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Tag Archives: Fondazione Malvina Menegaz

AbruzzOnline

L’Abruzzo raccontato attraverso i percorsi del suo patrimonio culturale: strade battute e sentieri sconosciuti si incrociano in un viaggio in sei tappe che la Fondazione Genti d’Abruzzo ha organizzato sul web.

Un lavoro di divulgazione che accompagnerà la prossima riapertura, sempre per appuntamento e nel rispetto delle regole anti Covid, dei musei.

“Il ritorno dell’Abruzzo in zona gialla ci dà la possibilità di avere di nuovo visitatori per le nostre collezioni – sottolinea la direttrice della Fondazione, Letizia Lizza –  ma esclude ancora la ripresa delle attività di divulgazione in presenza: niente corsi, niente eventi, niente collaborazione con le scuole. Abbiamo quindi deciso di continuare a lavorare utilizzando le possibilità offerte dal web. Utilizzando la piattaforma Google Meet abbiamo quindi programmato un calendario di iniziative, che proponiamo in un unico pacchetto”.

Il progetto si chiama AbruzzOnline ed offre ai visitatori virtuali la possibilità di conoscere e approfondire le tematiche legate al territorio e alle sue espressioni artistiche sotto la guida di due esperti di didattica, Serena D’Orazio e Christian Dolente.

Appuntamenti domenicali, della durata di un’ora, con inizio alle 17,30:

  • 7 febbraio: Il culto di San Michele in Abruzzo,
  • 14 febbraio: Escher e l’Abruzzo: un sogno inciso,
  • 21 febbraio:  Castelli e torri d’avvistamento da vertigini,
  • 28 febbraio: Arte e cultura sulla via del Tratturo Magno,
  • 7 marzo: Vi racconto le opere dei Cascella,
  • 14 marzo: Aielli e la Street Art

“I musei sono rimasti chiusi, ma non abbiamo mai smesso di lavorare – ricorda il presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo, Emilio Della Cagna – L’attività di catalogazione e conservazione non si è mai fermata, così come quella di divulgazione che abbiamo spostato sul web. L’emergenza sanitaria sta cambiando molte cose, anche l’approccio con la cultura e con gli eventi e noi stiamo cercando di interpretare questo cambiamento senza essere costretti ad inseguire le novità”.

Il programma proposto guarda ad alcuni aspetti particolari del territorio, trasformandoli in esperienze culturali da vivere in maniera innovativa, anche come spunti da approfondire a seconda dell’interesse personale.

“La nostra attività è sempre fortemente legata al territorio – conclude il vice presidente della Fondazione, Luigi Di Alberti – La divulgazione e la formazione sono due pilastri fondamentali del nostro programma, perché attraverso la formazione di un pubblico consapevole l’arte diventa la spina dorsale di ogni progetto che guarda al futuro. La cultura è lavoro, turismo, economia, promozione per una città ambiziosa come Pescara. Non dobbiamo mai dimenticarlo”.

Sarà possibile iscriversi agli appuntamenti di AbruzzOnline fino a venerdì 5 febbraio.

Per info e prenotazioni è possibile contattare la segreteria didattica della Fondazione Genti d’Abruzzo con mail a didattica@gentidabruzzo.it o chiamando il numero 393 9374212, il mercoledì ed il venerdì dalle 9.30 alle 12.30.

by francesca

Dopo quattro fine settimana dedicati anche alla musica, alla letteratura, all’enogastronomia, Castelbasso 2019 si concentra sul proprio core-business: l’arte contemporanea. 

Fino a domenica 1° settembre, infatti, la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, propone una storia d’intrecci meravigliosi dal titolo suggestivo: Sul filo dell’immagine – Trame dell’arazzo contemporaneo, a cura di Simone Ciglia.

La mostra a palazzo De Sanctis (dal martedì alla domenica dalle 19 a mezzanotte) offre una riflessione sulle possibilità contemporanee dell’arazzo, partendo da un’esperienza d’eccellenza legata al territorio. L’esposizione presenta un’importante selezione di opere prodotte dalla manifattura dell’Arazzeria Pennese, attiva dagli anni Sessanta del Novecento con il coinvolgimento di alcuni fra i maggiori artisti dell’epoca (fra questi, Afro, Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi). A questo nucleo di opere storiche si accompagna una scelta di arazzi di autori contemporanei (come Mario Costantini, Enzo Cucchi, Alberto Di Fabio, Piero Dorazio, Ugo La Pietra, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Mauro Reggiani, Giuseppe Stampone, Marco Tirelli, Costas Varotsos, Luigi Veronesi), che testimoniano della rinnovata attenzione di cui questa tecnica ha goduto nella più recente produzione artistica internazionale. 

Nell’ambito della mostra viene presentata per la prima volta al pubblico italiano la nuova opera Retina di Stefano Arienti composta da tre arazzi realizzati nel contesto di una residenza dell’artista nei laboratori dell’Arazzeria Pennese di Penne tra il 2018 e il 2019. Si tratta di un lavoro importante anche da un punto di vista socioeconomico in quanto recupera il rapporto con le eccellenze artigianali che l’Abruzzo può vantare a livello internazionale e che apre spiragli impensabili alla promozione della regione nel mondo. I tre arazzi di Arienti ritraggono tre soggetti, tratti da fotografie realizzate dall’artista: il pavimento del museo Batha di Fes (Marocco), e altri due direttamente riferiti a ricchezze abruzzesi: una coperta fatta a mano in una camera dell’albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio, e un paesaggio montano, un dettaglio di Campo Imperatore.

Il progetto ha già avuto un battesimo europeo: è stato infatti presentato, in anteprima mondiale all’Istituto italiano di cultura di Barcellona dal 20 giugno al 14 luglio scorso. L’ente si è classificato al secondo posto nell’edizione 2018 del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. Gli arazzi, dopo l’esposizione nella capitale catalana e a Castelbasso, entreranno a far parte della Collezione permanente del Museo MAXXI di Roma.

Palazzo Clemente (sempre fino al 1° settembre, dal martedì alla domenica dalle 19 a mezzanotte), ospita Sarà presente l’artista #1 Stefano Arienti, a cura di Simone Ciglia. Con questo progetto la Fondazione Malvina Menegaz invita un artista a conoscere, per poi riallestire, la propria Collezione permanente. Per la seconda edizione, Stefano Arienti ha deciso di incentrare il proprio intervento sul tema dell’identità attraverso la figura, scegliendo un ampio nucleo della Collezione Fondazione Menegaz, con opere che spaziano dalla pittura fino alla fotografia, realizzate sia da maestri già storicizzati che da artisti di nuova generazione, presentate in dialogo con i propri lavori: suggestioni tratte dall’immaginario di massa, la storia dell’arte e del design, la quotidianità, esplorando l’idea di figura attraverso una molteplicità di soluzioni tecniche sperimentali. L’artista ha ideato per le sale di palazzo Clemente un allestimento denso e variegato, che dirotta in senso contemporaneo l’antica idea di quadreria. 

Anche i laboratori didattici per bambini da 5 a 11 anni, a cura di Giulia Vallese, sono dedicati agli arazzi. Se Stefano Arienti è un artista che ama giocare con l’arte tagliando, cancellando, piegando poster, giornali, locandine, come lui i piccoli partecipanti a Eccomi qui! (ancora due appuntamenti disponibili: mercoledì 21 e mercoledì 28 agosto, dalle 18 alle 19,30), si divertiranno a dare nuova forma all’identità dell’immagine per scoprire un po’ di più del mondo che abbiamo dentro e di quello che ci circonda.

Con Intrecciamo le storie, invece, i partecipanti al laboratorio (ancora due appuntamenti disponibili: giovedì 22 e giovedì 29 agosto, dalle 18 alle 19,30), avranno l’opportunità di fare un viaggio tra fili, trame e colori, per comprendere le storie delle opere e tesserne di nuove.

 A questi si aggiungono le visite guidate per adulti, dal titolo Trame: il tema dell’identità sarà il filo conduttore all’interno dei due percorsi espositivi. 

 

Con il patrocinio e il contributo di: 

Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo), 

Regione Abruzzo, 

Provincia di Teramo, 

Comune di Castellalto,

Consorzio dei Comuni B.i.m., 

Camera di commercio di Teramo, 

Fondazione Tercas. 

 

Sponsor:

Falone Costruzioni

Banca Intesa.

 

INFO

Orari: martedì – domenica, 19-24 (aperto lunedì 12 agosto)

Ingresso (valido per entrambe le mostre): 8€, ridotto 6€, gratuito per i bambini fino a 6 anni

Prevendite per i concerti su circuito e punti vendita Liveticket – www.liveticket.it

tel. 0861.508000 – info@fondazionemenegaz.itwww.fondazionemenegaz.it 

 

PROGRAMMA 

 

ARTE – FINO AL 1° SETTEMBRE

Sul filo dell’immagine – Trame dell’arazzo contemporaneo / a cura di Simone Ciglia

Palazzo De Sanctis, dal martedì alla domenica, dalle 19 alle 24

Sarà presente l’artista – #1 STEFANO ARIENTI / a cura di Simone Ciglia

Palazzo Clemente, dal martedì alla domenica, dalle 19 alle 24

Ingresso unico per entrambe le mostre 8 €

 

Eccomi qui!

Laboratorio didattico per bambini dai 5 agli 11 anni

Tutti i mercoledì fino al 28 agosto, dalle 18 alle 19.30

Intrecciamo le storie

Laboratorio didattico per bambini dai 5 agli 11 anni

Tutti i giovedì fino al 29 agosto, dalle 18 alle 19.30

Presenza di un accompagnatore facoltativa. 

Ingresso 5 € (all’eventuale accompagnatore è richiesto il biglietto d’ingresso).

 

Trame

Visite guidate per adulti

II tema dell’identità sarà il filo conduttore all’interno dei due percorsi espositivi.

Attività gratuita con biglietto d’ingresso

by Redazione

Castelbasso 2019, propone, dal 21 luglio al 1° settembre, una storia d’intrecci meravigliosi dal titolo suggestivo: Sul filo dell’immagine – Trame dell’arazzo contemporaneo, a cura di Simone Ciglia.

La mostra a palazzo De Sanctis (dal martedì alla domenica dalle 19 a mezzanotte) offre una riflessione sulle possibilità contemporanee dell’arazzo, partendo da un’esperienza d’eccellenza legata al territorio. L’esposizione presenta un’importante selezione di opere prodotte dalla manifattura dell’Arazzeria Pennese, attiva dagli anni Sessanta del Novecento con il coinvolgimento di alcuni fra i maggiori artisti dell’epoca (fra questi, Afro, Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi). A questo nucleo di opere storiche si accompagna una scelta di arazzi di autori contemporanei (come Mario Costantini, Enzo Cucchi, Alberto Di Fabio, Piero Dorazio, Ugo La Pietra, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Mauro Reggiani, Giuseppe Stampone, Marco Tirelli, Costas Varotsos, Luigi Veronesi), che testimoniano della rinnovata attenzione di cui questa tecnica ha goduto nella più recente produzione artistica internazionale. 

Nell’ambito della mostra sarà presentata per la prima volta al pubblico italiano la nuova opera Retina di Stefano Arienti composta da tre arazzi realizzati nel contesto di una residenza dell’artista nei laboratori dell’Arazzeria Pennese di Penne tra il 2018 e il 2019.

Il progetto ha già avuto un battesimo europeo, è stato infatti presentato in anteprima mondiale all’Istituto italiano di cultura di Barcellona. L’ente presieduto da Osvaldo Menegaz, si è classificato al secondo posto nell’edizione 2018 del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. I tre arazzi, dopo l’esposizione nella capitale catalana e a Castelbasso, entreranno a far parte della Collezione permanente del Museo MAXXI di Roma.

Palazzo Clemente (nello stesso periodo e con gli stessi orari), a cura di Simone Ciglia, ospita Sarà presente l’artista #1 Stefano Arienti. Con questo progetto la Fondazione Malvina Menegaz invita un artista a conoscere, per poi riallestire, la propria Collezione permanente. Per la seconda edizione, Stefano Arienti ha deciso di incentrare il proprio intervento sul tema dell’identità attraverso la figura, scegliendo un ampio nucleo della Collezione Fondazione Menegaz, con opere che spaziano dalla pittura fino alla fotografia, realizzate sia da maestri già storicizzati che da artisti di nuova generazione, presentate in dialogo con i propri lavori: suggestioni tratte dall’immaginario di massa, la storia dell’arte e del design, la quotidianità, esplorando l’idea di figura attraverso una molteplicità di soluzioni tecniche sperimentali. L’artista ha ideato per le sale di palazzo Clemente un allestimento denso e variegato, che dirotta in senso contemporaneo l’antica idea di quadreria. 

Anche i laboratori didattici per bambini da 5 a 11 anni, a cura di Giulia Vallese, saranno, quest’anno, dedicati agli arazzi. Se Stefano Arienti è un artista che ama giocare con l’arte tagliando, cancellando, piegando poster, giornali, locandine, come lui i piccoli partecipanti a Eccomi qui! (tutti i mercoledì dal 24 luglio al 28 agosto, dalle 18 alle 19,30), si divertiranno a dare nuova forma all’identità dell’immagine per scoprire un po’ di più del mondo che abbiamo dentro e di quello che ci circonda. Con Intrecciamo le storie, invece, i partecipanti al laboratorio (tutti i giovedì dal 25 luglio al 29 agosto, dalle 18 alle 19,30), avranno l’opportunità di fare un viaggio tra fili, trame e colori, per comprendere le storie delle opere e tesserne di nuove. 

A questi si aggiungono le visite guidate per adulti, dal titolo Trame: il tema dell’identità sarà il filo conduttore all’interno dei due percorsi espositivi. 

Se l’arte contemporanea è il fulcro delle attività della Fondazione Malvina Menegaz il corollario è sempre di altissima qualità. Si parte con un doveroso omaggio ai dieci anni dal terremoto dell’Aquila in collaborazione con l’Istituzione sinfonica abruzzese. Mani nude spilli al cuore – Concerto teatrale per il decennale del 6 aprile 2009, sarà in scena venerdì 26 luglio (alle 21,30), in piazza Belvedere, con l’Orchestra sinfonica abruzzese e la recitazione di Flavio Insinna dei testi tratti dall’omonimo libro di Marianna De Nardo.

Ancora per la sezione Musica sono previsti (in piazza Arlini alle 21,30) i concerti di Rosalia De Souza, Il Brasile che mi piace (sabato 27 luglio, in collaborazione con la Società dei concerti Primo Riccitelli); Antonio Faraò meets Carlo Atti, (domenica 28 luglio); Baba Sissoko band, Mediterranean blues (venerdì 2 agosto); Marco Pacassoni quintet feat Petra Magoni, Frank & Ruth. Omaggio a Frank Zappa (giovedì 8 agosto, in collaborazione con la Società dei concerti Primo Riccitelli); Larry Mitchell e Noreda Graves (venerdì 9 agosto). 

Due serate anche con la classica, a cura di Roberto Marini: Il teatro e il sacro, con Sandra Buongrazio, contralto e Roberto Marini, organo (sabato 10 agosto); e Dialogo tra istrumenti da vento, con Armando Tonelli, tromba e Francesco Alessandrini, organo (domenica 11 agosto).

Castelbasso 2019 consolida la collaborazione con il FLA, Festival di Libri e Altrecose di Pescara, diretto da Vincenzo D’Aquino. Cinque appuntamenti, da venerdì 2 a domenica 4 agosto (piazza Arlini, ingresso libero). Apre gli incontri, per La notte del mediterraneo, Annalisa Camilli con La legge del mare (venerdì 2, ore 21). 

Per la notte dei reading, Antonio Pascale propone Leggere il mondo e la nostra vita con Marcel Proust (sabato 3 agosto, ore 21) mentre Paolo Nori illustrerà I repertori dei matti di 14 città italiane e del Canton Ticino (sabato 3 agosto, ore 22). 

Infine, per la notte del riso e del sorriso, Enrica Tesio e Mao si interrogano sul tema Gli adulti non esistono / Studio n. 1 (domenica 4 agosto, ore 21). Chiude Saverio Raimondo con il suo Live (domenica 4 agosto, ore 22).

Un week end incandescente quello dal 2 al 4 agosto perché oltre agli appuntamenti del Fla, ci sarà spazio – in piazza della Marchesa (dalle 19 alle 23) – per Gioca con me, attività ludiche per adulti e bambini  curate dal team di Ludattica – Liscianilibri e per l’Enogastronomia con TIPICO. Cantine e sapori d’Abruzzo (a cura di Mykonos Cafè), dedicato a vini, cantine e prodotti tipici e tradizionali, (dalle 19 a mezzanotte in piazza Belvedere) per scoprire queste unicità con percorsi gustativi di cui i protagonisti sono i vini, i piatti tipici e le eccellenze della produzione agricola della regione.

Con il patrocinio e il contributo di:

Mibact (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo), 

Regione Abruzzo, 

Provincia di Teramo, 

Comune di Castellalto,

Consorzio dei Comuni B.i.m., 

Camera di commercio di Teramo, 

Fondazione Tercas. 

 

Sponsor:

Falone Costruzioni

Banca Intesa.

 

INFO

Orari: martedì – domenica, 19-24 (aperto lunedì 12 agosto)

Ingresso (valido per entrambe le mostre): 8€, ridotto 6€, gratuito per i bambini fino a 6 anni

Prevendite per i concerti su circuito e punti vendita Liveticket – www.liveticket.it

tel. 0861.508000 – info@fondazionemenegaz.itwww.fondazionemenegaz.it 

by Redazione

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture di Castelbasso espone (da venerdì 21 giugno a domenica 14 luglio) a Barcellona, nella sede dell’Istituto italiano di Cultura, l’opera Retina di Stefano Arienti, a cura di Simone Ciglia.

Il progetto, che consta di tre arazzi realizzati dall’Arazzeria pennese, oggi del gruppo Brioni, è incentrato sull’artigianato abruzzese ed è in grado di veicolare, a livello internazionale, il territorio regionale.

Retina, promosso dall’ente presieduto da Osvaldo Menegaz, si è classificato al secondo posto nell’edizione 2018 del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

I tre arazzi, dopo l’esposizione nella capitale catalana, saranno il fulcro delle manifestazioni di Castelbasso 2019 nella sede dell’istituzione culturale nel piccolo borgo del Teramano, durante l’ormai ventennale rassegna d’arte estiva. Un’edizione dell’opera, inoltre, entrerà a far parte della Collezione permanente del Museo MAXXI di Roma.

L’idea vincente della Fondazione Menegaz è basata sulla realizzazione di tre soggetti ideati dall’artista in altrettanti tessuti, realizzati nei laboratori di arazzeria. Questa nuova produzione è al centro di una serie articolata di attività – dalla residenza artistica alla didattica – che ne accompagnano la creazione e la presentazione. Il progetto nasce dal desiderio di svelare le possibilità contemporanee di una tecnica di antiche origini, che nella sua secolare storia non ha cessato di sollecitare la creazione artistica. Retina si inserisce in un programma di azioni che la Fondazione intende portare avanti con altre, ulteriori, iniziative volte alla valorizzazione delle eccellenze artigianali abruzzesi, qualificandosi sempre più, in Italia e all’estero, come un ente che promuove il territorio abruzzese attraverso il coinvolgimento di artisti contemporanei.

Arienti è partito da una matrice fotografica che, tramite un processo di retinatura, è stato riportato su un arazzo confrontandosi, in questo modo, con una tradizione artigiana abruzzese molto forte.

“È la prima volta – spiega l’artista – che realizzo un progetto nel quale mi confronto con un processo di tessitura, piuttosto complesso, che può essere fatto a mano o tramite tecnologie comandate da un computer, come si fa adesso, però l’obiettivo che mi interessava è che l’immagine restasse su un oggetto che ha una materia speciale, particolare. Sono fotografie molto differenti tra di loro”, aggiunge Arienti illustrando i soggetti delle opere, “Una è stata scattata al Museo Batha di Fes, in Marocco, e ritrae un pavimento con il riflesso di luce sulle piastrelle e il colore è il giallo, complementare al nero. Un’altra è un paesaggio abruzzese, un dettaglio di Campo Imperatore, una foto che ho scattato durante un mio viaggio, un elemento di natura che contrasta con le altre. L’ultima è la coperta di un letto, sempre presa in Abruzzo, in particolare a Santo Stefano di Sessanio, molto più intima. Sono tre immagini molto diverse, con una differente profondità: una dominata dalla luce che è quella filosofica, del barocco; una con una atmosfera rarefatta di sassi in montagna e l’ultima più calda con un colore di fondo un rosa carico che contrasta con l’antracite, il disegno di una coperta tradizionale abruzzese”.

“La proposta s’iscrive nella cornice di una riflessione sul lavoro artigiano nella contemporaneità che la Fondazione Malvina Menegaz ha posto al centro della propria attività”, sottolinea il curatore, Simone Ciglia, “Tramite il confronto tra artigiani, piccole e grandi imprese, designer, artisti, esperti di tecnologia, la Fondazione ha voluto ribadire che i frutti di questa tradizione possono essere testimonianze di comunità in movimento, “prodotti ad alta intensità di cultura” capaci di costituire un formidabile fattore di crescita economica e sociale. Se il tocco artigianale, la ricerca di qualità e la tradizione continuano a rappresentare una costante nella produzione di manufatti, gli apporti più recenti del design e delle nuove tecnologie hanno comportato una radicale riabilitazione dell’artigianato artistico e delle professioni legate all’abilità manuale. La Fondazione vuole dunque farsi promotrice di un nuovo dialogo tra artigianato e arte contemporanea, capace di costituire un’occasione per reinventare i processi creativi, offrire nuovi standard di qualità ed esclusività, rappresentare un’opportunità di crescita per il territorio”.

Le foto utilizzate sono del fotografo Gino Di Paolo.

 

by Redazione