni premiati sono stati Chiari (BS), Cimadolmo (TV), Collecchio (PR), Prato e Saluzzo (CN), oltre a Milano, menzione speciale per interventi di riqualificazione e iniziative nell’ambito della sostenibilità.

Un’iniziativa che vuole porsi non come un punto di arrivo per gli Enti locali premiati, bensì come un punto di partenza per le altre amministrazioni comunali che intendano seguire l’esempio virtuoso della riqualificazione energetica e della sostenibilità ambientale, grazie anche al sostegno del GSE.

I progetti portati a termine dai Comuni premiati hanno riguardato prevalentemente la trasformazione in NZEB (Nearly Zero Emission Building, edifici a emissioni quasi zero) di edifici pubblici (scuole, palestre, municipi, case popolari, centri polivalenti, ecc.) e la trasformazione delle città in realtà ecosostenibili, arricchendo le facciate e i tetti dei palazzi con spazi verdi.

L’ammontare degli incentivi in Conto Termico erogati dal GSE per sostenere i progetti di questi 8 Comuni è stato pari a oltre 9 milioni di euro.

“Questo riconoscimento – ha spiegato il sindaco, Fabio Adezio, che ha partecipato all’assemblea ANCI ritirando il premio – conferma la bontà della scelta operata ad inizio del mio primo mandato di puntare sull’efficienza energetica in tutti gli uffici pubblici dipendenti dal Comune: una strategia articolata che ci ha visto prendere la coraggiosa decisione di ricostruire ex novo il municipio, rendendolo un modello nazionale per il risparmio energetico. Ringrazio il supporto del GSE che promuove la sostenibilità ambientale e per l’aggiornamento dei nostri funzionari pubblici e dei liberi professionisti del settore. Miglianico continua ad essere un punto di riferimento regionale e nazionale per la capacità dimostrata di essere all’avanguardia sulla sostenibilità, sulla green economy, sul risparmio energetico”.

 

 

 

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Il 17 giugno del 1920 nasceva a Ripa Teatina Vincenzo Pizzica, figlio di Nicola ed Elisa Del Ciotto, agricoltori: dopo 100 anni, la comunità religiosa e civile di Miglianico, che ha servito per 55 anni, dal 1950 al 2005, come parroco, lo ricorda con affetto ed immutato amore, approssimandosi anche il quindicesimo anniversario (11 ottobre) della sua morte.

Per ricordare il parroco che ha cambiato profondamente il paese, con realizzazioni civili, sociali e religiose, la parrocchia di San Michele Arcangelo ha voluto dedicargli una santa messa solenne che domani alle ore 19.00 sarà celebrata dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, che celebrò i suoi funerali, insieme ai sacerdoti che ha in maniera speciale accompagnato nel loro cammino.

La celebrazione eucaristica, nel rispetto delle norme a tutela della salute imposte dalla pandemia, si svolgerà nella chiesa parrocchiale di San Rocco, ultimo e più grande dei progetti portati a termine da don Vincenzo Pizzica.

Il sacerdote, infatti, fin dal suo arrivo a Miglianico nel novembre del 1950 come economo parrocchiale e vicario cooperatore dell’anziano parroco don Francescopaolo Antonelli, fu protagonista di una lunga serie di iniziative per il suo popolo: dalla ricostituzione dell’Azione Cattolica alla costruzione della riproduzione della grotta di Lourdes, dalla creazione della Cantina Sociale, sia come cooperativa agricola sia come costruzione fisica della torre vinaria, alla ripresa delle attività sociali della Miglianico Calcio (era lui stesso in campo a svolgere il test per i calciatori che sarebbero stati ammessi in squadra), dall’ampliamento della chiesa parrocchiale con la costruzione della cripta di San Pantaleone all’ideazione, progettazione e costruzione delle chiese di San Pantaleone alle Piane e di San Rocco, alla casa in montagna, a Mirastelle, per le colonie dei giovani e dei ragazzi, dall’impulso dato ad associazioni culturali e teatrali al lavoro di realizzazione del coro parrocchiale, oggi tra i più apprezzati dell’arcidiocesi.

Una lunga serie di iniziative che ha modificato lo skyline del paese e che ha meritato a don Vincenzo anche l’intitolazione di una strada che attraversa due tra le sue opere più importanti, la Cantina Sociale e il campo sportivo, congiungendosi al PalaMiglianico, tra l’attuale via San Giacomo e la Strada Provinciale 16 che unisce Miglianico a Ripa Teatina e Chieti.

Dopo la santa messa, i partecipanti scenderanno nell’auditorium parrocchiale, a lui intitolato, per un video ricordo, realizzato dall’Azione Cattolica di Miglianico, con fotografie e filmati giunti da tutti i parrocchiani, e per l’ufficializzazione dell’intitolazione della strada da parte del sindaco, Fabio Adezio.

Per permettere a tutti di seguire i due momenti della celebrazione, essi saranno trasmessi via streaming sulla pagina Facebook pubblica, quindi raggiungibile anche a chi non è iscritto al social network dell’Azione Cattolica di Miglianico, all’indirizzo https://www.facebook.com/AzioneCattolicaMiglianico/

«Quella del 17 giugno – spiega il parroco, don Gilberto Ruzzi – non è una messa di suffragio, ma un ringraziamento di tutta la comunità per aver avuto la presenza paterna per ben 55 anni di don Vincenzo, che ha segnato la vita di un intero paese, contribuendo a far progredire la comunità ecclesiale e quella civile. La sua figura è ancora ben presente non solo sulle pietre delle tante realizzazioni ma soprattutto nei cuori dei parrocchiani».

«Per tutti i miglianichesi – aggiunge il sindaco Fabio Adezio – don Vincenzo è una figura monumentale che ha significato vicinanza, cura, attenzione, amore: tutti coloro che lo hanno conosciuto sanno quanto il suo esempio e il suo insegnamento siano stati fondamentali per la crescita umana e spirituale. Io stesso sono una delle sue “canaglie”, come chiamava noi ragazzi di parrocchia quando facevamo qualche monelleria e come ci continuava a chiamare anche da adulti. Avergli intitolato una strada è poca cosa per tutto quello che ha fatto per noi, ma contribuirà ad eternare il suo nome che non potrà mai essere disgiunto da quello di Miglianico».

by Redazione
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Hanno assemblato 160 metri di tessuto, 840 metri di elastico per un filato totale di 8,5 km: è questo il lavoro fatto in casa da artigiani e donne di Miglianico per garantire alla popolazione circa 2.800 mascherine pronte all’uso e ad essere distribuite gratuitamente ai cittadini per il tramite della Protezione Civile del Comune.

La regia di questo encomiabile progetto è dei coniugi Melita Tropea ed Enio Rosa, titolari di una bottega artigiana di filatura in paese, che hanno coordinato la realizzazione delle mascherine: la fornitura del tessuto da parte di Michele Marcellan, il taglio eseguito da C.A.T.T. nella persona di Dario Di Rienzo, il posizionamento degli elastici e la cucitura definitiva della mascherina effettuate direttamente nella propria abitazione dalle “uncinettine” Amelia Paolini, Anna Berardocco, Anna Maria Petrongolo, Donatella Sallustio, Emilia Marini, Ester Pronio, Felicetta Cipollone, Ivana Catena, Lidia Palladinetti, Lilia Altobelli, Loredana Papponetti, Maria Marini, Patrizia Candeloro, Olivia Sarra. 100 mascherine sono state inoltre confezionate e donate da Francesca Di Mascio, sarta.

Finita la fase della realizzazione restavano il lavaggio e la sterilizzazione, che sono stati effettuati da Fabiola De Lutiis, nella lavanderia di cui è titolare al centro del paese. Tutto è stato fatto gratuitamente, con passione ed amore per la propria comunità.

Le mascherine in questo fine settimana saranno imbustate una ad una e saranno pronte ad essere consegnate dalla Protezione Civile direttamente a casa delle persone che ne faranno richiesta.

creazione mascherine a Miglianico

“Che Miglianico fosse un paese dalle grandi risorse solidali – ha spiegato il sindaco, Fabio Adezio – lo sapevamo già un po’ tutti e lo abbiamo dimostrato in numerosi contesti, sia lieti, sia più tristi, come il terremoto di Amatrice o la terribile emergenza neve del 2017, ma ora questo gesto spontaneo e generoso, che è venuto dal cuore di miglianichesi che hanno attenzione per la salute dei propri concittadini, è una riprova di grande sensibilità. Anche se le mascherine così realizzate non sono classificabili come “dispositivo di protezione individuale”, esse saranno utili a ridurre il rischio del contagio, ponendo un ostacolo maggiore al coronavirus nella sua diffusione, se utilizzate da tutti nelle poche occasioni in cui è indispensabile uscire di casa. Ricordo a tutti che la migliore prevenzione è rimanere in casa e seguire tutte le disposizioni normative. Finora i miei concittadini si sono dimostrati ligi alle regole e pronti ad affrontare i disagi di una così lunga quarantena. La nostra Protezione Civile si sta adoperando in maniera encomiabile per alleviare le difficoltà di molti, anche con la distribuzione domiciliare della spesa e dei farmaci: mi solleva constatare come negli ultimi giorni siano stati tanti i concittadini, specie giovani, a rendersi disponibili ad entrare in questa organizzazione che sta coordinando con immenso sforzo tutta la macchina dei controlli e degli aiuti. Sono orgoglioso di essere il Sindaco di questo paese dalle risorse immense, che sa stringersi insieme per superare le avversità ed essere solidale e generoso. Uniti ce la faremo”.

 

by Redazione