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Tag Archives: cronaca 2020

Salle

Da due settimane è definitivamente partito il 1° lotto dei lavori di riqualificazione del cimitero Comunale di Salle.

Il progetto, redatto dall’architetto locale Antonio D’Addario, consiste nella realizzazione delle opere di messa in sicurezza delle aree cimiteriali con la sistemazione delle murature di delimitazione, oltre alla riqualificazione delle aree di accesso e la manutenzione della Cappella Cimiteriale.

Le opere, realizzate dall’impresa Egizii Carmine di Caramanico Terme, contemplano gli interventi manutentivi alle murature (con rifacimento degli intonaci e sistemazione delle copertine di protezione), il restauro dei due cancelli metallici di ingresso, la rigenerazione delle superfici verticali e orizzontali in travertino, la realizzazione di opere per l’eliminazione di acque meteoriche e di messa in sicurezza dell’area, oltre alla regolarizzazione della pavimentazione di ingresso con livellamento della superficie

“Questo primo lotto – dichiara il Sindaco Davide Morante – rappresenta un pezzo della progressiva attuazione del nostro Piano Triennale delle Opere Pubbliche, uno dei 38 interventi costitutivi alcuni dei quali già sostanziati di risorse straordinarie ed altri in procinto di esserlo in questo ultimo scorcio dell’annualità 2020. Altri interventi, infatti, sono attualmente in corso, come la sistemazione della strada per Salle Vecchia, la riqualificazione della viabilità urbana o la riparazione del palazzo comunale, altri (autosufficienza energetica dell’edificio scolastico, parco ludico-didattico, completamento dell’impianto sportivo comunale) mi auspico che lo saranno a breve. L’impegno assiduo messo in campo dall’Amministrazione Comunale ha consentito, nei primi 500 giorni di governo, di cogliere i primi importanti obiettivi sul tema della riprogettazione del territorio concretizzando un significativo livello degli investimenti che al momento si attestano complessivamente in circa 1 milione di euro”.

“Per quanto riguarda il nostro cimitero – conclude il sindaco – dopo questo primo lotto, abbiamo già programmato i due ulteriori interventi: sarà definita a breve la progettazione esecutiva del completamento del di 33 nuovi loculi pubblici nell’area di espansione cimiteriale, mentre attendiamo con ansia il responso sull’istanza di finanziamento del progetto di consolidamento del dissesto idrogeologico del territorio, progetto che comprende un importante e consistente intervento attestato sulla zona perimetrale di valle dell’infrastruttura cimiteriale”.

by Redazione
La movida a Pescara

Iniziative finalizzate a sensibilizzare e per far sì che gli utenti adottino comportamenti responsabili, eventi promossi in collaborazione dai locali dei due distretti cittadini per il rilancio del settore nel rispetto delle misure di sicurezza, creazione di pagine social per promuovere le attività e dimostrare la qualità di un lavoro che si svolge rispettando regole e leggi.

Sono alcune delle strategie per il rilancio dei distretti food and beverage di piazza Muzii e Pescara Vecchia.

Iniziative che hanno un duplice obiettivo: garantire la sopravvivenza del comparto, messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus, e rafforzare l’immagine degli operatori, spesso danneggiata, soprattutto nel caso del centro, da pochi residenti che si lamentano.

Dei temi in questione si è discusso ieri pomeriggio nel corso di un incontro promosso da Confartigianato Pescara e dall’associazione Pescara Viva.

All’appuntamento, nella sede di Confartigianato, hanno partecipato i gestori delle attività dei distretti di piazza Muzii e di Pescara Vecchia.

L’iniziativa è stata l’occasione per discutere delle restrizioni imposte dal Dpcm di Conte e per studiare iniziative per il rilancio e la tenuta economica in questo momento di difficoltà.

“Di fronte ad un provvedimento di tipo nazionale – affermano il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, e il presidente di Pescara Viva, Mario Palladinetti – gli operatori possono solo adeguarsi e cercare di lavorare al meglio nel rispetto delle misure. In tal senso, li abbiamo esortati, nonostante già lo facessero, ad attenersi alla lettera a quanto prescritto dal Dpcm. Deve essere chiaro a tutti che solo rispettando le regole e contrastando oggi la diffusione del virus si potranno evitare domani restrizioni ancora più rigide. Una cosa è certa: in caso di provvedimenti ancora più restrittivi non possono non essere previsti degli indennizzi immediati, altrimenti vorrebbe dire condannare a morte un intero comparto. Al rispetto delle misure di prevenzione, si possono affiancare strategie commerciali che, in assoluta sicurezza, consentano di lavorare nel migliore dei modi negli orari di apertura, così da sopravvivere in questo momento durissimo”.

Nel corso dell’incontro si è parlato anche del problema dei residenti, che riguarda principalmente la zona di piazza Muzii. “Al momento – dicono Vianale e Palladinetti – la priorità è resistere e lavorare serenamente. Gli operatori, però, sono stanchi di subire, anche in questa fase drammatica, continui attacchi da parte di uno o pochi residenti infastiditi dal rumore antropico. E’ spiacevole constatare un tale accanimento, come se nulla fosse accaduto negli ultimi mesi, come se non ci fossero lavoratori e famiglie in ginocchio. L’impressione è che si voglia far passare gli esercenti come coloro che operano continuamente nell’illegalità, ma così non è. Tanti sono stati i controlli delle forze dell’ordine e non ci risulta che ci siano state sanzioni. Gli operatori hanno quindi stabilito che procederanno a tutelarsi nelle sedi opportune in ogni occasione in cui la loro immagine e quella del distretto venga danneggiata”.

by Redazione
interno8

Promosso in prima serata, dopo i grandi consensi raccolti con la prima edizione, il programma web-tv Interno8 tornerà venerdì 16 ottobre alle 21.

Il debutto di questa seconda stagione sarà accompagnato da tre ospiti d’eccezione: Federico Zampaglione dei Tiromancino, Mara Maionchi e Alberto Salerno.

I Tiromancino sono attualmente nella Top10 dei brani più programmati dalle radio italiane con il singolo Finché ti va, inedito che annuncia un nuovo progetto discografico della band di Federico Zampaglione.

Con l’artista si parlerà anche del suo prossimo film, essendo in procinto di tornare dietro la macchina da presa per girarlo.

Si tratta di un lungometraggio intitolato Morrison e tratto dal suo libro Dove tutto è a metà (ed. Mondadori, 2017).

Con la discografica e volto televisivo Mara Maionchi e con l’autore Alberto Salerno si farà un veloce excursus incrociato delle loro rispettive carriere.

Mara è nota ai più per aver incoraggiato l’emergere di talenti indiscussi della portata di Gianna Nannini e Umberto Tozzi, lasciando un solco nella discografia italiana.

Alberto Salerno, autore e produttore, nonché suo marito e persona brillante, è celebre per aver firmato testi ormai storici come Io vagabondo incisa dai Nomadi e Terra promessa cantata da Eros Ramazzotti.

Ma oltre a grandi ospiti, “Interno8” vanta una grande squadra in casa, a partire dalla giornalista Paola De Simone, ideatrice, curatrice e conduttrice del programma.

Proseguendo con il giornalista Luca Pompei, volto storico di Rete8, che con i suoi editoriali lancerà approfondimenti e riflessioni; l’attrice Tiziana Di Tonno, tra i nomi di punta della scena artistica  abruzzese, con i suoi esilaranti personaggi e la sua raffinata presenza.

E infine il “musico felice” Alessandro De Berardinis, da anni dedito all’intrattenimento musicale e che, con il suo pianoforte, offrirà al programma piacevoli intervalli.

Diverse le novità anche riguardo il team, che si arricchirà via via di sorprese, puntata dopo puntata.

Come nella scorsa stagione, inoltre, tornano protagonisti i telespettatori che potranno interagire in diretta con gli ospiti e con i “condomini”, lasciando commenti e messaggi nella pagina Facebook di “Interno8” (https:// www.facebook.com/Interno8.Rete8) e in quella ufficiale di Rete8 (https:// www.facebook.com/rete8), dove il programma sarà trasmesso in diretta.

by Redazione
Villa Santa Maria

La 42esima edizione della Rassegna dei Cuochi slitterà all’anno prossimo.

Le restrizioni relative all’emergenza non hanno permesso l’organizzazione della festa ma a Villa Santa Maria non è mancato l’omaggio a San Francesco Caracciolo, patrono di tutti i cuochi d’Italia.

Il momento religioso si è tenuto ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale con l’offerta e la benedizione dell’olio votivo e l’accensione della lampada.

Alla cerimonia hanno partecipato Monsignor Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento che, dopo il rito solenne dell’accensione della lampada votiva, ha presieduto la messa, le autorità locali, i rappresentanti dell’associazione Cuochi Valle del Sangro e della provincia di Chieti e  i devoti al Santo. Il tutto nel pieno rispetto delle normative anti Covid.

Antica è la devozione del paese al Santo che si traduce ogni anno nella frequentata rassegna e si è arricchita con l’inaugurazione, avvenuta un anno fa, del museo dei Cuochi allestito proprio nei luoghi che hanno visto nascere San Francesco e trascorrervi i primi vent’anni della sua vita.

Le stanze di Palazzo Caracciolo, in pieno centro storico, raccolgono le testimonianze dei grandi cuochi di Villa, quelli che hanno fatto la storia della cucina nazionale e internazionale, con documenti fotografici, attestati e attrezzi da lavoro.

“Quest’anno l’antico borgo della patria indiscussa dei cuochi, non ha ospitato i gusti, i sapori e colori della rassegna dedicata alla cultura gastronomica e alle sue eccellenze – scrivono in una nota l’amministrazione comunale e l’associazione dei Cuochi Valle del Sangro – A  causa del particolare momento storico che tutti stiamo vivendo e delle restrizioni conseguenti all’emergenza, non è stato possibile organizzare con serenità la nostra festa. La 42esima edizione della Rassegna dei Cuochi si terrà l’anno prossimo. Quando brinderemo di nuovo alla nostra arte culinaria. Con la giovialità che da sempre ci contraddistingue”.

 

by Redazione
francavilla

Domenica 4 ottobre, dalle ore 18.30, sarà inaugurata la nuova piazzetta Masci nel quartiere San Franco, alla presenza dell’amministrazione comunale di Francavilla e del Macondo Festival, promotori dell’iniziativa.

La piazza si è avvalsa dell’intervento artistico del noto pittore Emilio Patrizio, che ha realizzato un murale dal titolo “Lu pesce va nudo”, in onore del quartiere San Franco, vero cuore storico della città e strettamente collegato in passato alle attività della pesca.

L’intervento di riqualificazione artistica va ad innestarsi e a completare il precedente intervento realizzato dall’Accademia di Aracne diretta da Shirley Rowlands, che ha curato e abbellito gli elementi presenti nell’area con i suoi lavori di yarn bombing, da poco esposti anche a Villa Borghese a Roma.

“Un intervento che mira a riqualificare attraverso il ‘bello’ spazi splendidi e forse poco conosciuti”, spiega la consigliera Cristina Rapino, che ha fortemente appoggiato l’iniziativa.

Il “bello” perché è un linguaggio universale, capace di unire. Per questo ringrazio Emilio Patrizio, che da amante di San Franco si è messo a disposizione per la realizzazione di questa opera d’arte che vuole essere la prima di una lunga serie, e Shirley che ha sposato da subito la nostra idea, e cioè rivitalizzare il quartiere alto semplicemente partendo da quello che è: un quartiere ricco di storia, di spazi suggestivi, e di viste incantevoli. Un grazie va al Comitato Quartiere Paese Alto, da sempre sostenitore di questo tipo di iniziative, e al Macondo Festival diretto da Peppe Millanta, che qui svolge ormai da quattro anni la sua kermesse. E soprattutto agli abitanti di San Franco, che si sono subito attivati ad esempio per rimettere a posto l’aiuola della piazzetta grazie a Giancarlo Carulli. Bellezza chiama bellezza, e questi sono i circoli virtuosi che fanno la differenza.

Il pomeriggio sarà allietato dalla musica del maestro Fabrizio Stella. Interverrà il Sindaco Antonio Luciani.

by Redazione
archi

La scuola ad Archi sarà presto più sicura. Sono stati avviati i lavori di ristrutturazione della scuola dell’infanzia e  secondaria di primo grado in via SS. Salvatore a Piane d’Archi.

L’intervento, che rientra nel Piano per l’Edilizia scolastica per l’annualità 2018, riguarda l’adeguamento sismico e quello degli impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’efficientamento energetico.

“Si tratta di un traguardo straordinario per la nostra amministrazione” commenta il vice sindaco e assessore con delega ai Lavori pubblici Nicola De Laurentis,  il quale esprime profonda soddisfazione a nome di tutta l’amministrazione poiché i lavori, attesi da tanto tempo dalla cittadinanza, rientrano tra i soli 14 progetti finanziati in tutta la regione Abruzzo dal Piano per l’annualità 2018.

Circa 800mila euro il fondo stanziato per l’intervento che sarà completato entro il 1° marzo del 2021.

“Come amministrazione ci siamo sempre battuti affinchè i nostri ragazzi potessero andare a scuola in tutta sicurezza – aggiunge il vice sindaco – La realizzazione del lavoro garantirà al nostro paese una scuola sicura e confortevole”.

by Redazione
traffico

Il punto sulla situazione di assoluta emergenza che contraddistingue in queste settimane il tratto autostradale della A14 Adriatica tra l’Abruzzo e le Marche, con la richiesta di riduzione immediata dei pedaggi, sarà oggetto di un confronto in programma lunedì 6 luglio, tra i rappresentanti della Cna Fita delle due regioni e il direttore del settimo tronco di Autostrade per l’Italia, l’ingegner Marco Perna.

L’incontro era stato sollecitato dal presidente degli autotrasportatori aderenti a Cna Abruzzo, Gianluca Carota, portavoce delle fortissime lamentele che si sono levate sia dal mondo dell’autotrasporto che dei pendolari, a causa dei ritardi fortissimi che si registrano nei tempi di percorrenza soprattutto nel tratto compreso tra Pescara nord e Porto Sant’Elpidio: ritardi che sono frutto della micidiale combinazione di un fisiologico aumento stagionale del traffico, dei lavori di messa in sicurezza di ponti, viadotti e gallerie, del sequestro disposto dall’autorità giudiziaria di alcuni tratti protetti da barriere sotto esame.

Così, per trasportatori e automobilisti, il continuo cambio di corsie, il restringimento delle carreggiate, le file di mezzi fermi, ha finito per moltiplicare i tempi di percorrenza a dismisura: occorrono adesso ore per percorrere pochi chilometri, con evidenti danni per quanti usano soprattutto per fini professionali l’arteria, anche alla luce delle norme che regolano i tempi di guida e di riposo.

All’incontro in videoconferenza di lunedì i trasportatori Cna si presenteranno con un nutrito pacchetto di richieste, legate proprio ai tempi previsti per un ritorno alla normalità: aggiornamento sui tempi di completamento degli interventi, ed in particolare sullo stato di  avanzamento dei lavori di sostituzione delle barriere “New Jersey” dei viadotti parzialmente dissequestrati dal GIP di Avellino; aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle richieste di parziale dissequestro per i viadotti che sono ancora invece oggetto delle ordinanze dello stesso GIP.

Non poteva mancare, come detto, la richiesta di rivedere al ribasso le tariffe dei pedaggi, alla luce della sostanziale “declassificazione” che l’autostrada ha subito per colpa dei disagi e degli allungamenti dei tempi di percorrenza.

by francesca
Abruzzo pride

Francesco D’Agresta segretario provinciale di Articolo Uno Pescara: “Negata la Nave di Cascella per il flash mob dell’Abruzzo Pride”.

Il segretario in una nota afferma che “il Comune di Pescara non ha concesso agli organizzatori dell’Abruzzo Pride lo spazio intorno alla Nave di Cascella dove domani si sarebbe dovuto tenere un flash Mob”.

Dal Comune inoltre sono state addotte motivazioni burocratiche smentite dalle delibere stesse del Comune e dai fatti visto che l’hanno scorso nello stesso posto è stato ospitato Matteo Salvini.

L’evento si terrà comunque oggi presso l’area della Madonnina.

Aggiunge Francesco D’Agresta segretario provinciale di Articolo Uno Pescara:

L’Abruzzo Pride è un momento importante e atteso da tutta la comunità abruzzese, l’amministrazione di Pescara dovrebbe essere orgogliosa di ospitare questo evento e non ostacolarlo. A questo punto mi chiede che problemi ha Carlo Masci col movimento LGBTQ?

 

by Redazione
miglianico

Il 17 giugno del 1920 nasceva a Ripa Teatina Vincenzo Pizzica, figlio di Nicola ed Elisa Del Ciotto, agricoltori: dopo 100 anni, la comunità religiosa e civile di Miglianico, che ha servito per 55 anni, dal 1950 al 2005, come parroco, lo ricorda con affetto ed immutato amore, approssimandosi anche il quindicesimo anniversario (11 ottobre) della sua morte.

Per ricordare il parroco che ha cambiato profondamente il paese, con realizzazioni civili, sociali e religiose, la parrocchia di San Michele Arcangelo ha voluto dedicargli una santa messa solenne che domani alle ore 19.00 sarà celebrata dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, che celebrò i suoi funerali, insieme ai sacerdoti che ha in maniera speciale accompagnato nel loro cammino.

La celebrazione eucaristica, nel rispetto delle norme a tutela della salute imposte dalla pandemia, si svolgerà nella chiesa parrocchiale di San Rocco, ultimo e più grande dei progetti portati a termine da don Vincenzo Pizzica.

Il sacerdote, infatti, fin dal suo arrivo a Miglianico nel novembre del 1950 come economo parrocchiale e vicario cooperatore dell’anziano parroco don Francescopaolo Antonelli, fu protagonista di una lunga serie di iniziative per il suo popolo: dalla ricostituzione dell’Azione Cattolica alla costruzione della riproduzione della grotta di Lourdes, dalla creazione della Cantina Sociale, sia come cooperativa agricola sia come costruzione fisica della torre vinaria, alla ripresa delle attività sociali della Miglianico Calcio (era lui stesso in campo a svolgere il test per i calciatori che sarebbero stati ammessi in squadra), dall’ampliamento della chiesa parrocchiale con la costruzione della cripta di San Pantaleone all’ideazione, progettazione e costruzione delle chiese di San Pantaleone alle Piane e di San Rocco, alla casa in montagna, a Mirastelle, per le colonie dei giovani e dei ragazzi, dall’impulso dato ad associazioni culturali e teatrali al lavoro di realizzazione del coro parrocchiale, oggi tra i più apprezzati dell’arcidiocesi.

Una lunga serie di iniziative che ha modificato lo skyline del paese e che ha meritato a don Vincenzo anche l’intitolazione di una strada che attraversa due tra le sue opere più importanti, la Cantina Sociale e il campo sportivo, congiungendosi al PalaMiglianico, tra l’attuale via San Giacomo e la Strada Provinciale 16 che unisce Miglianico a Ripa Teatina e Chieti.

Dopo la santa messa, i partecipanti scenderanno nell’auditorium parrocchiale, a lui intitolato, per un video ricordo, realizzato dall’Azione Cattolica di Miglianico, con fotografie e filmati giunti da tutti i parrocchiani, e per l’ufficializzazione dell’intitolazione della strada da parte del sindaco, Fabio Adezio.

Per permettere a tutti di seguire i due momenti della celebrazione, essi saranno trasmessi via streaming sulla pagina Facebook pubblica, quindi raggiungibile anche a chi non è iscritto al social network dell’Azione Cattolica di Miglianico, all’indirizzo https://www.facebook.com/AzioneCattolicaMiglianico/

«Quella del 17 giugno – spiega il parroco, don Gilberto Ruzzi – non è una messa di suffragio, ma un ringraziamento di tutta la comunità per aver avuto la presenza paterna per ben 55 anni di don Vincenzo, che ha segnato la vita di un intero paese, contribuendo a far progredire la comunità ecclesiale e quella civile. La sua figura è ancora ben presente non solo sulle pietre delle tante realizzazioni ma soprattutto nei cuori dei parrocchiani».

«Per tutti i miglianichesi – aggiunge il sindaco Fabio Adezio – don Vincenzo è una figura monumentale che ha significato vicinanza, cura, attenzione, amore: tutti coloro che lo hanno conosciuto sanno quanto il suo esempio e il suo insegnamento siano stati fondamentali per la crescita umana e spirituale. Io stesso sono una delle sue “canaglie”, come chiamava noi ragazzi di parrocchia quando facevamo qualche monelleria e come ci continuava a chiamare anche da adulti. Avergli intitolato una strada è poca cosa per tutto quello che ha fatto per noi, ma contribuirà ad eternare il suo nome che non potrà mai essere disgiunto da quello di Miglianico».

by Redazione
confartigianato

I numeri ci danno ragione e gli esperti parlano di un sostanziale azzeramento dei contagi. A questo punto è fondamentale favorire il ritorno alla normalità ed evitare che in città ci siano economie di serie A e di serie B. Gli operatori hanno tenuto duro, hanno rispettato regole e limitazioni, ma è arrivato il momento di metterli in condizione di ripartire realmente. Bisogna tornare agli orari precedenti. Solo in questo modo si evitano gli assembramenti. La zona di piazza Muzii è un volano per l’economia cittadina. Tutti dobbiamo essere consapevoli di questo e bisogna sapere che se si spegne la città adesso si spegne il turismo per tutta l’estate.

Lo afferma Confartigianato Imprese Pescara a proposito della situazione e delle polemiche sul distretto food and beverage più grande d’Abruzzo.

 “Gli operatori del settore – afferma il direttore di Confartigianato Imprese Pescara, Fabrizio Vianale – con senso del dovere hanno rispettato prescrizioni e limitazioni, attivandosi anche per la ‘sicurezza privata’, ma non possono attendere oltre per ripartire. Alle condizioni attuali per loro è impossibile lavorare. Gli orari eccessivamente rigidi, a nostro avviso, creano problemi su due fronti. Da un lato gli aspetti economici: le misure in atto penalizzano non solo i locali notturni, ma anche i ristoranti e altri tipi di attività. La città, a mezzanotte durante la settimana e all’una nei weekend, si spegne con il risultato che c’è chi sceglie di non andare a cena fuori, pur di poter fare una passeggiata nel corso della fascia oraria consentita, mentre chi va al ristorante si ritrova a non poter prendere neanche un gelato una volta finita la cena. Dall’altro lato gli aspetti sanitari: orari così rigidi impediscono ad altre attività, come quelle sul mare, di ripartire e fanno sì che tutti si concentrino in un’unica zona e in una precisa fascia oraria. Il risultato è che, grazie alle misure per contrastare gli assembramenti e per evitare la diffusione del virus, si sono viste strade piene come non se ne erano mai viste”.

“All’amministrazione comunale – prosegue Vianale – chiediamo di essere lungimirante, favorendo il ritorno alla normalità e la ripresa dell’economia. Ai residenti ricordiamo che la presenza dei locali ha riqualificato l’intera zona. Basta vedere cosa accade ancora in aree poco distanti. La priorità, per chi ha a cuore le sorti della città, è che l’economia riparta e non è il momento di cavalcare l’onda delle polemiche. Gli operatori hanno attivato il servizio di vigilanza privata e, come promesso, hanno fatto la loro parte. Quest’anno non ci saranno concerti, non ci saranno eventi. Il divertimento da sempre richiama a Pescara migliaia di persone, quella zona è un’eccellenza tutta abruzzese. Siamo sicuri di volerne dichiarare la morte, con tutte le conseguenze che ci saranno dal punto di vista turistico ed economico?”.

“Oggi – dice ancora Vianale – scade l’ordinanza che vieta l’asporto di alcolici. Al momento non abbiamo notizie di proroghe. Speriamo che l’amministrazione comunale abbia compreso che consentire l’asporto vuol dire dare agli operatori un ulteriore strumento per ripartire, dopo che molti di loro avevano investito, in un momento in cui non potevano permetterselo, per acquistare il materiale necessario”.

“Ben vengano il rispetto delle regole e i controlli – affermano Mario Palladinetti, titolare di ‘Salsedine’ e delegato di Confartigianato per l’area di piazza Muzii, e Daniele Giannascoli, titolare del ‘White Cliff’ e portavoce dell’Italian Hospitality Network (Ihn) di Pescara – ma c’è bisogno di regole ampie che favoriscano la ripresa del sistema. Non è il momento di creare economie di serie A e di serie B, abbiamo tutti bisogno di lavorare e di non fallire. Noi dobbiamo essere trattati al pari di tutti gli altri e abbiamo bisogno di essere messi in condizioni di ripartire. Pescara è da sempre una città a vocazione commerciale e perché rinasca c’è bisogno di dare al commercio la possibilità di riprendersi. In sintesi: restare aperti il più a lungo possibile. Le attuali misure vanno nella direzione opposta. Siamo stanchi di questa sterile battaglia con i residenti. Facciamo di tutto per garantire la sicurezza, ma le nostre responsabilità hanno un limite. Da sempre, in ogni contesto, ci sono persone che non si sanno comportare, ma il problema si risolve con maggiori controlli, non punendo gli esercenti. Il tempo sta scadendo – concludono – presto molti di noi inizieranno a chiudere: è il momento di fare le scelte giuste se si ha a cuore il futuro dell’economia cittadina”.

by Redazione