Infondere energia anche nei momenti difficili come quelli in corso, è più che mai importante. Come sanno bene da Metamer, il cui impegno è da sempre essere presente in maniera concreta nei territori in cui opera, Abruzzo e Molise in particolare.
Non solo per scaldare e illuminare le case o fornire energia alle attività produttive, ma sostenendo lo stesso territorio.
Da qui la scelta di donare un kit con cinque mascherine FFP2 ad ognuno dei circa 800 medici di base e pediatri delle province di Chieti e Pescara, nonché 600 mascherine agli ospedali molisani, 300 al San Timoteo di Termoli e 300 al Cardarelli di Campobasso, all’insegna della responsabilità civile dell’azienda.
Per contribuire dunque ad alleviare l’emergenza sanitaria in corso, sostenendo categorie di professionisti che in questo momento sono impegnate in prima persona nella lotta al Covid-19. La consegna parte da oggi.
“Ogni giorno vediamo il nostro personale sanitario schierato in prima linea per combattere la nostra battaglia più importante. I medici che stanno salvaguardando la nostra salute sono degli eroi, spesso sono costretti ad agire in condizioni molto rischiose – commenta Nicola Fabrizio, Ceo Metamer – Non vogliamo e non possiamo restare a guardare, ma desideriamo poter dimostrare loro la nostra gratitudine. Speriamo di poter contribuire in questo modo ad essere vicini ai nostri medici e ricambiare così tutto il coraggio, la passione e il sacrificio quotidiano con cui lavorano per tutti quanti noi. Vogliamo ringraziare di cuore anche la Protezione civile Valtrigno ed il suo presidente Saverio Di Fiore, per il loro straordinario ed incessante impegno. La protezione Civile si è resa disponibile per il supporto logistico nella distribuzione delle mascherine su tutto il territorio”.
“In Metamer, da sempre, riteniamo che il conseguimento di risultati economici non sia l’unico fine di un’impresa. Altri valori accompagnano la nostra missione aziendale, come ad esempio sviluppare una cultura orientata alla responsabilità sociale verso i territori in cui operiamo – continua l’amministratore delegato – Riteniamo di avere il preciso dovere di restituire la fiducia accordataci dalle persone sotto forma di progetti che abbiano dei valori condivisi a livello sociale, culturale e di aiuto in caso di necessità. Questa donazione è un tratto di quella responsabilità sociale che vogliamo assumerci verso i territori in cui operiamo”.