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Tag Archives: gabriele d’annunzio

pescara

Il brindisi del Poeta astemio, dedicato a Gabriele d’Annunzio, è il titolo del libro di Enrico Di Carlo e Luca Bonacini, che verrà presentato a Pescara, venerdì 18 alle ore 16,30, nelle Salette Dannunziane del Ritrovo del Parrozzo (zona Stadio).

D’Annunzio non fu astemio come invece volle sempre far credere pur di rimanere coerente alla sua immagine di esteta.

Il poeta fu, al contrario, un raffinato conoscitore di vini e di liquori come raccontano i due autori nella recente pubblicazione edita da Verdone editore, con la postfazione firmata da Andrea Grignaffini.

Il lavoro mette in luce un rapporto quanto mai contraddittorio tra lo scrittore e l’alcol. Bevitore di acqua purissima (prediligeva quella minerale) in banchetti ufficiali, mostrava familiarità con vini e champagne in occasioni mondane e private, magari in compagnia di qualche donna. I vini li decanta, li storicizza, li contestualizza, li rende protagonisti di vicende personali e di famose pagine letterarie.

Il Poeta si definisce astemio, anzi acquatile, come scrive nella prefazione a Osteria, la prima guida enogastronomica italiana, del giornalista tedesco Hans Barth (1910).

I vini italiani raccontati e forse bevuti da d’Annunzio, comprendono dodici regioni, sicuramente il meglio della produzione enologica del tempo. Si va dal Barolo al Moscato, dal Chianti al Soave, dal Nepente d’Oliena al Capri Bianco, passando naturalmente per il Montepulciano del suo Abruzzo.

Per la prima volta vengono studiate le marche conservate nella cantina del Vittoriale, poco prima della morte avvenuta il primo marzo del 1938. Sono 295 bottiglie di qualità elevatissima e con costi che anche allora erano proibitivi; un vero e proprio tesoretto a conferma dell’elevato tenore di vita dell’anziano scrittore.

Tra le altre curiosità del libro, si segnalano la denominazione acquarzente, in sostituzione del francese cognac, la scelta di chiamare molovin un liquore da lui inventato, e i carteggi con celebri produttori e ristoratori dai quali si faceva inviare casse di vino pregiato, magari in cambio di una sua fotografia con dedica.

Enrico Di Carlo è nato a Chieti nel 1960. Dopo la laurea in lettere ha conseguito due Dottorati di ricerca. È bibliotecario all’Università di Teramo e svolge attività di giornalista-pubblicista. È Deputato di Storia Patria negli Abruzzi. I suoi studi vertono prevalentemente sulla cultura abruzzese dell’Ottocento e del Novecento, e su Gabriele d’Annunzio.

Luca Bonacini è nato a Modena nel 1966. Scrive di travel, wellness, food, wine, per QN Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, James Magazine, Gambero Rosso, Liveln Golf & Style, Scatti di Gusto, ADV, esplorando le possibili connessioni tra enogastronomia, letteratura e cinema. È collaboratore per le Guide del Gambero Rosso e docente di eno-food.

giulianova

Con una cerimonia sobria, nel rispetto delle normative anti Covid, l’amministrazione comunale e l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon hanno ricordato due giuliesi che seguirono il poeta Gabriele D’Annunzio a Fiume.

Proprio il 24 dicembre 1920 (Natale di Sangue), le truppe regolari italiane, iniziarono i combattimenti contro i legionari fiumani (25 miliziani morti e 5 soldati regolari). Grazie alla ricerche del delegato provinciale dell’Istituto, Walter De Berardinis, la città di Giulianova può ricordare tra i suoi concittadini due legionari fiumani: Gaetano Montini e Flaviano Iaconi. Alla cerimonia in sala consiliare erano presenti: Jwan Costantini, Sindaco di Giulianova; Lidia Albani, Vicesindaco e delegato per i rapporti con il mondo dell’associazionismo combattentistico e d’arma; Paolo Vasanella, Presidente del Consiglio comunale e Sirio Maria Pomante, direttore del Polo Museale Civico.

Il curatore dell’evento storico-patriottico, De Berardinis, ha portato i saluti istituzionali degli enti che hanno patrocinato l’evento: Fondazione Il Vittoriale degli Italiani; Donatella Bracali, referente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume e Società di Studi Fiumani; e dell’attore Roberto di Donato che parteciperà agli eventi in programma nella primavera del 2022: convegno su Fiume e i legionari, collocazione definitiva della targa al cimitero monumentale e mostra dei documenti dei due legionari giuliesi.

Gaetano Montini era nato a Giulianova il 28 febbraio 1900 in Via Marina, dal 39enne Vincenzo (impiegato ferroviario) e Assunta Marchionni. L’8 aprile 1918, nel distretto militare di Teramo, viene giudicato idoneo al servizio di leva e il 12 aprile viene arruolato nel 81° Reggimento Fanteria – Brigata Torino ed inviato al fronte (Prima Guerra Mondiale) il 29 giugno 1918. Entra, il 1 luglio, nei reparti d’assalto (Arditi).

Viene congedato il 1 marzo 1919 al termine della Grande Guerra. Dopo la famosa frase di Gabriele D’Annunzio, “Vittoria nostra, non sarai mutilata”, pubblicata sulle colonne del Corriere della Sera (24 Ottobre 1918), il Montini si unisce ai legionari fiumani (uno dei circa 2500 uomini che seguiranno D’annunzio) il 15 luglio 1919 e fino al 28 dicembre 1920. Rientrato in patria verrà denunciato dal Tribunale Militare di Trieste per diserzione. Il 30 giugno 1921 arriverà la sentenza di non luogo a procedere. L’11 luglio 1926, a Giulianova, sposerà Gloria Capriotti (originaria di Montepagano). Di professione muratore, viveva con la moglie e i suoi tre figli in Piazza Principe Amedeo di Piemonte (oggi Piazza Fosse Ardeatine). Morirà a Teramo il 9 ottobre 1945.

Flaviano Iaconi, nasce a Giulianova il 3 marzo 1902 in Via della Rocca, dal 41enne Giovanni (negoziante) e Annantonia Parroni (originaria di Montone). Giovane studente, il 15 novembre 1919, si unisce alle milizie come volontario della Legione “Bianca-San Michele” – Brigata “Regina” fino al 3 gennaio 1921 (dopo il “Natale di Sangue”. Rientrato in patria, viene chiamato dal distretto di Teramo per essere giudicato idoneo al servizio di leva il 17 ottobre 1921. Viene arruolato il 23 dicembre nel 12° reggimento fanteria, per poi essere congedato il 3 marzo 1923. Il 19 dicembre 1925 si unisce in matrimonio con Venere Di Sabatino.

Tra il 1935-36 parteciperà alla Guerra in Africa Orientale. Di professione messo comunale, viveva nella parte alta della città con la moglie e 7 figli. Morirà a Giulianova il 14 agosto 1978.

Luigi Albore Mascia

“Considero questo grande onore come attribuito a tutti ed a ciascun cittadino di Pescara”: con queste parole l’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità, Luigi Albore Mascia, ha accolto il riconoscimento della cittadinanza onoraria di Gardone Riviera nel corso di una cerimonia che si è svolta questa mattina nella sala del Consiglio comunale del Comune lombardo.

Una cerimonia intensa, che lega a doppio filo due comunità nel nome di Gabriele d’Annunzio che a Pescara è nato e a Gardone ha trovato il suo rifugio.

Negli anni in cui è stato sindaco di Pescara Albore Mascia  ha contribuito a riallacciare il legame tra la città e le memorie dannunziane, anche attraverso il rapporto costruito con il direttore del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri. Quelle memorie oggi sono parte integrante della programmazione culturale di Pescara, attraverso mostre, convegni e spettacoli.

“Immagino, allora, – ha concluso l’assessore Albore Mascia – quanto sia auspicabile una collaborazione culturale non più episodica,   uno scambio umano finalmente stabile e  ricorrente tra le nostre due realtà cittadine,   nel nome di quella conoscenza,   di quell’amore per il Vate che rappresenta la  nostra  comune   cifra   distintiva”.

Il sindaco di Gardone, Andrea Cipani, ha voluto ricordare come il gemellaggio tra le due città sia nato per iniziativa del sindaco Carlo Pace, per poi riprendere vigore con le iniziative intraprese proprio da Luigi Albore Mascia, che ha stabilito con la città lombarda e il Vittoriale un fortissimo rapporto umano.

Un sodalizio, che, come ha ribadito il primo cittadino pescarese, Carlo Masci, proseguirà con intensità anche nei prossimi anni.

Per consolidare ulteriormente le relazioni istituzionali, l’amministrazione comunale di Gardone Riviera ha voluto dedicare alla Città di Pescara il giardino antistante il palazzo municipale: un’area verde che, da oggi, sarà il simbolo di una vitale crescita culturale di due luoghi uniti dalla storia e dall’arte di Gabriele d’Annunzio.

by Redazione
gabriele d'annunzio

Si svolgerà giovedì 24 a Chieti, nell’Auditorium Le Crocelle, in via dei Crociferi 1, con inizio alle ore 18, lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, la memoria del sentimento popolare tratto da un’idea di Enrico Di Carlo.

L’evento è organizzato dall’associazione Noi del G. B. Vico. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti.

Enrico Di Carlo (voce narrante) e Alessio Tessitore (che legge d’Annunzio), accompagnati da Fabio D’Orazio alla fisarmonica, ripropongono il rapporto dello scrittore con l’Abruzzo.

Rapporto, che negli anni, si è sempre più sviluppato attraverso un indissolubile cordone ombelicale.

Mediante la lettura di brani letterari, poetici, ma anche intimamente biografici, emerge un d’Annunzio diverso, ben lontano dall’immagine del superuomo, del poeta-soldato, dell’esteta.

Lettere affettuosissime scritte alle compagne del momento, o effervescenti sonetti dialettali inviati agli amici corregionali, mettono in luce un legame ancestrale, profondo, che fino alla morte sempre più ha unito d’Annunzio alla propria casa, alla propria madre, alla propria terra.

A fare da filo conduttore a questo indissolubile rapporto con la regione, sono i cibi; i sapori della cucina di mamma rappresentano per lui i sapori dell’Abruzzo.

Il parrozzo, la porchetta, i maccheroni con le vongole, il cacio pecorino, si trasformano in altrettanti ritorni della memoria all’infanzia e alla gioventù.

Anche il d’Annunzio astemio diventa così occasione per raccontare di storie condivise goliardicamente con gli amici del tempo, e sublimate nella memorabile prefazione al libro del tedesco Hans Barth, Osteria. Guida spirituale delle osterie italiane da Verona a Capri, considerato la prima guida enogastronomica italiana.

D’Annunzio ha saputo collocare l’Abruzzo non soltanto al centro della sua vita, ma anche di una produzione letteraria tra le più vibranti, creando, nel contempo, insieme ad altri artisti (tra i quali emerge la figura del pittore Francesco Paolo Michetti), un forte interesse nei confronti della regione da parte di intellettuali italiani e stranieri del tempo.

La serata è dedicata al professor Filippo Canci, apprezzato docente di materie letterarie presso i Licei teatini, dal “G. B. Vico” al “Masci”, scomparso lo scorso 29 maggio.

A conclusione dello spettacolo, l’Associazione “Noi del G.B. Vico”, in collaborazione con la Casina dei Tigli, ha organizzato una Cena dannunziana.

La partecipazione all’evento è facoltativa e a pagamento, previa prenotazione. Il menu proposto è stato appositamente selezionato seguendo le preferenze culinarie del Vate.

 

by Alessandra Renzetti
aeroporto d'Abruzzo

Intitolare l’aeroporto d’Abruzzo al Vate: è questa la proposta lanciata da Confcommercio Pescara in occasione delle celebrazioni dell’impresa di Fiume dedicate al poeta.

Una proposta in realtà già fatta ma che l’associazione e il suo presidente Franco Danelli rilanciano:

Avevamo già lanciato la proposta di intitolare l’Aeroporto d’Abruzzo a Gabriele D’Annunzio in occasione della celebrazione del centenario del volo del Vate su Vienna.

Ora cogliamo l’occasione offerta dalla settimana celebrativa dell’impresa di Fiume per riproporre alle forze politiche regionali la nostra idea che nasce dalla considerazione che Gabriele D’Annunzio è una delle principali figure della letteratura del Novecento, la cui notorietà supera i confini nazionali, ma al contempo il suo nome è indissolubilmente legato agli aerei e alla sua passione per i voli.

Crediamo quindi che sulla falsariga di quanto fatto da altri Aeroporti italiani, citiamo per tutti il Giuseppe Verdi di Parma e il Federico Fellini di Rimini, sarebbe importante legare il nome di un grande personaggio che identifica nel mondo il nostro territorio allo scalo aereo di Pescara.

La prassi di intitolare la maggior parte degli Aeroporti a nomi rappresentativi del territorio in cui insistono nasce proprio dall’opportunità di rafforzare il legame di una destinazione turistica con quella di una personalità di quella terra nota a livello internazionale.

Le celebrazioni in atto in questi giorni hanno dato ulteriore slancio ad un’idea che avevamo da tempo e che ci auguriamo possa essere avallata dalle istituzioni competenti.

In occasione del Centenario dell’ingresso a Fiume di Gabriele d’Annunzio, l’associazione Fly Story proporrà giovedì 12 settembre un singolare volo che partirà da Pescara e atterrerà nella città di Fiume. Un’iniziativa questa che i “piloti di cultura” dell’associazione pescarese hanno ideato per portare un messaggio importante a Fiume e in tutta Italia: “Cultura nostra non sarai mutilata, in risposta a quanti vogliono stralciare dalla nostra storia l’arte, la poesia e le capacità uniche ed irripetibili del nostro Gabriele d’Annunzio. Il volo partirà dall’Aeroporto d’Abruzzo alle ore 11.00 ma i piloti, insieme ad un attore che interpreterà il Vate, saranno a disposizione degli organi di stampa per foto e interviste dalle 10.00, sempre all’Aeroporto.

Locandina

Una volta partiti, gli arerei lanceranno su Pescara volantini in ricordo del Centenario e con frasi storiche di d’Annunzio e un volantino affidato a Fly Story dalla Regione Abruzzo. Atterrati a Fiume, i piloti saranno accolti dalla comunità degli italiani del posto che oggi conta circa tremila persone e insieme si recheranno al Palazzo del Governo da dove il Vate parlò al popolo.

Inoltre i piloti di Fly Story porteranno nella città croata  un ulteriore messaggio, ovvero una lettera scritta dal sindaco di Pescara Carlo Masci, su proposta dell’associazione, rivolta alla comunità degli italiani di Fiume.

Eugenio Sirolli, Giuseppe Failla, Fiore Ambrogio, Mar Ambrogio, Paolo Caldarale, Stefano Bragato, Edoardo Cappa , Luigi Angelino, Marco Di Lorenzo e Sandro Deambrosis: questi i piloti  che partiranno alla volta della città croata per ricordare la culla culturale che divenne Fiume negli anni di d’Annunzio. Il volo è una manifestazione che ha la finalità di essere vicino ai tanti Italiani di Fiume e a coloro  che, in seguito, dovettero abbandonare quei luoghi ma è anche un modo per ricordare uomini e  piloti che seguirono il grande poeta in quell’avventura (Locatelli, Censi, Granzarolo, Casagrande, Cabruna, Caiero, Carminiani,  Bini, Ancillotto, Ferri, Scaffidi e Keller)  che lanciarono sul cielo di Fiume il messaggio che Fly Story giovedì rilancerà su Pescara: “A Gabriele d’Annunzio, la vostra ala vi segue ovunque”.

“Un raid aereo con il quale non si intende rivendicare i territori oggi croati, sarebbe anacronistico – spiega il presidente di Fly Story Eugenio Sirolli – ma si vuole mantenere vivo e indelebile il ricordo di quella culla culturale, intrisa di italianità, dalla quale nacquero idee e novità arrivate a noi solo molto tempo dopo.  Si ricordano il sacrificio di tanti italiani di quelle terre, degli esuli e le giornate spese dal nostro Poeta per evitare quello che purtroppo accadde, ovvero la ‘vittoria mutilata’”.

Non è di certo la prima volta che Fly Story, associazione culturale di artisti, piloti e uomini di cultura,  compie questi raid storici, ogni anno infatti i piloti dell’associazione portano d’Annunzio e l’Abruzzo nel mondo ininterrottamente dal 1998. Sono stati gli unici peraltro a volare realmente sul cielo di Vienna nel 2018 e saranno gli unici a volare giovedì su Fiume.

“In tutti questi eventi – commenta il presidente di Fly Story – abbiamo portato con noi artisti e uomini di cultura che hanno contribuito a far conoscere al mondo la genialità di d’Annunzio, sensibilizzando il grande pubblico alla storia dell’aeronautica italiana ma, soprattutto, alla poesia del volo dannunziano”.

  “Abbiamo sottolineato – aggiunge – le radici dell’illustre poeta, facendo conoscere meglio anche le tradizioni e i luoghi d’Abruzzo e d’Italia descritti nelle sue opere. Nel 2019-2020 lavoreremo ai prossimi due Centenari storicamente legati fra loro: quello della Reggenza Fiumana di Gabriele D’Annunzio, nel 2019, e il Centenario del Volo Roma-Tokyo, nel 2020“.

Tuttavia le manifestazioni Fly Story per il Centenario della Reggenza Fiumana sono già iniziate  il 16 marzo, con una mostra a Casale Monferrato e un convegno a Roma; continueranno poi in altre città italiane e a Fiume. Non mancherà il coinvolgimento di Pescara, città natale del poeta e storicamente legata alla città croata, un legame saldo rappresentato peraltro dal monumento al “Siluro alato” di d’Annunzio,  che ha origini fiumane, realizzato  su  iniziativa del Rotary e Fly Story dall’artista Abele Vadacca e collocato all’inizio della via Tiburtina a Pescara.